Filetti di salmone in crosta con pomodori secchi e olive. E` tardi! E
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Filetti di salmone in crosta con pomodori secchi e olive. E` tardi! E
Filetti di salmone in crosta con pomodori secchi e olive. E’ tardi! E’ tardi! Bianconiglio: Uh, poffare poffarissimo! È tardi! È tardi! È tardi! Alice: Questo sì che è buffo. Perché mai dovrebbe essere tardi per un coniglio? Mi scusi? Signore! Bianconiglio: Macché! Macché! Non aspettano che me! In ritardo sono già! Non mi posso trattener! Alice: Dev’essere qualcosa di importante. Forse un ricevimento. Signor Bianconiglio! Aspetti! Bianconiglio: Oh, no, no, no, no, no, no! È tardi! È tardi, sai? Io son già in mezzo ai guai! Neppur posso dirti “ciao”: ho fretta! Ho fretta, sai? [da “Alice nel Paese delle Meraviglie” di L. Carroll] Sempre di fretta, sempre di corsa, proprio come il Bianconiglio di Alice. Chi di noi non si riconosce almeno un po’ nella figura di questo simpatico personaggio del Paese delle Meraviglie di Carroll? È tardi è tardi è tardi…quante volte ce lo ripetiamo ogni giorno? Sono talmente abituata ormai a prendere la vita di corsa che nei pochi, rari momenti di calma e tranquillità, mi scopro a correre ugualmente come trascinata per inerzia! C’è sempre qualcosa da fare e c’è sempre qualcosa che resta inesorabilmente indietro, facendoci agognare giornate di 48 anziché 24 ore. Ma sono sicura che non basterebbe lo stesso, perché troveremmo qualcos’altro ancora da aggiungere alla lista. Sempre di fretta, sempre di corsa…anche oggi che è domenica. Giusto per non perdere le “buone” abitudini! Ma almeno oggi, non così tanto di corsa da non riuscire ad impormi un piccolo meritato momento di relax per sfogliare il nuovo numero di Threef. Caschi il mondo caschi Ad aspettarci è un numero fresco e frizzante che ci accompagnerà per tutta l’estate con le sua immagini da sogno e le sue ricette fresche, semplici e veloci. Per venire incontro alla bella stagione, alle serate sfiziose con gli amici o alla sempre minor voglia di mettersi ai fornelli con la calura incombente. Allora, in perfetta sintonia con il “semplice e veloce” vi regalo anch’io oggi un speedy secondo. Mamma mia da quanto non ne pubblico uno o.O!!! Quasi quasi cominciava ad essere ora! Da un’idea di Gordon Ramsey con lo zampino di Calimero, uno sfizioso filetto di salmone dalla croccante panatura che sarà pronto ad andare in tavola ancor prima che abbiate finito di apparecchiare. Visto allora che il pranzo si prepara in un baleno, presto che è tardi, correte a sfogliare il nuovo numero di Threef. Poi però staccate la spina e gustatevelo in completo relax [ricetta adattata da “Un sano appetito” di G. Ramsey] FILETTI di SALMONE in CROSTA con POMODORI SECCHI e OLIVE Print Prep time 10 mins Cook time 12 mins Total time 22 mins Per 4 persone Author: Federica Recipe type: Secondi di pesce Serves: 4 Ingredienti 4 filetti di salmone da circa 150 gr l’uno 60 gr di corn flakes 30 gr di pomodori secchi 30 gr di olive nere snocciolate 1 spicchio d’aglio basilico origano fresco 1 limone bio sale (ho usato del sale dolce di Cervia) pepe di Sichuan macinato al momento Procedimento 1. Per la crosta, riunire in una ciotola i corn flakes tritati (non devono ridursi in farina ma restare un po’ grossolani), i pomodori secchi e le olive tritati, un paio di cucchiai di olio, qualche foglia di basilico e qualche rametto di origano fresco tritati, la scorza grattugiata del limone, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Mescolare. 2. Salare e pepare leggermente i filetti di salmone e allinearli in una teglia leggermente unta con la pelle rivolta verso il basso. 3. Strofinare delicatamente i filetti con lo spicchio d’aglio schiacciato, quindi spalmare la “crosta” su ogni filetto, facendo una leggera pressione con il dorso di un cucchiaio per farla aderire bene. 4. Cuocere in forno caldo a 200°C per 10-12 minuti, fino a che la crosta risulterà dorata e croccante. 5. Servire subito. Note * Nella ricetta originale lo spicchio d’aglio viene aggiunto (tritato) agli ingredienti della “crosta”; io ho preferito strofinarlo leggermente sui filetti per un gusto meno deciso. * Importante sistemare prima i filetti nella pirofila e solo dopo “impanarli” per evitare che la “crosta” si rovini e si sbricioli nel trasferimento (ho già fatto e testato con mano l’errore!). Un enorme grazie alle mie compagne di viaggio, a quelle di sempre ed alle new entry di questo numero: Elisa e Gabila. Un abbraccio e buona domenica a tutti, alla prossima… Salmone glassato con finocchi e melagrana. Something Red: E tu come sei? “Pecora o salmone? A quale animale ti senti più vicino? Forse un po’ a tutti e due, come me. Un po’ pecora per il bisogno di non sentirsi soli o diversi, un po’ salmone perché stufi di sentirsi troppo uguali agli altri e costretti a “regole” che non ci vanno; un po’ pecora per non rischiare di sbagliare e un po’ salmone perché avvertiamo che qualcuno sta scegliendo per noi. Un po’ pecora perché siamo presi e distratti da troppe cose e non ci preoccupiamo di dove sta andando il gregge; un po’ salmone perché avvertiamo che le cose non vanno e soprattutto vorremmo sapere “dove vanno”; un po’ pecora perché in fondo è più comodo e facile; un po’ salmone per il gusto di una libertà da conquistare e di un senso da cercare. Ma il problema è un altro: c’è un pastore di questo gregge che è l’umanità? C’è una direzione per cui vale la pena, se necessario, staccarsi dal gregge e andare controcorrente? La mia risposta è SI. Potrò essere pecora o salmone, ma dovrò sapere dietro a chi sto andando e dove voglio andare. Sempre sveglio, attento, libero e coraggioso. Pecore dietro al bene, salmoni contro il male.” [fonte qui] In questo 2013 vorrei sentirmi molto “salmone” nel cercare di conquistare un senso di libertà per troppo tempo negato a me stessa, nel permettermi di sbagliare con la mia testa senza che nessun altro scelga per me ciò che è “bene”. Bene poi…per chi? Per me davvero? Essere “salmone” spesso non è facile, lo sarebbe molto di più lasciarsi trasportare e ritrascinare al mare dalla corrente. Ma un salmone che risale il fiume lo fa per deporre le uova e garantire alla nuova vita acque dolci e ben ossigenate. A dispetto della fatica e del dispendio energetico che tutto questo comporta. E forse questa “fatica” è un qualcosa che DEVO a me stessa. OSSIGENO! Senza più aspettare oltre! E intanto che raccolgo le idee e le energie per essere un po‘ più “salmone” e molto meno “pecora” , il salmone, quello vero, lo porto in tavola approfittando ancora di quei rossi chicchi spuntati inaspettati dalla borsa di Mary Poppins. Ve li ricordate? Ecco, stavolta son finiti in pentola così! SALMONE GLASSATO con FINOCCHI e MELAGRANA Print Prep time 40 mins Cook time 20 mins Total time 1 h Per 4 persone Author: Federica Recipe type: Secondi piatti Serves: 4 Ingredienti 4 filetti di salmone da circa 150 gr 1 melagrana 1 finocchio grande o 2 piccoli 2 mandaranci miele di agrumi (o di acacia) rosmarino olio evo fleur de sal pepe nero Procedimento 1. Emulsionare insieme 3 cucchiai di olio con il succo dei mandaranci (circa 50 ml), un cucchiaio abbondante di miele, un pizzico di fleur de sale (o sale normale) e pepe nero macinato fresco. 2. Disporre i filetti di pesce in un piatto fondo, spennellarli con la marinata e lasciarli riposare per una mezz’ora abbondante. 3. Lavare e mondare i finocchi, tagliarli a fettine e sbollentarli per 4-5 minuti, poi scolare le fette e tamponarle bene su carta assorbente. 4. Trasferire i filetti di salmone e le fettine di finocchio in una pirofila foderata di carta forno, spennellare i finocchi con la marinata rimasta, profumare il tutto con gli aghi di rosmarino, completare con i chicchi di melagrana e cuocere in forno caldo a 180°C per 10-12 minuti. Accendere il grill, portando la temperatura a 250°C e proseguire la cottura per altri 3-4 minuti circa. 5. Servire subito. Un bacio e buona settimana a tutti ^_^ Ravioli profumati di ricotta e salmone. Carpe diem! Metti un lievito arzillo e birichino che autonomamente decide, rinfresco dopo rinfresco, di mandarti a monte la tabella di marcia programmata con tanta cura. Metti per questo, un sabato mattina miracolosamente “libero” giacchè quando pensavi di dover cominciare a tenere le mani in pasta ti sei invece ritrovata ad infornare [d’altra parte sì sa, i panettieri lavorano di notte! n.d.r.]. Metti una vaschetta di ricotta appositamente comprata per quel dolce ma poi rimasta in frigo causa di forza maggiore [che strano, non cambio mai idea all’ultimo minuto!] Aggiungi anche che in quell’occasione mi ero divertita un sacco e che qualcuno era rimasto con una certa voglia in sospeso. Viste le premesse, non poteva che esserci un solo modo per prendere tre piccioni con una ricotta. E considerando che di lì a pochi giorni la mamy sarebbe arrivata per il suo compleanno i piccioni potevano diventare addirittura con un pranzetto diverso dal solito. Certo bisognava combinare un bel matrimonio. La ricotta “single” non avrebbe fatto una grossa figura. E non avrebbe prodotto neanche troppi ravioli! Per fortuna il frigo è sempre pieno di mille risorse ed è arrivato in soccorso con quella confezione di salmone che, dopo aver cercato invano di strizzarmi più volte l’occhiolino, stavolta non ha trovato indifferenza ma solo grande entusiasmo. Giusto il tempo di riorganizzare le idee e riunire gli ingredienti ed ero pronta con le mani in pasta. Peccato che lo “stendi-riempi-chiudi-taglia” sia durato troppo poco. Finisce sempre sul più bello! Ma la cosa sconvolgente a questo giro che, a differenza dell’altro, davo per certo, è stato sentirsi chiedere dal grande capo (alias: babbo scrutatore – diffidente – chelaprossimavoltalomandoalristorante!): ma questi puntini scuri nella pasta che sono o.O? No dico…era solo un misero…miserissimo…cucchiaio di farina integrale! NON CI SONO PIU’ CERTEZZE A QUESTO MONDO! Però a dispetto dei puntini scuri il grande capo li ha spazzolati tutti lasciando pure l’ordinazione per la prossima volta. Che dite…lo accontento? RAVIOLI PROFUMATI di RICOTTA e SALMONE Print Prep time 2 hours Cook time 10 mins Total time 2 hours 10 mins Pewr 4 persone Author: Federica Recipe type: Primi piatti Serves: 4 Ingredienti – per la pasta 100 gr di semola rimacinata di grano duro 70 gr di farina 0 30 gr di farina integrale 2 uova sale – per il ripieno 300g r di ricotta vaccina ben sgocciolata 125 gr di salmone affumicato 1 tuorlo grande timo limone erba cipollina zenzero fresco – per il condimento panna fresca una noce di burro 1 limone bio erba cipollina Procedimento 1. Per la sfoglia: fare la fontana con le farine setacciate insieme ad un pizzico di sale, sgusciare al centro le uova e cominciare a mescolare con una forchetta, cercando di incorporare gradualmente la farina. 2. Quando l’impasto avrà preso consistenza, lavorare con le mani fino ad ottenere un panetto liscio e compatto. 3. Avvolgere con pellicola e lasciar riposare per un’oretta in frigo. 4. Nel frattempo preparare il ripieno. 5. Tagliare il salmone a listerelle. 6. Setacciare la ricotta, aggiungere il tuorlo ed incorporarlo bene, quindi unire le listerelle di salmone, timo ed erba cipollina tritati e un pezzetto di zenzero grattugiato (regolandosi in base ai propri gusti). Mescolare in modo da rendere il composto 7. 8. 9. 10. perfettamente omogeneo ed eventualmente regolare di sale (io non ne ho aggiunto). Trascorso il riposo, riprendere la pasta, dividerla in 6-8 pezzi e stenderne uno alla volta in una sfoglia sottile, lasciando gli altri avvolti nella pellicola in modo che non secchino. Con l’aiuto di due cucchiaini distribuire porzioni di ripieno grandi quanto una noce sulla sfoglia, mantenendo la giusta distanza, ripiegare la sfoglia su se stessa, facendo fuoriuscire quanto più possibile l’aria intorno al ripieno, e sigillare i bordi con la pressione delle dita. Ritagliare i ravioli nella forma preferita e man mano trasferirli ben distanziati su un vassoio infarinato. Per il condimento, in una padella scaldare la panna con la noce di burro e della scorza di limone a julienne, senza però farla asciugare troppo ma tenendola piuttosto fluida. 11. Lessare i ravioli in abbondante acqua bollente salata per 7-8 minuti, scolarli delicatamente e condirli con la panna profumata al limone. Completare con dell’erba cipollina tagliuzzata finemente e servire subito. Con questa ricetta partecipo al giveaway della dolcissima Vaty “Un tocco d’oriente“ Un bacio a tutti e alla prossima ^_^ Chitarra al pesto di salvia e salmone affumicato. Che ti frulla per la testa? Domande! Tante domande senza risposta! E un pizzico di malinconia…come tutti gli anni all’arrivo dell’autunno…con i primi freddi e la prospettiva dei lunghi, interminabili mesi invernali. A volte vorrei poter staccare la testa dal collo e metterla a tacere su un comodino. O avere un piccolo tasto “reset” da pigiare all’occorrenza, come i computer. Vorrei emigrare…al caldo…come le rondini. Vorrei sparire in qualche posto lontano e avere il coraggio di ricominciare tutto…daccapo. Ma i giorni passano “pigri” senza che abbia la forza di dare un taglio a ciò che mi va stretto! E’ da un po’ che mi frulla anche l’idea di chiudere i battenti del blog, di questa piccola creatura che solo pochi giorni fa compiva due anni e di cui mi sentivo in un certo senso orgogliosa. Mi ha dato tanto, ci ho investito tanto di me, ma ho come l’impressione di non riuscire più a trasmettere niente…niente che valga la pena di essere condiviso, niente di interessante, niente di costruttivo. E poi mi chiedo…in questa grande comunità che è il mondo dei foodblogs, uno in più uno in meno a chi vuoi che importi? Non sarebbe certo “Note di Cioccolato” a fare la differenza! Non sarebbe certo la mia assenza a farsi sentire…anzi! Tutto all’improvviso si è fatto pesante, l’apatia spadroneggia sempre più ed ogni giorno che passa la mia testa sembra sempre più vuota. I criceti staranno andando in letargo? Forse sì…ed io con loro! Oggi mi sono alzata maliconica, mi sembra tutto così buio. La notte è stata lunga e insonne, tanto per cambiare (!), e la testa è pesante…troppo! Confusa…tanto! Domande che si ripetono, pensieri che si affollano…STOOOOOOP! Frullano i pensieri, frullano le mani…in cucina. Pestare pestare pestare, il movimento circolare del mortaio in certe occasioni è un ottimo scaricastress. La tensione si allevia e il risultato può sorprendere…nel profumo…nel sapore…nelle sensazioni che accompagnano quella forchettata di pasta assaporata con calma, una domenica…come tante altre…o forse no! [ricetta del pesto reinterpretata da “Pesto e condimenti veloci“] Chitarra al pesto di salvia e salmone affumicato Print Prep time 30 mins Cook time 10 mins Total time 40 mins Per 4 persone Author: Federica Recipe type: Primi piatti Serves: 4 Ingredienti 300 gr di chitarra all’uovo 100 gr di salmone affumicato pesto di salvia olio evo sale peperoncino (facoltativo) – per il pesto di salvia 30 gr di salvia 30 gr di olive nere snocciolate 15 gr di mandorle pelate 10 gr di anacardi non salati 1 cucchiaino di succo di limone 1 spicchio d’aglio olio evo sale Procedimento 1. Preparare il pesto. 2. Se disponete di un mortaio, cominciare pestando delicatamente col pestello lo spicchio d’aglio, la frutta secca fino ad ottenere una pasta. 3. Poi aggiungere la salvia e le olive a più riprese, insieme ad un pizzico di sale e al succo del limone, e continuare a pestare con movimenti circolari del pestello, versando sopra l’olio a filo. Alla fine la consistenza dovrà essere densa e cremosa. 4. In mancanza del mortaio (o per un pesto più “rapido”) mettere l’aglio e la frutta secca nel robot, tritare grossolanamente, poi unire il resto degli ingredienti (salvia, olive, sale e succo di limone) e tritare ancora, versando sopra consistenza desiderata. l’olio a filo fino alla 5. Tenere da parte. 6. Tagliare il salmone a listerelle e farle rosolare in una padella leggermente unta, unendo anche un paio di cucchiaini di succo di limone e, a piacere, una punta di peperoncino. 7. Lessare la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolarla al dente e trasferirla nella padella con il salmone. 8. Aggiungere il pesto di salvia e mescolare il tutto delicatamente, unendo se necessario qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. 9. Servire subito e buon appetito! Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Ale e Claudia “Che pesto ti frulla?” Non so quali “consigli” mi porterà il fine settimana in famiglia. Vi abbraccio tutti e vi auguro un felice week end. Buon proseguimento… Risotto al cedro e salmone. Di speranze, di colori… Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi sogni, perché c’è un’unica creatura che può fermarti, e quella creatura sei tu. Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni. Non smettere mai di cercare, tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa. L’unico responsabile del tuo successo o del tuo fallimento sei tu, ricordalo… ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento, la voce corre nell’aria, cambiandone il corso. Se sei brava da udire abbastanza, tu potrai ascoltare l’eco di saggezze e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio. Tutto il sapere del mondo è a disposizione di chiunque sia disposto a credere e a voler ascoltare. La libertà è una scelta che soltanto tu puoi fare: tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure. Non è mai una vera tragedia provare e fallire, perché prima o poi si impara, la tragedia è non provarci nemmeno per paura di fallire. Mentre noi possiamo orientare le nostre mosse verso un obiettivo comune, ognuno di noi deve trovare la sua strada, perché le risposte non possono essere trovate seguendo le orme di un’altra persona…. Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te, immagina ciò che puoi raggiungere quando sei tu a credere in te stessa. [Peter O’Connor – da “Ali sull’oceano”] Rosa come l’ottimismo – Verde come la speranza – Giallo come il sole! Sono i colori della primavera, sono i colori del mio risotto di Pasquetta. Altro agrume, altro esperimento…altro centro a detta della talpa che stavolta almeno il salmone è riuscito a distinguerlo ^__^ Per il cedro…beh, lo perdono! In fondo a occhio, la scorza grattata poteva sembrare limone! Risotto al cedro e salmone Print Prep time 15 mins Cook time 30 mins Total time 45 mins Per 4 persone Author: Federica Recipe type: Primi piatti Serves: 4 Ingredienti 300 gr di riso Carnaroli 150 gr di fave sgusciate 150 gr di piselli sgusciati 100 gr di salmone affumicato 1 cedro non troppo grande 1 scalogno brodo vegetale olio evo 1 noce di burro (facoltativo) sale pepe bianco macinato fresco Procedimento 1. Tritare lo scalogno e tagliare il salmone a listerelle. 2. Grattugiare la scorza del cedro (solo la parte gialla), spremere il succo, filtrarlo e tenerlo da una parte. 3. In una casseruola far appassire lo scalogno con 2-3 cucchiai di olio, senza lasciarlo colorire, aggiungere le fave (private della pellicina), i piselli e, a metà cottura, unire anche il riso. Lasciarlo tostare mescolando con un cucchiaio di legno, sfumare con il succo di cedro e, una volta evaporato, portare a cottura unendo poco alla volta il brodo bollente e mescolando di tanto in tanto. 4. A qualche minuto dal termine, unire le listerelle di salmone e regolare di sale. 5. A fine cottura profumare con la scorza di cedro grattugiata e una macinata di pepe fresco, mantecare a piacere con una noce di burro, mescolare, lasciar riposare un paio di minuti e servire. Note In mancanza del cedro, si può usare un limone grande e profumato (quelli di Sorrento), ma con il cedro c’è una marcia in più! Aggiungo questa ricetta a “Riso(t)TIAmo?” de La Cucina Piccolina Un bacio a tutti e buon week end. Tortino di uova cavolfiore e Riciclando… con ceci, salmone. Vi è mai capitato di riciclare a qualcuno un regalo poco gradito, o addirittura di vedervi “riciclato” un regalo che avete fatto voi stessi? A me la prima no, è completamente fuori della mia ottica. In compenso mi è capitata la seconda! A Natale avevo regalato ad una “conoscente” vicina (…mooooolto vicina) una pirofila di porcellana bianca, niente di troppo impegnativo ma che faceva la sua bella figura, giusto per gli auguri. Qualche settimana fa è successo che quella stessa pirofila, sì proprio quella e mi ci giocherei anche le mani che fosse “lei”, è tornata indietro “al mittente” (alias la sottoscritta) con tanto di dedica: “so che tu cucini spesso, di sicuro ti potrà far comodo!” Fosse stato qualcun altro probabilmente ci sarei rimasta male ma con lei no, non potevo prendermela. Anzi confesso che la cosa non è che mi sia del tutto dispiaciuta, quella pirofila mi piaceva anche (altrimenti non l’avrei comprata da regalare!) e comodo me lo farà di certo. Ma dentro di me mi son fatta una gran bella risata: se solo “illa” si fosse ricordata che gliel’avevo regalata io, penso sarebbe andata a nascondersi altro che dietro la lavagna! Ora, se vi capitasse invece di preparare un gustoso risotto e da questo vi avanzassero delle belle (ma proprio BELLE!) cimette di broccolo, delle saporite falde di salmone e degli sfiziosi ceci un po’ agrumati…voi che fareste? Sì ho capito, qualcuno starà già dicendo “il bis del risotto” e io invece…ci ho fatto la frittata! Sì, proprio la frittata ^__^ Ho sempre detto che l’ovetto in cucina è un vero e proprio jolly di pronto soccorso e anche stavolta, da amico fidato, non si è sottratto dal prestarmi il suo aiuto. E se per la frittatina usi anche in una pirofilina carina, ecco che il bell’ovetto fa anche la sua figura di tutto rispetto. Voi l’avreste detto che era un “riciclo”? Su siate buoni…ditemi di no! La cavia non se n’è accorta ^__^ P.S. Non è che mi sono ricordata degli avanzi solo ora, a distanza di circa 3 settimane! E’ che tra un dolce e l’altro la ricetta me l’ero dimenticata in archivio! La vecchiaia…brutta bestia! Tortino di uova con ceci, cavolfiore e salmone Print Prep time 15 mins Cook time 30 mins Total time 45 mins Per 2 persone Author: Federica Recipe type: Secondi piatti Serves: 2 Ingredienti 4 uova cimette di cavolo romanesco già lessate q.b. ceci già lessati q.b. salmone cotto al vapore o lessato q.b. (in alternativa 1 scatola di salmone al naturale) 1 tazzina da caffè di latte 1 scalogno Grand Marnier polvere d’arancia sale olio evo Procedimento 1. In un tegame far soffriggere leggermente con 1-2 cucchiai di olio un pezzetto di scalogno tritato. 2. Aggiungere le cimette di broccolo, il salmone sfaldato grossolanamente, i ceci, un pizzico di polvere d’arancia (o un po’ di scorza grattugiata) e lasciar insaporire velocemente, sfumando con un goccio di Grand Marnier. 3. Regolare di sale. 4. Sbattere le uova in una ciotola, unire il latte, un pizzico di sale, il mix a base di salmone e mescolare bene. 5. Trasferire il tutto in una pirofila (o in due pirofiline monoporzione) rivestita di carta forno e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti. 6. Lasciar riposare un paio di minuti e servire. Bon Appétit. Alla prossima… Risotto ai broccoli e salmone su crema di ceci. Di necessità virtù! Ragazzi non è bellissimo? No, non la foto in sé (si fa quel che si può!)…il soggetto della foto! Calma, NON sono in preda alle allucinazioni, NON sto delirando, so benissimo che è un BROCCOLO! E so anche se avessi messo la foto di Roul Bova la vostra reazione sarebbe stata decisamente diversa (pure la mia!!!), ma visto che questo vorrebbe essere un blog di cucina, più o meno, il soggetto gastronomico ci stava tutto. Confesso che ho un debole per cavoli e broccoli di tutti i tipi, ma il broccolo romano lo trovo un piccolo capolavoro della natura, ogni cimetta sembra scolpita a regola d’arte e stavolta, prima di buttarlo in pentola non ho proprio resistito al “click” Figuratevi che ha conquistato anche mia suocera che prima non lo conosceva. Una domenica ero da lei e d’un tratto me la vedo uscire in terrazza e tornare indietro con un canovaccio con dentro qualcosa…un broccolo romano! Lo teneva fuori al fresco da una settimana perché le dispiaceva cucinarlo! A quel punto le ho detto che sarebbe stato peggio farlo finire nella spazzatura, piuttosto che in pentola; non avrebbe retto ancora per molto! Bello, buono e ricco di tante benefiche proprietà, il nostro broccolo si è rivelato anche un prezioso aiuto per la sottoscritta alla prese con la necessità di smaltire un certo ingrediente abbondante in dispensa. Chissà…magari rifornito inaspettatamente da qualcuno… Broccolo e riso, bella coppia. Ma se a carboidrati e verdure aggiungiamo anche una buona quota di proteine animali (pesce) e vegetali (legumi) insieme ad una leggera nota profumata che non guasta mai, quello che ne viene fuori è un piatto unico sano, nutriente, gustoso e, passatemi la licenza per questa volta, anche carino se presentato così! Siete curiosi di conoscerlo? Allora ve lo presento… P.S. temo che i primi piatti per un po’ saranno monotematici!!! P.P.S. la talpa adora i risotti. Ho il sospetto che quell’essere fra le nuvole non fosse poi tanto fra le nuvole!!! Risotto ai broccoli e salmone su crema di ceci Print Prep time 1 h Cook time 3 hours Total time 4 hours Per 4 persone Author: Federica Recipe type: Primi piatti Serves: 4 Ingredienti – per il risotto 300 gr di riso per risotti 1 broccolo romano salmone fresco a fette (circa 400 gr) 2 scatole di salmone al naturale 1 scalogno 1 bustina di zafferano Grand Marnier q.b. olio evo burro salato sale – per il court-bouillon nel caso si usi il salmone fresco 1 carota 1 gambo di sedano ½ cipolla bionda pepe nero in grani – per la crema di ceci 150 gr di ceci secchi ½ cipolla bionda 1 foglie di alloro 1 arancia non trattata olio evo sale pepe Procedimento 1. Ammollare i ceci in acqua per almeno 6-8 ore, scolarli, sciacquarli e metterli a cuocere a fuoco dolce coperti di acqua insieme alla cipolla a spicchi, la foglia di alloro, qualche grano di pepe e la scorza d’arancia (solo parte arancione). 2. Una volta che i ceci saranno morbidi, passarli al setaccio insieme ad un po’ dell’acqua di cottura (senza alloro e senza scorza di arancia). 3. In una pentola scaldare un cucchiaio di olio insieme a della scorza d’arancia grattugiata, unire la crema di ceci, regolare di sale, mescolare e far cuocere a fuoco 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. dolce per una decina di minuti. Deve risultare una crema piuttosto densa. enere da parte in caldo. Se utilizzate il pesce fresco, preparare un court bouillon portando ad ebollizione in un tegame dell’acqua con carota, sedano, cipolla e 4-5 grani di pepe. Lasciare sul fuoco per circa 15 minuti, poi aggiungere le fette di salmone e cuocerle per una decina di minuti. Scolare il pesce, lasciarlo raffreddare, eliminare pelle ed eventuali lische e sfaldarlo grossolanamente. Se invece optate per il salmone in scatola, sarà sufficiente scolarlo da liquido di conservazione. Mondare il broccolo, lessarlo intero al vapore mantenendolo al dente poi dividerlo in cimette. In un tegame soffriggere lo scalogno tritato finemente con 2-3 cucchiai di olio evo, aggiungere il riso, lasciarlo tostare, sfumare con il Grand Marnier e lasciar evaporare. 12. Proseguire quindi la cottura del riso unendo man mano acqua calda bollente). (o se preferite, del brodo vegetale 13. Regolare di sale. 14. A 5 minuti dal termine, aggiungere lo zafferano, le cimette di broccoli e il salmone. 15. Fuori dal fuoco mantecare con una noce di burro salato e impiattare il risotto con un coppapasta sulla crema calda di ceci a specchio. 16. Profumare a piacere con del pepe nero macinato al momento e servire subito. Con questa ricetta pertecipo a “Piatti unici” il gustosissimo contest di Eleonora e non potevo certo perdermi “Ma sei proprio un broccolo!” il contest tutto verde di Eli Un bacio e alla prossima… Pasta al salmone e radicchio bianco. Talpe a confronto! Ci sono talpe e…talpe! C’è la talpa-freddolosa, la sottoscritta, che passerebbe l’inverno al calduccio di un bel piumone azzurro cielo, cullata dal materasso nuovo in un letargo profondo. E poi c’è la talpa-cavia che a detta della prima avrebbe bisogno di un’accurata visita oculistica…ma molto accurata! O forse avrebbe solo bisogno di un re-settaggio come per i computer? In passato ho cercato di istruirla (la talpa!) sulle caratteristiche dei fichi maturi col risultato che tornasse a casa con delle simil “palline verdi da ping pong” fortunatamente in parte recuperabili! Forse non ero stata troppo chiara?!?!?! Mah…tutto può essere! C’è stata anche la volta delle rondelle di asparagi scambiate per piselli! Certo un po’ squadrati ma metti caso fossero transgenici? Coi tempi che corrono come si fa a fidarsi cari miei!!!!!!!! Poi è stata la volta della farina di grano saraceno i cui bruscolini neri sono stati scambiati per semi di papavero! Colpa forse del sacchetto di semini lasciato in giro il giorno prima? Boh…forse! E che dire dei pompelmi? “Mi compreresti due pompelmi rosa quando esci nel pomeriggio? Sono questi” (ne era rimasto sempre uno nel portafrutta) E se ne torna a casa con 4 arance! Belle eh…ma pur sempre arance! Ma con la pasta di domenica siamo al clou! “Cosa ci hai messo, CAROTE e ZUCCHINE?” E io che pensavo di aver avuto un’idea carina e di trattarlo bene con SALMONE e RADICCHIO BIANCO! Chi mi suggerisce come riprogrammarlo?!?!?!? P.S. Se non fossi certa del sapore avendola assaggiata, mi verrebbe qualche dubbio anche su quel “BUONISSIMA!” MEZZE PENNE al SALMONE e RADICCHIO BIANCO Print Prep time 10 mins Cook time 15 mins Total time 25 mins Per 4 persone Author: Federica Recipe type: Primi piatti Serves: 4 Ingredienti 300 gr di mezze penne rigate 100 gr di salmone affumicato 2-3 foglie di radicchio milanese (regolarsi a seconda della dimensioni, in genere sono maxi!) 1 bustina di zafferano 1 piccola cipolla olio evo sale peperoncino (facoltativo) Procedimento 1. Lavare le foglie di radicchio, sgocciolarle bene e tagliarle a striscioline non troppo sottili. 2. Tritare finissima la cipolla e farla leggermente appassire in una padella con 3-4cucchiai di olio, aggiungere il salmone tagliato a listerelle e quando è rosolato, unire anche il radicchio e lasciar insaporire. 3. Cuocere a fuoco moderato per circa 5 minuti, regolando di sale e aggiungendo la bustina di zafferano diluita in un paio di cucchiai di acqua calda. 4. A piacere unire anche una punta di peperoncino (io l’ho messo…avevate dubbi?!?!?!) 5. Nel frattempo lessare la pasta al dente, scolarla, trasferirla nella padella con il condimento e lasciarla insaporire a fiamma media per qualche istante. 6. Servire subito. Un abbraccio a tutti, alla prossima…