Solidaleconilcapotreno Chinonpagascende
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Solidaleconilcapotreno Chinonpagascende
12 SPAZIO APERTO SABATO 17 AGOSTO 2013 a chi interessa e a cosa serva. Questo è tempo di risparmi dato che siamo in crisi e questo è motivo evidente. Mi sono chiesto cosa meriterebbe un medico che ti salva una vita e davanti a questo bla bla non ci sarebbe prezzo. Goffredo Savi (Cremona) Telelaser d’agosto /1. I limiti sono da rispettare sempre Egregio direttore, in ‘Spazio aperto’ del nostro giornale La Provincia di Cremona, leggo molte lettere che inveiscono contro i preposti al controllo del traffico stradale. Io mi son fatto due domande 1) Perché siamo tutti contro i controllori del traffico La mia lamentela contro stradale? 2) Perché li paghiamo se non possono intervenire a far le Poste, non per il postino rispettare le regole? Il rispetto del codice stradale deve Egregio direttore, esserci in qualsiasi a seguito della mia momento lamentela sul servizio indipendentemente se delle Poste Italiane a sulla strada c’è chi Bonemerse è sorto uno controlla o meno. Se la spiacevole equivoco che segnaletica di presenza chiarire. La mia La parola ai lettori vorrei del controllo sia lamentela era rivolta, regolare o no io devo come credo fosse chiaro, sempre rispettare il verso le Poste Italiane e codice, se non lo non, certo, verso la rispetto è giusto che i persona del postino che, preposti mi sanzionino immagino, passi anche se la loro saltuariamente perché presenza è segnalata oberato di lavoro e/o di non correttamente. Io zone da coprire, proprio non ho infranto la a causa delle decisioni regola della velocità per di Poste Italiane in tema colpa loro ma per mia di personale e gestione negligenza e il giudice dello stesso. Spero di pace che mi annulla voglia pubblicare la mia la contravvenzione precisazione e che sbaglia enormemente. questo contribuisca a Il codice stradale serve chiarire il senso della per la sicurezza prima mia critica. per gli altri poi per noi Luca Gombi stessi, rispettare la legge è (Bonemerse) educazione civica. Tutte le normative sui controlli l concetto era abbastanza chiaro sono solo per permettere ai ‘furbi’ anche nella sua precedente di infrangere le regole a lettera. Però, come si dice, repetita piacimento. Pier Luigi Deantoni iuvant. (Casalmaggiore) I Il medico è una persona con idee e cultura proprie Telelaser d’agosto/2. Chiedo rispetto per gli automobilisti Egregio direttore scrivo in merito alla lettera comparsa sul suo giornale in data 13 c.m., firmata dalla signora Digiuni di Cremona, e titolata «i medici lavorino e vadano meno sul giornale». Ora, premetto, che non ho letto nei giorni precedenti niente riguardo a quanto citato dalla signora, ma mi sorge spontaneo rispondere e chiedere alla signora Digiuni. 1. Perché un medico non deve «andare sul giornale» per cause non inerenti la propria professione? Mi sembra un’opinione alquanto azzardata. Faccio notare che un medico è una persona con una cultura propria, con idee, opinioni, posizioni personali: è una persona, non solo un professionista della medicina, per cui può, a mio parere, «comparire» sul giornale per Gentile direttore, la mia solidarietà alle vittime del Telelaser. Lo scrivente al momento non è stata vittima di tale vigliaccheria, vuoi per mera fortuna o per poteri sopprannaturali, ma è a solidale verso chi lo è stato perché prima o poi i può succedere anche a te, quindi vorrei dire la mia. All’amministrazione dei telelaseristi: che è sì nel diritto, che l’automobilista deve rispettare i limiti e il codice della strada, ma che è altresì dovere dei telelaseristi rispettare l’automobilista e gli amministratori il cittadino. Un esempio è la vergogna che in una tangenziale ad alto scorrimento e a 2 corsie il limite sia di 70 chilometri orari mentre dovrebbe essere di 90, e che nei 500 metri dall’uscita o dall’ingresso delle rampe per via delle accelerazioni della cinetica meccanica rilevare la velocità di chi si immette o transita proveniente da un dosso o una discesa è errata e quindi è un palese imbroglio, pari a quello di non notificare subito la contestazione: se serve si mettano 20 pattuglie. [email protected] LA POLEMICA Egregio direttore, provo un senso di ribellione, non nei confronti dei dirigenti comunali che riceveranno premi per 95.000 euro, ma nei confronti di leggi che, grazie al legislatore insultano sempre più la miseria. La politica ha avuto il coraggio di premiare anche chi fa solamente il proprio dovere all’interno del servizio pubblico. Capacità di coordinamento e di innovazione dovrebbero esistere come compito preciso ed obbligatorio sdoganato dallo stipendio tabellare e identità di posizione ed in particolare in momenti simili a quello che stiamo attraversando la cosa mi sembra inadeguata, indignitosa, offensiva e figlia di nomenclatura insensibile alle disgrazie della povera gente. Ecco perché la spesa pubblica italiana è quattro volte maggiore di quella britannica. Tutta la politica ed i discendenti della stessa godono di privilegi vergognosi che ben conosciamo. Malformazio- Dalla Rai a Fazio 1,8 milioni Che cosa fa per meritarseli? Gentile direttore, leggo su un settimanale che il presentatore Fabio Fazio ha rinnovato il contratto di lavoro con la Rai per 3 anni alla modica cifra di 1 milione e 800.000 mila euro all’anno. Ma questo signore cosa fa per prendere questa valanga di euro, ora ci aspettiamo che la Rai ci aumenti il canone. Cosa fa di tanto utile questo Fazio, con il suo programma, fa delle domande a dei personaggi, se poi sono della sua corrente politica allora l’opera è compiuta è una litania di baggianate a non finire, e mi chiedo CRUCIVER B A C L A U D I A M O R I L I G N E O 0 A 0 E D O R A T A 0 P R U N I R I P A 0 P E N N A 0 I C E 0 V A R E N N E N O 0 M O T O R I 0 P La Provincia www.laprovinciacr.it IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazio ai lettori Solidale con il capotreno Chi non paga scende Spettabile direttore, purtroppo con gli articoli che crediamo sensazionali si possono favorire comportamenti non conformi, un capotreno che legge il vostro articolo sarà portato a soprassedere quando incontra situazioni del genere, creando danno ai soliti paganti (pendolari e viaggiatori onesti). Chi non paga il treno deve scendere e non solo. E’ troppo facile scendere por salire al prossimo passaggio, chi non paga il treno non ha senso civico, è portato a sporcare e a creare problemi. Ormai si ha paura a prendere il treno specialmente se donna sola, meno gente pagante prende il treno e più costeranno i treni sia come biglietto che come costi alla società (Regione). Se chi viaggia non ha soldi ed è un disabile, è un problema da assistenza sociale non da capotreno. Ci sono nazioni civili e moderne che non accettano persone nella propria nazione che non possono sostenersi economicamente, e non è un problema da capotreno. Basta con il pietismo, oggi domina l’arroganza e le persone normali devono soc- qualsiasi motivo, extramedico, ritenga opportuno! 2. La signora Digiuni dichiara «sarebbe meglio apparire per aver aiutato un paziente a stare meglio e aver aiutato i familiari a non dover stare nella difficoltà per non poter gestire malattie complesse e pericolose per gli altri». Questa frase, da me trascritta pedissequamente, mi ha lasciato, a dir poco basita, in quanto: «Il medico aiuta le persone a stare meglio e... non compare sul giornale per questo: non dice, il medico, quanto sono bravo! Vuole forse questi interventi la signora Digiuni? Riguardo a quanto affermato «aiutare i familiari»... Chiedo: cosa deve fare un medico per aiutare i familiari «a non dover stare nella difficoltà per gestirle la malattia». Il paziente ed i familiari non sono a «carico» dei medici, i medici aiutano, o meglio curano, attraverso terapie farmacologiche e con aiuto di sostegno psicologico e di ascolto, ma la signora Digiuni pretende, forse (penso di sì, visto il tono del suo scritto) che un medico si faccia carico anche dei familiari? In che A B U S A T I 0 R I F 0 U M I L E 0 T E M A O B I C E 0 B E N I N L K 0 A 0 S A L I T I P A O L O B R O S I O H a suscitato l’attenzione di molti lettori la vicenda del disabile, con difficoltà di deambulazione, senza il biglietto la cui carrozzina è stata portata giù dal treno e conclusasi con l’uomo che si è seduto in mezzo ai binari per protesta. Premesso che nessuno dovrebbe salire su un mezzo pubblico senza pagare il costo della corsa e che in giro ci sono anche troppi ‘furbetti’, mi pare che lei eluda il problema con domande su questa persona che più che da giornalista mi sembrano da poliziotto e le cui risposte, in ogni caso, sono ininfluenti rispetto alla vicenda in sè. Noi abbiamo raccontato una storia assai inusuale — questo non potrà negarlo — così come è successa e senza colpevolizzare nessuno, tantomeno il capotreno. Il nostro lavoro è questo. Un disabile in carrozzina combere. E che dire dell’interruzione di pubblico servizio? Alcuni lavoratori in sciopero che hanno fatto altrettanto sono stati denunciati noi li fotografiamo e li mettiamo sul giornale. Domande da giornalista che non hanno risposta nel vostro articolo: con quale introito economico vive il disabile? Da dove veniva? Cosa era andato a fare a Milano? Dove era diretto? Normalmente cosa fa? Ha precedenti? Purtroppo così non va. Ora senso? Ma cosa pretende la signora Digiuni? Ad esempio: io ho un familiare malato e... tutto spetta al medico? (...) Mara Gandini (Grumello Cremonese) tranquillità, nessuna canicola, si sta proprio bene. Gian Pietro Garoli (Casalbuttano) La storia del Rex insegna: fatto arenare da incapaci Non è poi tanto strano il ferragosto trascorso a casa Signor direttore, ricorreva ieri, 16 agosto, l’anniversario del Nastro azzurro conquistato nel 1933 dal transatlantico italiano ‘Rex’. Molti ricorderanno il suo passaggio davanti a Rimini nel film ‘Amarcord’ di Fellini. Dopo il viaggio di trasferimento a Trieste, per sfuggire ai bombardamenti navali del porto di Genova, venne requisito dai ‘camerati germanici’ (come abbiamo letto più volte su questa pagina) che non erano capaci di guidarlo e lo fecero arenare davanti a Capodistria. Come vede, gli incidenti navali dovuti ad imperizia sono cosa molto più vecchia di quanto si creda. Stefano Bandioli (Castelvetro Piacentino) Egregio direttore, dopo tanti e continui bip, mi rassegno e guardo il cellulare. Una marea di messaggi e tutti con lo stesso contenuto: «Buon ferragosto noi siamo a …», così appaiono le località più strane. Tutti ci tengono a farmi sapere che sono via, in vacanza. E tu dove sei? E quale provocazione rispondo a tutti: al cimitero! Anche se poi è vero poiché sei sicuro di poter dire una preghiera in santa pace. Infatti è deserto, anzi no: solo un giovane gatto dal pelo fulvo beatamente sdraiato accanto alla siepe. Le strade vuote … eh sì, di ferragosto è quasi vergognoso far vedere che non sei partito. Che follia. Eppure è così. Tanta Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazio ai lettori di dipendenti sempre esistite, ma mai così ampiamente reclamizzate. Ai miei tempi anche i dirigenti percepivano lo stipendio loro dovuto e il compenso per lavoro straordinario effettivamente prestato: punto e basta. Ora hanno inventato tutta una serie di competenze e di compiti che, sotto altra veste, sono sempre esistiti, ma che mai sono stati valutati come compiti che esulavano dalle competenze ordinarie. Di questo passo i dirigenti percepiranno un compenso (e che compensi) per il solo fatto di andare in ufficio. Non parliamo poi dei salti mortali che qualcuno ha fatto e sta ancora facendo. Non servono più titoli di studio e di esperienza. Conta sapersi accattivare la simpatia di chi deve valutare e, se si è capaci di generare simpatia, non c’è bisogno di essere di una intelligenza fuori del comune e non serve nemmeno possedere i titoli di studio previsti dal Regolamento e dalle norme di legge. Lettera firmata (Cremona) I DIRIGENTI PUBBLICI SONO PREMIATI SOLO PERCHÉ FANNO IL LORO LAVORO ni prodotte da menti degenerate. Non commento i 25.000 euro per il direttore della Provincia. Mi auguro che si annullino Province, Regioni e tanti barconi che navigano nello spreco con dipendenti che non rischiano nemmeno di perdere il posto di lavoro come avviene per tutto il settore privato. Il fatto di Cremona è poca cosa in un contesto che merita solo la distruzione affinché si faccia posto all’equità tra pubblico e privato seppellendo ogni tipo di privilegio che oggi affonda la nazione. Geo Monti (Cremona) l’intervento epistolare dello stesso nella rubrica quotidiana «Spazio aperto» del giorno 7.8.13, che, a buona ragione esprime giustificata perplessità per l’annuncio del «Premio di 95mila euro» ai dipendenti locali. Sorprendente l’iniziativa che fa un certo effetto. Personalmente, vorrei precisare che questi dirigenti amministratori già intascano una cospicua quota. E che, pertanto, è inutile aggiungere premi a fronte del doveroso lavoro quotidiano. Egisto Antoniotti (Cremona) Egregio direttore, senza motivo polemico con il mio amico Masseroni G. di Pescarolo in merito al- Egregio direttore, mi riferisco a quanto pubblicato il 13 agosto a proposito dei premi ai dirigenti e ai superdirigenti comunali. Categorie KAKURO CRUCIVER B ACRIT TO GR AFATO TEXAS HOLD'EM D 0 L U C A N O 0 L I è troppo tardi ma di nuovo solidarietà a tutti i capotreno che fanno scendere chi non paga il biglietto. P.G (Crema) Al flop tris per Petra e scala per Ricky; il turn migliora la mano di Max - che comunque resta perdente rispetto a Ricky - mentre il river consegna sia a Ricky, che a Max che a Jessica la scala al Q e il piatto va suddiviso tra i tre giocatori. SUDOKU facile 1 4 1 3 6 2 9 8 1 9 4 9 3 6 1 2 7 6 1 4 2 9 4 4 5 9 1 7 9 7 2 9 8 9 3 4 1 7 4 1 8 2 6 8 9 6 1 4 2 3 7 8 5 8 2 4 5 6 7 3 9 1 7 3 5 8 1 9 4 2 6 1 5 2 9 3 6 8 7 4 3 4 8 7 5 1 9 6 2 6 7 9 2 8 4 1 5 3 2 8 3 1 7 5 6 4 9 5 9 6 3 4 8 2 1 7 4 1 7 6 9 2 5 3 8 9 7 6 8 4 1 2 5 3 4 2 1 6 3 5 8 9 7 SUDOKU difficile MON DO VOCA BOLA RIO GEMEL LI DIVERSI Somalia 1b; 2a SATURNO (2 = Ace, 3 = Toccata, 4 = Usura, 5 = Rami, 6 = Navata, 7 = Oliva). FREC CET TE CLAS SICA 5-11-18 Metatesi: costa tanto - constatato 1 3 7 2 6 8 9 4 5 6 8 9 5 1 4 7 3 2 5 4 2 9 7 3 6 1 8 2 9 4 1 5 7 3 8 6 7 1 5 3 8 6 4 2 9 8 6 3 4 2 9 5 7 1 3 5 8 7 9 2 1 6 4