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FTA Morning View
giovedì 21 aprile 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Wall Street chiude in leggero rialzo, male Coca-Cola
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in leggero rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,24%, l'S&P 500 lo
0,08% e il Nasdaq Composite lo 0,16%.
Le vendite di abitazioni in corso sono cresciute a marzo del 5,1%, a 5,33 milioni, rispetto al dato di febbraio pari a 5,07 milioni. Il
dato è risultato superiore al consensus fissato su un incremento del 3,5% dal -7,3% della rilevazione precedente.
Sul fronte societario Coca-Cola -4,81%. Il colosso delle bevande analcoliche ha chiuso il primo trimestre con risultati in calo.
Nel primo trimestre i profitti sono diminuiti a 1,48 miliardi di dollari da 1,56 miliardi dello stesso periodo di un anno prima.
Escluse le poste straordinarie l'Eps si è attestato a 0,45 dollari. I ricavi sono calati del 4% a 10,28 miliardi. Gli analisti avevano
previsto un Eps di 0,44 dollari su ricavi per 10,29 miliardi.
Lexmark International +9,46%. Il produttore di stampanti ha comunicato di avere raggiunto l’accordo per il takeover da parte di
Apex Technology. La rivale cinese pagherà 40,50 dollari per azione, interamente in contanti, per un enterprise value di 3,6
miliardi di dollari, al netto della cassa.
Yahoo +4,16%. Il gruppo internet ha presentato martedì risultati relativi al primo trimestre in decisa frenata ma migliori rispetto
alle attese. Nei tre mesi, il gruppo californiano ha registrato una perdita di 99 milioni di dollari, pari a 10 centesimi per azione,
contro 21 milioni di utili, e 2 centesimi, del pari periodo del precedente esercizio. Su base rettificata, però, l’eps è calato da 15 a
8 centesimi contro i 7 centesimi del consensus di Thomson Reuters. Oltre le stime anche i ricavi, calati da 1,23 a 1,09 miliardi di
dollari contro gli 1,08 del consensus.
Intel +1,27%. Il produttore di semiconduttori, congiuntamente alla presentazione di una trimestrale segnata dal progresso di utili
e ricavi, ha annunciato un drastico piano di ristrutturazione che comporterà 12.000 licenziamenti, pari all’11% del suo organico
complessivo, e che comporterà aggravi per 1,2 miliardi di dollari ma genererà risparmi per 750 milioni di dollari quest’anno e per
1,4 miliardi l’anno a partire dalla metà del 2017. Nello scorso trimestre Intel ha registrato profitti in crescita da 1,99 miliardi di
dollari, pari a 41 centesimi per azione, a 2,05 miliardi, e 42 centesimi. L’eps rettificato a quota 54 centesimi si è rivelato
ampiamente superiore ai 48 centesimi del consensus di Thomson Reuters. I ricavi sono cresciuti da 12,78 a 13,7 miliardi di
dollari.
MERCATI ASIATICI
Riparte il rally dell’Asia (Nikkei 225 +2,70%). Shanghai e Shenzhen in moderato progresso
Tornano a correre le Borse asiatiche, dopo il sell-off delle piazze cinesi di mercoledì (seduta in cui per altro Tokyo e Sydney
avevano comunque segnato guadagni) ma Shanghai e Shenzhen rimangono frenate, nonostante l’intervento della People's
Bank of China, che ha iniettato nel sistema finanziario del Paese 220 miliardi di yuan (pari a oltre 30 miliardi di euro), sotto
forma di accordi di breve di reverse-repurchase. Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 avevano chiuso in
flessione del 2,31% e del 2,33% rispettivamente mercoledì, mentre era stata del 4,43% la perdita dello Shenzhen Composite,
proprio su timori che dati macroeconomici complessivamente confortanti (la crescita del Pil al 6,7% previsto e letture migliori
rispetto alle attese per produzione industriale e vendite retail) precludessero interventi nel breve della Banca. A circa un’ora
dagli scambi, comunque, le piazze della Cina continentale si muovono intorno alla parità pur avendo virato su un moderato
progresso. Rialzi anche per diverse altre materie prime: continua la corsa dell’argento (finora si è apprezzato del 5% nell’ottava),
mentre il rame è salito ai massimi dell’ultimo mese e l’acciaio per la produzione di cemento armato ha segnato un balzo
superiore del 6% al Shanghai Futures Exchange. L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, in progresso di circa lo 0,80% è
tornato a muoversi intorno ai massimi da novembre.
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Sul fronte valutario, lo yen segna un modesto rafforzamento, dopo essersi deprezzato di circa l’1% nei confronti del dollaro da
inizio settimana. Ma questo non ha impedito a Tokyo di tornare in rally, mentre crescono aspettative per un possibile
ampliamento dello stimolo monetario da parte della Bank of Japan nel meeting di settimana prossima. Intervento che forse sarà
necessario per allontanare i timori, sollevati dallo stesso governatore Haruhiko Kuroda mercoledì, per l’impatto sulla supply
chain di tutto il Sol Levante dai terremoti che hanno colpito l’isola di Kyushu settimana scorsa. A fine seduta il Nikkei 225 ha
registrato un progresso del 2,70% (leggermente più moderato l’incremento dell’indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque
di un deciso 2,04%). Positiva la seduta anche per Seoul e Sydney, con Kospi e S&P/ASX 200 che chiudono in progresso dello
0,81% e dell’1,09% rispettivamente. Hong Kong va in scia a Tokyo e l’Hang Seng guadagna oltre l’1,50% (performance
leggermente inferiore, ma comunque ampiamente positiva, anche per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di
riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei sopra la parità: Eurostoxx 50 +0,3%, DAX +0,3%, CAC 40 +0,3%, FTSE 100 +0,1%. Le
chiusure dei principali indici europei della seduta precedente: Eurostoxx 50 +1,07%, Francoforte (DAX) +0,69%, Parigi (CAC
40) +0,56%, Londra (FTSE 100) +0,08%, Milano (FTSE Mib) +1,14%. Future sugli indici azionari americani al momento in
rialzo dello 0,2 per cento circa. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,08%, Nasdaq Composite
+0,16%, Dow Jones Industrial +0,24%. Tokyo torna a guadagnare nettamente terreno con il Nikkei 225 a +2,70%. Borse cinesi
in verde: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen al momento segna +0,3% circa, mentre a Hong Kong l'indice Hang Seng al
momento segna +1,8% circa. Euro in netto calo dai massimi di ieri a 1,1387 contro dollaro. Al momento EUR/USD oscilla poco
sotto area 1,13. Future obbligazionari eurozona in arretramento. Il Bund future segna 163,27 punti dai 163,62 delle 17:30 della
seduta precedente, ed è stabile rispetto alla chiusura delle 22:00. Petrolio accelera al rialzo e tocca massimi da novembre. Il
future sul Brent sale sui 46,13 $/barile, quello sul WTI sui 44,47 $/barile. Oro vicino al massimo dal 12/4 a 1259,80 $/oncia
toccato ieri. I prezzi al momento oscillano sui 1255 $/oncia.
DATI MACRO ATTESI
Giovedì 21 Aprile 2016
08:45 FRA Indice fiducia imprese apr;
10:30 GB Vendite al dettaglio mar;
13:45 EUR Riunione BCE;
14:30 EUR Conferenza stampa Draghi (BCE);
14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;
14:30 USA Indice Philadelphia Fed apr;
15:00 USA Indice FHFA (prezzi abitazioni) feb;
16:00 USA Indice anticipatore (Conference Board) mar;
16:00 EUR Indice fiducia consumatori (flash) apr.
HEADLINES
Cina: Banca centrale inietta 30 mld di liquidità dopo il sell-off di mercoledì
La People's Bank of China ha iniettato nel sistema finanziario del Paese 220 miliardi di yuan (pari a oltre 30 miliardi di euro),
sotto forma di accordi di breve di reverse-repurchase. L’istituto centrale di Pechino ha accelerato i suoi interventi dopo che i
timori di una stretta alla liquidità e di una scarsa propensione all’azione da parte sua avevano spinto di nuovo al sell-off i listini:
Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 avevano chiuso in flessione del 2,31% e del 2,33% rispettivamente
mercoledì, mentre era stata del 4,43% la perdita dello Shenzhen Composite. “La maggior parte degli investitori ha
metabolizzato questa tornata di lieve ripresa e quel che accadrà in seguito è probabilmente una frenata sulle politiche
economiche”, aveva spiegato a Bloomberg Wang Chen di Xu Funds Investment Management. “Non è possibile avere insieme
ripresa economica e politiche di alleggerimento”. Dati macroeconomici complessivamente confortanti (la crescita del Pil al 6,7%
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previsto e letture migliori rispetto alle attese per produzione industriale e vendite retail) sembravano precludere interventi nel
breve della Banca.
Turchia: Banca centrale taglia ancora i tassi portandoli al 10%
Türkiye Cumhuriyet Merkez Bankası (Tcmb, la Banca centrale turca) ha nuovamente tagliato i tassi d’interesse di riferimento
dal 10,50% al 10% dopo che a fine marzo il aveva ridotti dal 10,75% nella prima revisione in un anno. La Tcmb ha però lasciato
invariati al 7,25% e al 7,50% rispettivamente i tassi overnight e quelli repo a una settimana.
Trimestre in frenata per la svizzera Novartis
Novartis ha comunicato per il primo trimestre del 2016 il crollo dei profitti netti da 13 a 2 miliardi di dollari, performance che si
spiega con 12,8 miliardi di guadagni straordinari legati a dismissioni nel pari periodo dello scorso anno. L’utile netto da attività
continuative è comunque scivolato del 13% a 2,01 miliardi di dollari, con l’eps sceso da 95 a 85 centesimi. Nei tre mesi le
vendite a perimetro costante del colosso farmaceutico svizzero sono calate del 3% (ma in crescita dell’1% a valute costanti) a
11,60 miliardi di dollari. Novartis, che ha confermato l’outlook per l’intero esercizio, aveva chiuso in declino dello 0,13% la
seduta di mercoledì a Zurigo.
Il Daily Mail non ha presentato offerte sugli asset di Yahoo! ma studia ancora alleanze
Daily Mail & General Trust ha comunicato mercoledì di non avere avanzato un’offerta per acquisire il core business di Yahoo!
alla scadenza della presentazione delle offerte lo scorso 18 aprile. Il gruppo editoriale britannico, che pubblica il quotidiano
Daily Mail, ha però ribadito di essere ancora in trattativa per la possibile alleanza con altri pretendenti. Tra quanti hanno
formulato una proposta ci sono diversi private equity: Apax Partners, Tpg Capital, Bain Capital, Apollo Global Management,
Warburg Pincus secondo quanto riportato in precedenza da Reuters. Tra le società ancora in corsa per la seconda tornata della
gara ci sarebbe anche Verizon Communications, mentre Comcast e Time Inc si sarebbero fatte da parte. Yahoo! spera di
chiudere la partita per giugno ma è probabile che l’asta si trascini più in là. Daily Mail & General Trust aveva chiuso in
progresso dello 0,62% la seduta di mercoledì a Londra. Yahoo! ha invece segnato un balzo del 4,16% al Nasdaq dopo avere
presentato una trimestrale in declino ma migliore rispetto alle attese.
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