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TPL 1 i,, LA GARA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, CHE ERA STATA AGGIUDICATA Al FRANCESI DI RATP E ° STATA STOPPATA DAL TAR: MOBIT TORNA IN CORSA :. :•- .... a • 4 AM-14 Ratp Uaa SUC.L.UNd • «IL TAR non ha annullato la gara ma l'aggiudicazione ad Autolinee Toscane e ha escluso l'offerta di Mobit che pertanto, scrive il Tar, `non subentra nell'aggiudicazione'. Di fatto quindi gli effetti della gara vengono sospesi». I francesi di Ratp Dev Italia (sono loro che hanno in mano Autolinee Toscane) non si danno per vinti. «VALUTEREMO le azioni da fare - dice il presidente di Autolinee, Bruno Lombardi - ci atterremo alla proposta del governatore Rossi che ci ha chiesto di ripresentare un nuovo piano finanziario». Ma si profila un nuovo scontro legale. Gli avvocati sono già all'opera. Per Andrea Zavanella, presidente di Mobit (consorzio legato al gruppo Fs), con la sentenza si «riapre uno scenario di incertezza. Non capisco cosa intenda la Regione quando dice di ripresentare i piani economici finanziari, perché sono intimamente legati a tutta l'offerta tecnica. Secondo me la gara si è conclusa senza of- Si parla di noi ' • Mob t ï : ferte valide e quindi ne va fatta un'altra, mentre secondo la Regione può essere riaperta, richiedendo ai due concorrenti un nuovo piano economico. Aspetteremo che dalla Regione mettano nero su bianco cosa intendono e valuteremo tutti i passi più opportuni, nessuno escluso». Intanto, forte preoccupazione sul fronte sindacale. «Cosa ci aspetta? Un servizio peggiore, carenza di autisti, mancanza di risorse per il trasporto pubblico locale» dice Andrea Gambacciani (Filt Cgil). «DOPO 5 ANNI - sottolineano i segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Gianfranco Conti, Stefano Boni, Michele Panzieri - è tutto da rifare. La preoccupazione è forte, è urgente un confronto con la Regione, per avere conferma delle risorse disponi- L ® m- Í ? ullata' bili per il servizio e per il lavoro». «La non aggiudicazione della gara - dice America Leoni (Faisa Cisal) - significherà un servizio peggiore e un aumento dei costi per le aziende. Se Ataf può sopravvivere, perché ha 30-40 milioni di introiti veri, le aziende più piccole chiuderanno. Se si farà una nuova gara - aggiunge Leoni - si dovrà fare secondo la legge Madia, che prevede non più il lotto unico, ma la divisione in tre aree: FirenzePrato-Pistoia, Livorno-Pisa, Arezzo-Grosseto-Siena. «Altri anni di carte bollate» dice Alessandro Nannini, dei Cobas. mapi. Pagina 8 ATAF GESTIONI CONTINUERA' LA SUA ESISTENZA FINO ALL'ESITO DEFINITIVO DELLA GARA DEL TPL PER IL MOMENTO NON CAMBIERA' NULLA TUTTO CONGELATO E ANCHE I DISSERVIZI RESTERANNO A LUNGO GLI STESSI GLI UTENTI Si DOVRANNO RASSEGNARE DAL MOMENTO CHE NON ARRIVERANNO NUOVE RISPSORSE E' PROBABILE CHE NEI PROSSIMI MESI IL BIGLIETTO SALGA A 1,50 EURO Rischio stabo addio investimenti il biglietto diventerà più salato Carez di risorse, 'c t a 1,50 i' nel 201 7. Incontro con l'azienda NESSUNA rivoluzione del trasporto pubblico locale. Non per ora almeno. Ataf Gestioni continuerà la sua esistenza, fino all'esito finale e definitivo - se mai ci sarà - della gara del tpl, che ieri è stata annullata dal Tar. Per i due concorrenti, Mobit e Ratp, si tratta di un pareggio. Non sono vinti né vincitori e probabilmente presenteranno nuovi ricorsi. Il servizio messo a gara dalla Regione era stato aggiudicato in via definitiva ai francesi di Ratp il 2 marzo scorso, dopo l'aggiudicazione provvisoria in autunno e la successiva istruttoria della Regione. Ora, dopo lo stop del Tar, a Firenze non si faranno investimenti sugli autobus e nessuna assunzione. Il servizio offerto ai cittadini resterà lo stesso, con tutte le sue criticità legate alla cantierizzazione e al traffico insostenibile nel quale restano bloccati ogni giorno, e praticamente a tutte le ore, i mezzi pubblici. Gli utenti si dovranno rassegnare: per altri mesi, negli scenari più pessimistici anche due o tre anni, avranno a che fare con corse saltate, ritardi, attese infinite alle fermate. Non solo, ma il rischio potrebbe essere quello di ritrovarsi a breve, magari già dal 2017, a dover pagare un biglietto più salato. DA TEMPO Ataf aveva richiesto il passaggio da 1,20 a 1,50 del titolo di viaggio da una corsa. Il Comune aveva detto no e tutto era stato rinviato alla gara. Adesso il bando resta in piedi ma la gara è stata annullata e anche se il governatore della Toscana Rossi ha Si parla di noi chiesto ai due concorrenti, Mobit e Ratp, di ripresentare i piani economico-finanziari, non è detto che lo faranno e in ogni caso passeranno mesi prima che il quadro possa diventare più chiaro. Nel frattempo, non è escluso che Ataf, che pure resta una delle aziende più solide della Toscana (dietro c'è il gruppo Ferrovie e può contare su oltre 30 milioni di euro annui di ricavi da vendita di titoli di viaggio e abbonamenti), possa decidere di tornare a proporre l'aumento del biglietto a 1,50. Il bando di gara prevede per il tpl cinque miliardi garantiti per undici anni dalla Regione e 2.500 nuovi autobus in circolazione. Numeri che sono stati azzerati dalla sentenza di ieri. Le aziende toscane, Il servizio resterà lo stesso e non ci saranno neppure nuove assunzioni Ataf Gestioni compresa, continueranno in obbligo di servizio con gli enti concessionari e il problema della carenza di risorse si farà sentire. Ieri l'azienda, subito dopo aver appreso della sentenza del Tar, ha convocato immediatamente i sindacati. Secondo quanto raccontano alcuni dei sindacalisti presenti, Ataf Gestioni, rappresentata ieri dall'amministratore delegato Stefano Bonora e da Luciano Grazzini, ritiene che, alla luce della sentenza del tribunale amministrativo, i francesi di Ratp siano di fatto esclusi dalla gara. Mobit, che sta attualmente valutando con i legali se presentare un nuovo ricorso, non ha d'altra parte ancora la certezza di essere il futuro gestore unico. Monica Pieraccini Pagina 9