TPOF definitivo 21 gennaio 2016

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TPOF definitivo 21 gennaio 2016
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anni scolastici
2016 - 2018
MINISTERO dell'ISTRUZIONE, dell' UNIVERSITÀ e della RICERCA
Istituto Comprensivo Cervarese Santa Croce
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1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA...............................................................................................3
1.1 Contesto territoriale e socio economico.....................................................................................3
1.2 Orari e servizi delle nostre scuole.......................................................................................4 - 5
2.LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO...........................................................................................6
2.1 Bisogni educativi degli alunni..................................................................... .............................6
2.2 Finalità della scuola..............................................................................................................6
2.3 La scuola come comunità che accoglie e include................................................. ........................7
2.4 Inclusione alunni stranieri......................................................................................................8
3. LE PRIORITA' PER IL MIGLIORAMENTO E IL POTENZIAMENTO NEL TRIENNIO ................................. 9
3.1 Dal RAV...............................................................................................................................9
3.2 ...al PIANO DI MIGLIORAMENTO............................................................................................12
4. IL CURRICOLO (documento integrale allegato)..........................................................................13
5. I PROGETTI PER L'AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA.......................................................14
5.1 Progetti ricorrenti e comuni a più scuole..................................................... ............................15
6. L'ORGANIZZAZIONE DELL'AMBIENTE DI APPRENDIMENTO...........................................................16
6.1 Tempi – spazi – strumenti....................................................................................................16
6.2 La didattica laboratoriale nella scuola dell'infanzia........................ ...........................................17
6.3 La didattica digitale........................................................................... .................................18
6.4 Progetto ambienti multimediali PON................................................. ......................................19
7. MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI.........................................21
8. L'ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLE ATTIVITA' DELLA SCUOLA.................................................24
8.1 Organi collegiali e funzioni di coordinamento e supporto............................................................24
8.2 Funzioni strumentali al POF...................................................................................................27
8.3 Commissioni …................................................................................... .................................28
9. GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA' DELL'OFFERTA FORMATIVA...................................29
9.1
Linee guida per la formazione del personale docente............................................................29
9.2
Promozione della partecipazione delle famiglie e del territorio................................................30
10. I FABBISOGNI...................................................................................................................31
10.1 Organico del potenziamento................................................................................................31
10.2 Fabbisogno di organico................................................................................................ .......32
10.3 Fabbisogno di risorse materiali e strutturali................................................................ ...........34
10.4 Indirizzi prioritari per la gestione e l'attività amministrativa...................................... ...............34
10.5 I finanziamenti ……............................................................................................................35
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1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
1.1 CONTESTO TERRITORIALE E SOCIO ECONOMICO
CERVARESE S. CROCE
Il Comune di Cervarese S.C. occupa un territorio pianeggiante se si eccettua il colle di Montemerlo
che ne segna il confine a Sud, mentre il fiume Bacchiglione segna il confine a Nord. Ad Ovest
confina con il comune di Rovolon e la provincia di Vicenza mentre ad Est con i comuni di Veggiano e
Teolo.
I residenti al 31.12. 2014 sono 5690 i nuclei familiari al 31.12.2014 sono 2213, mentre
il tasso di natalità nell'anno 2014 è pari a 0,83%. Sono presenti attività agricole e aziende
vivaistiche; piccole e medie industrie; imprese di costruzione; attività commerciali, trattorie,
ristoranti, servizi.
Nel territorio sono presenti associazioni di carattere culturale e per il tempo libero, di
impegno sociale e civile e di carattere sportivo.
Da alcuni anni funziona a Montemerlo una biblioteca pubblica, associata al Consorzio
Biblioteche Padovane Associate che fa capo ad Abano Terme, che offre anche la possibilità di
una consultazione informatica dei volumi posseduti dalla biblioteca e dal sistema stesso.
ROVOLON
Il Comune di Rovolon occupa un territorio sia pianeggiante che collinare: il centro di Rovolon ed i
vecchi insediamenti di Carbonara sono situati in collina , mentre il territorio rimanente si trova in
pianura. Il comune di Rovolon è inserito nel Parco Regionale Colli Euganei.
I residenti al 31.12. 2014 sono 4930, i nuclei familiari al 31.12.2014 sono 1925, mentre
il tasso di natalità nell'anno 2014 è pari a 0,97%. Sono presenti attività agricole, piccole e
medie industrie, imprese di costruzione, attività commerciali, agriturismi, ristoranti, servizi.
Nel territorio sono presenti associazioni di carattere culturale, di impegno sociale e civile e
di carattere sportivo e per il tempo libero.
Nel comune funziona una biblioteca pubblica associata al Consorzio Biblioteche Padovane
Associate che fa capo ad Abano Terme che offre anche qui la possibilità di una consultazione
informatica dei volumi posseduti dal sistema stesso.
IN ENTRAMBI I COMUNI
NELL'ULTIMO DECENNIO

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




SI
SEGNALANO
I
SEGUENTI
CAMBIAMENTI
AVVENUTI
Incremento demografico per immigrazione di nuove famiglie dalla città, dalla provincia, da
paesi stranieri.
Incidenza di popolazione giovane.
Incremento dello sviluppo edilizio.
Riduzione degli addetti al settore agricolo e sviluppo del settore secondario e terziario.
Influsso della città sul processo di evoluzione verso le caratteristiche tipiche di centro
urbano.
Presenza di nuclei familiari con entrambi i genitori impegnati in attività lavorative.
Il contesto economico è di medio livello.
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1.2 ORARI E SERVIZI DELLE NOSTRE SCUOLE
SCUOLE DEL COMUNE DI ROVOLON
SCUOLA DELL’INFANZIA “BUCANEVE”: ALUNNI 57 (A.S. 2015-16)
Orario: 40 ore settimanali in 5 giorni dalle ore 8.00 alle ore 16.00 (pullman 8.30 – 15.35)
Servizi e spazi offerti: mensa, aula polifunzionale per psicomotricità, danza e vari laboratori,
biblioteca, informatica
Via Rodari, Carbonara di Rovolon - tel. 0495227077
SCUOLA PRIMARIA BASTIA: ALUNNI 255 (A.S. 2015-16)
sezione a tempo normale
 27 ore settimanali in 6 giorni dalle 8.10 alle 12.40
 29 ore settimanali in 5 giorni dalle 8.10 alle 12.40; 2 rientri pomeridiani (lunedì e mercoledì)
fino alle 16.10 e sabato libero
 Cl. 4^ , 5^: 30 ore settimanali in 6 giorni dalle 8.10 alle 12.40 e un pomeriggio obbligatorio il
giovedì fino alle 16.10 (mensa 12.40-13.35)
sezione a tempo pieno : 40 ore settimanali in 5 giorni
 da lunedì a venerdì dalle 8.10 alle 16.10
Servizi e spazi offerti: mensa (dalle ore 12.40 alle 13.35), palestra, biblioteca, informatica, aula
magna
Via S. Francesco, 22 Bastia di Rovolon - tel. e fax 0499910222
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “A. MANZONI”: ALUNNI 124 (A.S. 2015-16)
Orario tempo normale:
 Orario settimana lunga: 30 ore settimanali in 6 giorni dal lunedì al sabato dalle 8.15 alle 13.15
 Orario settimana corta: 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle 14.15
Servizi e spazi offerti: mensa, palestra, informatica, aula di musica, aula di artistica, aula magna
29 ore curricolari + 1 ora di approfondimento; 1^ lingua inglese, 2^ francese/spagnolo
Via S. Francesco, 22 Bastia di Rovolon - tel. e fax 0499910030
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SCUOLE DEL COMUNE DI CERVARESE S. CROCE
SCUOLA DELL’INFANZIA “LE GINESTRE”: ALUNNI 87 ( A.S. 2015-16)
Orario: 40 ore settimanali in 5 giorni dalle ore 8.00 alle ore 16.00 (pullman 9.00/15.45)
Servizi e spazi offerti: mensa, aula polifunzionale per psicomotricità e danza, biblioteca,
informatica (presso scuola Primaria Papa Luciani), aula laboratorio “scatole azzurre”
Via S. Rocco Cervarese S. C. - tel. 0499916038
SCUOLA PRIMARIA “DE AMICIS”: ALUNNI 85 (A.S. 2015-16)
Orario: 29 ore settimanali in 5 gg. dalle 8.00 alle 13.00(lun.–ven.),il sabato dalle h. 8.00 alle 12.00
Servizi e spazi offerti: attività motoria presso la palestra della scuola secondaria di primo grado,
informatica, musica.
Via Roma, 307 Montemerlo - tel. 0499900113
SCUOLA PRIMARIA “PAPA LUCIANI”: ALUNNI 238 (A.S. 2015-16)
Orario:
 sezione a tempo normale: 29 ore settimanali in 5 giorni.
Martedì e giovedì 8.10-16.10; (servizio mensa)
Lunedì-mercoledì-venerdì 8.10-12.30 (no mensa)
 servizio a tempo pieno: 40 ore settimanali in 5 giorni; servizio mensa quotidiano
dal lunedì al venerdì 8.10-16.10
Servizi e spazi offerti: palestra, laboratorio di informatica, biblioteca, musica, mensa, auditorium
Via S. Antonio, 96 Fossona di Cervarese S. Croce - tel. 0499915869
SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO “KAROL WOJTYLA”: ALUNNI 198 (A.S. 2015-2016)
Orario:
 tempo normale: 30 ore settimanali in 6 giorni dalle 8.00 alle 13.00
 tempo normale: 30 ore settimanali in 5 giorni dalle 8.00 alle 14.00
1^ lingua inglese, 2^ lingua tedesco/spagnolo Servizi e spazi offerti: palestra, aula di
informatica, auditorium, aula di musica, laboratori di arte, tecnologia, scienze
Via Repoise, 20 Montemerlo - tel. e fax 0499901106
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2. LE SCELTE STRATEGICHE DI FONDO
2.1. BISOGNI EDUCATIVI DEGLI ALUNNI
Dal testo delle “Indicazioni Nazionali per il curricolo” 2012:
“Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
I docenti dovranno pensare a realizzare i loro progetti educativi e didattici per persone
che vivono qui e ora. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe
come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione
degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione.
La scuola si deve costruire come luogo accogliente, creando le condizioni che favoriscono
lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli
adolescenti a un progetto educativo condiviso”.
Nel contesto territoriale, in cui il nostro Istituto opera, risultano
particolarmente rilevanti, per l’attenzione posta da parte della scuola, alcuni
bisogni educativi, che riguardano i ragazzi nella loro complessiva condizione ed
esperienza di vita. In questa prospettiva riconosciamo il loro bisogno di:












essere accolti, rispettati e considerati, sia dai coetanei che dagli adulti
vivere in condizioni di serenità, sicurezza e cura
condurre attività e esperienze che favoriscano l’autonomia
creare occasioni per imparare ad instaurare e gestire le relazioni positive
essere educati al rispetto delle regole
essere accompagnati ad affrontare positivamente divieti, conflitti e frustrazioni
essere guidati a costruire rapporti orientati alla conoscenza, al confronto e alla
valorizzazione di culture diverse
fare esperienza di solidarietà e di amicizia, a partire dalle relazioni nel gruppo
classe
essere educati ad assumere progressivamente comportamenti improntati ad
autonomia e responsabilità
imparare ad avere cura di sé e dei propri beni, organizzando con ordine le proprie
attività
imparare ad avere cura dei luoghi in cui si vive (aule, palestra, mensa, laboratori..)
avere modelli di riferimento fra gli adulti che siano autorevoli, disponibili
all’ascolto e positivi
2.2 FINALITA' DELLA SCUOLA
Nell’Istituto Comprensivo la scuola si propone come principale fine educativo, in
collaborazione con la famiglia, la formazione integrale della persona valorizzando
l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. Per raggiungere
questo fine primario la scuola:
 offre un ambiente educativo e di apprendimento nel quale l'alunno possa esprimere al
meglio le sue capacità;
 valorizza l'esperienza posseduta da ogni allievo;
 considera l'alunno artefice della propria crescita morale, intellettuale e psicofisica;
 guida al passaggio continuo dall'impostazione unitaria pre - disciplinare al far
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emergere ambiti disciplinari progressivamente differenziati;
 realizza l'unitarietà dell'insegnamento soprattutto per la scuola dell’infanzia e primaria,
anche mediante la promozione della continuità nel processo educativo;
 crea un clima sociale positivo;
 differenzia l'intervento didattico - educativo, rispettando le diversità individuali sociali
e culturali e punta ad ottenere:
 l'individualizzazione dell'insegnamento basata su proposte alternative, rispettose
degli stili cognitivi degli allievi;
 il recupero degli alunni in difficoltà di apprendimento con piani di intervento
specifici elaborati a livello di team docente;
 la collaborazione degli Enti Locali, delle associazioni e del servizio
psicopedagogico scolastico e di quello socio-psicopedagogico presente nel
territorio composto da logopedista, psicologo, neuropsichiatra, assistente sociale;
 l'integrazione di alunni diversamente abili con forme di sostegno specifico;
 l'integrazione degli alunni extracomunitari considerando la loro diversità di
cultura come una ricchezza.
2.3 LA SCUOLA COME COMUNITÀ CHE ACCOGLIE E INCLUDE
La scuola, in quanto importante agenzia educativa pone la propria attenzione nel favorire lo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno, facendosi comunità accogliente nella quale tutti gli
alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di
crescita individuale e sociale. Nell’Istituto Comprensivo di Cervarese S. Croce si pone
particolare attenzione all’integrazione e all’inclusione degli alunni in difficoltà, non solo in
riferimento agli alunni disabili ma a tutti i “bisogni educativi speciali” degli alunni stessi.
Ancor prima che la normativa sistematizzasse l’inclusione ed i piani d’intervento per tali
alunni, la filosofia pedagogica sottesa era già presente nelle prassi educative – didattiche
degli insegnanti dell’Istituto.
Il concetto di “Bisogni Educativi Speciali” (BES) pone al centro la persona dell’alunno, in
quanto “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni
Educativi Speciali per motivi fisici, biologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai
quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta” (Direttiva
Ministeriale 27/12/2012). Secondo questa Direttiva l’area dello svantaggio scolastico,
comprende tre grandi sottocategorie:
 quella della disabilità;
 quella dei disturbi evolutivi specifici;
 quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Il nostro Istituto ha prodotto alcuni documenti, quali strumenti di lavoro per gli insegnanti e
linee guida per i genitori, che fanno parte a pieno titolo del POF:
 Protocollo per l’inclusione degli alunni disabili
 Protocollo di intervento per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)
 Vademecum per i BES
Nell’Istituto Comprensivo di Cervarese S. Croce sono presenti:
- Una Funzione Strumentale per l’Integrazione degli alunni diversamente abili ed
in difficoltà, definita dal Collegio dei Docenti con funzioni


di coordinamento dei progetti di integrazione e di consulenza agli insegnanti sulle
tematiche dell’integrazione;
contatti con le équipe del territorio che seguono gli alunni in questione
7



-
cura del materiale bibliografico e didattico per l’integrazione
incontri individuali con genitori per problematiche specifiche
stesura, insieme agli insegnanti interessati, delle Richieste Risorse per
l’integrazione degli alunni diversamente abili, inviate all’Ufficio Scolastico
Provinciale
 Partecipazione al CTI 6 (rete di scuole per l’integrazione) per il confronto delle
modalità di integrazione e la costituzione di una banca data del CTI
Una Commissione Integrazione, costituita da insegnanti di sostegno e di classe
per il confronto e la condivisione di problematiche, metodologie, progetti relativi
all’integrazione
Una Biblioteca per l’Integrazione, fornita di materiali, sussidi e strumenti per
attuare percorsi individualizzati con gli alunni diversamente abili o con difficoltà di
apprendimento
Nell’Istituto viene attuato da alcuni anni un Progetto Antidispersione, che
prevede il finanziamento di ore aggiuntive di insegnanti che attuano interventi
di recupero per alunni in difficoltà.
2.4 INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI
Da alcuni anni a questa parte nel nostro Istituto Comprensivo la presenza di
alunni immigrati non è più un dato eccezionale ed occasionale, ma costituisce una
realtà consolidata. L‘incremento degli alunni di origine straniera ci ha portato
gradualmente a riflettere sulle procedure e sugli interventi da affrontare per facilitare
l’inserimento di tali alunni, sia all’inizio dell’anno scolastico, sia quando si iscrivono in corso
d’anno.
Nel nostro Istituto Comprensivo la percentuale di alunni stranieri si attesta intorno al 9%.
Gli alunni sono di etnie arabe, altri di etnie provenienti da paesi slavi e dell’est europeo;
queste ultime costituiscono le componenti di numericamente più rilevanti, ma ci sono alcuni
bambini dal continente africano e dall’Asia. Ognuno presenta una storia, un viaggio, una
situazione socio affettiva, familiare scolastica ed economica particolare. Una complessità
che ha richiesto e richiede soprattutto ad inizio anno scolastico uno sforzo di accoglienza ad
ogni persona che lavora nelle nostre scuole e per le nostre scuole. Nel tempo la comunità
educante ha sviluppato esperienze e competenze didattiche, formative e progettuali per
sostenere l’integrazione degli alunni stranieri e il loro diritto allo studio, contemperando al
meglio possibile ai loro bisogni formativi, con quanto le risorse finanziarie e prima di tutto
professionali ci abbiano permesso di perseguire.
Le funzioni strumentali deputate e la commissione alunni stranieri, hanno elaborato alcuni
strumenti utili sia per una prima accoglienza, sia per la costruzione di percorsi di
alfabetizzazione e di inclusione. Si tratta di strumenti utilizzabili con gli alunni
stranieri ma rivolti anche alla classe che viene coinvolta in un percorso di
educazione interculturale.
Gli strumenti citati sono disponibili sul sito dell'Istituto. In sintesi, i principali sono:





Protocollo accoglienza
Materiale con percorsi strutturati, diviso per ordine di scuola
Progetto amico del mondo
Opuscolo informativo per genitori in diverse lingue
Notizie storico – geografico - linguistiche relative ai principali paesi di provenienza
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 Strumenti in lingua straniera e modulistica in doppia lingua
 Bibliografia d'Istituto per l'intercultura
 Sitografia: italiano per stranieri
3. LE PRIORITA' PER IL MIGLIORAMENTO E IL POTENZIAMENTO NEL TRIENNIO
3.1 DAL RAV...
Secondo le Indicazioni Nazionali l’autovalutazione ha la funzione di introdurre modalità
riflessive sull’intera organizzazione dell’Offerta educativa e didattica della scuola, per
svilupparne l’efficacia. Scopo dell’autovalutazione è quindi l’individuazione dei punti di
forza e delle aree di criticità presenti nell’azione e organizzazione dell’istituto nel suo
complesso, per tendere ad un progressivo e costante miglioramento.
Ai fini dell’articolo 2 del Regolamento DPR 28 marzo 2013 n.80 il procedimento di
valutazione delle istituzioni scolastiche si sviluppa, in modo da valorizzare il ruolo delle
scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle
scadenze temporali nelle seguenti fasi:
-
autovalutazione delle istituzioni scolastiche
valutazione esterna
azioni di miglioramento
rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche
9
Nel corso del primo semestre dell'anno 2015, tutte le scuole hanno predisposto un
Rapporto di autovalutazione RAV (DM del 18/09/2014 n. 11 “Priorità strategiche del
Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17”; CM
del 21/10/2014 n. 47 “Avvio del sistema nazionale di valutazione del sistema educativo di
istruzione e formazione;Trasmissione della Direttiva del 8/09/2014 n. 11”), utilizzando il
quadro di riferimento definito dall'INVALSI e i dati messi a disposizione tramite
piattaforma operativa unica. I dati riguardavano le seguenti aree:
1 Contesto
1.1 Popolazione scolastica
1.2 Territorio e capitale sociale
1.3 Risorse economiche e materiali
1.4 Risorse professionali
2 Risultati
2.1 Risultati scolastici
2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali
2.3 Competenze chiave e di cittadinanza
2.4 Risultati a distanza
3 A) Processi – Pratiche educative e didattiche
3.1 Curricolo, progettazione e valutazione
3.2 Ambiente di apprendimento
3.3 Inclusione e differenziazione
3.4 Continuità e orientamento
3 B) Processi – Pratiche gestionali e organizzative
3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola
3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Il gruppo di insegnanti denominati Nucleo di valutazione, con il Dirigente Scolastico , si è
occupato della redazione del RAV, ha presentato il documento al Collegio Docenti sia nelle
sedute di inizio settembre 2015 sia in quella di ottobre (14.10.2015).
Dai primi giorni di novembre 2015, il RAV dell'Istituto è pubblicato nella sezione “Scuola in
chiaro” del MIUR. Qui di seguito si riportano priorità e traguardi indicati nel RAV del
nostro Istituto:
 Risultati scolastici
1-PRIORITA’: migliorare significativamente i risultati degli apprendimenti degli studenti
TRAGUARDO: modificare alcune metodologie didattiche
Risultati nelle prove standardizzate
2-PRIORITA’: ridurre la variabilità dei risultati nelle prove INVALSI fra le classi
dell’Istituto
TRAGUARDO: riportare I valori di variabilità fra le classi dell’Istituto entro i 10 punti
percentuali.
3-PRIORITA’: incrementare i risultati nella prova INVALSI per la classe seconda della
scuola primaria e terza della secondaria di primo grado.
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TRAGUARDO: riportare gli esiti di apprendimento registrati nelle prove INVALSI per la
classe 2 primaria e 3 secondaria, in linea con i valori di riferimento.
 Competenze chiave di cittadinanza
1-PRIORITA’: sviluppare le competenze di cittadinanza negli studenti, in particolare
quelle sociali, tecnologiche e di metodo di studio.
TRAGUARDO: elaborare e condividere
cittadinanza, a partire da quelle sociali.
rubriche di valutazione delle competenze di
 Risultati a distanza
1-PRIORITA’: monitorare più attentamente i risultati degli alunni usciti dall’Istituto.
TRAGUARDO: modifica dell’orientamento scolastico verso la scuola secondaria di secondo
grado.
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DELLE PRIORITA’ SULLA BASE DEI RISULTATI
DELL’AUTOVALUTAZIONE
Si ritiene che la costruzione, attraverso i dipartimenti disciplinari, di un sistema di verifiche
conclusive per ogni anno di corso, oltre a rendere effettiva l'attuazione del curricolo,
contribuisca al confronto fra i docenti sugli apprendimenti fondamentali da realizzare con
gli studenti, anche in una prospettiva di continuità. Questo impegno dovrebbe incidere sul
livello di variabilità degli esiti nelle prove standardizzate nazionali .
OBIETTIVI DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione: attuare una didattica per competenze e
costruire prove di verifica articolate per verificare le competenze acquisite
Ambiente di apprendimento: migliorare l’ambiente di apprendimento e sperimentare
nuove metodologie
Inclusione e differenziazione: portare a compimento quanto previsto dalle recenti
norme
Continuità e orientamento: migliorare e implementare le buone prassi dell’orientamento
scolastico
Orientamento strategico e organizzazione della scuola: mantenere e implementare
l’esistente
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane: mantenere e implementare l’esistente
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie: mantenere e implementare
l’esistente, con sempre maggior attenzione ai rapporti con le famiglie ed il territorio.
In che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle
priorità?
Un effetto di incremento dei livelli di apprendimento si ritiene possa essere assicurato
anche da una riflessione collegiale sulla valutazione e certificazione delle competenze a
partire dalle recenti linee guida per il primo ciclo.
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3.2...AL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il secondo passaggio consiste nel razionalizzare i risultati dell'autovalutazione descritti nel
RAV per comprendere come utilizzarli al meglio allo scopo di individuare delle azioni di
miglioramento basate sui concetti di rilevanza-fattibilità volte a migliorare il
funzionamento complessivo dell'organizzazione. Esse prendono spunto dai punti di forza, si
focalizzano nel contempo sull'eliminazione dei punti deboli.
Pertanto in riferimento agli obiettivi di processo del RAV si individuano per il prossimo
triennio, le seguenti 8 azioni di miglioramento:
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
1- Partendo dal curricolo verticale d'Istituto, si intende coinvolgere il Collegio Docenti in
un'ampia riflessione relativa all'apprendimento per competenze al fine di attivare una
maggiore comprensione sui processi sottesi agli apprendimenti e sulle strategie per
conseguirli. Si ritiene opportuno costruire, almeno per gli anni ponte una serie di prove di
competenza relative almeno all'area linguistica e logico-matematica.
2- Per quanto riguarda le competenze sociali, l’Istituto ha elaborato e condiviso griglie per
l’attribuzione del voto di comportamento. Restano da sviluppare comuni strumenti di
osservazione e valutazione per le altre competenze di cittadinanza, al fine di garantire un
omogeneo sistema di valutazione anche in funzione della certificazione delle competenze
previste nei passaggi dalla primaria alla secondaria di primo grado e verso la secondaria di
secondo grado.
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
3- Laddove fosse possibile usare le risorse dell'organico di potenziamento, realizzare
modalità di insegnamento più individualizzato mettendo in atto tutte quelle strategie di
lavoro, soprattutto per
gruppi (descritte nella sezione della didattica del presente
documento), che permettono il rispetto dei tempi di apprendimento dell'alunno,
impediscono fenomeni di dispersione scolastica offrendo nel contempo, opportunità di
sviluppo delle proprie competenze agli alunni più dotati.
4- Dare continuità e ampliamento al progetto classi 2.0. Proporre formazione per gli
insegnanti relativa all'uso delle LIM al fine di un loro utilizzo efficace e consapevole nella
didattica. Così come si lavorerà per arrivare ad un pieno utilizzo dei libri digitali.
ORIENTAMENTO E CONTINUITA'
5- Per tale compito, l'Istituto a partire dall'anno scolastico 2015-2016 ha nominato una
Funzione Strumentale allo scopo di mettere in atto tutte quelle azioni necessarie ad
indagare sia le risorse e le predisposizioni personali degli alunni, quanto le opportunità
offerte dal panorama scolastico delle scuole secondarie di secondo grado, al fine di evitare
dispersioni di energie, di tempo, di potenzialità per il successo scolastico e formativo
dell'alunno. Si prevede di continuare tale servizio per il triennio nonché di sostenerlo
cogliendo opportunità e fornendo i mezzi necessari ad un servizio efficace.
6- Per quanto riguarda la continuità fra ordini di scuola, ci si prefigge di mettere in atto i
progetti esistenti contribuendo con attività significative e irrinunciabili a seguire dall'infanzia
alla secondaria la storia personale di ogni alunno, allo scopo di costruire un percorso
completo.
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INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
7- Dare continuità in modi e forme diverse, ma con sistematicità, alle occasioni che il
percorso formativo “Costruire relazioni” (vedi sezione nel presente documento) ha offerto
alle famiglie del territorio in questi anni. Si tratta di proposte che aiutano le famiglie a
riflettere o più spesso a riappropriarsi del loro fondamentale ruolo educativo coinvolgendo
la scuola in un dialogo volto non solo ad arginare situazioni di difficoltà ma a costruire
relazioni significative fra attori coinvolti nello stesso compito.
8- Anche sul fronte delle relazioni dei ragazzi con i media, si continuerà a tenere alta
l'attenzione soprattutto per quanto riguarda la fascia adolescenziale, promuovendo (come
già fatto negli anni 2014-2015) occasioni di riflessione adeguate per ragazzi e genitori.
Risorse necessarie: l’impegno progettuale e di docenza potrà essere riconosciuto grazie
ai fondi ottenuti per il finanziamento dei progetti previsti dal DM 435, art. 25 e dal DD 937
del 15.09.2015, finalizzati all’implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione.
Ulteriori risorse umane potrebbero derivare dall’assegnazione dell’organico potenziato. Il
nucleo interno di valutazione si riunirà per verifiche periodiche dello stato di avanzamento
del Piano di Miglioramento, adeguando gli interventi o valutando l’efficacia delle azioni
intraprese e aggiornando, nel caso, gli obiettivi prefissati.
4. IL CURRICOLO
Nel nostro Istituto alcuni anni fa, si è concluso un percorso di ricerca-azione che ha portato
gli insegnanti dei tre ordini di scuola ad elaborare un curricolo verticale sulla base delle
Indicazioni del curricolo come da D.M. del 3/8/2007.
Si tratta di un documento che individua per gli anni ponte (ultimo anno scuola dell’infanzia;
quinta scuola primaria; terza scuola secondaria di 1^ grado) le competenze disciplinari
essenziali, i fondamentali obiettivi di apprendimento e tre livelli di sviluppo per
ciascuna competenza, livelli necessari al fine della valutazione.

Le competenze disciplinari individuate tracciano il percorso formativo dell’alunno;
rappresentano riferimenti per gli insegnanti; indicano piste condivise da percorrere e
aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale della persona.

Gli obiettivi di apprendimento rappresentano le dimensioni fondamentali e
costitutive della competenza; concorrono a descriverla e a renderla operativa;
indicano anche i possibili strumenti per il loro accertamento.
Il curricolo così articolato cerca di fare sintesi fra i campi di esperienza della scuola
dell’infanzia e le discipline del primo ciclo dell’istruzione per una lettura il più possibile
funzionale alla continuità fra ordini di scuola. Il Curricolo completo viene inserito in evidenza
sul sito dell’istituto.
La costruzione del curricolo e di un sistema di verifica d’Istituto, non vuole cancellare buone
pratiche di lavoro o snaturare percorsi già positivamente consolidati ma riorganizzare il
tutto, individuando apprendimenti imprescindibili da verificare in modo diffuso usando
strumenti di accertamento già conosciuti e praticati dai docenti.
In sostanza si indicano le priorità a livello di contenuti disciplinari e modalità
didattiche che mirano a formare “l’alunno che vogliamo” così come delineato
dal sistema delle competenze: competenze chiave per l’apprendimento
permanente (raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo
del 18-12-2006) e competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine
13
dell’istruzione obbligatoria (allegato 2 – DLGS 07/08/2007). L’intento è quello
di sedimentare pratiche autoriflessive in merito alla didattica quotidiana per
individuare percorsi concreti di adeguamento e miglioramento dell’Offerta
Formativa rivolta all’alunno.
5. I PROGETTI PER L'AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
I progetti proposti dalle singole scuole hanno lo scopo di ampliare l’Offerta Formativa e,
attraverso attività interdisciplinari e trasversali, coinvolgono i tre ordini di scuola in un'ottica
di continuità.
Cos' è un progetto?
E' una modalità di lavoro che parte da un problema emerso da un’interpretazione della
realtà e punta al miglioramento della situazione attraverso una progettazione complessa.
Lavorare per progetti significa interpretare la realtà:

qual è il bisogno emerso o il fattore che considero per il mio
progetto?

qual è il significato che assegno a tale fattore e da quale teoria
parto?

qual è la finalità o quale è il prodotto finito?
Area espressivo - comunicativa
Tra le finalità dell'Istituto troviamo quella dello sviluppo della creatività, della
progettualità e della ricerca.
Tali finalità richiedono un'educazione all'espressività intesa non come spontaneismo
espressivo, ma come educazione ad una riflessione su di sé e su gli altri. Lo sviluppo delle
capacità espressive parte dal senso di curiosità, di ricerca e avviene attraverso l'abitudine
all'utilizzo di diversi codici: mimico, gestuale, verbale (scritto e orale), musicale, grafico…
Queste finalità si declinano in progetti che si sviluppano sugli assi della lettura, del teatro,
della musica, della lingua straniera, dell’attività motoria.
La progettualità relativa alla lettura è diventata, nel tempo, così rilevante che è presente in
tutti i percorsi formativi e rivolge un occhio di riguardo al piacere alla lettura.
Area dell'educazione scientifico-tecnologica
La scienza e la tecnica sono al servizio dell'uomo, del suo benessere e della sua crescita
culturale.
Si parla di educazione scientifico-tecnologica perché è bene acquisire una mentalità dove il
rigore scientifico, le conoscenze e le tecnologie migliorino le condizioni umane, favoriscano
la ricerca ed alimentino il rispetto per sé stessi prima di tutto e per l'ambiente.
Educare a conoscere, tutelare, proteggere l'ambiente è un compito irrinunciabile per
l'insegnante.
La scuola deve contribuire a promuovere e sviluppare nella società una nuova sensibilità
verso l'ambiente e questo è prima di tutto un problema culturale.
In questo ambito si parte da problemi veri, reali, che coinvolgano gli alunni in prima
persona o che coinvolgano il loro territorio. Tali progetti, inoltre, richiedono agli insegnanti
di collaborare tra loro e di ricercare anche altri apporti, valorizzando le competenze di altre
figure professionali.
L’utilizzo dell’informatica e delle nuove tecnologie si pone come strumento trasversale a
tutti i progetti.
Area dell'integrazione
Parlare di integrazione vuol dire prima di tutto parlare di diversità come risorsa e non
14
come vincolo. Tale finalità nasce dalla realtà quotidiana delle nostre classi dove si lavora per
un clima sociale positivo, attento al singolo e alle sue esigenze, propenso alla valorizzazione
di ogni potenzialità, favorendo un ambiente educativo di apprendimento sereno.
L'attenzione di ogni adulto, in particolare degli insegnanti, è rivolta allo sviluppo di abilità
sociali fondamentali quali la partecipazione, l'interesse, l'assunzione di responsabilità,
l'autonomia, la collaborazione.
I progetti che emergono da tali indicazioni riguardano:





La pace e i diritti umani
L’interculturalità
L'integrazione dell'handicap e dello svantaggio
La continuità educativo - didattica
Il recupero di alunni con difficoltà e disturbi specifici di
apprendimento DSA
Area della sicurezza
Acquisire una mentalità di prevenzione degli incidenti è fondamentale, tenendo presente
sempre e comunque che il valore della vita umana è prioritario rispetto ad ogni altra cosa.
Sono necessari progetti che facciano operare insieme insegnanti e alunni, con il contributo
di altre professionalità, alla ricerca di sempre nuove consapevolezze sull'educazione
stradale e sull'educazione alla sicurezza nel proprio ambiente di vita (cenni di
protezione civile e introduzione ai corsi di primo soccorso nella scuola secondaria di primo
grado).
Orientamento
L'orientamento non è esclusivo degli anni terminali del percorso scolastico, ma costituisce
un'ottica attraverso cui guardare l'itinerario formativo complessivo sin dalla scuola
dell’infanzia. Si sottolinea l'importanza del promuovere quelle attività che sviluppano la
conoscenza di sé, dei propri interessi ed attitudini, la capacità di progettualità e di
decisionalità, l'autovalutazione durante il lavoro curricolare. A ciò viene affiancata l'attività
di accoglienza nelle classi prime della secondaria di primo grado e le attività di
raccolta delle informazioni utili per la scelta dopo la scuola secondaria di primo
grado. I progetti che emergono da tali indicazioni riguardano il metodo di studio e
l’orientamento propriamente detto.
5.1 PROGETTI RICORRENTI E COMUNI A PIU' SCUOLE DELL'ISTITUTO
ORIENTAMENTO SCOLASTICO: rivolto agli alunni delle classi terze. Mira a favorire la
conoscenza delle potenzialità personali, acquisire le proposte delle scuole superiori per
operare scelte consapevoli e partecipare ad esperienze di ascolto con adulti lavoratori.
CONTINUITA': il progetto prevede momenti di raccordo tra insegnanti dei diversi
ordini di scuola per un confronto sull’attuazione del curricolo e la successiva attuazione
di attività da svolgersi a gruppi misti di alunni degli anni ponte, per favorire un loro
sereno inserimento nella futura scuola. Destinatari sono gli alunni di 5 anni della scuola
dell’infanzia, delle classi prima e quinta della scuola primaria e tutti gli alunni della
scuola secondaria di primo grado.
PIANO ANTIDISPERSIONE: il progetto prevede di individuare insegnanti disponibili a
15
fare ore eccedenti rispetto al proprio orario, al fine di mettere in atto attività
individualizzate di recupero e potenziamento solitamente in piccoli gruppi, per alunni
che
faticano
a
seguire
la
normale
programmazione
di
classe.
Attività
previste:individuazione attraverso delle prove specifiche, delle difficoltà e lacune
presenti nella preparazione del singolo alunno segnalato;costruzione di un percorso di
apprendimento di supporto e individuazione delle strategie adeguate;esercitazioni e
attività di studio guidato.
PASSEGGIATA ECOLOGICA: organizzazione di una marcia non competitiva nel
territorio di Rovolon o Cervarese. Mediante l'organizzazione della passeggiata Ecologica,
far conoscere agli alunni il territorio in cui vivono; farli interagire con esso in modo
consapevole e rispettoso; sviluppare il senso di appartenenza al proprio ambiente nella
consapevolezza che è patrimonio di tutti. Sviluppare un rapporto sinergico tra le
aggregazioni operanti nel territorio, al fine di creare una comunità educante: scuola,
famiglie, gruppi di volontariato, operatori sociali e altre.
I PERICOLI DELLA RETE: destinatari sono gli alunni della scuola secondaria di primo
grado ed i loro genitori. Obiettivi: dare un messaggio positivo, valorizzare le
straordinarie potenzialità delle nuove tecnologie applicate ai mezzi di comunicazione
come risorse di conoscenza e momento di socializzazione, di informazione e di crescita
ed aiutare i giovani ad evitare le insidie presenti: cyberbullismo, cyberpedofilia, truffe
informatiche, furto d'identità.
LE ABILITA’ CRESCONO FIN DA PICCOLI: progetto comune alle due scuole dell'infanzia.
Puntare alla crescita dei bambini attraverso lo sviluppo delle loro abilità risulta una sfida di
altissimo livello, ma di straordinario potere evolutivo. Per tale ragione, la nostra scuola ha
voluto appoggiare la sua attenzione sullo sviluppo delle abilità dei bambini. In questo
progetto verranno attivati dei laboratori nei quali ciascun bambino è accompagnato a
prendere consapevolezza di se stesso e poi delle sue abilità; il bambino consapevole
delle sue abilità impara ad attivarle e a rinforzarle per poterle " agire " nelle varie
situazioni di scuola. Queste abilità diventano parte del suo modo di fare e possono
essere applicate anche in altri ambiti e laboratori della scuola. A questo punto il
bambino è competente e può applicare le sue competenze anche fuori dall'ambiente
scolastico.
LA DIDATTICA DIGITALE: si veda in dettaglio nel paragrafo 6.3.
ATTIVITA' DI POTENZIAMENTO DELLE LINGUE COMUNITARIE: destinatari sono gli
alunni della scuola secondaria ai quali viene offerta la possibilità di conseguire le
certificazioni linguistiche (solitamente livello A2- B1).
LA GIORNATA DELLA MEMORIA E DEL RICORDO: l’Italia dedica ogni anno due date
alla commemorazione delle vittime delle più gravi forme di persecuzione che hanno
riguardato anche la nostra nazione nel corso del secolo scorso. Destinatari: alunni delle
classi terminali della scuola primaria e alunni della scuola secondaria di primo grado.
Obiettivi: dare seguito a quanto previsto dalla legge che ha istituito tali giornate
commemorative. Qualora se ne ravveda l'opportunità, le scuole aderiranno ad eventuali
iniziative del territorio finalizzate allo scopo di cui sopra.
6. L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
6.1 TEMPI – SPAZI- STRUMENTI
16
L'organizzazione scolastica in relazione agli spazi, ai tempi e agli strumenti è strettamente
connessa alla finalità educativa dell'Istituto e quindi alle procedure didattiche che la scuola
intende attivare.
E' previsto un assetto che si avvia ad una sempre maggiore flessibilità attraverso una
riorganizzazione dei percorsi in base a obiettivi formativi e competenze.
I tempi scuola.
L’offerta formativa nelle scuole dell’Istituto si articola secondo proposte di tempo scuola
differenziate, per meglio far fronte alle diverse esigenze delle famiglie e degli alunni.
Utilizzazione differenziata degli spazi esistenti nella scuola



Aule
Aule laboratorio (informatica, biblioteca/lettura, lingua straniera,
musica, educazione artistica)
Palestre
Flessibilità
Al fine di favorire una personalizzazione degli apprendimenti, l’organizzazione didattica delle
attività avviene:
– In gruppo classe: didattica frontale
- In gruppi di lavoro (di interesse, di ricerca, cooperativi)
– A classi aperte: gruppi orizzontali (alunni della stessa età);gruppi verticali ( alunni di età
diverse) per svolgere attività disciplinari e/o pluridisciplinari:




di approfondimento e di ricerca
di recupero e di potenziamento
di progetti comuni
di laboratorio
I laboratori, ancora prima di essere un luogo, sono una modalità di lavoro, in cui si
privilegia la dimensione operativa dell’apprendimento e la relazione interpersonale.
I gruppi possono essere:

Gruppi di livello, formati da alunni che presentano un livello cognitivo
e di competenze analogo

Gruppi di compito, formati da alunni eterogenei per livello cognitivo,
per stili di apprendimento, per competenze specifiche, che sono messi
insieme per elaborare un compito comune

Gruppi elettivi, formati da alunni che si aggregano sulla base dei loro
interessi
Strumenti e sussidi per l'attività didattica

Strumenti didattici (LIM, computer, video-proiettore, registratore,
video-registratore, macchina fotografica...)

Materiali didattici vari (testi, giochi didattici, materiali di supporto alle
discipline e alle attività di laboratorio, materiali per percorsi formativi
personalizzati …)

Supporti multimediali (software didattici, materiali audiovisivi)
6.2 LA DIDATTICA LABORATORIALE NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Nella scuola dell'infanzia i contenuti educativi e formativi offerti, sono proposti
inevitabilmente, attraverso una didattica di tipo laboratoriale.
Laboratorio non inteso come spazio, bensì come modalità di lavoro attraverso la quale il
bambino può toccare, sperimentare, stupirsi... imparare.
 Il bambino se ascolta, dimentica; se vede, ricorda; se fa, capisce.
17
 Le parole si dimenticano, l'esperienza vissuta, no.
Laboratorio inteso come luogo in cui è attivo un gruppo di ragazzi condotto da un
animatore adulto.
Nelle scuole dell'infanzia Ginestre e Bucaneve si propongono le seguenti attività
laboratoriali:
1. Laboratorio linguistico
2. Laboratorio scientifico
3. Laboratorio matematico
4. Laboratorio teatrale
5. Laboratorio creativo
6.3 LA DIDATTICA DIGITALE
TECNOLOGIA E DIDATTICA: COME CAMBIA L’APPRENDIMENTO
L’ampia diffusione delle Nuove Tecnologie pone la scuola di fronte ad una vera e propria
rivoluzione. Le nuove tecnologie hanno significativamente modificato il modo di pensare,
di apprendere e di comunicare nostro e dei nostri giovani. Sia la scuola sia la famiglia
sono chiamate a sintonizzarsi con queste nuove modalità, promuovendo le opportunità e
rendendo scuola e famiglia consapevoli di rischi e ambivalenze.
Prendere atto della trasformazione nella quale siamo immersi, pone in primo piano nel
sistema scolastico attuale la necessità di riorganizzare la didattica, perché utilizzare
le nuove tecnologie nella pratica dell’insegnamento significa avvicinare il mondo
della scuola a quello degli allievi.
Far acquisire agli studenti una “competenza digitale” è uno degli obiettivi delle Nuove
Indicazioni Nazionali per il curricolo ed è anche una delle otto competenze chiave che il
Parlamento e il Consiglio Europeo raccomandano, in modo particolare nella formazione
iniziale, poiché necessarie “per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza
attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”.
“La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico
le tecnologie informatiche per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione: è supportata
da abilità di base nelle TIC: l’uso del PC per reperire, valutare, conservare, produrre,
presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti
collaborative tramite Internet” (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio
sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente).
E’ dunque evidente come in conseguenza di un’evoluzione tanto rapida si rendano
necessarie per gli insegnanti nuove competenze per accompagnare il cambiamento del
sistema educativo attraverso l’integrazione delle risorse digitali nella didattica.
Avere una buona competenza digitale significa innanzitutto:
- usare con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati
e informazioni
- distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica, selezionare e organizzare le conoscenze
- saper interagire con soggetti diversi nel mondo attraverso l’impiego di media e codici
diversi
- acquisire altre competenze trasversali come la capacità di lavorare in gruppo e di risolvere
problemi, la creatività, la pluri-disciplinarietà, l’adattamento alle innovazioni, la
comunicazione interculturale.
18
Strumentazioni tecnologiche in dotazione
Nel corso del tempo, grazie a finanziamenti MIUR ma anche dell’impegno dei genitori o
attraverso la partecipazione ad iniziative di Enti privati, l’Istituto ha acquisito la seguente
dotazione multimediale:



Scuola dell’Infanzia: videoproiettore, LIM;
Scuola Primaria: aula di informatica, videoproiettore, n. 10 LIM;
Scuola Secondaria di I Grado: aula di informatica, videoproiettore, 1 classe 2.0
con tablet per ogni alunno, n. 11 LIM.
Nelle linee di indirizzo dell’Istituto troviamo ai primi posti l’utilità degli strumenti
multimediali, per cui l’implementazione in particolare delle LIM costituisce un obiettivo
primario; ciò perché poter disporre in futuro di una LIM in ogni classe permetterà di attuare
capillarmente e quotidianamente la didattica inclusiva e l’ apprendimento cooperativo,
nonché una dinamica di continua interazione tra alunni e docenti.
Le ITC nella didattica
Numerose sono le iniziative attivate nella nostra scuola che prevedono un uso didattico
delle ITC. Le attività comprendono:














Uso sistematico delle LIM
Registro elettronico
Collegamento Internet in ogni plesso
Utilizzo delle risorse presenti in rete
Sperimentazione Classe 2.0
Realizzazione video
Realizzazione di siti di classe
Documentazione audiovisiva
Realizzazione di contenuti multimediali attraverso programmi specifici
Impiego di Libri digitali
Esercizi e giochi interattivi
Sperimentazione di Piattaforme didattiche digitali
Utilizzo di software specifici per i vari ambiti disciplinari
Utilizzo di software specifici per Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
6.4 PROGETTO AMBIENTI MULTIMEDIALI PON - Piano Nazionale Scuola Digitale
Nell’ottica del continuo miglioramento della metodologia e delle strategie di apprendimento,
finalizzato a favorire la massima inclusione e il successo formativo di tutti gli alunni, in
particolare coloro che si trovano in difficoltà, non poteva mancare la candidatura per
ottenere finanziamenti europei.
Il progetto nasce dall’esigenza di creare spazi per l’apprendimento “allargato” oltre i confini
strutturali dell’edificio scolastico nei diversi plessi dell’istituto. L’innovazione tecnologica
sarà finalmente a servizio della didattica attraverso strategie di inclusione quali
l’apprendimento cooperativo, la collaborazione e le attività laboratoriali. Il fine sarà di
facilitare l’acquisizione di conoscenze e competenze anche da parte degli alunni
diversamente abili o con bisogni educativi speciali.
19
Per realizzare questo importante traguardo, ci si propone di creare nuovi ambienti di lavoro
che subiranno un’evoluzione dalla classica aula dove quotidianamente si svolgeva la
lezione. Gli spazi verranno ripensati per sfruttare a pieno le potenzialità comunicative,
didattiche e sociali offerte dall’innovazione tecnologica dando nuova centralità ad insegnanti
e studenti, grazie alla presenza di una LIM oppure di un videoproiettore interattivo collegati
in rete e collegabili con ogni tipo di device in uso da studenti e professori (tablet,
PC/portatili). In questo contesto interattivo l’utilizzo della tecnologia più avanzata
permetterà un apprendimento attivo, basato sul problem posing ed il problem solving, ma
anche attività hands-on.
I nuovi spazi per la didattica consentiranno anche lo svolgimento di attività diversificate che
potranno coinvolgere più classi, gruppi di classi (verticali, aperti, ecc.) anche per lo
svolgimento di attività extrascolastiche di recupero e potenziamento.
Le aule implementate inoltre permetteranno ai docenti e soprattutto agli allievi di
perseguire i seguenti obiettivi:
guidare gli studenti all’uso consapevole delle nuove tecnologie per creare percorsi
personalizzati di apprendimento adeguati alla propria persona; stimolare
l’autoaggiornamento
 favorire un orientamento più consapevole
 innovare l’ambiente di apprendimento attraverso nuove forme e modalità di
comunicazione, collaborazione e costruzione della conoscenza attraverso l’utilizzo
delle TIC
 permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe
 facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai
materiali didattici da parte degli allievi e dei docenti
 accedere al portale della scuola
 utilizzare in modalità utile e consapevole Internet
 porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0
 aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione tra e verso i discenti e le
famiglie
I risultati attesi possono essere brevemente riassunti in:







migliorare la “motivazione” all’apprendimento
stare bene con se stessi e con gli altri per la crescita di una identità personale, per
creare solidarietà al fine di prevenire situazioni di disagio e di emarginazione
sviluppo di un’interdipendenza positiva, l’ascolto attivo, valorizzazione del contributo
di ciascuno, rafforzamento delle abilità sociali e delle capacità relazionali
miglioramento degli apprendimenti con una ricaduta positiva sulle performance delle
singole discipline
potenziamento dell’integrazione delle TIC nella didattica
potenziamento delle competenze digitali di docenti e studenti.
L’istituto intende inoltre richiedere POSTAZIONI INFORMATICHE per l'accesso ai dati e
ai servizi digitali della scuola per il personale docente e segreteria, dotandosi di personal
computer, notebook, monitor, al fine di:




facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai
materiali didattici da parte degli allievi e dei docenti
accedere al portale della scuola
aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione tra e verso i discenti e le
famiglie
facilitare l’utilizzo del registro elettronico.
20
I risultati attesi possono essere brevemente riassunti in:


7.
riduzione del materiale cartaceo
riduzione delle tempistiche di compilazione del registro elettronico
MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI
STUDENTI
Secondo l’attuale quadro normativo costituiscono oggetto della valutazione e sono
competenza del gruppo docente responsabile delle classi:
- la verifica degli apprendimenti, ossia delle conoscenze e delle abilità disciplinari
indicate negli obiettivi di apprendimento, elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di
istituto, sulla base delle Indicazioni Nazionali
- la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’interesse, del
rispetto delle regole, delle capacità di relazione, dell’impegno manifestato, come
condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo
- la rilevazione delle competenze di base relative agli apprendimenti disciplinari e
la loro certificazione sulla base delle indicazioni e dei modelli predisposti dal MIUR a
norma dell’articolo 10 del DPR 275/99
L’accertamento (verifica) degli apprendimenti disciplinari si effettua mediante prove di
varia tipologia (scritte, orali, pratiche) che devono rispondere ai seguenti criteri:
 adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno, sia in itinere che sommative
 coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa unità di
apprendimento effettivamente svolta in classe
 proposta di prove graduate e/o individualizzate per consentire a tutti gli alunni il
raggiungimento degli obiettivi.
La valutazione delle verifiche non si traduce automaticamente nella valutazione
sommativa di fine periodo (fine quadrimestre/anno) ma concorrono ad essa anche le
osservazioni sistematiche riferite alla partecipazione alle attività della classe, ai tempi di
attenzione, di concentrazione e al grado di interesse.
Di conseguenza, nell’espressione del voto finale, si terrà in considerazione non solo il livello di
apprendimento raggiunto ma anche la situazione di partenza e l’evoluzione del processo di
apprendimento, il metodo di lavoro, l’impegno dimostrato e la capacità di rielaborazione
personale, il livello di utilizzo delle capacità personali. Questi criteri valgono anche per
l’espressione dei giudizi conclusivi di fine anno (ammissione alla classe successiva e/o all’esame).
Dall’anno scolastico 2008-09 è stata introdotta la valutazione su scala numerica.
Dall’anno scolastico 2009-2010, con D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009, sono diventati
obbligatori nuovi strumenti di valutazione: certificazione delle competenze a fine quinta
scuola primaria e giudizio di idoneità a fine terza scuola secondaria di I grado.
La certificazione delle competenze a fine terza della scuola secondaria di I grado era
obbligatoria già a partire dall’anno scolastico 2006/2007.
Valutazione materie di studio:
•
•
Sistema dei voti in decimi (Religione: giudizio)
Giudizio analitico solo per la sc. Primaria
Comportamento:
• Sc. Secondaria di 1° grado: voto in decimi (con criteri di riferimento)
• Sc. Primaria: giudizio (con criteri di riferimento)
•
•
•
•
Scrutini Scuola secondaria di Primo grado:
Basta un solo 5 per la bocciatura.
Voto a maggioranza del consiglio di classe o del team docenti.
In caso di promozione con alcune insufficienze si consegna alla famiglia una nota
specifica.
21
Classe 5^ Scuola Primaria
• Scheda di valutazione + Certificazione delle competenze
Esami Conclusivi del Primo Ciclo di Istruzione
• Media dei seguenti voti arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a
0,5
• Voto di idoneità (3° anno + triennio)
• Voti delle prove scritte
• Voti Prova nazionale (Italiano - Matematica)
• Voto prova orale
• Documenti finali: attestato e certificazione delle competenze
Valutazione livelli di apprendimento delle discipline nelle scuole primarie
VOTO IN
DECIMI
CONOSCENZE
AUTONOMIA
COMPETENZE
Possiede
conoscenze
approfondite e
rielaborate
È pienamente
autonomo
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare con sicurezza situazioni
problematiche nuove e complesse
È autonomo
9
Possiede
conoscenze
rielaborate e stabili
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare con sicurezza situazioni
problematiche nuove
8
Possiede le
conoscenze
principali in modo
stabile
È autonomo nella
maggior parte delle
situazioni
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare situazioni problematiche
anche non strutturate
7
Possiede le
conoscenze
principali anche se
non in modo stabile
È parzialmente
autonomo
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare situazioni problematiche
strutturate e non complesse
6
Possiede
conoscenze
essenziali
Ha un’autonomia
limitata
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare situazioni problematiche
semplici e guidate
Possiede
conoscenze
frammentarie
Non è autonomo
nello svolgimento
del proprio lavoro
Pur possedendo alcune conoscenze
e abilità, anche se guidato,
manifesta incertezze nell’affrontare
semplici situazioni problematiche
10
5
22
Valutazione livelli di apprendimento delle discipline nelle scuole secondarie 1°
grado
VOTO
IN
DECIMI
CONOSCENZE
AUTONOMIA
COMPETENZE
Possiede conoscenze
approfondite e
rielaborate
È pienamente
autonomo
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare con sicurezza situazioni
problematiche nuove e complesse
Possiede conoscenze
rielaborate e stabili
È autonomo
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare con sicurezza situazioni
problematiche nuove
8
Possiede le conoscenze
principali in modo
stabile
È autonomo nella
maggior parte delle
situazioni
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare situazioni problematiche
anche non strutturate
7
Possiede le conoscenze
principali anche se non
in modo stabile
È parzialmente
autonomo
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare situazioni problematiche
strutturate e non complesse
Possiede conoscenze
essenziali
Ha un’autonomia
limitata
Utilizza conoscenze e abilità per
affrontare situazioni problematiche
semplici e guidate
Possiede conoscenze
frammentarie
Non è autonomo
nello svolgimento
del proprio lavoro
Pur possedendo alcune conoscenze e
abilità, anche se guidato, manifesta
incertezze nell’affrontare semplici
situazioni problematiche
Possiede conoscenze
lacunose
Non è autonomo
nello svolgimento
del proprio lavoro
Non ha acquisito le conoscenze e le
abilità necessarie per affrontare le
semplici situazioni problematiche
proposte
10
9
6
5
4
Criteri e descrittori per la valutazione del comportamento
nelle scuole secondarie 1° grado
DESCRITTORI
VOTO IN DECIMI
 Ha acquisito coscienza dei principi e delle regole della vita


comunitaria, che rispetta
Collabora con i compagni e gli insegnanti
E’ responsabile negli impegni e mostra un atteggiamento positivo
verso le attività scolastiche
 Rispetta le regole e le persone
 Collabora con compagni ed insegnanti
 E’ responsabile negli impegni scolastici
10
9
23
 Generalmente rispetta le regole e le persone
 E’ abbastanza collaborativo con compagni ed insegnanti
 Per lo più è responsabile verso gli impegni scolastici
8
 Non sempre tiene un comportamento corretto
 Non sempre è collaborativo con compagni ed insegnanti
 È incostante nel rispetto degli impegni scolastici
7
 Spesso non rispetta le regole e le persone
 Assume atteggiamenti poco collaborativi nei confronti di compagni ed
insegnanti

È poco responsabile negli impegni scolastici


Non rispetta le regole, le persone, i materiali e gli ambienti
Assume atteggiamenti oppositivi e di disturbo nei confronti dei
compagni e degli insegnanti
6
5
 Non assume responsabilità personali
8. L'ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLE ATTIVITA' DELLA SCUOLA
8.1 ORGANI COLLEGIALI E FUNZIONI DI COORDINAMENTO E SUPPORTO
Denominazione
Dirigente scolastico
Composizione
Principali funzioni
Poteri decisionali
1.Assicura la gestione unitaria dell'istituzione e
ne ha legale rappresentanza.
2.Coordina l'elaborazione degli obiettivi e delle
regole che l'istituto si pone.
3.Organizza l'attività scolastica secondo criteri
di efficienza ed efficacia formative.
4.Coordina e valorizza le risorse umane,
avvalendosi della collaborazione di docenti da
lui designati rispetto a compiti di natura
organizzativa, amministrativa e gestionale.
5.Promuove la collaborazione delle risorse
culturali, professionali, sociali ed economiche
del territorio e gestisce le relazioni con
l’amministrazione.
6.Predispone il piano attuativo dell'offerta
formativa e le iniziative organizzative dei
diversi servizi, sentito il direttore dei servizi
generali ed amministrativi.
7.E' titolare delle relazioni sindacali.
Consiglio d’Istituto
Dirigente scolastico
8 docenti
8 genitori
2 non docenti
1.Adotta il Piano dell’Offerta Formativa.
2.Definisce gli indirizzi e le scelte generali d
igestione e di amministrazione, individuando le
risorse disponibili e attuando scelte di priorità.
3.Approva il Programma Annuale finanziario.
24
Giunta esecutiva
Ufficio di Direzione
Dirigente scolastico
Dir. dei servizi gen. ed
amministrativi
1 docente
2 genitori
1 non docente
Dirigente scolastico
Collaboratori
4.Delibera l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione di attrezzature e sussidi.
5.Adatta il calendario scolastico alle esigenze
ambientali.
6.Stabilisce
criteri
di
programmazione/attuazione
delle
attività
para/extra scolastiche.
7.Stabilisce criteri generali relativi alla
formazione
classi,
all'assegnazione
dei
docenti,all'adattamento dell'orario delle lezioni
e delle attività scolastiche alle condizioni
ambientali.
1.Predispone il Programma Annuale finanziario
2.Prepara i lavori del Consiglio d'Istituto
3.Cura l'esecuzione delle delibere del Consiglio
Collabora con il
Dirigente Scolastico
per la gestione
organizzativa e
didattica
Affidamento di
deleghe
specifiche
Staff di Direzione
Dirigente scolastico
Collaboratori
Referenti di plesso
Funzioni Strumentali al
POF
1.Svolge un’azione di coordinamento in ordine
ai progetti e alle iniziative didattiche
2.Stabilisce le funzioni delle commissioni in
linea con il piano dell’offerta formativa e le
monitora
Collegio Docenti
Dirigente scolastico
Tutti i docenti
Consigli di classe
Consigli di interclasse
Consigli di intersezione
Docenti
Genitori
1.Potere deliberante in materia di
funzionamento didattico
2.Formula proposte relativamente al punto 6
delle funzioni del Consiglio d'Istituto
3.Delibera l'adozione di libri di testo e di
sussidi didattici
4.Promuove e adotta iniziative di
sperimentazione e di aggiornamento
5.Identifica le funzioni strumentali al piano
dell’offerta formativa, determina le
competenze necessarie, i parametri e le
cadenze per la valutazione dei risultati attesi e
la durata di
ciascun incarico
6.Designa il responsabile di ciascuna funzione.
Formulano al Collegio
Sola presenza di
Docenti proposte in
docenti: realizzazione
ordine all’azione
coordinamento
educativa e didattica e didattico,
a iniziative di
programmazione
sperimentazione
valutazione
Presenza di tutte le
componenti: attività
para/extra
scolastiche,
valutazione
andamento didattico
25
Comitato di
valutazione docenti
- Dirigente scolastico
- 2 docenti nominati dal
Collegio Docenti
- 1 docente nominato dal
Consiglio di Istituto
- 2 genitori
- Un membro esterno
designato da USRVeneto
Valuta il servizio dei
docenti
Funzioni strumentali al
POF
Docenti
Commissioni
Docenti
Responsabili
commissioni/gruppi di
progetto
Docenti
1.Gestione del piano dell’offerta formativa
2.Sostegno al lavoro dei docenti
3.Interventi e servizi per studenti
4.Realizzazione di progetti formativi d’intesa
con enti istituzionali esterni alle scuole
Formulano proposte al Collegio Docenti o al
Consiglio d'Istituto in relazione all'ambito di
competenza
1.Presiedono le riunioni della Commissione di
competenza
2.Indirizzano l'attività della Commissione in
coerenza con il POF
3.Informano il Dirigente Scolastico e il Collegio
Docenti sui lavori e sulle proposte della
Commissione
Uffici di segreteria
Ha competenze relative
all'anno di formazione
dei docenti
Direttore dei servizi
1.Sovrintende ai servizi generali
generali ed Amministrativi amministrativo-contabili e ne cura
DSGA
l’organizzazione
2.Predispone e gestisce il Programma Annuale
e redige il Conto Consuntivo
3.Redige l’istruzione delle pratiche inerenti
all’attività negoziale dell’Istituto (acquisti e
contratti per fornitura di beni e servizi;
contratti
con esperti esterni)
4.Coordina, promuove le attività e verifica i
risultati conseguiti dal personale ATA
5.Partecipa alla Giunta Esecutiva.
Area amministrativa:
Assistenti
1.Gestione stipendi, pagamenti accessori e
Amministrativi
relativi adempimenti
2.Certificazioni INPS, denuncia IRAP
3.Acquisti inerenti la didattica
Area didattica:
1.Iscrizione e trasferimenti degli alunni
2.Gestione della documentazione didattica
(documenti di valutazione, fascicoli, certificati,
diplomi, libri di testo, infortuni)
3.Gestione dati inerenti la didattica al Sistema
Informatico del MPI (SIMPI)
4.Viaggi e visite d'istruzione
5.Organi collegiali
Area del personale:
1.Gestione del personale (assenze, congedi,
sostituzioni, TFR, ricostruzione di carriera,
dichiarazioni servizi, pensioni, incarichi, pratiche
infortuni, gestione dati inerenti al personale al
SIMPI)
2.Atti riguardanti l'aggiornamento del personale
3.Atti relativi alle scuole materne non statali
Area Protocollo
Gestione della posta e archivio.
26
Collaboratori scolastici
1.Accoglienza e sorveglianza nei confronti
degli alunni e del pubblico
2.Pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli
arredi
3.Vigilanza sugli alunni, custodia e
sorveglianza sui locali scolastici
4.Attività di supporto all’attività
amministrativa e didattica nonché ai servizi
mensa
5.Assistenza agli alunni portatori di handicap
nell’accesso alle strutture scolastiche, nell’uso
dei servizi igienici e nella cura dell’igiene
personale.
8.2 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
Per realizzare le proprie finalità istituzionali, la scuola dell’autonomia si avvale di specifiche
funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa, come previsto dall’art. 30 del C.C.N.L. Il
collegio docenti ha individuato le aree e i compiti funzionali al P.O.F. e alle necessità
dell’Istituto e ha determinato le competenze e i titoli per lo svolgimento delle singole funzioni
strumentali.
AREE INDIVIDUATE
FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.
Gestione del piano
dell'offerta formativa
Autovalutazione di
istituto.
Piano dell'offerta formativa – valutazione.
Coordinamento
integrazione alunni
disabili ed alunni in
difficoltà
Coordinamento delle attività per alunni disabili. Supporto ai
docenti. Gestione dei rapporti con USL, del piano di incontri con
l'equipe S.P.P. e dei rapporti con le famiglie. BES DSA.
Coordinamento attività
informatica
Coordinamento delle attività inerenti l'informatica nei plessi
dell'Istituto. Aggiornamento e assistenza ai docenti nelle attività
informatiche e multimediali. Proposte di aggiornamento dei
software. Coordinamento e collaborazione con le commissioni
POF e Valutazione
per l'elaborazione informatica dei dati
dell'istituto. Gestione del SITO dell'Istituto Comprensivo.
Coordinamento
valutazione informatica.
Gestione reti
informatiche
Gestione, elaborazione ed adeguamento del registro elettronico.
Coordinamento dell'uso delle nuove tecnologie nell'Istituto
Comprensivo. Collaborazione
con le commissioni POF e
Valutazione per l'elaborazione informatica dei dati dell'Istituto.
Coordinamento delle
attività di orientamento
dell'Istituto
Coordinamento
e
monitoraggio
delle
attività
finalizzate
all'orientamento scolastico nella scuola secondaria di primo
grado.
Autovalutazione di Istituto e dei progetti da definire in base alla
normativa
27
Coordinamento delle
attività di formazione
Coordinamento delle attività di formazione dei docenti
nell’ambito del contesto scolastico e nell’ambito delle reti di
scuole cui l’istituto afferisce. Coordinamento e contatti con le
agenzie esterne di formazione
Coordinamento
integrazione alunni
stranieri
Coordinamento delle attività di integrazione nell'ambito del
contesto scolastico. Aggiornamento procedure e documentazione
per l'accoglienza. Coordinamento dei rapporti con associazioni ed
enti esterni coinvolti nel progetto.
8.3COMMISSIONI
Per poter realizzare in modo adeguato la propria offerta formativa, l'Istituto ha deliberato di darsi
una forma organizzativa basata su Commissioni. Le Commissioni sono costituite da docenti di
scuola dell'infanzia, primaria e secondaria; ne è responsabile la/le Funzione/i strumentale/i
o un docente referente; le Commissioni si occupano di particolari aspetti correlati al POF.
Vengono costituite sulla base della disponibilità individuale, vengono deliberate annualmente nel
“collegio unitario” ed hanno carattere permanente; in ogni caso favoriscono la conoscenza di
tutte le componenti dell'Istituto Comprensivo e facilitano le relazioni e la collaborazione tra
docenti.
COMPITI SPECIFICI DELLE COMMISSIONI:
- individuare bisogni e problemi relativi al proprio settore; analizzare strategie per affrontare
le problematiche emerse; proporre soluzioni
- predisporre materiale: raccogliere, catalogare, analizzare, selezionare, validare progetti
- presentare al Collegio proposte motivate.
Sono nominate ed insediate le seguenti Commissioni:
1.
NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE
2.
ORIENTAMENTO
3.
INFORMATICA
4.
INTEGRAZIONE
5.
INTERCULTURA
6.
ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
7.
SICUREZZA
28
9. GLI INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITA' DELL'OFFERTA FORMATIVA
9.1 LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il Collegio Docenti in data 14-9-2015 ha approvato alcune linee di possibile
investimento formativo considerando la formazione del personale della scuola come un
diritto-dovere, una necessità per restare al passo coi tempi e con le innovazioni oltre che
una scelta strategica per le scuole che intendono costruire ambienti di apprendimento e
di lavoro qualificati.
Ecco di seguito quanto proposto:

FORMAZIONE TECNOLOGICA: continuare la formazione di base all’uso della LIM,
promuovere corsi per l’impiego pieno delle risorse dei libri di testo e delle
piattaforme digitali, presentazione dei programmi per la didattica, diffusione della
progettazione e della didattica propria del progetto classe 2.0;

BES E DIDATTICA INCLUSIVA: come fare in modo di “centrare” adeguati
percorsi individualizzati di insegnamento e “non andare per tentativi”;

GESTIONE DELLE DINAMICHE RELAZIONALI NEL GRUPPO CLASSE: come
promuovere una didattica della cooperazione, attiva e costruttiva per le dinamiche
del gruppo; saper ascoltare il disagio degli alunni;

PERCORSI DI DIDATTICA DISCIPLINARE: potrebbero essere realizzati su
specifiche competenze o argomenti del curricolo, guidati da docenti esperti (del
nostro Istituto e non) e finalizzati alla produzione di materiali didattici;
 PEER TO PEER EDUCATION TRA DOCENTI affrontabili attraverso il co-tutoraggio
attivo e la compartecipazione ad attività formative comuni.
Sulla base di tali indicazioni e delle risorse disponibili, si procederà alla formulazione di
proposte e corsi da tenere in Istituto ma non solo, verranno presi in considerazione i corsi
organizzati dalla rete delle istituzioni scolastiche denominata RETE ATTIVA di cui fa parte
anche il nostro Istituto.
Per il personale assistente amministrativo le priorità formative sono quelle relative alla
sicurezza, alla gestione del sito web, alle più rilevanti innovazioni amministrative e alle
ricadute organizzative delle norme su trasparenza, dematerializzazione e digitalizzazione dei
processi.
Per il personale collaboratore scolastico potrebbero essere proposti corsi di formazione
tecnologica, sulle dinamiche relazionali all’interno dell’istituto scolastico, sulla gestione degli
alunni disabili. I corsi per il personale ATA saranno promossi in modo privilegiato a livello di
rete o come partecipazione a iniziative proposte da Enti e Agenzie formative specializzate.
La formazione in servizio del personale docente e ATA dell’istituto costituisce una leva
strategica per la valorizzazione delle diverse professionalità ed esperienze, per
l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze professionali rispetto alle innovazioni
tecnico-scientifiche, culturali, didattiche, tecnologiche e amministrative, per il
miglioramento del servizio scolastico.
29
9.2
PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE E DEL TERRITORIO
La collaborazione tra Scuola e Famiglia è un presupposto fondamentale per il successo
scolastico ed educativo di ogni studente dal quale non è possibile prescindere.
Famiglie e sistema educativo, dunque, svolgono un compito insostituibile nella
formazione dei ragazzi e hanno la primaria responsabilità nella trasmissione dei valori
umani e morali.
Il rapporto tra genitori e scuola non si esaurisce nella relazione con il docente nel
momento di “ricevimento” delle famiglie, ma si sostanzia in un costante dialogo per il
ben-essere dei ragazzi, per parlare insieme degli aspetti relazionali e di quelli relativi allo
stato emotivo di ogni singolo alunno.
A questo proposito, dall'anno scolastico 2013-2014 fino all'anno 2015-2016,
l'Istituto in collaborazione con le amministrazioni Comunali e con l'Istituto
Comprensivo di Mestrino, ha messo in atto un'attività di formazione congiunta,
per docenti e genitori, dal titolo “Costruire relazioni”condotta da esperti del
Centro Studi Podresca.
Il progetto desidera intensificare la rete e la collaborazione tra scuola e
maturando obiettivi educativi comuni e condivisi.
famiglia
Sul piano sociale la finalità del progetto è introdurre nuovi strumenti
capaci di
promuovere il valore della cittadinanza attiva, sostenere le fasce deboli e trovare
risposte alle criticità presenti, nutrire il senso di appartenenza alla comunità, favorire
l’integrazione delle famiglie
straniere, concepire fini comuni capaci di attivare il
miglioramento nella vita sociale.
Obiettivi per educatori, genitori e insegnanti:
— Aumentare l’abilità di interagire con gli altri.
— Imparare ad insegnare a bambini e ragazzi come comunicare in modo corretto,
come comprendersi reciprocamente ed instaurare la collaborazione.
— Arricchire la preparazione degli insegnanti e dei genitori nel gestire le difficoltà e
trasformarle in momenti di apprendimento.
— Avviare nuove collaborazioni tra genitori ed insegnanti.
— Conseguire strumenti per riconoscere i bisogni e le criticità presenti nel proprio
contesto e per rispondere ad essi.
— Migliorare la qualità dell’educazione: chiarezza dei fini educativi, abilità
di
conseguirli con la comprensione, maggiore capacità di collaborare.
— Favorire il benessere della persona nella famiglia e nella scuola.
— Stimolare la cooperazione ed il reciproco aiuto nella dimensione sociale.
Per il triennio in oggetto, si intende continuare a promuovere iniziative di formazione
rivolte a genitori ed educatori del territorio, su temi che il Collegio riterrà fondamentali
per la costruzione del dialogo scuola-famiglia.
30
Inoltre da due anni i docenti sono coinvolti in una formazione finalizzata a
sostenere il progetto “Famiglia al centro: la forza delle reti”. Si tratta di
un'azione sinergica che interessa i servizi sociali del territorio, la scuola e le
famiglie. Lo scopo è quello di costituire una rete di famiglie a sostegno di
minori del territorio che necessitano di un supporto extrafamiliare sia per
l'apprendimento che per la propria crescita educativa.
Il dialogo tra scuola e famiglia, necessario per la crescita culturale e per la formazione
dei giovani, è un momento imprescindibile del progetto educativo che la scuola si
propone di attuare con modalità di informazione, comunicazione e collaborazione
serena e costruttiva. Pertanto l’Istituto Comprensivo, le famiglie e gli studenti
sottoscrivono il Patto Educativo di corresponsabilità per definire in modo preciso e
condiviso diritti e doveri di ciascuno, da attuarsi in un clima di ascolto, rispetto e fiducia
reciproci. (pubblicato nel sito dell'Istituto).
10. I FABBISOGNI
L’organico dell’autonomia è costituito da:
- Organico personale docente su posti comuni,
- Organico di sostegno.
- Organico di potenziamento.
Rispetto ai valori numerici calcolati per l’a.s. 2015/16 non si prevedono per il triennio
successivo modificazioni o scostamenti significativi.
10.1 ORGANICO DEL POTENZIAMENTO
Con riferimento agli obiettivi formativi prioritari indicati nel comma 7 dell’art. 1 della L.
107/2015, gli organi collegiali hanno espresso le seguenti scelte prioritarie, tenendo
anche conto delle indicazioni emerse dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e delle aree
di maggiore criticità rispetto alla capacità di intervento attuale del nostro Istituto:
— valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche,
— potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche,
— potenziamento delle azioni riferite alle dimensioni umanistica, socioeconomica e
della legalità,
— sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
— potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno
stile di vita sano,
— potenziamento delle competenze artistiche e musicali.
Il personale dell’organico di potenziamento verrà prioritariamente utilizzato per la
copertura delle assenze fino ai 10 giorni secondo la normativa vigente, pertanto
l’attuazione di progetti o attività di recupero e/o potenziamento sarà subordinata a tale
vincolo.
Compatibilmente con la disponibilità di ore residuali, dopo avere coperto le supplenze,
visti i bisogni delle singole classi nelle varie scuole dell’Istituto e compatibilmente con
31
l’orario, il personale assegnato nell’organico di potenziamento verrà utilizzato negli
ambiti di intervento sopra riportati.
L’intervento sarà rivolto soprattutto alle classi dove sono presenti alunni con bisogni
educativi speciali. La didattica potrà essere organizzata con interventi individualizzati o
di gruppo (di classe, di classi parallele, di classi aperte)
10.2 FABBISOGNO DI ORGANICO
Con riferimento alla vigente normativa in materia e in particolare a quanto previsto dal
DPR 89/2009 per l’organico del personale docente e dal DPR 119/2009 per l’organico
del personale ATA, si prefigura, per il triennio il seguente fabbisogno di risorse.
Organico personale docente
ORGANICO DI DIRITTO SCUOLA Infanzia A.S. 2015-16:
Posti Comuni 12; Sostegno 1 ; Religione Cattolica ore 7,5
ORGANICO DI DIRITTO SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015-16:
Posti Comuni 44(*) ; Lingua Inglese 2; Sostegno 6; Religione Cattolica 2 + 14 ore
(*) di cui 39 in o.d. dell’anno scolastico 2015-2016 + 4 organico potenziato + 1 per
situazioni di classi numerose su cui operare come da arr.1 c.7 legge 107/2015
ORGANICO DI DIRITTO SCUOLA SECONDARIA A.S.2015-16
A) Scuola secondaria “Karol Wojtyla” di Montemerlo
LETTERE N. 5 CATTEDRE
MATEMATICA N. 3 CATTEDRE
INGLESE N. 1 CATTEDRE + n.9 ore
SPAGNOLO 12 ORE
ED. ARTISTICA N. 1 CATTEDRA
ED. TECNICA N. 1 CATTEDRA
ED. MUSICALE N. 1 CATTEDRA
ED. FISICA N. 1 CATTEDRA
SOSTEGNO N. 2 CATTEDRE
IRC n. 9 ore
B) Scuola secondaria “MANZONI ” di Bastia di Rovolon
LETTERE N. 3 CATTEDRE + N. 4 ORE
MATEMATICA N. 2 CATTEDRE
INGLESE N. 1 CATTEDRA
32
FRANCESE N. 8 ORE
SPAGNOLO N. 4 ORE
ED. ARTISTICA N. 1 CATTEDRA CON COMPLETAMENTO ESTERNO (6 ORE)
ED. TECNICA N. 1 CATTEDRA CON COMPLETAMENTO ESTERNO (6 ORE)
ED. MUSICALE N. 1 CATTEDRA CON COMPLETAMENTO ESTERNO (6 ORE)
ED. FISICA N. 1 CATTEDRA CON COMPLETAMENTO ESTERNO (6 ORE)
SOSTEGNO N. 2 CATTEDRE
IRC n. 6 ore
Organico aggiuntivo: n. 1 docenti per le classi di concorso Tedesco
Organico aggiuntivo: n. 9 ore per semiesonero al docente CollaboratoreVicario.
La scuola secondaria di primo grado richiede da anni l’attivazione di una sezione
ad indirizzo musicale , con 4 docenti delle classi di concorso A077 .
Organico personale ATA a.s. 2015-2016
- DSGA: 1;
- Assistenti amministrativi: 5
- Collaboratori Scolastici: 18
Per un funzionamento adeguato al carico di lavoro e alle necessità funzionali si ritiene
che la dotazione di organico dell’ufficio di segreteria debba essere di 7 posti, oltre al
DSGA, così ripartiti:
3 posti all’ufficio personale
2 posti alla didattica, alunni e rapporti con famiglie e territorio
2 posti alla gestione dei contratti, amministrativa e contabile
Per il personale collaboratore scolastico, tenuto conto delle esigenze di apertura dei
plessi scolastici di cui è composto l’istituto, delle esigenze di sostituzione del personale
con risorse interne, della necessità di assicurare la sorveglianza dei locali e condizioni
minime di vigilanza degli alunni, è richiesta la seguente dotazione di personale:
4 posti per il plesso sede di presidenza “Papa Luciani ” (11 classi presenti, 6 giorni di
apertura, di cui 5 dalle ore 7.30 alle ore 18.30);
2 posti per la scuola primaria “De Amicis” (5 classi presenti, 6 giorni di apertura, dalle
ore 7.30 alle ore 14.30);
4 posti per la scuola primaria di Bastia “Battisti/Albanese” (12 classi presenti, 6 giorni
di apertura, di cui 5 dalle ore 7.30 alle ore 18.30);
33
4 posti per la sede della secondaria di primo grado “Wojtyla” (9 classi presenti, 6 giorni
di apertura, di cui 5 dalle ore 7.30 alle ore 17.00);
3 posti per la sede della secondaria di primo grado “Manzoni” (6 classi presenti, 6
giorni di apertura, dalle ore 7.30 alle ore 15.30);
3 posti per la scuola dell’infanzia di Carbonara di Rovolon (2 sezioni presenti, 5 giorni
di apertura, dalle ore 7.30 alle ore 18.30);
4 posti per la scuola dell’infanzia di Cervarese Santa Croce (4 sezioni presenti, 5 giorni
di apertura, dalle ore 7.30 alle ore 18.30).
Totale posti: 24
10.3 FABBISOGNO DI RISORSE MATERIALI E STRUTTURALI
Le risorse strutturali delle scuole risultano sufficienti per ospitare l’offerta formativa
della scuola: per garantire un’ottimizzazione dell’impiego degli edifici scolastici è
continua l’interlocuzione con le Amministrazioni comunali di Cervarese Santa Croce e
Rovolon, con le quali vengono concordati tutti i fondamentali adeguamenti resi
necessari dalle dinamiche demografiche e della richiesta formativa espressa dalle
famiglie.
Una particolare attenzione è stata posta alla questione della sicurezza da parte
dell’Ente locale, attraverso un progressivo impegno di messa a norma delle situazioni
critiche e di produzione di tutta la documentazione necessaria prevista dal D. L.vo
81/2008.
10.4 INDIRIZZI PRIORITARI PER LA GESTIONE E L'ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
In questo ambito, tenendo conto dei progetti e azioni già intraprese, si definiscono le
seguenti priorità:
 sviluppare ulteriormente l’impegno verso la segreteria digitale e la piena dematerializzazione dell’attività amministrativa;
 adeguare il sito web alle esigenze di trasparenza dell’azione amministrativa ed
alle necessità di una migliore comunicazione col personale, con l’utenza e col
territorio;
 formare il personale amministrativo e docente, a sostegno dell’innovazione;
 potenziare la rete dell’istituto e l’accessibilità da tutte le aule, per poter
usufruire a pieno delle opportunità offerte dalle LIM e dai dispositivi digitali;
 raccogliere fondi e risorse necessarie per rinnovare i laboratori informatici e le
dotazioni digitali nei plessi;
 valutare la possibilità di aderire ad accordi di rete per razionalizzare gli
adempimenti amministrativi.
10.5 I FINANZIAMENTI
Tutte le risorse finanziarie della Scuola vengono utilizzate per sostenere le attività
didattiche e formative. C’è un forte impegno da parte del dirigente scolastico e dello staff
34
nel reperire risorse aggiuntive, attraverso la presentazione di progetti e richieste ad enti
pubblici, privati e ad associazioni. L’impegno della Scuola è anche quello di fornire servizi
quanto più possibile a titolo gratuito.
I contributi erogati dal MIUR e dai Comuni di Cervarese Santa Croce e Rovolon, anche a
fronte delle difficoltà finanziarie del momento, sono adeguati ma stabili da anni e non
consentono, ad esempio, di acquistare e/o rinnovare le attrezzature informatiche
necessarie per supportare l’innovazione tecnologica. Sarebbe quindi auspicabile
l’erogazione di un contributo aggiuntivo annuale pari ad almeno €. 30.000,00
35
Principi fondamentali della Costituzione Italiana
Art. 1: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e
nei limiti della Costituzione.
Art. 2; La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili
dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3; Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua,
di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e
sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
36