Prot. n. 4557 Spilimbergo, 29 settembre 2016 Al Collegio dei
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Prot. n. 4557 Spilimbergo, 29 settembre 2016 Al Collegio dei
Prot. n. 4557 Spilimbergo, 29 settembre 2016 Al Collegio dei docenti e p.c. Al Consiglio d’Istituto Ai genitori Agli alunni Al personale ATA Atti Albo OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la Legge n. 107 del 13.07.2015, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art. 1 della Legge, ai commi 12-17, prevede che: • le Istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il Piano triennale dell'offerta formativa; • il Piano viene elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della Scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal DS; • il Piano è approvato dal Consiglio d’Istituto; • il Piano poi viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e trasmesso dall’USR al MIUR; • il Piano viene pubblicato sul Portale unico dei dati della Scuola, una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti; TENUTO CONTO delle realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio, nonché delle istanze di genitori e studenti; EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della Legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d’indirizzo per le attività della Scuola e le scelte di gestione e di amministrazione Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di miglioramento di cui all’art. 6, comma 1, del DPR 28.3.2013 n. 80 debbono costituire parte integrante del Piano. Il nucleo di autovalutazione per la stesura del RAV ha individuato due priorità nella sezione esiti a cui si associano altrettanti traguardi, anche alla luce del fatto che le maggiori criticità nella stesura del RAV si sono evidenziate in queste aree. 1 PRIORITÀ Risultati scolastici Diminuire i giudizi sospesi nel primo biennio Competenze di cittadinanza Osservare in modo sistematico l’acquisizione/mobilitazione delle competenze chiave di cittadinanza Risultati scolastici Diminuire i giudizi sospesi del 5% nel primo biennio Riclassificare i descrittori della griglia di osservazione per renderli coerenti con quelli previsti dalla griglia del voto di condotta. TRAGUARDI Competenze di cittadinanza Definire modalità di accertamento dei periodi di stage e delle attività in ASL Area Curricolo, progettazione, valutazione Costruire un vademecum che raccolga strumenti di osservazione e valutazione delle attività di ASL Sub area Valutazione didattica Area Ambiente e apprendimento OBIETTIVI DI PROCESSO Costruire aule laboratorio disciplinari Sub area Dimensione metodologica Area Inclusione e Differenziazione Individuare docenti con competenza di matematica e di inglese per prevedere un’ora di compresenza settimanale per ciascuna classe con un ruolo di sostegno e di controllo delle consegne Sub area Recupero e potenziamento Area Pratiche gestionali e organizzative Costruire griglie individuali di monitoraggio delle competenze sviluppate dai progetti Sub area Controllo dei processi Promuovere azioni di coordinamento con il mondo del lavoro sul territorio e valorizzare i percorsi di ASL Area Pratiche gestionali e organizzative Sub area Rapporti col Territorio Promuovere e rafforzare i rapporti con realtà che operano nel settore dei servizi L’individuazione di un docente in compresenza per matematica e inglese consente non solo di attuare l’attività individualizzata per far conseguire a tutti gli studenti gli obiettivi comuni fissati per la classe, ma anche di suddividere il gruppo classe per livelli favorendo anche azioni di approfondimento. Ciò nel primo biennio porta a un consolidamento delle competenze in area logico-matematica e della lingua straniera, favorendo il successo scolastico e riducendo il numero dei giudizi sospesi. L’innovazione delle aule attrezzate agevola la didattica laboratoriale e sostiene l’aspetto motivazionale e il benessere a scuola. Per conseguire le priorità stabilite, nel piano di formazione è inserito per l’anno scolastico 2016-2017 il corso di aggiornamento per i docenti di matematica che mira alla costruzione di un curricolo verticale (raccordo scuola secondaria di primo grado e primo biennio scuola superiore) e a sviluppare competenze negli insegnanti trasferibili nell’attività didattica. 2 Resta da risolvere il nodo dell’elevato numero di studenti con sospensione del giudizio, che l’Istituto si propone di ridurre, un dato, questo, emerso anche dall’analisi dei dati forniti dal SNV. Gli obiettivi fissati per l’area gestionale-organizzativa sono invece strettamente correlati con le priorità indicate per la sezione competenze chiave di cittadinanza. Inoltre il Verbale del riesame del SGQ individua ulteriori aree di miglioramento che non attengono strettamente agli esiti scolastici, ma che comunque qualificano l’offerta formativa dell’Istituzione scolastica in altri ambiti: sicurezza e gestione archivio informatico. • Le attività per il recupero e il potenziamento del profitto per il primo biennio sono definite, tenendo conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno e, in particolare, dei seguenti aspetti: • risultati rilevazioni INVALSI inferiori al livello Nord est relativi allo scorso anno Istituto Tecnico Professionale Prova di Italiano Punteggio Nord FVG medio est 59,3 56,5 Diff. ESCS ITALIA 58,7 6,4 47,9 10,4 Prova di Matematica Punteggio Nord FVG ITALIA medio est 55,2 51,4 42,8 50,2 37,6 Diff. ESCS 6,2 8,6 Come si evidenzia nella tabella i risultati sono confortanti, in quanto in linea se non superiori col dato medio regionale e nazionale. Anche il dato sulle differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile (ESCS) è positivo e indica che le azioni sono mirate effettivamente a supportare il raggiungimento dei traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali. • risultati dei test di ingresso a.s. 2016-2017 LINGUA INGLESE classe media 1AA 55 1BA 56 1CA 53 1DA 56 1EA 52 1FA 58 1AM 46 1BM 51 1AC 47 MIN 27 18 22 14 20 29 24 33 26 MAX 82 95 81 86 87 78 75 73 82 <50% >80% 30 4 42 8 32 5 42 8 50 5 33 65 50 72 - MATEMATICA classe media 1AA 62 1BA 56 1CA 56 1DA 58 1EA 61 1FA 60 1AM 48 1BM 55 1AC 51 MIN 26 8 22 29 15 36 29 29 26 MAX 89 100 79 89 89 86 75 79 79 <50% 27 42 23 33 18 20 60 27 35 >80% 18 8 14 5 10 - LINGUA ITALIANA classe media 1AA 58 1BA 58 1CA 60 1DA 58 1EA 64 1FA 60 1AM 52 1BM 52 1AC 52 MIN 36 38 36 27 41 41 32 14 29 MAX 83 83 82 82 82 82 74 79 77 <50% 33 21 24 29 19 21 35 45 47 >80% 8 12 5 5 5 5 3 Come si evince dalle tabelle i risultati delle prove di ingresso delle classi prime non sono confortanti per le tre aree prese in esame, tuttavia mediamente più alti di quelli registrati all'avvio dell'anno scolastico precedente (per lettere il punteggio medio è di 57 contro 46, per matematica è di 56 contro 52, in inglese la variazione non è significativa). In particolare si osserva una situazione di omogeneità tra le classi, segno che i criteri utilizzati per la formazione delle classi sono validi anche se va rilevato che la distribuzione interna dei punteggi per le classi ITI-IPSC evidenzia una concentrazione sui livelli più bassi piuttosto che su quelli alti in tutte le aree considerate. Dai risultati sopra esposti, appare giustificata la richiesta di un potenziamento, già espresso nel RAV, nelle aree linguistica, delle lingue straniere e in matematica e anche il conseguente utilizzo in azioni di attività individualizzate in compresenza e in orario extracurricolare o per gruppi di livello; in taluni casi potrebbe risultare necessario un riorientamento per evitare l’insuccesso scolastico. Le istanze delle diverse realtà locali istituzionali, culturali, sociali ed economiche, nonché le aspettative di genitori e studenti sono parte integrante del Piano e vengono così riassunte: Istanze studenti DSA-BES e AID La Scuola ha 61 studenti con DSA (8% della popolazione scolastica) e 14 con altro BES, dati in ulteriore crescita che indicano come le azioni poste in atto dall’Istituto a partire dal 2009 risultino apprezzate dalle famiglie. La collaborazione con l’AID di Pordenone risulta proficua soprattutto nella realizzazione di interventi specifici. In particolare la richiesta dell’Associazione e dei genitori rimane quella di un’ampia collaborazione scuola-famiglia per ridurre le difficoltà presenti e consentire anche a questi studenti di raggiungere le competenze richieste dall’indirizzo di studi prescelto. L’Istituto risponde a tale esigenza con diverse azioni: sviluppo di un piano di accoglienza, che prevede l’analisi dei casi con un’attenzione particolare nella formazione delle classi, la pianificazione di lezioni e/o incontri per gli allievi di prima con lo scopo di far conoscere i disturbi specifici, la disponibilità a fornire informazioni riguardo ai DSA, ai percorsi di valutazione psicodiagnostica e al ruolo dell’AID • individuazione della figura del tutor, un docente dedicato che cura la relazione studente, insegnanti, genitori e che monitora il percorso personalizzato di apprendimento dell’alunno • definizione del patto con la famiglia, per la condivisione delle responsabilità • costruzione di corsi di sostegno ai compiti e/o di recupero delle lacune per stimolare gli studenti all’utilizzo degli strumenti compensativi. Quest’anno viene inserito nel Ptof il percorso formativo e-learning rivolto al personale docente, la cui finalità è di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la Scuola realmente inclusiva per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento. Tale iniziativa è parte integrante del progetto nazionale “Dislessia Amica”, realizzato dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) con Fondazione TIM e di intesa con il MIUR. Istanze del mondo del lavoro e dell’università Le richieste di formazione da parte del mondo del lavoro e di quello universitario sono di: • flessibilità • capacità di ragionamento • analisi critica Per l’IIS “Il Tagliamento” l’integrazione tra Scuola e realtà produttive si realizza attraverso: • incontri con esperti, aziende, uffici risorse umane, società di lavoro interinale del territorio • percorsi di ASL. Nello specifico l’ITAG risponde alla richiesta di figure in uscita che sotto il profilo tecnico abbiano competenze in: • gestione dei processi agricoli all’interno di un’azienda • pianificazione a lungo termine delle coltivazioni • interpretazione delle normative inerenti il settore • applicazione piano di lotta biologica e integrata • tutela dei beni ambientali e paesaggistici • gestione dei processi di trasformazione dei prodotti agricoli • gestione degli allevamenti per la produzione di carne, latte e uova • tutela e promozione dei prodotti tipici • valutazione dei costi dei processi produttivi • valutazione del valore degli immobili e dei possibili risarcimenti nei diversi casi di danno • interpretazione e realizzazione della cartografia e rilievi planimetrici e altimetrici di appezzamenti • tecniche di disegno CAD • progettazione di piccoli impianti irrigui e impianti di gestione delle biomasse • stesura di computi metrici estimativi di interventi in ambito rurale ma che siano anche in grado di: • lavorare in team • tenere comportamenti, modi e atteggiamenti consoni agli interlocutori e all’ambiente di lavoro • utilizzare un linguaggio tecnico adeguato nell’esprimersi oralmente e per iscritto • redigere relazioni tecniche 4 • • utilizzare i sistemi informatici conoscere la normativa vigente sulla sicurezza. Nello specifico l’ITI risponde alla richiesta di figure in uscita che sotto il profilo tecnico abbiano competenze in: • tecniche di disegno CAD e modellazione 3D • lavorazioni di tornitura, fresatura • programmazione CNC • tecniche CAD-CAM • utilizzo della strumentazione per il controllo dimensionale di qualità • tecniche dei trattamenti termici • tecniche della metallografia • progettazione di impianti di riscaldamento e climatizzazione civile e industriale • progettazione sistemi di produzione di energia elettrica e termica basati su fonti rinnovabili • gestione impianti per il trattamento o smaltimento rifiuti in cui sono presenti processi di recupero energetico ma che siano anche in grado di: • lavorare in team • tenere comportamenti, modi e atteggiamenti consoni agli interlocutori e all’ambiente di lavoro • utilizzare un linguaggio tecnico adeguato nell’esprimersi oralmente e per iscritto • redigere relazioni tecniche • utilizzare i sistemi informatici • conoscere la normativa vigente sulla sicurezza. Nello specifico IPSC risponde alla richiesta di figure in uscita che sotto il profilo tecnico abbiano competenze in: • economia, lingue e informatica • front office e segreteria, gestione degli obblighi derivanti dalla normativa IVA, contabilità con focus specialistico sulla redazione del bilancio, vendite, intermediazione commerciale, logistica/spedizioni, commercio internazionale con le conoscenze specifiche in lingua ma • • • che siano anche in grado di: relazionarsi con l’esterno e lavorare in gruppo tenere comportamenti, modi e atteggiamenti consoni agli interlocutori e all’ambiente di lavoro lavorare per obiettivi, con flessibilità e apertura al cambiamento. Il Piano deve fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art. 1 della Legge 107: commi 1-4 (finalità della Legge e compiti delle Scuole) • innalzare i livelli di istruzione e delle competenze • rispettare tempi e stili di apprendimento degli studenti • contrastare le diseguaglianze • prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica • educare alla cittadinanza attiva • utilizzare la flessibilità • sviluppare il metodo cooperativo e l’insegnamento interdisciplinare. commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari) • si terrà conto in particolare delle seguenti priorità: • contrasto della dispersione scolastica, anche attraverso un sistema di orientamento integrato con le risorse del territorio • promozione della didattica inclusiva (BES-DSA) e della metodologia laboratoriale • potenziamento delle competenze logico-matematiche e linguistiche anche nella lingua straniera • sviluppo delle competenze digitali • incremento dell’ASL e della cultura della sicurezza • educazione alla cittadinanza attiva e alla pace. • Per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente quanto segue: Azienda e attività di trasformazione dei prodotti Per proseguire con le attività didattiche all’interno dell’Azienda agraria si rende necessaria una sua completa ristrutturazione e riconversione a biologico che comporta ingenti investimenti da ricercarsi a livello pubblico (PSR 2014/2020) e privato; in tal senso è stata redatta una articolata Relazione tecnica già sottoposta all’ERSA e illustrata ai funzionari regionali. 5 In particolare per le filiere di qualità e la valorizzazione dei prodotti del territorio, quali ad esempio le “mele di varietà autoctone" e la relativa prosecuzione del progetto di trasformazione in succo, sidro e aceto è indispensabile procedere con la ristrutturazione degli edifici. Inoltre per la valorizzazione del parco della biodiversità, con bosco e prato va creata un’area didattica presso l’IIS “Il Tagliamento” di Spilimbergo (l’Istituto è un sito già inserito, a livello locale, in percorsi per il tempo libero); quest’area didattica dotata di pannelli e audiovisivi, visitabile da scolaresche e dal pubblico, contribuisce ad ampliare e diversificare l’offerta turistica del territorio. Attualmente l'Istituto è provvisto di alcune attrezzature, di livello amatoriale, per la lavorazione delle mele, ma poste in un edificio completamente inadeguato per quanto riguarda la sicurezza alimentare e la fattibilità. ITAG • strumentazione per l’analisi delle acque di qualsiasi tipo o utilizzo, acque superficiali, per il consumo diretto per le produzioni alimentari • GPS anche a nolo • drone • upgrade di dispositivi e/o componenti obsoleti della rete informatica • potenziamento (hardware e software) del laboratorio di informatica e di lingue • ampliamento rete WLAN • quando la copertura WLAN, raggiungerà almeno il 40% delle aule prevedere una graduale integrazione/sostituzione di PC (desktop-notebook) con tablet • installazione di videoproiettori - casse audio in aule sprovviste di tale supporto • potenziamento connettività ADSL • bilanciamento delle linee di traffico ADSL • server NAS a supporto della didattica • server per amministrazione (ITAG) • virtualizzazione server e loro servizi • upgrade ad un unico server di sicurezza per tutta la LAN/WLAN dell’istituto (captive portal, proxy, etc…) ITI • macchinari (fresatrice 3D) e software dedicati • software dedicati per tornio • forno per trattamenti termici e microscopio metallografico • attrezzatura per preparazione provini • software di simulazione • upgrade di dispositivi e/o componenti obsoleti della rete informatica • ristrutturazione cablaggio strutturato laboratorio informatico • ampliamento rete WLAN • quando la copertura WLAN, raggiungerà almeno il 40% delle aule, prevedere una graduale integrazione/sostituzione di PC (desktop-notebook) con tablet • installazione di videoproiettori - casse audio in aule sprovviste di tale supporto • potenziamento connettività ADSL • bilanciamento delle linee di traffico ADSL • server NAS a supporto della didattica IPSC • upgrade di dispositivi e/o componenti obsoleti della rete informatica • potenziamento (hardware e software) dei laboratori di informatica • software dedicati • ampliamento rete WLAN • quando la copertura WLAN, raggiungerà almeno il 40% delle aule prevedere una graduale integrazione/sostituzione di PC (desktop-notebook) con tablet • installazione di videoproiettori - casse audio in aule sprovviste di tale supporto • potenziamento connettività ADSL • bilanciamento delle linee di traffico ADSL • server NAS a supporto della didattica Per l’indirizzo IPSC, il Collegio dei docenti in data 01.09.2016 ha deliberato, sulla scorta del lavoro propedeutico dello Staff di Presidenza, del parere del Consiglio d’Istituto e successivamente del parere del CTS, della delibera di Giunta del Comune di Spilimbergo nonché della Relazione di Montagna Leader, di richiedere l’attivazione di un nuovo Istituto tecnico commerciale a partire dall’a.s. 2017-2018. Il fabbisogno di organico dell’autonomia, all’interno dei vincoli di legge, deve essere costituito da tutto il personale docente e ATA necessario per: • qualificare e ancorare la didattica alla realtà, rispondendo alle istanze dei portatori d’interesse (mondo del lavoro, università…) 6 • • • • • promuovere la continuità formativa in entrata, in itinere e in uscita anche per studenti in situazione di disabilità e DSA-BES fornire le competenze chiave di cittadinanza per lo sviluppo e la coesione sociale avviare attività di recupero e potenziamento sulla scorta delle competenze acquisite alla fine del primo biennio e dei risultati dei test d’ingresso conseguire i traguardi e gli obiettivi del RAV migliorare il servizio erogato Devono essere previste, nell’ambito delle scelte di organizzazione, le seguenti figure: coordinatori di sede, coordinatori di classe e di dipartimento nonché quella del coordinatore dell’area della disabilità, dei DSA e dell’Intercultura, dell’area della didattica inserita nell’Azienda agraria dell’Istituto, dei tutor degli studenti DSA. Deve essere prevista la costituzione del Comitato tecnico-scientifico di cui ai DPR 87/10 e indicata la struttura ritenuta più funzionale per lo stesso. commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti) La formazione di • studenti su • tecniche di primo soccorso in collaborazione con il Medico competente e gli operatori del 118 (comma 10) • sicurezza negli ambienti scolastici e sui luoghi di lavoro • strumenti compensativi in presenza di DSA o altre difficoltà • percorsi di approfondimento: ECDL, CAD, etc., anche di tipo professionalizzante per i tre indirizzi di studio • personale docente e ATA su • gestione del registro elettronico, del sito nonché della intranet scolastica • gestione dei documenti anche in relazione agli obblighi normativi sulla privacy • innovazione digitale nell’amministrazione • gestione e promozione della sicurezza Per dare attuazione ai commi 10 e 12 della Legge 107 sono necessarie sia risorse economiche che umane esterne (formatori ed esperti su temi specifici, per i quali non ci sono competenze interne) anche al fine di dare continuità alla formazione permanente del personale, quale volano dello sviluppo complessivo dell’intera Istituzione scolastica nonché per offrire un servizio di qualità all’utenza interna ed esterna. commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere) L’Istituto già da anni persegue le finalità educative declinate nei commi 15-16 della Legge 107, attivando incontri e azioni formative nonché promuovendo, in sinergia con il territorio, percorsi all’interno di un più vasto progetto di educazione alla parità di genere (ad es. sulla condizione della donna in agricoltura) o proponendo ormai da diversi anni il concorso internazionale “Fax for peace fax for tolerance” e aderendo a iniziative di educazione alla pace e all’intercultura. L’Istituto promuove inoltre progetti di educazione all’affettività e alla sessualità, nonché attività di volontariato che permettono agli allievi di riflettere sulle questioni dello svantaggio sociale. Pertanto il presente Atto d’indirizzo conferma l’impianto didattico educativo dei POF degli anni precedenti all’introduzione della Legge 107, pur suggerendo di perseguire una maggiore integrazione fra le singole azioni formative. commi 28-29 e 31-32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi e iniziative d’orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri) L’esperienza degli ultimi anni scolastici ha consentito di introdurre, già all’interno dell’offerta formativa del primo biennio, alcuni moduli orari di carattere orientativo, sfruttando gli spazi della flessibilità, al fine di consentire un primo approccio alle discipline caratterizzanti il percorso di studi intrapreso, anche in funzione di un eventuale riorientamento precoce. Dette attività vanno ulteriormente potenziate e integrate fra loro e inserite nel curriculum associato all’“identità digitale di ciascuno studente” per favorirne l’orientamento e il successivo inserimento nel mondo del lavoro. Il servizio di orientamento in rete (Rete Libra) con le scuole del territorio del Maniaghese e dello Spilimberghese, in collaborazione con il COR (Centro di Orientamento Regionale) e gli Enti territoriali, seppure efficace, deve prevedere un più stretto rapporto con le altre istituzioni scolastiche anche al fine di condividere le competenze da mobilitare e i contenuti essenziali in uscita. La ricca offerta di incontri tecnici, di esperienze lavorative sul territorio e anche all’estero (Erasmus plus), di attività di approfondimento professionale garantisce la valorizzazione delle 7 eccellenze, tuttavia si rende necessario un migliore e più efficace coordinamento delle numerose proposte che già la Scuola promuove, attraverso la stesura e il costante aggiornamento di un crono programma sia di classe che d’Istituto delle diverse iniziative, al fine di ottimizzare anche nel tempo l’offerta e di poter inserire le attività svolte nel curriculum personale di ciascuno studente. La presenza di allievi non italofani si è drasticamente ridotta e di conseguenza anche il numero delle attività finalizzate all’apprendimento dell’Italiano L2 anche come lingua dello studio. Negli ultimi anni le difficoltà non sono più legate all’inserimento di studenti stranieri ma alla sempre più massiccia presenza di allievi con bisogni educativi speciali, pertanto le risorse umane e materiali vanno sempre più finalizzate a sostenere il successo formativo di questa fascia d’utenza che per ragioni diverse presenta svariate fragilità che rischiano di condurre all’abbandono scolastico. A tal proposito l’Istituto, al fine di realizzare azioni di inclusione sociale e di lotta al disagio, potrebbe accedere alle risorse dei Fondi Strutturali Europei – PON “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento 2014-2020”, “progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche”. commi 33-43 (alternanza scuola-lavoro) La Scuola già da anni promuove e attua iniziative che si collocano all’interno dell’alveo dell’ASL, tuttavia la Legge 107 istituzionalizza l’alternanza scuola-lavoro, stabilendone il monte ore nell’arco del secondo biennio e del quinto anno, fornendo una serie di indicazioni sulle modalità di svolgimento e sugli obblighi delle Istituzioni scolastiche e delle aziende ospitanti. Le difficoltà della Scuola nel dare attuazione a questo importante segmento formativo risiedono proprio nella complessità delle procedure da seguire, anche alla luce del fatto che molte realtà produttive del territorio sono a conduzione familiare e spesso non rispondono ai requisiti previsti e/o non sono disponibili a ospitare studenti minorenni o che abbiano appena iniziato ad affrontare le discipline d’indirizzo (classe terza). Per realizzare un percorso formativo che consenta di valorizzare tutte le numerose esperienze di ASL, la Scuola, accanto alla relativa Funzione strumentale, ha nominato una Commissione che opera in collaborazione con la FS ASL, costituita da docenti dei tre indirizzi di studio dell’Istituzione scolastica, con funzioni consultive, organizzative e gestionali. Inoltre i Consigli di classe sono chiamati a: • analizzare, condividere e valutare le proposte e il materiale prodotto dal gruppo ASL (in particolare tabelle e ipotesi di regolamentazione) • programmare e organizzare le attività di ASL durante l’a.s. e nel corso dell’intero periodo (secondo biennio e quinto anno), ottimizzando le iniziative che già l’Istituzione scolastica realizza e ha messo a sistema. commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale) Per condividere e poter applicare i principi del Piano nazionale per la scuola digitale, l’Istituto prevede: • il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare le metodologie formative, investendo sullo svecchiamento del parco macchine disponibile, utilizzando un mix dei fondi derivanti dal PON 2014-2020 e/o fondi di privati • il miglioramento degli strumenti organizzativi e tecnologici (estensione di un Controller di dominio per la sottorete didattica, ulteriore sviluppo del sito web), al fine di semplificare la governace, la trasparenza, la condivisione dei dati nonché lo scambio di informazioni tra i soggetti coinvolti nel processo informativo (dirigenti - docenti - alunni - famiglie enti) • l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento: attivazione della piattaforma Google Apps for Education e suo sviluppo, oltre all’utilizzo della piattaforma Moodle per l’apprendimento e per il miglioramento delle competenze lavorative • la formazione del DSGA, degli assistenti amministrativi e tecnici sull’innovazione digitale nell’amministrazione, utilizzando la piattaforma Segreteria digitale in dotazione • l’ampliamento dell’infrastruttura che fornisce connettività all’Istituto, incrementando la velocità di trasmissione • la definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi in formato digitale e per la produzione di opere e materiali per la didattica. Al fine di conseguire gli obiettivi sopraelencati, l’Istituto attiva la commissione digitale che coadiuva, insieme a un insegnante tecnico-pratico, la FS TIC (Funzione Strumentale Tecnologie Informatiche e Comunicazione). Per adattare l’infrastruttura informatica dell’Istituto alle indicazioni del Piano nazionale per la scuola digitale, e vista la crescente necessità di svolgere lezioni laboratoriali e multimediali in varie discipline, si rende necessario sostituire buona parte dei PC in dotazione ai laboratori dell’Istituto, e ove possibile saranno sostituiti con tablet, che dopo aver implementato la rete LAN/WLAN, sarà possibile utilizzare per una migliore didattica digitale in classe, e in altri ambienti dedicati. 8 comma 124 (formazione in servizio docenti) La Legge 107 attribuisce un ruolo fondamentale alla formazione continua, infatti secondo quanto previsto dal comma 121, per ogni docente viene erogato un bonus di 500€, che può essere utilizzato anche per: • corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da Enti accreditati presso il MIUR • iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa e del Piano nazionale di formazione. Inoltre il comma 124 richiama, fra gli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione permanente e strutturata anche a livello di singola Istituzione scolastica “in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e con i risultati emersi dal Piano di miglioramento”, pertanto la Scuola promuove fra il personale docente la formazione in servizio nei seguenti ambiti: • area disciplinare matematica per la costruzione di un curricolo verticale • area linguistica (corso B2 inglese per poi ottenere il CLIL) • area di carattere generale legata al Rapporto di autovalutazione (associazione Formath) • area ASL • gestione di piattaforma di apprendimento (Moodle, Google Apps for Education), utile per la produzione, condivisione ed erogazione di materiale didattico • aggiornamento sull’uso di software dedicati in base all’indirizzo di studio • strategie didattiche sul metodo cooperativo e l’insegnamento interdisciplinare • corsi di aggiornamento specifici. i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle diverse attività, già definiti nei precedenti anni scolastici dal Consiglio d’istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2”, potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti: 1. qualificare e ancorare la didattica alla realtà 2. promuovere la continuità formativa in entrata, in itinere e in uscita 3. fornire le competenze chiave di cittadinanza per lo sviluppo e la coesione sociale 4. migliorare il servizio erogato • per quanto attiene l’obiettivo 1 qualificare la didattica si intende sviluppare la dimensione collegiale dell’azione docente, con programmazioni didattiche che valorizzino le singole identità all’interno di progetti • per quanto attiene l’obiettivo 2 promuovere la continuità formativa si intende progettare percorsi organici in modo tale da consentire agli studenti di conseguire capacità di scelte consapevoli • per quanto attiene l’obiettivo 3 fornire le competenze chiave di cittadinanza per lo sviluppo e la coesione sociale si intendono promuovere azioni volte all’assolvimento dell’obbligo di istruzione innalzato a dieci anni a partire dai quattro assi culturali e sviluppare iniziative volte alla promozione in senso lato della coesione sociale per quanto attiene l’obiettivo 4 migliorare il servizio erogato si intende mantenere la certificazione di qualità e il potenziamento del servizio attualmente erogato, utilizzando, a partire dall’a.s. 2015-2016, i risultati del RAV. I progetti e le attività che necessitino di docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. L’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori debbono essere di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano deve essere predisposto, a regime entro il mese di ottobre, a cura della Funzione Strumentale, coadiuvata da un gruppo di lavoro, benché la scadenza per la predisposizione del primo Piano Triennale dell’Offerta Formativa sia stata prorogata. Il Piano deve essere successivamente portato all’esame del Collegio docenti. Il Dirigente Scolastico f.to Lucia D’Andrea 9