Non ho bisogno d`insistere sulle particolarità di siffatto processo : il

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Non ho bisogno d`insistere sulle particolarità di siffatto processo : il
CHLOROCLONIUM
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Non ho bisogno d ' i n s i s t e r e sulle particolarità di siffatto processo :
TAV.
XXV-XXVI.
il fenomeno t r o v a pieno riscontro in moltissime a l t r e Alghe. Dirò brev e m e n t e come t u t t e le differenti
forme caratteristiche di questa seconda
fase e r i s c o n t r a t e nel corso delle mie r i c e r c h e spettano ai due tipi distinti di Palmella
e di Prolococcus,
secondo lo stato di
aggrega-
z i o n e degli elementi e la q u a n t i t à di gelatina che serve a r i u n i r l i .
Al tipo di Palmella
vanno riferite t u t t e quelle forme monocellu-
l a r i che provengono da elementi a sviluppo t e m p o r a n e a m e n t e sospeso.
C o n t r a d d i s t i n g u e , c o m ' è noto, siffatte forme il grado notevole d ' i s p e s simento della m e m b r a n a
cellulare. Questa, d u r a n t e
la
germinazione,
si distende; i suoi strati divengono più distinti e ne deriva un ampio
inviluppo
di consistenza gelatinosa per lo più t r a s p a r e n t e . Secondo il
g r a d o di appariscenza delle stratificazioni e la copia della gelatina le
associazioni pigliano i c a r a t t e r i delle forme descritte coi nomi di Palmella,
Telraspora,
Gloeocyslis
ecc. G e n e r a l m e n t e questo tipo tende
a conservarsi per n u m e r o i n d e t e r m i n a t o di generazioni.
Da filamenti a sviluppo normale non i n t e r r o t t o prendono
origine
delle forme c a r a t t e r i z z a t e da minore instabilità delle associazioni e che
nei libri descrittivi potrebbero
lococcus,
Bolryococcus,
essere ricercate sotto i nomi di
Cystococcus,
Pleurococcus
Pro-
e simili, mancando
presso t u t t e queste forme degli strati di copiosa gelatina
cingente le
cellule.
D u r a n t e la fase di cui ci occupiamo meritano anzitutto particolare
a t t e n z i o n e la forma e la s t r u t t u r a delle cellule, e la m a n i e r a di svolg i m e n t o che esse seguono. N a t u r a l m e n t e gli elementi isolantisi tendono
ad a s s u m e r e u n a forma sferoide, la quale può modificarsi
secondo il
g r a d o delle pressioni laterali subite, o r i m a n e r e i n a l t e r a t a se le cellule, per lo interporsi di uno spesso s t r a t o di gelatina o per altre cause,
r i m a n g o n o p e r f e t t a m e n t e distinte. P r e c i s a m e n t e questi due casi estremi,
legati da infinite transizioni, si osservano presso tutte le forme a sviluppo monocellulare di Chi. elongatum.
Notasi altresì, ma r a r a m e n t e ,
la tendenza ad assumere le cellule, c o m p l e t a m e n t e isolate, u n a forma
bislunga e questa a persistere alcun t e m p o ; in tali casi gli
elementi
possedono u n o spesso inviluppo gelatinoso.
Il cromatoforo conserva sempre i suoi c a r a t t e r i f o n d a m e n t a l i ; la
s u a forma, essendo influenzata da quella della cellula cui a p p a r t i e n e ,
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