caso può venire seriamente compromesso. Gli
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caso può venire seriamente compromesso. Gli
caso può venire seriamente compromesso. Gli insegnanti devono essere a conoscenza dei diversi tipi di crisi e della possibilità che l'apprendimento possa essere disturbato e compromesso da crisi impercettibili all'esterno. I farmaci antiepilettici che il bambino/ragazzo con ST spesso assume possono avere effetti collaterali quali la sedazione o l'iperattività, che possono entrambe compromettere le capacità di apprendimento del bambino. Se l'insegnante nota tali effetti collaterali, dovrebbe informarne i genitori e il neuropsichiatria infantile di riferimento. Saranno loro a decidere la soluzione ottimale per il bambino: è meglio avere un bimbo con crisi epilettiche sotto controllo ma talmente sedato da non essere in grado di apprendere, o cercare un equilibrio tra un controllo accettabile delle crisi e un bimbo più sveglio, più reattivo e tutto sommato più felice? Alcuni ragazzi con ST sono socievoli, senza particolari problemi, altri sperimentano relazioni sociali povere e hanno difficoltà a trovare amici loro coetanei. Per loro è più facile fare amicizia con persone adulte o con bambini più piccoli di loro. II comportamento autistico è presente in più del 60% dei bambini con ST e con gravi disturbi di apprendimento. I bambini affetti gravemente da autismo non stabiliscono relazioni con gli altri e non imparano attraverso il gioco come fanno gli altri bambini. Hanno bisogno di momenti di insegnamento individuale in un ambiente molto strutturato nel quale ogni compito sia suddiviso in semplici passi progressivi e le istruzioni vengano ripetute più volte per brevi periodi di tempo. Il comportamento ossessivo o l'insistenza su determinate cose o su oggetti specifici (le classiche "fissazioni" come comunemente si dice) sono delle caratteristiche autistiche presenti in alcune persone con ST. Cambiamenti nelle abitudini o separazioni da oggetti molto amati possono comportare grandi crisi e disperazione. Le carenze del linguaggio sono un problema che riguarda circa l'80% delle persone affette gravemente da ST. Per chi è in grado di dire solo poche parole, il linguaggio può iniziare con l'ecolalia (che può protrarsi anche in età adulta con la ripetizione di parole o frasi sentite) ma alcuni bambini con ST possono non essere in grado affatto di parlare, dato che non sono motivati a comunicare (per via dell'isolamento autistico di cui si parlava prima). L'iperattività è facilmente riconoscibile nella ST e può essere a vari livelli di gravità: da un bambino che non riesce a stare seduto e concentrato per più di alcuni minuti ad un bambino costantemente in movimento, che agita le mani e salta tutt'intorno, arrampicandosi in tutti i posti possibili e spesso con comportamenti distruttivi. Poiché i problemi comportamentali possono rientrano nei sintomi della ST, è facile che vengano sottovalutati dato che si sa che fanno parte della patologia. Gli insegnanti devono però essere informati degli eventuali nuovi problemi medici che potrebbero insorgere nei bambini e ragazzi con la ST e che potrebbero provocare nuovi problemi comportamentali, particolarmente nei bambini che non sono in grado di parlare. A volte infatti può succedere che un bambino con la ST sviluppi un tumore cerebrale: i sintomi a cui prestare attenzione sono il mal di testa, il vomito, vedere doppio o barcollare, avere una certa instabilità. In questi casi i genitori se prontamente informati potranno segnalare subito l'accaduto al proprio medico per i necessari esami di approfondimento. Anche tumori nei reni possono causare sintomi di dolore nel fianco, sangue nelle urine e anemia. Alcuni bambini e ragazzi con questi problemi - e non in grado di comunicarli a chi sta loro vicino sviluppano comportamenti autolesionistici (ad esempio si mordono o si graffiano) e possono diventare aggressivi e distruttivi, comportandosi in un modo per loro inusuale. E' importante cercare di capire le cause di eventuali cambiamenti nel comportamento per poter escludere eventuali cause di origine organica. In conclusione, è molto importante il costante collegamento e scambio di informazioni tra gli insegnanti, gli educatori e i genitori.