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4 Lunedì 10 Agosto 2015 Corriere della Sera ML L’esposizione universale La Ue premia l’agricoltura lombarda Da Bruxelles fondi per un miliardo Briciole di Expo Uno spinosauro a #CasaCorriere Coldiretti: nei prossimi cinque anni verranno creati 3 mila nuovi posti di lavoro Il via libera da Bruxelles è arrivato in luglio: sull’agricoltura lombarda «pioveranno» investimenti per un miliardo e 157 milioni, dopo che la Commissione europea ha approvato il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione. Fondi destinati a promuovere la competitività, la diversificazione, l’innovazione, la sostenibilità ambientale e il contrasto al cambiamento climatico, oltre che a mantenere viva l’agricoltura in montagna. E, di riflesso, anche a creare molti posti di lavoro. Se il cibo è l’argomento principale di Expo, l’agricoltura ne è la madre. La Lombardia, secondo le ultime rilevazioni condotte dal Gruppo Clas specializzato in analisi delle trasformazioni economiche, si conferma la prima regione agricola d’Italia con una quota del 14% del valore della produzione agricola e forestale nazionale. Risultato ottenuto con solo il 7,7 per cento della superficie agricola utilizzata in Italia e il 3,4 per cento delle aziende agricole totali, però di dimensione media doppia rispetto al dato nazionale (18,2 Chi è Secondo Ermes Sagula (foto) di Coldiretti Lombardia, «gli investimenti sono pensati per coprire interventi diversi e quindi richiedere ruoli professionali diversi, dalla realizzazione di capannoni alla costruzione di sistemi irrigui» ettari per azienda rispetto a 7,9). «La Lombardia ha aumentato nel corso degli anni il proprio peso sul valore della produzione e del valore aggiunto agricolo nazionale — spiega Davide Zanon del Gruppo Clas — grazie a una spiccata competitività e a una produttività superiore al resto del Paese. Ciò è il frutto di processi di ristrutturazione, riorganizzazione, innovazione e concentrazione del settore agricolo in atto da tempo, in anticipo rispetto alle altre regioni, che ha portato allo sviluppo di uno zoccolo duro di aziende altamente professionali in grado di competere sui mercati internazionali. Ne è riprova il fatto che la dimensione economica media di un’impresa agricola regionale è di quasi 136 mila euro, quattro volte quella nazionale, che si ferma a circa 30.500 euro». Anche in virtù di queste dimensioni le imprese agricole lombarde hanno una maggiore propensione a investire: mediamente oltre due terzi del valore aggiunto creato, contro una media nazionale del 40 per cento. E i risultati si sentono: i territori lombardi contribuiscono alla produzione agricola nazionale con più del 40 per cento del riso e quasi il 30 per cento del mais; nei cereali la media produttiva lombarda è di oltre il 60 per cento superiore a quella italiana; più di un quarto del patrimonio zootecnico nazionale è concentrato in Lom- Circolo virtuoso In crescita i prodotti di qualità tra i quali 42 vini Dop e Igp e 246 specialità tradizionali bardia, con oltre 2,5 milioni di capi di bestiame ,e si producono circa 40 milioni di ettolitri di latte, oltre un terzo del totale. L’iniezione di nuove risorse finanziarie, tuttavia, è destinata a produrre anche un indotto molto prezioso: l’occupazione. Secondo Ermes Sagula, responsabile del Centro assistenza agricola di Coldiretti Lombardia, «sulla base dei fondi assegnati alla Regione, per i prossimi cinque anni è legittimo aspettarsi tra i 2.500 e i 3.000 nuovi posti di lavoro in agricoltura». In quali settori? «Il finanziamento è pensato per coprire interventi diversi e quindi a richiedere ruoli professionali diversi, dalla realizzazione di capannoni alla progettazione e costruzione di sistemi irrigui, senza contare le attività che attraversano ambiti commerciali e artigianali». Tra i saldi attivi di questo circolo virtuoso, il mondo agricolo lombardo vanta, oltre ai numeri, anche una serie di prodotti di qualità: 28 prodotti agroalimentari con marchio di origine riconosciuta dall’Unione europea, 42 vini Dop e Igp, 246 specialità tradizionali. Ma più che il numero conta il valore economico delle produzioni lombarde di qualità, stimato a 1,78 miliardi di euro, che rappresenta circa un quarto del valore nazionale delle produzioni a denominazione di origine. Per le quali la Lombardia si trova al secondo posto nella graduatoria nazionale. Dopo l’Emilia Romagna. Giampiero Rossi 14% La quota del valore della produzione agricola lombarda sul totale nazionale con solo il 7,7% della superficie 136 Migliaia di euro La dimensione economica media delle ditte lombarde contro i 30.500 euro di media nazionale La Svizzera e il cibo urbano Nel Padiglione svizzero va in scena l’esposizione «Urban Food Innovations», incentrata sui recenti sviluppi dell’alimentazione nelle realtà urbane. La mostra illustra il sistema alimentare urbano attraverso temi quali agricoltura sostenibile e produzione di acqua potabile mediante depurazione. In mongolfiera sopra i grattacieli Ogni fine settimana, fino al 25 ottobre, una mongolfiera accompagnerà i turisti di Expo nei cieli di Porta Nuova, oltre i grattacieli del centro direzionale. L’iniziativa «MiColtivo. The Green Circle» è promossa dalla Fondazione Riccardo Catella in collaborazione con Confagricoltura e lo sponsor Jeep. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il calciatore Autografi e selfie per Pepito Rossi: «Mai senza pizza» Giuseppe Rossi (foto), il calciatore della Nazionale e della Fiorentina, ieri ha visitato Expo. «L’atmosfera è fantastica e mi sono divertito parecchio — ha detto Pepito Rossi —, tutti me ne avevano parlato con toni entusiastici e ora mi sono reso conto che effettivamente si tratta di un luogo speciale». Il bomber ha riconosciuto al tema espositivo notevole importanza: «Mangiare bene deve essere un obiettivo di tutti, non solo degli sportivi. Amo la pasta e la pizza, in famiglia non ne possiamo fare a meno. Senza dimenticare la classica bistecca alla Fiorentina...». La storia Jurassic Park arriva a #CasaCorriere. Uno spinosauro, gigante che abitò la terra 95 milioni di anni fa, è il protagonista dell’incontro di oggi alle 19.30. Lo spinosauro riprodotto nel Cluster Isole sarà raccontato dai paleontologi Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco intervistati da Maria Luisa Villa. Dalla Germania fidanzati in Vespa «Solo l’Italia regala un tale amore per la vita». Con questa motivazione due fidanzati tedeschi sono partiti in Vespa dalla Germania per arrivare fino in Sicilia e poi risalire la Penisola e concludere il loro tour a Expo. Il viaggio di Evelien Nijssen e Christoph Engelbrecht è diventato anche un sito: followyourheartinitaly.com Obama secondo il suo chef: ama i piatti italiani Parla il ristoratore dell’Illinois che serve Barack e Michelle dai tempi di Chicago La scorta Quando Barack viene da me con Michelle avverte all’ultimo e arriva con i bodyguard Conosceva Obama quando non era ancora Obama. Questione di gusti. Le capesante, per esempio. La first lady Michelle ne va matta. E lui le cucina come pochi al mondo. Tony Mantuano da Chicago, Illinois. Non è il cuoco della Casa Bianca, è lo chef del presidente. «Conosco Obama da una vita — racconta Mantuano — vivevamo nella stessa città. Lui e Michelle erano clienti del mio ristorante Spiaggia. E così fino a quando è diventato presidente». Un legame che non si è mai interrotto. Il presidente quando torna a casa lo fa in punta di piedi. «Mi avvisa giusto alla vigilia — continua Mantuano —. Ci sono le guardie del corpo ma l’impatto sul locale è soft». La vera amante della cucina mediterranea è Michelle. Adora i piatti del Belpaese. E con Tony trova le porte aperte. I rapporti sono rimasti gli stessi di quando Barack era un giovane avvocato in carriera. E, magari, doveva fare a braccio di ferro con il portafogli per permettersi un ristorante di quelli che le stelle sono anche sotto il cielo. La parabola di Mantuano è la storia di tante famiglie italiane. «I miei nonni vengono dalla Calabria e sono approdati nel Wisconsin. Gente che si è tirata su le maniche e cominciato a capire dove poter cambiare il tenore di vita. Il negozio di alimentari della famiglia Mantuano è stato il primo passo». Con Tony arriva il secondo salto. Verso la grande città. A giocarsela con i grandi. Ma anche a sognare in grande. Apre il suo ristorante: Spiaggia. Che ci si chiede perché visto che l’Illinois il mare lo vede col binocolo. «Però c’è un lago grandissimo — spiega Tony — praticamente un mare». Per chi ha una fantasia così, inevitabile farcela nella vita. I ristoranti si moltiplicano, adesso sono una catena. Al punto che è stato protagonista anche di una settimana all’Expo, ospite di Identità Golose, un privilegio riservato so- Chi è Tony Mantuano è lo chef del ristorante Spiaggia di Chicago, in Illinois: serviva Barack Obama prima che diventasse presidente e continua a farlo adesso (BrambillaSerrani) lo agli chef che si trovano sulle guide che contano e diventano persino star della tv. Con lui lavora anche la cuoca personale di Derrick Rose che per chi mastica basket Nba è la stella assoluta dei Bulls di Chicago, la squadra che fu di Michael Jordan. Una giovane chef che viene dal South Carolina e adesso si sta perfezionando alla scuola di cucina di Colorno, in Emilia. Sfamare un giocatore di basket è compito mica da ridere. Rose è cascato bene. Riesce a coniugare piatti prelibati senza rimetterci con la salute. Cibo presidenziale, appunto. Carlo Baroni © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 8920181