L`India ha una popolazione di 1,2 miliardi di persone. Durante la

Transcript

L`India ha una popolazione di 1,2 miliardi di persone. Durante la
INDIA
L’India ha una popolazione di 1,2 miliardi di persone. Durante la crisi internazionale l’economia indiana,
principalmente trainata - a differenza di quella cinese - dalla domanda interna, ha dimostrato notevole
robustezza e capacità di ripresa.
Nel trimestre conclusosi a dicembre 2011 l'economia indiana è cresciuta del 6,1 per cento annuo, in
rallentamento rispetto al 6,9 per cento fatto registrare nel periodo luglio-settembre e al 7,7 per cento del
primo trimestre dell'anno fiscale 2011/2012. Sui nove mesi, la crescita è stata del 6,9 per cento (8,1 per
cento nel precedente anno fiscale). Per l'intero 2011/2012, il tasso di crescita atteso dal Governo e le stime
di consenso convergono su un livello attorno al 7 per cento.
Il turismo indiano continua a crescere, anche in periodo di crisi. Il flusso di turismo outgoing indiano è andato
di pari passo con la storia economica del Paese. Negli ultimi anni l’incremento salariale, l’economia che
comunque cresce – sebbene la crisi economica mondiale – e l’aumento di tempo libero hanno determinato
un corrispondente e proporzionale aumento di viaggi degli indiani all’estero. Di recente il popolo indiano ha
cominciato a viaggiare sempre di più al di fuori del proprio territorio. Lo dimostrano i dati dell’UNWTO (United
Nations World Tourism Organization), che in particolare nei confronti dell’India, hanno dato previsioni
eccellenti a proposito del numero di turisti internazionali: secondo le ultime stime saranno 50 milioni i turisti
indiani che viaggeranno all’estero nel 2020.
L’Europa riceve il 20% del totale degli arrivi dei turisti indiani. L’Italia si colloca al decimo posto a livello
mondiale (come destinazione di viaggio degli indiani) ed al terzo posto a livello europeo, dopo Regno Unito e
Francia, con oltre 15 mila visitatori nel 2009.
L'Italia, rispetto ai principali competitors, gode di un buon posizionamento nel ceto alto della società indiana.
Quindi, per quanto riguarda la high-top class della società indiana, l'Italia è una destinazione da includere
sempre nei tour europei e sta sempre di più affermandosi come mono-destinazione. Per quanto riguarda la
middle class e gli indiani che viaggiano in gruppo, l'Italia è spesso presente negli itinerari europei, anche se
la concorrenza dell'Est Europa, della Penisola Iberica e dei Paesi del Sud-Est Asiatico è sempre più forte.
I viaggiatori internazionali fanno parte della fascia d’età tra i 25 e 65 anni, dove la grande parte è costituita
dal sesso maschile (65% dei viaggiatori). In merito alla selezione delle destinazioni, i cinque fattori chiave
che influenzano maggiormente la scelta sono:





Sicurezza;
Varietà di cose da vedere e da fare;
Immagine generale della destinazione;
Le infrastrutture;
Facilità nell’ottenimento del visto.
La prima grande distinzione, necessaria da sapere per un operatore turistico italiano che vuole investire in
India, è sociale: turisti della nascente e popolosa middle class e turisti della ricca e prestigiosa upper-top
class.
Il primo gruppo, la middle class, include, secondo Marvin J. Cetron, fondatore della “Forecasting
International”, 300 milioni di indiani circa, un terzo dei quali è uscito dalla povertà negli ultimi 10 anni. Ogni
anno ne fanno parte 40 milioni in più e, al presente tasso di sviluppo dell’economia, la maggior parte degli
indiani farà parte della middle class entro il 2025.
I driver di scelta di una destinazione, secondo le ricerche effettuate dai vari Paesi – Gran Bretagna,
Svizzera, Italia, Scandinavia - che hanno analizzato il mercato indiano, sono:
A. desiderano essere tenuti impegnati e avere costanti possibilità di divertimento;
B. preferiranno, molto probabilmente, alloggiare in strutture 3-4 stelle e centrali;
C. cercano e pretendono cibo indiano almeno una volta al giorno. Il cibo è una variabile
importantissima: in India esistono tutte le più grandi religioni del mondo ed ognuna di esse rispetta
una serie di norme a tavola.
D. pagano in contanti, a differenza degli occidentali che preferiscono la carta di credito;
E. amano cenare a tarda ora e spendono volentieri anche grosse somme per gli alcolici;
F. hanno 30 giorni di ferie l’anno;
G. desiderano viaggiare in gruppo o con la propria famiglia allargata (che può arrivare anche a 20
persone, tra adulti e bambini);
H. sono curiosi ed apprezzano informazioni precise e di facile accesso per quanto riguarda le città che
visitano ed i principali monumenti;
I. sono influenzati fortemente dalle mode del momento e dall’industria cinematografica.
I turisti facenti parte della upper-top class, stimabile in 80 milioni di persone, si avvicinano, come
caratteristiche in viaggio, ai turisti occidentali. Spesso in famiglia parlano inglese, i figli vivono negli Stati Uniti
o nel Regno Unito per conseguire lauree prestigiose.
I driver di scelta di una destinazione, secondo le ricerche effettuate dai vari Paesi – Gran Bretagna,
Svizzera, Italia, Scandinavia - che hanno analizzato il mercato indiano, sono:




amano gli spettacoli che coinvolgono la famiglia, lo shopping, la buona tavola e le visite
organizzate a monumenti e musei, seguite da visite a case da gioco e casinò;
si tratta generalmente di persone attente e ben informate;
viaggiano con tutti i comfort, dalla business class in aereo all’albergo 5 stelle a destinazione,
passando per servizi personalizzati. È inoltre un turista molto esigente e sofisticato, che spesso si
organizza all’ultimo minuto
 nutrono una grande curiosità ed apertura nei confronti delle novità esterne;
 amano fare shopping, prima motivazione turistica, con una spesa media 2.500 USD (1700€) a
settimana per famiglia (4 persone).
 evitano i luoghi del turismo di massa, si dedicano alla visita delle aree minori ed amano compiere
micro - viaggi per esplorare approfonditamente intere aree.
Il numero complessivo degli operatori e agenti di viaggi indiani che trattano l’Italia sono circa 1.120, sparsi
per tutto il territorio. 25 sono invece le imprese di medie e grandi dimensioni.
Le compagnie aeree che collegano l'Italia e l'India in maniera diretta sono solamente 2: Jet Airways e China
Airlines. La prima ha appena aperto un nuovo volo giornaliero, da Delhi a Milano, che amplierà sicuramente
il numero di viaggiatori verso il Belpaese. China Airlines, invece, viaggia da Delhi a Roma 3 volte alla
settimana.
Ci sono altri voli che collegano in maniera indiretta l'Italia, come le compagnie del Golfo Arabico (Emirates,
Qatar, ecc) oppure alcune compagnie europee (Swiss, Turkish, Lufthansa, British, KLM, Airfrance ecc).