La Repubblica 02/08/2013 GAFFE DI BERSELLI “EVVIVA, ANZI NO

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La Repubblica 02/08/2013 GAFFE DI BERSELLI “EVVIVA, ANZI NO
La Repubblica 02/08/2013
GAFFE DI BERSELLI “EVVIVA, ANZI NO”
SILVIA BIGNAMI
COME quella di Filippo Berselli, ex senatore e numero uno del Pdl locale, che sballa di netto la
prima lettura del verdetto, e prima gioisce, su Facebook («Annullata la condanna»), poi deve
correggersi, fare inversione a U e dar la colpa alle solite diaboliche tecnologie («è stato un errore,
m’era andato in tilt l’Ipad »). I Democratici bolognesi sono invece un centinaio, riuniti ieri sera in
via Rivani, poichè là si presenta il comitato di appoggio al candidato alla segreteria nazionale
Gianni Cuperlo. Guidati in prima fila dal deputato Andrea De Maria e dall’ex segretario regionale
Salvatore Caronna, appaiono comunque felici. «Stasera siamo testimoni di una nuova era», dice uno
dei militanti entrando nella sede. Il segretario provinciale Raffaele Donini è a Castenaso per
un’iniziativa, non commenta per prudenza, ma sorride tra le pacche sulle spalle dei militanti.
La tensione si sblocca solo quando, sui cellulari, arrivano le parole di Guglielmo Epifani: «Le
sentenze vanno rispettate». Vale a dire che il Pd voterà per far decadere il senatore Berlusconi.
Soddisfatti tutti, in federazione. Chi arriva, arriva contento. Poi, c’è chi ancora non ci crede e parla
di «sentenza all’italiana », per quel piccolo rinvio dell’interdizione che sembra attenuare la pena,
ma viene presto rassicurato dagli altri. «Sentenza giusta», sorride il presidente del consiglio
provincialeStefano Caliandro. «Condivido Epifani», dice il capogruppo in Comune Francesco
Critelli. Sorridono Simona Lembi e Lele Roveri. E tuttavia le notizie da Roma incombono, si
controlla lo smartphone, e l’atmosfera è un po’ sospesa: «Ci sarà il congresso? », si chiede
qualcuno. «Oggi Berlusconi è stato condannato, non possiamo fare finta che non sia accaduto
nulla», dice dal palco l’ulivista Pietro Aceto. «Nulla sarà più come prima» dicono altri. E a
rischiare, lo sanno tutti, è il governo Letta