Notiziario del 15/12/2012
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Notiziario del 15/12/2012
PROGETTO PIATTO DI SICUREZZA 2 DICEMBRE 2012 Violenza e traffico di adozioni post terremoto, in aumento il rischio LA GRANDE VULNERABILITÀ DEI PIÙ PICCOLI Carissimi sostenitori, dopo il terremoto del gennaio 2010, ci sono due tendenze molto preoccupanti che riguardano l’estrema vulnerabilità di cui sono vittime i più piccoli. La prima è la violenza di genere e sui minori. Secondo Kofaviv, la Commissione di difesa delle vittime di violenza, dopo il terremoto del 2010, sono minorenni la maggioranza delle vittime, e nel 62,5% dei casi hanno un’età compresa tra i 10 ed i 15 anni. Ragazze che hanno perso la famiglia, e che entrano nel traffico della prostituzione forzata per sopravvivere. Le zone di frontiera, come Fonds-Verrettes, costituiscono inoltre una terra franca per il mercato illecito con la Repubblica Dominicana di cui, i giovani in cerca di lavoro e le donne, sono vittime speciali di un traffico umano mai in diminuzione, come suggeriscono i rapporti e le testimonianze del Garr, Gruppo di appoggio ai rimpatriati e rifugiati, che dagli anni ’90 lavora nella zona sulla problematica frontaliera, promuovendo l’organizzazione comunitaria per la protezione dei diritti umani. La seconda tendenza riguarda le adozioni internazionali. Secondo l’Organizzazione di Adozione Francese -Paese di destinazione prioritaria per le adozioni ad Haiti con un budget tra i 10 ed i 15 milioni di USD e 1.000 bambini adottati all’anno- dal 2010 l’età media è precipitata: sempre più anziani i genitori e sempre più piccoli i bambini oggetto delle adozioni, la cui età media è scesa tra gli zero ed i tre anni. Generalmente, il prezzo per ottenere in adozione un bambino haitiano si situa tra i 10-15 mila dollari. Le famiglie biologiche, haitiane, non godono di alcuna tutela rispetto alla destinazione del figlio, di cui spesso vengono private senza consapevolezza del processo e delle sue implicazioni. Ma soprattutto, in tutta questa lunga catena di drammi personali e familiari, resta in secondo piano l’interesse del bambino. Secondo il Premio Nobel Amarthya Sen “Sviluppo Umano è aumentare le opportunità di scelta e dunque la libertà degli individui. Lo Sviluppo Umano non dipende solo del Benessere Economico”. Petra Bonometti ProgettoMondo Mlal Haiti Già 500 famiglie hanno aderito e a turno prenderanno parte alle dimostrazioni per riproporre poi la produzione di ortaggi CIBO E AMBIENTE, DOPO GLI ALBERI… VIA AGLI ORTI FAMIGLIARI Se nel corso del primo anno gli sforzi si sono concentrati nell’identificare i beneficiari da coinvolgere nelle attività del Progetto, con la promozione delle prime formazioni e l’avvio di un lavoro partecipativo volto ad assicurare una gestione più sostenibile del territorio da parte della comunità residente, in questo secondo anno ci si è maggiormente impegnati nel rafforzamento della produzione agricola e delle stesse Organizzazioni contadine e comunitarie. Tra settembre e ottobre, le 1.000 famiglie coinvolte direttamente dalle nostre iniziative hanno ricevuto ciascuna tra le 30 e le 40 piantine prodotte nei vivai realizzati lo scorso anno. Si tratta di piante di diversa specie, funzionali alla triplice strategia di rimboschimento – specie forestali, specie frutticole, specie arboricole a crescita rapida-. Si è cercato anche di variare le specie in base alle necessità manifestate dai beneficiari e dall’utilità stessa delle piante. Ciò allo scopo di raggiungere un duplice obiettivo: promo tra tutti porre rimedio all’eclatante degrado del suolo, quindi offrire ai beneficiari sia piantine di alberi da frutto, utili ad integrare l’alimentazione famigliare, sia piante a crescita rapida, utili per la produzione di legname da costruzione e da combustibile. L’equipe di Progetto sta inoltre proseguendo nella formazione degli agricoltori che sono stati formati sulle tecniche di innesto. Grazie a tale pratica essi hanno la possibilità di produrre oggi varietà frutticole (soprattutto mango) dal maggior valore e richiesta commerciale, e dunque in questo modo si offre loro l’occasione concreta di integrare il reddito familiare altrimenti deci- samente limitato. In settembre sono stati realizzati da artigiani locali 140 silos di alluminio che sono anche già stati distribuiti ad altrettante famiglie di agricoltori. Grazie a tali contenitori, durante il periodo di raccolta (settembre-ottobre), i contadini possono stoccare le sementi di mais e arachide, le due colture più diffuse ad Haiti, e conservarle fino alla nuova stagione di semina (marzo). Grazie ai silos, le sementi non corrono il rischio di essere attaccate dagli insetti e consentono agli agricoltori di non dover acquistare ogni anno nuove sementi. Sempre inestate è stato ultimato l’allestimento della cassaverie di Gens de Nantes, ovvero il laboratorio di produzione della cassave, elemento tipico della dieta haitiana, l’equivalente di una galletta di manioca, e inaugurato il mulino di Jacob. A quest’ultima cerimonia ha partecipato l’intera comunità, le due associazioni coinvolte del Progetto e i rappresentanti dei diversi partner, ed è culminata in un gustosissimo e piacevole pranzo comunitario. Grazie a una formazione dei Comitati di gestione in materia di contabilità, gestione e commercializzazione, il progetto ha infine assicurato un prezioso contributo tecnico nel rafforzamento delle associazioni contadine di Lamine, Gens de Nantes e Jacob. Da oggi la grande sfida per noi diventa il programma di realizzazione degli orti familiari: le famiglie haitiane non sono infatti particolarmente inclini a produrre ortaggi nei propri appezzamenti, e se lo fanno, solitamente coltivano giusto una o due specie che poi scambiano al mercato con altri prodotti. Il motivo di tutto ciò sta nel fatto che non c’è ampia disponibilità di terra e dunque gli agricoltori preferiscono coltivare mais, fagioli o arachidi, colture che richiedono minori attenzioni. Tuttavia, gli ortaggi costituiscono ovviamente un apporto fondamentale in termini di alimentazione e nello stesso tempo possono costituire un’ulteriore fonte di integrazione del reddito famigliare. Proprio con l’idea di modificare la cultura e abitudini in questo senso, la fase di sensibilizzazione è stata piuttosto intensa: l’equipe ha incontrato direttamente i beneficiari e con loro ha discusso sull’importanza, ma anche sulle difficoltà, che le famiglie incontrano nel realizzare gli orti, come ad esempio, a causa della scarsa disponibilità di acqua e/o per la lontananza dalle fonti idriche, oltre che per la dimensione ristretta degli appezzamenti. Insieme ai beneficiari si è perciò cercato di trovare delle soluzioni applicabili: da parte del Progetto si provvederà ad aiutare le famiglie per quanto riguarda irrigazione e assistenza tecnica. E, grazie alla realizzazione di parcelle dimostrative, verrà promosso una specie di ‘campo-scuola’ nel quale le famiglie potranno con l’aiuto dei nostri agronomi e tecnici agricoli sperimentare la produzione di diverse specie di ortaggi. Già 500 famiglie hanno aderito a quest’attività e a turno prenderanno parte alle sessioni di dimostrazione per riproporre poi la produzione di ortaggi a fianco delle loro case. I primi risultati si avranno a inizio 2013 e ci auguriamo siano di soddisfazione per tutti! Luisa Gelain equipe Piatto di Sicurezza ProgettoMondo Mlal Haiti I L R I S U L T A T O Ripristinare la fertilità di terreni erosi e incolti BACINI DI ACQUA PER IRRIGARE A inizio ottobre è terminata la costruzione dei piccoli bacini nelle comunità di Jacob e Lamine per stoccare l’acqua utile ad irrigare e creare terriccio sufficiente fertile per coltivare. Uno dei problemi che attanaglia maggiormente il Paese è il forte degrado delle terre: la deforestazione selvaggia perpetrata negli ultimi decenni, unita agli intensi fenomeni erosivi, quali cicloni, tempeste tropicali, pesano enormemente sulle condizioni della maggior parte delle famiglie haitiane che non possiedono che piccoli appezzamenti di terra con i quali provvedere al proprio sostentamento. Pensiamo solo agli enormi ultimi danni causati dal passaggio di Isaac e Sandy nell’isola. È stata dunque ultimata ad ottobre la costruzione di 40 muretti, che raccolgono le acque che defluiscono lungo i versanti a causa dell’erosione, e che durante la stagione delle piogge creano dei piccoli bacini a cui i contadini possono ricorrere per irrigare le proprie parcelle e recuperare il limo. In particolare, la costruzione dei muretti è stata affidata a persone della comunità, beneficiari diretti del Progetto, per permettere loro di avere una fonte alternativa di integrazione del reddito. I piccoli bacini hanno già dato i primi frutti permettendo di irrigare numerosi appezzamenti, altrimenti secchi e poco produttivi, e di avere un buon raccolto (soprattutto arachide e manioca) nelle zone immediatamente limitrofe, grazie al terreno reso fertile. François Sylvain, 40 anni, abita a Lamine con la moglie e i loro 7 figli Mi chiamo François Sylvain, ho 40 anni e abito a Lamine con mia moglie e i nostri 7 figli. Sono falegname di professione e lavorare con il legno mi piace molto, ma da queste parti è difficile trovare lavoro, perché le famiglie che abitano in questa parte del Paese non hanno abbastanza soldi per farsi fare dei lavori d artigiani professionisti e quindi difficilmente mi affidano commissioni. Di conseguenza, per assicurare un sostentamento alla mia famiglia, da qualche tempo ho scelto di dedicarmi all’agricoltura e faccio parte anche io del Coordinamento contadini di Lamine (KPL). Per la mia situazione personale e famigliare il progetto “Piatto di Sicurezza” è risultato fondamentale, perché ho così potuto partecipare alle formazioni e beneficiare delle diverse iniziative. In particolare mi è stato particolarmente utile frequentare il corso sulle tecniche di innesto e inserirmi poi in una Brigata agro-silvicola, cioè un gruppo di lavoro con gli altri contadini, con la quale possiamo applicare le procedure di conservazione e protezione del suolo e di riforestazione. In questo modo oggi sono molto più consapevole di come è possibile tutelare e valorizzare la no- B R E V I la storia FALEGNAME DI PROFESSIONE CONTADINO PER NECESSITÀ stra terra. Sempre grazie al programma del Progetto “Piatto di Sicurezza” ho anche ottenuto alcuni attrezzi che mi sono molto d’aiuto per il mio lavoro nei campi. Inoltre, proprio poche settimane fa, grazie anche alla collaborazione di noi abitanti, sono stati ultimati dei muretti che permettono di raccogliere e contenere le acque piovane, e questo ha facilitato di molto il lavoro di noi contadini, riducendo i tempi ch altrimenti impiegheremmo per portare acqua sui terreni per l’irrigazione. Sono convinto che se ci fosse la possibilità di aumentare il numero di muretti, e dunque ricavare nuovi bacini di raccolta per l’acqua, tante altre famiglie ne avrebbero beneficio. E anche un intervento per ristrutturare e potenziare la cassaverie del nostro villaggio, che ha davvero bisogno di essere sistemata, renderebbe più facile il nostro sforzo per crescere come contadini e come comunità. testimonianza raccolta da Luisa Gelain ProgettoMondo Mlal Haiti • INAUGURAZIONE DEL LABORATORIO DI GALLETTE. Dopo aver costruito ed equipaggiato il locale e aver realizzato le prime formazioni per il Comitato di gestione, la cassaverie di Gens de Nantes è finalmente pronta per entrare in funzione: durante l’inaugurazione si è assistito all’intero ciclo di produzione della tipica galletta di manioca, fondamentale nella dieta haitiana, che si concluderà con la degustazione! • STAFFETTA NELL’EQUIPE PROGETTO. Luisa Gelain, già nostra operatrice in Burkina Faso e nell’equipe di Piatto di Sicurezza a Hinche, è rientrata in Italia lasciando il posto al collega agronomo Mirco Bellagamba che ha per noi da poco portato a termine un altro Progetto di Sicurezza alimentare in Honduras. A entrambi vanno i ringraziamenti della nostra Organizzazione e un grande in bocca al lupo da parte di tutti noi operatori ProgettoMondo Mlal. viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus c/c postale 12808374 c/c bancario, Banca Popolare di Verona (IBAN IT 35 H 05188 11723 000000008721), causale “Progetto Piatto di Sicurezza”