Notiziario del 15/12/2013

Transcript

Notiziario del 15/12/2013
HAITI VERDE
DICEMBRE 2013
PROGETTO
Una sentenza del Tribunale dominicano inasprisce i rapporti tra i Paesi
TRA RAZZISMO E TENSIONE
NON C’È PACE A Hispaniola
Da qualche settimana l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale si è nuovamente concentrata sull’isola di Hispaniola.
Non si tratta questa volta di tragedie naturali, come terremoti o cicloni, ma del riflesso di
una sentenza del Tribunale Costituzionale della
Repubblica Dominicana, il “gemello ricco” con il
quale Haiti condivide il territorio verde e caraibico dell’isola di Hispaniola. La sentenza, come
rimarcato anche da importanti intellettuali,
quali il Premio Nobel peruviano Vargas Llosa,
riporta nell’illegalità centinaia di migliaia di cittadini d’origine haitiana, nati e cresciuti in Repubblica Dominicana, negando loro la cittadinanza e di conseguenza i principali diritti civili
e la fruizione dei servizi pubblici fondamentali.
Si tratta di una questione scottante che riporta alla luce il latente razzismo presente nelle
relazioni tra la Repubblica Dominicana ed Haiti
e la difficile tematica dei migranti di seconda
generazione e dell’integrazione culturale.
Il rifiuto dei figli di migranti haitiani in Repubblica Dominicana è solo l’ultimo atto di
un periodo storico carico di tensioni interne e
internazionali per Haiti: il presidente dell’Uruguay Mujica ha minacciato il presidente haitiano Martelly di ritirare il contingente militare
uruguagio in servizio sull’isola nell’ambito della missione di pacificazione delle Nazioni Unite
MINUSTAH, se lo stato haitiano non prende una
decisione definitiva sulla conferma dei processi
elettorali previsti per inizio del 2014.
Proprio l’avvicinamento della nuova tappa
elettorale sta provocando un deciso incremento della tensione sociale e politica nel Paese:
politici senza scrupoli riarmano le gang urbane
per il controllo del territorio, arresti arbitrari di
avvocati vicini all’opposizione generano proteste di massa e una rabbia facilmente strumentalizzabile. In sostanza cresce il malcontento
verso l’attuale governo, le strade si riempiono
nuovamente di copertoni bruciati e nell’aria
echeggiano i proiettili: ad Haiti la transizione
verso un Paese senza cicatrici e aperto al futuro
rimane una perenne chimera.
Alessandro Gambarini
ProgettoMondo Mlal Haiti
Molti cicli di formazione su pratiche ecosostenibili nell’agricoltura rendono la Terza sezione di Léogane più verde
AGRICOLTORI PIÙ INFORMATI, FORMATI E UNITI
ProgettoMondo Mlal prosegue il suo impegno
al fianco degli agricoltori di Grande Rivière, nella
terza sezione comunale di Leogane, attraverso le
molteplici attività previste nel progetto Haiti Verde
e grazie alla collaborazione con il partner locale,
CEFECACC.
Nell’ambito della produzione agricola sono state realizzate numerose formazioni in agroecologia,
con l’apporto di nuovo materiale didattico in creolo, preparato dallo staff di ProgettoMondo Mlal a
Leogane. Oltre all’attività del compostaggio e fertilizzazione naturale del suolo, sempre nell’ottica
di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici, sono state
organizzate anche formazioni in tema di lotta fitosanitaria e sull’importanza degli insetticidi naturali a base di tabacco, nim, cipolle e altri prodotti
naturali. Inoltre, grazie alla sinergia creata in loco
tra i diversi interventi di ProgettoMondo Mlal, un
ciclo di formazioni sulla produzione artigianale e
conservazione di semi di mais, ortaggi e sulla propagazione della banana, è stato tenuto da un tec-
IL PU NTO
I primi contributi cash offerti alle vittime del terremoto sono diventati prassi per le Ong straniere
L’ALTRA FACCIA DELL’AIUTO: LA DIPENDENZA
Immediatamente dopo l’emergenza che ha sconvolto Haiti, e in primis la zona di Leogane, epicentro del terremoto, molte istituzioni, ong e organizzazioni internazionali hanno adottato
la pratica della remunerazione per il
lavoro di ricostruzione, il cosiddetto
cash for work, per dare un contributo
alle famiglie che avevano perso tutto e
non avevano altre entrate economiche.
La pratica, vincolata alla filosofia
dell’aiuto umanitario, e molto utilizzata nei contesti di emergenza, era inizialmente relazionata alle attività di
ricostruzione, garantendo così mano
d’opera locale e partecipazione comunitaria in tutto l’iter dei lavori, e offrendo un
sostegno economico diretto alle vittime del terremoto, basato sul principio di solidarietà e apparentemente lontano dall’approccio paternalistico
del mero aiuto. La pratica si è però estesa anche
alle piccole opere, che normalmente si realizzavano in una forma già organizzata di partecipazione
comunitaria, e ha finito per creare un meccanismo
perverso per cui, adesso, ci si aspetta un compenso economico da una ong, per qualsiasi lavoro si
debba svolgere per migliorare la propria condizione. E nel caso specifico di Leogane, per miglio-
rare la condizione agricola, con attività collettive
necessarie per la comunità che si potrebbero realizzare in maniere autonoma e autosufficiente. Ad
esempio, in relazione alla gestione dei
canali per l’irrigazione, sempre a causa della diffusione del meccanismo del
cash for work nella zona, gli agricoltori richiedono espressamente una collaborazione finanziaria dalle ong anche
per la manutenzione comunitaria dei
canali terziari, quelli che in passato
erano gestiti direttamente dalla comunità, attraverso gli appositi comitati di
gestione creati.
Per questo nella zona di Leogane, è
necessario introdurre elementi di cambiamento,
con tutte le difficoltà che questo comporta, con attività di sviluppo economico - come possono essere quelle del vivaio e del comitato per gli acquisti
collettivi di sementi, concime e prodotti fitosanitari
nel quadro del progetto Haiti Verde - svolgendo un
lungo lavoro di sensibilizzazione con i beneficiari,
per riportare l’attenzione sui valori del lavoro collettivo attraverso la partecipazione comunitaria e
volontaristica e sulla sostenibilità delle azioni in
corso, slegate insomma dalla costante dipendenza
dell’aiuto esterno.
nico agronomo del Mouvman Peyizan Papay –MPP,
storico partner di ProgettoMondo Mlal nella zona
del Plateau Central.
Con la comunità di Cannes Cotard, frazione ai
piedi della collina di Deslandes, è stato avviato un
vivaio sperimentale, alla cui costruzione hanno
partecipato numerosi membri della comunità. ProgettoMondo Mlal ha donato il materiale per l’implementazione del vivaio, materiale per la preparazione di piantine e attrezzi agricoli. La comunità
ha invece contribuito apportando il legno per la
costruzione del vivaio, oltre alla mano d’opera totalmente volontaria.
Si sono svolte diverse riunioni con i membri delle organizzazione di base e con il gruppo di agricoltori, e anche con l`intera comunità di Cannes
Cotardes, con l’obiettivo di incoraggiare la partecipazione della componente femminile. Attualmente, la gestione del vivaio è portata avanti dal gruppo di donne Femmes en Action Cannes Cotardes
–FAC, coordinate dall’instancabile Mme. Sophonie,
che si prende cura della crescita di piantine di ciliegia, benzolivo, avocado e papaya.
L`accordo, firmato con i vari responsabili del vivaio a Deslandes, stabilisce che le piantine prodotte nel vivaio saranno destinate in parte alla vendita
e in parte alla comunità per la riforestazione della
collina, e soprattutto che i lavoratori del vivaio (non
percependo alcuno stipendio), potranno ottenere
ricavi grazie alla vendita diretta delle piantine.
Per ProgettoMondo Mlal è importante portare
avanti la sinergia con il Progetto Scuole per la Rinascita a Leogane e, per questo, raddoppia le formazioni anche negli orti scolastici di 8 scuole di Grande Rivière introducendo componenti di protezione
ambientale, modelli agroecologici e agroforesteria.
Nella scuola elementare e comunitaria, Les Abeilles d’ ASPAM, si è proceduto alla costruzione di un
piccolo vivaio, per l’esercizio pratico degli alunni.
Con gli agricoltori di Grande Rivière si è inoltre
costituito un gruppo di acquisto e vendita di sementi, concime e prodotti fitosanitari per incoraggiare acquisti collettivi e abbattere i costi. Gli agricoltori riuniti in 3 gruppi hanno eletto i rispettivi
rappresentanti per un comitato centrale e hanno
elaborato un regolamento per il funzionamento
delle vendite per gli agricoltori della zona attraverso il credito.
Per quanto riguarda il Centro di trasformazione
dei prodotti - CESCAL - gestito dalle donne, il nuovo
comitato di gestione sta sperimentando differenti
possibilità di trasformazione dei prodotti: ha avuto
una notevole importanza per il CESCAL la ristorazione preparata durante le sessioni di formazioni
realizzate presso il CEFECACC e la partecipazione
alle fiere con la vendita di propri prodotti, come le
marmellate miste di frutto della passione, albicocca e pomodoro, cremasse di frutto della passione,
farina di banane e altri prodotti a base di arachidi.
La partecipazione a eventi pubblici motiva infatti le donne a cercare innovazioni nei prodotti e
nelle strategie di marketing. Per migliorare la componente amministrativa, infine, si è dato inizio a un
ciclo di formazioni per le donne del CESCAL tenuto direttamente dall`amministratrice di progetto.
L`attività ha riscontrato un notevole interesse da
parte delle donne che pretendono di migliorare la
componente amministrativa-contabile del Centro
di trasformazione.
Valentina Policarpi
Progetto Haiti Verde
ProgettoMondo Mlal Haiti
Un’indagine conoscitiva traccia il profilo dei nostri beneficiari
Il progetto Haiti Verde ha svolto un’ indagine qualitativa in circa 150 famiglie di Grande Rivière, terza
sezione comunale di Leogane, per studiare a fondo
le condizioni di vita dei contadini beneficiari.
L`analisi dei dati ha fornito un quadro della condizione famigliare, dell’accesso
alla terra, della loro percezione
dei problemi e delle spese. È
così emerso subito che sono
ancora numerosi gli agricoltori
non alfabetizzati –circa il 27%
degli intervistati- il che genera
delle complessità nella gestione
delle entrate economiche, nella
pianificazione della produzione
e nella compravendita di prodotti e delle derrate agricole.
Per lungo tempo, infatti, le scuole si trovavano
esclusivamente all`interno dell’area urbanizzata della città di Léogane, ed erano quindi poco accessibili
per chi vivesse in ambito rurale; vi era un’unica scuola comunale, la Ferme Ecole, che aprì alla fine degli
anni `20. A Grande Rivière, le Ecoles communautaires-scuole comunitarie che forniscono servizi educativi in zone prive di scuole pubbliche hanno avuto
origine soltanto nella seconda metà del XX secolo,
grazie alle offerte di terreno da parte delle comunità.
B R E V I
primo piano
ANALFABETISMO E POCO ACCESSO AL CREDITO
Secondo l’indagine effettuata, sono pochi i beneficiari che risultano essere proprietari della terra che
coltivano: la maggior parte dei contadini sono mezzadri o si trovano in situazioni miste di mezzadria,
affitto e proprietà. Questa mancanza di proprietà
della terra genera complessità
anche nell’accesso al credito per
acquistare input agricoli, e/o accedere a servizi di meccanizzazione. Questa assenza di accesso
al credito o mancanza di liquidità
in famiglia, viene sottolinenata
dai beneficiari come il problema
più importante, ed è legato anche alla scarsità di produzione
causata da un sistema intensivo,
con scarsa rotazione dei terreni e
con una produzione soprattutto destinata alla vendita, senza alcuna trattenuta di sementi per conservazione e riproduzione. Il dato è preoccupante se
si pensa che, per un territorio a vocazione agricola
come quello di Leogane, la prima spesa percepita
dagli stessi agricoltori è l`acquisto di cibo; altre spese
altrettanto considerevoli per le famiglie agricole leoganesi sono la scuola e la salute.
Valentina Policarpi
• UNA MERENDA SANA E SOLIDALE. Con la ripresa dell’anno scolastico, le donne del Centro
di trasformazione comunitario CESCAL si stanno dedicando alla produzione di chanmchanm
(polvere solubile a base di arachide, mais e zucchero), un prodotto nutriente e gustoso che sarà
venduto come merenda nelle scuole di Grande Riviere, Léogane, unendo così l’utile al solidale!
Nelle stesse scuole, continuano le lezioni negli orti scolastici con gli alunni delle classi V e VI. In
particolare si stanno svolgendo le lezioni sulla gestione del vivaio per alberi da frutta.
• CONCIME E MICROCREDITO, UN AIUTO AI CONTADINI. Gli agricoltori leoganesi di Grande
Riviere, grazie al progetto Haiti Verde, si sono organizzati per gli acquisti collettivi di concime
e sementi. È stato eletto un Comitato, con presidente, segretario e tesoriere che, dotato di un
regolamento, sta procedendo alla rivendita del concime, sperimentando meccanismi di microcredito: il concime viene, infatti, venduto al 50% del costo e il restante 50% sarà restituito
in contanti al comitato alla raccolta dei prodotti agricoli. In questo modo anche i contadini in
condizioni più disagiate possono accedere all’acquisto di concime.
• A LÈOGANE ARRIVANO CIPOLLE E PEPERONCINO. In questi mesi a Grande Riviere, Leogane,
si stanno implementando delle parcelle sperimentali per la produzione di peperoncini, porri e
cipolle nei terreni dei beneficiari e con l’accompagnamento tecnico dell’agronomo del progetto Haiti Verde.
viale Palladio 16, 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail: [email protected], www.progettomondomlal.org
Versamenti (intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus)
c/c postale 12808374
c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320), causale “Progetto Haiti Verde”