L`impatto della contraffazione

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L`impatto della contraffazione
L’entità della contraffazione
L’impatto sull’economia
Bari, 6 Ottobre 2014
Laura Cavestri
Quanto «pesa» la contraffazione
• L’industria dei «falsi» ha generato in Italia, nel 2012, un giro d’affari
di 6 miliardi e 535 milioni di euro (dati Censis)
• L’Ocse ha calcolato in 250 mld di dollari i soli prodotti contraffatti
che hanno attraversato una qualche frontiera tra produzione e
consumo
• Secondo l’International Chamber of Commerce, entro il 2015, il
valore totale della contraffazione mondiale raggiungerà i 1.700
miliardi di dollari, in cui si somma il valore del commercio
internazionale (960 mld di dollari), della produzione e del consumo
interni (370-570 mld di dollari) e della pirateria digitale (240 mld di
dollari).
I settori più colpiti
9%
Abbigliamento/accessori
6%
34,30%
Cd, Dvd audio/video
15,80%
Alimentari/bevande
27,30%
Apparecchi/materiale
elettrico
Orologi/gioielli
Se questi stessi prodotti fossero stati
venduti sul mercato legale..
• 17,7 miliardi di euro di produzione in più
• 6,4 miliardi di valore aggiuntivo
• 5,6 miliardi di acquisti di materie prime e
semilavorati
• 105mila lavoratori a tempo pieno
Il «peso» sulle Casse dello Stato
• Mancano all’appello:
• 1,5 miliardi di euro di imposte dirette e indirette
• 3,7 miliardi di euro di produzione indotta
• TOTALE: 5,2 MILIARDI DI EURO
(2% del totale delle entrate)
La contraffazione è flessibile:
sa «adattarsi» alla crisi
• I prezzi dei «falsi» al consumatore finale sono
diminuti del 18% negli ultimi 5 anni
• Il prezzo medio degli articoli sequestrati è
passato da 13 euro a 10,7 euro
I «colossi» della contraffazione
Sudest asiatico
(Cina, Corea,
Taiwan..)
15%
50%
35%
Bacino del
Mediterraneo
(Italia, Spagna,
Turchia, Marocco)
Altri Paesi
Italia, «bancarella» d’Europa
• L’Italia è il Paese europeo che produce più
merce contraffatta. Siamo quindi un Paese di:
• Produzione di fake
• Acquisto di fake (elevata domanda interna)
• Transito (dall’Asia verso il resto d’Europa)
• Nel 2008-2013 in Italia si sono registrati
sequestri per 334,5 milioni di pezzi pari a 3,8
miliardi di euro.
I danni «occulti»
• Concorrenza sleale verso le imprese sane
(costo del lavoro, uso parassitario del brand)
• Cade la quota di mercato del prodotto colpito
(confuso dal consumatore o volutamente
acquistato per l’«abito griffato» low cost)
• Rischi per la sicurezza dei consumatori
(farmaci e ricambio per auto)
Chi ne fa le spese?
• Le Pmi (in Italia sono 4 milioni) sono più
«colpite» delle multinazionali
• Le Pmi non conoscono abbastanza i mezzi di
contrasto e gli strumenti già a loro
disposizione
Le tutele
• Azione repressiva
• Azione di intelligence
• Azione culturale sulle aziende e sui
consumatori
Cosa potrebbe fare l’Europa?
• Rafforzare poteri e coordinamento delle
Autorità doganali (bozza di regolamento
Tajani).
• Istituire un’Agenzia Ue anticontraffazione
• Approvare il regolamento sul «Made In»
Ma la nuova sfida è Internet..
• La contraffazione viaggia online (I sequestri di
falsi diffusi attraverso "piccole consegne"
online è cresciuta nel 2013 del +55%)
• Su Facebook e i «social» (casalinghe, studenti
creano falsi profili online e vendono scarpe,
vestiti e borse).
• MA Internet può anche aiutare il contrasto
(uFaker)
Una piccola provocazione…
• ITALIAN SOUNDING
(60 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO ANNUO)
stime Federalimentare
GRAZIE
• Laura Cavestri
Giornalista de «Il Sole 24Ore»
email: [email protected]
twitter: @LauraCavestri