scere il numero complessivo degli appartenenti

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scere il numero complessivo degli appartenenti
ILARIO AMMENDOLIA
Con lettera raccomandata abbiamo chiesto al Prefetto di conoscere il numero complessivo degli appartenenti alle varie forze
dell'ordine impegnati in servizi di scorta a vari “personaggi”
della nostra Provincia. Abbiamo chiesto, inoltre, di sapere
quanti anche per andare in ufficio utilizzano un militare o un
appartenente alle forze di polizia che potrebbe trovare una utilizzazione più consona in altri servizi. Non è un mistero che vi
siano politici, ex politici, magistrati, ufficiali, autorità, ecc. che
hanno un servizio di scorta, a volte, per l'intera giornata.
Premettiamo che non c'è prezzo al valore di una vita umana.
DOMENICA 27 OTTOBRE
2013
LA RIVIERA
02
CONTROCOPERTINA
Sant'Ilario dello Jonio
Le statue in legno
Figure mitologiche, tre soldati affiancati
da un’allegoria equina
e da una rappresentazione arborea
Miraggi guerrieri
sulla riva del mare
STEFANO MARZETTI
Se ne stanno lì, come in avamposto. Sul tratto di spiaggia fra
Sant'Ilario dello Jonio e Locri. Venute da chissà dove.
Probabilmente dal mare. Che ne ha restituito alla terra la loro
stessa essenza. Pezzi di legno levigati dalle acque dello Jonio.
Che qualcuno ha messo insieme attingendo da un'arte tutta da
scoprire. Figure mitologiche, per certi versi spaventose.
Miraggi guerrieri a vigilare su non si sa cosa. Forse una guarnigione che solo loro comprendono. Accampata a pochi metri
dalla battigia che a breve smarrirà la sua calma cullante.
Ingrosserà con le prime burrasche dell’anno. E richiamerà a sé
questi tre soldati affiancati da un’allegoria equina e da una rappresentazione arborea.
Sculture lignee.
O meglio: decine di pezzetti di legno. Assemblati con creatività, più ancora che con tecnica. Da mano che rimarrà sconosciuta. Statue o costruzioni. Legno e filo di ferro arrugginito e
pigne e radici di canne e bicchieri di plastica. Ruote di giocattoli destinate a divenire occhi che scrutano l'orizzonte. Detriti
trasportati dai piccoli fiumi che scendono a mare e conducono
tesori non stimati.
Le hanno avvistate alla fine di agosto. Fotografate. D’altronde
se ne stanno così, immobili. Quasi in posa, come a dire: «Non
saremo qui in eterno.Se volete ricordarvi di noi fate subito
qualcosa». Immortalate. Perché nessuno, da quella spiaggia,
sembra volerle separare. Lì sono comparse, lì svaniranno.
Questo il destino. “Arte e non spazzatura”, recitava un cartello
posto fra queste effigi, ora sbiancato da un sole sempre caldo
che non smette di accecare.
DOMENICA
27 OTTOBRE 2013
LA RIVIERA
03
Parlando
di...
LA SETTIMANA
CARTOLINE
MERIDIONALI
Le notizie più lette della
settimana su larivieraonline.com
Antonio Calabrò
1) CAULONIA: CICLISTA INVESTITO SULLA SS 106
Falconieri Calabresi
Accarezzare un rapace e farselo
amico e complice, lanciarlo nel cielo
di Calabria ammirandone il volo e le
evoluzioni, le capriole e le picchiate,
affidarsi al suo sguardo per ammirare
la terra ed il mare, e percepirne la
gioia naturale del vivere, ed il sentire
atavico, e la nobiltà dell'anima. Come
lo Stupor Mundi, come un antico
cavaliere di ferro e gloria, osservare il
creato dal cielo e affidarsi al cuore,
felice, che vola in alto come un falco,
sconfigge la paura, e si sente più
vicino a Dio.
215.000
euro. questa la somma stanziata dalla
Regione Calabria per ristrutturare la
scuola elementare di Corso Garibaldi
a Siderno. Il 15 Ottobre scorso è stata
approvata la graduatoria degli interventi finanziati nella quale il Comune
di Siderno è collocato al quinto posto.
2) SIDERNO: INCIDENTE IN PIENO CENTRO
3) LE IENE ORMAI DI CASA NELLA LOCRIDE
4) OSPEDALE DI LOCRI:
IN & OUT
5)FUNGHI MAFIOSI: «I PORCINI
SONO I NOSTRI TORNATEVENE
ALLA MARINA»
6) GIOIOSA MARINA: LE LISTE DEI CANDIDATI
ALLE ELEZIONI
7) MARINA DI GIOIOSA, ESEGUITE DUE
ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE
Bruno Zito condannato a sei
anni nel processo Fastweb
Si è concluso il processo “Fastweb”che ha riguardato il presunto maxiriciclaggio di 2 miliardi di euro.
Diciotto condanne e 7 assoluzioni, la pena maggiore, 15 anni,
è stata inflitta all’imprenditore Gennaro Mokbel. Assolti il
fondatore di Fastweb Silvio Scaglia e l’ex ad di Telecom Italia
Sparkle, Stefano Mazzitelli.
Dei tre imputati legati un tempo all’azienda telefonica, è stato
condannato a sei anni di reclusione il roccellese Bruno Zito,
nipote del senatore Sisinio, mentre sono stati assolti Roberto
Contin e Mario Rossetti.
I sette assolti sono usciti dal processo, a seconda delle singole contestazioni, o con la formula “per non aver commesso il
fatto” o “perché il fatto non costituisce reato”. Per i 18 condannati il collegio ha stabilito che risarciscano le parti civili:
l’entità del risarcimento sarò però stabilita dal tribunale civile.
DOMENICA
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OTTOBRE
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LA RIVIERA
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la Riviera
Morto 12enne. Proclamato
lutto cittadino a Taurianova
A Taurianova è morto un bambino di 12 anni in seguito ad un incidente stradale. Il piccolo Antonino Alessi è stato travolto intorno alle 15.30
mentre passeggiava a bordo della sua bicicletta. Il bambino stava percorrendo via Ganini, una strada che dalla Circonvallazione porta all'ex
ospedale, quando una panda l'ha travolto. Antonino è morto sul colpo.
All' arrivo del 118 il corpo non mostrava alcun segno di vita. Sono subito intervenuti sul posto carabinieri, vigili urbani e polizia per cercare di
ricostruire le dinamiche dell'incidente. C'è da capire come siano andati
i fatti, anche se da un primo rilievo sembrerebbe che il bambino sia
spuntato da una stradina secondaria all'improvviso, tagliando la strada
all'auto. Il mezzo, una fiat panda guidata dal trentaseienne Bruno
Gareffa di Molochio, ora indagato per omicidio colposo. Non ha fatto
in tempo a schivare il bambino che è stato sbalzando per alcuni metri. Il
personale del Commissariato di Taurianova sta indagando anche sulla
velocità alla quale il mezzo stava procedendo considerando che Gareffa
ha dichiarato che procedeva a velocità normale. Si cercano eventuali
testimoni che abbiano potuto assistere ai fatti. Domani si svolgerà il rito
funebre alle ore 16.00 nella chiesa di S.S Apostoli Pietro e Paolo. La
terna commissariale del Comune di Taurianova ha proclamato lutto cittadino. (Graziano Tomarchio)
CASO SCARFÒ
Per lo stupro delle 13 enne branco
condannato anche in Appello
La corte d'Appello di Reggio Calabria ha giudicato tutti colpevoli gli
aguzzini di Annamaria Scarfò, la giovane violentata da un gruppo di
compaesani quando aveva solo 13 anni. Nonostante la lieve riduzione
delle pene, la giovane di San Martino di Taurianova è potuta uscire a
testa alta dall'aula del Tribunale. Infatti la Presidente del Collegio di
Corte d'Appello, Giuliana Campagna ha decretato 7 anni di reclusione
per Maurizio Hanaman, Giuseppe Chirico, Antonio Cianci e Antonio
Cutrupi e sette anni e otto mesi per Fabio Piccolo. Tutti ritenuti responsabili degli stupri ripetuti e delle violenze nei confronti di Annamaria.
Una storia di violenza e degrado maturata nel 1999. Annamaria venne
violentata per la prima volta, ingannata e illusa da un ragazzo del quale
lei era invaghita e che, invece, la consegnò nelle grinfie del branco.
Passarono tre lunghi anni, poi Annamaria Scarfò decise di dire basta. A
darle il coraggio di raccontare tutto ai Carabinieri, il senso di protezione
per la sorella più piccola, presa anche lei di mira dagli aguzzini. Da qui
la sequela di processi anche se, nel frattempo, Annamaria diviene bersaglio degli insulti e minacce dei parenti dei condannati. (I.A.)
ORA SOLARE
La notte tra sabato
26 e domenica
27 ottobre
sposteremo le
lancette dei nostri
orologi un'ora
indietro. In pratica,
alle ore 3
modificheremo
l'ora portandola
alle ore 2.
MALASANITÀ
Maria Pia Bruzzese, causa vinta
ma nessun risarcimento ricevuto
La storia di Maria Pia Bruzzese è comune purtroppo. Di casi di malasanità in Calabria ormai si è perso il conto, ma per la famiglia Bruzzese
di Locri il destino ha fatto breccia due volte: la prima è stata nel 1999,
la seconda nel 2011. «Chi può dimenticare le prime luci dell'alba del
26 novembre del 99- racconta il papà della piccola Maria Pia- quando
ci recammo all'ospedale di Locri perchè mia moglie stava per partorire. Nonostante il lungo e doloroso travaglio si decise, comunque, di
non intervenire aspettando il parto naturale. Alle 8, 15, quando la
bambina venne al mondo con asfissia perinatale, con emorragia celebrale e con conseguente cerebropatia, con ritardo cognitivo epilessia
di tipo tetraplegico». Un caso di malasanità dichiarato e riconosciuto
con tanto di sentenza, ma dopo due anni ancora non risarcito. La sentenza è stata emessa a ottobre 2011, ma, nonostante i vari solleciti, l'azienda sanitaria non ha pagato quanto stabilito. Ostruzionismi da
parte dell'Asl, inoperosità dello Stato e diritti negati, costano alla famiglia Bruzzese quotidianamente sacrifici economici per le costose cure
che servono all’innocente Maria Pia. (Ilaria Ammendolia)
Mittiga: chiedo la
convocazione
dell’assemblea
Dott. Giorgio Imperitura
presidente assemblea
Avv. Giuseppe Strangio
presidente Comitato
I modi ed i tempi della tavola rotonda di
Roccella del 18 ottobre impongono un dibattito che coinvolga l'Assemblea della associazione dei Comuni della Locride.
Ormai da molto tempo ci troviamo dinanzi
ad una associazione che sembra allo sbando
e, in qualche momento dà l'impressione di
essere condizionata e diretta da persone
esterne all'associazione stessa e di operare
per fini che nulla hanno a che vedere con il
travaglio dei nostri Comuni.
Da questa situazione non se ne esce se non
con una dibattito serio, rispettoso e serrato
capace di coinvolgere i sindaci del territorio.
Ormai l'Assemblea ed il Comitato non si riuniscono e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di decidere per tutti come, invece, è successo nei giorni scorsi.
Per questo motivo vi
chiedo la convoc a z i o n e
dell'Assemblea,
valutando l'opportunità di chi ricopre ruoli di presentarsi dimissionario.
Da parte mia metto a
disposizione sin da
subito il mio
incarico
n e l
Comitato
direttivo.
Masino
Mittiga
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DOMENICA
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LA RIVIERA
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AMMINISTRATIVE
INTERVISTA DOPPIA
Vestito: trasparenza
Badolisani: prodotti tipici
ANGELO NIZZA
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Maria Teresa Badolisani e Domenico Vestito,
due avvocati in gara alle elezioni comunali
di Marina di Gioiosa. Lei, trentasei anni, candidato
sindaco per “Progetto Paese”.
Lui, trentacinque, aspirante primo cittadino per
“Libertà è Partecipazione”. I rispettivi programmi si
trovano on-line, sul sito web del Comune. Noi li abbiamo
interpellati su alcuni temi specifici.
RISPONDE VESTITO
«
I primi interventi saranno
indirizzati a ristabilire un
minimo di decoro urbano.
La città deve tornare a essere
bella, ordinata e pulita.
Attueremo interventi di pulizia
strade, sfalci e decespugliamento,
riposizionamento segnaletica
stradale divelta. Inizieremo poi
un percorso di dialogo con il personale del Comune al fine di arrivare a una virtuosa riorganizzazione della macchina amministrativa, improntata alla trasparenza,
legalità ed etica pubblica».
«I primi interventi saranno indirizzati a ristabilire un minimo di
decoro urbano. La città deve tornare a essere bella, ordinata e
pulita. Attueremo interventi di
pulizia strade, sfalci e decespugliamento,
riposizionamento
segnaletica stradale divelta.
Inizieremo poi un percorso di
dialogo con il personale del
Comune al fine di arrivare a una
virtuosa riorganizzazione della
macchina
amministrativa,
improntata alla trasparenza, legalità ed etica pubblica».
«Qualche anno fa ho avuto la
gioia di guidare, a Marina e nella
Locride, un gruppo di quaranta
giovani trentini, provenienti dalla
Valle dei Laghi. Dopo una settimana trascorsa tra la nostra
gente, sono partiti commossi e
piacevolmente sorpresi per quanto di bello e buono avevano vissuto. C'era in loro, all'inizio, qualche
timido pregiudizio, svanito immediatamente, una volta immersi
nel nostro contesto. A un
qualsiasi turista, quindi,
direi: “venite
e vedete”».
Di quali
interventi ha bisogno
la città entro i primi
cento giorni del nuovo
governo?
«A un disoccupato, a un
migrante, a una
famiglia disagiata,
a un imprenditore in
difficoltà, direi di avere
fiducia. Una fiducia basata sulla
condivisione piena, da parte dell'amministrazione, dei drammi
che ciascuno di loro vive. Direi di
non cedere alla logica della rassegnazione, di non cercare un aiuto
assistenzialista ma di collaborare
con l'amministrazione e con le
realtà presenti nel territorio, per
mettere in piedi attività cooperative, capaci di trasformare la marginalità in tipicità e la tipicità in
ricchezza. A un migrante poi
chiederei di arricchirci con la sua
cultura».
«La nostra idea, purtroppo, non è
originale: pagare tutti per pagare
meno. È l'unico modo per salvaguardare il bilancio e alleviare la
pressione fiscale. In particolare,
per quanto riguarda l'acqua cercheremo di rintracciare finanziamenti che ci consentano di intervenire sulla rete idrica obsoleta.
Così non solo daremo un servizio
più adeguato, ma potremo abbassare le relative aliquote. Sul fisco
degli immobili, infine, faremo in
modo che i proprietari siano
incentivati ad affittare. Deve passare il messaggio che tenere gli
immobili chiusi non conviene».
Se un disoccupato
bussa alla sua porta
che cosa risponde? E se
lo fa un migrante?
Dopo il
commissariamento,
come spiegare a un
turista altoatesino che
qui non è pericoloso?
Tasse:
la sua idea
anti-evasione.
RISPONDE BADOLISANI
«
Non si potrà prescindere dalla verifica delle finanze dell'Ente. Solo così si
possono individuare sprechi e operare tagli di spesa. Darei subito impulso a
un piano di raccolta differenziata porta a
porta, per consentire un ulteriore abbattimento dei costi oltre a fornire un beneficio al paese. Fisserei un paio di giornate
al mese da dedicare agli incontri diretti
con i cittadini per conoscere le problematiche locali. Un'altra cosa da fare subito
sarebbe quella di rispolverare i progetti di
utilità pubblica mai compiuti e verificare
la possibilità di realizzarli».
«Contatterei alcuni Comuni del Nord
per proporre loro dei gemellaggi.
Inviterei alcuni rappresentanti di queste
amministrazioni a passare un periodo di
ferie nel nostro paese per godere della
bellezza del mare, del clima mite, dei
prodotti tipici e dell'ospitalità che solo noi
DOMENICA
offriamo. Sarebbero così sufficienti i loro
giudizi entusiasti per far scomparire la
diffidenza dell'altoatesino di cui mi
parla».
«Ritengo che un buon amministratore
debba interessarsi delle situazioni di disagio in cui versano le categorie più deboli
e fornire assistenza e sostegno. Però
sarebbe da irresponsabili affermare che
sia facile risolvere problemi così importanti. Non va dimenticato che le casse
comunali non sono floride e per di più i
trasferimenti statali sono ridotti all'osso».
«L'evasione può essere ridimensionata
attraverso dei semplici controlli. Ad
esempio ordinerei alla Polizia Locale di
recarsi presso ogni abitazione, eventualmente anche col supporto dell'ufficio tecnico, per fare dei controlli sui contatori
dell'acqua potabile e sulle condutture.
Con lo stesso tipo di verifiche incrociate,
si potrebbe aumentare il gettito degli altri
tributi».
27 OTTOBRE 2013
LA RIVIERA
07
Parlando
di...
COPERTINA
Coinvolti nove comuni: Antonimina, Ciminà, Locri, Placanica, Portigliola, Sant'Ilario, San Luca, Siderno e
Samo. Incoraggianti i risultati ottenuti a Riace e Roccella. L'appalto scadrà nell'ottobre 2014. La parola
d'ordine è “no allo scempio della scorsa estate”, quando le strade di Siderno erano ridotte come discariche
a cielo aperto. La sensibilizzazione del cittadino è un passaggio basilare. Perché basta un sacchetto di
spazzatura gettato nel contenitore sbagliato per dissolvere il sacrificio di centinaia di persone
Tutto pronto
per sentirsi
differenziati
STEFANO MARZETTI
Giunto allo startup il nuovo sistema di raccolta
dei rifiuti, affidato a “Locride Ambiente”.
Saranno utilizzati appositi cassonetti, metodo in
molti casi rivelatosi inefficace rispetto
al “porta a porta”. L’ad Falvo: «Questo territorio
merita un servizio d’eccellenza». Nella speranza
che entri in funzione l’impianto di San Leo
Come si dice: ogni tanto una buona notizia. Prudente, comunque, è non
festeggiare in anticipo. Comunque, la raccolta differenziata, in nove
comuni della Locride, è ormai allo startup e, fino a nuova comunicazione,
proseguirà fino ad ottobre del 2014. Un dato da ricordare: la quota imposta dall'Unione europea per la differenziazione dell'immondizia a partire
dal cittadino, è 35%. Qui siamo fermi a poco più del 12. Proprio non ci
siamo. Dire fallimento è quantomeno eufemistico.
Stavolta, tuttavia, pare che “Locride Ambiente Spa” sia intenzionata a
fare le cose come si deve. Nove, come detto, i paesi interessati:
Antonimina, Ciminà, Locri, Placanica, Portigliano, Sant'Ilario, San Luca,
Siderno e Samo. Tutti quanti, si spera, chiamati a seguire l'esempio delle
due isolatissime eccellenze, Riace e Roccella, dove i dati registrati sono
più che incoraggianti. Della serie, si può fare.
Il sistema? Quello dei cassonetti colorati. Metodo dimostratosi, nella
maggior parte dei casi, fallimentare. Il “porta a porta”, dagli esperti considerato il più efficace, resta una chimera. Ma tant'è, questo, come si dice,
passa il convento.
La parola d'ordine è “no allo scempio della scorsa estate”, con le strade di
Siderno ridotte come discariche a cielo aperto. La sensibilizzazione del
cittadino è un passaggio basilare. Perché basta un sacchetto di spazzatura
gettato nel contenitore sbagliato per dissolvere il sacrificio di centinaia di
persone. Tiene a rilevarlo Andrea Falvo, amministratore delegato di
“Locride Ambiente”. Questo territorio «si merita un servizio di eccellenza» attraverso un sistema innovativo che passi anche da una costante
informazione. Da metà novembre inizierà la campagna divulgativa.
«Stiamo aspettando» per il via definitivo «la parte mancante dei cassonetti, perché l'appalto prevede una distribuzione non immediata ma in itinere».
Fondamentale, per “Locride Ambiente”, sarebbe il funzionamento dell'installazione pubblica di San Leo per il trattamento della spazzatura, sigillata dal 2006. La sua apertura consentirebbe alla società di Falvo di lavorare con più facilità. Un conto è trasportare i rifiuti a San Leo, altro è
doverli portare fino a Palmi. Il comune di Siderno ha sollecitato la
Regione ma finora nessuna risposta.
Tra un anno l'ardua sentenza.
DOMENICA
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LA RIVIERA
08
La Riviera
Ma che Tares dici?
Questa tassa fa paura? Solo perché ancora non conosciamo la Trise
Se il governo gode ad infliggere tasse, sembra
che il divertimento maggiore sia trovargli nomi
assurdi. È una piccola strategia per farci confondere, per non farci capire che cosa “esattamente” stiamo pagando, per scoraggiare all'autodifesa e all'autodeterminazione. Di Tares si
sentiva parlare già da un po', ma per intorbidire
la burocrazia, prima l'hanno chiamata Service
Tax, e l'anno prossimo sarà Trise. Così se uno
dovrà chiedere un rimborso non saprà neanche
di quale tassa. E se per caso Equitalia dovesse
colpire sarà difficilissimo distinguere nel mucchietto delle ricevute dei versamenti quale è quello
della Tares, della Tarsu o della Trise.
Tares è un acronimo: significa “tariffa rifiuti e
servizi”. Sostituisce per il 2013 le odiate Tarsu e
Tia (tariffa sui rifiuti solidi urbani e tariffa sull'igiene ambientale). Con questa tassa i comuni
coprono le spese per lo smaltimento dei rifiuti e
per altri servizi indivisibili, come l'illuminazione e
la manutenzione stradale.
Lo so che a molti scappa da ridere, ma purtroppo non è una barzelletta, anche perché con la
Tares avremo un aumento, che può raggiungere
anche il 20%.
Sono i comuni a dover inviare degli F24 per i
pagamenti, divisi in tre scaglioni. Essendo la
Tares una tassa urbana, ogni comune decide le
date di pagamento, le aliquote, maggiorazioni,
riduzioni, ecc. Alcuni comuni hanno richiesto il
completamento entro ottobre, altri entro dicembre, e così via. A Siderno, ad esempio, i bollettini sono arrivati attorno al venti, quattro giorni
dopo la scadenza della prima rata.
Ma chi deve pagare la Tares? Tutti, esattamente
come prima. Chi pagava l'Imu dovrà pagare
anche la Tares, con la differenza che la Tares si
applica anche ai locali che vengono usati per una
durata non superiore ai sei mesi, quindi anche a
tutte quelle costruzioni che da noi vengono utilizzate esclusivamente in estate (purché chiuse
da almeno tre lati).
La Tares si applica alle costruzioni e ai terreni
scoperti, sia dominicali che edificabili. Non si
applica invece alle pertinenze delle abitazioni
private, ma solo se sono prive di tettoia, come
terrazzi o balconi, posti auto, giardini, parchi.
Non si applica a molte zone dei condominii,
come androni, scale, ascensori, stenditoi, o
qualunque luogo di passaggio che non sia occupato da un singolo condomino.
La Tares è divisa in due quote, una fissa, deter-
minata dal tipo di abitazione (come risulta al catasto) e una variabile, stabilita dai comuni.
Possono usufruire della riduzione del 30% sulla
quota variabile le abitazioni con unico occupante, quelle destinate a un uso stagionale (o
altro uso limitato e discontinuo), locali che non
siano abitazioni, aree scoperte adibite a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente.
Possono altresì usufruire della riduzione le
abitazioni occupate da inquilini che risiedono o
abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno,
all'estero, nonché i fabbricati rurali a uso abitativo. Sono soggetti ad una eventuale riduzione
massima del 40% (sempre sulla quota variabile)
le utenze domestiche servite da raccolta domiciliare differenziata con recupero della parte
organica o recupero di materiali per la formazione di compost. Nel caso di differenziata
con certificazione può essere applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alle quantità di
rifiuti assimilati. Altresì possono essere approvati
contributi, agevolazioni ed esenzioni sull'imposta
comunale, se autorizzati dal bilancio comunale e
solo se la copertura dei costi per lo smaltimento
e la gestione dei rifiuti sia già garantita da risorse
diverse dal gettito della Tares.
Attenzione, le agevolazioni sulla quota variabile
vengono stabilite dal Comune, non c'è obbligo di
richiederla presso l'Ufficio Tributi.
L'anno prossimo la Tares sparirà, e lascerà il
posto alla Trise, dalla quale ci si aspetta una
nuova stangata.
La Trise si porterà dentro due missili nucleari: la
Tari e la Tasi, la prima è la tariffa sui rifiuti, la seconda sui servizi indivisibili. La Trise assorbirà la
Tares 2013, la Tarsu e l'Imu, che a sua volta aveva
assorbito la vecchia Ici. La Trise colpirà in
maniera diretta la prima casa e le famiglie
numerose, che non avranno più nessuna
riduzione d'aliquota. Sarà proprio la Tasi, la tariffa sui servizi, che includerà l'Imu, a svuotare i
nostri portafogli. Difatti si calcola che una
famiglia media spenderà intorno ai 366 euro.
Molti di più dei 281 euro del 2013. Il contentino
sarebbe che la Tasi sulla prima casa è comunque
più bassa dell'Imu (sempre sulla prima casa).
Stando alle medie statistiche, nel 2012 una
famiglia media spendeva circa 450 euro.
Il punto è che saremmo anche contenti di pagare
tasse sui servizi, ad averci i soldi e ad averci i
servizi.
Lidia Zitara
IN EVIDENZA
Già in programma per l’anno
prossimo un cambio di nome.
Così se uno dovrà chiedere un
rimborso non saprà neanche di
quale imposta si tratti. E se per
caso Equitalia dovesse colpire
sarà difficile distinguere nel
mucchietto delle ricevute dei
versamenti quale è quello della
Tares, della Tarsu o della Trise.
Tares è un acronimo: significa
“tariffa rifiuti e servizi”.
Sostituisce per il 2013 le odiate
Tarsu e Tia (tariffa sui rifiuti
solidi urbani e tariffa sull'igiene ambientale). Serve ai comuni per coprire lo smaltimento
dell’immondizia
DOMENICA 27 OTTOBRE
2013
LA RIVIERA
09
Parlando
di...
PASQUALE BRIZZI
L’ex sindaco di Sant’Ilario Pasquale
Brizzi costretto a lasciare la carica per
mano della Prefettura, è rientrato in
gioco, prima come consigliere provinciale
e ora come presidente del Gal Locride.
Nella foto colloquia con il vecchio “numero uno” dello stesso Gal, Totò Aversa.
Esce dalla
porta ed entra
dalla finestra
ATTUALITÀ
Presentata
una nuova
proposta
di legge sullo
scioglimento Io, Giorgio e lo Scuro
Per dimostrare, una volta ancora, l'inutilità della tavola rotonda di Roccella concepita come
risposta al movimento democratico e al dibattito culturale
contro la democrazia sospesa
nel territorio della Locride,
basterebbe leggere la proposta
di legge presentata dall'onorevole Formisano che chiede di
apportare serie modifiche in
materia di scioglimento dei
consigli comunali per infiltrazione mafiosa.
La proposta di legge «si propone di rendere più efficaci ed
incisivi i provvedimenti adottati
dallo Stato. Le norme vigenti in
materia risiedono negli articoli
143 e seguenti del testo unico».
Secondo Formisano l'esperienza applicativa di dette norme,
non ha sempre fornito risultati
significativi, poiché «spesso lo
scioglimento non ha rappre-
sentato, per gli enti locali interessati da condizionamenti o
da infiltrazioni di tipo mafioso,
occasione di rinnovamento e di
sottrazione dal giogo che la criminalità organizzata impone
con il controllo delle attività
amministrative».
Da queste considerazione il
parlamentare parte per chiedere una profonda rivisitazione
della legge.
Ovviamente noi restiamo della
convinzione che la legge così
com'è vada abolita, anche perché concepita soprattutto per
colpire i comuni del Sud.
Non sono le proposte che mancano ma la volontà politica,
ecco perché occorre far sentire
la voce del territorio e non
“gabbarlo” solo per dare la sensazione di aver fatto qualcosa,
con il secondo fine, di non far
nulla.
INTANTO I SINDACI SI RIUNISCONO AL BUIO
Secondo l’onorevole Formisano
l'esperienza applicativa di dette norme,
non ha sempre fornito risultati
significativi, poiché spesso lo
scioglimento non ha rappresentato
occasione di rinnovamento, per gli enti
locali interessati da condizionamenti o
da infiltrazioni di tipo mafioso
Si è svolta il 18 ottobre la poco pubblicizzata tavola rotonda organizzata dall'Associazione dei comuni della Locride, sul tema dello
scioglimento dei comuni. Sono intervenuti, coordinati da Sisinio Zito, il presidente Imperitura, il presidente del comitato Strangio,
il sindaco di Roccella Certomà, il senatore Nico D'Ascola, Luigi De Sena, Arturo Bianco, il procuratore Vincenzo Lombardo e
Mario Tassone. Particolare che non ci poteva sfuggire: il convegno per quasi 30 minuti si è svolto quasi al buio per un guasto al sistema d'illuminazione.
DOMENICA
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DOMENICA
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LA RIVIERA
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Parlando
di...
PRIMO PIANO
TRIBUNALE DI LOCRI: dopo il blocco dell’attività giudiziaria
Bruno Muscolo, promette
«dopo il 3 novembre basta rinvii»
ANTONIO TASSONE
A Locri la macchina giudiziaria del tribunale
civile si è bloccata ancora una volta. Alla luce
delle numerose richieste giunte in redazione
da parte di cittadini e di addetti ai lavori, ci
siamo recati al primo piano della sede storica del palazzo di giustizia per andare ad
ascoltare il presidente pro-tempore del
Tribunale, il dott. Bruno Muscolo.
Ricordiamo ai nostri lettori che la sospensione delle udienze civili si è resa necessaria a
seguito della chiusura del tribunale di
Siderno avvenuta, ormai, dallo scorso 13 settembre. Il decreto “taglia tribunali” (d.lgvo
155/2012), infatti, al fine di contenere i costi
della giustizia e ottimizzare l'efficienza del
sistema giudiziario, ha disposto la soppressione in ambito nazionale di ben 31 tribunali, 31 procure e 220 sezioni distaccate di tribu-
nale. Oltre alla sezione staccata è stato trasferito a Locri anche l'ufficio UNEP, (ufficio
notifiche) che è andato ad unirsi a quello già
esistente nella sede del tribunale penale. Le
cancellerie sidernesi, per quanto riguarda il
ramo civile, hanno trovato sistemazione in
un appartamento che fino a ieri ospitava i
locali del Centro per l'impiego di Locri, mentre per quanto riguarda il penale tutto è finito nella sede del "vecchio" Tribunale. I disagi
in questi mesi, in attesa che la situazione
potesse ritornare alla normalità, sono stati
notevolissimi per tutti gli addetti ai lavori. A
ciò si aggiunga il caos totale ed il grande nervosismo che si è generato negli uffici con
attese snervanti agli sportelli. A noi, sin da
subito, è sembrato che la decisione “agostana” di trasferire tutta la sezione “staccata” di
Siderno a quella “madre” di Locri (con tutti
i prevedibili disagi) fortemente voluta dall'al-
lora presidente Giovanni Filocamo si sia
rivelata assolutamente “infelice”. Il dott.
Filocamo, all'epoca dei fatti, motivò la sua
decisione perché, disse, “fortemente convinto che il trasferimento da Siderno a Locri
avrebbe garantito in futuro per il cittadino
una giustizia più rapida ed efficiente . Fermo
restando che il dottore Filocamo è sempre
stato un ottimo e stimato magistrato, gli
vogliamo solo muovere l'appunto che egli,
pur avendo il potere di chiedere una proroga
(più volte sollecitata da altre componenti e
così come è anche accaduto a Rossano)
avrebbe sicuramente potuto “diluire” meglio
nel tempo gli effetti di questo trasferimento.
Ma non l'ha fatto. I risultati sono sotto gli
occhi di tutti. A Locri, attualmente, si stanno
tenendo solo le cause di esecuzione, volontaria giurisdizione e i procedimenti urgenti ed
anche tutto ciò che attiene al penale. Ma è
innegabile che nella sezione civile serva
ancora tempo perché le pratiche vadano
informatizzate e serve il personale che sia
delegato a fare questo. Si vocifera, infatti,
che allo stato ci siano ancora migliaia di fascicoli da sistemare . La pesante situazione che
si è venuta a creare ci ha “indotto” a rivolgere una domanda secca al presidente
Muscolo che è la seguente:
Dottore Muscolo, si parla che anche dopo il
3 novembre ci potrebbero essere ulteriori
proroghe o rinvii?
Riposta: «Assolutamente no.
Le garantisco che dal giorno 4 novembre le
attività giudiziarie del civile riprenderanno
regolarmente e su questo mi impegno a fare
ed a disporre tutto ciò che si renderà necessario».
Vedremo (e non abbiamo dubbi) se il presidente Muscolo sarà di parola o meno.
Processo Recupero-Bene comune, entro fine anno previste tre udienze:il 15 e 22 novembre e poi il 12 dicembre
La testimonianza di Costa
che può gettare nel panico
Si condensa nella frase “tutto quello che
abbiamo cerchiamo di stringerlo per il
bene comune”, registrata dalla polizia nel
corso delle indagini preliminari, il procedimento penale in via di definizione dinnanzi al tribunale di Locri contro 56 imputati di Siderno, meglio conosciuto con il
doppio nome in codice di processo
“Recupero - Bene comune”.
Un doppio nome che proviene da due differenti informative, “Recupero” quella
appartenente ai carabinieri, e “Bene
comune” per la Questura di Reggio
Calabria ed il commissariato di polizia di
Siderno. In questo contesto di indagine la
Procura distrettuale antimafia di Reggio
Calabria ha disposto il fermo, poi divenuto arresto, dell'ingener Alessandro
Figliomeni, ex sindaco di Siderno, accusato di associazione mafiosa della quale,
secondo gli investigatori, avrebbe addirittura fatto parte attiva ricoprendo un ruolo
apicale all'interno del sodalizio criminoso
“
Ritorno in aula con due
interrogativi. Il primo:
Figliomeni sceglierà di
essere sottoposto all’esame
imputato? Il secondo: la
Procura chiederà l’audizione del collaboratore
ritenuto al vertice della
consorteria di Siderno?
sidernese, rivestendo la carica di “santista”. L'ingegnere Figliomeni è stato
descritto dagli inquirenti come la “longa
manus” della cosca “Commisso” nelle istituzioni locali.
Gli altri imputati del maxi processo sono
accusati di appartenere, a vario titolo, agli
asseriti clan di Siderno, confederati alla
cosca madre dei Commisso, operanti
anche all'estero e specificatamente in
Canada nella città di Toronto. Una parte
degli imputati è accusata anche di far
parte di un'associazione dedita al narcotraffico che, oltre alla coltivazione di canapa indiana nel territorio sidernese, avrebbe preso parte a un'operazione illegale
legata al traffico di hashish. Nell'aprile del
2008 a Siracusa viene sequestrato un carico di 3.200 chili di hashish, il secondo per
quantità in Italia, che per gli investigatori
era destinato alla 'ndrina di Siderno denominata “Rumbo-Galea-Figliomeni”.
Le indagini si fondano anche sulle inter-
cettazioni ambientali all'interno della
lavanderia “Ape Green”, gestita da
Giuseppe Commisso, alias “il mastro”,
sotto processo nel filone dell'abbreviato
dell'indagine “Il Crimine”.
Nel processo, iniziato a febbraio del 2012,
hanno sfilato sul banco dei testimoni decine tra inquirenti e testi a discarico. Entro
la fine dell'anno sono previste tre udienze,
quelle del 15 e 22 novembre e quella del
13 dicembre, ed almeno due interrogativi.
Il primo è se l'ex sindaco Alessandro
Figliomeni sceglierà o meno di essere sottoposto all'esame imputato, mentre l'altro
interrogativo è se la Procura chiederà l'audizione del collaboratore di giustizia
Giuseppe Costa.
Essendo prassi che le richieste integrative
di prova vengano formulate all'esito dell'istruttoria dibattimentale, quindi dell'eventuale esame degli imputati, probabilmente la testimonianza di Costa, ove fosse
ammessa, sarebbe disposta a gennaio.
Quella di Peppe Costa, ritenuto al vertice
dell'omonima consorteria di Siderno,
sarebbe una testimonianza da far tremare
i polsi a diversi imputati, fermo restando la
necessità degli opportuni riscontri al narrato del 64enne. Per la parte “politica”
delle indagini su Siderno Costa, in un passaggio del verbale reso a settembre del
2012, entrato negli atti del processo “Falsa
politica”, ha riferito che la consorteria
“Commisso” di Siderno sosteneva quali
candidati Cosimo Cherubino e
Alessandro Figliomeni.
La parabola amministrativa dell'ingegner
Figliomeni si è conclusa con la sfiducia
della maggioranza consiliare nel 2010, che
ha portato allo scioglimento anticipato del
consiglio comunale, e sulle cui sottese
dinamiche hanno indagato gli inquirenti,
che ritengono Giuseppe Commisso il
mastro fautore di un forte veto all'ex
primo cittadino, anche per questioni “personali”. (LR)
DOMENICA
27 OTTOBRE 2013 LA
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DOMENICA
27 OTTOBRE 2013
LA RIVIERA
13
Parlando
di...
Pino Curciarello
neo Commissario
straordinario
di liquidazione
di Monasterace
A seguito dello stato di dissesto finanziario
del comune di Monasterace, il dott.
Giuseppe Curciarello è stato nominato
Commissario straordinario di liquidazione
per l'amministrazione della gestione dell'indebitamento, nonché per l'adozione di tutti i
provvedimenti finalizzati all'estinzione dei
debiti dell'ente locale.
Il dott. Curciarello, che riveste anche il ruolo
di responsabile dell'Area economico-finanziaria del comune di Roccella ed è, tra l'altro, vicepresidente delegato per l'Italia meridionale e insulare dell'Ardel (l'Associazione
nazionale dei ragionieri degli enti locali),
dopo la notifica dell'incarico e la recente
delibera di insediamento, ha dato avvio alla
procedura di rilevazione delle passività dell'ente locale.
Le attività dell'Organo straordinario di
liquidazione del comune jonico (che ha,
comunque, competenze solo per quanto
concerne i fatti e gli atti di gestione compiuti entro il 31 dicembre 2012) riguarderanno,
oltre alla rilevazione, liquidazione e pagamento della massa passiva, anche l'acquisizione e gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento, pure mediante
alienazione dei beni patrimoniali.
Locride
Il sogno di Jole Figliomeni, ex vicepresidente del Consiglio
comunale di Siderno. Portare le eccellenze di tutta la
provincia di Reggio Calabria nello stato del 'continente
nero' che vuole scrollarsi di dosso dieci anni di guerra
La costa Jonica può
diventare d'Avorio. “
Perché l'Africa
ha bisogno di crescere
Comune gemellato con…”?. Qualche
altro comune, naturalmente. Anche
fosse situato dall'altra parte del mondo.
Quando s'incrocia un cartello con tale
scritta, ci si chiede questo gemellaggio a
cosa serva. La risposta è che, se la cosa è seria,
porta vantaggi economici e di sviluppo. Reggio
Calabria e Costa d'Avorio (Africa occidentale),
come la vedete? Più nel dettaglio, comune di
Siderno e quello di Doropo, villaggio ivoriano
che si propone come capofila. Il primo ambito
di collaborazione sarebbe l'agricoltura. Perché
in Costa d'Avorio di terra da coltivare ce n'è in
abbondanza. Quel che manca sono le risorse
economiche e le competenze per lanciare un
settore dormiente. La provincia di Reggio può
inviare in missione chi di agricoltura ne mastica. Ma anche tele-medicina e edilizia e importexport e formazione.
L'ex vicepresidente del Consiglio comunale di
Siderno, Jole Figliomeni, nel lontano 2007 dalle colonne del nostro giornale - sosteneva
Il progetto della consulente aziendale nel settore dell'editoria, che ha lasciato
la Locride dall'aprile 2011, è quello di realizzare a un gemellaggio con il
comune di Doropo, tanto per cominciare. In primo piano agricoltura,
tele-medicina, edilizia, import-export e formazione. Un'opportunità, per le
“eccellenze” calabresi, di trovare lavoro e soddisfazioni muovendosi da una
regione dove lavoro non ce n’è. Più che una “fuga di cervelli” una missione
LO SCOOP
Albanese e Raffa
“sottobraccio”
Il collega del Quotidiano, Pino Albanese, fotografato a
Gioiosa Jonica mentre cerca di carpire gli orientamenti
politici futuri del Pdl calabrese prendendo sottobraccio
l’attuale presidente della Provincia di Reggio Calabria,
Giuseppe Raffa. Chissà cosa si saranno detti i due?
l'importanza di non abbandonare la Calabria.
Invece, proprio lei, dall'aprile 2011 vive nella
République de Côte d'Ivoire, dove è consulente aziendale nel settore dell'editoria. Vicende
familiari che cinque anni or sono erano del
tutto imprevedibili, l'anno spinta a fare esattamente ciò che non riteneva giusto facessero le
'eccellenze' della Locride: rendersi partecipi
della 'fuga di cervelli' dall'Italia. Poiché in patria
il lavoro non c'è, quale occasione migliore per
farsi valere dove sono ricercatissime le professionalità? Ciò non toglie che dal lontano stato
affacciato sul golfo di Guinea, Jole non continui a pensare alla propria terra imprigionata in
uno stato di paralisi quasi terzomondista.
Quindi lancia un messaggio a tutte le associazioni locali che possano essere interessate al
suo disegno.
Oggi, dopo dieci anni di guerra, la Costa
d'Avorio è uscita da una stretta che ha impedito qualsiasi progetto di crescita. Agognato da
una classe dirigente che si dà da fare alla ricerca di un 'alleato'. “Ma la domanda è sempre più
alta dell'offerta”, spiega Figliomeni. L'idea dell'ex amministratrice di Siderno è offrire un
riscatto sia alla Calabria - ma senza chiudersi
ad altre zone interessate al sodalizio - sia a
quell'angolo del 'continente nero'. “Vorrei che
s'instaurasse uno scambio culturale”, che favorisca due territori depressi, seppure per motivi
diversi. E' quindi tornata per qualche giorno a
'casa', portando con sé un rappresentante istituzionale di Doropo. “Al quale, la cosa più difficile è stata spiegare l'istituto del commissariamento per sospetti di legami con la mafia”.
S.M.
Paolo Commisso: «La Banca del Mezzogiorno rinnova
il suo impegno sui Fondi Jeremie dopo le recenti critiche»
Il Presidente del Comitato di
Investimento della Jeremie Calabria,
dott. Paolo Commisso, su richiesta dell'assessore alle Attività produttive dott.
Demetrio Arena, di concerto con i
membri del Comitato, avv. Natale
Polimeni e dott. Maurizio Acri, in data 9
ottobre 2013 ha richiesto una immediata convocazione presso il Fondo europeo degli investimenti di una riunione
congiunta alla presenza dei vertici di
Banca del Mezzogiorno - Medio
Credito Centrale per ricevere chiarimenti puntuali circa la tempistica di evasione delle domande di finanziamento
protocollate sino a data recente.
La riunione si è tenuta nei giorni scorsi
a Roma alla presenza della banca, del
Comitato di investimenti ed, in videoconferenza, dei vertici del Fei per il Sud
Europa da Bruxelles e dell'assessore
dott. Demetrio Arena.
L'evento si è reso tanto più opportuno e
tempestivo anche alla luce delle recenti
critiche mosse da Confindustria Reggio
Calabria circa le procedure e i tempi di
istruttoria della banca.
Medio Credito Centrale - Banca del
Mezzogiorno è stato richiamato a ottimizzare il flusso operativo delle domande presentate e di quelle che verranno
protocollate nei mesi a venire dando un
nuovo assetto tanto all'istruttoria creditizia quanto a quella agevolata. Il vertice
della Banca ha preso atto delle critiche
emerse, ha offerto delle soluzioni operative e confermato ufficialmente al
Comitato degli Investimenti Jeremie
Calabria che tutte le domande di finanziamento fin qui pervenute verranno
evase entro il 15 novembre e che
l'Istituto procederà, per come contrattualmente statuito, alla erogazione di
oltre 8 milioni di euro alle imprese entro
la fine dell'anno corrente.
Il Comitato di Investimenti Jeremie,
nelle proprie funzioni istituzionali, vigilerà per conto delle Istituzioni
Regionali, di concerto con il Fondo
Europeo degli Investimenti, che gli
impegni assunti dall'Istituto di credito
per le prossime settimane vengano punDOMENICA
tualmente mantenuti.
Lo stesso Dott. Commisso comunica di
avere formalizzato quale Comitato di
Investimento, la richiesta pervenuta dall'assessore Arena, di anticipare il prossimo incontro con il Banco di Napoli,
altro istituto gestore del Fondo Jeremie,
già ai primi di novembre per accelerare
le verifiche circa l'avvio della concreta
operatività di tale istituto nella erogazione del credito a favore delle imprese del
territorio regionale.
Il Comitato di investimenti sollecita le
imprese, anche per il tramite dei siti istituzionali della Regione Calabria e delle
stesse banche selezionate, a reperire
informazioni utili per l'accesso al Fondo
Jeremie a sostegno della finanza corrente e di quella a medio lungo termine
linfa vitale ed ossigeno per lo sviluppo
del tessuto produttivo e commerciale
regionale.
Eleonora Aragona
27 OTTOBRE 2013
LA RIVIERA
14
Direttore Responsabile Dr. Francesco Iriti Direttore Editoriale Dr Antonino Pansera Reg. Trib R.C. n° 8/2010 “Il nome ed il logo ntacalabria sono un marchio registrato”.
Eugenio Barillà, commissario ordinario
o straordinario del Comune di Palizzi?
Una figura alla quale non si può chiedere un programma di legislatura, ma neanche
di accompagnare l'ente nella quotidiana ordinarietà al rinnovo degli organi politici, previsto
per la prossima primavera, senza riflettere sulla straordinarietà del suo mandato, che non è
soggetto ad alcuna mediazione, compromesso o consenso interno ed esterno
Sono passati 90 giorni dall'insediamento del
commissario straordinario del Comune di
Palizzi ed i fatti stanno dietro alle buone intenzioni. Abbiamo cercato più volte, anche su
questo settimanale, di focalizzare alcuni problemi che la comunità di Palizzi percepisce
gravemente ma, a consuntivo, le risposte,
anche appena accennate, sono sempre più
latitanti. Se il mandato del dottor Eugenio
Barillà, funzionario prefettizio, è circoscritto
all'ordinaria amministrazione, non ci sono
rilievi da sottolineare. Viceversa, se è stato
chiamato a dipanare una matassa annodata da
una gestione interna, sempre uguale e ripetitiva, dell'ordinaria emergenza - che non rappresenta una giustificazione per il mancato indirizzo politico - allora le cose dovrebbero cambiare nel tempo, troppo breve, che gli è concesso. Al commissario non si può chiedere un
programma di legislatura ma neanche di
accompagnare l’ente nella quotidiana ordinarietà, al rinnovo degli organi politici, previsti
IN EVIDENZA
Sono passati 90 giorni
dall'insediamento e i fatti
stanno dietro alle buone
intenzioni. La politica a
Palizzi è per lo più con la
“p” minuscola e senza
coraggio. Sulle altre
istituzioni è meglio stendere
un velo pietoso. Non si
venga, quindi, a giustificare
in futuro un aumento delle
tasse, di canoni e di tariffe
Il“pastonaturale
dell’anima”
diGiuseppe
Landolfo,
“professore”
delsonettoitaliano
per la prossima primavera, senza riflettere
sulla straordinarietà del suo mandato, che non
è soggetto ad alcuna mediazione, compromesso o consenso interno ed esterno.
La domanda è sempre uguale: quali sono stati
i motivi che hanno portato allo scioglimento
anticipato dell'amministrazione Autolitano? Il
presunto dissesto delle finanze, la gestione
approssimativa dei servizi essenziali, il cimitero di opere che hanno foraggiato con soldi
pubblici tecnici ed imprese e coperto, con le
responsabilità anche politiche, una struttura
organizzativa interna degli uffici, che continua
a consolidare un potere decisionale autoreferenziale, che si ripercuote con gravi danni sull'erario, sull'economia del bilancio comunale e
sui cittadini.
Se il dottor Barillà, svestendosi da commissario ordinario e assumendo il doveroso ruolo di
commissario straordinario, deciderà di fare i
debiti sopralluoghi per constatare di persona
lo stato delle opere pubbliche realizzate con
Il
professor
Giuseppe
Landolfo era nato a Bruzzano
Zeffirio l'11 giugno 1928 ed è
morto all'ospedale di Locri il
14/10/2013. Ha collaborato a
diverse riviste, fra le quali
“Calabria
Letteraria” e
“Latmag”. Il suo nome figura
in moltissime antologie, fra le
quali “Il sonetto italiano dalle
Origini ai nostri giorni”, a
cura
di
Giovanni
Arcidiacono, in cui è stato l'unico poeta vivente rappresentato. Ha considerato la poesia
il naturale pasto dell'anima e
la luce che schiarirà l'orizzonte alla smarrita umanità
odierna.
Le sue principali opere sono:
Nei giorni del nostro
fondi strutturali e soldi pubblici (tanto per fare
qualche esempio, la palestra delle scuole ultimata, pagata e mai utilizzata per mancanza di
agibilità, lo stesso dicasi per l'anfiteatro e per il
preoccupante silenzio calato sull'edificio del
poliambulatorio), si dovrà sì preoccupare di
mettere a punto un piano triennale, che recuperi lo sfascio e lo sperpero delle passate
amministrazioni e indirizzare al meglio il percorso futuro all'uso razionale delle risorse economiche e frenare il consumo di territorio.
Se, come è necessario, vorrà guardare dentro
le finanze comunali, ad iniziare dai rilievi ripetutamente sollevati dalla Corte dei conti e
tenuti in nessuna considerazione, prima di sottoscrivere il nuovo bilancio, si renderà partecipe del forte dissenso della comunità di Palizzi,
nei confronti di un apparato, specializzato
nella tecnica del rinvio, della manipolazione
dei residui ad uso politico, nell'eterna riproposizione del sempre uguale e dell'elargizione di
prebende, sotto il nome di dirigenze, straordi-
Calvario; Tempo d'attesa;
Gemiti d'anima; Nell'attesa,
l'anima; Messaggio; Quel tormentoso brivido divino; Il
rifugio dell'anima; La speranza è futuro; Via crucis, illustrata dallo scultore Rosario
La Seta, coautore del volume
dedicato alle stazioni della
Via Crucis; Tra tormento e
speranza; L'ultima cena,
sonetti illustrati dallo scultore Rosario La Seta, coautore del volume e presentati
dall'arcivescovo di Locri,
Giancarlo Brigantini.
Principali premi ricevuti:
Sibilla (1981); Paolo VI,
Artepoesìa (1983); Trofeo
Kennedy (1987); Lorenzo
Calogero (1997).
nari, indennità di risultato e di posizione.
Certe cose le può fare solo un commissario
straordinario, se lo è. La politica a Palizzi è per
lo più con la “p” minuscola e senza coraggio.
Sulle altre istituzioni è meglio stendere un velo
pietoso.
Non si venga, però, a giustificare in futuro un
aumento delle tasse, di canoni e di tariffe con
l'eterna bugia della riduzione dei trasferimenti
erariali. Il bilancio di previsione del 2013 non
è stato ancora redatto e approvato, le spese
impegnate gravano però su quello del 2012,
che avrebbe dovuto rappresentare un ricorso
eccezionale della gestione amministrativa.
Come si ridurrà la spesa corrente per il 2013
se, ormai, si è raschiato il fondo dei capitoli del
bilancio provvisorio del 2012? La risposta può
essere solo rimandata ma purtroppo, per il
magro portafoglio dei cittadini di Palizzi, ha
una scadenza, che deve essere data entro il
prossimo 15 dicembre.
Franco Plutino
Il sogno della realtà
Tu sei talmente bella che è impossibile
non avvertire il fascino che emani:
guardarti gli occhi…il viso… le tue mani
e viver poesia soave e lirica!
Come vorrei che quel lucore limpido
m'accarezzasse dolcemente il cuore
sarebbe come vivere l'amore
trasfigurato in luce fulgidissima !
Quel ruscello di luce soavissima
che dai tuoi occhi belli mi sorride
è fonte arcana di felicità !
Abbandonarsi a quell'incanto magico
navigando quel fiume che sorride !
è bere il sogno della realtà !
DOMENICA
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DOMENICA
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DOMENICA 27 OTTOBRE
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SATIRA
FELICE
VALENTI
MIMMO
BOVA
Nato a: Bivongi
Anni: 54
Origine politica:
partito socialista
Il sindaco di Bivongi, ex consigliere provinciale del Pd, il bel Felice Valenti è un
fantastico marinaio. Salpato socialista, dopo dieci anni di assoluta monogamia ha
ripreso il mare ed è approdato alla Margherita e poi al Pd. Dall'innamoramento
facile come ogni lupo di mare aspetteremo di scoprire quale sarà il prossimo lido
che arrembaggierà. Per adesso resta sindaco del suo paese, Bivongi.
CARBONARO
Nato a: Roccella
Anni: 67
Origine politica:
partito comunista
Frequentò nel secondo millennio, la scuola comunista delle Fattocchie e gli portò una
grande fortuna politica. Sindaco di Roccella, consigliere regionale, deputato. Alle
ultime elezioni comunali di Roccella scivolò rovinosamente nella trappola tesa da
Pino Mazzaferro. Attuale segretario del circolo del Pd, non molla la presa ma guarda
alla nuova scadenza elettorale, facendo sua la parola d'ordine “mi spezzo ma non mi
piego”.Qualora stipulasse l'alleanza con Sisinio Zito pone la condizione di avere come
comandante dei vigili urbani Giuseppe Garibaldi.
MILITANTE
MIMMO
PANETTA
Nato a: Siderno
Anni: 64
Origine politica:
partito comunista italiano
Storico ex sindaco di Siderno, ex consigliere provinciale del PCI. Ultimo comunista della zona, almeno secondo le leggende raccontate da lui stesso. È
rimasto tale fino al 1996, poi il partito ha perso questo suo inestimabile figlio e
l'Italia è rimasta orfana del PCI. Lui si è candidato in una lista civica. Durante la
sua carriera è stato candidato in ogni lista possibile e in varie elezioni.
Ultimamente ha annunciato le dimissioni dal PD ma pare sia solo uno scherzo
Militan
carbona
Convocato clandesti
il congresso provinci
CARBONARO
DOMENICA
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NINÌ
SCORDINO
SISINIO
ZITO
Nato a: Bianco
Anni: 43
Origine politica:
partito comunista italiano
Nato a: Condofuri
Anni: 77
Origine politica:
socialista
Il padre lo punì chiamandolo Sisinio ma lui si riscatto subito divenendo senatore del
PSI, quindi sottosegretario e presidente di commissione.
Nel 1994 lasciò il Senato ma non il potere, divenendo sindaco di Roccella e, dopo dieci
anni, vicesindaco. L'ultima sua dichiarazione politica Lui, dirigente di partito per mezzo
secolo l'ha dettata fiutando l'aria che si respira: “fuori i partiti dall' amministrazione
comunale”. Certo, al cronista resta qualche dubbio: fuori i partiti e dentro chi? Un premio a chi indovinerà la risposta. .Qualcuno lo vorrebbe alleato con Mimmo Bova: l’uno
sindaco, l’altro vicesindaco. Il segretario comunale sarebbe Quintino Sella.
CARBONARO
nti o
ari?
inamente
iale del PD
Laureato in filosofia. Fu più volte sindaco di Bianco, carica che ricopre ancora oggi.
Seminarista per lungo tempo non arrivò a celebrare messa ma restò sempre vicino
all'incenso tanto da portarne l'odore finanche nel partito comunista. Da Santa
Romana Chiesa apprese molto: parole, gesti, tono della voce. Sembra un agnello di
Dio ma un suo compaesano, anche lui con lunga militanza nel PCI, dice che è armato
di artigli . “Servo di Dio” ma preferisce servire da sindaco…
MILITANTE
ILARIO AMMENDOLIA
stato convocato, in maniera clandestina e
con venature massoniche- decadenti, il
congresso provinciale del Partito democratico.
Ne parlo con un po’ di angoscia e con grande
amarezza..
L’ultima volta che il PD aveva dato qualche
segnale di esistenza in vita risale ad un anno fa
e poi alle elezioni politiche. Esistenza solo elettorale.
Poi più nulla.
È sceso un silenzio di morte. Tutto tace aspettando la prossima scadenza elettorale, il prossimo appuntamento congressuale..
Possibile che sia questo il partito democratico?
Possibili che siano costoro gli eredi di una storia travagliata ma dignitosa.
Oggi, come nelle tre carte ognuno fa il suo
gioco. .Sono spariti dall’orizzonte del Pd, il
mondo del lavoro, gli intellettuali che si ritirano nel privato ed i giovani più capaci che
riprendono la via dell’emigrazione, mentre è
cresciuta una folta giungla di coloro che vivono
di soldi pubblici.
Funzionari
regionali,
ingegneri,
impiegati,uscieri stanno alle finanze pubbliche
come i topi stanno al formaggio. Sono loro l’elettorato di riferimento di entrambi gli schieramenti. Loro rosicchiano e si spostano ora a
“destra” ora a “sinistra” rimanendo sempre gli
stessi.
Lo Zenit dello sfascio è “l’ufficio del commissario regionale del PD” che ha operato con
risultati uguali al commissario per l’emergenza
ambientale, tuttavia siamo in presenza di un
gruppo dirigente che sta solo scialacquando
una grande eredità . I candidati alla segreteria
provinciale, almeno in parte, sono espressione
di cartelli di potere, di alleanze in vista di qualcosa che dovrà avvenire. Due su tre sono perfettamente sconosciuti. Espressione di giochi
tutti interni ai gruppi dominanti.
Se il Pd resterà ciò che è, sarà il fratello gemello della destra quando invece la Calabria intera avremmo bisogno di un credibile progetto di
“Rinascita democratica”.
È
ANTONIO
LAROSA
Nato a: Gioiosa Jonica
Anni: 36
Origine politica:
rifondazione comunista
Cresciuto a pane e politica il bel Antonio ha fatto carriera. Ancora giovanissimo diventa segretario provinciale di Rifondazione comunista, e successivamente ricopre la
carica di assessore provinciale alla cultura. Ma ad un certo punto come milioni di italiani abbandona il sogno proletario e decide di diventare moderato.Dopo aver cercato
di sviluppare un dialogo a sinistra passa nelle fila del PD e entra nella segreteria
provinciale del partito. Si dice sia stato l’uomo ombra nell'elezione del sindaco di
Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda.
MILITANTE
DOMENICA
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LA RIVIERA
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La
NEO DOTTORI
Posta
...
Il tema della giustizia è sempre stato un
tema molto “caldo” politicamente. Un
settore, quello della giustizia, che molti
considerano “ingessato” e l'obiettivo auspicato sarebbe una riforma ritenuta
ormai “imprescindibile”, innanzitutto
per una maggiore tutela dei cittadini.
Affronta proprio questi argomenti la tesi
di laurea sviluppata da Vincenzo
Sorgiovanni. Questi, a 23 anni, ha terminato il suo percorso universitario magis-
Congratulazioni a
Vincenzo
Sorgiovanni
trale laureandosi presso la Facoltà di
Giurisprudenza dell'Università Magna
Graecia di Catanzaro. Il neo dottore ha
discusso la tesi di attualità: “Rapporti tra
diritto e processo penale”, in Istituzioni
di diritto e procedura penale. Tra gli
argomenti affrontati, il principio di legalità, il rapporto di separazione tra giudice
e accusa, giusto processo e garantismo
giudiziario, soffermandosi ad esaminare
alcuni casi giudiziari.
NOTE E SCHERMAGLIE
L’OPINIONE
L’editoriale
di Ilario Ammendolia
Scorte necessarie
o status symbol?
ILARIO AMMENDOLIA
Con lettera raccomandata
abbiamo chiesto al Prefetto
di conoscere il numero complessivo degli appartenenti
alle varie forze dell'ordine
impegnati in servizi di scorta a vari
“personaggi” della nostra Provincia.
Abbiamo chiesto, inoltre, di sapere
quanti anche per andare in ufficio utilizzano un militare o un appartenente
alle forze di polizia che potrebbe trovare una utilizzazione più consona in
altri servizi. Non è un mistero che vi
siano politici, ex politici, magistrati,
ufficiali, autorità, ecc. che hanno un
servizio di scorta, a volte, per l'intera
giornata.
Premettiamo che non c'è prezzo al
valore di una vita umana. Questo
dovrebbe valere per tutti: per l'operaio
che lavora su un'impalcatura, per l'elettricista, per il camionista costretto a
percorrere strade insidiose, per i lavoratori impegnati nella costruzione
delle gallerie e dei ponti, per i contadini che salgono sugli alberi o utilizzano
la motosega. Ovviamente anche per
magistrati, ufficiali di polizia, imprenditori, politici, comuni cittadini minacciati dalla ndrangheta.
A volte succede ciò che non dovrebbe
succedere.
Per fortuna nostra, viviamo in una
terra in cui alle “autorità” eternamente scortate non è mai stata sgonfiata
neanche una gomma della macchina
ed, a volte, fantomatiche intimidazioni
sembrano rivolte più a rendere permanente la scorta che ad esigenze reali.
Per molte persone è diventata uno status symbol irrinunciabile.
I dati a nostro possesso ci dicono che in
tutti i paesi scandinavi il numero degli
uomini utilizzati per scorte è inferiore
a quello della nostra Provincia.
Qui, si incontrano due esigenze,
entrambe sbagliate. Da un lato persone che vogliono la scorta, la pretendono, non ne possono fare a meno, dall'altro uno Stato che facendo passare le
“autorità” con sirene spiegate dà l'impressione di controllare il territorio.
Impressione falsa. Basterebbe riflettere sugli omicidi di cui non si conosce
l'autore, sulle case scassinate, sul con-
trollo criminale delle zone di campagna e su tanti altri aspetti dell'ordine
pubblico.
Probabilmente noi abbiamo dati generici e sbagliati e saremo lieti di dare i
dati esatti non appena ci arriveranno,
ma sembra che i vari servizi scorta ed
accompagnamento costino, nella
nostra provincia, una cifra enorme
(centinaia di migliia di euro ogni mese)
che se diversamente impiegata in cultura, istruzione, prevenzione, aiuto alle
famiglia bisognose, a minori a rischio
di devianza, socializzazione, avrebbe
potuto dare risultati diversi e certamente migliori.
Noi siamo impegnati in una lotta di
democrazia e di libertà. I cittadini
hanno diritto di sapere come vengono
spesi i loro soldi e quanto si spende.
Non c'è nessuno oltre ed aldilà della
legge.
Noi abbiamo avanzato formale richiesta di conoscere i dati. Se non ci verranno forniti non ci fermeremo. La
democrazia, la trasparenza sono il
migliore antidoto alla lotta a qualsiasi
forma di criminalità ed a
qualsiasi degenerazione
del potere.
Non c'è prezzo per una
vita umana ma per molte
persone la scorta è
diventata uno Status
symbol.
Il servizio ha un costo
enorme, noi chiediamo di
sapere quanto e come si
spende. I soldi sono
pubblici e nessuno si può
collocare oltre ed aldilà
della legge.
Pedaggio funghi.
Il nuovo feudalesimo
passa per Fabrizia, Grotteria, Mammola, Galatro, ecc...
DOMENICO ANGILLETTA
I reiterati episodi, i cui imputati sono le nostre
popolazioni montanare, questa volta non
possono esimerci da considerazioni più
generali. La prima considerazione deve essere
quella di mettersi al posto degli altri e cercarne
di comprenderne le loro ragioni. Ho provato a
mettermi nei panni di un montanaro di
Fabrizia, di Cassari o di Grotteria. Gli abitanti
di questi centri mi dicono infatti che il tagliare
le gomme delle automobili, oppure mettere
dei chiodi su delle tavolette nascoste
nell'asfalto, è l'unica maniera per reagire
alle devastazioni cui i loro campi e orti
sono soggetti proprio nel momento in
cui i frutti e gli ortaggi stanno per
raggiungere la maturazione. È
inutile ribadire che i protagonisti di
queste scorrerie sono le popolazioni
rivierasche le quali, con il pretesto della
raccolta dei funghi e delle battute di caccia,
approfittano per fare incetta di tutto (ortaggi e
frutti). Questo è un dato di fatto
incontestabile. Un'altra ragione è che per
l'economia di questi paesi i funghi sono una
delle poche risorse. Non è giusto, pertanto,
che i forestieri compromettano tale
piccola risorsa con razzie sistematiche,
contribuendo per altro e in modo
determinante alla devastazione
dell'ambiente.
Questa
barbarie di ritorno
contribuisce in modo
rilevante alla distruzione
della placca fungina, da
più parti segnalata, e con
questo ritmo le prossime generazioni
vedranno i funghi in qualche
documentario. Ora, se è vero che
in questi ultimi vent'anni
cittadini come noi hanno
Ultima
Puntata
assistito, impotenti e con grande dolore, al
disboscamento e allo svellimento selvaggio del
nostro manto boschivo - si pensi agli ultimi
quindici anni di amministrazione a Grotteria,
Nardo di Pace, Fabrizia Mammola, Galatro,
Giffone, ecc., a volte con qualche connivenza
di istituzioni preposte a tale salvaguardia - ciò
non legittima un feudalesimo di ritorno che
mette a nudo noi calabresi. Credevamo di
essere civili e scopriamo
ancora di essere
m o l t o
“tribali”.
Credevamo di essere cittadini del mondo ed
invece scopriamo ancora tratti preistorici.
Che mai potrà significare il fatto che uno di
Grotteria, di Fabrizia o di Mammola dica ad
un altro, magari di Locri o di Roccella, “viti ca
cca est teritoriu nostru” (vedete che questo è
nostro territorio)? È evidente che comporti
l'automatica espulsione o quantomeno il
pagare il pedaggio come si fece da qualche
millennio sino al 1806, anno in cui fu abolita la
feudalità in tutta l'Italia meridionale. E se
questo episodio venisse emulato dagli altri?
S'immagini pure il lettore le conseguenze. Da
domani tutti i venditori provenienti da fuori,
prima di poter entrare nella città di Marina di
Gioiosa o di Siderno devono pagare il Teloneo
nel cui corpo c'è sicuramente
l'entrata e l'uscita in centro
abitato. Volendo ancora
ritornare indietro nella
storia: tutti i cittadini
provenienti dai paesi
interni e montani che
volessero godere del
mare, del lungomare
con passeggiata serale o
mattutina
devono
assolvere anche qui il
tributo che per comodità
definiamo di balneazione e di
promenade oppure ancora
un tributo per pescare.
Mi rendo conto che al di là
dell'ironia questi tributi sono
stati reintrodotti sotto altre
vesti. Ma il discorso da
prendere più sul serio è: come
mai questa logica
tribale
può
trovare ancora
un terreno fertile un po’ ovunque nelle nostre
contrade?
Un viaggio senza ritorno
Dopo una dura giornata di lavoro si chiudeva dentro
una stanza a pregare la Vergine Maria di portare la pace
nel cuore di tutta la popolazione. La madre sentiva queste implorazioni e ne era infastidita, così prendeva una
frusta e la frustava di continuo. Enzo vedendo quella
scenata cercava di difendere la figlia. “Quella donnaccia, questa maledetta vipera velenosa, sembra una tigre
affamata”. I suoi capelli erano bianchi e lunghi, il suo
viso mostruoso, le mani scheletriche, vestita di rosso e
impolverata di cenere. Enzo la guardò domandandosi:
“è lei?” allora il cuore si fermò e cadde per terra morto.
Di colpo lei si avventò su Enzo dicendo: “maledetto
misterioso uomo selvaggio, verme!” lo sdraiò sul letto e
gli spirò l'anima dal corpo dicendo che era quello che si
meritava. Afferrò il corpo e trascinandolo in una stanza
segreta lo buttò a dei cani affamati e andò a legare la sua
anima nella siepe selvatica del bosco. Rosa la seguì e
con l'aiuto della Vergine Maria riuscì a scoprire tutti i
segreti della madre. Quella donna malefica tornò a
casa e si stese sul letto, l'anima gli uscì dal corpo e volò
come una farfalla sperduta nell'aria. Rosa approfittò di
questo e dette fuoco a quel corpo distruggendo con lei
anche tutta la casa, facendo rimanere solo un mucchio
di cenere e carbone. Rosa intanto si nascose dentro una
voragine aspettando il ritorno dell'anima della madre.
Quando l'anima tornò, non vide il corpo, si aprì la terra,
DOMENICA
27 OTTOBRE 2013
LA RIVIERA
20
L’ANGOLO DI PARRELLO
E così migliaia e migliaia di persone,
per fuggire dalla guerra e da regimi
totalitari, lasciano i loro paesi in cerca
di un po' di pace e libertà. È mai possibile che l'Europa non riesca a fare
nulla di concreto per migliorare le
condizioni di questi popoli? L'Italia da
anni si prodiga per aiutarli. Ma ora
non basta più. È giunta l'ora che tutta
l'Europa si attivi, assumendosene le
proprie responsabilita'. Di fronte a
“Libertà
vo’ cercando”
In ricordo
di Sanci
Emilia
tragedie come quella di Lampedusa
nessun europeo può rimanere indifferente. Noi che fin dal Risorgimento
abbiamo lottato per la Libertà e quindi ne conosciamo bene sia il significato che il valore, abbiamo il dovere di
lottare affinché il Vecchio Continente
si faccia carico delle richieste di aiuto
di questi nostri fratelli.
Franco Parrello
CALABRESE PER CASO
La Gerenza
Se l’emergenza è una normalità
PINO ROMEO
Vi sono delle costanti che a volte
caratterizzano un territorio e lo
contraddistinguono rispetto ad altri. Una
di queste, e ci riguarda da vicino, è la
costante emergenza in cui si vive la
quotidianità in Calabria. Ciò vale per la
sanità, per i trasporti, ma, in particolar
modo, per la sicurezza nelle sue duplici
manifestazioni di prevenzione e
repressione e per l'ordine pubblico che,
nel suo andamento, denota la qualità
della vita di una comunità. In tutti questi
casi si consuma il debole confine tra ciò
che è emergenza e ciò che non lo è. Al di
là dell'emergenza reale, tutto il resto
ritenuto “emergenza” può dare
l'impressione di nascondere una minor
attenzione ai fenomeni favorendo un
messaggio per il quale si vuol vedere in
molte misure urgenti una sorta di strada
più breve per risolvere situazioni che
spesso hanno in se stesse la chiave per la
soluzione più giusta e più credibile. Così,
ad esempio, nella garanzia dal pericolo si
consuma un paradosso molto singolare.
Ora, in una situazione di aperta
manifestazione del pensiero o dell'agire
nessuno è completamente al sicuro da
una minaccia condotta da una mano
invisibile. Per questo, l'unica garanzia alla
sicurezza è nel renderne visibile la mano.
Si tutela, così, la vita dell'uno, il protetto,
e la vita altrettanto importante per la
comunità di ogni singolo poliziotto,
la Riviera
la Riviera
Registrazione Tribunale di
Locri (RC)
n. 1 del 19/06/1998
R.O.C. n°11602 del 02/11/98
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica
Italiana
AmministratoreUnico
Rosario Vladimir Condarcuri
carabiniere, finanziere o altro operatore
di polizia rendendone utile il lavoro
condotto. Eccedere in scorte, tutele o
altre formule similari significa
sottovalutare molto spesso il pericolo
reale senza dotarsi, all'occorrenza, della
giusta risposta affidando ad un
provvedimento di fatto un risultato
teleologicamente effimero sottraendo,
nel concreto, risorse al territorio. Il
risultato dell'eccesso è che la mancata
scorta, quella vera, necessaria, diventa
così la vittima paradossale delle troppe
scorte o tutele attribuite solo per rendita
di posizione o per un eccesso di visibilità;
un aspetto, la visibilità, spesso non
richiesta dal rispetto delle funzioni
esercitate.
Direttore responsabile:
ANTONIO TASSONE
Direttore editoriale:
ILARIO AMMENDOLIA
In redazione:
ELEONORA ARAGONA, DOMENICO
MACRÌ, ILARIA AMMENDOLIA.
Cara nonna, è passato un anno
da quando te ne sei andata e
sembrava non passare più senza
te!!! Mi mancano tanto le tue
battute e le tue poesie puntualmente presenti ad ogni compleanno. Una delle tue tanti frasi
che mi è particolarmente rimasta
dentro è: “Apri la busta, leggi il
foglio e ..capirai il bene che ti
voglio.”Hai avuto una vita molto
felice circondata dall'affetto di
figli, nipoti e pronipoti. I baci
sulle guance e gli abbracci non
mancavano mai. Gli ultimi giorni
della tua vita terrena sono stati
infernali per me che non
conoscevo il significato della
parola morte e non ero preparata al dolore e al vuoto per la tua
scomparsa che ancora oggi mi
sto portando dentro. Mi dispiace
non essere riuscita a salutarti per
l'ultima volta ma il dolore è stato
più forte di me.
Ti voglio un mondo di bene e ti
porterò sempre nel mio cuoricino….la tua principessina
Federica ….Ciao nonna!!!!
Art Director:
La Locride e l’Assemblea dei sindaci
Da tempo, sulla stampa, si è aperto un
interessante dibattito sull'utilità
dell'associazione dei comuni della
Locride.
Per quanto possibile cerco anch'io di
dare un minimo di contributo al
problema.
L'onorevole Catanzariti ,allora anche
sindaco di Platì', nel volerla, ha avuto
una bella intuizione. Tutto faceva
presagire che finalmente, nella
Locride, i comuni avrebbero avuto un
soggetto
politico
capace
di
programmare quelle opere di lungo
respiro a valenza comprensoriale e tra
esse il lungomare della Magna Grecia
da Africo a Roccella Ionica, la strada
piedi-montana da Stilo a Palizzi,
impianti sportivi e culturali, la zona
industriale, l'aeroporto di collegamento
con Lamezia Terme e quant'altro di
necessario per far decollare questo
martoriato territorio da sempre tenuto,
dai politici “Riggitani”, quale area
marginale di quella città tanto voluta e
amata da Mussolini.
Quell'associazione dei comuni e
quell'assemblea dei sindaci, credo
dovesse anche servire ad ammorbidire
il campanilismo viscerale tra Locri e
Siderno, da sempre impedimento alla
nascita della città dello ionio quale
indispensabile centro propulsivo e
direzionale al comprensorio della
Locride.
La cultura dell'orticello di chi di volta in
volta ne ha fatto parte, non ha
consentito alla citata associazione di
nascere burocraticamente, se è vero
come da più parti si sostiene, che la
stessa non è stata mai registrata e
quindi legalmente e burocraticamente
è come se non fosse mai esistita.
Se così è, la tanto decantata assemblea
dei sindaci è servita soltanto a qualche
buontempone per fregiarsi di un inutile
distintivo di presidente da mettere a
bella vista nei diversi incontri spesso
privi di risultati avuti nel palazzo di
governo di Reggio Calabria(con De
Senain primis).
Di “Locride Ambiente” nata per un
ammirevole scopo, con buona pace per
i lavoratori, per la raccolta differenziata
e per l'ambiente, sono stati i risultati a
parlare.
Il parlamentino dei sindaci in questo
periodo sta trattando sull'utilità dei
provvedimenti di scioglimento dei
comuni per mafia.
A mio avviso onde perdere tempo
inutilmente, basterebbe ponessero un
quesito al prefetto di Catanzaro visto la
carriera promossa e non ostacolata di
Demetrio Arena che sciolto per
problemi di mafia nella città di Reggio
Calabria ha assunto per decreto di
Scopelliti l'incarico regionale di
assessore alle attività produttive.
L'assemblea dei sindaci della Locride ,
a mio avviso, un ruolo potrebbe averlo
se i componenti si decidessero ad
affrontare per la Locride il problema
della ristrutturazione istituzionale.
In questa nostra realtà territoriale tanti
sarebbero i comuni che per motivi di
crescita e di sviluppo sarebbero da
aggregare sia per un problema di
funzionalità che di spesa.
E' inutile continuare ad andare avanti
con alcune realtà comunali dove i
consigli comunali o sono composti da
gruppi parentali o dalla quasi totalità
dei residenti.
Si renderebbe così un valido contributo
alla riforma istituzionale nazionale di
cui tanto si parla ma nessuno ha la
volontà di porre mano.
Francesco Talia
PAOLA D’ORSA
Grafica:
EUGENIO FIMOGNARI
COLLABORATORI
Ercole Macrì, Angelo Letizia,
Nicodemo Barillaro, Mimmo Romeo,
Franco Parrello, Daniele Mangiola,
Angelo Nizza, Amedeo Macrì, Mario
Nirta, Lidia Zitara, Franco Crinò,
Rosa Marrapodi.
COPERTINE
Dal 2003 a cura di Paola D’Orsa
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Via Gramsci, 72/A info 0964383251
apparve satana avvolto da una stretta e lucente fiamma e
gridò: “tu maledetta vipera velenosa, volevi prendere il
mio posto, ti ho lasciato fare, ma dove volevi arrivare?
Adesso è finita per te”, stese la mano e la catturò dicendole “vieni con me che ti farò una strada di braci ardenti
dove potrai scendere negli inferi dove rimarrai per tutta la
vita”. Tornò la quiete in quella splendida valle. Il sole illuminava la terra, Rosa seguì quella luce che portava dentro al bosco, dove le erbe selvatiche tenevano prigioniere
quelle anime innocenti che hanno sofferto, ed ora hanno
bisogno di pace e serenità. Aprì la porta del paradiso e
una scia di anime volò in cielo gridando “grazie Rosa!”.
Rosa rimase nella valle da sola non sapendo più cosa fare
e si mise a lavorare nei campi per sopravvivere, con l'aiuto del Signore, pensando che senza il suo aiuto i terreni
non sarebbero mai stati fruttuosi. Marco e Bobby combattevano dentro quegli alberi per trovare la giusta via
soffrendo sete, fame e sonno senza trovare nessuna traccia di Enzo; ormai erano stanchi e stavano perdendo la
volontà, quando ormai pensavano di tornare indietro
spuntò un raggio di sole che li condusse verso l'uscita del
bosco. Ad un certo punto quella luce scomparve dalla
vista di Marco e apparve una splendida valle. Dalla contentezza Bobby si mise a saltare e Marco accarezzandolo
gli disse: “hai visto Bobby il Signore ci ha fatto la grazia”.
Il cane piangeva come un essere umano. Camminando
sotto il sole in quella valle udirono il rumore di un trattore che stava lavorando la terra, Marco disse gridando:
”forse qui c'è vita”, c'era una donna sul trattore. Marco si
tolse una camicia e la sventolò in aria in segno di aiuto,
quella donna disse: “chi siete? Chi cercate? Che volete da
me?” “Siamo amici!” rispose Marco. “Chi vi ha portato
fino a qui?” “Ti sono sincero, sto cercando mio zio che si
perse nel bosco tempo fa”. Rosa saltò dal trattore, prese
una falce e gli disse: “se vi avvicinate vi uccido”. Rosa lo
guardò dritto negli occhi e vide una strada lunga e lucente nella sua anima, di colpo buttò la falce a terra e sorridendo gli disse: “sei venuto da solo in questo luogo sper-
duto?” “Io sono qui per una missione, mio zio si è perso
nel bosco e sono venuto a trovarlo”. Rosa nel sentire il
racconto si mise a piangere e di colpo soffiò un vento forte
che la spinse fra le braccia di Marco che prese un fazzoletto e le asciugò le lacrime e la baciò chiedendogli se
volesse essere la sua sposa. Rosa accettò quella dichiarazione d'amore, si sposarono con l'anima e col cuore. Un
raggio di sole illuminava il pensiero di Rosa, era il Signore
che gli dava la forza per poter costruire quel paese distrutto. Scrisse un annuncio sui giornali, per chi volesse una
casa, per famiglie senza un tetto sulla testa, che si precipitarono subito in paese. Rosa fu eletta Sindaco e ordinò
immediatamente di costruire una chiesa nel luogo dove
quelle anime innocenti erano prigioniere. Tutta la popolazione ogni domenica andava in chiesa a pregare per le
anime che avevano sofferto tanto tra quelle erbe selvatiche. Rosa, Marco e Bobby vissero con fede il resto della
loro vita felici e contenti. (DomenicoUbaldo)
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DOMENICA
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LA RIVIERA
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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013
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SPORT
ANGELO LETIZIA
Il calendario della nona giornata di campi
onato non offre big match né scontri diretti di
rilievo, tuttavia è proprio in questi turni in
apparenza interlocutori che a volte
åcominciano a delinearsi gli orizzonti del
campionato e a stabilirsi le prime gerarchie.
Da questo punto di vista bisognerà inoltre
fare molta attenzione a quella che sarà la
risposta e la reazione delle tre protagoniste
italiane di Champions, per le quali il
campionato potrebbe risultare l'occasione di
un pronto riscatto (Juventus), oppure la
conferma dei progressi evidenziati in Europa
(Milan e Napoli). Ecco perché, oltre
all'impegno della capolista Roma a Udine,
l'attenzione sarà rivolta a Napoli-Torino,
Juventus-Genoa e Parma-Milan, tre incontri
che, tra l'altro, metteranno di fronte le tre big
del torneo a degli avversari di qualità o in
ascesa di risultati come i grifoni del di nuovo
"profeta in patria" Gasperini. Ad aprire il
trittico d'incontri sarà Napoli-Torino all'ora di
pranzo, una sfida che i padroni di casa
secondi in classifica, dopo il rilancio europeo
a Marsiglia, vogliono sfruttare a dovere per
riprendere il cammino bruscamente
interrotto all'Olimpico dalla Roma, con in più
l'opportunità di accorciare le distanze dal
primo posto, in caso di rallentamento
giallorosso a Udine. Per centrare l'obiettivo,
Rafa Benitez si affiderà in difesa alla migliore
coppia centrale del momento - Albiol a
fianco di Fernandez - alla ricerca di maggiore
tenuta e attenzione in un reparto che più
degli altri è sembrato avere male assorbito il
brusco passaggio dalla difesa a tre di stampo
mazzarriano a quella più schematica e
disinvolta di matrice spagnola. Per il resto
Benitez, oltre al rientro a tempo pieno di
Maggio e al solito dubbio legato all'utilizzo di
Higuain, si limiterà a mischiare un po' le carte
in tavola senza però rinunciare ai suoi uomini
migliori, Hamsik e Insigne su tutti. Il Torino
da parte sua si opporrà con le solite armi, vale
a dire tanto ordine e disciplina tattica in attesa
del guizzo decisivo del pericolo costante
Alessio Cerci, anche se serviranno meno
errori marchiani e sbavature difensive
rispetto a quanto evidenziato contro l'Inter
domenica scorsa e, più in generale, durante
tutto l'arco della stagione. Juventus-Genoa,
come già accennato, sarà l'importante banco
di prova bianconero dopo la sconfitta per
molti versi immeritata di Madrid e,
maggiormente, dopo il tonfo fiorentino di
sette giorni fa, una gara che i padroni di casa
Dopo la
Champions
League
torna il campionato
dovranno giocoforza affrontare al meglio per
interrompere la mini serie no e per sperare di
rosicchiare punti a chi la precede in
graduatoria,
mantenendo
contemporaneamente a distanza chi insegue.
Per farlo Conte rispolvererà il collaudato 3-52 marchio di fabbrica della sua gestione, che
sarà poi lo stesso schema - anche se con
interpretazioni di gioco diverse e con uomini
chiaramente di altro livello e spessore - del
dirimpettaio Gasperini. Sulla carta, l'impegno
per i campioni in carica non dovrebbe
risultare un ostacolo insormontabilre, ma
dopo i recenti spiragli luminosi genoani che
hanno riportato una flebile luce dopo la fase
di buio totale dell'ultima gestione Liverani,
servirà la Juve migliore, quella a sprazzi a
volte anche ammirata in stagione prima di
domenica scorsa a Firenze. Parma-Milan
chiude il discorso relativo alle sfide delle tre
squadre reduci dalla Champions e al Tardini
sembrerebbero esserci davvero i presupposti
giusti per una bella sfida, con i rossoneri, al
pari del Napoli, rinfrancati dalla serata di
coppe e pronti finalmente a dare una bella
accelerata anche in campionato e gialloblu di
casa vogliosi di lasciarsi alle spalle la delusioni
post Verona. In casa Milan già la buona
vittoria nel turno precedente contro
l'Udinese aveva riacceso qualche leggero
sorriso, al cospetto del Barca e di Messi
sembrerebbero pure essersi ritrovati una
discreta dose di equilibrio di squadra unita a
momenti di buon gioco, evidenti segnali di
una certa compattezza di spogliatoio e di idee
chiare da parte di giocatori e tecnico. A
Parma non sarà comunque una passeggiata
contro un avversario col dente ancora
avvelenato per la rocambolesca ultima
sconfitta di Verona, dove gli emiliani, come
già verificatosi altre volte quest'anno, hanno
finito per raccogliere zero dopo aver a lungo
giocato meglio degli avversari e tenuto in
mano a lungo la partita. Di fronte al Milan,
Donadoni tenterà d'invertire questa
fastidiosa tendenza, barattando volentieri
qualcuno degli applausi spesso raccolti, per
uno o più punti in classifica, magari con un
atteggiamento più accorto a discapito dello
spettacolo, ma lasciando Antonio Cassano
sempre libero di sprigionare giocate, talento e
rifiniture essenziali per i compagni.
Guardando avanti, tra gli incontri principali
della giornata, ovviamente c'è poi UdineseRoma, con la capolista e finora indiscussa
protagonista del campionato, in Friuli col
deciso proposito di suonare la nona e
consolidare il primato. Rudi Garcia nella
circostanza però dovrà rinunciare per
infortunio al capitano Totti e all'ivoriano
Gervinho, due assenze che priveranno la
squadra delle trame offensive e di velocità di
gioco tipiche del tecnico transalpino, a cui si
tenterà necessariamente di ovviare con uno
sviluppo della manovra diverso, al fine di
rendere anche più costruttiva la presenza in
campo di Borriello - il probabile vice Totti giocatore meno votato rispetto al capitano
alla costruzione del gioco, ma con più peso e
potenza in attacco. Se è verp che l'Udinese
quest'anno non sembra più il meccanismo
perfetto rodato e messo a punto da Guidolin,
resta comunque una squadra da prendere
con le molle, davanti alla quale la Roma farà
bene a non concedersi rilassamenti e
distrazioni che potrebbero rivelarsi fatali,
soprattutto con un Totò Di Natale pronto in
qualsiasi momento ad assestare il colpo
decisivo. Delle altre quattro gare che
completano il quadro il turno, le più
interessanti
sembrerebbero
ChievoFiorentina e Lazio-Cagliari: i viola, dopo la
roboante e consistente vittoria contro la
Juventus, cercheranno conferme di gioco e di
risultato a Verona; l'imperativo laziale non
potrà che essere invece quello di rendere più
costante un percorso finora fatto di continui
saliscendi e con più ombre che luci. In
Bologna-Livorno e Catania-Sassuolo - le
ultime due sfide in esame - sono invece in
palio punti pesantissimi per la salvezza: in
Emilia, Pioli è quasi all'ultima spiaggia e solo
una vittoria potrebbe mantenere accese le
sue residue possibilità di salvare la panchina,
impresa invece non più alla portata di Maran,
il tecnico a cui non è bastato il buon credito
accumulato nella scorsa stagione e a cui il
Catania in settimana ha dato repentinamente
il benservito, chiamando al suo posto in
panchina Luigi De Canio. Da quest'ultimo e
da Pioli ora si attendono i punti, per il passato
e per quello che è stato comincia a non
esserci più tempo. Buon campionato a tutti.
DOMENICA 27 OTTOBRE
2013
LA RIVIERA
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Parlando
di...
SPORT
Roccella capolista solitario d’Eccellenza
Dopo la nitida vittoria contro l’Acri di
domenica scorsa ancora due punti in più la
classifica del Roccella che da mercoledì sera
è diventata la neo capolista solitaria del
campionato regionale d’Eccellenza. Il giudice sportivo ha accolto il reclamo presentato dalla società amaranto contro la Paolana,
che nella gara pareggiata sul campo a Scalea
aveva schierato un calciatore che doveva
scontare un turno di squalifica assegnando
lo 0 - 3 in favore della società amaranto.
Corroborata da questo insperato primato,
la compagine di mister Francesco Galati si è
preparata alacremente in settimana in attesa della gara odierna contro la Palmese che,
lo ricordiamo, da qualche settimana, è stata
affidata al neo allenatore Franco Viola. Una
partita che gli amaranto dovranno
affrontare senza poter contare sull’apporto
di due pedine fondamentali come quella del
centrocampista Minici e del difensore
Coluccio, due fedelissimi di Galati, che il
tecnico originario di Guardavalle ha sempre portato con se in qualsiasi posto abbia
allenato. Due assenze “pesantissime” che
sicuramente si faranno sentire nell’economia complessiva di questa delicata sfida ma
non per questo il tecnico è disposto a fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Il
Roccella, infatti, ha un organico importante
composto da calciatori che stanno seguendo
alla lettera i consigli del neo allenatore e che
quindi, in caso di chiamata, sapranno come
farsi valere senza far rimpiangere i due loro
compagni che sinora sono stati titolari
inamovili dell’undici iniziale. Dal canto suo,
la Palmese, ha richiamato in settimana tutti
gli effettivi e schiererà al centro della difesa
l’ex capitano Natino Varrà. Dovrebbero
essere della sfida anche i neo arrivati
Alessandro Mascaro e Nello Gambi. Una
partita che sulla carta si presenta con diverse
insidie per la capolista che però ha dalla sua
parte quella tranquillità ritrovata e quella
serenità che potrebbero costituire gli elementi determinanti per un’ eventuale vittoria in terra pianegiana. Il Roccella si affida
all’attacco delle meraviglie composto proprio dal palmese Valerio Saffoti e dal giovane talento Manuel Femia che si stanno
confermando ad alti livelli in questo scorcio
iniziale di stagione. Ormai il Roccella non è
più una sorpresa ma una splendida realtà.
Antonio Tassone
Siderno alla ricerca della sua identità Reggina: Atzori esonerato.
Diciamo che il calendario non è stato particolarmente favorevole in questa fase
iniziale di campionato, diciamo pure che la
squadra manca di qualche elemento di
qualità in attacco ed a centrocampo ma
diciamo pure che il Siderno visto all’opera
in questo primo quarto di campionato non
è dispiaciuto, anzi, tutt’altro. Ogni domenica mister Telli sta mandando in campo una
formazione in larga parte costituita da giovani elementi del posto. E’ la linea nuova
voluta dalla società che ha deciso di
tagliare con il passato ed affidarsi totalmente ad un gruppo di atleti sidernesi che
possano rappresentare degnamente le
grandi tradizioni calcistiche della nostra
città in un campionato livellato come quello della promozione. Dopo la pesante
sconfitta di Villa San Giovanni, la squadra
si è riorganizzata bene e domenica scorsa è
riuscita ad imporre il pari ad un Bianco che
si era portato al “Filippo Raciti” con il
chiaro intento di ottenere l’intera posta in
palio. I bianco-azzurri, ieri, sono stati
impegnati sul difficile campo di Bagnara al
cospetto di una formazione particolarmente agguerrita che in casa riesce ad
esprimersi meglio rispetto alle gare in
trasferta. Un esame importante per il
Siderno dal cui esito potrebbero scaturire
elementi importanti per cercare di individuare quali potranno essere gli obiettivi di
questa squadra per l’immediato futuro. La
Panchina a Castori
dirigenza ha tenuto ben fermo il budget e
non sembra disposta a fare follie ma è evidente che serve quanto prima un attaccante da affiancare a Cosimo Figliomeni
spesso lasciato solo li davanti senza nessuno compagno con cui poter “dialogare”
e serve anche un buon centrocampista
capace di aprire il gioco con rasoiate sulle
fasce e in verticale e che abbia anche un
buon tiro dalla media distanza. Mimmo
Serra è più un attaccante di movimento e
di manovra che una seconda punta. Se si
dovessero colmare queste lacune siamo
sicuri che la squadra non avrà nessun problema a salvarsi.
A. T.
La Reggina Calcio ha reso in
settimana di aver sollevato il
Sig. Gianluca Atzori dall'incarico di responsabile tecnico
della prima squadra amaranto. Ringraziandolo per l'impegno profuso e la professionalità dimostrata, il Club augura al Sig. Atzori le migliori
soddisfazioni per il prosieguo
della carriera. Finisce dunque
l'Atzori bis e forse non nel
migliore dei modi. Si era parlato quest'estate di una
squadra che cercava rilancio
per il centenario e per questo,
forse, la scelta è ricaduta su
un mister che tanto bene
aveva fatto a Reggio e a sua
volta in cerca di rilancio. Le
prime vere crepe si sono
aperte nel momento in cui il
tecnico di Collepardo, non
andando troppo lontano dalla
verità, ha ridimensionato gli
obiettivi
della
Reggina.
Adesso portare gli amaranto
in acque tranquille toccherà a
Castori che, dopo il periodo
positivo di Cesena, come
Atzori è in cerca di rilancio.
Questo triste epilogo per
Atzori e la scelta di Castori,
portano a sette il numero di
allenatori della Reggina nelle
ultime dieci stagioni e in
tempi magri come quelli che si
stanno vivendo non è certamente la soluzione migliore
ingaggiare uno via l'altro
allenatori rispetto all'acquisto
di ragazzi di qualità senza
eccedere in valutazioni sulla
futura carriera degli stessi.
fonte stadioradio
Intervista
Cosimo Panetta,
Campione
Italiano di
“Tiro Dinamico
Sportivo”
Lei è stato premiato dall'amministrazione
comunale della sua città grazie ai suoi prestigiosi risultati sportivi, che rapporto ha con la
sua Locri ?
A Locri sono nato, cresciuto e ci lavoro,in più
pratico il mio sport preferito nel tempo libero.
Lei è l'attuale Campione Italiano in carica nella
disciplina del “Tiro Dinamico Sportivo” categoria “Standard”, e si è classificato in terza posizione agli ultimi Campionati Europei che si
sono svolti in Portogallo nel mese di settembre,
ci può dire perchè si è appassionato tanto a
questa disciplina sportiva ?
Si, sono campione Italiano per la 2 volta consecutiva è quest'anno sono arrivato 3 hai campionati Europei che si sono svolti in Portogallo !
Fin da bambino sono stato sempre un appassionato d'armi, quattro anni fa iniziai questa disciplina giusto per provare, da subito mi resi conto
che avevo le qualità per praticare questo sport.
Prossimi impegni agonistici ?
Per quanto riguarda i prossimi impegni agonistici, il prossimo anno sarà molto impegnativo
visto che ci saranno nel mese di ottobre i campionati del mondo che si svolgeranno in Florida
( Usa )
Ci sono strutture in zona idonee per la pratica
di questo sport?
A Locri c'è una bella struttura dove mi alleno è
faccio parte del club è Il Southern's Club A.S.D
,un bellissimo centro sportivo dove si pratica il
Tiro dinamico,tiro accademico e il tiro al piattello.
Archiviato il grande derby tra Gioiosa J. e M. di Gioiosa
Il derby tra Gioiosa Jonica e Marina di Gioiosa Jonica si
chiude con un giusto pareggio. Il punto sorride decisamente all'undici di Rotondo, che pareggia in rimonta e
centra così il quarto risultato utile di fila. Una gara quella
di domenica che ha confermato come le due formazioni
siano ancora alla ricerca della migliore forma in questo
avvio stagionale. Il Gioiosa Jonica ci ha provato a vincerlo il derby passando in vantaggio con l'ex Pasquale
Patrizio capace con uno splendido calcio piazzato di entusiasmare il pubblico di fede biancorossa e sciupando un
calcio di rigore con Roccisano altro ex della gara pallone
intuito da Frascà che è riuscito con la sua prodezza a
tenere in bilico il risultato. Il Marina di Gioiosa grazie allo
splendido colpo di testa di Vincenzo Aquino è riuscito a
trovare nella ripresa il pareggio facendo esplodere di
gioia la tifoseria di fede giallorossa che fino alla fine ha
incitato i propri beniamini. Quella di domenica a Gioiosa
Jonica è stata una autentica festa di sport infatti la gara è
stata corretta sia in campo che negli spalti dove un nutrito pubblico ha applaudito le due formazioni al termine
della super sfida. Il presidente Vincenzo Tavernese esprime grande soddisfazione per il buon pareggio ottenuto
nel derby :” È un punto che fa morale, bisognerà cercare di allungare quanto più possibile questa serie positiva
soprattutto in casa, proprio ora che abbiamo trovato le
giuste geometrie di gioco. E'un punto che ci da morale e
ci permette di proseguire la nostra striscia positiva . Dopo
un primo tempo equilibrato, siamo riusciti ad ottenere il
meritato pareggio nella ripresa, sia perché siamo entrati
in campo con un piglio diverso, sia per i cambi effettuati
da mister Rotondo, che ci hanno dato freschezza e vitalità. Un merito dunque va anche dato al nostro mister, il
quale ha saputo dare le giuste motivazioni ai ragazzi grazie a un'impostazione tattica corretta. Siamo un buon
gruppo e il nostro staff tecnico sta lavorando molto bene
adesso avanti così cercando anche oggi pomeriggio contro il Tauriana di vincere per allontanarci dai bassi fondi
della classifica”. Il tecnico Rotondo deciderà anche oggi
prima della gara la squadra che scenderà in campo contro i pianigiani : il tecnico giallorosso potrebbe decidere
di schierare il tridente Autelitano, Monteverde e Mesiti
supportati da Brogna mentre in difesa quasi certo il ritorno di Brescia che ha scontato la giornata di squalifica.
Nicodemo Barillaro
DOMENICA
27 OTTOBRE 2013
LA RIVIERA
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DOMENICA
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A cura di:
Patrizia Pellegrini
Naturopata Bioterapia
Nutrizionale®
Presidente Associazione
Culturale Tone
www.associazione-tone.it
Gusto&
sapori
[email protected]
Coloriamo
l’autunno
Il limone
Ricco di vit C e limonene, antibatterico
per eccellenza. Emulsionato all'olio
extravergine diviene astringete, antibatterico, cicatrizzante.
La fetta di limone con lo zucchero è in
presidio Naturale per contrastare le
cefalee.
Nelle difficoltà digestive le proprietà della
scorza del limone bollita assunta dopo i
pasti , il cosiddetto canarino, facilita la
digestione.
Assumere succo di limone per effetto
dell'azione irritante della vit C e dell'acido
citrico, stimola la produzione di bicarbonati e facilita la secrezione della bile,
sollecitando il transito intestinale.
Per affrontare bene
la stagione autunnale
utilizziamo
qualche tipico
prodotto alimentare
Italiano che fa la
differenza e seguiamo
qualche piccola
preziosa regola:
1) mangia vario...diversificare è meglio
2) le proteine ...meglio a pranzo
3) sempre a pranzo...la vitalità delle verdure crude
4) regola assai antica...masticare bene
5) pensa prima...alla tua pelle
6) impara a respirare bene ed eliminare meglio
7) che ne pensi...meglio fritti che bolliti
8) meno lieviti...meno liquidi
9) slow food...piuttosto che fast food
10) la fame...fa ingrassare
11) il sale della vita...meglio naturale
12) tutto è il contrario...del tutto, nella tradizione c'è
la spiegazione
L’ origano
La cipolla
Insieme all'aglio , è
uno degli ortaggi più
utilizzati per le sue
proprietà nutritive e
terapeutiche con
spiccata
azione
antibiotica e antinfiammatoria, Ricca di vitamine e Sali minerali e oli essenziali. Consumata cruda è un potente
ipoglicemizzante.
La semplice cipolla lessata è un ottimo
presidio nei casi di aumento della pressione arteriosa per la sua azione
drenante e diuretica. Nella sindrome da
raffreddamento ottime risulteranno le
cipolle al gratin proposte insieme ad un
piatto di riso e lenticchie con peperoncino e una spremuta di arance.
Il peperoncino
Partendo dal concetto che l'organismo ammala quando le sue funzioni rallentano dobbiamo prenderci cura di chi a noi fa riferimento
con alimenti e associazioni che possano riportare il dinamismo e
vitalità agli organi ammalati, il peperoncino disinfetta , aumenta la
vascolarizzazione periferica , è un antifermentativo intestinale.
Il peperoncino da questo punto di vista svolge un ruolo indispensabile e le sue numerose proprietà , una su tutte la capacità di
scambio tra l'interno e l'esterno della cellula . Il peperoncino ha una
notevole percentuale di vit C e utilizzato crudo non perde i suoi
componenti termolabili.
L'origano potente antisettico, inibisce la
proliferazione batterica, drenante renale
e stimolo per la mucosa gastrica.
Utile nell' asma e nelle forme catarrali,
riduce gli spasmi del collo dell'utero per
agevolare un flusso mestruale, migliora
l'attività neuronale perché decongestiona il tessuto nervoso.
Prima di un impegno intellettivo un pasto
appropriato
potrebbe essere
composto
da
pesce in padella con aglio olio
e origano, un
pomodoro condito con olio e
origano e una
melagrana .
DOMENICA 27 OTTOBRE
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LA RIVIERA
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Parlando
di...
GIOVEDÌ
31 ottobre 2013
VIVE SIDERNO
nella notte dei mor
CULTURA E SOCIETÀ
ebook
Gli
LIDIA ZITARA
Gli ebook, considerati da molti l'antitesi della lettura, hanno trovato quest'anno una buona diffusione anche in Italia grazie all'arrivo dei due principali ereader del mondo: il Kindle e il Kobo. Il
Kindle aveva fatto da battistrada e già da anni era
possibile acquistare un ebook, ma si potevano leggere solo le versioni non italiane che Amazon.com
vendeva sulla sua piattaforma. È stato con il Kobo
che il mercato si è davvero aperto. Il Kindle infatti viaggia su un suo particolare formato dotato di
molte protezioni per evitare che i libri vengano
copiati (l'odiato DRM ), mentre il Kobo legge un
po' tutti i formati (eccettuato quello dell'avversario
Kindle, ovviamente), e consente una lettura meno
dispendiosa, poiché la rete è ancora abbastanza
generosa, specie con la narrativa fantascientifica
fuori catalogo (senza fare nomi: mezza Urania è
disponibile su Emule). Così chi compra il Kobo ha
un minore potere d'acquisto e “scarica” molto da
siti di file-sharing come Emule e µTorrent, mentre
chi ha il Kindle difficilmente può fare a meno di
acquistare i libri. Ne consegue che chi ha il Kobo
leggerà più facilmente letteratura senza diritti,
classici, narrativa di genere, gialli, fantasy, ecc.
Mentre chi ha il Kindle legge più volentieri i nuovissimi autori italiani, giovani, emergenti, spesso
squattrinati, che pubblicano gli ebook tramite la
Il Sign. Palmisani
dona dei
manoscritti
all’Archivio
Storico della
Diocesi
Locri- Gerace
e la lettura digitale
piattaforma Amazon (adesso anche Kobo sta
facendo qualcosa di analogo). Dunque Amazon.it
è divenuto una sorta di calderone della letteratura
ultra-contemporanea italiana.
Come sempre la medaglia ha due risvolti: il positivo è che autori che non hanno i soldi per farsi pubblicare a pagamento da un editore cartaceo
decente, possono finalmente liberarsi dai vincoli
dell'editoria; il lato negativo è che tale libertà ha
visto il fiorire di un intero eden di libri che più scadenti non si potrebbe. Un mare di indicibili
zozzerie punteggiato da poche boe di salvataggio.
A poco o nulla valgono le garanzie offerte dagli
editori digitali (come IoScrittore, 40K, Kipple,
Shaliboo ed altri) per tre ragioni: la prima è perché
gli editori totalmente digitali vogliono dare spazio
anche a chi ha un talento ancora acerbo (fatto positivo), la seconda è che fin troppo spesso le regole
della narrativa di stampo americano vengono
applicate alla correzione o alla costruzione delle
vicende narrate, con il risultato di una forte
omologazione dei plot. La terza risiede nello stesso strumento di lettura, un meccanismo elettronico.
Chi lo impugna fa meno fatica a calarsi in un
mondo fantascientifico ricco di tali piccoli
Il Sign. Domenico Palmisani ha donato degli scritti all'Archivio Storico
“Mons. Vincenzo Nadile “ della Diocesi
di Locri- Gerace. I manoscritti sono i
seguenti: Biografia, MessaggioPoesia e Filosofia di un risveglioRiflessioni e affermazioni Biologiche
dello stesso donatore, La Sacra
Cintola - Il duomo e la città di Prato e
Pensiero sul Papa- scritto a Monza.
Ecco un estratto della riflessione sul
Papa: «Dio ha illuminato l'uomo teologo Padre Santo Benedetto XVI ad
Patrizia Pellegrini
e Lucia Sentuti
ospiti al Convento
dei Minimi
L
a Roccella
annunciare al mondo liberamente e in
piena coscienza, le sue debolezze
fisiche e psichiche, non certo mentali,
insufficiente a svolgere pienamente il
suo ministero pastorale come avrebbe
voluto, nella società di oggi sofferente
e smarrita, nelle molteplici divisioni che
deturpano la Chiesa».
I manoscritti saranno conservati presso i locali dell'Archivio siti nel
Seminario Vescovile di Locri e saranno a disposizione di tutti coloro che
vorranno consultarli.
a Dr Patrizia Pellegrini e la sua collega la Dr Lucia Sentuti hanno
presentato domenica 13 ottobre al Convento dei Minimi di Roccella
Jonica il loro libro: Costituzione Iridologica, Fiori di Bach ed Energia
Alimentare, che nasce dalla richiesta, sempre più ampia, da parte di
pazienti e simpatizzanti delle tecniche naturali.
marchingegni, che ad immaginarsi sulla
nave di Ulisse con le orecchie tappate per
non sentire il canto delle sirene, o a lasciarsi trasportare dalla delicatezza del
fraseggio di Baudelaire o Verlaine.
Risultato? Tantissime guide, anche illustrate, (perché gli ebook si leggono
anche sui tablet che sono a colori), fantasy come se piovesse, alluvioni di fantascienza,
deliri di erotismo e pornografia. Non mancano i
libri tradotti con il babelfish, dai titoli entusiasmanti, ad esempio “Come il World davvero è”, o
“Essie bambini e la Vitello Laminazione Ghost”.
Il premio
Bonifacio VIII
a Nizzardo
Gioiosa e la Locride esportano ancora una volta i propri
talenti oltre i confini regionali. Venerdì 18 ottobre
l'Accademia Bonifaciana di Anagni ha assegnato il
Premio Nazionale “Bonifacio VIII” al gioiosano Vincenzo
Nizzardo. Il giovane baritono di recente pluripremiato al
concorso nazionale “RAI Uno Mattina Conservatori
Italiani a confronto 2013” e a Montalto Uffugo (CS) nella
finalissima del prestigioso XIV Concorso Internazionale
Lirico "R. Leoncavallo" dove vince il Premio "Migliore
Voce Calabrese".
L'Accademia Bonifaciana conferisce il Premio ad eminenti personaggi della Chiesa, della società civile, politica, militare, scientifica e culturale.
Inoltre Nizzardo nei giorni scorsi si è esibito al Teatro
Rendano di Cosenza nel ruolo di Figaro nell'opera “Il
Barbiere di Siviglia”.
DOMENICA
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LA RIVIERA
28
rti
nche quest'anno è arrivato il tempo di
Halloween. Per chi non sa ancora dove
trascorrere la notte più paurosa dell'anno, vi consigliamo di raggiungere
Siderno. Giovedì 31ottobre dalle 18 da piazza
Risorgimento si percorrerà il “Sentiero dei
morti” dove si potrà vivere un'indimenticabile e tremendamente divertente Halloween.
Una fantastica festa organizzata dai commer-
A
A quanto sembra il mercato dell'ebook è diviso in
due, una grande percentuale di libri scritti e pubblicati per vanità o per sciocca arruffoneria, e una
piccola parte di libri -buoni ma non ancora ottimiche cercano di ricavarsi uno spazio tra le pieghe
dell'offerta editoriale cartacea.
I dispositivi non aiutano più di tanto: sono costosi
e con molti difetti nella “sistemazione” degli scaffali, danno rogne con le batterie, si devono
aggiornare come ogni computer, ma avendo
entrambi (Kobo e Kindle) un sistema operativo
“open”, c'è da scommettere che qualche giovane
genio riuscirà a massimizzarne la funzionalità.
Nonostante i difetti questi arnesi
sono come gli occhiali da
sole: nel momento che
ce li hai, poi non riesci a
farne più a meno. C'è chi
dice che saranno la lettura del futuro: ne dubito.
Si disse anche del PC che
avrebbe sostituito la televisione. Se accadrà non sarà
certo domani. Una cosa è
certa: per la narrativa
tradizionale, il prezzo di
un ebook è ancora molto
alto (circa 7 euro), fino a
estremi assurdi in cui l'ebook arriva a costare più
di un libro cartaceo.
Siamo ancora lontani
da una rivoluzione editoriale. Per ora quel
che sta accadendo è
che si può leggere di
più, spendendo meno,
ma non sempre meglio.
la Riviera
cianti di Siderno per i piccini, ma dalle 21 in
poi l'evento sarà dedicato anche agli adulti.
Truccabimbi per prepararsi alla serata, cantastorie, spettacoli di danza, dj set, casetta horror per non far mancare il divertimento.
Ovviamente non potranno mancare dolcetti,
caldarroste, carretti hot dog, caramelle, ciambelle e cornetti per far contenti grandi e piccini.
Bruno Palamara ci racconta la millenaria e straordinaria storia
di uno dei mestieri tradizionali più amati dalla nostra gente
L'arte di
“Rocco,
'u barberi”
na legge, la n. 174 del 17 agosto 2005, resa
inevitabile dal corso della modernità, ha di
fatto cancellato il mestiere di barbiere, che,
come era inteso per secoli, rimane ormai praticato
nel nostro territorio solo in pochissimi casi. Si sopprime così questa antica e nobile figura, per farlo, diventare, in sostanza, un acconciatore.
U
In effetti, quello del barbiere è un mestiere che ha
avuto una lunga e variegata storia, le cui origini si
perdono nella notte dei tempi, come dimostra il
ritrovamento, in Egitto, di rasoi di bronzo risalenti a
più di cinquemila anni fa, oggi ben conservati al
Museo del Louvre di Parigi. Furono, infatti, per
primi gli Egizi a creare il rasoio, che all'epoca aveva
la forma di coltellino con la punta leggermente ricurva, perfezionato in seguito con un modello più pratico, piegabile nel manico.
Nel 333 a.C. Alessandro Magno per ragioni militari
impose a tutti i suoi soldati di radersi ogni giorno,
onde evitare di essere presi per la barba lunga dai
nemici e resi, così, inoffensivi.
Per gli antichi la figura del barbiere aveva grande
importanza, anche simbolica, perché, come per gli
Egizi, si riteneva che i capelli fossero uno dei canali
mediante i quali demoni e spiriti potevano entrare
nel corpo degli esseri umani e che tagliarli o tenerli
corti poteva aiutare ad arrestare tale orribile evento.
A Roma, dove l'apertura della prima bottega avvenne nel 300 a.C., i barbieri romani non si limitarono
solo a radere o curare barba e capelli, ma praticarono anche massaggi nella testa e artigianali servizi di
manicure e pedicure, che consentirono ad tanti “tonsores”, come i letterati Marziale e Giovenale, di
arricchirsi e diventare rispettabili cavalieri o grandi
proprietari terrieri.
Noi, che abbiamo avuto la fortuna di vivere quell'epoca meravigliosa degli anni sessanta, quella in cui la
professione del barbiere era un'arte, dove gli unici
strumenti da lavoro erano pettine, forbici e rasoio,
vogliamo ripercorrere la storia di questo mestiere
che, per la verità, ci ha sempre incuriosito e che per
tanti sarà nuova e interessante.
Per la lettura integrale
dell’articolo consultare il
nostro sito:
www.larivieraonline.com
Sagra del fungo Parco archeologico di Medma di Rosarno:
porcino
un diamante, per metà ancora grezzo
a Mammola
Sagra del fungo porcino e dei prodotti della mantagna, Mammola, Domenica 27 ottobre 2013
La manifestazione ha come scopo la promozione e
la valorizzazione non solo dei funghi ma, in generale, di tutti i prodotti della montagna mammolese.
Nel giorno della sagra i funghi vengono preparati in
diversi modi. Il menu, distribuito in piatti artigianali
di coccio, è completo di vari pietanze tipiche della
gastonomia mammolese: dall'antipasto, al primo, al
secondo con il vino locale, il pane casereccio e le caldarroste.
Tutta la manifestazione si svolge in un clima di amicizia e di svago con la possibilità di visitare l'antico
borgo di Mammola ancora ben conservato e partecipare alle iniziative collaterali.
ANTONELLO LUPIS
Un diamante per metà ancora grezzo.
Una ricchezza, insomma, sotto tutti i
punti di vista sociali, culturali, ambientali e, soprattutto, economici, sfruttata
al cinquanta per cento grazie all'impegno e alla caparbietà di una dirigente
scolastica.
Stiamo parlando del Parco archeologico di Medma di Rosarno, che si
estende per ben 13 ettari sul versante
nord del fantastico “balcone” di Pian
delle Vigne.
Dal 2004 anno dell'approvazione e del
varo, il Parco è dotato di un progetto
che se sviluppato rappresenterebbe, la
più concreta occasione di sviluppo e
rilancio culturale, sociale ed economica della cittadina tirrenica della provincia di Reggio Calabria. Il progetto
però, come spesso avviene nella martoriata e sempre più trascurata regione
calabrese, tale era e tale è rimasto.
Stando, comunque, ai particolari inseriti nel progetto, concepito e partorito a
seguito di un rapporto sinergico instaurato tra quattro enti pubblici (Comune,
Provincia, Soprintendente ai Beni
archeologici
e
Università
Mediterranea di Reggio Calabria) il
Parco dovrebbe essere trasformato in
una oasi ambientale di primo livello,
con percorsi botanici, ippici, ludici, che
farebbero da cornice alle testimonianze archeologiche di età magnogreca,
sepolte, a pochi centimetri, sotto la
coltre di terra.
A distanza di circa 9 anni dall'approvazione del progetto la situazione è
più o meno a quella di partenza.
Nel frattempo, il Parco, coltivato ad
uliveti secolari, è stato interessato, nella
sola parte di proprietà del Ministero
dei Beni culturali, da poderosi e devastanti incendi.
Per fortuna, però, guardando l'altra
faccia della medaglia, risultano ancora
intatti gli altri 6 ettari e passa di terreni
di proprietà dell'Istituto Professionale
dell'Agricoltura (annesso al Liceo scientifico “Piria”), che li ha acquistati nel
1962 per le pratiche agricole annesse
alle attività didattiche.
Grazie al costante impegno profuso
dai docenti e dagli allievi, guidati dalla
intraprendente dirigente scolastica,
Mariarosaria Russo, l'area di pertinenza della Scuola agraria rappresenta
GLI ALLIEVI,
INSIEME
ALLA PRESIDE
RUSSO, DEL
“PIRIA” AL LAVORO
NEL PARCO
ARCHEOLOGICO
INTENTI A
PRODURRE L'OLIO
“ROSARIO
LIVATINO”.
DOMENICA
davvero un “unicum” in tutto il suo
genere.
Da oltre un lustro, infatti, il lavoro
messo in campo dal dirigente scolastico, Russo, è canalizzato verso una e
precisa e lodevole direzione: fare del
Parco un uso intelligente in modo da
creare un sviluppo e un ritorno economico. Ad attestare questo importante salto di qualità sono le iniziative
che fino ad oggi sono state sviluppate a
360 gradi dalla Scuola.
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LA RIVIERA
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Parlando
di...
ATTUALITÀ
... --- ... e si è detto tutto
Festeggiando Pino
Gra
El Conquistador
Nuovi filosofi
Il re del tridente
Foto
Notizie
Moggi e il suo avvocato
I due candidati a sindaco di Gioiosa Marina ritratti insieme ai nuovi
bagnini della Locride. Date condizioni in cui versa la città meglio
tenerseli buoni. Visto mai che serva un salvataggio in extremis.
Sono pervenute in redazione numerose segnalazioni di cittadini che lamentano il fatto che (da un mese a questa parte) ci sono problemi ad accedere
e consultare gli atti dell'albo pretorio online del comune di Siderno.
Sgarbi, Sgarbi, Sgarbi!!!
Arteedintorni...
Scusa se è poco...
L
di Domenico Spanò
Domenico
Grenci
e i mille volti delle donna
Il pittore
di Ardore
scruta coi
suoi dipinti la
fragilità
femminile
Domenico Grenci è un giovane artista originario di Ardore, paese facente parte della
bellissima costa Jonica dove il mare blu e le
lunghe spiagge sono le linee parallele di
uno scenario interminabile. Classe 1981, ha
studiato al Liceo Classico Ivo Oliveti di
Locri e si è diplomato in pittura
all'Accademia delle Belle Arti di Bologna
con il massimo dei voti. Anche egli fa parte
indirettamente alla corrente di innovazione
e d'avanguardia artistica creatasi negli ultimi anni sul litorale calabro. Vive da anni a
Bologna ma come tanti altri giovani artisti
emergenti calabresi, porta con se un
bagaglio culturale e creativo che solo questi
lembi di terra sanno donare a gente gio-
DOMENICA
vane in cerca di affermazione e confronto
con determinazione e forte motivazione,
perché tutti a loro modo hanno qualcosa da
dire. Una marcia in più per lasciare il segno
ovunque. Innumerevoli le rassegne d'arte
contemporanea nelle quali Domenico ha
presenziato con le sue opere sia in Italia che
all'estero, ricevendo diversi riconoscimenti
importanti.
Domenico concentra la sua arte pittorica su
un'espressione ed una metodologia che evidenzia la presenza-assenza dell'essere
umano. L'immagine frammentata e decadente che col passare del tempo e dell'incuria tende a sparire, rovinarsi non per sua
scelta ma per cause inflitte. Compaiono
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LA RIVIERA
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la Riviera
ande coalizione al porto di Roccella
Il riposo del guerriero
La parte più bella del PD
Attenzione, che chi va con lo zoppo...
sulle sue tele segni tangibili di fragili volti di
donne, espressioni di contenuta e nascosta
sofferenza che attraverso i pochi segni
sbiaditi raccontano ancora storie di vita.
L'artista per il concepimento materico e
fisico delle sue opere utilizza il bitume creando una cromia delirante, dall'inquietante nero profondo della notte alle
tenue macchie fotografiche sbiadite che
vanno a circoscrivere espressioni di dolore
ed estrema fragilità, lasciando nell'osservatore tensione palpabile per il messaggio da
cogliere. I volti di queste donne sono galleggianti in acque burrascose, ma
comunque pronti ad affondare anche un
cataclisma di segni e macchie cupe dove la
vita e la morte possono sembrare la stessa
cosa al medesimo istante lasciando
comunque una memoria visiva fervida tra
l'apparente caos.
L'artista ripercorre l'immagine della
donna nel tempo, rispolverandola dalla
dimensione fotografica e splendente in cui
era incorniciata nel recente passato. E'
piena ormai di macchie pestilenti, squarci
orripilanti che la fanno sgretolare nel buio
della materia bituminosa con la quale
viene concepita materialmente e poi la
incide di segni sintetici ed espressivi per
raccontare il tumulto intimo e profondo
che ogni donna vive da sempre nella società di ogni epoca. Vittima ingiusta ed
I pensatori
di Piazza Portosalvo
Caffè corretto con allegria
ingiustificata di una tirannia maschilista e
sociale che continua imperterrita sino ai
giorni attuali. Alcuni dei suoi dipinti
paiono mutilare con aloni bituminosi, ruggini e muffe, velature e schiariture, le parti
del viso di queste donne purchè nascondino occhi per non vedere, orecchie per non
ascoltare e bocche per non parlare.
L'artista probabilmente li incide nel tempo
dandogli ancora, a differenza di altri esseri
umani, l'opportunità di riemergere e
comunicare i loro tormenti e le loro
emozioni, sussurrare ancora qualcosa
come ai tempi in cui le immagini erano
limpide e dettagliate.
Le opere di Grenci sembrano tramutare
in decomposizione materiche di vecchi
fotografie ingiallite scattate con le prime
macchine e ormai indirizzate ad uno stato
di degrado incontrollabile. Ricordare l'ennesimo oltraggio che subisce questo essere
dovuto alla vecchiaia e al tramonto della
bellezza di cui era stata omaggiata dalla
natura. Labbra che ancora seducono e che
trattengono il canto. Piene di vergogna e
perdizione, questi visi in posa e immobili,
inerti a chi si ha di fronte, al tempo e al destino. Occhi pieni di paure e di orizzonti
perduti. Per l'artista questo suo meccanismo artistico ed espressivo vuole essere un
mezzo di ribellione per contrastare la
bellezza effimera di cui si fa continuo
abuso nel mondo contemporaneo e
soprattutto in quello commerciale. Queste
opere sono un continuo tumulto di dire e
nascondere, di urlare e stare in silenzio. La
rassegnazione dell'essere sottomesso e la
rabbia dell'emergere con dignità e rispetto,
dimensioni emotive e morali che si intrecciano in una fune di tensione di immagini
aggrovigliate, nei quali l'unico appiglio non
può esser altro che l'osservazione e la
memoria dell'essere e del reale, nel tempo
che è passato, in quello attuale e in quello
che verrà. Grazie all'arte di Domenico
Grenci, alle sue opere significative e particolarmente cariche di significato è possibile carpire e cogliere il senso di questo
essere celeste, ricordando in ogni epoca, in
ogni contesto ed in ogni parte del mondo,
che “dietro un grande uomo c'è sempre
una grande donna”. Tutte le donne dipinte
da Grenci lo sono perché ognuna di esse
ha qualcosa da raccontare o ricordare a chi
li osserva.
Grande iniziativa dell'Hotel
Parco dei Principi di
Roccella Ionica.
A tutti i futuri sposi che
andranno a visitare l'albergo
e le splendide sale riservate
per i banchetti di nozze, le
grandi piscine, il parco, la
suite per gli sposi, le camere
per gli ospiti, verrà fatto
omaggio, senza impegno
alcuno , il libro “I segreti
per organizzare il
matrimonio perfetto”.
Un'agenda completa per
arrivare felici e soddisfatti al
fatidico “si”
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nostri lettori che le foto
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DOMENICA 27 OTTOBRE 2013 LA RIVIERA
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