Le opinioni dei lettori - La Provincia di Cremona

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Le opinioni dei lettori - La Provincia di Cremona
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MERCOLEDÌ
16 APRILE 2014
La Provincia
SPAZIO APERTO
Controlli al parco Sartori
I vigili sono disponibili
Cremonese, dopo la Pasqua
la testa solo sui playoff
Egregio direttore,
per quanto riguarda a ciò che è successo
al parco Sartori a mio figlio, della
violenza da parte di un albanese, è già
partita la denuncia come è giusto che
sia, mentre invece per quanto riguarda
il comportamento dei due vigili,
abbiamo avuto l’incontro con il
comandante Germanà Ballarino.
Distinto e molto umano ha capito subito
la situazione ed è stato illuminante
sulla difficile problematica alla quale
hanno dovuto far fronte i due agenti il
cui comportamento — cercando in
qualche modo di tentare di
sdrammatizzare e sedare un possibile
punto di non ritorno tra la mamma di
Mike Tyson e mia moglie — è stato
frainteso e preso come un
attacco. Colpa anche dello
spavento preso e della
rabbia per l’attacco della
extracomunitaria che, solo
ora a mente un pò più
lucida, si può capire.
Chiedo anche ai due vigili
di non offendersi per
averli chiamati ‘Starsky e
Hutch’ perchè per tutti noi
che guardavamo il
telefilm, sono stati dei
miti. Volevo ringraziarli,
invece, perchè sono
sempre disponibili per
qualunque problematica
del quartiere. Più che
doveroso anche
ringraziare il comandante
che ci ha assicurato che
intensificherà la sicurezza
al parco Sartori.
L. M.
(Cremona)
Egregio direttore,
finalmente un’altra vittoria, direi
sofferta, ma meritata. E in funzione
degli altri scontri diretti, consolida il
terzo posto in classifica. (...) Ora c’è la
sosta del campionato per la Pasqua,
speriamo in bene, e di disputare il
playoff nel miglior modo possibile,
come tutti fortissimamente vogliamo e
di raggiungere la tanto sospirata e
desiderata serie B!
Andrea Delindati
(Cremona)
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Altro che fontane fantasma
Meglio completare gli edifici
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Lo Stato italiano vittima
di scorribande predatorie
Egregio direttore,
correva l’anno 1956
quando fu promulgata la
prima legge per
l’abolizione degli Enti
inutili. Ne sopravvivono
almeno 500 (ultima stima
di Mario Monti). Eravamo
agli inizi degli anni ’60
quando scoppiarono gli
‘scandali delle banane e
dei tabacchi’ che
coinvolsero un solo
parlamentare e fu
condannato soltanto il
segretario infedele. Negli
anni ’70 ci fu lo scandalo
dell’Anas con le aste
truccate per aggiudicare
gli appalti. Le baby
pensioni nell’impiego
pubblico dal 1973 al 1992
saranno quelle che poi
daranno il ‘colpo di grazia’
all’Inps, subito dopo l’accorpamento
dell’Inpdap. Seguono altre centinaia di
episodi come questi: fondi neri della
Montedison, scandalo dei petroli,
scandalo Lockeed, l’affare Enimont di
Tangentopoli. Una realtà storica,
prettamente politica, che ha assestato
alle casse dello Stato ‘colpi mortali’
aumentando a dismisura il debito
pubblico. Almeno 60anni di
scorribande predatorie che ora si
scaricano sui lavoratori ed i giovani
disoccupati. Persino i funzionari
addetti alla riscossione delle tasse
(Equitalia) non sanno resistere alla
tentazione della tangente. Penso che
non esista al mondo una dirigenza del
pubblico così spregiudicata. Forse
dovremmo farci ‘adottare a distanza’.
Magari dal sultano del Brunei…
sempre che accetti il rischio di vedersi
rovinato nel breve periodo!
Bruno Tanturli
(Crema)
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Egregio direttore,
in occasione delle prossime elezioni
amministrative voglio segnalare ai
nuovi o vecchi amministratori, un
chiaro esempio, possibilmente da non
imitare, di cattivo utilizzo di denaro
pubblico. Strade e marciapiedi
dissestati, edifici pubblici diroccati ma
i nostri amministratori si preoccupano
di realizzare una fontana ‘fantasma’
perché mai entrata in funzione se non al
momento del collaudo alcuni anni
addietro. Questo è quanto è successo
nel nuovo complesso residenziale di via
Natale Mosconi (area ex consorzio
agrario) con notevole impegno di
risorse economiche. Attualmente è
utilizzata, anche per le sue
particolarità costruttive, come
superficie calpestabile o peggio come
area di manovra per i mezzi di un
cantiere attiguo. Nel contempo, a
confine con la stessa insiste una
palazzina (vedasi foto) con
destinazione pubblica e in fase di
ristrutturazione ma con lavori bloccati
per mancanza di fondi. Penso che ogni
altra considerazione sia superflua se
non ricordare che, forse, la
realizzazione della fontana ‘fantasma’,
se proprio necessaria, la si poteva
rinviare a tempi migliori e privilegiare
il recupero dell’edificio pubblico.
Ezio Frusconi
(Cremona)
Stranieri/1. È una invasione
Comanderanno a casa nostra
Signor direttore,
siamo italiani, costretti a cercare
lavoro all’estero perchè lo Stato
italiano invece di proteggere l’operaio
qualificato italiano preferisce
accettare clandestini non qualificati
per dare loro privilegi a nostro
discapito. Questa è una invasione
LA POLEMICA
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IL CASO
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Maestra alle elementari
‘missione’ mal retribuita
Signor direttore,
sono una insegnante della scuola elementare in pensione e posso affermare
che noi insegnanti siamo le colonne portanti di granito o di legno di tutti gli studi
che intraprendono i nostri scolari.
Anni fa a una ex-scolara laureata alla
Bocconi di Milano con centodieci, lode e
medaglia d’oro esprimevo la mia ammirazione mentre le porgevo un piccolo
dono. Lei mi ha detto: ‘Ricordati che la
mia laurea affonda le radici nella scuola
elementare’. Ora è docente universitaria e quando ci incontriamo non perdiamo l’occasione di rievocare momenti felici della scuola e sempre afferma con dispiacere: ‘I miei allievi non sanno essere
gioiosi!’
Un’altra mia ex allieva, quando è venuta a comunicarmi che si era laureata con
centodieci e la lode in medicina, ai miei
commossi complimenti ha pronunciato
le stesse parole dell’altra. Ora è una bravissima cardiologa.
Non mi assumo il merito di avere due
laureate così brave, ma posso affermare
pacifica. Senza combattere, fra
qualche anno non saremo più padroni
delle nostre case e delle istituzioni
italiane perchè loro saranno già
socializzati, capiti, aiutati e compatiti,
mentre noi dovremo pagare per
sostenerli in tutto e questo con grande
delusione della popolazione italiana.
[email protected]
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Stranieri/2. Un Paese in crisi
non può accogliere tutti
Egregio direttore,
da anni l’Italia è divisa tra
imprevidenti, incapaci, sostenitori di
accoglienza senza limiti e altri
disponibili ad accoglienza controllata
in modo che sia umana come qualsiasi
soggetto meriterebbe. Ora siamo giunti
al punto di enorme difficoltà con arrivi
di migliaia di persone al giorno e la
buona stagione ad incrementarli. I
politici — non i militari — hanno
ridicolmente riscoperto ‘mare
nostrum’ che ‘nostrum’ fu in tempi
lontanissimi e oggi, come ovvio, lo è di
tutti. Operazione disastro dovrebbe
essere chiamata, in omaggio alle
difficoltà vitali di chi si abbandona
all’avventura e chi si è preposto a
recuperare gente in costante pericolo
di vita. L’Europa ha messo in orbita un
satellite che controlla il traffico ma non
riduce il numero dei barconi che
salpano sfidando il mare.
Complimenti! Si dichiara che 600.000
Moretti, che si vanta di aver creato il
Freccia Rossa, non ha mai visto i treni
dell’Italia meridionale, non è mai salito
su alcuni treni della nostra città i quali
hanno il predellino così alto da diventare irraggiungibile per gli anziani o le persone con handicap.
Del mio lavoro, come di quello delle mie
colleghe non si parla perché non fa notizia, ma mi creda, signor direttore, merita di essere retribuito meglio. Stavo
ascoltando la radio e ho avuto un sussulto quando ho sentito: parliamo dei lavori intellettuali più logoranti: primo, insegnante elementare.
Giovanna Bragadini
(Cremona)
on c’è alcun dubbio: gli insegnanti
N
italiani sono tra i peggio pagati
d’Europa e tutte le statistiche lo
Una maestra elementare in classe
con sicurezza che nella scuola elementare si danno le basi del sapere, ma poche
persone si rendono conto quanto sia faticoso, logorante e carico di responsabilità l’insegnamento nella scuola elementare.
Lo stipendio di un insegnante non è mai
adeguato e per raggiungere gli stipendi
d’oro mensili di alcuni manager di mesi
se ne devono contare trenta! Il signor
individui sono in attesa di partire e io
sono sicurissimo che dopo quelli ve ne
saranno altri 600.000 e più, decisi a
guadagnare le nostre coste. Dopo tali
preavvisi quali provvedimenti?
Aumento delle navi-soccorso! Credo
che la maggior parte degli italiani
sarebbe disposta ad offrire aiuti perchè
il nostro popolo è generoso ma
vogliamo tenere presente che il Paese è
inginocchiato dalla mancanza di lavoro
e di pace sociale che gruppi di
facinorosi continuano a mettere sotto
fuoco? Il problema non tocca politici
tipo signora Boldrini che protetti da
scorte continuano nella loro opera che
provoca scontri tra i poveri per ragioni
di esistenza che nulla hanno in comune
con quelle razziali. La natura dovrebbe
provvedere a farvi vivere come i più
disastrati ma non succederà perchè voi
siete protetti sempre ed ovunque, siete
il dramma nel dramma.
Geo Monti
(Cremona)
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Siamo al paradosso che il Cav
ringrazi per i servizi sociali
Egregio direttore,
ad oltre un ventennio — dal blitz
giudiziario di Mani pulite che ha tolto
di mezzo una sola parte politica
spacciata per un’associazione a
delinquere risparmiando
l’antagonista, ritenuta una
confraternita di vestali — la storia si va
confermano. Uno stipendio adeguato
all’importanza del ruolo formativo
che hanno per i nostri bambini sarebbe
uno stimolo per molti docenti. Ma
questo non è il solo problema. Ritengo
che ne esista un altro ugualmente
importante: il ruolo dell’insegnante
nella società. Negli ultimi 20-30 anni è
stato ridimensionato, quasi sminuito,
certamente sottovalutato. Per questo
resto convinto che la rinascita della
scuola passa anche attraverso una
diversa legittimazione sociale del
ruolo dei nostri insegnanti.
ripetendo esattamente come allora.
Con un pregiudicato, l’ex Cavaliere,
che dovrebbe ringraziare il
procuratore generale di Milano,
Antonio Lamanna, per la richiesta di
affidarlo ai servizi sociali a patto di non
criticare la magistratura. Chiamatela
manna...
Massimo Rizzi
(Cremona)
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Le pari opportunità servono
anche nelle cause di divorzio
Signor direttore,
le parlamentari che si occupano con
successo del divorzio breve,
potrebbero introdurre pure il principio
delle pari opportunità (ora inesistenti)
nelle separazioni e nei divorzi e
stabilire uguali diritti e doveri per
uomini e donne. Diminuirebbero le
violenze se l’uomo avesse gli stessi
diritti delle donne di continuare a
vivere nella casa coniugale e di
frequentare quotidianamente i figli.
Uomini e donne devono imparare
intelligentemente a vivere da separati
in casa, oppure uscire entrambi dalla
casa e alternarsi nella cura dei figli
giorno per giorno. Ci vogliono regole
chiare e giuste in tutti i tribunali, senza
più accordare privilegi assurdi e
controproducenti.
Irene Rinaldi
(Roma)
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Egregio direttore,
nel suo editoriale domenicale sulla spinosa
vicenda dell’immigrazione clandestina ha
cercato di trattare la materia dando ragione un po’a tutti: agli immigrati che fuggono
da guerre e fame, alla Caritas che li accoglie
cristianamente, al governo italiano meritevole di Nobel, ai cittadini che ne sopportano la presenza e alla Lega che, protestando
contro la Caritas, sbaglierebbe bersaglio.
Partiamo dagli ‘ultimi’ che saranno i primi
— diceva qualcuno 2000 anni fa — e infatti
oggi il problema viene evidenziato in modo
forte e determinate dalla Lega, altrimenti
non ne parlerebbe nessuno. È la Lega che dà
voce all’insofferenza della maggioranza
degli italiani e la storia di questi ultimi anni
dimostra che le iniziative dei governi di
centrodestra per disciplinare e arginare la
DEMAGOGIA E CERCHIOBOTTISMO
NON RISOLVONO L’EMERGENZA MIGRANTI
materia sono state boicottate, osteggiate da
una platea di soggetti che vanno dalla magistratura, ai partiti di sinistra, alle organizzazioni sindacali e a quelle che con ‘la
materia prima’, ovvero i clandestini, ci
‘campano’.
Sentire l’ineffabile ministro degli Interni
affermare che l’operazione mare nostrum
(...) è un mare che serve solo a ‘spendere’
300mila euro al giorno per soccorrere gente
addestrata meticolosamente a mentire, a
privarsi di documenti, a chiedere immediatamente asilo e sentire dallo stesso ministro
del rischio che circa 600mila disperati en-
trano liberamente in Libia in attesa di partire per l’Italia è almeno preoccupante.
E se in questo panorama aggiungiamo i costi di permanenza che non si limitano al costo dei 36 euro al giorno ma, compresa l’assistenza sanitaria, arriviamo a 50 euro che
—piaccia o non piaccia —vengono sottratti alle esigenze di uno Stato già in sofferenza
economica, ecco che il quadro diventa fosco.
Infine, leggere su ‘La Provincia’ la farneticante frase di don Pezzetti (...) che afferma:
«quelli che vengono da noi non hanno la
faccia da delinquenti...», ha il sapore della
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ABBIGLIAMENTO DONNA - ANCHE TAGLIE COMODE
Nuove collezioni Primavera/Estate 2014
Ampio assortimento per cerimonie
M A R Y A TRICOT
Cremona, via G. Aselli, 102 - Tel. 0372.27487
demagogia e della falsità.
Neanche Kobobo, il massacratore di Milano, quando è venuto aveva la faccia da delinquente e neanche il senegalese clandestino e venditore clandestino e assalitore di tre
carabinieri in corso Campi aveva la faccia
da delinquente quando è venuto. Per farla
breve, neanche i circa 26mila detenuti stranieri nelle nostre carceri (35%, primato assoluto in Europa) avevano la faccia da delinquenti quando sono venuti in Italia.
Il problema va affrontato e risolto prima
che diventi ingovernabile e l’augurio è che
la Lega non resti da sola tra i partiti a difendere queste giuste posizioni anche se la
maggioranza degi italiani le condivide con
grande preoccupazione.
Giuseppe Vigliotta
(Cremona)