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Aggiudicazione definitiva del trasporto toscano
una sola azienda prenderà il posto delle 14 attuali
FATTO. La gara regionale per il trasporto pubblico
su gommain tutta la Toscana è stata definitivamente aggiudicata, ieri, dopo l'assegnazione provvisoria fatta a ottobre. Il tempo di verificare le carte da
parte della commissione regionale e confermare gli
esiti della gara. Ieri il rup, il responsabile unico del
procedimento, ovvero l'ingegner Riccardo Buffoni,
dirigente degli uffici della mobilità in Regione, ha
fatto il decreto di aggiudicazione definitiva. A guidare tutti i bus nelle città e i pullman nelle campagne dell'intera regione sarà una sola azienda al posto delle 14 attuali. Sarà francese e per di più un colosso del traporto come Ratp che gestisce tram e
metropolitane a Parigi, in Francia e in 15 paesi del
mondo. I bus arancioni di Ataf spariranno, come accadrà anche nelle altre città. O, meglio, verranno
tutti passati, insieme a depositi, uffici, officine e
personale, al nuovo gestore. Ci vorranno sei mesi
per trattare le condizioni di acquisto e effettuare il
passaggio, dopodiché verrà firmato il contratto, si
partirà e Firenze e la Toscana vedranno non solo colori e bus nuovi ma nuovo modi di gestire il trasporto. Per due ragioni: perché non sarà più diverso da
città a città e perché sarà in mano a un gestore totalmente nuovo.
Cambierà anche il logo su bus. Si intitoleranno
tutti, che sia a Pisa o a Siena o a Firenze, al nuovo gestore che in realtà si chiama Autolinee Toscana:
un'azienda al 100% di Ratp che già guidava i bus extraurbani nei dintorni di Firenze e dunque si è potuta presentare a una gara in cui occorreva, per partecipare, essere già sul territorio. Il presidente di Autolinee, Bruno Lombardi, è anche ad di Ratp Dev
Italia, il ramo italiano della multinazionale francese che già a Firenze gestisce la tramvia attraverso
la società Gest il cui ad è Jean Luc Laugaa. Come
dentro l'altro contendente sconfitto, il consorzio
Mobit (Mobilità Toscana) che riunisce tutte le altre aziende dei trasporto pubblico in Toscana, il
principale protagonista è Busitalia, l'azienda che
guida Ataf Gestioni a Firenze e che è al 100% della
Ferrovie. Dunque Ratp batte Ferrovie aggiudican-
dosi 99,54 punti (59,54 tecnici e 40,00 economici)
del bando di gara contro i 94,03 ( 60,00 tecnici e
34,03 ) di Mobit , con un ribasso dei costi del 3% invece dell' 1,75% del concorrente.
Si tratta di una gara da 2,77 miliardi negli 11 anni di concessione del Tpl (trasporto pubblico locale) da pare della Regione , più 190 milioni per l'acquisto di nuovi mezzi a cui dovrà contribuire il gestore con l'altra metà della spesa. Quattro miliardi
arriveranno dalla vendita di biglietti e abbonamenti. Tutti gli attuali addetti saranno riassunti. All'inizio del bando di gara erano 5.400, ora alcuni sono
andati in pensione. Non ci saranno licenziamenti
né assunzioni nei primi due anni in cui si farà il conto di cosa serve mentre i chilometri resteranno i
106 milioni attuali per poi diminuire in virtù dei tagli delle linee che adesso si sovrappongono. Dopo
due anni, Ratp ha già confermato che resteranno i
dipendenti attuali al netto dei pensionamenti ma
che in base alle necessità potrebbe assumerne altri. Se ci saranno sovrapposizioni soprattutto nelle
amministrazioni e negli uffici di tante aziende che
verranno riunite in una, chi è di troppo non verrà licenziato ma, attraverso corsi di formazione per cui
la Regione ha stanziato 81 milioni , sarà avviato a
nuove mansioni. Lo scopo di una gara di dimensioni
così grandi come non se ne sono mai fatte in Italia,
è, secondo la Regione , quello di ridurre 14 aziende
a una sola per avere una rete integrata, più efficiente con meno sprechi, con tariffe omogenee, bus nuovi. Gli obiettivi, dice sempre la Regione , sono puntualità, affidabilità, qualità del servizio, meno evasori, più informazione , innovazione tecnologica e
garanzia dell'occupazione.
In teoria il nuovo trasporto potrebbe iniziare a fine anno, inizio dei 2017. In teoria, perché sono già
in agguato i ricorsi . Il presidente di Mobit Andrea
Zavanella lo annuncia: « Siamo l'unico concorrente
alla gara regionale che ha presentato un'offerta valida e che risponde alle normative europee e nazionali. Tuteleremo la nostra posizione in ogni sede,
dal Tar alla corte europea». Mobit sostiene da sempre che Ratp non può partecipare perché, avendo
ottenuto la concessione del trasporto parigino direttamente e non mediante gara , non ci sono condizioni di parità, potendo i francesi gareggiare in Italiae gli italiani non in Francia . Tra gli sconfitti si parla di «guerra nucleare », Qualcuno in città si domanda se non interessi anche l'ad delle ferrovie , Renato
Mazzoncini, che era presidente di Ataf al momento
della partecipazione alla gara con Mobit.