n.7 del 11 gennaio 2006 - Notiziario Economico Farnesina

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n.7 del 11 gennaio 2006 - Notiziario Economico Farnesina
(RCO) Notiziario Farnesina: approfondimenti
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 gen Turchia: budget Stato prevede crescita e inflazione + 5%
Il Parlamento turco ha approvato il budget 2006 dello Stato
basato su un tasso di crescita previsto dell'economia pari
al 5% con un tasso di inflazione pari anch'esso al 5%. Nelle
proiezioni del Governo, in particolare, il prodotto
nazionale lordo dovrebbe raggiungere 381 miliardi di dollari
Usa contro i 358 del 2005 mentre il deficit di bilancio
dovrebbe attestarsi al 2,4% del pnl (circa 9,7 miliardi) in
calo rispetto ai 10,8 miliardi circa dell'anno appena
concluso. L'ammontare complessivo della spesa pubblica
dovrebbe totalizzare 116 miliardi di dollari contro i 108
miliardi dello scorso anno, a fronte di entrate per circa
107 miliardi contro i circa 97,1 del 2005. Secondo le
previsioni del Ministero per il commercio estero, il volume
delle importazioni del Paese nel 2006 dovrebbe totalizzare
79 miliardi di dollari a fronte di importazioni per 124
miliardi.
Fonte: Ambasciata d'Italia ad Ankara
Tuchia: progetti geotermici per 900 mln dollari Usa
La Turchia indira' nel corso del 2006 una serie di gare per
21 progetti di sfruttamento dell'energia geotermica: e'
quanto ha annunciato il ministro per l'Energia, Guler nel
corso di una conferenza stampa. I progetti contribuiranno a
creare 5mila posti di lavoro e avranno un valore complessivo
di 900 milioni di dollari Usa. La potenza media degli
impianti previsti sara' di circa 70 megawatt. Le capacita'
geotermiche che sono attualmente sfruttate corrispondono
solo al 10% delle potenzialita' del Paese, con una
produzione di 31.500 megawatt all'anno. Il Ministro ha
aggiunto che il potenziale geotermico nazionale e' il primo
in Europa e il settimo al mondo e ha concluso informando che
entro il 2006 la produzione geotermica aumentera' di 7.500
megawatt. Le province in cui saranno sviluppati i progetti
di energia geotermica sono: Guler, Afyon, Ankara, Balikesir,
Bolu, Canakkale, Denizli, Eskisehir, Izmir, Kaysery,
Kirsehir, Kutahya, Manisa, Nevsehir, Sivas, Van, Erzurum,
Siirt e Karabuk.
Fonte: Ambasciata d'Italia ad Ankara
Arabia Saudita:previsioni spesa Governo 2006 per 90mld $
Il sovrano dell'Arabia Saudita, Abdullah bin Abdulaziz
al-Saud, ha presentato nei giorni scorsi il bilancio di
previsione 2006 e il consuntivo 2005. Gli introiti per il
prossimo anno vengono stimati in 104 miliardi di dollari a
fronte di spese per quasi 90 miliardi di dollari. Piu' di 33
miliardi saranno destinati per nuovi grandi progetti, mentre
il debito pubblico dovrebbe scendere sotto i 127 miliardi di
dollari (41% del pil). Alle attivita' di istruzione e
formazione verranno destinati oltre 23 miliardi di dollari
rispetto ai 18,7 miliardi del 2005. Per quanto riguarda gli
altri settori: le spese previste per sanita' e affari
sociali ammontano a 8,27 miliardi, per acqua,
infrastrutture e agricoltura, a 6 miliardi, per servizi
municipali, a 3,3 miliardi, per trasporti e
telecomunicazioni. E' prevista la costruzione di tre nuove
Universita', 85 campus, 2.700 scuole, tre collegi tecnici e
15 centri di formazione professionale. Inoltre verranno
costruiti tre ospedali universitari, 440 centri medici e 24
nuovi ospedali. E' infine prevista la creazione di due nuove
citta' industriali, Yanbu 2 e Jubail 2. Nel 2005 il pil
saudita e' cresciuto secondo le prime stime - del 6,5% con
un incremento del settore privato del 6,7%. Il surplus del
budget 2005 ammonta a quasi 58 miliardi di dollari, con
entrate per 148 miliardi e uscite per circa 90 miliardi di
dollari.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Riad
Ungheria: debito estero pari a 55,8 mld euro
La Banca Centrale d'Ungheria ha reso noto che il debito
estero lordo, calcolato alla fine del settembre 2005, ha
raggiunto i 55,8 miliardi di euro, mentre il debito estero
netto e' risultato pari a 24,8 miliardi di euro. Rispetto
alle consistenze del 2003, dette grandezze hanno registrato
incrementi rispettivi per 16 miliardi e 8,2 miliardi di
euro. Il debito estero denominato in valuta risulta pari a
14,3 miliardi di euro. Le obbligazioni di Stato denominate
in fiorini e possedute da stranieri ammontano a 10,5
miliardi di euro, in aumento di 504 milioni di euro rispetto
alla fine del 2004. Il debito detenuto da famiglie e
denominato in valuta straniera si attesta a 1.747 miliardi
di fiorini (6,9 miliardi di euro), per una proporzione pari
al 33,6% del totale. La crescita del finanziamento in
valuta straniera e' iniziata a meta' 2004 e si e' velocemente
accentuata nel 2005. Tale tendenza e' stata principalmente
stimolata dall'ampio differenziale tra i tassi d'interesse
praticati sui crediti in valuta e su quelli in fiorini.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Budapest
Ungheria: punta a diminuire dipendenza da gas russo
La controversia tra Russia ed Ucraina circa il prezzo del
gas naturale, recentemente e' giunta a composizione.
Cionostante l'episodio ha contribuito alla ricerca di una
maggiore diversificazione degli approvvigionamenti
energetici da parte dell'Ungheria e di altri Paesi
dell'Europa dell'est. Il primo gennaio di quest'anno i
taglio delle forniture giornaliere all'Ungheria era stato
del 40%. Il contratto di approvvigionamento con l'Ungheria,
prevede bensi' l'obbligo di approvvigionamento da parte
della societa' russa Gazprom. Ma non contempla particolari
disposizioni circa la garanzia del transito del gas
attraverso l'Ucraina, ne' esiste un accordo in tal senso con
la compagnia ucraina Naftohaz. La decurtazione, pari
inizialmente a 20 milioni di m3 giorno, e' stata poi
stabilizzata ad un terzo del totale. Su invito della
compagnia petrolifera ungherese (Mol) molti consumatori
industriali sono passati all'approvvigionamento a petrolio,
facendo cosi' risparmiare gas per 3 milioni di m³ al giorno.
Tale modifica tecnicamente ha comportato costi aggiuntivi
nell'ordine delle centinaia di milioni di fiorini. Ulteriore
conseguenza della riduzione delle forniture di gas e' stata
la proporzionale decurtazione delle forniture verso
Bosnia-Erzegovina, Croazia e Serbia-Montenegro. Il 4 gennaio
Russia ed Ucraina sono giunte alla soluzione del
contenzioso. Mol ha immediatamente permesso ai grandi
consumatori il ripristino del consumo di gas naturale. Ma il
comitato misto costituto dal Governo con le maggiori imprese
distributrici di gas ha deciso, a titolo cautelativo, di
proseguire nella politica di contenimento dei consumi di
gas, attingendo agli impianti di combustione a carbone ed
alla centrale nucleare di Paks. A seguito delle difficolta'
incontrate , il Ministro ungherese dell'economia e dei
trasporti, Janos Koka, ha reso noto che il Paese possiede
attualmente stoccaggi di gas naturale per 2,5 - 3 miliardi
di m³, a fronte di consumi annui per 14 miliardi di m³. Sono
utilizzati per far fronte a fluttuazioni nei consumi ma non
possono essere considerate riserve strategiche. Affiancate a
una produzione locale di 3 miliardi di m³ all'anno, possono
coprire il 60% del fabbisogno nazionale per un
quadrimestre. Koka ha quindi proposto di investire
immediatamente 150 miliardi di fiorini per aumentare le
capacita' nazionali di stoccaggio di ulteriori 1,2 miliardi
di m³. Ha altresi' formulato due ulteriori proposte:
l'approvvigionamento di gas dalla regione adriatica e la
costruzione di una centrale a lignite. Quest'ultima ipotesi,
pero', comporterebbe un sostanziale aumento di emissioni
inquinanti. Esperti nazionali hanno poi invitato l'Unione
Europea ad impegnarsi nella riduzione della dipendenza dei
Paesi dell'Est europa dal gas russo, potenziando le
forniture dal Kazakistan attraverso Turchia, Bulgaria,
Romania ed Ungheria. Rientra in questa prospettiva
l'ipotizzata costruzione del gasdotto 'Nabucco' che potrebbe
essere operativo a partire dal 2011 e potrebbe raggiungere
una capacita' di 80-120 miliardi di m³ all'anno.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Budapest
Mai
(RADIOCOR) 11-01-06 10:52:40 (0116) 5 NNNN
(RCO) Notiziario Farnesina: opportunita'
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 gen Arabia Saudita: partono lavori per nuova citta'
Il 20 dicembre sono stati avviati i lavori per la
costruzione della 'King Abdullah Economic City' in Arabia
Saudita, che sorgera' vicino alla citta' industriale di
Rabegh (a Nord di Gedda) sulla costa del Mar Rosso. La
citta', per la cui costruzione e' stata identificata un'area
di 55 milioni di metri quadrati con circa 35 chilometri di
spiaggia, sara' suddivisa in sei diverse zone e sara'
attrezzata anche per accogliere parte dell'imponente flusso
di pellegrini che ogni anno arriva nel Paese rituale per
visitare i luoghi sacri. In particolare saranno costruiti un
grande porto (2,6 milioni di metri quadrati) con annesse
aree logistiche, un distretto industriale e una centro
finanziario. Saranno poi realizzate 3.500 unita'
residenziali, un complesso alberghiero e campi da golf. Il
progetto ha un valore stimato di oltre 26miliardi di dollari
e dovrebbe creare circa 500 mila nuovi posti di lavoro.
Sara' sviluppato da un consorzio di imprese guidato da Emaar
Properties con la partecipazione di Aseer Trading, Tourism
and Manufacturing e il Gruppo Bin Ladin. La Sagia, agenzia
che presiede all'attivita' di investimenti in Arabia Saudita,
svolgera' un ruolo coordinamento e agira' come facilitatore
nella ricerca di investitori stranieri.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Riad
Arabia Saudita: ingresso piu' facile per attivita' business
Il Ministero degli Affari Esteri saudita ha adottato delle
nuove procedure in base alle quali d'ora in poi sara'
possibile ottenere un visto per affari dalle rappresentanze
diplomatiche del Paese all'estero, anche in mancanza di un
invito da parte di una ditta saudita. Scopo dichiarato e' di
incentivare il flusso di nuovi investimenti stranieri
attraverso l'agevolazione dell'ingresso nel Regno di uomini
di affari, investitori e rappresentanti di societa' e
imprese straniere, in considerazione dell'eccezionale
crescita economica che sta attraversando l'Arabia Saudita.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Riad
Arabia Saudita: si apre il mercato assicurativo
Nell'ambito delle misure di liberalizzazione conseguenti
all'ingresso dell'Arabia Saudita nella Wto, il Governo di
Riad ha autorizzato le compagnie assicurative straniere ad
aprire filiali nel Regno. Al riguardo va segnalato che e'
stata approvata una legge in base alla quale il datore di
lavoro dovra' fornire - a suo completo carico - i servizi
assicurativi sanitari per i propri dipendenti. Si stima che
il mercato assicurativo del Paese triplichera' il giro
d'affari, passando dagli attuali 2 miliardi di dollari a
oltre 6 miliardi nel giro dei prossimi dieci anni.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Riad
Oman: investimenti per 34 mld $ in 5 anni
Il Ministro delle Finanze, Ahmed bin Abdulnabi Macki, ha
comunicato i dati relativi agli investimenti programmati per
il periodo 2006-2010, nell'ambito del settimo piano
quinquennale.
Il totale degli investimenti pubblici e privati attesi nel
quinquennio e' di 13,1 miliardi di reali, pari a 34 miliardi
di dollari. In media, la quota degli investimenti sul pil
dovrebbe raggiungere il 24%. Saranno coperti per il 54% dal
Governo e per il restante 46% dal settore privato.
Dovrebbero concentrarsi, in particolare, nel settore degli
idrocarburi (4.474 milioni di reali), in quello delle
industrie collegate al gas (2.840 milioni), nei restanti
maxi-progetti industriali (355 milioni), e nel turismo (958
milioni). E' in corso di pianificazione la costruzione di
tre nuovi aeroporti a Ras al Hadd, Sohar e Duqm dove e'
prevista anche la costruzione di un nuovo porto per navi
container. La crescita, nelle previsioni del Governo,
dovrebbe concentrarsi nei settori non petroliferi,
permettendo cosi' una graduale diminuzione della dipendenza
dell'economia omanita dal petrolio.
Le attivita' collegata al gas grazie in particolare ai
maxi-progetti in corso di realizzazione a Sohar
(fertilizzanti, alluminio) dovrebbero registrare una
crescita annua del 14,5%, seguita dalle esportazioni di
prodotti non-petroliferi (11,6%) e dal settore turistico
(7%). Le previsioni di bilancio per il 2006 indicano
entrate complessive pari a 3.587 milioni di reali (circa 9,4
miliardi di dollari) a fronte di uscite pari a 4.237 milioni
(pari a circa 11 miliardi di dollari). Il deficit
conseguente di 650 milioni reali, pari a circa il 5-6% del
pil, sara' coperto, in linea di principio, per tre quarti
con i fondi della riserva generale dello Stato, e per il
restante quarto da prestiti e obbligazioni. Come negli anni
precedenti, la maggior parte delle entrate dovrebbe essere
generata dal settore petrolifero (2.519 milioni di reali) e
del gas (294 milioni). Le previsioni sono state calcolate
sulla base di un prezzo medio al barile pari a 32 dollari al
barile, inferiore di oltre venti dollari al prezzo fissato
per i contratti spot del greggio omanita del dicembre 2005
(53,60 dollari). Le spese programmate per investimenti si
collocano a 1.110 milioni reali e quelle correnti a 2.899
milioni. Oltre un terzo delle spese correnti e' dedicato ai
Ministeri civili (1.383 milioni di reali), mentre una quota
pari al 31% e' dedicata al settore della Difesa e Sicurezza
(1.245 milioni).
Fonte: Ambasciata d'Italia a Mascate
Turchia: nuove norme su acquisto terreni
Il Parlamento turco ha approvato le modifiche alla legge che
stabilisce i criteri di vendita di terreni a cittadini
stranieri. Secondo i nuovi termini sara' possibile
acquistare fino a 2,5 ettari di terreno, estendibili fino a
30 ettari con un decreto ad hoc del Consiglio dei Ministri.
Lo stesso Consiglio dei Ministri disporra' anche sulle quote
che ogni regione potra' destinare alla vendita a cittadini
stranieri, le quali comunque non dovranno superare lo 0,005%
della superficie totale della regione stessa.
Fonte: Ambasciata d'Italia ad Ankara
Marocco: cerca partnership Italia per edilizia sociale
Il Ministero marocchino dell'alloggio e dell'urbanistica ha
manifestato espresso interesse al coinvolgimento di partner
italiani ai programmi avviati nel Paese nel campo
dell'edilizia sociale e della riqualificazione urbana sia
sotto il profilo operativo che sotto quello della
formazione. Punta in particolare a:
- forme di partenariato tra la Scuola nazionale
d'architettura e corrispondenti istituzioni italiane con
scambi tra i rispettivi studenti.
- Creazione di filiere specializzate nell'insegnamento
superiore (design, riabilitazione, paesaggio urbano, nuove
tecnologie).
- Partenariato con programmi di edilizia pubblica come
quello attualmente in corso per la riabilitazione della
Medina di Azemmour (costa atlantica a sud di Casablanca).
- Condivisione di soluzioni alle problematiche comuni di
sistemazione delle zone a maggior impatto ambientale con
particolare riguardo a quelle costiere
- Creazioni di un collegamento stabile tra il Consiglio
nazionale degli architetti marocchini e le corrispondenti
istituzioni italiane.
Un'opportunita' di contatto e' rappresentata dall'eventuale
partecipazione alla manifestazione 'Convergenza urbanistica
e ambiente' prevista nel novembre 2006.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Rabat
Israele: cerca partnership nel settore ambiente
Il Governo di Israele ha istituito una Autorita' nazionale
("Designated national authority", Dna) sotto la
responsabilita' del Ministero dell'Ambiente con il compito
di promuovere iniziative atte ad adempiere agli impegni
assunti con la ratifica del protocollo di Kyoto e a ridurre
le emissioni anche per il periodo post-Kyoto (2008-2012).
L'Agenzia comprende rappresentanti dei ministeri dei
Trasporti, dell'Industria e commercio, delle Infrastrutture
nazionali, delle finanze e dell'agricoltura. Partecipano
inoltre l'Associazione degli industriali, la Societa'
elettrica e altre associazioni. Israele e' classificato come
Paese in via di sviluppo e, pertanto, non e' obbligato a
ridurre le proprie emissioni di gas serra. Tuttavia,
l'inquinamento da CO2 rilevato nel Paese e` in linea con i
valori dei Paesi occidentali piu` problematici. In
particolare Tel Aviv si colloca tra le citta` piu`
inquinate nel mondo occidentale. Inoltre i consumi di
elettricita' crescono a un ritmo medio del 6% l'anno e la
Societa' elettrica prevede una produzione di 74 milioni di
kWh/anno entro il 2020, con l'emissione di circa 60 milioni
di tonnellate di CO2 all'anno. In questo contesto il
ministero dell'Ambiente considera le previsioni di Kyoto
circa i premi attribuiti a progetti nei Paesi in via di
sviluppo come un valido incentivo economico alle politiche
ambientali. Israele dispone di una vasta esperienza nel
settore dell' energia solare, eolica, da biomasse. .
Esistono numerose opportunita' anche per l'implementazione
di progetti di termovalorizzazione dei rifiuti. Nel 2002 e
nel 2005 hanno avuto luogo in Israele due seminari
bilaterali ad hoc organizzati nell'ambito del vigente
accordo di cooperazione scientifica e tecnologica con
l'Italia. Al primo seminario ha fatto seguito un memorandum
di intesa per la collaborazione tra il Ministero italiano
dell'ambiente e la Tel Aviv university per la realizzazione
di progetti di ricerca congiunti. Israele e Italia hanno
inoltre firmato, il 9 febbraio 2005 un ulteriore memorandum
riguardante la cooperazione bilaterale nel settore dei
cambiamenti di clima e nell'applicazione dei meccanismi
previsti dal Protocollo di Kyoto. Il Ministero dell'Ambiente
israeliano ha pubblicato una lista di aziende interessate a
partecipare a progetti comuni. Il relativo elenco assieme ad
altre informazioni puo' essere trovato sul sito
http://www.sviva.gov.il/Enviroment/bin/en.jsp?enPage=e_BlankPage&enDisplay
=view&enDispWhat=Object&enDispWho=Articals^l3083&enZone=cdm2
Fonte: Ambasciata d'Italia a Tel Aviv
Israele: privatizzazione raffinerie e centrali
Il programma di privatizzazioni del Governo israeliano
proseguira' anche nel 2006, con la vendita delle raffinerie
di Ashdod e Haifa. Nei primi mesi dell'anno e' prevista la
predisposizione dei bandi di gara. Sempre nel settore
energia la Airports authority ha deliberato la costruzione
una centrale elettrica all'interno dell'aeroporto Ben
Gurion. L'impianto con capacita' di 80 megawatt, utilizzera'
gas naturale e fornira' elettricita' all'aeroporto e a tutta
l'area circostante. Sara' pubblicato un bando di gara su base
bot (build, operate, transfer) L'impianto comprendera' anche
stazioni di servizio e un oleodotto per il gas naturale.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Tel Aviv
Macedonia: 5 giorni e 80 euro per creare una societa'
La Repubblica di Macedonia ha ufficialmente avviato uno
sportello unico per la registrazione delle imprese, che,
secondo il Ministero dell'economia, dovrebbe ridurre i tempi
di registrazione da 48 a 5 giorni, mentre la spesa sara'
contenuta entro gli 80 euro. Lo sportello unico sara'
collegato elettronicamente con il Dipartimento delle entrate
e con le banche commerciali. Il costo complessivo stimato
del nuovo sistema, che risponde ad una precisa richiesta
della Commissione europea, e' di 3 milioni di euro. In
Macedonia, nel 2005, al produzione industriale e' cresciuta
del 6,7% rispetto al 2004. La crescita del pil e' stata del
3,6%.
Fonte: Ambasciata d'Italia a Skopje
Giordania: piu' investimenti esteri e nuove agevolazioni
Secondo i dati pubblicati dall'Ufficio centrale di
statistica l'afflusso di investimenti esteri in Giordania
nel 2005 e' stato di 276 milioni di dinari (Ç 330 milioni),
con una crescita del 22% dello scorso anno. I settori
industriale, dei trasporti, idrico ed energetico (petrolio e
gas) hanno attratto circa il 96% dei capitali. Il resto e'
stato spartito tra il comparto turistico e quello agricolo.
I capitali stranieri, complessivamente, hanno coperto il 37%
degli investimenti totali nel Paese che sono cresciuti del
79% raggiungendo un totale di 748 milioni di dinari (Ç 892
milioni). Tra breve saranno lanciati nuovi progetti per un
valore complessivo di 2,58 milioni di dinari (Ç 3 milioni),
incluso il piano d'espansione dell'aeroporto internazionale
Queen Alia, la rilocalizzazione dell'area portuale di Aqaba
e lo sviluppo e parziale privatizzazione della raffineria di
Zarqa. Attualmente, oltre a godere di benefici fiscali e
doganali, gli investitori vengono agevolati grazie alla
costituzione di uno sportello unico in cui possono compiere
tutte le procedure burocratiche ed ottenere tutte le licenze
per l'avvio della propria impresa. Il Governo ha inoltre
posto la razionalizzazione della struttura istituzionale per
la promozione degli investimenti come uno dei punti cardine
del suo programma (National agenda). Il documento prevede,
in particolare, il raggruppamento di tutte le istituzioni
attualmente preposte allo sviluppo degli investimenti sotto
l'egida di un'unica organizzazione, la Jead (Jordan agency
for entreprise development). Sul piano normativo e'
preannunciata una rivisitazione della normativa vigente che
attualmente fa capo a diverse leggi: Investment promotion
law, Exemptions law, Investment environment development law
e Entrepreneurship development law. La nuova strategia
prevede inoltre la divisione del Paese in diversi distretti
industriali, con l' assegnazione di specifiche attivita'
imprenditoriali a determinate aree geografiche. Il tal modo
sara' possibile facilitare ulteriormente il rilascio di
permessi e licenze per l'avvio di una nuova attivita'.
Fonte: Ambasciata d'Italia ad Amman
Mai
(RADIOCOR) 11-01-06 10:54:10 (0117) 5 NNNN