il turismo indiano punta verso l`italia

Transcript

il turismo indiano punta verso l`italia
Hospitality / INCOMING
Sono sempre più numerosi i turisti
indiani che scelgono il Belpaese
come meta delle proprie vacanze.
E per il secondo anno consecutivo,
l’India premia l’Italia come miglior
destinazione culturale
DI ELISA CIMATTI [email protected]
IL TURISMO INDIANO
PUNTA VERSO L’ITALIA
P
rimo posto per l’Italia
nella categoria “Best
Cultural Destination
(world) Award” secondo
il sondaggio condotto
dalla rivista Travel+Leisure India,
pubblicata da American Express
Publishing Corporation, leader
mondiale di viaggi e lifestyle. I punti
di forza dell’ospitalità italiana sono
legati al grande fascino del
patrimonio artistico e culturale
del nostro Paese,
all’enogastronomia, al fitto
calendario di eventi e appuntamenti
(iniziative culturali, festival,
manifestazioni) e a quello che viene
definito lo stile di vita italiano.
L’India è ormai un attore economico
e politico di rilievo globale, non
a caso la crescita esponenziale
della classe media e la sempre
maggiore apertura del paese agli
investimenti internazionali sono
state le principali chiavi di questa
“miracolosa” accelerata.
Il World Wealth Report stima, infatti,
che l’India sarà la potenza
economica più grande al mondo
entro il 2050. Questa previsione è
frutto dell’analisi dei dati di crescita
del paese nell’ultimo decennio – con
incremento del PIL del +8% in media
l’anno – e della tendenza per
74
Turismo d’Italia
Alla base della
crescita economica
indiana, l’avanzare
della classe media e
l’apertura del paese
agli investimenti
internazionali
i prossimi tre anni con un +9-10%
l’anno. A contrastare questa
prospettiva di sviluppo ci sono vari
analisti che sottolineano la gravità dei
problemi interni della società indiana,
tra cui le diseguaglianze sociali
ancora profonde e l’estrema povertà
di una parte della popolazione.
Se è vero che lo sviluppo economico
PRINCIPALI LOCALITÀ D’INTERESSE
VENETO VENEZIA, VERONA, VICENZA, PADOVA
TOSCANA FIRENZE, PISA, SIENA
LAZIO ROMA
LOMBARDIA MILANO, LAGHI
CAMPANIA SORRENTO, CAPRI, NAPOLI
UMBRIA PERUGIA, ASSISI
SICILIA E SARDEGNA
LIGURIA CINQUE TERRE
ha reso l’India all’avanguardia
in settori come l’informatica
e la farmaceutica, è però un boom
di cui non riesce a godere tutto
il paese.
I NUMERI
INDIANI
Enorme per estensione e numero
di abitanti, l’India è un paese
variegato e multiforme con una
popolazione ibrida e orgogliosa
della propria cultura. Ottanta
lingue, sei religioni principali, oltre
un miliardo e 200 milioni di abitanti,
con un tasso di crescita che è
quattro volte quello italiano e che
ogni anno porta l’India ad
aumentare di oltre 20 milioni di
persone. Un popolo numeroso e
giovane: 25,9 anni l’età media della
popolazione (per avere un termine
di paragone quella italiana è di 43,5
anni). Secondo l’ONU, il paese è
destinato a diventare il più grande
al mondo per numero di abitanti,
sorpassando addirittura la Cina, già
intorno al 2028. Tuttavia è anche
una realtà dove arretratezza e
avanguardia convivono
quotidianamente: da un lato
na società ancora legata al passato,
+8%
L’incremento medio del PIL annuale
indiano nell’ultimo decennio
con il radicato sistema di
stratificazione sociale delle caste, e
dall’altro un paese all’avanguardia,
pronto a lanciarsi verso il futuro,
con le sue eccellenze nelle
tecnologie più avanzate e le sue
grandi industrie, compresa quella
cinematografica. Una terra di
opposti: ricchissimi e poverissimi,
laureati e analfabeti, innovazione
tecnologica e riti tribali.
Un’India a più marce, quindi,
che avrà bisogno di tempo affinché
lo sviluppo proceda in armonia,
nonostante già i picchi di successo
e le potenzialità stupiscano gli altri
paesi.
DA BOLLYWOOD
AL BELPAESE
L’India è un mercato turistico
vastissimo: 28 milioni sono i
possessori di un passaporto, un
numero che è certamente destinato
a crescere. Questi, dunque,
rappresentano i potenziali
viaggiatori verso l’estero
e verso l’Italia che è uno dei paesi
europei che suscita il maggiore
interesse tra i viaggiatori indiani,
grazie alla cultura e all’originalità
dello stile di vita, alla simpatia delle
persone, all’enogastronomia e alla
possibilità di acquistare prodotti
made in Italy. Solo una minoranza
Turismo d’Italia
75
Hospitality / INCOMING
privilegiata può permettersi un
viaggio in Italia, ma è comunque
una minoranza significativa.
Secondo l’Istat, nonostante
i movimenti degli indiani nel nostro
paese rappresentino solamente lo
0,5% degli arrivi internazionali (poco
più di 197.000 nel 2010) e lo 0,3%
delle presenze (circa 460.000 nel
2010), la crescita tuttavia è costante:
+109% gli arrivi dal 2005
a oggi e +94% le presenze.
Ma poiché il nostro paese è inserito
come tappa di tour molto più lunghi
la permanenza è piuttosto scarsa
aggirandosi in media a 2,3 giorni.
Rispetto ai competitor (Germania,
Regno Unito, Svizzera e Francia)
il Belpaese gode di un buon
posizionamento, in particolare nella
fascia alta e medio-alta della società:
per il turista indiano facoltoso
L’accoglienza
IDENTIKIT
DEL TURISTA
INDIANO
MASCHIO
ETÀ: 25-54 ANNI
LAUREATO
SPOSATO CON FIGLI
REDDITO: MEDIO-ALTO
VIVE IN AREA URBANA
1
Il saluto indiano, detto “Namaste” (gesto simbolico e tradizionale
in India) si fa con le mani giunte all’altezza del petto e inclinando
leggermente la testa. Più le mani sono alte, più il rispetto è grande.
2
Una delle prime forme per esprimere il benvenuto
è quella di offrire dell’acqua, del tè o del caffè.
3
Gli indiani non amano l’espressione “No”, sia verbale che gestuale.
Invece di dire che qualcosa non è disponibile, meglio fornire
un’alternativa o comunque cercare di non rispondere negativamente.
4
Anzianità, età e autorità sono altamente rispettate
in India, sia negli affari che nella vita privata.
5
Efficienza e coinvolgimento conquistano gli indiani immediatamente;
dunque mostrare sempre cortesia e affabilità.
6
Rivolgersi agli uomini utilizzando il termine “Sir” (e non “Mister”)
e verso le donne con il termine “Madam”.
7
Chiamare con il nome di battesimo un cliente
sarà sicuramente apprezzato.
8
Gli ospiti indiani fanno molte domande, a volte anche molto
personali, e si aspettano un servizio attento e cortese. Discutere
di vita famigliare e intima non è considerato invadenza, anzi rientra
nel normale dialogo.
LA GESTUALITÀ NEGLI STANDARD DI SERVIZIO
remesso che l’India è un paese
dove la gestualità è
estremamente importante, è bene
ricordare che:
Per indicare una direzione
occorre utilizzare tutto il palmo
della mano aperto, mai puntare
il dito.
Abbassarsi per avere gli occhi
all’altezza dell’interlocutore
P
76
Turismo d’Italia
e mantenere il contatto visivo
è una forma di rispetto.
Mai toccare il capo di un
bambino (la parte superiore
della testa), perché è considerato
dannoso per la sua spiritualità.
Contrariamente alle abitudini
occidentali, in India l’uomo viene
sempre servito prima delle donne.
Per quanto possibile, per non
mettere a disagio i turisti indiani,
è preferibile privilegiare il
contatto donna-donna rispetto
a donna-uomo.
Porgere un oggetto con la mano
sinistra è considerato sbagliato.
La mano sinistra è, infatti, quella
riservata alle abluzioni (lavaggio
rituale a scopo di purificazione
spirituale).
L’ALIMENTAZIONE
lcune indicazioni per
migliorare la propria
ristorazione a prova di
ospite indiano.
La colazione dovrebbe
prevedere alimenti
caldi e abbondanti:
uova, frittate, tortini
di verdure.
Il pranzo deve essere
servito e consumato
rapidamente: stufati,
pane, e non deve mai
mancare l’acqua.
La cena, in genere
dalle ore 21, è il pasto
più lungo preceduto
da un aperitivo con
bevande alcoliche
o analcoliche, snack
piccanti, chutney (salsa
vegetale piccante a
base di frutta, spezie e
ortaggi, condimento
tipico della cucina
indiana).
A
l’Italia è una destinazione trendy,
da includere nei tour europei, che
lentamente si sta affermando anche
come mono-destinazione, cioè come
meta finale del viaggio con la
conseguente scoperta di località
al di fuori degli itinerari classici.
LE METE
PIÙ GETTONATE
Ma dove vanno gli indiani?
Prevalgono tra le loro preferenze
quattro regioni: Veneto, Toscana,
Lazio e Lombardia, soprattutto in
virtù dei loro capoluoghi. Lusso,
moda, cultura, enogastronomia:
per gli indiani questa è la descrizione
dell’Italia e proprio shopping, buon
cibo e vino sono gli elementi che più
amano provare durante il loro
viaggio. Sono particolarmente
attratti dalle attività di animazione
e intrattenimento: non solo
shopping, dunque, ma anche visite
organizzate a musei e tour dei centri
storici con
i loro monumenti. Sono attenti ad
approfondire le proprie curiosità,
spesso alimentate dall’industria
cinematografica, la più grande al
mondo con oltre mille film all’anno,
di cui oltre la metà girati all’estero;
non a caso sono proprio
le pellicole indiane a promuovere
il turismo indirettamente verso
le varie location straniere.
La classe che viaggia di più
(a parte quella alta) è quella media,
la più popolosa con 100 milioni circa
di indiani, un terzo dei quali è uscito
dalla povertà negli ultimi dieci anni.
Ogni anno ne entra a far parte
un milione di persone in più, e con
questo tasso di sviluppo nel 2025
potrebbe rappresentare la classe
Chi
consuma alcol
apprezza in particolare
la birra, ma anche
superalcolici come
whiskey, vodka e rum.
Gli hindi non
mangiano carne
di manzo e molti
ono vegetariani.
I mussulmani non
mangiano carne di
maiale e non bevono
alcolici. I sikh non
mangiano carne
di manzo.
Uova, aglio e cipolla
non sono comuni nei
gruppi di gianisti.
I piatti vegetariani
devono essere presenti:
ben speziati, saporiti
e gustosi.
Pasta, piatti cinesi,
italiani e thai stanno
diventando molto
popolari e apprezzati.
Agnello, pollo e pesce
sono i piatti più
consumati dai nonvegetariani.
Tradurre sempre i
menu in lingua inglese.
Cucinare con oli e
grassi vegetali, inserire
nel menu delle zuppe
vegetariane e
informare i clienti degli
ingredienti utilizzati.
Offrire una scelta
di piatti della cucina
indiana, amata anche
da molti clienti italiani
che apprezzeranno
la possibilità di scelta.
Offrire del tè, del nan
caldo (pane indiano)
e del paan (foglie
vegetali masticabili,
amate dagli indiani
come digestivo
e rinfrescante
per l’alito).
In hotel
Far trovare in camera una bottiglia
di acqua naturale offerta.
Il personale deve parlare in inglese.
Preparare una lettera di benvenuto
Per il turista indiano
facoltoso l’Italia
è una destinazione
trendy. Veneto,
Toscana, Lazio
e Lombardia tra
le regioni preferite
più ampia della popolazione.
La classe alta è, invece, stimabile
in 60 milioni di persone: per lo più
imprenditori, quadri dirigenti
e politici, i cui figli spesso vivono
per studio negli Usa o nel Regno
Unito. in inglese e/o in hindi da far trovare
in camera.
Predisporre almeno un canale televisivo
indiano (news, Bollywood e cricket).
Offrire film indiani in versione originale.
Fornire giornali indiani: The Economic
Times, The Times of India, The Indian Express.
Rendere disponibili in camera l’accesso
a internet, ferro e asse da stiro, un adattatore
internazionale e del tè.
Assicurarsi di offrire un trattamento uguale
a tutti e in particolare fare attenzione
alle famiglie e alle persone anziane.
Non separare mai le famiglie, nella misura
del possibile.
Formare il personale ad accogliere gli indiani:
seminari sugli standard di accoglienza,
brochure informative e manuali che
contengano informazioni sulla cultura
indiana e nozioni base sui termini lessicali
comuni.
Rendere disponibili informazioni in inglese
sui luoghi turistici della zona.
Turismo d’Italia
77