Una graphic novel racconta la leggenda di "Air" Jordan

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Una graphic novel racconta la leggenda di "Air" Jordan
Una graphic novel racconta
la leggenda di "Air" Jordan
Arriva in Italia l'opera di Wilfred Santiago con la prefazione di Flavio Tranquillo
Dagli esordi nel North Carolina ai sei anelli coi Bulls e una vita privata turbolenta
di Fabio Canessa
» SASSARI
Maradona o Pelè, Federer o
Laver, Merckx o Coppi, Bernardi o Kiraly, Tyson o Ali. Il
giochino del "chi è il più forte
di tutti i tempi?" divide sempre addetti ai lavori e appassionati di calcio, tennis, ciclismo, pallavolo, pugilato. Di
quasi ogni sport, di squadra o
individuale. Quasi perché ce
n'è uno sul quale nessuno ha
dubbi nel rispondere a quella
domanda. Il basket. Discussioni zero. Tutti d'accordo su
un nome: quello di Michael
Jordan. "The best there ever
was. The best there ever will
be" (Il migliore che ci sia mai
stato, il migliore che mai ci sarà) come ricorda la scritta sulla targa della grande statua
posta davanti al palazzetto
che ospita le partite casalinghe dei Chicago Bulls. Una
scultura in bronzo, con MJ impegnato in una schiacciata,
che Wilfred Santiago disegna
in una delle ultime pagine della sua graphic novel dedicata
al fenomeno della palla a spicchi, di recente arrivata in Italia dopo il successo negli Stati
Uniti: "Michael Jordan. La
biografia a fumetti" (Edizioni
Bd, 200 pagine). Un interessante volume non solo per chi
ama il basket perché in fondo,
come scrive il noto giornalista
Flavio Tranquillo nella prefazione, «basta dire Jordan e per
magia tutto è chiaro, anche se
l'interlocutore non distingue
un canestro da un palo della
luce e un playmaker da un
centravanti».
Schegge di memoria. Proprio oggi, 17 febbraio, l'ex giocatore compie 53 anni. Santiago ne ripercorre la vita e la carriera attraverso frammenti significativi e un racconto fatto
di disegni che hanno poco bisogno di balloon e didascalie.
Pennellate corpose e decise,
colori forti, anatomie dal sapore espressionista caratterizzano le pagine del fumetto dove gli eventi sportivi si mescolano a quelli privati. Flashback mostrano per esempio
l'infanzia del campione nella
Carolina del Nord. Il padre
che monta il canestro nel cortile, le difficoltà a scuola, la delusione di essere scartato dalla squadra del liceo perché ancora acerbo. Sullo sfondo anche squarci della recente storia americana come la famosa
rivolta razziale e Los Angeles
dopo l'assoluzione dei poliziotti coinvolti nel pestaggio
di Rodney King e i saccheggi a
Chicago, sempre nel 1992.
Nessuno ferma i Bulls. Ripreso di spalle, in volo, si prepara a schiacciare. Ha staccato parecchio lontano da canestro. Sembra sfidare la forza di
gravità. L'immagine si prende
tutta la pagina, è una delle tavole più belle e significative
del fumetto (non a caso ripresa nella sovracopertina). Ad
accompagnarla una semplice
didascalia: "Nessuno ferma i
Bulls". È il 1991 e la grande
epopea dei tori di Chicago sta
per cominciare. Il racconto di
Wilfred Santiago parte proprio da li. Le pagine iniziali catapultano il lettore al Madison Square Garden di New
York, primo turno di playoff. I
Bulls disintegrano i Knicks di
Pat Ewing. Stessa sorte toccherà ai Philadelphia 76ers
guidati da Charles Barkley e
soprattutto, nelle finali della
Eastern Conference, ai Detroit Pistons che arrivavano
da due titoli Nba consecutivi.
Conquistati eliminando sempre i Bulls.
Il primo anello. A Jordan,
diventato professionista ormai da qualche anno e già
considerato tra i giocatori più
forti, mancava ancora la consacrazione con un trionfo di
squadra. L'anello simbolo della vittoria nel basket americano. La prima occasione arriva
con la finalissima che vede
impegnati i suoi Bulls contro i
Los Angeles Lakers di Magic
Johnson. In quattordici pagine Santiago racchiude il racconto di quella sfida che dopo
un inizio di serie equilibrata
sarà comunque dominata da
Jordan e compagni. I due
campioni l'anno dopo si ritroveranno nella stessa squadra
nazionale, il Dream Team statunitense che conquista l'oro
passeggiando contro le formazioni rivali alle Olimpiadi di
Barcellona.
Voglio essere come Mike. Il
numero 23 dei Bulls è all'apice e il marketing attorno a lui
diventa sempre più potente.
Una fabbrica di soldi. Secondo Forbes, come viene ricordato alla fine del libro, Jordan
vale un miliardo di dollari. Testimonial di alcune delle maggiori aziende americane, a cominciare dal più famoso marchio di abbigliamento sportivo che su di lui costruisce un
brand specifico. Tra le campagne promozionali più celebri
anche quella legata a una nota bevanda energetica accompagnata dall'indimenticabile
slogan "Be like Mike". Tutti
vogliono essere come Michael Jordan.
Il lato oscuro. Eppure dietro a quell'atleta perfetto,
quel giocatore immarcabile e
vincente che tutti venerano si
nasconde un uomo forse non
così grande. Pur raccontando
le sue vittorie, i record, le imprese, il lavoro di Wilfred Santiago non diventa banalmen-
te agiografico. E saltano fuori
le scappatelle, le scommesse
e il gioco d'azzardo, l'ego smisurato che lo porta a essere
sempre concentrato su stesso
e non fidarsi troppo nemmeno dei compagni di squadra.
In questo senso illuminante
la vignetta che ricorda un episodio delle finali contro i
Lakers. Un dialogo con il carismatico coach Phil Jackson
durante
un
time
out.
"Michael, chi è libero?" dice
l'allenatore. Jordan non risponde. Glielo chiede una seconda volta: "Chi è libero?". Il
campione a denti stretti pronuncia: "Pax" (John Paxson).
E Jackson chiude: "Allora passagli quella cazzo di palla!".
L'ultimo canestro. Gara sei
della finale contro gli Utah
Jazz di Stockton e Malone.
Chicago è sotto di uno e mancano pochi secondi. Jordan allo scadere fa il canestro vincente. Un momento magico,
quello del sesto titolo Nba,
raccontato alla fine della
graphic novel, ma anche da
Flavio Tranquillo (testimone
diretto di quella partita) nella
prefazione. È l'ultima partita
di Jordan con i Bulls. Si ritirerà
per poi tornare con meno gloria giocando un paio di stagioni a Washington. Ma quella è
un'altra storia. La leggenda
era già scritta, sublimata da
quel canestro a Salt Lake City
il 14 giugno del 1998.
In 200 pagine
l'epopea di uno
dei più grandi campioni
di tutti i tempi, l'uomo
che ha rivoluzionato
il basket e che secondo
la rivista Forbes
vale un miliardo di dollari
Tre tavole tratte da "Michael Jordan. La biografia a fumetti", la graphic novel delle Edizioni Bd dedicata al più grande cestista di tutti I tempi che proprio oggi compie 53 anni
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Un'immagine di Michael Jordan sul campo da gioco