Il Pendolo Semplice
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Il Pendolo Semplice
Liceo Scientifico Augusto Righi, Cesena Esperienza di Laboratorio di Fisica Il Pendolo Semplice Misureremo il periodo di oscillazione di un pendolo semplice mettendo in luce diverse sue proprietà, ed infine determineremo l'accelerazione di gravità. Premessa Un pendolo semplice è un piccolo pesetto vincolato ad un sostegno per mezzo di un filo flessibile, inestensibile e di massa trascurabile; la posizione di equilibrio è la posizione nella quale il centro di sospensione, il filo teso, e il baricentro del pesetto sono allineati lungo la verticale; se si allontana il pesetto dalla posizione di equilibrio lasciandolo successivamente libero, esso torna ad oscillare attorno a questa posizione. Il periodo del pendolo è il tempo che esso impiega a compiere una oscillazione completa, ovvero a tornare nella posizione da cui è partito e nelle stesse condizioni di movimento; se l'angolo di apertura dell'oscillazione è piccolo (minore di circa cinque gradi) per il moto del pendolo valgono le seguenti proprietà: I. le oscillazioni hanno lo stesso periodo, II. il quadrato del periodo T è direttamente proporzionale alla lunghezza pendolo: L2 = costante L del T III. il periodo non dipende dalla massa del pendolo (essendo il filo di massa trascurabile, la massa del pendolo è data dalla massa del pesetto). Con il nostro apparato sperimentale non siamo in grado di verificare la propriet à I. (dovremmo infatti misurare con precisione l'angolo di apertura dell'oscillazione), mentre siamo in grado di verificare le proprietà II. e III. Riccardo Fabbri 1 Liceo Scientifico Augusto Righi, Cesena Esperienza di Laboratorio di Fisica Procedimento (1) Posizionare il filo teso in modo tale da avere la massima lunghezza possibile del pendolo, e facendo attenzione a non costruire l'oscillazione con i morsetti dell'apparecchio. Misuriamo la lunghezza L1 del pendolo, e con un cronometro digitale misuriamo l'intervallo di tempo Δ T 1 necessario a terminare tre oscillazioni complete: Δ T 1 = 3⋅T 1 . Le misure vanno effettuate annotando la sensibilità degli strumenti di misura, e L e e Δ T . (2) Usando la teoria sulla propagazione degli errori dalle misurazioni dirette a quelle indirette estraiamo dai dati sperimentali il valore del periodo L 1 T 1 = ⋅Δ T 1 e la grandezza K 1= 12 con le rispettive incertezze assolute. Esprimere 3 T1 la misura di L1 , T1 e K1 con le corrette dimensioni. (3) Ripetiamo le misurazioni con una nuova configurazione dell'apparato sperimentale, avendo accorciato il più possibile la lunghezza del pendolo mantenendo lo stesso pesetto; per far ciò abbasseremo il morsetto a cui è agganciata l'estremità del filo nella stanga verticale. Misuriamo quindi in questa seconda configurazione le grandezze L2 e Δ T 2 L ed estraiamo infine il periodo T 2 e la grandezza K 2 = 22 con le rispettive incertezze. T2 Considerando gli errori sperimentali, le due misure della grandezza del rapporto K sono consistenti? Possiamo dire che K = K = K = costante? In caso di risposta positiva avremo verificato che all'aumentare della lunghezza del pendolo il quadrato del periodo aumenta anch'esso proporzionalmente, ovvero la propriet à II. 1 2 (4) Cambiamo ora il pesetto in dotazione con uno diverso. Pesiamo inizialmente su una bilancia i due pesetti per verificare che hanno effettivamente massa diversa, e Riccardo Fabbri 2 Liceo Scientifico Augusto Righi, Cesena Esperienza di Laboratorio di Fisica successivamente appendiamo il nuovo corpo al filo, mantenendo la stessa lunghezza del pendolo (ovvero, evitando di spostare il morsetto alla base della stanga). Dopo aver misurato nuovamente la lunghezza L3 del pendolo per essere sicuri di non averla inavvertitamente modificata (L3 = L2 ), misuriamo l'intervallo di tempo Δ T 3 necessario a compiere tre oscillazioni complete: Δ T 3 =3⋅T 3 , e, seguendo il procedimento del punto (2) determiniamo il periodo del pendolo T 3 e la sua incertezza. Considerando gli errori sperimentali, la misura del periodo è variata cambiando la massa del pesetto (ovvero, possiamo dire che T = T = costante ) ? In caso di risposta positiva avremo verificato che il periodo del pendolo non dipende dalla massa del pesetto, ovvero la proprietà III. 2 (5) 3 La teoria ci dimostra che, per un pendolo con piccole oscillazioni, il periodo T dipende dal valore dell'accelerazione di gravità g secondo la relazione T = 2 π L ovvero: L g = 4 π 2⋅ 2 . T gravità g √ g Abbiamo quindi la possibilità di estrarre il valore dell'accelerazione di dalle tre misure fatte del rapporto L T2 nei punti (2,3,4). Sono i tre valori di g consistenti entro l'errore della misura? Se non lo fossero è probabile che abbiamo inavvertitamente introdotto una perturbazione nella misura, ovvero che non abbiamo eseguito l'esperimento in modo controllato. Cerca in tale eventualità una possibile causa di perturbazione. In caso invece di risposta positiva possiamo considerare come miglior stima da noi ottenuta di g la media delle tre misure e come incertezza della misura l'errore massimo. Esprimi questa misura correttamente con le sue unità di misura. Hai probabilmente determinato per la prima volta l'accelerazione di gravità g, congratulazioni! Riccardo Fabbri 3