Notiziario del 15/06/2010

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Notiziario del 15/06/2010
BAMBINI
LAVORATORI
GIUGNO 2010
PROGETTO
In Perù lavorano 2 milioni e 115 mila minori tra i 6 e i 17 anni
IL 17% DEI POVERI È UN
BAMBINO LAVORATORE
Carissimi sostenitori,
con una popolazione di 28 milioni di abitanti,
di cui il 45% che vive in condizione di povertà, il
Perù non può certo vantare un’efficacie gestione
politica ed economica. Anzi, il continuo smodato
sfruttamento delle risorse naturali, e la mancanza
di una distribuzione equa della ricchezza, comportano un continuo smacco ai diritti umani. A
fronte di questo la popolazione chiede maggiore
attenzione nel campo di educazione, salute e lavoro, e il governo dovrà tenerne conto dato che
le elezioni amministrative e presidenziali sono
alle porte.
Secondo gli ultimi rilevamenti, in Perù lavorano 2 milioni e 115 mila bambini e adolescenti
tra i 6 e i 17 anni. E il 59% del lavoro minorile si
concentra in attività agricole e nelle zone rurali
del Paese.
Tuttavia, i programmi di sviluppo dedicati
all’infanzia non evidenziano alcun accorgimento per la vita di tanti giovani lavoratori. E proprio
per questo motivo si autorganizzano e premono sulle autorità con proposte circa i loro diritti,
contribuendo alla costruzione di un’agenda pubblica sul tema del lavoro minorile, puntando l’attenzione sul riconoscimento legale di un lavoro
decoroso e su una valorizzazione delle specifiche
capacità.
Parallelamente la OIT (Organizzazione Internazionale del Lavoro) persegue nella propria
campagna contro i NATs: “Diamoci un obiettivo –
dicono- sradichiamo il lavoro minorile”. Un modo
semplicistico, secondo noi, e assolutamente scorretto, per trattare la questione.
Rispetto a tale scenario la nostra associazione
deve farsi perciò sentire con compagne e iniziative di denuncia di chi muove l’opinione pubblica
contro l’interesse, ma soprattutto i diritti di base,
dei NATs.
Anche a questo scopo abbiamo partecipato
con entusiasmo all’incontro organizzato dalle
associazioni europee solidali al movimento dei
NATS, intitolato “Verso un mondo con un lavoro dignitoso per i bambini e adolescenti: buone
pratiche verso il 2016”. L’incontro ha prodotto interessanti riflessioni sul futuro e posto l’accento
sulla necessità di ricercare alternative che garantiscano benessere e vita a tanti bambini e adolescenti.
Olga Rivera
Associazione Bambini lavoratori - Manthoc
In questo modo i NATs partecipano in prima persona ai processi di sviluppo locale e alla difesa dei diritti dei bambini
STUDIO E LAVORO, ENTRAMBI STIMOLI IMPORTANTI PER CRESCERE
Sono 60 i nuovi alunni che quest’anno hanno
frequentato la scuola Monsignor Julio Gonzàles
Ruiz del Manthoc. 60 bambini che altrimenti sarebbero rimasti esclusi dall’istruzione pubblica
a causa di un reddito famigliare troppo basso o
perché costretti nelle ore di lezione a lavorare per
guadagnarsi la giornata.
L’apprendimento promosso dalla nostra Scuola è stato allora accompagnato anche da alcune ore dedicate al supporto pedagogico e agli
incontri sulla salute. E sono state programmate
visite domiciliari settimanali per garantire un’assistenza continua ai Nats, sia a livello scolastico
che per il processo di regolarizzazione dei loro
documenti d’identità.
Per i casi più difficili -maltrattamenti o problemi di altra natura esistenti in famiglia- si sono
tenute riunioni e laboratori mensili indirizzate
anche ai genitori e famigliari dei ragazzi, affinché
anche questi possano partecipare al percorso di
crescita dei propri figli.
Tra le tante attività a cui hanno partecipato
i bambini, merita particolare attenzione quella
programmata con gli educatori: un’intera giornata di pulitura e di ritinteggio della scuola. Cominciando dalla facciata, fino ad arrivare all’interno
di ciascuna aula, i ragazzi hanno quindi preso in
mano pennelli e stracci e hanno dato nuova vita
a muri, tavoli, sedie e persino al parco che circonda la scuola. È stata una giornata di duro lavoro,
ma molto divertente, nella quale i bambini hanno capito l’importanza di disporre di uno spazio
tutto per loro e di quanto sia importante tenerlo
in ordine e rispettarlo, per il bene di tutti.
Sul fronte dei laboratori artigianali, i giova-
ni hanno sviluppato nuove abilità che in futuro
potrebbero offrire più di un’alternativa di lavoro.
Prima di tutto con i biglietti augurali che ormai
hanno un buon mercato sia nella sede centrale
dei Nats a Franco Macedo, sia nel quartiere di
Amauta.
Amauta è anche molto famosa per l’attività
di serigrafia, mentre a Cajamarca si prediligono i
lavori di falegnameria. Come associazione abbiamo anche aderito alla Rete Peruviana del Commercio Giusto e del Consumo Etico per la creazione di un’economia solidale e sostenibile nel
nostro Paese. In questo modo i giovani lavoratori
possono avere uno sbocco di mercato sicuro per
i propri prodotti.
All’officina di serigrafia e stampa quest’anno si
sono iscritti 12 NATs, tra i 12 e i 15 anni, 9 maschi
e 3 femmine. Inoltre è stato creato un manuale
di stampa che descrive tutti i processi del lavoro:
dalla preparazione del telaio alla stampa finale,
passando per tutte le fasi di preparazione e utilizzo del colore e degli utensili.
Alla produzione dei bigliettini lavorano 16
NATs che seguono dall’ideazione degli articoli
alla loro specifica realizzazione. Nell’anno in corso sono stati creati ben 1.500 biglietti! Qui vi lavorano per 4 ore al giorno ragazzini dai 9 ai 16 anni
costantemente seguiti da una collaboratrice che
si occupa di accertare il loro livello di salute, di
educazione, e che li aiuta ad organizzare la propria vita lavorativa insegnando loro a risparmiare
i guadagni per qualcosa di davvero utile.
Gli articoli così realizzati vengono poi promossi attraverso la rete di Economia Solidale del
Paese, e messi in vendita per esempio nei negozi
del Commercio Equo e Solidale, nelle sedi dell’associazione Manthoc e in tutte la altre occasioni
possibili, come per esempio le fiere o le feste popolari.
Invece con il laboratorio di falegnameria si
vuole offrire ai NATs una reale opportunità lavorativa nella zona della scuola di Cajamarca, dove
i ragazzi, assieme ai docenti, stanno pensando
a elaborare un documento che metta in luce le
abilità da loro acquisite nel corso degli anni, ovvero una conoscenza generale del laboratorio
e degli utensili in uso, la differenza tra i diversi
tipi di legno e le rispettive caratteristiche, l’arte
dell’essicazione e dell’intaglio del legno, la creatività nell’immaginare e creare i modellini di nuovi
giochi educativi. Infatti, parallelamente a questo
processo, hanno anche imparato a riconoscere
l’aspetto educativo che può assumere il giocatto-
lo per lo sviluppo del bambino, per la sua crescita
e la sua fantasia, e quindi l’importanza del diritto
al gioco che non può essere negato o etichettato
come un “diritto minore”. E proprio in quest’ottica produttiva/educativa, sta prendendo piede la
produzione artigianale dei puzzle e rompicapo,
capaci di divertire e allo stesso modo di impegnare l’immaginazione dei ragazzi.
In questo modo i NATs che frequentano i laboratori partecipano in prima persona ai processi di
sviluppo locale, accumulando esperienze lavorative, rendendo più forti le organizzazioni stesse
che li appoggiano, applicandosi per l’ottenimento di un lavoro dignitoso e diventando giorno
dopo giorno i veri artefici del loro destino.
Hilda Fernandez
equipe Bambini lavoratori - Manthoc
T E S T I M O N I A N Z A
Fa la quinta elementare ma la mattina e la sera aiuta la mamma al mercato
ROBI, VENDITORE, SCOLARO E BAMBINO
Mi chiamo Robi, sono un bambino lavoratore di 11 anni. Mi alzo alle 5 di mattina per aiutare
mia mamma a preparare il latte di soia che poi vendiamo nel quartiere. Lavoro fino alle 7.30 e,
dopo aver venduto tutto quello che abbiamo preparato, torno a casa e faccio la colazione che intanto mi ha preparato la nonna.
Poi vado a scuola a piedi. Frequento la quinta elementare con buoni risultati tanto che quest’anno mi hanno anche eletto rappresentante di classe e ne sono molto orgoglioso. Alle 13 terminano le
lezioni e vado a casa per il pranzo. Qui trovo la mamma, le mie sorelle e la nonna.
Ma alle 15 esco di nuovo per andare nella sede del Manthoc, qui trovo tutti gli altri e con loco ci
diamo da fare per preparare un testo sul lavoro minorile, oppure una delle tante campagne di sensibilizzazione a cui partecipiamo come Movimento. Alle 17 torno a casa per aiutare la mia famiglia a preparare le cose da vendere al mercato: “anticuchos” di pollo e “empanadas” di farina.
Abbiamo infatti una piccola rivendita che è anche la nostra unica forma di sostentamento.
Personalmente mi diverto anche a dare una mano perché, mentre sono lì, posso chiacchierare e
scherzare con la gente del quartiere. Certe volte la sera gioco anche a calcio con i ragazzi della
mia zona.
Arrivato a casa, mi lavo, mangio pane con il té, e faccio i compiti: non ne ho mai molti perché
spesso li faccio in biblioteca, a scuola. Così alle 22 vado a dormire.
Eccola la mia vita, fatta di scuola, casa, gioco e impegno.
Effettivamente molte cose da distribuire in sole 24 ore, ma nonostante tutto non mi sento mai stanco, anzi sono molto felice
perché mi sembra di diventare ogni giorno più utile, di avere
conquistato la fiducia e la stima di tante persone, sia al Mathoc
che nel quartiere.
testimonianza raccolta da Rosa Jimenez
equipe Bambini lavoratori - Manthoc
Accompagnati dai nostri operatori hanno visitato 5 regioni italiane
Anche quest’inverno ProgettoMondo Mlal ha
ospitato una delegazione di bambini e adolescenti
lavoratori dal Perù: Nilton, di 12 anni, Milagros di 15 e
Alex di 22, l’educatore che li ha accompagnati.
I ragazzi hanno portato nelle scuole
italiane la propria esperienza, una visione del lavoro e la volontà di partecipare
alla vita politica e sociale del Paese, ma
ogni volta che arrivano in Italia portano
soprattutto la vivacità della loro età.
Dopo le prime peripezie di viaggio,
che hanno visto valigie disperse per giorni e una raccolta tempestiva tra noi colleghi di berretti sciarpe e maglioni per
evitare un inizio raffreddato, come operatori di ProgettoMondo Mlal abbiamo accompagnato
i ragazzi in un tour che li ha visti toccare ben 5 regioni
diverse.
Siamo partiti da alcune classi delle scuole primarie veronesi, dove i ragazzi sono rimasti colpiti dallo
spazio e dai materiali di cui dispongono facilmente
gli alunni, sia per il gioco che per l’apprendimento.
Una seconda tappa è stata a Riva del Garda con i
ragazzi di un liceo e con le passeggiate in riva al lago,
le foto, le chiacchiere e i primi esperimenti con la cucina italiana.
Poi vari incontri nelle scuole piemontesi, tra Alba
e Torino, dove ragazzi, più o meno coetanei, hanno
ascoltato con interesse i loro racconti con grande
soddisfazione dei nostri ospiti.
Milagros è poi rimasta affascinata dalle attrezzature di un istituto professionale per parrucchieri e se
ne è andata con un po’ di rammarico per una messa
in piega mancata!
Incredibile il successo ottenuto nella Bottega del
Commercio Equo e Solidale di Alba dove il pubblico
è rimasto letteralmente a bocca aperta, stupito dalla
B R E V I
primo piano
NAT’S IN TOUR
capacità espositiva, dalla freschezza e maturità con
cui offrivano ai presenti la propria testimonianza.
Addirittura qualcuno ha chiesto loro di firmargli
un autografo! Ad Alba e a Brà, sono stati anche invitati dal sindaco a visitare le sale comunali e a
conoscere assessori, consiglieri e altri gruppi di ragazzi che partecipano alla vita politica locale. In questo modo i nostri amici peruviani, già piccoli sindacalisti in erba, hanno potuto confrontarsi, raccogliere spunti e
lasciare, a loro volta, qualche idea.
Il tour è proseguito verso Vicenza con
appuntamenti in 3 scuole primarie, e con
un gruppo scout. Ma poi finalmente per
loro è arrivata una giornata (domenica) ed è
stato commovente il loro primo incontro con la neve:
tra pupazzi, palle di neve, prove di sci e passeggiate,
non volevano lasciare più la montagna.
E …. visto che sembravano apprezzare il clima rigido, li abbiamo mandati in Estonia ad incontrare altre
scuole superiori. E così, a -20 gradi, hanno sperimentato il freddo pungente che toglie il respiro. Piuttosto
spaesati di fronte a un ambiente tanto differente, sia
per il paesaggio che per la situazione politica, hanno anche scoperto che la scuola lì è gratis fino ai 18
anni!
I sistemi scolastici differenti, il confronto con coetanei interessati e attenti ai loro racconti, paesaggi e
cibi indimenticabili… hanno entusiasmato i ragazzi.
E alla fine di tutto, le valige di Milagros, Nilton e Alex
sono tornate in Perù più cariche di come (non) erano
arrivate, ricche di emozioni e conoscenze. E questa
volta senza ritardi alla consegna!
Eleonora Baldi
ProgettoMondo Mlal
Scuola ed Educazione
• NOZZE IN CASA MLAL. Chiara Bebber, ex nostra rappresentante in Perù, e oggi madre di un bellissimo
bambino, Matteo, ha festeggiato un’altra volta la sua unione con Julio, il compagno peruviano con cui
si era già sposata ma solo con rito civile durante la sua permanenza in Perù. Rientrati tutti in Italia ne
hanno approfittato anche per celebrare con amici e parenti il battesimo del loro piccolo. La somma
altrimenti dedicata alle bomboniere di amici e parenti è andata ai nostri Progetti di cooperazione allo
sviluppo in Perù. Grazia Chiara e in bocca al lupo per una lunga vita famigliare serena.
• CERIMONIE SOLIDALI. Tra la primavera e l’estate non mancano le occasioni di festa. E sempre più
persone scelgono di devolvere a un progetto di solidarietà quanto spenderebbero invece per confetti,
bomboniere o altri doni. I progetti che sostengono i diritti dei bambini e degli adolescenti sono sempre
i più “gettonati” così anche la nostra Organizzazione propone oggetti di artigianato prodotti nei vari
Paesi in cui siamo presenti per unire l’idea del segno a quella molto più concreta della solidarietà internazionale. Per chi fosse interessato: http://www.progettomondomlal.org/info/attivita/idee/it.
viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org
Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal
c/c postale 12808374
c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320), causale “Progetto Bambini Lavoratori del Manthoc”