Filetti di salmone in crosta con pomodori secchi e olive. E` tardi! E

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Filetti di salmone in crosta con pomodori secchi e olive. E` tardi! E
Filetti di salmone in crosta
con pomodori secchi e olive.
E’ tardi! E’ tardi!
Bianconiglio: Uh, poffare poffarissimo! È tardi! È tardi! È tardi!
Alice: Questo sì che è buffo. Perché mai dovrebbe essere tardi per un coniglio? Mi
scusi? Signore!
Bianconiglio: Macché! Macché! Non aspettano che me! In ritardo sono già! Non mi
posso trattener!
Alice: Dev’essere qualcosa di importante. Forse un ricevimento. Signor Bianconiglio!
Aspetti!
Bianconiglio: Oh, no, no, no, no, no, no! È tardi! È tardi, sai? Io son già in mezzo
ai guai! Neppur posso dirti “ciao”: ho fretta! Ho fretta, sai?
[da “Alice nel Paese delle Meraviglie” di L. Carroll]
Sempre di fretta, sempre di corsa, proprio come il Bianconiglio di Alice.
Chi di noi non si riconosce almeno un po’ nella figura di questo simpatico
personaggio del Paese delle Meraviglie di Carroll?
È tardi è tardi è tardi…quante volte ce lo ripetiamo ogni giorno?
Sono talmente abituata ormai a prendere la vita di corsa che nei pochi, rari momenti
di calma e tranquillità, mi scopro a correre ugualmente come trascinata per inerzia!
C’è sempre qualcosa da fare e c’è sempre qualcosa che resta inesorabilmente
indietro, facendoci agognare giornate di 48 anziché 24 ore.
Ma sono sicura che non basterebbe lo stesso, perché troveremmo qualcos’altro ancora
da aggiungere alla lista.
Sempre di fretta, sempre di corsa…anche oggi che è domenica.
Giusto per non perdere le “buone” abitudini!
Ma almeno oggi, non così tanto di corsa da non riuscire ad impormi un piccolo
meritato momento di relax per sfogliare il nuovo numero di Threef.
Caschi il mondo caschi
Ad aspettarci è un numero fresco e frizzante che ci accompagnerà per tutta l’estate
con le sua immagini da sogno e le sue ricette fresche, semplici e veloci.
Per venire incontro alla bella stagione, alle serate sfiziose con gli amici o alla
sempre minor voglia di mettersi ai fornelli con la calura incombente.
Allora, in perfetta sintonia con il “semplice e veloce” vi regalo anch’io oggi un
speedy secondo.
Mamma mia da quanto non ne pubblico uno o.O!!!
Quasi quasi cominciava ad essere ora!
Da un’idea di Gordon Ramsey con lo zampino di Calimero, uno sfizioso filetto di
salmone dalla croccante panatura che sarà pronto ad andare in tavola ancor prima che
abbiate finito di apparecchiare.
Visto allora che il pranzo si prepara in un baleno, presto che è tardi, correte a
sfogliare il nuovo numero di Threef.
Poi però staccate la spina e gustatevelo in completo relax
[ricetta adattata da “Un sano appetito” di G. Ramsey]
FILETTI di SALMONE in CROSTA con POMODORI SECCHI e OLIVE
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Prep time
10 mins
Cook time
12 mins
Total time
22 mins
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Secondi di pesce
Serves: 4
Ingredienti
4 filetti di salmone da circa 150 gr l’uno
60 gr di corn flakes
30 gr di pomodori secchi
30 gr di olive nere snocciolate
1 spicchio d’aglio
basilico
origano fresco
1 limone bio
sale (ho usato del sale dolce di Cervia)
pepe di Sichuan macinato al momento
Procedimento
1. Per la crosta, riunire in una ciotola i corn flakes
tritati (non devono ridursi in farina ma restare un po’
grossolani), i pomodori secchi e le olive tritati, un
paio di cucchiai di olio, qualche foglia di basilico e
qualche rametto di origano fresco tritati, la scorza
grattugiata del limone, un pizzico di sale e una
macinata di pepe. Mescolare.
2. Salare e pepare leggermente i filetti di salmone e
allinearli in una teglia leggermente unta con la pelle
rivolta verso il basso.
3. Strofinare delicatamente i filetti con lo spicchio
d’aglio schiacciato, quindi spalmare la “crosta” su ogni
filetto, facendo una leggera pressione con il dorso di
un cucchiaio per farla aderire bene.
4. Cuocere in forno caldo a 200°C per 10-12 minuti, fino a
che la crosta risulterà dorata e croccante.
5. Servire subito.
Note
* Nella ricetta originale lo spicchio d’aglio viene aggiunto
(tritato) agli ingredienti della “crosta”; io ho preferito
strofinarlo leggermente sui filetti per un gusto meno deciso.
* Importante sistemare prima i filetti nella pirofila e solo
dopo “impanarli” per evitare che la “crosta” si rovini e si
sbricioli nel trasferimento (ho già fatto e testato con mano
l’errore!).
Un enorme grazie alle mie compagne di viaggio, a quelle di sempre ed alle new entry
di questo numero: Elisa e Gabila.
Un abbraccio e buona domenica a tutti, alla prossima…
Salmone glassato con finocchi
e melagrana. Something Red: E
tu come sei?
“Pecora o salmone? A quale animale ti senti più vicino? Forse un po’ a tutti e due,
come me.
Un po’ pecora per il bisogno di non sentirsi soli o diversi, un po’ salmone perché
stufi di sentirsi troppo uguali agli altri e costretti a “regole” che non ci vanno;
un po’ pecora per non rischiare di sbagliare e un po’ salmone perché avvertiamo che
qualcuno sta scegliendo per noi.
Un po’ pecora perché siamo presi e distratti da troppe cose e non ci preoccupiamo di
dove sta andando il gregge; un po’ salmone perché avvertiamo che le cose non vanno e
soprattutto vorremmo sapere “dove vanno”; un po’ pecora perché in fondo è più comodo
e facile; un po’ salmone per il gusto di una libertà da conquistare e di un senso da
cercare.
Ma il problema è un altro: c’è un pastore di questo gregge che è l’umanità?
C’è una direzione per cui vale la pena, se necessario, staccarsi dal gregge e andare
controcorrente?
La mia risposta è SI.
Potrò essere pecora o salmone, ma dovrò sapere dietro a chi sto andando e dove
voglio andare. Sempre sveglio, attento, libero e coraggioso.
Pecore dietro al bene, salmoni contro il male.”
[fonte qui]
In questo 2013 vorrei sentirmi molto “salmone” nel cercare di conquistare un senso
di libertà per troppo tempo negato a me stessa, nel permettermi di sbagliare con la
mia testa senza che nessun altro scelga per me ciò che è “bene”.
Bene poi…per chi?
Per me davvero?
Essere “salmone” spesso non è facile, lo sarebbe molto di più lasciarsi trasportare
e ritrascinare al mare dalla corrente.
Ma un salmone che risale il fiume lo fa per deporre le uova e garantire alla nuova
vita acque dolci e ben ossigenate.
A dispetto della fatica e del dispendio energetico che tutto questo comporta.
E forse questa “fatica” è un qualcosa che DEVO a me stessa.
OSSIGENO!
Senza più aspettare oltre!
E intanto che raccolgo le idee e le energie per essere un po‘ più “salmone” e molto
meno “pecora” , il salmone, quello vero, lo porto in tavola approfittando ancora di
quei rossi chicchi spuntati inaspettati dalla borsa di Mary Poppins.
Ve li ricordate?
Ecco, stavolta son finiti in pentola così!
SALMONE GLASSATO con FINOCCHI e MELAGRANA
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Prep time
40 mins
Cook time
20 mins
Total time
1 h
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Secondi piatti
Serves: 4
Ingredienti
4 filetti di salmone da circa 150 gr
1 melagrana
1 finocchio grande o 2 piccoli
2 mandaranci
miele di agrumi (o di acacia)
rosmarino
olio evo
fleur de sal
pepe nero
Procedimento
1. Emulsionare insieme 3 cucchiai di olio con il succo dei
mandaranci (circa 50 ml), un cucchiaio abbondante di
miele, un pizzico di fleur de sale (o sale normale) e
pepe nero macinato fresco.
2. Disporre i filetti di pesce in un piatto fondo,
spennellarli con la marinata e lasciarli riposare per
una mezz’ora abbondante.
3. Lavare e mondare i finocchi, tagliarli a fettine e
sbollentarli per 4-5 minuti, poi scolare le fette e
tamponarle bene su carta assorbente.
4. Trasferire i filetti di salmone e le fettine di
finocchio in una pirofila foderata di carta forno,
spennellare i finocchi con la marinata rimasta,
profumare il tutto con gli aghi di rosmarino, completare
con i chicchi di melagrana e cuocere in forno caldo a
180°C per 10-12 minuti. Accendere il grill, portando la
temperatura a 250°C e proseguire la cottura per altri
3-4 minuti circa.
5. Servire subito.
Un bacio e buona settimana a tutti ^_^
Ravioli profumati di ricotta
e salmone. Carpe diem!
Metti un lievito arzillo e birichino che autonomamente decide, rinfresco dopo
rinfresco, di mandarti a monte la tabella di marcia programmata con tanta cura.
Metti per questo, un sabato mattina miracolosamente “libero” giacchè quando pensavi
di dover cominciare a tenere le mani in pasta ti sei invece ritrovata ad infornare
[d’altra parte sì sa, i panettieri lavorano di notte! n.d.r.].
Metti una vaschetta di ricotta appositamente comprata per quel dolce ma poi rimasta
in frigo causa di forza maggiore [che strano, non cambio mai idea all’ultimo
minuto!]
Aggiungi anche che in quell’occasione mi ero divertita un sacco e che qualcuno era
rimasto con una certa voglia in sospeso.
Viste le premesse, non poteva che esserci un solo modo per prendere tre piccioni con
una ricotta.
E considerando che di lì a pochi giorni la mamy sarebbe arrivata per il suo
compleanno i piccioni potevano diventare addirittura con un pranzetto diverso dal
solito.
Certo bisognava combinare un bel matrimonio. La ricotta “single” non avrebbe fatto
una grossa figura.
E non avrebbe prodotto neanche troppi ravioli!
Per fortuna il frigo è sempre pieno di mille risorse ed è arrivato in soccorso con
quella confezione di salmone che, dopo aver cercato invano di strizzarmi più volte
l’occhiolino, stavolta non ha trovato indifferenza ma solo grande entusiasmo.
Giusto il tempo di riorganizzare le idee e riunire gli ingredienti ed ero pronta con
le mani in pasta.
Peccato che lo “stendi-riempi-chiudi-taglia” sia durato troppo poco.
Finisce sempre sul più bello!
Ma la cosa sconvolgente a questo giro che, a differenza dell’altro, davo per certo,
è stato sentirsi chiedere dal grande capo (alias: babbo scrutatore – diffidente –
chelaprossimavoltalomandoalristorante!):
ma questi puntini scuri nella pasta che sono o.O?
No dico…era solo un misero…miserissimo…cucchiaio di farina integrale!
NON CI SONO PIU’ CERTEZZE A QUESTO MONDO!
Però a dispetto dei puntini scuri il grande capo li ha spazzolati tutti lasciando
pure l’ordinazione per la prossima volta.
Che dite…lo accontento?
RAVIOLI PROFUMATI di RICOTTA e SALMONE
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Prep time
2 hours
Cook time
10 mins
Total time
2 hours 10 mins
Pewr 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Primi piatti
Serves: 4
Ingredienti
– per la pasta
100 gr di semola rimacinata di grano duro
70 gr di farina 0
30 gr di farina integrale
2 uova
sale
– per il ripieno
300g r di ricotta vaccina ben sgocciolata
125 gr di salmone affumicato
1 tuorlo grande
timo limone
erba cipollina
zenzero fresco
– per il condimento
panna fresca
una noce di burro
1 limone bio
erba cipollina
Procedimento
1. Per la sfoglia: fare la fontana con le farine setacciate
insieme ad un pizzico di sale, sgusciare al centro le
uova e cominciare a mescolare con una forchetta,
cercando di incorporare gradualmente la farina.
2. Quando l’impasto avrà preso consistenza, lavorare con le
mani fino ad ottenere un panetto liscio e compatto.
3. Avvolgere con pellicola e lasciar riposare per un’oretta
in frigo.
4. Nel frattempo preparare il ripieno.
5. Tagliare il salmone a listerelle.
6. Setacciare la ricotta, aggiungere il tuorlo ed
incorporarlo bene, quindi unire le listerelle di
salmone, timo ed erba cipollina tritati e un pezzetto di
zenzero grattugiato (regolandosi in base ai propri
gusti). Mescolare in modo da rendere il composto
7.
8.
9.
10.
perfettamente omogeneo ed eventualmente regolare di sale
(io non ne ho aggiunto).
Trascorso il riposo, riprendere la pasta, dividerla in
6-8 pezzi e stenderne uno alla volta in una sfoglia
sottile, lasciando gli altri avvolti nella pellicola in
modo che non secchino.
Con l’aiuto di due cucchiaini distribuire porzioni di
ripieno grandi quanto una noce sulla sfoglia, mantenendo
la giusta distanza, ripiegare la sfoglia su se stessa,
facendo fuoriuscire quanto più possibile l’aria intorno
al ripieno, e sigillare i bordi con la pressione delle
dita.
Ritagliare i ravioli nella forma preferita e man mano
trasferirli ben distanziati su un vassoio infarinato.
Per il condimento, in una padella scaldare la panna con
la noce di burro e della scorza di limone a julienne,
senza però farla asciugare troppo ma tenendola piuttosto
fluida.
11. Lessare i ravioli in abbondante acqua bollente salata
per 7-8 minuti, scolarli delicatamente e condirli con la
panna profumata al limone. Completare con dell’erba
cipollina tagliuzzata finemente e servire subito.
Con questa ricetta partecipo al giveaway della dolcissima Vaty “Un tocco d’oriente“
Un bacio a tutti e alla prossima ^_^
Chitarra al pesto di salvia e
salmone affumicato. Che ti
frulla per la testa?
Domande! Tante domande senza risposta!
E un pizzico di malinconia…come tutti gli anni all’arrivo dell’autunno…con i primi
freddi e la prospettiva dei lunghi, interminabili mesi invernali.
A volte vorrei poter staccare la testa dal collo e metterla a tacere su un comodino.
O avere un piccolo tasto “reset” da pigiare all’occorrenza, come i computer.
Vorrei emigrare…al caldo…come le rondini.
Vorrei sparire in qualche posto lontano e avere il coraggio di ricominciare
tutto…daccapo. Ma i giorni passano “pigri” senza che abbia la forza di dare un
taglio a ciò che mi va stretto!
E’ da un po’ che mi frulla anche l’idea di chiudere i battenti del blog, di questa
piccola creatura che solo pochi giorni fa compiva due anni e di cui mi sentivo in un
certo senso orgogliosa.
Mi ha dato tanto, ci ho investito tanto di me, ma ho come l’impressione di non
riuscire più a trasmettere niente…niente che valga la pena di essere condiviso,
niente di interessante, niente di costruttivo.
E poi mi chiedo…in questa grande comunità che è il mondo dei foodblogs, uno in più
uno in meno a chi vuoi che importi?
Non sarebbe certo “Note di Cioccolato” a fare la differenza!
Non sarebbe certo la mia assenza a farsi sentire…anzi!
Tutto all’improvviso si è fatto pesante, l’apatia spadroneggia sempre più ed ogni
giorno che passa la mia testa sembra sempre più vuota.
I criceti staranno andando in letargo? Forse sì…ed io con loro!
Oggi mi sono alzata maliconica, mi sembra tutto così buio.
La notte è stata lunga e insonne, tanto per cambiare (!), e la testa è
pesante…troppo! Confusa…tanto!
Domande che si ripetono, pensieri che si affollano…STOOOOOOP!
Frullano i pensieri, frullano le mani…in cucina.
Pestare pestare pestare, il movimento circolare del mortaio in certe occasioni è un
ottimo scaricastress.
La tensione si allevia e il risultato può sorprendere…nel profumo…nel sapore…nelle
sensazioni che accompagnano quella forchettata di pasta assaporata con calma, una
domenica…come tante altre…o forse no!
[ricetta del pesto reinterpretata da “Pesto e condimenti veloci“]
Chitarra al pesto di salvia e salmone affumicato
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Prep time
30 mins
Cook time
10 mins
Total time
40 mins
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Primi piatti
Serves: 4
Ingredienti
300 gr di chitarra all’uovo
100 gr di salmone affumicato
pesto di salvia
olio evo
sale
peperoncino (facoltativo)
– per il pesto di salvia
30 gr di salvia
30 gr di olive nere snocciolate
15 gr di mandorle pelate
10 gr di anacardi non salati
1 cucchiaino di succo di limone
1 spicchio d’aglio
olio evo
sale
Procedimento
1. Preparare il pesto.
2. Se disponete di un mortaio, cominciare pestando
delicatamente col pestello lo spicchio d’aglio, la
frutta secca fino ad ottenere una pasta.
3. Poi aggiungere la salvia e le olive a più riprese,
insieme ad un pizzico di sale e al succo del limone, e
continuare a pestare con movimenti circolari del
pestello, versando sopra l’olio a filo. Alla fine la
consistenza dovrà essere densa e cremosa.
4. In mancanza del mortaio (o per un pesto più “rapido”)
mettere l’aglio e la frutta secca nel robot, tritare
grossolanamente, poi unire il resto degli ingredienti
(salvia, olive, sale e succo di limone) e tritare
ancora, versando sopra
consistenza desiderata.
l’olio
a
filo
fino
alla
5. Tenere da parte.
6. Tagliare il salmone a listerelle e farle rosolare in una
padella leggermente unta, unendo anche un paio di
cucchiaini di succo di limone e, a piacere, una punta di
peperoncino.
7. Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata,
scolarla al dente e trasferirla nella padella con il
salmone.
8. Aggiungere il pesto di salvia e mescolare il tutto
delicatamente, unendo se necessario qualche cucchiaio di
acqua di cottura della pasta.
9. Servire subito e buon appetito!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Ale e Claudia “Che pesto ti frulla?”
Non so quali “consigli” mi porterà il fine settimana in famiglia.
Vi abbraccio tutti e vi auguro un felice week end.
Buon proseguimento…
Risotto al cedro e salmone.
Di speranze, di colori…
Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi sogni,
perché c’è un’unica creatura che può fermarti, e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.
Non smettere mai di cercare, tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa.
L’unico responsabile del tuo successo o del tuo fallimento sei tu, ricordalo…
ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento,
la voce corre nell’aria, cambiandone il corso.
Se sei brava da udire abbastanza,
tu potrai ascoltare l’eco di saggezze
e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio.
Tutto il sapere del mondo è a disposizione di chiunque sia disposto
a credere e a voler ascoltare.
La libertà è una scelta che soltanto tu puoi fare:
tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure.
Non è mai una vera tragedia provare e fallire,
perché prima o poi si impara,
la tragedia è non provarci nemmeno
per paura di fallire.
Mentre noi possiamo orientare
le nostre mosse verso un obiettivo comune,
ognuno di noi deve trovare la sua strada,
perché le risposte non possono essere trovate
seguendo le orme di un’altra persona….
Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te,
immagina ciò che puoi raggiungere
quando sei tu a credere in te stessa.
[Peter O’Connor – da “Ali sull’oceano”]
Rosa come l’ottimismo – Verde come la speranza – Giallo come il sole!
Sono i colori della primavera, sono i colori del mio risotto di Pasquetta.
Altro agrume, altro esperimento…altro centro a detta della talpa che stavolta almeno
il salmone è riuscito a distinguerlo ^__^
Per il cedro…beh, lo perdono!
In fondo a occhio, la scorza grattata poteva sembrare limone!
Risotto al cedro e salmone
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Prep time
15 mins
Cook time
30 mins
Total time
45 mins
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Primi piatti
Serves: 4
Ingredienti
300 gr di riso Carnaroli
150 gr di fave sgusciate
150 gr di piselli sgusciati
100 gr di salmone affumicato
1 cedro non troppo grande
1 scalogno
brodo vegetale
olio evo
1 noce di burro (facoltativo)
sale
pepe bianco macinato fresco
Procedimento
1. Tritare lo scalogno e tagliare il salmone a listerelle.
2. Grattugiare la scorza del cedro (solo la parte gialla),
spremere il succo, filtrarlo e tenerlo da una parte.
3. In una casseruola far appassire lo scalogno con 2-3
cucchiai di olio, senza lasciarlo colorire, aggiungere
le fave (private della pellicina), i piselli e, a metà
cottura, unire anche il riso. Lasciarlo tostare
mescolando con un cucchiaio di legno, sfumare con il
succo di cedro e, una volta evaporato, portare a cottura
unendo poco alla volta il brodo bollente e mescolando di
tanto in tanto.
4. A qualche minuto dal termine, unire le listerelle di
salmone e regolare di sale.
5. A fine cottura profumare con la scorza di cedro
grattugiata e una macinata di pepe fresco, mantecare a
piacere con una noce di burro, mescolare, lasciar
riposare un paio di minuti e servire.
Note
In mancanza del cedro, si può usare un limone grande e
profumato (quelli di Sorrento), ma con il cedro c’è una marcia
in più!
Aggiungo questa ricetta a “Riso(t)TIAmo?” de La Cucina Piccolina
Un bacio a tutti e buon week end.
Tortino di uova
cavolfiore
e
Riciclando…
con ceci,
salmone.
Vi è mai capitato di riciclare a qualcuno un regalo poco gradito, o addirittura di
vedervi “riciclato” un regalo che avete fatto voi stessi?
A me la prima no, è completamente fuori della mia ottica.
In compenso mi è capitata la seconda!
A Natale avevo regalato ad una “conoscente” vicina (…mooooolto vicina) una pirofila
di porcellana bianca, niente di troppo impegnativo ma che faceva la sua bella
figura, giusto per gli auguri.
Qualche settimana fa è successo che quella stessa pirofila, sì proprio quella e mi
ci giocherei anche le mani che fosse “lei”, è tornata indietro “al mittente” (alias
la sottoscritta) con tanto di dedica:
“so che tu cucini spesso, di sicuro ti potrà far comodo!”
Fosse stato qualcun altro probabilmente ci sarei rimasta male ma con lei no, non
potevo prendermela. Anzi confesso che la cosa non è che mi sia del tutto
dispiaciuta, quella pirofila mi piaceva anche (altrimenti non l’avrei comprata da
regalare!) e comodo me lo farà di certo.
Ma dentro di me mi son fatta una gran bella risata: se solo “illa” si fosse
ricordata che gliel’avevo regalata io, penso sarebbe andata a nascondersi altro che
dietro la lavagna!
Ora, se vi capitasse invece di preparare un gustoso risotto e da questo vi
avanzassero delle belle (ma proprio BELLE!) cimette di broccolo, delle saporite
falde di salmone e degli sfiziosi ceci un po’ agrumati…voi che fareste?
Sì ho capito, qualcuno starà già dicendo “il bis del risotto” e io invece…ci ho
fatto la frittata!
Sì, proprio la frittata ^__^
Ho sempre detto che l’ovetto in cucina è un vero e proprio jolly di pronto soccorso
e anche stavolta, da amico fidato, non si è sottratto dal prestarmi il suo aiuto.
E se per la frittatina usi anche in una pirofilina carina, ecco che il bell’ovetto
fa anche la sua figura di tutto rispetto.
Voi l’avreste detto che era un “riciclo”?
Su siate buoni…ditemi di no! La cavia non se n’è accorta ^__^
P.S. Non è che mi sono ricordata degli avanzi solo ora, a distanza di circa
3
settimane! E’ che tra un dolce e l’altro la ricetta me l’ero dimenticata in
archivio! La vecchiaia…brutta bestia!
Tortino di uova con ceci, cavolfiore e salmone
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Prep time
15 mins
Cook time
30 mins
Total time
45 mins
Per 2 persone
Author: Federica
Recipe type: Secondi piatti
Serves: 2
Ingredienti
4 uova
cimette di cavolo romanesco già lessate q.b.
ceci già lessati q.b.
salmone cotto al vapore o lessato q.b. (in alternativa 1
scatola di salmone al naturale)
1 tazzina da caffè di latte
1 scalogno
Grand Marnier
polvere d’arancia
sale
olio evo
Procedimento
1. In un tegame far soffriggere leggermente con 1-2
cucchiai di olio un pezzetto di scalogno tritato.
2. Aggiungere le cimette di broccolo, il salmone sfaldato
grossolanamente, i ceci, un pizzico di polvere d’arancia
(o un po’ di scorza grattugiata) e lasciar insaporire
velocemente, sfumando con un goccio di Grand Marnier.
3. Regolare di sale.
4. Sbattere le uova in una ciotola, unire il latte, un
pizzico di sale, il mix a base di salmone e mescolare
bene.
5. Trasferire il tutto in una pirofila (o in due pirofiline
monoporzione) rivestita di carta forno e cuocere in
forno caldo a 180°C per circa 20 minuti.
6. Lasciar riposare un paio di minuti e servire.
Bon Appétit. Alla prossima…
Risotto ai broccoli e salmone
su
crema
di
ceci.
Di
necessità virtù!
Ragazzi non è bellissimo?
No, non la foto in sé (si fa quel che si può!)…il soggetto della foto!
Calma, NON sono in preda alle allucinazioni, NON sto delirando, so benissimo che è
un BROCCOLO!
E so anche se avessi messo la foto di Roul Bova la vostra reazione sarebbe stata
decisamente diversa (pure la mia!!!), ma visto che questo vorrebbe essere un blog di
cucina, più o meno, il soggetto gastronomico ci stava tutto.
Confesso che ho un debole per cavoli e broccoli di tutti i tipi, ma il broccolo
romano lo trovo un piccolo capolavoro della natura, ogni cimetta sembra scolpita a
regola d’arte e stavolta, prima di buttarlo in pentola non ho proprio resistito al
“click”
Figuratevi che ha conquistato anche mia suocera che prima non lo conosceva. Una
domenica ero da lei e d’un tratto me la vedo uscire in terrazza e tornare indietro
con un canovaccio con dentro qualcosa…un broccolo romano! Lo teneva fuori al fresco
da una settimana perché le dispiaceva cucinarlo! A quel punto le ho detto che
sarebbe stato peggio farlo finire nella spazzatura, piuttosto che in pentola; non
avrebbe retto ancora per molto!
Bello, buono e ricco di tante benefiche proprietà, il nostro broccolo si è rivelato
anche un prezioso aiuto per la sottoscritta alla prese con la necessità di smaltire
un certo ingrediente abbondante in dispensa. Chissà…magari rifornito
inaspettatamente da qualcuno…
Broccolo e riso, bella coppia.
Ma se a carboidrati e verdure aggiungiamo anche una buona quota di proteine animali
(pesce) e vegetali (legumi) insieme ad una leggera nota profumata che non guasta
mai, quello che ne viene fuori è un piatto unico sano, nutriente, gustoso e,
passatemi la licenza per questa volta, anche carino se presentato così!
Siete curiosi di conoscerlo? Allora ve lo presento…
P.S. temo che i primi piatti per un po’ saranno monotematici!!!
P.P.S. la talpa adora i risotti. Ho il sospetto che quell’essere fra le nuvole non
fosse poi tanto fra le nuvole!!!
Risotto ai broccoli e salmone su crema di ceci
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Prep time
1 h
Cook time
3 hours
Total time
4 hours
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Primi piatti
Serves: 4
Ingredienti
– per il risotto
300 gr di riso per risotti
1 broccolo romano
salmone fresco a fette (circa 400 gr) 2 scatole di
salmone al naturale
1 scalogno
1 bustina di zafferano
Grand Marnier q.b.
olio evo
burro salato
sale
– per il court-bouillon nel caso si usi il salmone
fresco
1 carota
1 gambo di sedano
½ cipolla bionda
pepe nero in grani
– per la crema di ceci
150 gr di ceci secchi
½ cipolla bionda
1 foglie di alloro
1 arancia non trattata
olio evo
sale
pepe
Procedimento
1. Ammollare i ceci in acqua per almeno 6-8 ore, scolarli,
sciacquarli e metterli a cuocere a fuoco dolce coperti
di acqua insieme alla cipolla a spicchi, la foglia di
alloro, qualche grano di pepe e la scorza d’arancia
(solo parte arancione).
2. Una volta che i ceci saranno morbidi, passarli al
setaccio insieme ad un po’ dell’acqua di cottura (senza
alloro e senza scorza di arancia).
3. In una pentola scaldare un cucchiaio di olio insieme a
della scorza d’arancia grattugiata, unire la crema di
ceci, regolare di sale, mescolare e far cuocere a fuoco
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
dolce per una decina di minuti.
Deve risultare una crema piuttosto densa.
enere da parte in caldo.
Se utilizzate il pesce fresco, preparare un court
bouillon portando ad ebollizione in un tegame dell’acqua
con carota, sedano, cipolla e 4-5 grani di pepe.
Lasciare sul fuoco per circa 15 minuti, poi aggiungere
le fette di salmone e cuocerle per una decina di minuti.
Scolare il pesce, lasciarlo raffreddare, eliminare pelle
ed eventuali lische e sfaldarlo grossolanamente.
Se invece optate per il salmone in scatola, sarà
sufficiente scolarlo da liquido di conservazione.
Mondare il broccolo, lessarlo intero al vapore
mantenendolo al dente poi dividerlo in cimette.
In un tegame soffriggere lo scalogno tritato finemente
con 2-3 cucchiai di olio evo, aggiungere il riso,
lasciarlo tostare, sfumare con il Grand Marnier e
lasciar evaporare.
12. Proseguire quindi la cottura del riso unendo man mano
acqua calda
bollente).
(o
se
preferite,
del
brodo
vegetale
13. Regolare di sale.
14. A 5 minuti dal termine, aggiungere lo zafferano, le
cimette di broccoli e il salmone.
15. Fuori dal fuoco mantecare con una noce di burro salato e
impiattare il risotto con un coppapasta sulla crema
calda di ceci a specchio.
16. Profumare a piacere con del pepe nero macinato al
momento e servire subito.
Con questa ricetta pertecipo a
“Piatti unici” il gustosissimo contest di Eleonora
e non potevo certo perdermi “Ma sei proprio un broccolo!” il contest tutto verde di
Eli
Un bacio e alla prossima…
Pasta al salmone e radicchio
bianco. Talpe a confronto!
Ci sono talpe e…talpe!
C’è la talpa-freddolosa, la sottoscritta, che passerebbe l’inverno al calduccio di
un bel piumone azzurro cielo, cullata dal materasso nuovo in un letargo profondo.
E poi c’è la talpa-cavia che a detta della prima avrebbe bisogno di un’accurata
visita oculistica…ma molto accurata!
O forse avrebbe solo bisogno di un re-settaggio come per i computer?
In passato ho cercato di istruirla (la talpa!) sulle caratteristiche dei fichi
maturi
col risultato che tornasse a casa con delle simil “palline verdi da ping
pong” fortunatamente in parte recuperabili! Forse non ero stata troppo chiara?!?!?!
Mah…tutto può essere!
C’è stata anche la volta delle rondelle di asparagi scambiate per piselli! Certo un
po’ squadrati ma metti caso fossero transgenici? Coi tempi che corrono come si fa a
fidarsi cari miei!!!!!!!!
Poi è stata la volta della farina di grano saraceno i cui bruscolini neri sono stati
scambiati per semi di papavero! Colpa forse del sacchetto di semini lasciato in giro
il giorno prima?
Boh…forse!
E che dire dei pompelmi?
“Mi compreresti due pompelmi rosa quando esci nel pomeriggio? Sono questi”
(ne era rimasto sempre uno nel portafrutta)
E se ne torna a casa con 4 arance! Belle eh…ma pur sempre arance!
Ma con la pasta di domenica siamo al clou!
“Cosa ci hai messo, CAROTE e ZUCCHINE?”
E io che pensavo di aver avuto un’idea carina e di trattarlo bene con
SALMONE e RADICCHIO BIANCO!
Chi mi suggerisce come riprogrammarlo?!?!?!?
P.S. Se non fossi certa del sapore avendola assaggiata, mi verrebbe qualche dubbio
anche su quel “BUONISSIMA!”
MEZZE PENNE al SALMONE e RADICCHIO BIANCO
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Prep time
10 mins
Cook time
15 mins
Total time
25 mins
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Primi piatti
Serves: 4
Ingredienti
300 gr di mezze penne rigate
100 gr di salmone affumicato
2-3 foglie di radicchio milanese (regolarsi a seconda
della dimensioni, in genere sono maxi!)
1 bustina di zafferano
1 piccola cipolla
olio evo
sale
peperoncino (facoltativo)
Procedimento
1. Lavare le foglie di radicchio, sgocciolarle bene e
tagliarle a striscioline non troppo sottili.
2. Tritare finissima la cipolla e farla leggermente
appassire in una padella con 3-4cucchiai di olio,
aggiungere il salmone tagliato a listerelle e quando è
rosolato, unire anche il radicchio e lasciar insaporire.
3. Cuocere a fuoco moderato per circa 5 minuti, regolando
di sale e aggiungendo la bustina di zafferano diluita in
un paio di cucchiai di acqua calda.
4. A piacere unire anche una punta di peperoncino (io l’ho
messo…avevate dubbi?!?!?!)
5. Nel frattempo lessare la pasta al dente, scolarla,
trasferirla nella padella con il condimento e lasciarla
insaporire a fiamma media per qualche istante.
6. Servire subito.
Un abbraccio a tutti, alla prossima…