Leggi l`articolo - Autolinee Toscane
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• • • • J,. / cac e1Tar • • cheMo L-, /c//,)cciati" sia • ., congelato t ra / ,„ „r ' 7%.. tosca %„ ro l bando regionale è formalmente salvo ma esiti sono stati annullati Tutto resta com'è in attesa che i duellanti decidano le future strategie ILARIA CIUiI SENTENZA esplosiva per il bus in Toscana, quella di ieri del Tar . Il tribunale amministrativo formalmente non annulla la gara regionale per la concessione del servizio pubblico in un lotto unico per tutta la Toscana per 11 anni e 400 milioni l'anno. Anzi, ne salva espressamente , il bando. Però ne annulla l'esito. Di fatto rende la gara priva di efficacia , la congela . Il tribunale amministrativo annulla l ' aggiudicazione da parte della Regione a Ratp che , partecipando attraverso la sua azienda locale Autolinee Toscane, aveva fatto un ribasso del 3%. Esclude ugualmente il diritto a partecipare del secondo arrivato , il consorzio delle aziende toscane, Mobit , in cui ha ruolo centrale Ferrovie ( ribasso dell' 1,75%). Non essendoci altri concorrenti, la gara crolla . Per i cittadini significa continuare a viaggiare sugli stessi bus di adesso , su cui le aziende non investono più di tanto perché il servizio va Si parla di noi avanti di mese in mese per assegnazioni provvisorie. Chissà per quanto, perché sebbene la Regione proponga ai due duellanti, bocciati dal Tar per la non sostenibilità dei loro piani economici finanziari (Pef), di risolvere la questione presentando nuovi piani, non è per niente certo che accetteranno piuttosto che ricorrere al Consiglio di Stato. Se la gara andasse rifatta i tempi si allungherebbero all'infinito. Del ricorso mosso da Mobit-Ferrovie contro l'aggiudicazione a Ratp, il Tar, dopo oltre un mese di riflessione, non ha accolto nessun punto, compreso quello per Ferrovie dirimente, ossia la presunta mancanza di requisiti a partecipare del gigante francese dei trasporti Ratp. Ha accolto solo il punto 4, messo in evidenza da una perizia del consulente tecnico d'ufficio (ctu) che rileva come il Pef di Ratp non spalmi la restituzione del mutuo alle banche in una media costante per gli 11 anni di concessione, come chiedono le linee guida del bando, Ratp propone di non pagare le rate nei tre anni dei maggiori investimenti e di maggiorarle negli altri anni fino a totale estinzione del debito entro gli 11 anni di concessione. I giudici hanno ugualmente accolto il punto del ricorso incidentale di Ratp che obiettava a Mobit- Ferrovie di avere, si, seguito le linee guida della Regione ma di avere diluito la restituzione in dieci anni di più della durata della concessione con il rischio di non avere più risorse se non fosse stata rinnovata. Il Tar salomonicamente ha detto: insostenibili ambedue i piani. La Regione ribatte che le linee guida erano solo indicazioni e non prescrizioni e che, stando alla sostanza, ambedue i piani erano sostenibili. Perché quello di Ratp estingue il mutuo negli anni della concessione e perché, Mobit-Ferrovie avrebbe comunque trovato le risorse vendendo, come d'obbligo, gli strumenti del servizio all'eventuale nuovo concessionario. 3 RIVROOUlIONE RISER.'AI Pagina 15 "Non è un annullamento basta con le carte bollate - oh rifate piani finanziari giusti" «AVEVO auspicato che la gara per l'assegnazione del servizio di trasporto in tutta la Toscana non venisse annullata. li Tar non la annulla, non mette in dubbio il percorso o di gara regionale. Contesta invece la correttezza del piano finanziario di entrambi i contendenti », premette il governatore Enrico Rossi riferendosi al ricorso e controricorso di Mobit-Ferrovie e di Autolinee Toscane - Ratp. Rossi offre il rimedio che potrebbe accorciare il ritardo «a qualche mese» e impedire di rifare la gara: « Siccome il Tar si limita a bocciare i due piani economici delle aziende, rispetteremo la sentenza chiedendo ai due contendenti che ci presentino due piani economici finanziari questa volta fatti bene e sostenibili». Dopodiché, «vinca il migliore». Rossi è durissimo sull'eventualità di un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato . Perché, dice, «la guerra andrebbe solo a scapi- to di 350 mila cittadini toscani che ogni giorno usano il bus impedendo loro di approfittare dei vantaggi di una gara da 5 miliardi in 11 anni, la più grande nei trasporti italiani, che farebbe scendere l'età media dei mezzi da 13 a 6 anni e mezzo, in competizione con le migliori regioni d'Europa, offrendo ai passeggeri 2.500 bus nuovi su 2.900». Il governatore lancia a gran voce un appello alle aziende: «Basta con le carte bollate. Non spendete per gli avvocati ma per bravi consulenti finanziari che vi facciano piani corretti. Dimostrate che avete interesse a svolgere questo importante servizio e non alle guerre». Tanto più riprovevole, continua il governatore, se si accanissero «nei ricorsi che danneggiano i cittadini» due aziende «che hanno dentro capitale pubblico». Lui da parte sua non teme di dire che metterebbe tutto il suo impegno «per metterle all'indi- ce» se insistessero. Né, continua, sarà invece difficile esibire piani economici convincenti per «due aziende, come Ratp e Ferrovie, che sono tra le più importanti del trasporto in Europa, sulla cui solidità finanziaria non possono esserci dubbi». L'assessore ai trasporti Ceccarelli aggiunge che la Regione non starà con le mani in mano anche senza gara: «Abbiamo varato un bando da 8 milioni di cofinanziamento per l'acquisto nuovi bus da subito». «Valuteremo le azioni da intraprendere - commenta Bruno Lombardi, presidente di Autolinee (Ratp) - Ma ci atterremo alla proposta avanzata dal presidente che ci ha chiesto di ripresentare un nuovo piano finanziario». Ratp incassa la delusione di non venire confermata dopo l'aggiudicazione definitiva ricevuta dalla Regione. Ma è soddisfatta che il Tar l'abbia giudicata in possesso di tutti i requisiti richiesti per partecipare alle gare italia- ne. Meno disponibili sembrano, almeno per ora, i soci di Mobit-Ferrovie. Il presidente di Mobit, Andrea Zavanella rivendica che «si poteva chiudere la partita aggiudicando la concessione a noi», Spiega: «La bocciatura di Ratp ci soddisfa, la nostra no. Nessuno ci può proibire di usare gli strumenti legittimi per difenderci da un'ingiustizia e ci sembra bizzarro chiedere di ripresentare solo il piano economico e non l'intera offerta con cui è strettamente correlato. All'Ataf, di cui è proprietaria l'azienda delle Ferrovie, Busitalia, che concorre con Mobit c'è il tricolore sulla porta in segno di felicità, « Il Tar ci ha dato ragione riconoscendo che il piano economico di Ratp è insostenibile. Su di noi pensiamo che ci sia uan sentenza ingiusta, vedremo, ma nessuno ci può impedire però di difenderci in termini di diritto», (i.c.J 3 RICftO[JULONE NIíHNATA Lombardi peri francesi Ti atterremo alla proposta di Rossi". I rivali "Siamo insoddisfatti" Enrico Rossi Si parla di noi Pagina 17