Stagione di allergie Le cause

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Stagione di allergie Le cause
Stagione di allergie
Per molte persone, l’arrivo della primavera è puntualmente accolto da occhi arrossati e
lacrimanti, starnuti, naso gocciolante, ecc.
Sono i sintomi fastidiosi, talora invalidanti, della” rinocongiuntivite allergica”, detta anche
“raffreddore da fieno” o “raffreddore allergico”, patologia in costante aumento in quasi tutto il
mondo.
Si stima che il 10-30% della popolazione generale soffra di rinite allergica, nei bambini
addirittura questa percentuale salirebbe al 40%.
Solo in Italia, si calcola che ne siano affetti circa sette milioni di persone.
Le cause
Molto schematicamente, l’allergia può essere definita come una reazione di difesa eccessiva
del sistema immunitario, con produzione di anticorpi nei confronti di sostanze esterne
considerate erroneamente nocive.
In effetti, ogni giorno il nostro organismo, e la mucosa respiratoria in particolare, sono esposti
al contatto con molte sostanze (cosiddetti “antigeni”) presenti nell’aria inspirata; in questo
contesto si realizza una reazione immunitaria con produzione di anticorpi che tuttavia nella
maggior parte delle circostanze non assumono alcun significato patologico.
In alcuni casi, invece, una eccessiva reattività del sistema immunitario, determina una
eccessiva esuberante risposta anticorpale con produzione di anticorpi della famiglia delle IgE.
In particolare:
Sintomi nasali: starnuti ripetuti, secrezioni acquose nasali, naso chiuso, prurito.
Sintomi oculari: prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce.
Sintomi respiratori: senso di mancanza d’aria, tosse di origine irritativa, respiro affannoso e
accorciato.
Sintomi cutanei: prurito, edemi localizzati, arrossamenti, ponfi.
Sintomi di carattere generale (molto frequenti …): stanchezza e irritabilità.
L’allergia viene definita stagionale, se compare in alcuni periodi dell'anno; perenne se i
sintomi sono presenti durante tutto l'anno.
La rinite stagionale è causata da pollini e muffe che compaiono nell'atmosfera in particolari
periodi dell'anno.
I più comuni e noti allergeni sono i pollini delle piante e delle erbe presenti nell’aria da metà
gennaio a fine settembre, secondo il seguente calendario:
NOCCIOLO: da gennaio a fine marzo
OLMO: da metà febbraio ad aprile.
PIOPPO E SALICE: da marzo a fine maggio.
PARIETARIA: da maggio a settembre ( soprattutto sulle coste a sud dell’Italia )
BETULLA: da aprile a metà giugno.
QUERCIA, FAGGIO, PLATINO, PINO: da metà maggio a metà agosto.
PIANTAGGINE, ACETOSA: da maggio ad agosto.
GRAMINACEE: da metà maggio a metà settembre.
TARASSACO: da maggio a giugno.
ORTICA: da maggio a settembre inoltrato.
La rinite perenne invece è legata all'esposizione ad allergeni presenti nell'ambiente domestico
e/o lavorativo tutto l'anno, quali acari della polvere domestica, acari delle derrate alimentari,
micofiti, derivati epidermici di alcuni animali (in particolare cani, gatti, uccelli, conigli, cavie).
La diagnosi
In prima battuta, è essenzialmente clinica, e si basa sulla presenza di sintomi descritti che si
presentano in prevalenza durante la primavera o l’estate.
E’ poi possibile effettuare un approfondimento diagnostico attraverso varie metodiche.
Attualmente, le più utilizzate sono il PRIST (= ricerca del titolo anticorpale delle IgE sieriche
totali) ed il RAST, test sensibile e specifico, basato sulla ricerca delle IgE. sieriche specifiche
per antigene.
La prevenzione
Prevenire l’esposizione agli allergeni è il cardine della terapia, tuttavia una completa
prevenzione è impossibile, soprattutto per i pollini trasportati nell’aria. È comunque di
fondamentale importanza attuare misure preventive associate ad una accurata bonifica
igienico-ambientale: tenere le finestre chiuse nei periodi a rischio, cambiare e pulire i filtri del
riscaldamento e del condizionamento d’aria, evitare ambienti polverosi. Le misure
profilattiche nei confronti delle muffe prevedono la riduzione dell’umidità all’interno
dell’abitazione, la disinfezione con cloro delle zone infette e l’allontanamento degli oggetti
contaminati quali tappeti o oggetti di legno.
Si deve evitare il contatto con animali domestici quando l’allergene è costituito dalle forfore
animali, mentre per quanto riguarda il fumo di tabacco è impossibile evitarne l’esposizione.
La terapia
Nelle fasi acute è indicato l’utilizzo locale di vasocostrittori (agonisti alfa adrenergici –
cosiddetti “decongestionanti”), antistaminici e corticosteroidi.
In rapporto alle singole situazioni, il Medico curante e/o lo Specialista valuteranno
l’opportunità di associare una terapia sistemica a base di antistaminici e corticosteroidi.
I test allergometrici possono infine essere utilizzati per impostare una terapia desensibilizzate
specifica basata su microdosi di allergene somministrate per via sottocutanea o assunte per
via sublinguale.
Allergia e attività fisica
Chi è allergico ai pollini può fare sport senza alcuna limitazione nelle stagioni in cui non c’è il
polline responsabile della sua allergia. Invece nelle stagioni di pollinazione converrà evitare di
fare esercizio fisico nelle ore centrali della giornata (meglio primo mattino e tarda serata) e
ricordarsi di prendere i farmaci che l’allergologo ha prescritto per controllare i disturbi.
Chi soffre di rinite allergica da altre cause (polvere, ecc.) dovrà solo ricordarsi di effettuare
bene la terapia prescritta, potendo fare esercizio fisico senza alcun problema.