Meno compravendite Leggero aumento dei prezzi
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Meno compravendite Leggero aumento dei prezzi
Sergio Maffei Meno compravendite Leggero aumento dei prezzi È il momento di comperare! 4 A Santa Margherita Ligure, in occasione dell’European Outlook 2009, Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, ha illustrato la situazione del mercato del mattone in Italia per l’anno in corso e le prospettive per il futuro. Nel mercato europeo l’Italia soffre meno di tutti, si difende bene e mette a segno un incremento del 2% delle quotazioni degli alloggi residenziali. Il 2009 si può immaginare con un leggero ottimismo, sulla spinta di un aumento delle compravendite, ipotizzando condizioni esterne (economia e finanza) leggermente più positive. “In Italia non ci sarà la BOLLA”, assicura Mario Breglia e continua “La pressione sul mercato è ancora consistente e non fa ritenere probabile una discesa delle quotazioni”. A oggi Scenari prevede un incremento dell’1% medio delle quotazioni nel 2009 sul 2008, risultato del calo più consistente (-2,5%) nelle grandi città, + 0,5% negli altri capoluoghi, +1,7% nei piccoli centri. Comunque si amplia la differenza tra i prodotti di qualità e no; per i primi potrebbero esserci incrementi fino al 5%. Per quanto riguarda il calo del numero delle compravendite è cominciato nella metà del 2007 quando alla maggiore severità nell’erogare i mutui da parte delle banche, si è unito l’aumento dei tassi d’interesse. Sono state messe sotto pressione soprattutto le famiglie con il reddito medio basso, lavoratori immigrati e giovani coppie, che rappresentano almeno un terzo delle compravendite. Nel primo semestre dell’anno è proseguita la realizzazione di nuove costruzioni che ormai rappresentano il 18% del totale offerto, e il rimbalzo ipotizzato nel corso del 2009 dovrebbe riguardare proprio il nuovo. “Oggi costruire case costa molto di più di un anno fa – dice il geom. Luigi Malanchini presidente del Gruppo di società immobiliari Pentagono, Studio Casa e Italcasa - gli obblighi che la legge ci impone e le richieste di maggiore qualità non potranno permettere una diminuzione dei prezzi, ma renderanno necessari aumenti“. Oggi può essere molto vantaggioso acquistare una casa, soprattutto nuova. Le imprese di costruzione, che hanno subito dalle banche una restrizione nell’erogazione di mutui, hanno convenienza, a fronte di buoni anticipi, a scontare il prezzo e/o dilazionare il pagamento. Gli acquirenti sono comunque garantiti dalle fideiussioni che le imprese sono obbligate a dare sulle somme versate o da versare prima dell’atto notarile. Il presidente di Nomisma, Gualtiero Tamburini parla di prezzi rigidi per l’usato. “Ci potrà essere una crescita nominale zero, una limatura all’ingiù a livello d’inflazione, del 5% - dice Tamburini - a soffrire di più saranno le prime e le seconde fasce delle grandi città: qui i costruttori, che si sono indebitati con le banche, pur di vendere, concedono sconti”. “Il mercato dell’usato è invece in mano alle famiglie che non sono disposte a vendere perdendoci, quindi restano in attesa di tempi migliori”. Dai dati analizzati dalla S.C. Servizi, società che coordina il Gruppo Studio Casa, Italcasa e Pentagono, che esamina i tipi di richieste della clientela, emerge una minore attenzione alla qualità degli immobili ed una maggiore attenzione ai prezzi. Di seguito riportiamo alcune dichiarazioni di importanti rappresentanti del settore immobiliare: n Dichiarazione di Gualtiero Tamburini, Presidente di Assoimmobiliare “La tempesta finanziaria originatasi con la crisi dei subprime sta influenzando negativamente i mercati immobiliari più esposti, come quelli americano, inglese o spagnolo”. “La comunità degli investitori internazionali ritiene che anche per l’immobiliare sia il tempo di tornare ai fondamentali, fondamentali dai quali il mercato immobiliare italiano non si è mai allontanato come dimostra la crescita dei prezzi degli immobili negli ultimi anni, ben più contenuta rispetto a quella verificatasi negli altri paesi. Questo, assieme al basso indebitamento delle famiglie e degli operatori italiani e ad un’attività di nuova costruzione in linea con il trend storico ma innovativa dal punto di vista della qualità e della compatibilità ambientale, costituisce un fattore di stabilità e quindi di attrattiva forte per il nostro Paese”. n Dichiarazione di Colombo Clerici, presidente dell’Assoedilizia: “Nessuna preoccupazione di rischio crack del mercato immobiliare”. “La casa in Italia, pur vedendo assestarsi il proprio valore, è ben lontana dai rischi che hanno travolto il mercato immobiliare in America e in altri Paesi. Ciò non vuol dire che il settore sia esente da sofferenze: ad esempio, il rincaro del costo del denaro ha fatto innalzare il costo delle rate dei mutui, creando problemi alle famiglie. Il calo della domanda per investimento dato dalla bassa redditività degli immobili che riduce l’offerta in locazione rappresenta un ulteriore freno per l’economia nazionale quasi ferma”. “Per rilanciare il mercato immobiliare – conclude Colombo Clerici - sarebbe necessaria una nuova politica di alleggerimento fiscale che generasse una ripresa del settore e una maggiore dinamicità delle compravendite e dell’offerta abitativa in locazione”. studio casa 4° trimestre 2008 5