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PREMESSA - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’”IISS LUIGI “VANVITELLI”” di LIONI, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; - il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 7451/B01 del 05 ottobre 2015 dopo le interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori; - il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 15 Gennaio 2015; - il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15 Gennaio 2015; - il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. 2 FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA art. 1 commi 1- 4 della l. 107/2015 PREMESSA “Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’ identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ ambito della loro autonomia Esso è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell’art. 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale e d economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da ricoprire il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia e dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa. Indica, altresì, il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario….” (art. 1 comma 14 della L. 107 del 13 luglio 2015). Il Piano è, dunque, un documento di: Identità dell’Istituto che definisce il quadro delle finalità educative e di istruzione della Scuola. Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale. Progettazione di attività curricolari ed extra curricolari con progetti che mirano ad ampliare e arricchire l’offerta formativa aprendo l’Istituto alle famiglie e alle realtà del territorio. Riferimento che regola la vita interna dell’Istituto e organizza le proprie risorse di organici, attrezzature e spazi. Impegno di cui l’Istituto si fa carico nei riguardi del personale, delle famiglie e del territorio. Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della Scuola e la realtà locale. Il Piano, così definito, riconosce come principali compiti della scuola: innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti; prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica; realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione ed educazione alla cittadinanza attiva; garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo . 3 MISSION La scuola è il luogo nel quale si favorisce lo sviluppo dell’uomo in tutte le sue dimensioni, è il luogo nel quale i docenti, oltre a svolgere il ruolo istituzionale di mediatori di apprendimenti e di conoscenza, sono chiamati a dare risposte coerenti alle attese dei ragazzi, delle famiglie, della società. L’impegno del “Vanvitelli” è, quindi, quello di offrire attività formative, improntate all’innovazione metodologica e didattica e orientate a fornire competenze spendibili nel mondo del lavoro per dare risposte ai bisogni e alle attese dei nostri studenti, ma anche per realizzare quel patto formativo richiesto dalla nostra realtà territoriale e condiviso con le famiglie. Consapevoli che la formazione dei nostri giovani non passa solo attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze disciplinari e professionali, ma si basa, anche e soprattutto, sulla capacità di costruire la propria identità e di stabilire relazioni significative che permettano l’equilibrato sviluppo della “persona” e del “cittadino” di domani, i docenti del “Vanvitelli” sono pronti ad accettare la sfida del futuro. L’obiettivo primario che ci proponiamo è, perciò, quello di indirizzare l’ attività formativa in modo da aiutare i giovani a costruire un proprio ruolo in un mondo sempre più complesso, dinamico, problematico, spesso fonte di disagio sociale ed esistenziale, anche per la mancanza di solidi modelli di riferimento. E’ questa la scuola per la quale da anni ci battiamo, nella quale crediamo, per la quale non necessitano leggi particolari, ma solo sensibilità, professionalità, e tanto entusiasmo e passione e un forte spirito di collaborazione che ci inducono a porre l’alunno al centro del nostro impegno quotidiano. VISION Le proposte culturali, le scelte e i comportamenti didattici, le occasioni formative, le disponibilità finanziarie, personali e professionali dell’I.I.S.S. “Vanvitelli” sono finalizzati alla seguente vision: vivere l’esperienza scolastica da cittadini, educando gli studenti alla partecipazione consapevole e democratica; rendere l’ambiente scolastico una comunità educante in cui interagiscono più soggetti; caratterizzare l’esperienza scolastica all’apertura europea e multiculturale, valorizzando le occasioni di incontri interculturali attraverso scambi, stage all’estero e soprattutto lo studio delle lingue e le nuove tecnologie; essere un punto di forza dinamico del territorio e della sua crescita sociale, economica e culturale. 4 1.DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 1.1 NOTIZIE DELL’ISTITUTO L' Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Vanvitelli” di Lioni è frutto del piano di razionalizzazione concepito nel 1997 dall' Ex Provveditorato agli Studi di Avellino, oggi Ufficio Scolastico Provinciale, che in quell'anno accorpò l'IPSIA "Meucci" all' ITCG “Vanvitelli”. Per celebrare la grande tradizione storica delle due scuole del territorio dell’Alta Irpinia e per sottolineare il legame con i grandi artisti del passato della nostra nazione, dopo l’accorpamento, l’istituto fu intitolato a Luigi Van Wittel, detto Luigi “Vanvitelli”, pittore, ma soprattutto, uno dei più grandi architetti italiani. 1.1.A ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI (OGGI ITET) L'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Vanvitelli” nasce come sezione staccata dell' Imbriani di Avellino nel 1960/1961 per diventare autonomo nel 1970/1971. Nel 1990/1991 viene istituito il corso per Ragionieri e nel 2001/2002 l'indirizzo Ragionieri Programmatori. In seguito al Riordino, l’indirizzo per Geometri assume la denominazione di “Costruzioni, Ambiente e Territorio”, e quello per Ragionieri Programmatori la denominazione di “Amministrazione, Finanza e Marketing” con il percorso generale Amministrazione Finanza e Marketing e l’ articolazione “Sistemi informativi Aziendali”. Le sedi dell'Istituto nel corso degli anni sono cambiate: nel 1962/1963 Prima trav. Corso Umberto I°; nel 1965/1966 Via San Rocco; nel 1970/1971 in Piazza Dante, nel 1975/1976 Convento San Rocco; nel 1980/1981 prefabbricati di Via Napoli, per poi passare nella sede definitiva in via Ronca. Nell’anno scolastico 2011-12 l’ indirizzo Geometri dell’Istituto “Vanvitelli” ha celebrato il Cinquantesimo anniversario della sua istituzione. L’evento è stato festeggiato con una serie di iniziative per riflettere sul ruolo e la funzione svolta dall’Istituto nella formazione di valenti professionisti e della classe dirigente dell’Alta Irpinia e non solo ed è stato, inoltre, l’occasione per un grande incontro fra tutti quelli che, a vario titolo, hanno fatto parte della grande famiglia del “Vanvitelli”. 1.1.B ISTITUTO PROFESSIONALE PER L ’INDUSTRIA E L ’ARTIGIANATO (OGGI IP) L'Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato " A. Meucci" nasce come sezione staccata dell'IPSIA "G. Giorgi" di Avellino nell'anno scolastico 1957/1958 e diventa autonomo nel 1964/1965. Nel 1957/1958 viene istituito il corso di congegnatori meccanici, nel 1958/1959 viene aggiunto il corso di elettricisti installatori, nel 1962/1963 si sostituisce il corso di elettricisti installatori con quello di elettromeccanici, nel 1967/1968 viene aggiunto il corso di chimici, nel 1970/1971 i corsi post - qualifica della regione Campania, nel 1978/1979 il corso per elettronici e infine nel 2001/2002 il corso per telecomunicazioni. 5 In seguito al Riordino il corso per meccanici, elettronici e telecomunicazioni confluiscono nell’indirizzo “Manutenzione e Assistenza Tecnica” (con le due articolazioni “Manutenzione Mezzi di Trasporto” e “Apparati, Impianti e Servizi Tecnici Industriali e Civili”) e il corso chimico confluisce nell’indirizzo “Produzioni Industriali e Artigianali”. Nell’anno 2012-13 viene istituito il nuovo indirizzo “Servizi Socio Sanitari”. In entrambi gli indirizzi vengono realizzati percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) che si concludono con l’esame regionale per il conseguimento della qualifica triennale in operatore elettronico/ operatore meccanico/ operatore delle produzioni chimiche, riconosciuta a livello europeo. Le sedi dell'Istituto sono state le stesse dell'ITCG “Vanvitelli” fino al 1987/1988; nel 1988/1989 in via Querce Nuove; nel 1993/1994 nell'attuale sede di Via Torino. 1.1.C ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE (OGGI IPSEOA) L’Istituto Professionale per i servizi Alberghieri e della Ristorazione è stato istituito il 1° settembre 2004 come sezione coordinata dell’IPSSAR “Manlio Rossi Doria” di Avellino. E’ nato come una scommessa per il territorio irpino, poco valorizzato dal punto di vista turistico-ricettivo, e come tentativo di fornire alle future generazioni la possibilità di legarsi alla propria terra. Investire in un settore importante come quello dell’istruzione-formazione professionale per valorizzare il patrimonio storico e artistico, le tradizioni ed i prodotti tipici è stato lo scopo prioritario dell’istituzione dell’Alberghiero a Lioni. Sin dalla fondazione, l’Istituto ha avuto una buona risposta in termini di iscrizioni e di crescita. Due le sezioni istituite il primo anno e confermate fino all’anno scolastico 2007-2008. Dal 1° settembre 2008 l’indirizzo, giunto al suo quinto anno, è stato aggregato al “Vanvitelli”, Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore presente da oltre quarant’anni sul territorio e Polo Tecnico-Professionale dell’Alta Irpinia. Il passaggio al “Vanvitelli” segna anche un sensibile incremento nelle iscrizioni che permettono l’istituzione di tre sezioni.L’anno scolastico 2012-2013 vede l’istituzione di uncorso presso la Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi (Av). In seguito al Riordino il corso ha assunto il nome di “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera” con articolazioni in “Enogastronomia”, “Servizi di Sala e Vendita” e “Accoglienza Turistica”. Tutti gli indirizzi del “Vanvitelli”, nonostante il crescente tasso di denatalità, vivono un costante trend di crescita, sia per quanto concerne le iscrizioni, sia dal punto di vista della qualità dell’offerta formativa e possono vantare tra i loro diplomati eccellenze nei diversi settori dell’economia locale e nazionale. Inoltre, più della metà degli studenti dell’Istituto “Vanvitelli” risulta impegnata in attività lavorative già nei primi anni dopo il conseguimento del diploma. 1.1.D SEDE CARCERARIA L’I.I.SS. “ “Vanvitelli” “ dispone di una sede staccata ad indirizzo IPSEOA presso la Casa di Reclusione di S. Angelo dei Lombardi,ove sono presenti tre classi con 41 apprendenti. A partire dall’ A.S. 2015/2016 è in accordo di rete con il nuovo ordinamento di istruzione degli adulti CPIA AV+BN . Le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’ istruzione degli adulti (CPIA) sono state esplicitate nel D.P.R. 263/2012 e nella circolare Ministeriale di avvio n° 36 del 10 aprile 2014. 6 Pertanto l’istituzione autonoma CPIA, articolata in rete territoriale di servizio, è chiamata a redigere il patto formativo per la valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona a partire dalla ricostruzione della sua storia individuale. Il nuovo sistema di istruzione degli adulti prevede, tra l’altro, che i percorsi di istruzione siano organizzati in modo da consentire la personalizzazione del percorso sulla base di un Patto formativo individuale definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall’ adulto. La definizione del Patto formativo individuale è compito della Commissione. I percorsi di istruzione di secondo livello (riportato nelle linee guida) sono realizzati dalle istituzioni scolastiche presso le quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e artistica, rimanendo in essa incardinati. Tali percorsi sono articolati in tre periodi didattici: a) Primo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione delle certificazione necessarie per l’ammissione al secondo biennio. b) Secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione per l’ammissione all’ ultimo anno. c) Terzo periodo didattico finalizzato all’acquisizione del diploma Professionale. E’ stato istituito un accordo di rete con il CPIA AV+BN e nominata una Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale e per il Certificato di riconoscimento dei Crediti per la personalizzazione del percorso. 1.2 L’ITS PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE L’IISS “Vanvitelli”è l’unica scuola irpina tra i soci fondatori dell’ITS per la Mobilità Sostenibile di Maddaloni (CE) “Villaggio dei Ragazzi”, di cui fanno parte altri sei istituti scolastici superiori campani, enti di ricerca e formazione e le aziende Ansaldo STS e Ansaldo Breda. Pertanto, il “Vanvitelli” propone ai giovani del suo bacino d’utenza la partecipazione ai bandi e ai corsi promossi dall’Istituto ITS, che costituiscono occasioni di formazione particolarmente proficue ai fini dell’inserimento nel contesto lavorativo. Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono, difatti, "scuole speciali di tecnologia", istituite il 25 gennaio 2008 con DPCM (Decreto Presidenza del Consiglio dei Ministri) e rappresentano l’anello di congiunzione fra Scuola Secondaria di Secondo Grado e mondo del lavoro e formano profili professionali altamente qualificati, i Tecnici Superiori, già destinati all’inserimento nel settore di pertinenza. Il Diploma di Tecnico Superiore conferisce anche crediti riconosciuti per poter proseguire gli studi universitari. Agli ITS si accede per concorso pubblico, previo superamento di una rigida selezione, che prevede l’accertamento di competenze in lingua Inglese e Informatica oltre alle competenze del settore di pertinenza. I corsi sono riservati ciascuno a gruppi di venti – venticinque allievi, sono centrati sull’alta tecnologia ed hanno la durata di 4 semestri per un totale di 1800 / 2000 ore, delle quali almeno il 30% consiste in stage aziendali e tirocinio formativo. 7 1.3 GESTIONE DELLA QUALITA’ L’I.I.S.S. “Vanvitelli” di LIONI fa parte del POLO QUALITA’ DI NAPOLI riconosciuto dal MIUR e istituito con istituito con D.M. 230/00, di conseguenza stabilisce, documenta, attua e tiene aggiornato il Sistema di Gestione per la Qualità inteso come sistema per garantire e migliorare la qualità dei processi dell’istituzione scuola, in conformità ai requisiti della norma UNIEN-IS0 9004:2009. Il Sistema Gestione Qualità è costituito dall'insieme di responsabilità, procedure, azioni, strutture e risorse predisposte per realizzare azioni migliorative. Lo scopo del Sistema di Gestione per la Qualità è quello di garantire che i processi di erogazione dei servizi siano conformi ai requisiti definiti dall’utente e delle sue aspettative attraverso le seguenti azioni di implementazione e controllo degli stessi: Politica ed obiettivi per la qualità La Politica per la Qualità definisce i punti ed i valori che la Direzione intende porre come riferimento per tutte le funzioni dell’istituzione scolastica per soddisfare le aspettative degli Utenti. Manuale per la qualità Il MQ, fornendo un quadro generale delle attività più precisamente espresse nelle procedure e nei procedimenti, è il documento guida del SGQ, lo formalizza e lo documenta dando evidenza della sua struttura. Procedure per la qualità Documento che descrive e precisa lo svolgimento delle attività richieste dalla norma di riferimento per la gestione del Sistema Qualità. Istruzioni operative per la qualità Documento che descrive operativamente le attività dei processi principali. Documentazione e modulistica per la qualità Trattasi dei documenti di riferimento alle procedure o alle istruzioni di lavoro nella forma di moduli standard, usati nelle operazioni correnti, le cui registrazioni consentono di tenere traccia di singoli eventi formali quali ad es. i controlli, le verifiche, i riesami, le validazioni, ecc. che vengono effettuate nella gestione operativa dell’IISS “Vanvitelli”di LIONI. 8 1.4 SCHEDE ANAGRAFICHE DELL’ISTITUTO LA POPOLAZIONE SCOLASTICA – GLI ALUNNI (A.S. 2015-16) sede Numero Prime Seconde Terze Quarte Quinte INDIRIZZO I.T.E.T. ALUNNI Prime Seconde Terze Quarte Quinte INDIRIZZO I.P.I.A. Prime Seconde Terze Quarte Quinte INDIRIZZO I.P.S.E.O.A CASA DI RECLUSIONE TOTALE Numero 26 23 20 33 38 140 40 39 47 33 22 181 57 51 46 59 59 272 44 637 LA POPOLAZIONE SCOLASTICA – I DOCENTI (A.S. 2015-16) ( ESCLUSI SUPPLENTI TEMPORANEI ) sede Curricolari DOCENTI Sostegno INDIRIZZO ITET INDIRIZZO IP INDIRIZZO IPSEOA + SEDE CARCERARIA 32 2 39 3 53 9 POTENZIAMENTO 7 2 9 LA POPOLAZIONE SCOLASTICA – IL PERSONALE A.T.A. (A.S. 2015-16) I.T.E.T. I.P.I.A. I L D.S.G.A. IL PERSONALE A.T.A I.P.S.E.O.A 1 Assistenti Amministrativi 6 - - Assistenti Tecnici 4 4 6 Collaboratori Scolastici 4 5 4 34 GLI ALUNNI D IPLOMATI NEGLI ULTIMI 8 ANNI I.T.E.T. I.P.I.A. I.P.S.E.O.A 2006-07 53 49 - 2007-08 67 46 - 2008-09 47 60 29 2009-10 55 41 39 2010-11 56 50 29 2011-12 47 31 32 2012-13 26 44 49 2013-14 25 40 40 2014-15 47 40 38 10 2.IL CONTESTO: TERRITORIO E UTENZA L’analisi del contesto dell’Istituto, con particolare riferimento alle caratteristiche socioeconomiche e culturali del territorio è fondamentale per comprendere le scelte didatticheorganizzative operate dalla scuola per rispondere alle esigenze di un’utenza particolarmente variegata. L’ area di riferimento dell’ I.I.S.S. “Vanvitelli” di Lioni, coincide in parte con la Comunità Montana Alta Irpinia (Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi, Rocca San Felice, Guardia dei Lombardi, Morra de Sanctis, Conza della Campania, Cairano, Sant’Andrea di Conza, Andretta) ed in parte con la Comunità Montana TerminioCervialto (Caposele, Nusco, Calabritto, Montella, Cassano Irpino e Bagnoli Irpino). Afferiscono all’Istituto anche studenti provenienti da paesi della vicina provincia di Potenza (Pescopagano) e di Salerno (Laviano, Castelnuovo, Santomenna). L’economia dell’area, pur se non molto fiorente, presenta alcuni settori economici abbastanza sviluppati, nonché diverse aree di potenziale sviluppo. Il tasso di disoccupazione medio dell’intera area è in linea con il trend della provincia di Avellino. Un fenomeno che si è accentuato negli ultimi anni è quello dell’immigrazione degli extracomunitari che si sono, gradualmente, integrati nella società. Le imprese del territorio, pur se non sempre di grandi dimensioni, danno vita ad un tessuto produttivo vitale, che necessita costantemente di risorse professionali competenti, le quali possano contribuire allo sviluppo delle aree interne del sud ed in particolare dell’Alta Irpinia. Di particolare interesse il settore della “Green Economy”, così come evidenziato dal “Rapporto sulle dinamiche economiche della provincia di Avellino e le prospettive di sviluppo”. Il settore agricolo, che ha un peso rilevante nell’economia del territorio, necessita anch’esso di particolari forme di intervento in grado di sostenerlo e, soprattutto, di rinnovarlo. L’utenza del nostro Istituto è formata da alunni di estrazione sociale alquanto composita provenienti da contesti territoriali limitrofi alla sede scolastica, con poche strutture ricreative e sportive, forme di associazionismo o centri di volontariato, ma attenti e partecipi alle attività del capoluogo e del contesto regionale, anche grazie al discreto sistema di trasporti ed alle opportunità offerte dalla rete. In tale contesto, ricco di potenzialità e bisognoso di ulteriore crescita e valorizzazione, l’istituzione scolastica è un punto di riferimento nel territorio per la promozione delle politiche formative ed il luogo di esperienza più importante dal quale attingere occasioni, strumenti ed opportunità per costruire il proprio progetto di formazione personale e per contribuire alla valorizzazione del territorio irpino. 11 3. PRIORITA’, TRAGUARDI ED OBIETTIVI 3.1 SCELTE PROVENIENTI DAL RAV (Rapporto di Autovalutazione) Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale “Scuola in Chiaro” del MIUR. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità e i traguardi che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DELTRAGUARDO Risultati scolastici Studenti ammessi alla classe successiva Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di Avellino Studenti in uscita dalla scuola Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di Avellino per le classi II Trasferimenti e abbandoni. Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di Avellino per le classi IV Correlazione tra voto di classe e risultato delle prove Varianza nei risultati Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di Avellino Miglioramento dei risultati Ridurre di 0,5 punti la differenza dei risultati del Professionale rispetto a scuole con contesto socioeconomico e culturale simile (ESCS) Risultati a distanza Avere allievi più meritevoli che accedono a borse di studio regionali e universitarie. Competenze chiave e di cittadinanza Curricolo e offerta formativa Rafforzare la condivisione dei percorsi formativi da proporre Valutazione degli studenti Realizzazione di prove strutturate per classi parallele in almeno 1 disciplina Risultati a distanza Consiglio orientativo per tipologia Incontri individuali degli studenti con i docenti referenti Attività di continuità Realizzazione di almeno un'attività educativa per studenti della secondaria di I grado con insegnanti della secondaria di II grado. Risultati nelle prove standardizzate nazionali Raddoppiare la variabilità dei punteggi TRA le classi e diminuire del 10% lavariabilità dei punteggi DENTRO le classi 12 Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: Il livello medio-basso di correlazione tra voto di classe e risultati delle prove I.N.V.A.L.S.I. può essere compensato nel preparare al ruolo da svolgere i docenti somministratori, utilizzare modelli comuni a tutta la scuola per la progettazione annuale e per classi parallele dell'Istituto dei diversi gradi e di itinerari comuni per specifici gruppi di studenti: diversamente abili, D.S.A., B.E.S....;criteri e modalità comuni per la valutazione delle competenze chiave e del comportamento degli alunni. Nei risultati a distanza risulta scarsa prevenzione delle difficoltà nel passaggio all’Università o al mondo del lavoro, è necessario consolidare le attività eil monitoraggio degli alunni in questa fase, soprattutto per gli alunni con B.E.S. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze del Consiglio di classe sono: AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO Curricolo, progettazione e valutazione Incontro tra gruppi di docenti dei tre plessi della scuola per migliorare la realizzazione di un curricolo comune per le competenze di base Modelli comuni per la progettazione didattico educativa Prove di verifica strutturate in entrata e quadrimestrali comuni nelle materi di base (italiano, matematica, inglese) Convenzione con l’Università di Salerno per la preparazione ai test Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Promozione e condivisione di metodologie didattiche innovative Progettazione di itinerari comuni per studenti con cittadinanza non italiana, studenti con BES Continuita' e orientamento Monitoraggio degli studenti dopo la scuola e sul percorso successivo (lavoro, università, etc.) Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Far convergere le risorse economiche su progetti prioritari sui temi della prevenzione della dispersione scolastica e del successo formativo. Offrire maggiore opportunità di miglioramento professionale Realizzazione di un corso di formazione sulla valutazione con soggetti esterni Le attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate riguardano: la progettazione di un curricolo di scuole per le discipline di base e per lo sviluppo delle competenze trasversali la correlazione tra voto di classe e risultati delle prove INVALSI attraverso una formazione più attenta dei somministratori la realizzazione di un corso di formazione sulla valutazione l’ utilizzo sistematico di prove strutturate comuni nel primo biennio nelle discipline di base in entrata, intermedie e finali la promozione di competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali con la partecipazione attiva degli allievi. 13 3.2 SCELTE PROVENIENTI DAL PDM (Piano di Miglioramento) In ottemperanza a quanto previsto dalla L. 107 del 2015, il presente Piano è sviluppato in coerenza con le risultanze del RAV Rapporto di Autovalutazione e le previsioni del PDM Piano di miglioramento. Rimandando al testo completo del PDM pubblicato all’Albo elettronico della scuola per l’analisi dettagliata dei contenuti, si riportano, di seguito le azioni programmate nel triennio di riferimento per raggiungere il principale traguardo individuato dal PDM : MIGLIORARE GLI ESITI DELLE PROVE INVALSI. ANALISI PRELIMINARI ALLA DEFINIZIONE DELLE AZIONI DI MIGLIORAMENTO: L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza: i risultati delle prove nazionali sono generalmente positivi; il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove I.N.V.A.L.S.I. è simile a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile; i livelli di apprendimento sono omogenei tra le classi, eterogenei dentro le classi, infatti la varianza discosta poco dalla media del Sud e dell'Italia; affidabilità di quasi tutti i docenti somministratori preparati al ruolo da svolgere; discussione dei risultati della prova I.N.V.A.L.S.I. negli organi collegiali e utilizzo dei dati per l'autovalutazione d'Istituto. ed i seguenti punti di debolezza: livello medio-basso di correlazione tra voto di classe e risultati delle prove I.N.V.A.L.S.I. In conseguenza dell’ analisi dei punti di forza e di debolezza è stato assegnato il seguente giudizio: Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica è in linea o di poco inferiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è inferiore alla media nazionale. Sulla base della seguente motivazione: la scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti. Nelle classi seconde il punteggio è superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile, sia in italiano, sia in matematica. La varianza tra le classi parallele è bassa: sono omogenee, mentre la varianza dei livelli di apprendimento all'interno delle classi discosta poco dalla media del Sud e dell'Italia. Nella scuola si evidenzia un livello medio-basso di correlazione tra voto di classe e risultati delle prove I.N.V.A.L.S.I. 14 I risultati delle Prove INVALSI sono stati presi in considerazione nella stesura del RAV e hanno consentito di definire, contestualmente, le priorità, traguardi e gli obiettivi, come risulta dagli specchietti precedenti. In coerenza con quanto previsto dal PDM e, nel rispetto le priorità individuate nel RAV, per superare le criticità rilevate e consentire il raggiungimento dei traguardi proposti, nel corso del triennio sono programmate le seguenti azioni: AZIONI DI MIGLIORAMENTO: 1. promuovere l’uso di METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE Per superare le criticità emerse dal RAV la nostra scuola intende puntare sulla formazione dei docenti pianificando attività che valorizzino le risorse professionali con conseguente ricaduta sull’ambiente di apprendimento e sugli esiti scolastici degli studenti. Nel corso del triennio sono programmate le seguenti azioni: Corsi di formazione per docenti sulla“DIDATTICA LABORATORIALE” Corsi di formazione in sede tenuti da personale qualificato dell’USP Adesione alla RETE DI SCUOLE DELL’ALTA IRPINIA PER VALORIZZAZIONE DEL CURRICOLO LOCALEcostituita con prot. N. 3589/C10 del 04/12/2015 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi RETE DI SCUOLE DELL’ALTA IRPINIA PER VALORIZZAZIONE DEL CURRICOLO LOCALE Aumentare il n° di studenti ammessi alla classe successiva Limitare il n° di abbandoni e trasferimenti Raggiungere i risultati del Benchmark della provincia di Avellino Modelli comuni per la progettazione didattico educativa Promozione e condivisione di metodologie didattiche innovative Offrire maggiore opportunità di miglioramento professionale Il nostro Istituto ha aderito alla rete, formata da scuole di diverso ordine con istituto capofila IC “V. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi (AV), nata con l’intento di realizzare attività nell’ambito del piano di miglioramento sulla base dei punti critici emersi nei rispettivi RAV delle scuole partecipanti e degli obiettivi di processo,per affrontare le criticità comuni e valorizzare il curricolo locale . Il progetto prevede moduli di formazione sulle “METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE E SCHOOL DESIGN” dirette ai docenti e si completa con la realizzazione, in classe, dei PERCORSI DI SPERIMENTAZIONE progettati, a partire dalla ridefinizione degli stessi spazi educativi perché questi si trasformino da “aule” in “ambienti di apprendimento” . triennio Docenti interni Formatori esperti Finanziato con DM 435, art. 25 e dall’art. 2, lettera a) del DD 937 del 15.09.2015 15 Risultati attesi Referente Miglioramento degli esiti degli studenti passando attraverso la formazione dei docenti. Gli esiti si sostanziano in: - ripensamento delle metodologie didattiche a favore di strategie innovative con positive ricadute sulla motivazione, sugli apprendimenti degli alunni; - revisione del setting d'aula allo scopo di implementare la didattica laboratoriale e la ricerca-azione; - incremento del numero dei docenti che attivano la sperimentazione e l'innovazione didattica anche mediante l'utilizzo delle ICT; - condivisione generalizzata degli strumenti di progettazione e valutazione; - produzione e divulgazione di materiali didattici prodotti nel corso delle sperimentazioni; - diffusione e socializzazione delle buone pratiche Scuola Capofila “IC Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi Percorso in collaborazione con l’UNIVERSITA’ DI SALERNO: “NUMERO ERGO SUM: MATEMATICHE IN UNA DIMENSIONE EUROPEA” Il progetto, realizzato in convenzione con l’Università di Salerno, in ottemperanza al decreto Dirigenziale n. 765 del 03/10/2014 per progetti di ricerca-azione nell’ambito della valutazione degli apprendimenti degli studenti campani in “Literacy e Numeracy”, prevede 30 ore di formazione finalizzate alle prove standardizzate in orario curricolare, da svolgere con le classi che saranno individuate dalla scuola, somministrate da docenti interni responsabili della didattica. Il monitoraggio e la documentazione del progetto è svolta, invece, da un referente dell’Istituto, formato dall’Università che gli fornisce il materiale didattico per la realizzazione del progetto. Attività di POTENZIAMENTO e RECUPERO in italiano e matematica Le attività prevedono azioni in orario curricolare ed extracurricolare da svolgere, nelle classi del I biennio, nell’arco dell’anno scolastico, con il contributo dell’organico di potenziamento. L’organizzazione del percorso è concordata con il docente della disciplina interessata (italiano e matematica) e prevede forme flessibili di attuazione attraverso le compresenze, la formazione di sotto-gruppi nella stessa classe o per fasce di livelli di classi parallele. Alle azioni di potenziamento delle conoscenze e abilità nelle discipline di base concorrono anche i progetti “Il Piacere di leggere” e “Progetto Scacchi” riportati, nel dettaglio, nelle schede P1 e P2allegate alla sezione 9 del presente PTOF. 16 3.3 PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA Dall’analisi del contesto socio-economico condotta nella sezione 1 si evince che l’IISS “Vanvitelli” di Lioni, in quanto polo tecnico-professionale del territorio, è un punto di riferimento fondamentale per la promozione delle politiche formative dell’utenza. Per questo motivo, oggi, il nostro Istituto, sensibile alla varietà delle esigenze dei suoi alunni, tenta esperienze innovative che rispondano al fabbisogno degli studenti ricercando contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. Nel dettaglio, il “Vanvitelli” ha preso contatti con diverse entità culturali presenti sul territorio, adoperandosi per promuovere e partecipare a manifestazioni, attività formative ed eventi con un’utile ricaduta in termini di motivazione e crescita della formazione umana e culturale delle nuove generazioni e attivando forme di collaborazione con le istituzioni e le aziende locali che possano aprire nuovi orizzonti formativi e professionali ai suoi studenti. PROPOSTE DA ENTI/ ASSOCIAZIONI CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTAIRPINIA di LIONI Convenzione prot. N. 8051/D08 del 16/10/2015g Il Consorzio dei Servizi Sociali Altairpinia, con sede in Lioni, è una realtà significativa operante nel sociale sul territorio. Da anni collabora con il nostro Istituto mettendo a disposizione le sue professionalità a supporto di azioni formative dirette, soprattutto, alle classi dell’indirizzo socio-sanitario. Anche per quest’anno sono stati presi contatti significativi che hanno consentito la stipula di una convenzione per l’organizzazione di attività di alternanza scuola-lavoro per la classe terza. Per le classi prima e seconda si sta per definire un accordo per l’organizzazione di attività formative in sede e visite guidate presso le sedi consorziate dei Centri Disabili, dei Centri per l’handicap e delle strutture per l’Infanzia. PUBBLICA ASSISTENZA DI CAPOSELE (AV) Convenzione prot. N. 8291/D09 del 21/10/2015 Già lo scorso anni, l’associazione onlus “Pubblica Assistenza di Caposele ha permesso alle classi dell’indirizzo socio-sanitario di partecipare ad eventi culturali e formativi di settore. In seguito ad accordi intercorsi, è stata stipulata di una convenzione per l’organizzazione di attività di alternanza scuola-lavoro per la classe terza. Per le classi prima e seconda si sta per definire un accordo per l’organizzazione di attività formative in sede e visite guidate presso il Centro Disabili. FONDAZIONE “DON GNOCCHI” DI S. ANGELO DEI LOMBARDI (AV) La Fondazione “Don Gnocchi” di S. Angelo dei Lombardi rappresenta in polo riabilitativo particolarmente importante per il territorio. Avendo già in passato dato la disponibilità a collaborare con la scuola per la formazione degli studenti dell’indirizzo socio-sanitario, è stata consultata in merito alla possibilità di organizzare attività di alternanza scuola-lavoro per la classe 3^ ed, eventualmente, altre attività formative per la 1^ e 2^. ASL DISTRETTO SANITARIO DI S. ANGELO DEI LOMBARDI (AV) Sono stati ricercati contatti significativi con l’ASL che hanno consentito di programmare attività di ampliamento dell’offerta formativa nell’ambito del “Progetto Salute” consistenti in incontri per la promozione della salute psico-affettiva-sessuale, destinati agli studenti delle classi terze, tenuti dal personale specializzato dell’ente. 17 PROPOSTE DA ENTI/ ASSOCIAZIONI PUBBLICA ASSISTENZA DI LIONI (AV) Nell’ambito del “Progetto Salute” la scuola ha programmato, in collaborazione con l’ente, una serie di incontri , tenuti da esperti del settore, per l’educazione alla sicurezza, destinati agli studenti delle classi quarte, dal titolo “Corso di primo soccorso…perché stare a guardare”. CINEMA NUOVO di LIONI (AV) Lioni, in quanto centro tra i più popolosi e meglio collegati del territorio, ospita un Cinema Multisala che, da sempre, offre una programmazione di spettacoli a misura per le scuole su tematiche di interesse sociale e culturale. In base ad accordi intercorsi, il Cinema mette a disposizione le sue sale per eventi/dibattiti particolarmente significativi programmati dalla scuola o proposti dallo stesso. Offre, inoltre, apposite e vantaggiose convenzioni per gli studenti del nostro istituto come le CARD per studenti, docenti e personale amministrativo con sconti sulla programmazione feriale. ASSOCIAZIONE “LIBERA” Delibera n. 63 del C.I. del 27/11/2015 Su proposta dell’ associazione di promozione sociale “Libera”, la scuola aderisce al progetto “Presidio Libera Alta Irpinia” per condividere l’impegno contro le mafie e la promozione dei valori di legalità e giustizia attraverso la partecipazione alle iniziative culturali che saranno promosse nel corso degli anni. IRPINIA TURISMO e GAL CILSI (GRANO SENATORE CAPPELLI) Delibera n. 33 del Collegio Docenti del 05/10/2015 Sono previste attività di collaborazione con diversi enti e associazioni locali per pianificare attività finalizzate alla conoscenza e valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti enogastronomici. CONTRATTO DI FIUME Delibera n. 33 del Collegio Docenti del 05/10/2015 La nostra scuola ha accolto la proposta delle associazioni locali operanti nell’ambito del miglioramento socio-economico e ambientale del territorio aderendo al Piano “Contratto di Fiume” e dichiarando la propria disponibilità a partecipare ad eventuali iniziative organizzate nel prossimo triennio. AZIENDE DI SETTORE La scuola elabora progetti formativi con le aziende di settore operanti sul territorio, per tutti gli indirizzi di studio, formalizzandole in apposite convenzioni che stabiliscono i termini di un progetto formativo condiviso e valutabile ai fini del credito. Ciò per consentire agli studenti di condurre esperienze lavorative in orario extracurricolare che permettono di approcciarsi con il tessuto produttivo del proprio bacino d’utenza e di confrontarsi con il mondo del lavoro. Nei prossimi mesi si procederà alla ricognizione delle aziende disponibili anche attraverso le indicazioni che verranno fornite alla scuola dalla Camera di Commercio. 18 Il nostro Istituto, inoltre, ha stabilito adeguati rapporti di collaborazione con altre istituzioni formative del territorio aderendo e promuovendo RETI di scuole con l’obiettivo di migliorare ed ampliare la propria offerta formativa condividendo progetti, metodologie e pratiche didattiche attraverso la ricerca di obiettivi e priorità comuni. LE RETI 1. CTI – CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE Costituita con prot. N. 3252 A/04 del 28/04/2014 Dal 2013 il “Vanvitelli” è stato designato Centro Territoriale per l'Inclusione (CTI) per le Scuole dell’Alta Irpinia e, pertanto, partecipa al potenziamento delle iniziative di intervento a favore degli studenti con BES collaborando con il Centro Territoriali di Supporto (CTS) di Solofra istituito dall’ USR in accordo con il MIUR. In quanto CTI, il “Vanvitelli” rappresenta l’interfaccia tra l’Amministrazione e le scuole del territorio proponendosi di conservare e diffondere le conoscenze (buone pratiche, corsi di formazione) e le risorse (hardware e software) a favore dell’integrazione didattica, anche attraverso l’uso e la diffusione delle Nuove Tecnologie, e di favorire la formazione specifica di settore. Coordina, inoltre, le proprie attività con Province, Comuni, Municipi, Servizi Socio- Sanitari, Associazioni, Centri di ricerca, di Formazione e di documentazione in tema di Bisogni Educativi Speciali . Il CTI “Vanvitelli” ha istituito una micro-rete sul territorio con e, attraverso la sottoscrizione di un Accordo prot. N. 3252 A/04 del 28/04/2014, ha inteso formalizzare le iniziative e ogni forma di collaborazione in materia di inclusione con altre istituzioni scolastiche, con l’ASL ed il Consorzio dei Servizi Sociali di Lioni. 2. RETE SCUOLE DELL’ ALTA IRPINIA con l’ IC “V. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi (AV) Approvata con Delibera n. 47 Collegio Docenti del 26/11/2015 e n.61 del C.I del 27/11/2015 Costituita con prot. N3589/C10 del 04/12/2015. La nostra scuola ha aderito, da novembre 2015, alla rete promossa dalla scuola capofila IC “V. Criscuoli” di S. Angelo dei Lombardi e composta dalle scuole dell’Alta Irpinia che rappresentano i tre gradi di istruzione con l’intento di costituire una forma di collaborazione stabile, da rafforzare nel tempo, per affrontare le criticità comuni e valorizzare il curricolo locale. ISTITUTO COD. MECCANOGR I.C. “VITTORIO CRISCUOLI”di S.ANGELO DEI L. AVIC87500G capofila I.C. “N. IANNACCONE” di LIONI (AV) I.C. “F. DE SANCTIS” di CAPOSELE(AV) I.C. “F. SULLO” di PATERNOPOLI (AV) I.S.I.S. “F.DE SANCTIS” di S. ANGELO DEI LOMBARDI (AV) I.S.I.S. “Vanvitelli” di LIONI (AV) I.I.S. “R. SCHETTINO” di FRIGENTO (AV) AVlC86000T AVIC871008 AVIC806005 AVIS014008 AVIS01200L AVPM03500Q In questa fase di avvio le scuole afferenti alla Rete partecipano al progetto del MIUR previsto dal DM 435, art 25 e dall’art.2, lett. a) del DD 937 del 15.09.2015 per l’implementazione del PDM attraverso una formazione dei docenti che implica un ripensamento del modo stesso di fare didattica, di 19 LE RETI gestire la ricerca delle informazioni e di rendere gli studenti protagonisti nella costruzione delle proprie competenze nell’ottica di una condivisione delle strategie didattico-formative e della realizzazione di curricoli verticali che garantiscono la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola. 3. RETE “SCUOLE SUPERIORI DELL’ALTA IRPINIA” CON IISS “F. De Sanctis” di Sant’angelo Dei Lombardi (Av) Approvata con Delibera n. 47 Collegio Docenti del 26/11/2015 e n.62 del C.I del 27/11/2015 La costituenda Rete tra le scuole superiori del territorio irpino si propone di programmare attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di realizzare iniziative di formazione e aggiornamento per docenti e personale ATA, di istituire laboratori per l’orientamento, per l’autovalutazione d’Istituto, per la documentazione di ricerche, esperienze e informazioni e di presentare progetti di interesse comune per ottenere finanziamenti regionali, nazionali ed europei. 4. RETE IPSEOA “MANLIO ROSSI DORIA” DI AVELLINO Approvata con Delibera n. 47 Collegio Docenti del 26/11/2015 e n.60 del C.I del 27/11/2015 La rete è finalizzata alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale. Il presente accordo, pur salvaguardando l'autonomia dei singoli istituti all'interno della Rete stessa e verso l'esterno nei confronti degli altri interlocutori istituzionali, si propone la collaborazione fra le istituzioni scolastiche che vi aderiscono, secondo i principi di solidarietà e sussidiarietà allo scopo di promuovere la realizzazione e il rafforzamento dell'autonomia scolastica per il miglioramento del servizio scolastico offerto a tutti i cittadini del territorio in cui opera e per il perseguimento efficace, efficiente ed economico degli obiettivi comuni e di favorire una comunicazione più proficua fra le istituzioni scolastiche. 5. RETE CON IC “N. IANNACCONE” di LIONI Approvata con Delibera n. 37 Collegio Docenti del 05/10/2015 e n.50 del C.I del 06/10/2015 La costituenda rete è finalizzata alla formazione del personale, alla ricerca e all’orientamento che possa garantire uno scambio di competenze e di professionalità ai sensi del DPR 275/1999 art. 7 comma 6). 6. RETE per la Formazione e l’Orientamento - CTO - La nostra scuola ha proposto, da novembre 2015, una rete con scuole del I ciclo, aziende, imprese, enti locali, enti di formazione e associazioni operanti nel territorio dell’Alta Irpinia con lo scopo di investire sulla formazione e sull’orientamento degli studenti, soprattutto nel passaggio da un ordine all’altro di scuole, in vista di un progetto formativo coerente, che armonizzi i diversi segmenti scolastici. 20 LE RETI Per il momento la Rete ha proposto l’ adesione al Piano Nazionale per il Potenziamento e Contrasto alla Dispersione Scolastica intendendo sviluppare l’attività di cui al punto 1 dell’art. 3 avviso n.1138 del 30/10/2015: “Progettazione e realizzazione di attività di orientamento al termine del primo ciclo per la scelta degli istituti del secondo ciclo anche attraverso strumenti didattico-educativi volti a individuare le passioni dei ragazzi e il loro progetto di vita”. Attualmente la rete, in parte costituita, risulta così composta: ISTITUTI SCOLASTICI PARTECIPANTI ALLA RETE I.C. “N. IANNACCONE” di LIONI (AV) – istituti di Lioni e Teora I.C. “V. CRISCUOLI” di S.ANGELO DEI LOMBARDI (AV) – istituti di S.Angelo e Torella Dei Lombardi I.C. “F. DE SANCTIS” di CAPOSELE(AV) – istituti di Caposele, Calabritto, Senerchia I.C. “DE SIMONE” di GUARDIA DEI LOMBARDI – istituti di Guardia dei L., Morra De Sanctis, Rocca S.Felice ENTI/ASSOCIAZIONI Comune di Lioni Comune di Calabritto RETE INFORMAGIOVANI includente i seguenti comuni: Lioni, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino, Caposele, Senerchia, Castelfranci, Conza della Campania, Guardia dei Lombardi, Teora, Morra De Sanctis, S.Angelo dei Lombardi, Rocca San Felice, Villamaina, Frigento, Paternopoli, Montella. CONSORZIO DEI SERVIZI SOCIALI ALTA IRPINIA ASSOAPI centro di formazione s.r.l. AVELLINO Ente di Formazione e Cultura - Scafati Ente di formazione MCS ACADEMY – Ariano Irpino ENTI CHE SARANNO COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ Ordine degli psicologi Centro per l’impiego Alla rete sono invitati a partecipare anche gli enti che hanno dato la propria adesione alla rete proposta per il “Laboratorio Territoriale per l’occupabilità”. 7. RETE per la realizzazione di un LABORATORIO TERRITORIALE per l’OCCUPABILITA’ l’Istituto ha aderito ad una rete per partecipare all’avviso pubblico per la realizzazione di un Laboratorio Territoriale per l’occupabilità rivolto sia agli studenti inseriti nei percorsi formali di formazione, sia dei cosiddetti NEET (Notengaged in Education, Employment or Training) con l’obiettivo di favorire la conoscenza, l'inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali. 21 LE RETI UN LABORATORIO TERRITORIALE PER L’OCCUPABILITA’ UNVERSITA’ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL SANNIO ITS PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE – MADDALONI (CE), di cui l’IISS “VANVITELLI” è socio fondatore CONFINDUSTRIA AVELLINO CPIA AV+BN - AVELLINO POLI TECNICO- PROFESSIONALI Dall’anno scolastico 2013-14 il nostro Istituto, cogliendo l’opportunità offerta dalle linee guida ministeriali per la Costituzione dei Poli Tecnico-Professionali nel quadro della deliberazione D.G.R n.29 del28.01.2013 di attuazione della Legge 35/2012, fa parte di più partenariati relativi alle filiere di riferimento dei vari indirizzi di studio. Filiera Meccanica packing mezzi trasporto metallurgia siderurgia Comparto: Meccanica e Meccatronica ATS: FORMEC Filiera Trasporti e logistica Comparto: Aerospazio ATS: NEA - Network Aerospazio Filiera: Agrobusiness Turismo Beni Culturali Comparto: Correlazione tra comparti (agroalimentare, enogastronomico, turismo e beni culturali) ATS: CAMPANIA IN TRE B Filiera Sanità Comparto: Biotecnologie ATS: BIOTECH Con l’adesione ai vari partenariati, il nostro Istituto è entrato a far parte di una rete di istituti tecnici e professionali, centri di formazione professionale accreditati, Istituti tecnici Superiori (I.T.S.) e imprese con l’obiettivo di riorganizzare e rafforzare l’offerta di istruzione e formazione alta specialistica e superiore, al fine di favorire lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo territoriale ottenendo il duplice risultato di offrire più opportunità di lavoro per i suoi studenti e favorire la crescita del sistema produttivo nel nostro territorio. RETE CONCENTRI PROVINCIALI PER L’ ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (CPIA) A partire dall’ A.S. 2015/2016 la nostra scuola, relativamente alla sede carceraria, recepisce il nuovo ordinamento di istruzione degli adulti. Per dare attuazione al passaggio al nuovo ordinamento è stato istituito un accordo di Rete con il CPIA di AV+BN in quanto istituzione autonoma articolata in rete territoriale di servizio chiamata a redigere il patto formativo per la valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona a partire dalla ricostruzione della sua storia individuale. 22 3.4 ALTRE PRIORITA’ INDIVIDUATE DERIVANTI DALLE RICHIESTE E PROPOSTE DEL TERRITORIO Dopo attenta valutazione, e tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano le seguenti priorità integrative derivanti dalle richieste e proposte del territorio e dalla progettualità condivisa con le reti consolidate e quelle in via di costituzione: promuovere la diffusione delle buone pratiche e delle risorse (hardware e software) della scuola a favore dell’inclusione scolastica, anche attraverso l’uso e la diffusione delle Nuove Tecnologie e favorire la formazione specifica di settore aperta a tutte le scuole in rete, migliorare l’ambiente di apprendimento in termini di innovazione didattica e metodologica e di setting d’aula; valorizzare le risorse umane attraverso attività di formazione mirata e peer tutoring; favorire l’elaborazione del curricolo verticale, la progettazione per competenza e la ricerca nel campo della valutazione; rafforzare la collaborazione tra scuola secondaria di primo grado, scuola secondaria di secondo grado e agenzie del territorio quali enti, imprese, aziende, associazioni, ai fini della realizzazione di un orientamento formativo che non si limiti alla semplice costituzione delle classi, ma abbia come obiettivo il supporto alla costruzione del progetto di vita di ogni singolo studente. promuovere esperienze di continuità e di raccordo curricolare tra i diversi segmenti scolastici, per favorire il passaggio degli studenti dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado. far acquisire agli studenti in uscita dal primo ciclo la consapevolezza delle proprie inclinazioni, capacità, punti di forza e di debolezza. sostenere gli studenti nella scelta relativa all’indirizzo scolastico per il secondo ciclo di istruzione; far sì che gli studenti siano consapevoli della dinamicità del loro percorso di studi e della coerenza con i profili professionali richiesti dal tessuto produttivo, sociale ed economico del proprio contesto di vita e della società globale. combattere il considerevole tasso di dispersione scolastica che si registra soprattutto nei primi anni dell’istruzione secondaria di secondo grado; promuovere la formazione dei docenti perché siano efficaci orientatori; promuovere la formazione in servizio dei docenti con particolare riferimento al rinnovamento delle metodologie nella didattica e nell’uso delle TIC; offerta di attività formative e culturali di diverso genere (incontri in sede, visite guidate presso le sedi degli enti, proiezioni cinematografiche, manifestazioni, convegni, seminari…..) organizzati dagli enti/associazioni consultate miranti a sviluppare competenze trasversali e di cittadinanza attiva; potenziare le competenze professionali apprendere in contesti formali e non formali 23 4. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI art. 1 comma 7 della L. 107/2015 L’elaborazione del presente PTOF si sviluppa in maniera coerente con le azioni di miglioramento declinate nel PDM, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi formativi individuati come prioritari ai sensi dell’art 1 comma 7 della L. 107/2015: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; s) definizione di un sistema di orientamento. 24 Ai fini del conseguimento dei traguardi individuati dal RAV e dei conseguenti obiettivi di miglioramento previsti dal PDM, nonché degli obiettivi formativi individuati come prioritari ai sensi dell’art 1 comma 7 della L. 107/2015, tenuto conto delle proposte formative provenienti dall’utenza e dal territorio, nella programmazione contenuta nel presente documento si definiscono le linee guida dell’offerta formativa che l’IISS “Vanvitelli”intende realizzare nel prossimo triennio, fondamentali per l’ individuazione di un organico dell’autonomia, di cui al comma 5 della L. 107/2015, che sia funzionale alla mission della scuola. 25 5. SCELTE IN MERITO A FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA E DIDATTICAArt.1 commi 10-12-124 della L. 107/2015 La piena realizzazione degli obiettivi della L. 107/2015 e del curricolo della scuola avviene attraverso la pianificazione di forme flessibili di organizzazione. Per tale motivo il nostro istituto, tenendo conto degli obiettivi prioritari previsti dalla Legge e degli obiettivi di miglioramento che si propone con il PDM, intende sperimentare (in prima fase) e avviare modelli organizzativi innovativi quali: potenziamento del tempo scolastico; classi aperte con orario flessibile. POTENZIAMENTO DEL TEMPO SCOLASTICO Prevede attività pomeridiane destinate agli studenti che ne facciano richiesta o che siano segnalati dai docenti curricolari, finalizzate al consolidamento, recupero o potenziamento delle discipline di studio privilegiando le discipline di base per le classi del I biennio e quelle di indirizzo per le classi del II biennio e quinto anno. CLASSI APERTE CON ORARIO FLESSIBILE Organizzazione Per la realizzazione del presente modello organizzativo si prevede la riduzione delle ore curricolari a 50 minuti, sfruttando la quota di flessibilità ed autonomia prevista dagli Ordinamenti, ricavando tre ore su ogni cattedra di 18 ore dei docenti in organico, da destinare alle attività per classi aperte che si svolgono tutte all’interno dell’orario curricolare, nella medesima fascia oraria. Per la fattibilità del progetto è necessario un maggior apporto di risorse professionali che la scuola richiede nell’ambito del proprio fabbisogno di potenziamento considerando che, per valorizzare le capacità di ogni studente e personalizzare i percorsi di apprendimento, sarà necessario che le classi aperte siano divise in gruppi di livello formati in seguito alle rilevazioni di inizio anno scolastico. Gli alunni possono, in seguito a verifiche, passare nel livello più alto. Tale organizzazione, oltre a favorire il conseguimento degli obiettivi formativi come già esposto, ha sicuramente una ricaduta in termini di motivazione e maturazione sui ragazzi poiché li educa al rispetto dei tempi, all’organizzazione e all’autonomia negli spostamenti e favorisce diverse modalità comunicative e operative grazie al confronto con alunni e docenti di classi diverse. 26 Contenuti delle attività La presente idea progettuale mira a realizzare i punti a, b, d, e, g, h, n, di cui al comma 7 della L. 107/2015, ma anche a fornire un ulteriore impulso alle competenze caratterizzanti l’indirizzo tecnico-professionale, che, benché non incluse nel comma 7, risultano fondamentali sia per la tipologia di indirizzi attivati al “Vanvitelli”, sia ai fini dell’alternanza scuola lavoro di cui al punto O del comma 7. Si prevedono, difatti, interventi in: discipline linguistiche (italiano e inglese). L’Italiano avrà come finalità esclusivamente la corretta comunicazione, l’utilizzo dei diversi registri linguistici, l’arricchimento del lessico, la compilazione di modelli e curriculum vitae. L’inglese si baserà sulla comunicazione in contesti diversi e sulle quattro abilità della lingua. il livello discreto buono conseguirà la certificazione corrispondente al livello B2 entro la V. discipline dell’ area logico matematica; competenze digitali, (punti a,b,h). Le attività potranno avere ad oggetto tecniche di produzione e diffusione delle immagini, i moduli per l’ECDL per il conseguimento dell’ ECDL. interventi anche nelle discipline che saranno denominate genericamente “discipline di settore” e che programmeranno attività riferite alle materie caratterizzanti l’indirizzo, sia di tipo teorico che tecnico- pratico, ma in ogni caso improntate alla didattica laboratoriale. A supporto di tali attività saranno previste anche figure appartenenti al mondo del lavoro in qualità di esperti esterni, nell’ottica dell’alternanza scuola lavoro e dell’apertura al territorio di cui ai comma m, o; “Salute e legalità”: macroarea che si configura come un insegnamento opzionale,e nello stesso tempo raggruppa gli obiettivi e le competenze di discipline diverse, che vanno dunque a riorganizzare il proprio intervento secondo una programmazione plurisettimanale flessibile, ma con gruppi classe interi. Tale macroarea sviluppa i punti d,e,g, riprende la parte relativa al bullismo informatico inclusa nel punto l e realizza anche gli obiettivi di cui ai comma 10 l.107. Le tematiche trattate nella macroarea “salute e legalità” saranno quelle individuate dai punti d,e,g,l del comma 7 , nonché dai comma 10, 16, 38, ossia: Competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, Valorizzazione del dialogo interculturale e interreligioso, conoscenza e rispetto delle norme e delle leggi che regolano la vita associata, consapevolezza di diritti e doveri, competenze giuridiche ed economico-finanziarie, educazione all’auto imprenditorialità, sviluppo di comportamenti responsabili, ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità rispetto dell’ambiente e sviluppo sostenibile, rispetto dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali, sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano con riferimento all’alimentazione, alla cura del fisico e allo sport, conoscenza dei rischi derivanti da alcool fumo e droghe, nozioni di primo soccorso, normativa in materia di tutela della salute e sicurezza, utilizzo critico dei social network, prevenzione del bullismo, anche informatico, educazione alla parità dei sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. 27 6. SCELTE IN MERITO AD INSEGNAMENTI ED ATTIVITA’ CURRICOLARI art. 1 comma 6della L. 107/2015 I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche individuati dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 7451/B01 del 5/10/205 sono i seguenti: Centralità dell’alunno e inclusione degli alunni con B.E.S attraverso la personalizzazione e l’individualizzazione del processo di apprendimento; Sviluppo del curricolo per competenze (trasversalità e interdisciplinarietà da realizzarsi attraverso l’integrazione tra l’area comune e l’area di indirizzo) ; Sviluppo del curricolo verticale (continuità tra primo ciclo e primo biennio, tra primo e secondo biennio, tra secondo biennio e classe terminale); Valorizzazione della valenza formativa della valutazione; Integrazione tra l’identità della scuola e le richieste del territorio, anche attraverso il ricorso alle quote di autonomia e flessibilità previste dagli ordinamenti. Sulla base dei criteri generali la scuola ha operato le proprie scelte in materia di programmazione educativa e didattica. 6.1 PROGETTARE PER COMPETENZE : IL CURRICOLO VERTICALE Per conseguire l’obiettivo prioritario di cui al punto i) dell’art 1 comma 7 della L. 107/2015, il nostro Istituto ha operato una profonda revisione dell’attività didattica alla luce dei principi contenuti nel Regolamento di Riordino degli Istituti Tecnici e Professionali (D.P.R. 87 e 88 del 15 marzo 2010) attivando forme di progettazione e innovazione metodologica che permettono di realizzare una didattica per competenze che è, sicuramente, il punto cardine dei D.P.R. e delle successive Direttive. DPR 87 e 88 del 2010 – art. 2 "L’identità degli istituti professionali e tecnici si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, ... per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore...” Per garantire uniformità delle scelte didattiche e orientare in maniera più trasparente le famiglie sull’offerta formativa della scuola, i gruppi di lavoro disciplinari hanno progettato i curricoli per ogni materia di studio a partire da competenze individuate in modo da garantire una formazione rispondente alle richieste della realtà sociale e professionale del territorio. La programmazione verticale dei curricoli consente di controllare l’intero processo di insegnamento/apprendimento in modo da costruire competenze che permettano allo studente diplomato di rispondere alle richieste della realtà sociale e professionale del territorio. 28 Sostanzialmente le competenze individuate si articolate in tre diverse tipologie: Competenze di base: l'insieme delle conoscenze e loro capacità d'uso che sono i requisiti per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore e le basi minime per l'accesso al lavoro e alle professioni. Competenze tecnico-professionali: costituite dai saperi e dalle tecniche necessarie all'interno delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui ci si riferisce nei diversi ambiti professionali. Competenze trasversali: le risorse cognitive e metodologiche dell'individuo che permettono di costruire un comportamento lavorativo efficace. La progettazione dei curricoli a partire dalle competenze si rende necessaria anche per poter definire criteri e modalità per la loro certificazione, che risulti il più possibile omogenea sul territorio nazionale. La certificazione garantisce, infatti, l'effettiva mobilità dei giovani all'interno del sistema scolastico e favorisce il raccordo tra sistemi diversi di Formazione. I curricoli programmati per le varie discipline si propongono di: integrare una solida base di istruzione generale con quella tecnico-professionale, stimolare gli interessi e la motivazione degli studenti, affinché i saperi appresi siano percepiti come utili, significativi e riscontrabili nel reale, sviluppare saperi e competenze necessari affinché gli studenti siano capaci di assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica, favorire l’ apprendimento attivo, coinvolgente, significativo ed efficace attraverso la laborialità (imparare facendo) e l’alternanza scuola lavoro (imparare lavorando). 6.1.1 COMPETENZE NEL PRIMO BIENNIO Secondo quanto previsto dal Decreto del Ministero per la Pubblica Istruzione n. 139 del 22 agosto 2007“Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione”,il curricolo del biennio discende dall’intersezione tra Assi culturali e le otto Competenze-chiave di Cittadinanza. Assi culturali La costruzione dei percorsi di apprendimento fa riferimento ai quattro Assi Culturali (allegato 1 del DM 139 2007 e succ. modifiche) che raggruppano le varie discipline trasversalmente, accomunandone le finalità nei diversi indirizzi: Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti. Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio. 29 Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. Le otto competenze-chiave di cittadinanza Le competenze chiave di cittadinanza (allegato 2 del DM 139 2007 e succ. modifiche) sono competenze trasversali a tutte le discipline da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria. Le competenze chiave di cittadinanza sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione dello sviluppo sociale, della cittadinanza attiva, dell’ inclusione sociale e dell’ occupazione e si completano con la dimensione della cittadinanza competente: Imparare ad imparare Comunicare Progettare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere i problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione Il primo biennio intende perseguire le “competenze di base” costituite da saperi e competenze di “area comune”, riferiti soprattutto agli insegnamenti di lingua e letteratura italiana, lingua inglese, matematica, storia e scienze, nonché dalle competenze tecnico-professionali derivanti dalle discipline dell’area di indirizzo, presenti , comunque, in misura consistente e fondate su metodologie laboratoriali per favorire l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da sviluppare nel successivo biennio e nel quinto anno. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza, previste a conclusione dell’obbligo di istruzione, consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di accrescere il suo valore anche in termini di occupabilità. 6.1.2 COMPETENZE NEL SECONDO BIENNIO/QUINTO ANNO Il secondo biennio e il quinto anno rappresentano un percorso unitario di costruzione e consolidamento delle competenze di profilo. Nel secondo biennio, gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali sviluppati dalle discipline d’indirizzo assumono le connotazioni specifiche del settore di riferimento. Le discipline, nell’interazione tra le loro peculiarità, promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e competenze professionali attraverso l’integrazione tra i saperi linguistici e storico-sociali e i saperi tecnico- professionali. Nel quinto anno, le discipline dell’Area di indirizzo assumono connotazioni specifiche con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti adeguate competenze professionali di settore. Lo sviluppo delle competenze si realizza soprattutto attraverso un collegamento forte con la realtà produttiva del territorio. L’interazione delle aree di cui si compone il curricolo nel secondo biennio e quinto anno è fondamentale per promuovere il profilo di uno studente culturalmente e professionalmente preparato. Le metodologie innovative e i riferimenti al laboratorio e alle esperienze concrete diventano fondamentali nella pratica didattica per il loro valore educativo e formativo che va oltre i contenuti specifici e sollecita gli studenti a sviluppare gli apprendimenti in ambienti non formali e informali. 30 6.2 DIDATTICA LABORATORIALE Art.1 commi7 e 60 della L. 107/2015 Per conseguire l’obiettivo prioritario di cui al punto i) dell’art 1 comma 7 della L. 107/2015, l’Istituto “Vanvitelli”, ha operato, negli ultimi anni, le trasformazioni del curricolo previste dal riordino superando la tradizionale logica di insegnamento/apprendimento, dando spazio al laboratorio, alla ricerca personale, alle attività di gruppo. In quanto scuola tecnico-professionale che “prepara al lavoro”, la nostra scuola privilegia e favorisce l’azione didattica basata sulla laborialità, consapevole che nel contesto di tali attività gli studenti sono stimolati a mettere in moto, ad acquisire significativamente, a coordinare efficacemente conoscenze e abilità interiorizzando il senso di ciò che si apprendono. 6.2.1 AZIONI PREVISTE PER LO SVILUPPO DI UNA DIDATTICA LABORATORIALE 6.2.1 A LABORATORI TERRITORIALI PER L’OCCUPABILITÀ l’Istituto ha aderito alla rete (con l’Università degli Studi di Salerno e del Sannio, l’ITS per la mobilità sostenibile di Maddaloni, la Confindustria di Avellino, il CPIA AV+BN) per partecipare all’avviso pubblico per la realizzazione dei LABORATORI TERRITORIALI PER L’OCCUPABILITÀ con lo scopo di creare le condizioni per favorire lo sviluppo di una didattica laboratoriale in contesti più stimolanti per lo studente. 6.2.1 B PERCORSI FORMATIVI PLURIDISCIPLINARI Nell’ambito delle trasformazioni del curricolo previste dal Riordino dell’Istruzione Superiore, i Consigli di classe possono progettare Percorsi Formativi Pluridisciplinari come strumento per favorire una didattica per competenze che permette di sperimentare forme di didattica laboratoriale/esperienziale e di perseguire e valutare apprendimenti conseguiti in contesti formali e non formali. Gli stessi possono sostanziarsi come UDA - Unità di apprendimento trasversale - che sviluppa un argomento, o meglio, un campo di apprendimento integrato, cioè affrontato da più discipline e insegnanti, con l’apporto di più punti di vista. In tal modo esso si configura come “un momento” del percorso formativo organizzato in una serie di esperienze di apprendimento diverse che superano la tradizionale logica di insegnamento/apprendimento, dando spazio al laboratorio, alla ricerca personale, alle attività di gruppo, alle esperienze extrascolastiche, anche con l’apporto di esperti esterni. Direttiva 65 e 57 del 2010 - 1.5.2 Operare per progetti “In generale, la pedagogia del progetto è una pratica educativa che coinvolge gli studenti nel lavorare intorno a un compito condiviso che abbia una sua rilevanza, non solo all’interno dell’attività scolastica, bensì anche fuori di essa”… ….“È nel contesto di tali attività laboratori ali che essi saranno stimolati a mettere in moto, ad acquisire significativamente, a coordinare efficacemente conoscenze e abilità, ad arricchire e irrobustire le loro disposizioni interne stabili (valori, atteggiamenti, interessi, ecc.). Il grande vantaggio di questo approccio sta nel favorire l’interiorizzazione del senso di quello che si apprende, cioè del fatto che conoscenze e abilità fatte proprie o ancora da ancora acquisire hanno un ruolo e un significato, possono servire per raggiungere uno scopo più vasto” …. “… La pedagogia del progetto è utile all’acquisizione di competenze complesse perché dà agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come strumenti per raggiungere degli scopi anche nella vita extra scolastica. 31 La programmazione dell’UDA è centrata sulle prestazioni degli studenti: essa prevede sempre compiti reali (o simulati) e relativi prodotti che i destinatari sono chiamati a realizzare ed implica l’attivazione di risorse (capacità, conoscenze, abilità) indispensabili per raggiungere le competenze definite in fase di progettazione. Direttiva 65 e 57 del 2010 - 1.5.1 Insegnare per sviluppare competenze “Dal momento che l’impianto europeo relativo alle competenze chiave da sviluppare lungo tutto l’arco della vita le definisce come “la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”, precisando che “sono descritte in termine di responsabilità e autonomia”, esse debbono essere collegate alle risorse interne (conoscenze, abilità, altre qualità personali) che ne sono a fondamento. Di conseguenza, anche la loro valutazione implica, secondo un’efficace formula, “accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa”… I VANTAGGI DELLA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE DEFINITA DALL’UDA - Unità di apprendimento trasversale L’ambiente dinamico dell’UdA comporta molti valori aggiunti: profondità e allargamento delle conoscenze, coinvolgimento riflessivo dell’allievo, spazio ai modi diversi di apprendere, acquisizione di conoscenze e abilità basilari per tutti e di competenze personalizzate, valutazione in itinere (da parte dei singoli docenti) e valutazione finale del prodotto realizzato (da parte del team di docenti che ha partecipato). La valutazione avviene in un contesto definito autentico in quanto mette l’allievo nella condizione di fare qualcosa con quello che sa all’interno di compiti veri o verosimili. In corso di realizzazione, ogni disciplina prevede un compito oggetto di valutazione intermedia e, a conclusione delle attività programmate, l’equipe dei docenti delle discipline coinvolte nell’UDA procede, per ogni studente, a valutarne l’esito sulla base di criteri relativi alle varie dimensioni dell’intelligenza: Relazionale, affettiva e motivazionale; Sociale; Pratica; Cognitiva; Della meta competenza; Del problem solving. Per le classi del I biennio: in un anno scolastico, attraverso la realizzazione di alcune Uda, si possono man mano verificare tutti i risultati attesi previsti dalla Certificazione delle Competenze rendendo possibile una compilazione non formalistica di tale documento. Per le classi del II biennio/V anno: i consigli di classe possono utilmente finalizzare i Percorsi Formativi Pluridisciplinari previsti dal Riordino a fornire le competenze spendibili per le qualifiche professionali (per le classi 3^IP), alla preparazione dei percorsi dell’esame di stato o all’implementazione del progetto CLIL nelle classi quinte. 32 6.3 LA VALUTAZIONE 6.3.1PRINCIPI GENERALI La nostra scuola considera la valutazione come un momento fondamentale dell’azione formativa. Essa, pertanto non si riduce ad un mero e arido accertamento delle conoscenze che si conclude con la semplice e fredda attribuzione del voto ma deve essere analisi rigorosa, comparata e documentata che tiene conto di tutti gli elementi che concorrono alla formazione dello studente, fermando l’attenzione, in particolare, sulle condizioni di partenza, sulla programmazione della scuola, sui livelli raggiunti, sull’impegno, sull’interesse, sulla partecipazione, sulla curiosità, sulla voglia di correggersi, di cambiarsi, sul desiderio di apprendere, sulla disponibilità al dialogo educativo, sulla partecipazione attiva alle lezioni, sullo studio e applicazione a casa e, soprattutto nel I biennio, sull’acquisizione di un valido metodo di studio. La valutazione tiene conto della complessa personalità dell’allievo che, in quanto tale, va considerata unica ed irripetibile, con tutte le implicazioni possibili, nonché dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione formativa messa in campo dalla scuola e da ciascun docente. Essa accompagna la progettazione curricolare nell’arco di tuttoil suo sviluppo in quanto è presente: 1) nella fase iniziale come valutazione diagnostica che: definisce il livello di partenza per avviare il processo formativo del singolo allievo e della classe; definisce il percorso didattico più utile all’interno di ogni area disciplinare di ogni Consiglio di classe, mediante test di ingresso che danno le informazioni necessarie sulle competenze ed abilità già in possesso dell’alunno. 2) nella fase intermedia, come valutazione formativa che: indica il grado di assimilazione delle conoscenze e abilità; registra il ritmo dell’apprendimento; individua le lacune e gli ostacoli del percorso didattico; permette di apportare le dovute modifiche al programma di insegnamento mediante l’uso di tutti gli strumenti di verifica che l’insegnante ritiene opportuni ed idonei. 3) nella fase finale come valutazione sommativa che: si colloca al termine del processo di apprendimento; evidenzia gli effettivi risultati conseguiti dallo studente; esprime un giudizio complessivo sulla qualità delle conoscenze, competenze ed abilità; costituisce il bilancio della progettazione curricolare mediante la valutazione del profitto, del comportamento di ogni singolo alunno, del suo inserimento nell’attività scolastica, fornendo in tal modo anche la verifica dell’efficacia del programma educativo svolto. La valutazione finale, condotta al termine di un cospicuo periodo di formazione, coincidente con un anno scolastico o con un intero corso di studi, tiene conto, non solo dei dati 33 direttamente misurabili attraverso le verifiche, ma anche di quelli che emergono dal processo complessivo di insegnamento /apprendimento. In particolare, il Consiglio di classe considera la situazione finale di ciascun alunno come un momento di un processo continuo e coerente di apprendimento e perviene alla sua definizione attraverso giudizi analitici espressi dai singoli docenti mediante la misurazione dei livelli tassonomici. Di conseguenza i voti definitivamente assegnati nelle singole discipline, anche se espressione della libera e autonoma attività dei docenti, non sono mai atti univoci e/o discrezionali, ma il risultato di una articolata e complessa valutazione collegiale di tutto il Consiglio di Classe, che tiene conto di tutti gli elementi di giudizio emersi nel corso dell’anno scolastico, compresi naturalmente quelli relativi agli interventi didattici integrativi e alle attività integrative: evoluzione rispetto ai livelli di partenza debiti formativi/ritardi nella preparazione risultati dei corsi di recupero frequenza partecipazione Impegno e interesse attenzione metodo di lavoro ritmo di apprendimento volontà a migliorarsi e a cambiare 6.3.2 CRITERI PER LA VALUTAZIONE FORMATIVA (IN ITINERE) I Consigli di Classe, nella loro autonomia, garantiscono: la trasparenza - i criteri di valutazione sono chiariti e comunicati agli studenti prima della somministrazione della prova; la coerenza - i risultati delle singole valutazioni disciplinari con la valutazione finale espressa in decimi riferita ai diversi livelli di apprendimento* (declinati in termini di conoscenza, competenza e abilità) condividendo i criteri contenuti nella tabella A; l’ omogeneità - i criteri di valutazione sono ampiamente condivisi fra tutti gli insegnanti tra quelli indicati nella tabella B e strutturati in apposite griglie per la valutazione delle diverse tipologie di verifica fermo restando il rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze del Consiglio di classe. 34 TABELLA A CONOSCENZA ABILITA’ COMPETENZA * Le conoscenze, competenze e abilità sono state semplificate e rese adattabili alle varie discipline. Degli elementi Degli specifici In relazione agli costitutivi della Linguaggi disciplinari, elementi costitutivi proposta disciplinare delle procedure della proposta l'alunno ha l'alunno fa uso: disciplinare l'alunno: conoscenza: LIVELLO VOTO Piena, consapevole, approfondita Con piena padronanza Li rielabora in modo creativo e approfondito Eccellente 10 Piena e consapevole Corretto e articolato Ne coglie la totalità e le interrelazioni tra le parti Ottimo 9 Piena Corretto Ne coglie la totalità Buono 8 Piena ma funzionale alla sola proposta Accettabile È capace di analisi puntuale e di accettabile sintesi Discreto 7 Limitata all'essenziale Semplificato È capace di analisi e sintesi in misura essenziale Sufficiente 6 Parziale o soltanto mnemonica Meccanico o improprio È capace di analisi e sintesi solo se guidato Scorretto o confuso Benché guidato, è incapace di analisi e sintesi Gravemente scorretto Non sa stabilire relazioni neppure elementari Non possiede gli elementi primi Rifiuta di sostenere la prova senza ragionevoli motivazioni Non è capace di cogliere nessuna implicazione Rifiuta di sostenere la prova senza ragionevoli motivazioni Lacunosa o scoordinata Gravemente lacunosa Quasi nulla Rifiuta di sostenere la prova senza ragionevoli motivazioni 35 Mediocre Insufficiente 5 4 Gravemente insufficiente 3 Totalmente negativo 2 Risultato nullo 1 TABELLA B Criteri di valutazione per l’elaborato scritto dell’area linguistico-espressiva: rispondenza all’argomento proposto; coerenza delle idee; coesione del discorso; capacità argomentativa; esattezza e adeguatezza delle informazioni; originalità; varietà lessicale; uso del linguaggio adeguato alle varie situazioni; correttezza della morfosintassi; correttezza della punteggiatura; presentazione formale. Criteri di valutazione per l’elaborato scritto dell’area logico-matematica: correttezza dei calcoli completezza dell’elaborato consapevolezza del significato delle operazioni; corretta e funzionale impostazione delle rappresentazioni grafiche; corretto uso del linguaggio proprio della disciplina; capacità di autocorrezione. Criteri di valutazione per l’elaborato scritto dell’area tecnico-professionale: partecipazione all’attività del lavoro di gruppo ove previsto; capacita di seguire correttamente le istruzioni; adeguato uso del computer e/o di altre apparecchiature in dotazione; capacità di collegare attività pratiche e teoria; consapevolezza del significato delle operazioni; capacità di autocorrezione; accuratezza nelle misurazioni; adeguata utilizzazione del S.I. di misura; corretta individuazione dell’incertezza di misura; corretta esecuzione dei calcoli; corretta e funzionale impostazione delle tabelle; corretta e funzionale impostazione delle rappresentazioni grafiche; conseguimento di un corretto risultato finale in linea con gli obiettivi prefissati per l’esercitazione; corretto uso del linguaggio tecnico; pulizia ed ordine nella presentazione formale. Criteri di valutazione del colloquio orale dell’area linguistico-espressiva: conoscenza di dati, nozioni e regole; autonomia di organizzazione dei contenuti; capacità di cogliere i nessi interdisciplinari; capacità argomentativa; capacità espositiva; pertinenza lessicale; capacità analitica. Criteri di valutazione per il colloquio orale dell’area logico-matematica: conoscenza dei dati, nozioni e regole; possesso e padronanza dei concetti; autonomia di organizzazione dei contenuti; capacità di orientamento nell’ambito disciplinare / capacità ragionativa; capacità espositiva e di corretto uso del linguaggio tecnico; capacità di analisi e di sintesi Criteri di valutazione per il colloquio orale dell’area tecnico-professionale: conoscenza dei dati, nozioni e regole; possesso e padronanza dei concetti; autonomia di organizzazione dei contenuti; capacità di orientamento nell’ambito disciplinare / capacità ragionativa; capacità espositiva e di corretto uso del linguaggio tecnico; capacità di analisi e di sintesi 6.3.3 CRITERI PER LA VALUTAZIONE SOMMATIVA (SCRUTINI FINALI) Al fine di orientare, secondo criteri oggettivi ed omogenei le deliberazioni dei Consigli di Classe il Collegio dei Docenti ha deliberato di approvare i seguenti criteri: Sono dichiarati promossi alla classe successiva gli alunni che: presentano un quadro sufficiente in tutte le discipline hanno dimostrato volontà a migliorarsi e correggersi hanno raggiunto un livello accettabile di conoscenze e di competenze nelle discipline caratterizzanti hanno partecipato al dialogo educativo in maniera costruttiva sia pure discontinua hanno dato concreti segnali di miglioramento rispetto ai livelli di partenza hanno acquisito conoscenze, competenze ed abilità tali da consentire una proficua frequenza della classe successiva Nel rispetto delle norme vigenti in materia di svolgimento di scrutini finali, viene sospeso il giudizio finale nei confronti degli alunni che, presentano: non più di 4 insufficienze lievi (voto 5) non più di 3 insufficienze gravi (voto 4) non più di 2 insufficienze molto gravi (voto 3 o inferiore a 3) non più di 2 insufficienze gravi (voto 4) e 1 lieve (voto 5) non più di 1 insufficienza grave (voto 4) e 3 lievi (voto 5) non più di 1 insufficienza molto grave (voto 3 o inferiore a 3) e 2 lievi (voto 5) Gli stessi sono giudicati dal Consiglio di Classe in grado di recuperare entro l’inizio dell’anno scolastico previa partecipazione ai corsi di recupero e verifica, perché: hanno dimostrato volontà a migliorarsi e correggersi hanno raggiunto un livello accettabile di conoscenze e di competenze nelle discipline caratterizzanti hanno partecipato al dialogo educativo in maniera costruttiva sia pure discontinua hanno dato concreti segnali di miglioramento rispetto ai livelli di partenza hanno acquisito conoscenze, competenze ed abilità tali da consentire una proficua frequenza della classe successiva. I CdC nella loro autonomia, possono variare il numero delle insufficienze (gravi e meno gravi) che determinano la sospensione del giudizio, adeguandolo ai singoli casi in maniera proporzionale al numero delle discipline del curricolo di studi dei vari indirizzi. Sono dichiarati non promossi alla classe successiva gli alunni: che presentano gravi e diffuse carenze in varie discipline, non recuperabili entro l’inizio dell’anno scolastico; che non hanno colmato le lacune dell’anno precedente ed hanno accumulato altre carenze; non sono in possesso di abilità fondamentali, non hanno conoscenze e competenze necessarie per affrontare con serenità il prosieguo degli studi; non hanno partecipato con adeguato profitto agli interventi didattico-educativi integrativi organizzati dalla scuola; 37 non hanno mostrato nessuna volontà di correggersi né di partecipazione al dialogo educativo; si sono sistematicamente rifiutati di farsi coinvolgere nell’azione formativa nonostante l’impegno profuso dai docenti e le continue sollecitazioni; che hanno dimostrato scarso impegno sia a scuola che a casa denunciando demotivazione e disinteresse. CREDITO SCOLASTICO Dall'anno scolastico 2011/2012 si applica il calcolo del credito a tutte le classi terze, quarte e quinte secondo la seguente tabella: MEDIA DEI VOTI CREDITO SCOLASTICO Classe TERZA Classe QUARTA Classe QUINTA M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7<M≤8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA:M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell'ammissione alla classe successiva e dell'ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione: nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente; il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi e concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre alla media M dei voti, anche dei seguenti elementi:assiduità della presenza scolastica, interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. I docenti che svolgono l'insegnamento della religione cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l'attribuzione, nell'ambito della banda di oscillazione, del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, esprimendosi in relazione all'interesse con il quale l'alunno ha seguito l'insegnamento e il profitto che ne ha tratto (art. 6, comma 3 del D.P.R. n. 122/2009). Art. 4 comma 3 D.P.R. n. 122/2009: “Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l'ampliamento e il potenziamento dell'offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull'interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.” 38 PUNTEGGI INTEGRATIVI (centesimi) Tenendo conto dell’art.11 comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, il nostro Istituto ha deciso di far corrispondere agli indicatori precedenti dei punteggi integrativi * espressi in centesimi di punto. Ai centesimi che eccedono la media M dei voti si aggiungono i seguenti punteggi integrativi. Se la somma dei centesimi è pari o superiore a 0,50, allora il punteggio corrisponderà al valore superiore della banda, viceversa, esso sarà il valore inferiore. Indicatori CREDITO SCOLASTICO 0 < ore di assenza <50 0,15 51 < ore di assenza <100 0,10 101 < ore di assenza <150 0,05 ore di assenza >151 0,00 Giudizio: attivo Giudizio: buono Giudizio: sufficiente 0,10 0.05 0.00 Giudizio: Ottimo 0,20 Partecipazione ad attività complementari ed integrative Giudizio: Distinto 0,15 Si valutano max 2 corsi/anno Giudizio: Buono 0,10 Giudizio: Sufficiente 0,05 Religione Giudizio: Ottimo Giudizio: Distinto Giudizio: Buono Giudizio: Sufficiente 0,15 0,10 0,05 0,00 Attività alternative Relativamente agli alunni che non si avvalgono dell’IRC, il CdC valuta un elaborato (tesina, presentazione multimediale, elaborato tecnico/grafico, attività laboratoriale ……) di approfondimento sulla tematica deliberata dal Collegio “Il contesto territoriale e lettura critica della società” secondo la scala di giudizio utilizzata dall’ IRC. Indicatori CREDITO FORMATIVO Assiduità della frequenza scolastica (ore non documentate da certificato medico) interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo Fino a 0,15 Il CdC valuta l’eventuale acquisizione di competenze maturate in esperienze formative nel campo lavorativo, in attività culturali artistiche e ricreative, ambientali, di volontariato, solidarietà e sport qualitativamente rilevanti, coerenti con gli obiettivi dell’istituto ed integrative rispetto ai programmi scolastici, adeguatamente documentate da parte di soggetti pubblicamente riconosciuti nel loro campo. Partecipazione a corsi esterni alla scuola certificati Partecipazione a concorsi che comportano impegno supplementare su proposta del docente curatore dell’iniziativa che cura la certificazione dell’attività svolta Certificazioni informatiche riconosciute Certificazione di conoscenza delle lingue straniere Esperienze di studio all’estero svolte nel periodo estivo ed adeguatamente certificate da organismi accreditati a livello internazionale Partecipazione a progetti promossi dall’esterno da istituzioni culturali autorevoli, in accordo/convenzione con la scuola 39 Si valuta 1 solo corso fino a 0,20 6.4 TIPOLOGIE DI VERIFICA Per accertare gli obiettivi e i risultati di apprendimento e per adottare efficaci interventi correttivi, i docenti adottano diverse tipologie di prove di verifica secondo tra quelle fissate preventivamente dai Dipartimenti, coerentemente con le strategie metodologiche-didattiche programmate: prove scritte:prove strutturate, semi-strutturate, quesiti a risposta aperta e/o a risposta multipla, trattazione sintetica, saggio breve, articolo di giornale, relazione, risoluzione di problemi; prove orali; prove grafico/pratiche: prove grafiche, casi pratici e professionali, prove di laboratorio. Ogni docente definisce nel proprio Piano di Lavoro, per ogni periodo di valutazione, un congruo numero di prove di verifica che permetta di avere elementi sufficienti per la valutazione degli allievi. Di seguito si riportano le tipologie di verifica fissate dalle varie discipline in fase di programmazione iniziale, come previsto dalla C.M. 89 del 18/10/2012, nel rispetto dei principi definiti dai nuovi Ordinamenti . ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE prove Lingua e Letteratura Italiana scritta orale S O Storia pratica grafica O Lingua Straniera (Inglese) S Diritto ed Economia O O Matematica ed Informatica S O Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) O Scienze Motorie e Sportive DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO– I BIENNIO O Geografia O Scienze Integrate (Fisica) O Scienze Integrate (Chimica) P O Scienze umane e sociali Elem. di storia dell’arte ed espressioni grafiche S O O Metodologie operative G P Seconda lingua straniera (francese) S Educazione musicale DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO– II BIENNIO O O Diritto e Legislazione socio-sanitaria O Igiene e cultura medico-sanitaria S O Psicologia generale ed applicata S O 40 ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE prove Lingua e Letteratura Italiana scritta orale S O Storia pratica grafica O Lingua Straniera (Inglese) S Diritto ed Economia O O Matematica ed Informatica S O Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) O Scienze Motorie e Sportive O P DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- I BIENNIO Geografia O Scienze Integrate (Fisica) O Tecnologie e Tecniche di Rappresentazione Grafica O Scienze Integrate (Chimica) O P Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione S P Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO * PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI P G P Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni P Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi S O P Tecniche di produzione e di organizzazione S O P Tecniche di gestione-conduzione di macchine ed impianti DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO * M ANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA- OPZ MEZZI DI TRASP S O P Tecnologie meccaniche ed applicazioni S O P Tecnologie elettrico-elettroniche ed applicazioni Tecnologie e tecniche di diagnostica e manutenzione mezzi di trasporto DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO * M ANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA- OPZ APPARATI IMPIANTI E SERV S O P S O P Tecnologie meccaniche ed applicazioni S O P Tecnologie elettrico-elettroniche dell’automazione ed applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e manut di apparati e impianti civili e industriali S O P S O P Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni P TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI Laboratori Tecnologici ed Esercitazioni P 41 ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE scritta Lingua e Letteratura Italiana S Storia prove orale pratica O O Lingua Straniera (Inglese) S Diritto ed Economia O O Matematica ed Informatica S O Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) O Scienze Motorie e Sportive O P DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- I BIENNIO Geografia O Scienze Integrate (Fisica) O Scienze Integrate (Chimica) O Scienza degli alimenti O Lab.di servizi enogastronomici – settore cucina P Lab. di servizi enogastronomici – sett. Sala e Vendita P Lab. di servizi di Accoglienza Turistica P Seconda lingua straniera (Francese) DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO S O Seconda lingua straniera (Francese) S O Scienza e cultura dell’Alimentazione Diritto e Tec. amministrative della struttura ricettiva S S O O ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA Lab.di servizi enogastronomici –Sett. Cucina Lab. di servizi enogastronomici –Sett. Sala e Vendita DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO P P ARTICOLAZIONE SERVIZI SALA E VENDITA Seconda lingua straniera (Francese) S O Scienza e cultura dell’Alimentazione S O Diritto e Tec. amministrative della struttura ricettiva S O Lab.di servizi enogastronomici – Settore Cucina P Lab. di servizi enogastronomici – Sett. Sala e Vendita DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO- II BIENNIO * P ARTICOLAZIONE ACCOGLIENZA TURISTICA Seconda lingua straniera (Francese) Scienza e cultura dell’Alimentazione S O O Diritto e Tec. amministrative della struttura ricettiva Tecniche di Comunicazione S O O Laboratorio di servizi di accoglienza turistica P 42 grafica ISTITUTO TECNICO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO prove DISCIPLINE AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Letteratura Italiana scritta orale S O Storia pratica grafica O Lingua Straniera (Inglese) S Diritto ed Economia O O Matematica S O Scienze Integrate (Scienza della Terra e Biologia) O Scienze Motorie e Sportive O P Scienze Integrate (Fisica) O P Scienze Integrate (Chimica) O P DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO AFM -I BIENNIO Informatica S Geografia P O Lingua Francese S O Economia Aziendale S O S O DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO AFM - II BIENNIO Economia Aziendale Diritto O Economia politica O P DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO CAT- I BIENNIO Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica O Tecnologie Informatiche S Scienze e Tecnologia applicate G P O DISCIPLINE AREA DI INDIRIZZO CAT- II BIENNIO Gestione del cantiere e Sicurezza dell’amb. di lavoro O Complementi di matematica S O Progettazione, costruzioni e impianti S O Geopedologia, topografia ed estimo S O P Topografia S O P 43 G 6.5GLI INTERVENTI DI RECUPERO PAUSA DIDATTICA: recupero in itinere Periodo: fine I periodo - orario scolastico ordinario Il nostro Istituto, nella programmazione iniziale, ritiene possibile individuare, al termine del primo periodo di valutazione, una “pausa didattica”, cioè un periodo da destinare al recupero delle carenze effettuato dedicando parte dell’orario curricolare (per un tempo limitato di 2 o 3 settimane) ad attività di revisione del programma per gli allievi con difficoltà utilizzando metodologie e strategie diverse da quelle ordinarie e prevendendo, nel contempo, attività di consolidamento per il resto della classe. Le attività svolte sono annotate nel registro personale e nel registro di classe. STUDIO INDIVIDUALE Viene assegnato nei casi in cui : il C.d.c ritiene che le carenze siano imputabili a negligenza, mancanza di impegno e quindi recuperabili attraverso una maggiore responsabilizzazione dell’allievo; la famiglia ha dichiarato di provvedere in proprio; la scuola non offre alcun intervento integrativo, per opportunità didattica o per mancata disponibilità di docenti. Alla famiglia viene comunque trasmessa una comunicazione contenente le indicazioni specifiche per il recupero delle carenze. SPORTELLO DIDATTICO “HELP” Periodo: in maniera permanente da novembre a maggio – orario pomeridiano Lo sportello didattico è un’attività di supporto offerta agli studenti in difficoltà da attivare fino a maggio ogni volta che se ne ravvisi la necessità, per consentire il recupero immediato delle carenze ed evitare che esse si consolidino determinando una condizione di grave insufficienza. Questa modalità di recupero consente, quindi, agli studenti in difficoltà, un rapido allineamento con il resto della classe permettendo un lavoro più proficuo dei docenti senza eccessivi rallentamenti delle attività didattiche. a) Lo Sportello Didattico è rivolto : a studenti che abbiano riportato valutazioni di mediocrità e che necessitano di spiegazioni supplementari e di esercitazioni guidate; a studenti che abbiano riportato valutazioni di grave insufficienza e che necessitano di strategie individualizzate; a studenti che si siano assentati per lunghi periodi; a studenti diversamente abili che seguono la programmazione di classe e che non riescono a conseguire risultati sufficienti ed adeguati alle loro reali potenzialità e/o che hanno semplicemente bisogno di un approccio frontale e di uno studio individuale; a studenti particolarmente meritevoli per la valorizzazione delle eccellenze b) Modalità: 44 c) Le attività dello sportello sono attivate, per classi singole o parallele e per piccoli gruppi di studenti con le stesse esigenze e lo stesso tipo di difficoltà da superare. Nel caso di presenza nel gruppo di un allievo diversamente abile che segue la programmazione di classe, è prevista la mediazione metodologica-didattica dell’insegnante di sostegno, preferibilmente tra quelli che seguono il ragazzo in orario curricolare. Le attività di Sportello possono essere richieste: dagli stessi studenti, ogni volta che lo ritengano utile per la loro formazione e/o per allinearsi con il resto della classe; dal docente curricolare come intervento didattico educativo integrativo per il recupero delle carenze disciplinari manifestate dall’allievo. Per tutte le tipologie di recupero, al termine delle attività programmate devono essere effettuate, a cura dei docenti di classe interessati, prove di verifica documentabili anche per quegli alunni a cui è stato comunicato di svolgere uno studio autonomo e per quelli che si sono avvalsi di attività realizzate a carico delle famiglie. Le attività di sportello, in quanto finalizzate al recupero/potenziamento, sono realizzate anche tramite le risorse di potenziamento assegnate alla scuola. 6.6SCRUTINI E CORSI DI RECUPERO ESTIVI Per gli studenti che, a giugno, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, sulla base dei criteri stabiliti preventivamente, si considera la possibilità che l'alunno possa raggiungere gli obiettivi entro il termine dell'anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero della durata compresa tra le 10 e le 15 ore in funzione della difficoltà e della quantità di programma da recuperare. Per gli studenti individuati quali destinatari dei corsi di recupero il Consiglio di Classe: rinvia la formulazione del giudizio finale (all'albo dell'Istituto è riportata l’indicazione “sospensione del giudizio”); provvede, sulla base degli specifici bisogni formativi, a predisporre le attività di recupero; comunica alle famiglie, per iscritto, le decisioni indicando le specifiche carenze per ciascuno studente, i voti proposti nello scrutinio, gli interventi di recupero dei debiti formativi, le modalità e i tempi delle relative verifiche. 45 7. VALORIZZAZIONE DEL MERITO art. 1 comma 29 della L. 107/2015 La scuola esorta gli studenti meritevoli, secondo i loro interessi e le loro attitudini, a partecipare a concorsi e gare e favorisce la partecipazione a viaggi coerenti con l’indirizzo di studio. Sono, inoltre, istituite borse di studio per gli studenti più meritevoli, tra cui la “Borsa di Studio Europa”che ha già premiato numerosi studenti del nostro istituto con il contributo delle aziende coinvolte nell’organizzazione dei PON/POR. È favorita l’acquisizione di certificazioni esterne di tipo linguistico e informatico. Lo Sportello Didattico può essere utilizzato, su segnalazione del docente curricolare e/o su richiesta dello stesso studente, per la valorizzazione delle eccellenze programmando attività per: approfondire la ricerca e lo studio; soddisfare interessi e curiosità; potenziare lo studio individuale. 46 8.PERCORSI INDIVIDUALIZZATI E PERSONALIZZATI art. 1 comma 7 lett. l), p) e comma 24 della L. 107/2015 L’IISS “Vanvitelli”da sempre è attento alle tematiche dell’integrazione e dell’inclusione con l’obiettivo di rispondere in maniera efficace a tutti i bisogni e alle richieste che provengono dagli alunni e dalle famiglie. Al fine di pianificare al meglio tutte le azioni relative all’inclusione, l’Istituto si avvale di un docente interno, specializzato in tale ambito, in qualità di referente, e di un gruppo di lavoro per l’inclusione, che opera al fine di promuovere appuntamenti, attività e progetti specifici volti alla sensibilizzazione e alla diffusione di idee e comportamenti improntati all’inclusione. Proprio in virtù della consolidata esperienza in materia, dal 2014 il “Vanvitelli” è CTI Centro Territoriale per l’Inclusione. 8.1 INTEGRAZIONE A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L’impegno della scuola si articola attraverso varie azioni fondamentali quali: Contatto con la scuola di provenienza, accoglienza e predisposizione di un progetto di continuità per ciascun alunno a cura del docente referente per il sostegno Ricerca di strategie e metodologie specifiche per promuovere un buon clima di classe Raccordo e contatti periodici con gli enti preposti come ASL, Consorzio dei Servizi Sociali ed Associazioni allo scopo di delineare e pianificare un Progetto di Vita condiviso Uso di sussidi e sviluppo di tecnologie utili a migliorare lo stile di apprendimento Riunioni e raccordo dei docenti di sostegno e dei referenti per l’inclusione nell’ambito dei GLHI e GLI Promozioni di attività e/o manifestazioni finalizzate a riflettere sui temi dell’integrazione e dell’inclusione Il docente referente per il sostegno è responsabile del raccordo tra i vari consigli di classe e fornisce, entro i primi due mesi dell’anno, a tutti i docenti di sostegno designati, il materiale necessario alla predisposizione del Progetto di ciascun alunno. Il referente è ancora responsabile del raccordo e della comunicazione tra i vari organismi che concorrono alla definizione, alla promozione e al sostegno dell’integrazione scolastica e ha cura di verificare che il fascicolo personale degli alunni risulti aggiornato e completo. 8.2 INCLUSIONE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO O DISAGIO (DSA/BES/ ALUNNI STRANIERI) 8.2.1 Interventi finalizzati all’inclusione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento L’istituto “Vanvitelli”, consapevole delle difficoltà che possono emergere a carico di alunni con difficoltà di apprendimento e alla luce dei recenti riferimenti normativi, si impegna ad intraprendere le seguenti procedure: Contatti con le famiglie al fine di reperire le informazioni utili al caso Acquisizione della documentazione/certificazione Incontri con le famiglie e con gli esperti di settore allo scopo di procedere ad una progettazione adeguata e confacente alle caratteristiche dell’alunno Informazione tramite materiale normativo di riferimento 47 Predisposizione delle misure compensative e dispensative. L’Istituto accoglie le indicazioni espresse nella legge 170 /2010 e nella D.M. 27 dicembre 2012 , ne condivide le finalità e si impegna nell’adottare tutti gli strumenti compensativi e dispensativi che tale documento individua, compatibilmente con le risorse a disposizione di questa scuola e delle indicazioni contenute nella certificazione degli alunni. 8.2.2 Formazione del personale scolastico in caso di alunni con DSA Tutti i docenti, di classi con alunni con DSA, sono informati dal Dirigente Scolastico e da un docente referente DSA (opportunamente nominato dal Dirigente ad inizio anno scolastico) circa l’attivazione di corsi di formazione e aggiornamento previsti a livello territoriale di cui viene data notizia alla scuola. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico, tramite il referente distribuisce a tutti i coordinatori delle classi con alunni con Disturbo Specifico dell’apprendimento, informazioni utili alla progettazione degli interventi. Successivamente, ciascun docente coordinatore della classe ha il compito di redigere, entro il mese di dicembre, il PDP Piano Didattico Personalizzato sulla scorta delle schede di programmazione e delle indicazioni fornite dai docenti della classe. I docenti della classe potranno fare riferimento al prontuario DSA elaborato dal gruppo di lavoro per l’inclusione sulla base del protocollo nazionale relativo ai DSA per l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi. 8.2.3Interventi finalizzati agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) I Consigli di classe, in fase di programmazione iniziale, con riferimento alle indicazioni contenute nella D.M. del 27 Dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” con le quali l’area dello svantaggio è stata estesa rispetto a quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit comprendendola in tre grandi sotto-categorie: disabilità, disturbi di apprendimento specifici e svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, segnalano anche quegli alunni non necessariamente certificati che presentano una richiesta di speciale attenzione per diverse ragioni (svantaggio di tipo sociale, culturale, linguistico e/o difficoltà momentanee derivanti da lutti/separazioni). Per gli alunni di recente immigrazione e/o che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana, i docenti progettano attività e percorsi individualizzati e personalizzati e adottano strumenti compensativi e misure dispensative come previsto nella C.M. n.8 del 03/2013 avendo cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché essi siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Ciascun docente può segnalare i casi di alunni con BES, per poter concordare, in sede di CdC, le strategie da intraprendere, eventualmente, anche con il supporto dei servizi sociosanitari. 48 8.2.4Attività curricolari ed extracurricolari a favore dell’Inclusione • Concorsi scolastici nazionali banditi dal MIUR o da altri enti; • Progetti europei a favore di persone con disabilità; • Convegni, attività di promozione della cultura della diversità e dell’integrazione; • Attività di sensibilizzazione in occasione della GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’(03 Dicembre); • Promozione di letture e visione film sulla tematica, in sede o presso il Multisala di Lioni, in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA (27 Gennaio); • Percorsi di alternanza scuola-azienda oppure scuola-scuola allo scopo di promuovere ed incentivare la socializzazione e l’autonomia; • Partecipazione a progetti promossi dalla Provincia per il reclutamento di assistenti all’autonomia e alla comunicazione. 8.2.5 Azioni prioritarie ai fini del primo inserimento degli alunni stranieri in questa scuola Accoglienza e inclusione attraverso un orientamento in ingresso mirato sia alla familiarizzazione dell’alunno con i nostri costumi e le nostre regole, sia alla sensibilizzazione del gruppo classe al rispetto e alla valorizzazione degli aspetti caratterizzanti culture diverse. Accertamento di eventuali difficoltà di ordine linguistico (tramite colloqui, test e osservazione del ragazzo e colloquio con la famiglia) Promozione di interventi /attività di potenziamento linguistico Nel caso di alunni con particolari difficoltà linguistiche, di concerto con i servizi sociali presenti sul territorio, si procederà all’individuazione di un mediatore linguistico. 8.2.6Azioni di supporto agli alunni stranieri durante l’intero corso di studi Attivazione di percorsi di didattica facilitata Corsi di recupero in itinere o finali 8.2.7PAI- Piano Annuale per l’Inclusione Il PAI piano annuale per l’inclusione è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l’attenzione dal concetto di integrazione a quello di inclusione. Il concetto di inclusione attribuisce importanza al modo di operare sul contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema. Si tratta, quindi, di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” un nuovo punto di vista che deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo -didattica quotidiana. A seguito della D.M. 27/12/2012 e della CM n. 8 del 6/3/2013, il nostro Istituto ha elaborato per l’anno scolastico 2015/2016, il “Piano Annuale per l’inclusione” alla stesura del quale hanno collaborato i docenti facenti parte del GLHI e GLI di Istituto. Nel piano, approvato dal Collegio dei Docenti, sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusione dell’istituzione scolastica. 49 9.SCELTE IN MERITO AD ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI ED EDUCATIVE art. 1 comma 6 della L. 107/2015 L’Istituto, nella prospettiva di un ampliamento dell’offerta formativa intende organizzare e promuovere attività extrascolastiche a carattere complementare (corsi,laboratori …) finalizzate tanto alla crescita complessiva dei nostri studenti che all’acquisizione di eventuali crediti scolastici e formativi. 9.1 VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE I viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari delle attività didattiche curricolari,non hanno finalità ricreative e di evasione e tendono a specifici scopi di natura didattica e culturale. Essi contribuiscono a migliorare anche il livello di socializzazione tra studenti e tra studenti e docenti. Si effettuano in località italiane e all’estero e si distinguono in: a) viaggi di integrazione culturale, per promuovere la conoscenza monumentale, culturale, paesaggistica e folcloristica e per sostenere iniziative di gemellaggio tra scuole di regioni diverse; b) viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo, finalizzati all’acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche e al raccordo tra scuola e mondo del lavoro, attraverso le visite in azienda, la partecipazione a mostre e a manifestazioni economico-produttive; c) visite guidate, che si effettuano nell’arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località d'interesse storico-artistico, parchi naturali; d) viaggi connessi ad attività sportive, che consentono sia esperienze di vita differenziate sia attività sportive di rilevante interesse sotto il profilo dell’educazione alla salute e finalizzate all'acquisizione di cognizioni didattico-culturali integrative a quelle normalmente acquisite in classe. Rimandando al Regolamento di Istituto pubblicato sul sito della scuola la conoscenza delle norme in merito all’organizzazione di tali attività, si riporta, di seguito, la programmazione triennale delle uscite previste per i vari indirizzi di studio. 50 ITET - indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio 1 CAT Paestum Diga Studio degli insediamenti primitivi, vita al museo. Sfruttamento delle risorse idriche anche ai fini della produzione di di Alento Avellino Napoli 2 CAT Salerno Napoli Sicilia /Catania 3 CAT Napoli Avellino Roma 4 CAT 5 CAT Pompei Vesuvio Industrie legno/ acciaio Firenze/Torino /Genova/ Bologna/ Milano/Venezi a ecc. Conza della Campania Avellino Londra/Parigi/ Berlino/Madrid ecc. energia, compatibilità con la fauna, aree protette ) Biblioteca e Carcere borbonico Museo archeologico nazionale. Visita dei decumani (impianto greco/romano) Visita all’infrastruttura portuale e dell’ impianto urbanistico della città Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata nella scambio con studenti di differenti nazionalità. Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali monumenti/edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e tecniche impiegati per la realizzazione Aree di influenza letteraria Verga e Pirandello Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali monumenti Edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e tecniche impiegati per la realizzazione Visita ai percorsi di Napoli sotterranea (impianto di distribuzione idrica in epoca romana, geologia, esperimenti botanici) Aierbit - Azienda produttrice di infissi (materiali e manufatti per l’edilizia con particolare riferimento alla riqualificazione energetica) Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata nella scambio con studenti di differenti nazionalità. Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali monumenti/edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e tecniche impiegati per la realizzazione. Visita agli scavi con particolare attenzione agli aspetti organizzativi della vita sociale e delle infrastrutture Comprensione dei fenomeni geologici, della necessità di un piano di emergenza e di evacuazione Visita agli stabilimenti, processi produttivi, organizzazione dell’azienda, problematiche inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata nella scambio con studenti di differenti nazionalità. Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali monumenti/ edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e tecniche impiegati per la realizzazione. Visita alla diga ( opere di bonifica e di approvvigionamento , opere di sostegno in terra, rilievi topografici per il controllo delle opere, visione, vista alle opere in sotterraneo e visione del progetto ). Visita a Cumsa ( opere di scavo nella Conza Romana ) ( Tipologie strutturali e loro stratificazioni, impostazioni urbanistiche nelle varie epoche ) Geoconsult (Visione prove sui materiali), Catasto (Vista agli uffici, loro fruizione, organizzazione del lavoro ) Utilizzo/approfondimento lingua straniera studiata. Visita città, approfondimento sui caratteri urbanistici e sui principali monumenti/edifici/musei con particolare riferimento ai materiali e tecniche impiegati per la realizzazione. La programmazione delle Visite e dei Viaggi d’Istruzione viene impostata immaginando percorsi (anche una pluralità di alternative) che si sviluppano nell’intero curricolo, parallelamente alle discipline sia di base che professionalizzanti, finalizzati a semplificare la comprensione ed a sviluppare riflessioni critiche nelle diverse discipline 51 IPSEOA Programma triennale per viaggi Culturali ed Enogastronomici Classi terze IRPINIA: con conoscenza del territorio, prodotti Giorni 2, con un tipici e aziende pernottamento Classi quarte CAMPANIA: con conoscenza del territorio, prodotti Giorni 3, con due tipici e aziende pernottamenti Classi Quinte ITALIA: scelta di una regione del territorio Giorni 4, con tre nazionale, per confronto dei propri prodotti pernottamenti enogastronomici con altri, conoscenza del territorio, visite aziendali. Gemellaggio con altri IPSEOA. IP tutti gli indirizzi Visite di settore della durata di 1 giorno : visite presso aziende di settore sul territorio partecipazione a convegni, mostre e/o fiere di settore (Fiera dell’elettronica, Fiera dell’industria e dell’ artigianato di Calitri e di Venticano, Mostra d’Oltremare a Napoli….) partecipazione ad eventi formativi programmati da enti/associazioni del territorio coerenti con l’indirizzo di studi Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo di più giorni visite in azienda, la partecipazione a mostre e a manifestazioni economico-produttive (Fiera dell’elettronica a Roma, Stages di settore Visite guidate della durata di 1 giorno: visite per partecipare a mostre e visitare musei, gallerie, visite di centri storici e/o località d'interesse storico-artistico e naturalistico del territorio campano o del sud Italia Viaggi connessi ad attività sportive della durata di 1 o più giorni: partecipazione a giochi studenteschi promossi da altre scuole: attività previste dal CONI, MIUR e altri enti del territorio Viaggi di integrazione culturale: Erasmus Stages linguistici Mete: città d’Italia Mete: città Europee Uscite didattiche previste come premialità per la valorizzazione delle eccellenze 52 Tutte le classi Tutte le classi Tutte le classi Tutte le classi Classi interessate Classi interessate Classi 3^,4^,5^ Classi 5^ Classi e/o alunni interessati 9.2 MANIFESTAZIONI Sono previste varie iniziative culturali e convegni che hanno valenza educativa e socioculturale organizzate dalla scuola. È inoltre, prevista la partecipazione ad eventi culturali provenienti da enti e/o associazioni del territorio. AZIONI CULTURALI ED EDUCATIVE Giornata dell’accoglienza Manifestazione di apertura dell’anno scolastico dedicata all’accoglienza degli alunni delle classi prime che diventa l’occasione per condividere l’ inizio del percorso scolastico dei neo-iscritti con tutta la comunità scolastica, con le famiglie e con i rappresentanti delle istituzioni e delle scuole di provenienza degli studenti. Nelle settimane precedenti l’evento i ragazzi sono stimolati a riflettere sui motivi della scelta effettuata, sull’importanza dello studio nella costruzione del proprio progetto di vita e sul loro essere, in quanto “studenti”, titolari di diritti e doveri. La lettura critica e guidata di estratti dello “Statuto delle studentesse e degli Studenti”, del “Regolamento di Istituto” e del “Patto di corresponsabilità” viene proposta per favorire la presa di coscienza di tali diritti e doveri, connessi agli impegni che ciascuna componente: scuola, studenti, famiglia, assume nell’ambito del percorso di formazione dello studente. Le attività preparatorie si concludono con una visita guidata delle classi ai luoghi di interesse storico e culturale di Lioni, finalizzata alla conoscenza del territorio e delle istituzioni del paese sede della nostra scuola. Borsa di studio “Prof.ssa Maria Dell’Api Magnotti” Borsa di studio decennale istituita dalla prof.ssa Maria Dell’Api Magnotti, giunta alla sesta edizione, per premiare, ogni anno, l’alunno dell’ IP più meritevole dell’anno scolastico precedente. Borsa di studio “Pasquale Luongo” Borsa di studio istituita in memoria dell’alunno Pasquale Luongo, frequentante l’indirizzo “ragionieri programmatori”per premiare, ogni anno, l’alunno più meritevole del corso. Scuola e Legalità: incontro con le Forze dell’Ordine e con esperti, esponenti della Magistratura e Guardia di Finanza Festa per l’Europa Con progettualità e finanziamenti FSE e FESR Giugno: Festa della creatività di fine anno scolastico. 9.3 CINEMA TEATRO EVENTI In relazione alle particolari esigenze degli insegnamenti è prevista, per il triennio di riferimento, la partecipazione degli alunni a incontri/dibattiti con autori locali e nazionali su tematiche di interesse culturale ed educative o in occasione di date e ricorrenze particolarmente significative (27 gennaio, 3 dicembre, 8 marzo, 19 marzo, 2 giugno). È inoltre prevista la partecipazione a conferenze, concerti, rappresentazioni teatrali e proiezioni cinematografiche (anche in lingua straniera), e ad eventi importanti promossi da enti e/o associazioni formative del territorio per favorire gli apprendimenti non formali. 53 9.4 PROGETTI EXTRACURRICOLARI Le attività proposte di ampliamento curricolare sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi formativi prioritari, precedentemente indicati (obiettivi di miglioramento, ai sensi del DPR n.80/2013 e comma 7 della legge 107/2015). Nel presente PTOF si evidenziano, per ognuno dei progetti approvati, gli obiettivi formativi che si intendono raggiungere, inevitabilmente legati alle priorità, ai traguardi e gli obiettivi di processo definiti dal del RAV e alle finalità del PDM. Sono, inoltre, esplicitati le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per la realizzazione dello stesso e i risultati attesi che permetteranno di valutare, al termine del percorso, l’efficacia del progetto, individuando descrittori misurabili . La progettazione extracurricolare programmata dalla scuola per il triennio di riferimento opera in più ambiti: AMBITI Tipologia di progetti RISULTATI ATTESI progetti di potenziamento Sportello didattico Miglioramento degli esiti delle competenze di base scolastici P1. Il piacere di leggere miglioramento degli esiti delle P2. Progetto scacchi prove Invalsi di italiano e matematica progetti di sviluppo delle P3. IRPINIA TURISMO E GALCILSI, Sperimentazione di competenze professionali e GRANO SENATORE CAPPELLI metodologie didattiche laboratoriali P4. A TAVOLA CON LE NONNE innovative P5. BAR DIDATTICO P6. RISTORANTE DIDATTICO P7. CORSI DI ENOGASTRONOMIA P8. GUIDA TURISTICA IN IRPINIA P9. CONOSCERE I SERVIZI SOCIOSANITARI DEL TERRITORIO P10. LA SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA P11. EDUCAZIONE FINANZIARIA progetti di sviluppo delle competenze linguistiche P12. Certificazione lingua inglese presso ente certificatore esterno (British Council) progetti di sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica P13 .EDUCAZIONE ALLA SALUTE P14. PRESIDIO LIBERA ALTA IRPINIA P15. PROGETTO DIPENDENZE P16. ATTIVITÀ SPORTIVE P17. PROGETTO ARBITRAGGIO P18. PROGETTO UNICEF P19. PROGETTO ERASMUS PLUS Progetti per limitare l’abbandono scolastico P20. PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE progetti di sviluppo delle competenze digitali P21. PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER – ECDL – CORE – HEALTH In via di definizione P22. PROGETTI PON/POR 54 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo di processo (RAV) Obiettivo di miglioramento Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi P1. IL PIACERE DI LEGGERE Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Migliorare gli esiti INVALSI in italiano valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano Il progetto, giunto alla terza edizione, prevede di incentivare il piacere alla lettura aiutando gli allievi nella libera scelta e circolazione di testi, riviste, libri, multimedia, che saranno letti in classe e conservati in una biblioteca di libera consultazione costituita grazie alla raccolta di testi gratuitamente offerti da editori, docenti, istituzioni e persone del luogo. Le attività previste consistono nel : potenziare della dotazione libraria della biblioteca scolastica con la creazione di una sezione di immediata e libera consultazione dei testi; favorire la circolazione e la consultazione dei testi assecondando i gusti e la curiosità degli studenti; favorire la diffusione di commenti e opinioni ricorrendo a forme di comunicazione anche informale (testi, messaggistica ….. ). A tale scopo è stata realizzata una pagina Facebook “ Biblioteca “Vanvitelli” in cui ogni studente può postare e condividere le proprie riflessioni su testi letti a scuola o in autonomia. Nei prossimi anni, oltre a continuare a incrementare la crescita della “Biblioteca dedicata” connessa al progetto, sarà favorita la partecipazione degli studenti a manifestazioni artistico - culturali (incontri con Autori e/o Artisti, iscrizione all’iniziativa del MIUR ”Libriamoci”e a Concorsi letterari ) e a visite guidate presso luoghi di cultura dall’inconfutabile valore storico (Biblioteche, Musei…) che stimolino la conoscenza e la condivisione di aspetti significativi del territorio di appartenenza. Non sarà trascurata ogni possibile interazione e collaborazione con altre iniziative dell’Istituto. Il tutto per offrire ai giovani in formazione un impegno di studio connotato da ricchezza di contenuto e senso civico attraverso una “chiave di lettura di ampio respiro. Orario curricolare ed extracurricolare Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento Esperti esterni (eventuali) Dicenti interni e compensi/rimborsi per esperti esterni Alla terza edizione Incrementare il numero di studenti dediti alle lettura migliorandone i risultati scolastici 55 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste P2. PROGETTO SCACCHI Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Potenziare le competenze matematico-logico scientifiche Migliorare gli esiti INVALSI in matematica Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Destinato a tutte le classi dell’Istituto, il progetto prevede attività laboratoriali per imparare le tecniche del gioco a scacchi al fine di sviluppare capacità logiche spendibili nelle discipline di studio con manifestazioni intermedie e finali. extracurricolari Docente interno esperto ASD Circolo scacchistico di Montella Docente interno e compensi esperto Alla prima edizione. Programmazione triennale Sviluppare competenze logiche attraverso tecniche ludiche DENOMINAZIONE P3. IRPINIA TURISMO E GALCILSI Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Potenziare le competenze professionali Apprendere in contesti formali e informali Sperimentare metodologie didattiche innovative Il progetto, destinato agli studenti dell’IPSEOA, prevede varie forme di collaborazione tra scuola e le associazioni : IRPINIA TURISMO, operante in ambito provinciale per la promozione turistica e culturale del territorio; GAL CILSI che si occupa, principalmente, della valorizzazione della tradizione enogastronomica dell’Alta Irpinia proponendo Seminari e Show Cooking presso la sede IPSEOA incentrati sull’uso di particolari prodotti tipici locali (come il grano irpino Senatore Cappelli e altri….) mediante un percorso conoscitivo che va dalla produzione al piatto . curricolare Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento Esperti esterni (eventuali) Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni Alla II edizione. Programmazione triennale Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi 56 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste P4. A TAVOLA CON LE NONNE Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Potenziare le competenze professionali Apprendere in contesti formali e informali Sperimentare metodologie didattiche innovative Il progetto "A tavola con le Nonne", partito con lapartecipazione delle nonne di Conza della Campania, di Teora, di Caposele, Montella e Calabritto, intende valorizzarei prodotti tipici locali attraverso la realizzazione di piatti della tradizione. Le ricette raccolte e le notizie storiche relative ai piatti saranno collazionate in un opuscolo che racchiuderà i segreti della cucina dell'Alta Irpinia. Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi curricolare Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento DENOMINAZIONE P5. BAR DIDATTICO Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Personale interno Alla sesta edizione. Programmazione triennale Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Potenziare le competenze professionali Apprendere in contesti formali e informali Sperimentare metodologie didattiche innovative Un’esperienza formativa, avviata da due anni, per i ragazzi che frequentano l’ Istituto Professionale per l’Enogastronomia e per l'Ospitalità Alberghiera che consente di effettuare pratica di Enogastronomia, Sala e Vendita e Accoglienza Turistica e di sperimentare sul campo l'attività che andranno a svolgere in futuro Orario curricolare Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento Personale interno Programmazione triennale Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi 57 DENOMINAZIONE P6. RISTORANTE DIDATTICO Priorità (RAV) Aumentare il n° ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Alzare il livello delle competenze e delle conoscenze degli alunni del settore alberghiero Mettere in contatto gli alunni con la realtà del mondo della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Esercizio e competenze adeguate per l’attività di ristorazione. Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali e di cittadinanza attiva; Sperimentare metodologie didattiche innovative Gli allievi degli istituti professionali con indirizzo enogastronomico acquisiscono, nel corso degli studi, conoscenze, abilità e competenze relative alla gestione della somministrazione di alimenti e bevande. Il contatto diretto con la realtà è garantito solo nel momento in cui si ritrovano ad attuare esperienze in aziende già collocate sul mercato. Operatori enogastronomici non si nasce, da oggi potrebbe essere più facile diventarlo pur senza un ristorante di famiglia o una qualche esperienza in tema. Il nostro Istituto sarebbe in grado di concedere ai propri allievi l’opportunità di gestire un’attività ricettiva a conduzione prettamente scolastica con esercizio di ristorazione, da definirsi nei dettagli, da svolgersi nei locali della scuola. Il servizio sarebbe offerto, nel conforto di un ambiente familiare, sia agli allievi che ai docenti e personale tutto. Per attuare ciò, a parte l’adeguamento agli standard previsti, sarebbe opportuno adottare un orario scolastico consono ad una struttura alberghiera, allungando il periodo di permanenza degli alunni al primo pomeriggio ed eliminando la frequenza del sabato. Le attività saranno rivolte alle classi terze, quarte e quinte dell ‘IPSEOA. Prevede varie forme di collaborazione tra Scuola ed istituzioni territoriali per la conoscenza e valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. Docenti di indirizzo e di potenziamento Esperti del settore turistico esterni Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni Triennale Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi Post Diploma. 58 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi P7. CORSI DI ENOGASTRONOMIA Aumentare il n° ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Potenziare le competenze professionali Apprendere in contesti formali e informali Sperimentare metodologie didattiche innovative I corsi, destinati agli studenti e ai docenti, riguardano tutto il settore dell'enogastronomia, dalla piccola pasticceria, a corsi di cucina di base, corsi per introduzione al settore arti bianche, corsi di degustazione vini, corsi di caffetteria, corsi di mise en place, corsi di miscelazione, ecc.. extracurricolare Docenti di indirizzo e (eventualmente) di potenziamento Esperti esterni (eventuali) Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni triennale Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi 59 DENOMINAZIONE P8. GUIDA TURISTICA IN IRPINIA Priorità (RAV) Aumentare il n° ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità Definizione ed Attività previste Tempi Risorse Interne Risorse Esterne Costi Stato di Avanzamento Risultati attesi Alzare il Livello di competenze e conoscenze degli alunni in uscita dal V anno Conoscenze e competenze adeguate per l’esercizio della professione di Guida Turistica Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali e di cittadinanza attiva La guida turistica è chi, per professione, accompagna singole persone o gruppi a visitare opere d’arte, musei, gallerie, scavi archeologici, illustrandone le attrattive storiche, artistiche, monumentali, paesaggistiche e naturali. Uno dei requisiti fondamentali per esercitare questa professione è quello di possedere una buona capacità descrittiva. Per diventare guida turistica il percorso scolastico consigliato è quello di un Istituto Tecnico ad indirizzo economico-turistico o Professionale nei servizi enogastronomici. Scegliendo i percorsi tecnico-professionalizzanti si acquisiscono le seguenti competenze: Tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza, informazione e intermediazione turisticoalberghiera Produzione e vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione alle richieste dei mercati e della clientela Promozione e gestione dei servizi di accoglienza turisticoalberghiera anche attraverso la progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistiche, culturali e enogastronomiche del territorio Organizzazione dei servizi di accoglienza e ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere. Queste conoscenze vanno successivamente integrate con la frequenza di corsi universitari scegliendo preferibilmente un corso di laurea in Lettere con indirizzo archeologico, conservazione dei beni culturali, facoltà linguistiche o simili. Infine, nella formazione per le future guide turistiche si deve considerare anche il corso di preparazione all’esame di abilitazione. Le attività saranno rivolte alle classi terze, quarte e quinte dell ‘IPSEOA, ITC e ITG. Prevede varie forme di collaborazione tra Scuola, GAL , Pro-loco e istituzioni territoriali per la conoscenza e valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti. 120 ore per anno tra potenziamento e docenti esperti esterni. Docenti di indirizzo e di potenziamento Esperti del settore turistico/linguistico esterni Personale interno e compensi/rimborsi per esperti esterni Triennale Abilitazione all’esercizio della professione di Guida Turistica. Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi – Acquisire l’abilitazione alla esercizio della professione di Guida Turistica con Esame Post Diploma. 60 DENOMINAZIONE P9. CONOSCERE I SERVIZI SOCIO-SANITARI DEL TERRITORIO Priorità (RAV) Aumentare il n° ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva Potenziare le competenze professionali Apprendere in contesti formali e informali Rendere consapevoli gli studenti della coerenza del loro percorso di studi con i diversi profili professionali di settore operanti sul territorio Sperimentare metodologie didattiche innovative Il progetto è destinato agli studenti del corso “Servizi socio-sanitari”, di nuova istituzione sul territorio dell’Alta Irpinia, eprevede una serie di incontri formativi/informativi con responsabili di enti/associazioni operanti nel campo di intervento dei futuri diplomati del corso per consentire agli studenti di conoscere i soggetti istituzionali e professionali che partecipano alla rilevazione dei bisogni sociosanitari del territorio, il loro funzionamento e la qualità dei servizi offerti. Sono previste, inoltre, visite guidate presso le sedi degli enti e/o associazioni socio-sanitarie del territorio per consentire alle classi interessate di conoscere i campi di intervento del proprio indirizzo di studi, identificare i bisogni e le problematiche specifiche dell’utente (minore, anziano, persona con disabilità, nuclei familiari in difficoltà) che necessita di cura e per comprendere la ricaduta dei servizi offerti dai vari enti e/o associazioni. Orario curricolare ed extracurricolare Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento Esperti esterni Docenti interni e Compensi/rimborsi per esperti esterni triennale Acquisire competenze spendibili in contesti lavorativi Migliorare la consapevolezza delle proprie attitudini e capacità 61 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi P10. LA SETTIMANA DELLA CULTURA SCIENTIFICA TECNOLOGICA E Aumenare il n° ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Potenziare le competenze professionali Apprendere in contesti formali e informali Orientamento in uscita e al lavoro, Sperimentare metodologie didattiche innovative Il consolidato progetto “La Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica”, oramai alla VIII edizione, prevede l’intervento di autorevoli e qualificati rappresentanti del mondo accademico della ricerca e dell’imprenditoria, impegnati a confrontarsi su argomenti di straordinaria attualità e di diretto interesse dei vari indirizzi di studio. Tra le attività in preparazione: simulazione di colloqui, redazione curriculum Orario curricolare ed extracurricolare Esperti esterni Compensi e rimborsi per esperti esterni Alla VIII edizione. Programmazione triennale Acquisire conoscenze più approfondite su tematiche di interesse professionale 62 DENOMINAZIONE P11. EDUCAZIONE FINANZIARIA Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Aumentare il n° ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Potenziare le competenze professionali Apprendere in contesti formali e informali Sperimentare metodologie didattiche innovative I progetto nasce dall’adesione dell’istituto al memorandum di intesa tra il MIUR e la Banca d'Italia che prevede di potenziare l’educazione finanziaria nelle scuole attraverso due momenti: formazione rivolta ai docenti sui temi quali : la stabilità dei prezzi - il sistema finanziario - l'assicurazione RC auto … la programmazione di moduli didattici sulle tematiche trattate, nelle classi interessate del corso AFM e IPSEOA Orario curricolare ed extracurricolare Docenti interni e di potenziamento abilitati in A017 e A019 Esperti esterni Compensi e rimborsi per esperti esterni Programmazione triennale Acquisire conoscenze più approfondite su tematiche di interesse professionale 63 DENOMINAZIONE P12. Certificazione LINGUA INGLESE presso ente certificatore esterno (BritishCouncil) Priorità (RAV) Aumentare il n° ammessi alla classe successiva Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Traguardo (RAV) Obiettivo di processo (RAV) Obiettivo di miglioramento Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Attività previste Sperimentare metodologie didattiche innovative Migliorare le competenze linguistiche La certificazione linguistica esterna è un documento ufficiale, riconosciuto a livello internazionale, rilasciato da enti autorizzati accreditati dal MIUR, che attesta il grado di conoscenza di una lingua straniera in conformità al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, approvato dalla UE. Le certificazioni, relative a ciascun livello, si ottengono dopo aver superato una serie di prove che servono ad attestare tutte e quattro le abilità linguistiche (lettura, comunicazione scritta, ascolto e comunicazione orale) attraverso la rappresentazione di situazioni autentiche. Il conseguimento di una certificazione internazionale delle competenze in lingua straniera è importante per il curriculum dello studente: essa è spendibile sia nel mondo del lavoro, perché costituisce un elemento qualificante nella domanda di impiego, sia nel mondo universitario, in quanto in molti corsi di laurea vengono attribuiti crediti in base ai diversi livelli di certificazione, che in alcuni casi può anche sostituire l’esame di lingua straniera. Il valore aggiunto delle attività proposte per la preparazione all’esame di certificazione è indubbiamente il contatto con la lingua ‘vera’, quella che sta al passo con i tempi, quella che i libri di testo adottati a scuola difficilmente riescono a cogliere, vincolati come sono alle esigenze dei programmi ministeriali. È una lingua che stimola lo studente a rendersi protagonista di scambi comunicativi reali, accrescendo quindi il suo interesse e la sua motivazione. L’IISS “Vanvitelli”propone di sostenere e preparare gli alunni che desiderano rafforzare e valorizzare le proprie conoscenze e competenze con lezioni tenute dai docenti di lingua 2 e dai docenti di madrelingua, in parte in orario curricolare, coinvolgendo quindi l’intero gruppo classe, in parte in orario pomeridiano, con gruppi di studenti interessati a sostenere l’esame. In particolare organizza corsi in preparazione agli esami di livello B1 e B2, secondo i canoni generali per la conoscenza delle lingue comunitarie stabiliti dal Quadro Europeo. Tali livelli corrispondono rispettivamente al livello di “soglia” (Threshold) e a quello avanzato o indipendente (Vantage). Relativamente alla metodologia, si adotterà un metodo basato sullo sviluppo integrato delle quattro abilità linguistiche in contesti di situazioni reali, non trascurando la riflessione sulle strutture morfosintattiche. Si partirà dalla consapevolezza che il processo di apprendimento della lingua straniera avviene in modo operativo mediante lo svolgimento di attività e compiti specifici in cui la 64 lingua 2 sia percepita dallo studente come strumento e non come fine a se stesso. Si proporranno quindi agli studenti attività individuali, a coppie e in piccoli gruppi, basate su situazioni reali e autentiche. Si farà della lingua straniera il principale mezzo di comunicazione stimolando in tal modo gli alunni ad esprimersi in maniera autonoma sui vari argomenti proposti. Sia le lezioni del mattino sia quelle tenute in orario pomeridiano saranno suddivise tra i/le docenti di lingua 2 dell’Istituto, che cureranno in particolare le abilità di ascolto e comprensione scritta e i lettori e le lettrici di madrelingua, che si occuperanno prevalentemente delle abilità di produzione scritta e orale. Si effettueranno simulazioni di esami e si approfondiranno contenuti grammaticali di livello avanzato. L’apprendimento verrà monitorato costantemente per tutto gruppo classe attraverso verifiche che riprendono contenuti richieste dell’esame. Coloro che intendono conseguire certificazione, sosterranno al termine del corso l’esame presso sede scelta dall’ente certificatore. Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi il e la la Costi per gli studenti: iscrizione e partecipazione +’costo esame che varia a seconda dei livelli di certificazione e verrà comunicato agli alunni interessati ad inizio corso. triennale Docenti interni, e (eventualmente) di potenziamento (eventualmente) esperti esterni Docenti interni + compensi/rimborsi per esperti esterni triennale Conseguimento di certificazioni linguistiche riconosciute dal MIUR 65 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) P13 .EDUCAZIONE ALLA SALUTE Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali e di cittadinanza attiva; prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione; Obiettivo di miglioramento Sperimentare metodologie didattiche innovative Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi L’Educazione alla Salute nella nostra scuola, si propone come finalità il “BENessere psico-fisico degli alunni”, la realizzazione di un clima favorevole all’apprendimento e alla crescita personale, la prevenzione di situazioni di rischio e la promozione di atteggiamenti e comportamenti responsabili. Questi gli ambiti di intervento: promozione della salute psico-affettiva- sessuale - classi terze; educazione alla sicurezza” corso di primo soccorso perché stare a guardare” – classi quarte; visita ai detenuti della casa di reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi – classi quinte; donazione sangue e donazione degli organi – classi quinte; adozione a distanza “solidarietà senza frontiere” – tutte le classi. In orario curricolare ed extracurricolare Personale ASL e della Pubblica Assistenza Alla VII edizione Incrementare la consapevolezza di sé e del mondo esterno Migliorare l’autostima Migliorare i risultati scolastici 66 DENOMINAZIONE P14. PRESIDIO LIBERA ALTA IRPINIA Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) potenziare il curricolo e l’offerta formativa Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; La nostra scuola, da quest’anno, aderisce al progetto “Presidio Libera Alta Irpinia” per condividere, con altre realtà e associazioni del territorio, l’impegno contro le mafie e la promozione dei valori di legalità e giustizia. “Libera” è, difatti, un'associazione di promozione sociale apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro che promuove iniziative culturali, a cui la scuola sarà invitata a partecipare, sui seguenti temi: a) il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi; b) l’educazione alla legalità; c) la libertà di informazione; d) il recupero e la valorizzazione della memoria storica di coloro che hanno operato contro le mafie e/o che sono cadute per mano di esse; e) la tutela e la promozione dei beni comuni; f) il contrasto al racket, all'usura e la promozione dell'uso responsabile del denaro; g) l'intercultura, il dialogo interetnico e il contrasto sociale ai fenomeni criminali internazionali; f) lo sport e la lotta al doping; g) la promozione dei diritti e doveri di cittadinanza e la tutela dei principi costituzionali e democratici di giustizia sociale. Orario curricolare Esperti esterni Prima annualità. Programmazione triennale Migliorare i risultati scolastici 67 DENOMINAZIONE P15. EDUCAZIONE ALLA PREVENZIONE DALLE TOSSICODIPENDENZE Priorità (RAV) Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi -Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali; -Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva; -Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità; -Prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione; L’educazione alla prevenzione dalle tossicodipendenze si propone di educare gli alunni a sentire e comprendere il “valore della vita”, attraverso attività e iniziative che coinvolgono aspetti teorici per promuovere conoscenze e competenze scientifiche necessarie per familiarizzare con i problemi legati alle tossicodipendenze. Attività che sviluppino “ricerche di gruppo”; gruppo di alunni con l’impegno e funzioni di “opinion leader”; In orario curricolare Docenti interni Docenti interni triennale Acquisire abitudini, comportamenti nel rispetto della salute propria e altrui, per via di coscienza , di riflessione, di intenzione. Referente 68 DENOMINAZIONE P16. ATTIVITÀ SPORTIVE Priorità (RAV) Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali; Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva; Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione; Diverse le attività sportive promosse dalla nostra scuola che si esplicano anche mediante manifestazioni celebrative intese a stabilire momenti di incontro e di condivisione, di solidarietà e di integrazione. Dal 2009 funziona il Centro Sportivo “Vanvitelli” in cui si praticano le seguenti attività: pallavolo, corsa Campestre, tennis da tavolo, calcio a “5”, scacchi, calcio Balilla. Orario curricolare ed extracurricolare Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento Docenti interni Dal 2009 Acquisire uno stile di vita sano nel rispetto di sé e degli altri 69 DENOMINAZIONE P17. PROGETTO ARBITRAGGIO Priorità (RAV) Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali; sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport; prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione. Il progetto accoglie la proposta del CSI Centro Sportivo Italiano (Comitato Territoriale di Avellino) per gli studenti dell’Istituto “Luigi “Vanvitelli” di Lioni ed è strutturato in più fasi: Quadrangolari di Calcio a 5 e/o Pallavolo in rete “Penitenziario di S. Angelo dei L. e IISS “L. “Vanvitelli” : opportunità per i Detenuti della Casa di Reclusione, Corsisti del Percorso Formativo per Arbitri Di Calcio e per Arbitri di Pallavolo, di arbitrare nel Corso di un Quadrangolare da svolgersi a scuola per offrire la possibilità di vivere la Scuola come luogo e laboratorio educativo ideale per il Rispetto delle Regole; Incontro- Dibattito sullo Sport: “Lo Sport nella Storia; Sport e Alimentazione; Lo Sport e il Rispetto delle Regole, …”; Per Sport e Formazione: “La Formazione Sportiva come Supporto della Formazione Scolastica e Personale degli Studenti”; Attività di Formazione rivolta agli allievi delle classi Quarte dell’Istituto con rilascio di attestati che potranno essere riconosciuti all’interno del Circuito nazionale del Centro Sportivo Italiano ed utilizzabili come credito formativo. Orario curricolare ed extracurricolare Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento Esperti esterni Docenti interni e compensi/rimborsi per esperti esterni Alla prima edizione Acquisire uno stile di vita sano nel rispetto di sé e degli altri 70 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) P18. PROGETTO UNICEF Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi Apprendimento in contesti formali e informali; offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali; sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità; prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione e di bullismo; potenziamento delle competenze professionali Le attività proposte prevedono un Laboratorio creativo manipolativo per la realizzazione di pigotte, bambole tipiche lombarde, simbolo dell’Unicef. Con l’adesione al progetto la scuola diventa “Scuola Amica dell’Unicef” partecipando a valide iniziative nell’ambito delle attività di prevenzione di forme di esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo, in piena sintonia con le indicazioni contenute nelle “Linee di orientamento e di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo” emanate dal MIUR il 15 aprile 2015. In occasione della Giornata della Disabilità il progetto prevede l’integrazione con le attività del Progetto “Alla scoperta delle mie Emozioni” e le Attività di Inclusione con la condivisione di un laboratorio creativo che vede coinvolte alcune classe del corso SSS e le classi con alunni Diversamente abili Orario curricolare Docenti interni e (eventualmente) di potenziamento Esperti esterni Alla prima edizione Migliorare le relazioni interpersonali e, quindi, il clima di classe, favorendo forme di collaborazione che influiscano positivamente sui risultati scolastici 71 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivo di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi P19. PROGETTO ERASMUS PLUS Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Apprendimento in contesti formali e informali; potenziamento delle competenze linguistiche; offerta di attività formative e culturali trasversali provenienti dal territorio e miranti a sviluppare competenze trasversali; sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità; prevenzione e contrasto ad ogni forma di discriminazione e di bullismo. Sperimentare metodologie didattiche innovative Il nostro Istituto partecipa al nuovo programma dell’Unione Europea a favore dell’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport Erasmusplus, dal titolo "Let’s live together, not separately”. I partecipanti al progetto, di durata biennale, sono circa 500 alunni e 30 docenti delle scuole partners di Polonia, Lettonia, Turchia, Germania e Italia che vengono coinvolti nelle attività di progetto sia a livello locale che internazionale. Lo scorso anno sono stati coinvolti 12 alunni della nostra scuola (tra cui due con difficoltà di apprendimento), in due diverse mobilità: 6 alunni sono stati a Riga in Lettonia e altri 6 a Rotenburg in Germania, ospitati nelle famiglie di alunni dei rispettivi Paesi, accompagnati dai docenti che hanno lavorato e partecipato alle attività pomeridiane. Quest’anno il nostro Istituto ospita 24 alunni e nove docenti dei quattro partner europei, dal 9 al 13 Novembre 2015. I nostri dodici alunni che già hanno partecipato alle due mobilità ricambieranno l’ospitalità ed altri dodici sono già disponibili ad ospitare. Orario curricolare ed extracurricolare Docenti interni Docenti interni (Finanziamenti legati al progetto) Seconda annualità Sviluppare tra le giovani generazioni l’apertura ai bisogni altrui, l’impulso ad uno stile di vita basato sui valori della comunità e della famiglia, e quindi della tolleranza e dell’empatia nei confronti di tutte le diversità; migliorare i risultati scolastici attraverso lo sviluppo di competenze linguistiche e informatiche di alunni e docenti 72 DENOMINAZIONE P20. ISTRUZIONE DOMICILIARE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Trasferimenti e abbandoni (ridurre la dispersione scolastica) Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Attività previste Risorse interne Tempi Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi L’Istruzione Domiciliare rappresenta un ampliamento dell’offerta formativa che il nostro Istituto intende attivare per garantire il diritto allo studio a quegli alunni ospedalizzati a causa di gravi patologie o che siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di tempo prolungato. Il servizio in questione può essere erogato anche nel caso in cui il periodo di assenza non sia continuativo ma siano previsti cicli di cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare. La patologia ed il periodo di impedimento alla frequenza scolastica devono essere oggetto di idonea e dettagliata certificazione sanitaria, rilasciata dalla struttura ospedaliera. Per l’attivazione dell’Istruzione Domiciliare la scuola elabora un progetto di offerta formativa, con l'indicazione della sua durata, del numero dei docenti coinvolti e dichiaratisi disponibili e delle ore di lezione previste e degli obiettivi didattici-educativi personalizzati. Il progetto viene approvato dal collegio dei docenti e dal consiglio d'Istituto. I percorsi didattici e le relative prove di valutazione sono elaborati dal Consiglio di classe di appartenenza, che è l’organo preposto a produrre e formalizzare il progetto didattico individualizzato, organizzato secondo i seguenti principi: cercare di concentrare l’attività didattica attorno a “nuclei disciplinari fondamentali”, che favoriscono l’acquisizione di competenze personali (anche per facilitare l’alunno nel recupero autonomo di eventuali lacune); valutare con attenzione il rischio di sovraccarico di lavoro nei confronti del ragazzo; organizzare interventi settimanali proporzionati alle esigenze dell’alunno; individuare un numero adeguato di docenti che operino in maniera flessibile con modalità trans- disciplinari connotandosi come figure di riferimento per l’allievo; prevedere un costante monitoraggio delle attività svolte e il continuo ri-adeguamento delle stesse. L’attività didattica presso il domicilio è svolta, preferibilmente, dagli insegnanti della classe di appartenenza dell’alunno; in casi particolari, può essere affidata anche ad altri docenti della scuola, che si rendono disponibili per tale intervento educativo Orari extra curricolari Personale interno (solo se attivato) Programmazione triennale (da attivare su richiesta) Favorire il successo scolastico di allievi ospedalizzati 73 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) P21. PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER – ECDL – CORE HEALTH Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivi di miglioramento Attività previste Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. Il “Vanvitelli” è da dodici anni Test Center per la Patente Europea del Computer- livello CORE e, dall’a.s. 2011/2012, è abilitato, in esclusiva per l’Alta Irpinia, anche al rilascio della patente sanitaria HEALTH indirizzata ai ruoli tecnici, professionali, amministrativi del mondo sanitario e agli studenti delle facoltà di scienze mediche. Il Gruppo Tecnico Test Center dell’IISS “Vanvitelli” provvede, inoltre, sulla base di specifici progetti didattici programmati dai Consigli di Classe (come quello programmato per il corso Servizi Sociosanitari), alla formazione degli studenti che ne facciano richiesta, propedeutica a sostenere i diversi moduli d’esame. Orario extracurricolare Gruppo Tecnico Test Center/docenti interni Gruppo Tecnico Test Center/docenti interni Dodicesima annualità migliorare i risultati scolastici ridurre la dispersione scolastica 74 DENOMINAZIONE Priorità (RAV) Traguardo (RAV) P22. PROGETTI PON E POR Incrementare il numero degli studenti ammessi alla classe successiva Agire sulla varianza dei risultati delle prove standardizzate nazionali Migliorare i risultati delle prove standardizzate nazionali Potenziare il curricolo e l’offerta formativa Potenziare i dati a disposizione per la valutazione Raggiungere i risultati del benchmark della provincia di Avellino Diminuire la variabilità dei punteggi dentro le classi Ridurre la differenza dei risultati di alcune classi rispetto a scuole con contesto socio-economico simile Obiettivo (RAV) Altre priorità (territorio/utenza/obiettivi prioritari) Obiettivi di miglioramento Attività previste Migliorare l’ambiente di apprendimento; combattere il tasso di dispersione scolastica; valorizzare e potenziare le competenze linguistiche (italiano e inglese) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; sviluppo delle competenze digitali degli studenti; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; prevenzione e contrasto della dispersione scolastica Migliorare gli esiti INVALSI Favorire le didattiche innovative La partecipazione ai progetti speciali consente all’istituto: il sostegno allo sviluppo della qualità dell’offerta formativa in termini di ampliamento dei saperi, di sviluppo delle competenze di base e trasversali, di adeguamento delle metodologie; la formazione del personale per sostenere il cambiamento e le pari opportunità; il sostegno allo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione, in termini di strutture, strumenti, formazione di docenti ed allievi; lo sviluppo di iniziative mirate a contenere la dispersione scolastica con approcci appropriati in rapporto alle differenze sia degli individui sia del contesto sociale; lo sviluppo dell’integrazione del sistema dell’istruzione con quelli della formazione. Il Piano Integrato di Istituto è in corso di programmazione con i Fondi Strutturali 2014-20. 75 Al momento l’Istituto ha aderito a : Tempi Risorse interne Risorse esterne Costi Stato d’avanzamento Risultati attesi PON per la REALIZZAZIONE, AMPLIAMENTO O ADEGUAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DI RETE LAN/WLAN(delibera n.41 del C.I. del 6/10/2015)Avviso Pubblico prot. n. AOODGEFID/9035 del 13 luglio 2015 PON REALIZZAZIONE AMBIENTI DIGITALI NELLE SCUOLE avviso pubblico 12810del 15/10/2015 (delibera n.58 del C.I. del 27/11/2015) con i progetti la scuola si propone di potenziare la rete LAN /WLAN dei tre plessi e i laboratori informatici polivalenti, nella sede centrale dell’istituto, nella consapevolezza che la fruizione degli stessi sarà garantita agli studenti di tutti e tre i plessi. La tipologia di aula da realizzare è quella dettagliata nel bando: “aule aumentate dalla tecnologia: un numero congruo di aule tradizionali arricchite con dotazioni per la fruizione collettiva e individuale del web e di contenuti, per l’interazione di aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wired o wireless, per una integrazione quotidiana del digitale nella didattica” Docenti interni esperti esterni Docenti interni e compensi per esperti esterni In via di programmazione annualità 2014-2020 migliorare i risultati scolastici ridurre la dispersione scolastica 76 10.FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI art. 1 comma 6 della L. 107/2015 IALIart. 1 commi 6 e 14 della L. 107/2015 Nella individuazione del proprio fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, nel triennio di riferimento la scuola, sulla base degli obiettivi prioritari adottati ai sensi dell’art. 1 comma 7 della L.107/2015, intende, prioritariamente: programmare la sostituzione dei PC nei laboratori di informatica dotati di macchine ormai obsolete; provvedere all’acquisto e all’installazione delle LIM nelle aule almeno per le classi del secondo biennio e del terzo anno; potenziare le connessioni internet a banda larga separando le reti didattiche da quella degli uffici; potenziare e rendere fruibile la rete wi-fi con l’obiettivo di permettere a ciascuno studente e a ciascun docente di usare il proprio tablet nella didattica; modernizzare i laboratori sia del settore servizi che del settore industria e artigianato in modo da consentire la realizzazioni di percorsi più aderenti alle attuali esigenze del mercato del lavoro nel contesto territoriale di riferimento. Il presente elenco si integrerà, in corso d’opera, con le indicazioni provenienti dall’animatore digitale per consentire alla scuola di dotarsi delle attrezzature e infrastrutture necessarie all’implementazione del PNSD. 11.FABBISOGNO DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO AUSILIARIO art. 1 comma 14 della L. 107/2015 Il fabbisogno di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, nel triennio di riferimento, definito sulla base delle effettive esigenze della scuola è così definito: DSGA ASS. AMM.VI ASS. TECNICI COLLAB. SCOLASTICI anno corrente 1 6 14 13 a.s. 2016-17 1 6 14 14 a.s. 2017-18 1 6 14 14 a.s. 2018-19 1 6 14 14 77 12. ORGANICO DELL’ AUTONOMIA art. 1 comma 5edella L. 107/2015 PREMESSA L’organico dell’autonomia, come di seguito dettagliato, è stato individuato tenendo conto: dei traguardi che l’istituto si è posto nel RAV Rapporto di Autovalutazione; degli obiettivi di miglioramento previsti dal PDM Piano di Miglioramento; degli obiettivi formativi individuati come prioritari ai sensi dell’art 1 comma 7 della L. 107/2015; delle proposte formative provenienti dall’utenza e dal territorio, delle linee guida dell’offerta formativa che l’IISS “Vanvitelli” intende realizzare, della progettualità della scuola come ampliamento dell’offerta formativa. 12.1 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO Art. 1 comma 14lett.a)della L. 107/2015 Con riferimento all’organico di fatto dell’anno in corso, così come allo stato attuale determinato, il nostro Istituto definisce, per il triennio di riferimento, il seguente fabbisogno relativo ai posti comuni: FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI ORE RESIDUE TOTALE ORE SCUOLA PER CLASSE DI CONCORSO CATTEDRE ORE RESIDUE TOTALE ORE SCUOLA PER CLASSE DI CONCORSO 2 1 26 1 17 35 77 4 5 A019 58 3 A020 30 A025 A029 ORGANICO 2018/2019 CATTEDRE ORE RESIDUE ORGANICO 2017/2018 CATTEDRE ORGANICO 2016/2017 1 8 26 1 8 1 17 35 1 17 74 4 2 74 4 2 4 63 3 9 63 3 9 1 12 25 1 7 29 1 11 2 0 2 2 0 2 2 0 2 80 4 8 78 4 6 78 4 6 CLASSE DI CONCORSO TOTALE ORE SCUOLA PER CLASSE DI CONCORSO A013 37 A016 35 A017 78 A031 2 0 2 2 0 2 2 0 2 A034 67 3 13 64 3 10 59 3 5 A036 21 1 3 26 1 8 26 1 8 A038 24 1 6 26 1 8 26 1 8 A040 8 0 8 12 0 12 12 0 12 A042 21 1 3 21 1 3 21 1 3 A246 63 3 9 60 3 6 57 3 3 A346 126 7 0 123 6 15 123 6 15 A446 4 0 4 7 0 7 10 0 10 A047 127 7 1 125 6 17 125 6 17 A048 17 0 17 17 0 17 17 0 17 A050 255 14 3 249 13 15 249 13 15 A057 50 2 14 47 2 11 47 2 11 A058 11 0 11 11 0 11 11 0 11 A060 45 2 9 46 2 10 47 2 11 A072 12 0 12 12 0 12 12 0 12 C240 6 0 6 2 0 2 2 0 2 C260 56 3 2 50 2 14 51 2 15 C290 2 0 2 2 0 2 2 0 2 C300 11 0 11 11 0 11 11 0 11 C320 24 1 6 24 1 6 24 1 6 C450 11 0 11 11 0 11 11 0 11 C430 27 1 9 27 1 9 27 1 9 C500 60 3 6 56 3 2 56 3 2 C510 52 2 16 50 2 14 50 2 14 C520 28 1 10 28 1 10 28 1 10 IRC 43 2 7 42 2 6 42 2 6 69 64 79 64 Premesso che i posti di sostegno sono legati al numero degli studenti certificati iscritti, il fabbisogno relativo ai posti di sostegno viene determinato sulla base delle cattedre attualmente assegnate al nostro istituto. ORGANICO DI SOSTEGNO a.s. 2015-16 Alunni AD01 AD02 AD03 AD04 IP 4 IPSEOA 13 ITET 2 Potenziamento Totale docenti per area Fabbisogno totale docenti Totale alunni 1 1 1 2 4 3 1 1 1 5 6 5 16 19 alunni 1 15,2 h/alunno Pertanto, se il trend delle iscrizioni rispetta le proiezioni stimate si determina, per il triennio di riferimento, il seguente fabbisogno di organico di sostegno - ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste dalla legislazione vigentecalcolato sulla base di un monte ore medio di sostegno/alunno pari a quello attualmente assegnato a ciascuno studente e che la scuola considera indispensabile per garantire l’efficacia del progetto formativo e di vita programmato dai Consigli di classe e dalle figure di sistema . FABBISOGNO DI ORGANICO DI SOSTEGNO Prevision e alunni in ingresso 3 Docenti di sostegno Potenzi a mento Fabbisogno totale docenti Totale alunni a.s. 2016-17 Prevision e alunni in uscita 2 15 2 17 a.s. 2017-18 6 4 14 2 16 a.s. 2018-19 5 5 14 2 16 20 alunni 15,3 h/alunno 18 alunni 16 h/alunno 18 alunni 16 h/alunno 80 12.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO Art. 1 comma 14 lett.b) della L. 107/2015 Il fabbisogno relativo ai posti di potenziamento dell’offerta formativa viene definito, per il triennio di riferimento tenendo conto: dei progetti e delle attività programmate dalla scuola; della vocazione professionale dei diversi indirizzi di studio di cui si compone l’Istituto; degli obiettivi prioritari adottati ai sensi dell’art. 1 comma 7 della L.107/2015, delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi di processo indicati dal RAV e perseguiti attraverso Il PDM. DISCIPLINE DI AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Area Classe di concorso n. doc Motivazione della scelta Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche con particolare riferimento all’italiano (art. 1 comma 7lett.a L.107/2015) Potenziamento Umanistico A050 Italiano 2 Potenziamento Scientifico A047 Matematica 2 Potenziamento Linguistico A346 Inglese 2 Potenziamento Laboratoriale A042/C300 Informatica e laboratorio di informatica Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali riducendo la variabilità dei punteggi nelle classi (RAV) Migliorare gli esiti delle prove INVALSI ( obiettivo di miglioramento del PDM) Valorizzare e potenziare le competenze matematicologico e scientifiche (art. 1 comma 7lett.b L.107/2015) Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali riducendo la variabilità dei punteggi nelle classi (RAV) Migliorare gli esiti delle prove INVALSI ( obiettivo di miglioramento del PDM) Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche con particolare riferimento all’inglese(art. 1 comma 7lett.a L.107/2015) Sviluppare le competenze digitali degli studenti con 2 particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro (art. 1 comma 7 lett.h L.107/2015); Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (art 1 comma 7 lett i L. 107/2015); 81 DISCIPLINE DI AREA TECNICO/PROFESSIONALE E LABORATORIALE Plesso Classe di concorso n. doc IP C350 1 ITET A072 Topografia 1 C500 Lab. Serv. Enog. Settore Cucina 1 C510 Lab. Serv. Enog. Settore Sala e Vendita 1 Area Classe di concorso n. doc Linguistico/lette raria AD02 1 Motivazione della scelta Aumentare il numero di ammessi alla classe successiva (priorità RAV) Promuovere e condividere metodologie didattiche innovative ( obiettivo di processo RAV) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (art 1 comma 7 lett i) L. 107/2015); IPSEOA SOSTEGNO Motivazione della scelta Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con BES art 1 comma 7 lett.l L. 107/2015) Promuovere e condividere metodologie didattiche innovative ( obiettivo di processo RAV) Tecnica AD03 Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (art 1 comma 7 lett i L. 107/2015); 1 FINALITA’ DELLA SCELTA A050 e A047 discipline di area di istruzione generale potenziare la preparazione degli studenti nelle discipline di base; migliorare gli esiti scolastici, soprattutto nelle classi del I biennio, migliorare i risultati nelle prove INVALSI. A346 inglese potenziare la conoscenza e l’uso della lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi favorendo la consapevolezza, da parte degli alunni, della veicolarità della lingua inglese nella società globalizzata. A042/C300 Informatica e Laboratorio di informatica sviluppare le competenze digitali degli studenti con particolare C350/C500/C510/A072 Discipline di indirizzo e laboratoriali riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; potenziare la preparazione degli studenti, soprattutto nel II biennio/V anno, nelle discipline di indirizzo e nelle pratiche di laboratorio per facilitare l’acquisizione di competenze professionali finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro. 82 L’organico di potenziamento richiesto per l’a.s 2015-16, in ordine di priorità, è il seguente: 1 Area laboratoriale 2 Area scientifica 3 Area Umanistica 4 Area socio economica e della legalità 5 Area Linguistica 6 Area Artistica musicale 7 Area Motoria Semiesonero docente 1° collaboratore per 8 ore A050 - Materie letterarie L’organico di potenziamento attualmente assegnato alla nostra scuola è di seguito riportato: 1 A050 Italiano 1 A047 Matematica 1 A072 Topografia 1 A075 Trattamento Testi 1 A346 Inglese 1 A019 Diritto ed Economia 1 A017 Economia Aziendale 1 AD01 1 AD03 Il Collegio Docenti, nelle sedute del 18/12/2015 e del 15/01/2016, dopo ampio e motivato dibattito, ha deliberato di affidare ai docenti dell’organico di potenziamento le seguenti mansioni: Supplenze brevi in sostituzione di colleghi assenti Sviluppo di MICRO-PROGRAMMAZIONI nella disciplina di propria competenza cioè di porzioni di programma concordate, preventivamente con il docente curricolare Classi aperte e gruppi di livello Potenziamento delle competenze relative alla disciplina insegnata richieste dal docente della classe o suggerite dallo stesso docente di potenziamento sulla base di esigenze rilevate. Le strategie da utilizzare saranno valutate, di volta in volta, con il docente curricolare, tra quelle più adatte al raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi (a “classe intera” o a “piccoli gruppi” anche mediante sdoppiamento della classe in base ai livelli di apprendimento) Corsi in orario extracurricolare di potenziamento/recupero Potenziamento delle competenze relative alla disciplina insegnata a gruppi di allievi di classi parallele sulla base delle richieste dei singoli studenti o delle segnalazioni dei docenti. I corsi sono rivolti a studenti che rivelano carenze nell’acquisizione dei contenuti scolastici relativi alla disciplina insegnata dal docente di potenziamento o che hanno, semplicemente, bisogno di un supporto nello svolgimento dei compiti o necessitano di ulteriori esercitazioni guidate e/o strategie individualizzate. Attività alternative all’IRC Sviluppo di moduli di programmazione su tematiche relative allo “studio del contesto territoriale e alla lettura critica della società” . Alternanza ScuolaLavoro/IeFP Sviluppare moduli di programmazione relativi alle attività previste dai progetti di ASL e/o IeFP di formazione in aula o svolgere compiti di tutoraggio, compatibilmente con le competenze professionali possedute. 83 13.SCELTE DI GESTIONE ED ORGANIZZAZIONE art. 1 comma …. della L. 107/2015 I criteri generali per le scelte di gestione e di amministrazione, individuati dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 7451/B01 del 5/10/2015 sono i seguenti: Valorizzazione della dimensione collegiale della funzione docente, specie nei dipartimenti e nei consigli di classe; Efficienza ed efficacia nell’utilizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, da perseguirsi in primo luogo attraverso la dematerializzazione e la digitalizzazione delle procedure amministrative e un’ organizzazione del lavoro del personale ATA funzionale agli obiettivi del Piano; Rafforzamento del rapporto con le famiglie, anche attraverso le risorse digitali soprattutto viste le criticità evidenziate nel RAV; Per realizzare un modello organizzativo efficiente, occorre la partecipazione deidocenti e una chiara definizione di ruoli e responsabilità necessari in questo momento di transizione in cui le riforme assegnano alla scuola una autonomia non solo organizzativa, ma anche una responsabilità delle entrate di gestione. Pertanto, il modello di riferimento, emanato con atto di indirizzo del Dirigente ScolasticoProt. n. 7451/B01 del 5 ottobre 2015è il modello funzionale “articolazione del Collegio docenti”che individua gli organismi, gli ambiti di progettazione e i processi da attivare. IL DIRIGENTE SCOLASTICO STAFF DIRIGENZIALE Il Dirigente Scolastico, che ha la responsabilità dell’Istituto, al fine di pianificare le attività annuali in merito all’area organizzativodidattica e amministrativo-finanziaria si avvale della collaborazione delle seguenti figure designa i collaboratori; predispone il piano delle attività in coerenza con il piano dell’offerta formativa; coordina l’attività di tutti gli organi; controlla i processi avviati; risponde dei risultati del processo formativo (Art.1 comma 83 L. 107/2015: “Il dirigente scolastico può individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica.”) PRIMO C OLLABORATORE (VICARIO) Sostituisce il DS in caso di assenza; Partecipa alle riunioni di staff di presidenza per operazioni di progettazione e di Valutazione dei processi formativi in atto e dei risultati da conseguire; Coordina i Fiduciari di plesso e le Funzioni Strumentali; Coordina le assemblee studentesche; Coordina e controlla le attività didattiche; Collabora con la segreteria per la raccolta dati e per la comunicazione con docenti, alunni; Relaziona con il personale scolastico, con le famiglie degli alunni e comunica al DS le problematiche emerse; 84 Controlla il regolare funzionamento delle attività didattiche; Collabora con la segreteria per la raccolta dati e per la comunicazione con docenti, alunni. COLLABORATORI DI PLESSO Il Dirigente Scolastico nomina, ogni anno, due docenti responsabili di plesso con i seguenti compiti: controllano le assenze e i ritardi degli studenti; collaborano con il Dirigente nell’esecuzione delle delibere degli organi collegiali; organizzano gli incontri scuola-famiglia; verificano e controllano la diffusione di avvisi e comunicati della dirigenza COLLABORATORE SEDE CARCERARIA sostituisce i docenti assenti; controlla le assenze e i ritardi degli studenti; predispone l’orario scolastico; collabora con il Dirigente nell’esecuzione delle delibere degli organi collegiali; verifica e controlla la diffusione di avvisi e comunicati della dirigenza interfaccia tra dirigente scolastico e referente casa di reclusione COLLABORATORE RESPONSABILE AREA DIDATTICA Coordina le programmazioni didattiche; Elabora il POF di concerto con le figure strumentali e le figure di sistema; Coordina gli interventi didattici di recupero, di approfondimento e delle passerelle; Coordina le attività relative all’adozione dei libri di testo; Predispone la modulistica per le attività didattiche e collegiali di concerto con le rispettive funzioni strumentali e con i collaboratori; Predispone il calendario delle attività collegiali, didattiche e formative; Esamina l’andamento delle iscrizioni dell’anno precedente; Interagisce con i coordinatori di classe; Predispone il piano delle attività di recupero/approfondimento/sostegno; Collabora all’organizzazione delle attività di accoglienza, orientamento e ri-orientamento, di concerto con le rispettive funzioni strumentali e con i collaboratori del Ds; Monitora l’attività di recupero e ne propone integrazioni e correttivi. 85 COLLABORATORE RESPONSABILE AREA TECNOLOGIE E INNOVAZIONE Collaziona il materiale e pubblica il POF di concerto con le altre figure di sistema; Cura l’informatizzazione dei servizi scolastici; Coadiuva le figure di sistema nell’uso delle tecnologie; Sostiene l’attività sperimentale dei docenti nell’ambito dell’autonomia; Cura l’analisi del fabbisogno di strumenti tecnologici; Cura i rapporti con l’INVALSI; Cura e promuove gli accordi di rete; Coordina le attività inerenti la Qualità; Coordina le attività inerenti la Privacy; Cura il monitoraggio e l’Autovalutazione dell’Istituto; Collabora con le altre figure strumentali e con il DS; Coordina le attività previste dai finanziamenti Europei ed esterni; Cura il Sito della Scuola; Coordina le attività previste da Poli Formativi di comune intesa con la Dirigenza COLLABORATORE RESPONSABILE AREA SOSTEGNO AGLI A LUNNI Cura l’accoglienza dei docente neoassunti; Cura l’aggiornamento dei docenti; Elabora il piano della formazione e aggiornamento di docenti; Cura la promozione del benessere dei docenti a scuola; Elabora, d’intesa con i responsabili di indirizzo e con le FFSS, il progetto accoglienza; Collabora alle attività di accoglienza, orientamento e riorientamento, di concerto con le rispettive funzioni strumentali e con i collaboratori del DS; Cura la prevenzione dell’insuccesso scolastico; Cura i rapporti con le famiglie in collaborazione con i collaboratori; Provvede al coordinamento didattico/amministrativo dei Viaggi di Istruzione, visite guidate e uscite didattiche; Collabora con le altre figure strumentali e con il DS; Cura la partecipazione degli alunni a manifestazioni ed eventi; Cura la promozione del benessere degli alunni; Organizza eventi a favore degli studenti (concorsi, teatro, musica) COLLABORATORE RESPONSABILE AREA ORIENTAMENTO E BUONA SCUOLA Collabora alla elaborazione del POF; Coordina l’implementazione della Buona Scuola; Cura l’orientamento e la continuità in entrata, in itinere e in uscita; 86 Cura l’organizzazione dei Corsi di Formazione e approfondimento sull’orientamento di concerto con l’area III; Cura l’innovazione dei curricoli scolastici attraverso l’informazione e la documentazione; Cura il monitoraggio dell’esperienza della Buona Scuola; Propone, anche utilizzando le proposte dei dipartimenti, innovazioni e sperimentazioni; Organizza la manifestazione “Scuole aperte” d’intesa con le altre funzioni strumentali; Cura i rapporti con le Scuole medie; Organizza le attività di accoglienza, orientamento e riorientamento, di concerto con le altre funzioni strumentali e con i collaboratori del DS. COLLABORATORE RESPONSABILE AREA APERTURA AL TERRITORIO , ASL, IEFP Cura l’attività dell’Alternanza Scuola-lavoro; Coordina i Tutor dell’Alternanza Scuola-lavoro; Cura i rapporti con le imprese del Territorio; Cura i rapporti con le Istituzioni del Territorio; Favorisce e promuove progetti di simulazione di attività professionali; Favorisce e promuove, di concerto con le altre funzioni Strumentali e con i collaboratori, accordi di rete; Promuove la partecipazione ad iniziative promosse dal territorio; COLLABORATORE RESPONSABILE INCLUSIONE Accoglie i docenti di sostegno e li supporta con materiali e documenti; Coordina i rapporti con le famiglie degli alunni diversamente abili con AA.SS.LL. e Enti Locali; Effettua un monitoraggio per la redazione di PDF e PEI; Collabora con l’ufficio di segreteria per l’invio di documentazione all’USP; Coordina gli incontri del GLHI di Istituto; Propone la partecipazione degli alunni diversabili a progetti Europei di interscambio; Cura e coordina l’orario per le attività di sostegno; Cura d’intesa con il docente di sostegno, le uscite, gli stages, i viaggi di istruzione degli alunni disabili; Cura la costituzione del fascicolo personale degli alunni diversamente abili; Coordina e monitora tutte le iniziative e i progetti per gli alunni diversamente abili; Collabora con il DS per l’individuazione dei bisogni e l’utilizzazione del personale per i diversamente abili; Interagisce con i coordinatori delle classi ove sono inseriti alunni diversabili; Rileva i bisogni e promuove ogni azione per ottenere personale qualificato ed idoneo materiale didattico e non; 87 Monitora il livello di integrazione e si propone per l’attivazione concertata di programmi/progettualità mirate e condivise; Informa i CdC coinvolti circa le attività in programma e raccoglie ogni eventuale suggerimento atto al miglioramento delle stesse; Gestisce le attività promosse avendo cura di coinvolgere la scuola nel suo complesso; Coordina i rapporti con gli enti preposti (consorzio dei Servizi Sociali,ASL, Misericordia, Assessorato alle politiche sociali) relativamente alle attività progettuali programmate; Collabora alla promozione di attività di formazione specifiche, tenute da esperti di settore, Enti, altre agenzie educative; Riferisce e si confronta con il Ds relativamente alla parte progettuale messa in campo (attività, iniziative di vario genere, incontri, convegni); Relaziona con il gruppo docenti di sostegno e con il DS circa i risultati ottenuti al fine di definire i punti di forza e debolezza riscontrati; Tutti i collaboratori: Collaborano alla redazione e aggiornamento del PTOF Collaborano con le altre figure strumentali e con il DS; Riferiscono al Ds con report mensile orale o scritto, in caso di necessità; Presentano una relazione finale sull’attività svolta, evidenziando punti di forza e di criticità. L’ANIMATORE DIGITALE In ottemperanza all’art. 59 della L. 107/2015 la scuola si è dotata di un animatore digitale affidando, con opportuno bando, l’incarico ad un docente di area informatica con il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione dell’Istituto attraverso le seguenti azioni: sviluppare e favorire la formazione interna negli ambiti del PNSD; coinvolgere la comunità scolastica in attività che contribuiscono a realizzare una cultura digitale diffusa; promuovere l’uso di nuove tecnologie nella didattica quotidiana. IL RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE Cura la diffusione delle informazioni su attività e su eventi particolarmente significativi promossi dalla scuola o a cui la scuola aderisce, attraverso al pubblicazione sulle principali testate locali. 88 IL D.S.G.A. Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti al personale ATA posto alle sue dirette dipendenze. IL COLLEGIO DEI DOCENTI Formula proposte per la formazione e la composizione delle classi, per l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto. Il C.D. individua le priorità e definisce le linee strategiche del POF. IL CONSIGLIO DI CLASSE definisce la Programmazione e ne indica gli strumenti di attuazione; concorda le norme comportamentali; concorda gli atteggiamenti relazionali in funzione del rispetto delle regole; assicura la trasparenza della valutazione; adotta eventuali provvedimenti disciplinari. IL COORDINATORE DI C LASSE Predispone il materiale per i lavori del Consiglio e ne cura il coordinamento; raccoglie sistematicamente informazioni sull’andamento scolastico e disciplinare, sulle assenze, sui ritardi; cura i contatti con gli alunni e con le famiglie e diffonde le informazioni presso i componenti del Consiglio; consegna le schede di valutazione a fine trimestre/quadrimestre; coordina le eventuali attività di recupero e/o potenziamento. LE COMMISSIONI Si prevede la possibilità di costituire, a seconda delle necessità: Gruppi di studio: per elaborazione e aggiornamento dei seguenti documenti: PTOF, regolamento d'Istituto ecc.; Gruppi di lavoro: orientamento, didattica, accoglienza, monitoraggio, educazione alla salute-legalità-ambiente-stradale-teatro, attività extrascolastiche; Commissioni: aggiornamento, acquisti, progetti, nucleo per la sicurezza ecc. GLHI / GLI- GRUPPO PER L ’INCLUSIONE L’avvento della normativa sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha posto anche le basi per una nuova organizzazione interistituzionale con il compito di attivare interventi di integrazione ed inclusione scolastica. In ottemperanza a quanto previsto dalla C.M. n.8/2013, la nostra scuola affianca il GLHI (Gruppi di lavoro e di studio d’Istituto),previsti dall’art.15 della Legge n.104 del 1992,con i GLI ovvero Gruppo di lavoro per l’inclusione, integrando i componenti del GLHI con tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola. 89 L’obiettivo del GLI è quello di assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi secondo quanto previsto dalla Circolare Miur del 8 Marzo 2013. Esso prende in carico casi riferibili all’Handicap, ai DSA e ai BES, (intendendo questa ultima denominazione come onnicomprensiva).Il Collegio Docenti ha deliberato la sua composizione come segue: il Dirigente Scolastico o suo delegato La Funzione strumentale per l’inclusione Il docente Responsabile DSA/BES. i Docenti di sostegno referenti Unità Multidisciplinare (dott.sse Nigriello Teresa e Venuta Gerardina) referenti Consorzio Servizi Sociali (dott. Trombetta G., dott.ssa Viscido E. dott.ssa Saggese A.) i coordinatori delle classi interessate Componente genitori (n. 1) Il GLI si riunisce almeno 3 volte all’anno nei mesi di ottobre (prima della programmazione), marzo (verifica intermedia) e maggio (verifica finale). I DIPARTIMENTI I Dipartimenti disciplinari sono sedi deputate alla ricerca, all’innovazione metodologica e disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici. Essi operano nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento del singolo docente all’interno della programmazione individuale, tenuto conto della fisionomia della classe e delle esigenze degli alunni. I Dipartimenti, espressione dell'autonomia della scuola, si strutturano all'interno del nostro Istituto come ampi gruppi di lavoro, coordinati da un docente responsabile. Essi realizzano, mediante la rottura delle rigidità e degli schematismi, un'organizzazione modulare e flessibile. In generale i Dipartimenti possono: svolgere azione di raccordo tra gli ambiti disciplinari; assumere compiti collaborativi in ordine alla progettazione, realizzazione e valutazione dei percorsi formativi anche selezionando e/o producendo materiali a supporto della didattica e predisponendo opportuni strumenti di valutazione dei progressi dei singoli studenti; realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti; presidiare la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo; vigilare sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi; promuovere e sostenere la condivisione degli obiettivi educativi e la diffusione delle metodologie più efficaci per migliorare i risultati di apprendimento degli alunni (anche con riferimento al recupero didattico e sviluppo delle eccellenze); individuare i bisogni formativi e definire piani di aggiornamento del personale; individuare criteri di scelta dei libri di testo e strumenti didattici vari; individuare criteri e delle modalità di valutazione e favorirne la condivisione anche producendo materiali e strumenti di valutazione a supporto del lavoro dei docenti (griglie di 90 misurazione degli standard, predisposizione delle prove di verifica (in ingresso, in itinere e al termine dell'anno scolastico); formulare proposte per il piano degli acquisti di libri e attrezzature didattiche specifiche. In particolare nel I biennio possono: svolgere azione di consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica; favorire il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali e tra l’area di istruzione generale e l’area di indirizzo. In particolare nel II biennio e quinto anno possono: curare l’integrazione dei contenuti disciplinari e lo sviluppo di specifici progetti di Istituto anche con il supporto di soggetti esterni operanti nel territorio; svolgere azione di orientamento in collaborazione con i CTS, i docenti, i CdC, con l’apporto delle figure strumentali; svolgere azione di raccordo tra le discipline dell’ area di istruzione generale e l’area di indirizzo ; svolgere un ruolo importante sia per facilitare l’inserimento dei giovani in quei contesti operativi disponibili ad ospitare gli studenti, sia per attivare efficacemente le procedure di alternanza. DIPARTIMENTO PER L’INCLUSIONE I compiti del gruppo di lavoro sono i seguenti: indica i criteri per la stesura dei P.E.I.; indica la tempistica; indica le modalità di rapporti con A.S.L., famiglie, docenti curricolari, assistenti; applica i criteri per l‟assegnazione dei docenti di sostegno alle classi in base alle competenze professionali specifiche rilevate; applica i criteri per la definizione dell’orario di servizio; elabora progetti specifici individuali e/o trasversali; elabora modulistica interna funzionale all’attività; assicura la partecipazione degli alunni disabili alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione indicando i provvedimenti da adottare. Il Dipartimento disciplinare per l’Inclusione rispetta gli incontri di Dipartimento previsti dal Piano Annuale delle attività e programma ulteriori incontri,per poter meglio gestire la complessità degli adempimenti connessi alle materie diversabilità ed inclusione. IL CONSIGLIO DI ISTITUTO È un organo collegiale (D.P.R. 416/1974) e si occupa della gestione e dell'amministrazione trasparente delle attività della scuola elaborando ed adottando atti di carattere generale che attengono all'impiego delle risorse finanziarie erogate dallo Stato, dagli Enti pubblici e privati. Ne fanno parte: il Dirigente scolastico, le componenti dei docenti, genitori, alunni e personale ATA. 91 LA GIUNTA ESECUTIVA Svolge compiti istruttori ed esecutivi delle deliberazioni e degli atti esecutivi; ne fanno parte: il Dirigente Scolastico, il direttore amministrativo, le componenti genitori, alunni, docenti e personale ATA. IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. La costituzione di tale organismo, previsto dal Regolamento di riordino della scuola Secondaria di Secondo grado, contribuisce all’elaborazione della proposta formativa, affianca l’azione della scuola per avvicinare l’attività della stessa al mondo del lavoro e della produzione ed ai bisogni e alle aspettative di sviluppo del territorio. IL COMITATO GENITORI La partecipazione dei genitori alla vita della scuola è importante perché testimonia l’interesse degli stessi per la scuola e favorisce nei ragazzi la motivazione ad apprendere. Per questi motivi il compito che si propone è: contribuire alle attività interne alla scuola; collegare la scuola stessa all’esterno, attraverso iniziative di vario genere. IL COMITATO STUDENTI Promuove la partecipazione degli studenti e il coordinamento delle iniziative ed esperienze che possono essere attivate nell'ambito dell'Istituto. Il Dirigente scolastico favorisce, per quanto possibile, l'attività di detto comitato, il quale, sulla base dello scambio di esperienze, di indicazioni e proposte che saranno opportunamente valutate ed adottate dagli altri organi di Istituto, può offrire un valido aiuto alla vita scolastica. IL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Il Comitato, presieduto dal dirigente scolastico, è composto da tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto istituito a cui si aggiungono un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori scelti dal consiglio di istituto. I compiti del comitato consistono nell’ individuazione dei criteri per la valorizzazione dei docenti, nell’espressione del proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo e nella valutazione del servizio dei neoimmessi. L’ORGANO DI GARANZIA È l’organo interno alla scuola a cui è demandato il compito di: dirimere le controversie; tramutare le sanzioni disciplinari in attività riparatorie; adottare i provvedimenti di competenza necessari al ripristino dei rapporti democratici all’interno della comunità scolastica. È presieduto dal Dirigente scolastico, da un rappresentante dei docenti e uno dei genitori indicati dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante degli studenti. Per il corrente anno scolastico la struttura funzionale ed organizzativa della scuola e dei servizi amministrativi è così strutturata. 92 ORGANIGRAMMA a.s. 2015-16 Dirigente Scolastico Prof. Sergio Siciliano Vicaria DSGA prof.ssa rag. Filomena Anna Di Domenico Ciotta DSGA rag. Filomena Ciotta Stuttura Amministrativa DSGA rag. Filomena Ciotta Collaboratori di plesso ITET: prof.Ermenegildo Petoia prof. Luigi Scanzano DSGA rag. Filomena Ciotta IPIA: prof. Angelo Maria Braccia prof. Carmine Quagliariello DSGA Di Istituto Consiglio rag. Filomena Ciotta IPSEOA: prof. Rosario Miele prof. Domenico Gatta Funzioni Strumentali RSPP prof. Vincenzo Fungaroli Area 1: prof.ssa Giuseppina Russomanno Area 2: prof. Marco Picariello Area 3: prof.Gerardo Di Conza Area 4: Prof.ssa Rosa Iandolo Area 5: prof. Gerardino Di Popolo Area 6: prof.ssa Rosa Marì Cerulli Animatore Digitale prof. Giuseppe Romano DSGA Responsabile della Comunicazione rag. Filomena Ciotta prof.ssa Catia Multari Responsab. Progetti Speciali PON prof. Marco Picariello Responsabile Progetto Salute prof.ssa Maria Giannini DSGA RSU Ciotta rag. Filomena prof. Gerardino di Popolo prof. Luigi Scanzano Antonio D’Amelio Collegio dei Docenti ConsigliDSGA di Classe r Comitato Tecnico Scientifico 93 Comitato di valutazione Dipartimenti ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI - a.s. 2015-16 DSGA rag. Filom ena Ciotta Collaboratori Scolastici DSGA r Assistenti Tecnici Assistenti Am m inistrativi Area Personale DSGA Minichinor Gianna Pignata Nadia AreaDSGA Alunni Iorlano Gaetano r D’Alessio Franca AreaDSGA Contabile Melillo Gerardo r Di Conza Gerardina Rappresentanti dei Docenti prof. Giancarlo SCHENA prof.ssa Enrica NICOLETTA prof.ssa Anna DI DOMENICO prof. Rocco NESTA prof.ssa Rosa IANDOLO prof. Antonio IMBRIALE prof. Rosario MIELE prof.ssa Silvana MORRONE Dirigente Scolastico prof. Sergio Siciliano Rappresentanti del personale ATA Anna Antonietta ALBANESE coll. scolastico Antonio D’AMELIO ass. tecnico CONSIGLIO D’ISTITUTO Rappresentanti degli Alunni Rappresentanti dei Genitori Giulia Fischetti (4AS) Giovanni Rosamilia (4 IPAI) Vincenzo Ficeto (5 AS) Matteo Sarcone (4 SIA) Nicola TETA Giovanni ALBANESE Antonio GRASSO Giuseppina FINE Rappresentante Consulta Provinciale: Nino Verderosa 4AS 94 14. ORIENTAMENTO art. 1 commi 28-31 della L. 107/2015 14.1 LA CULTURA DELL ’ORIENTAMENTO AL “VANVITELLI ”: VALENZA F ORMATIVA E INFORMATIVA DELL ’ORIENTAMENTO – L’AUTORIENTAMENTO Orientarsi, nel senso di effettuare delle scelte consapevoli in vista di obiettivi definiti e sulla base della conoscenza di sé e delle proprie aspettative, è un problema molto complesso perché in esso entrano in gioco fattori personali, quali le risorse, le aspettative, gli interessi, i valori e fattori sociali, ossia le appartenenze socio-familiari, i messaggi dei mass-media, le relazioni amicali. I soggetti che intervengono nella vita del giovane in qualità di orientatori sono diversi, ma primi tra tutti la famiglia e la scuola. A quest’ultima, in particolare, è affidato il delicato compito di condurre il giovane verso l’assunzione di responsabilità e l’attuazione di scelte ragionate, attraverso un "percorso guidato", con interventi progressivi diluiti nel tempo. Va, peraltro, sottolineato come al livello scolastico della scuola secondaria di secondo grado, le problematiche dell'orientamento emergono in tutta la loro evidenza e si complicano notevolmente, poiché l'età degli studenti, che va dall’adolescenza all’essere maggiorenni, pone con forza il problema della ricerca di un'identità, delle scelte decisive, della costruzione di un progetto di vita, mentre la prospettiva del lavoro futuro emerge in tutta la sua concretezza. Si profila dunque con chiarezza l’opportunità che l’azione orientativa della scuola abbia una duplice valenza: informativa, ma soprattutto formativa, come precisa, peraltro, lo stesso dettato legislativo. Si tratta di un orientamento a più dimensioni, sia riferito a scelte relative all’ambito scolastico e lavorativo, sia inerente la sfera della personalità, in quanto costruzione di un progetto di vita che parta dalla capacità di scegliere esaminando la realtà, ma soprattutto conoscendo se stessi. Ecco, dunque, che l’orientamento formativo si sostanzia in “auto-orientamento”, ossia ricerca personale di informazioni, meta riflessione su quanto si sta facendo e su quali siano le proprie competenze, i propri interessi, le proprie difficoltà. Sulla base di quanto premesso, “fare orientamento”, viene inteso come connaturato nel “fare scuola”, rientra nell’identità del nostro Istituto. Esso si sostanzia in diversi ordini di attività. 14.2 ORIENTAMENTO FORMATIVO Le attività di orientamento in senso formativo accompagnano l’alunno durante tutto il suo percorso e ne costituiscono il filo conduttore, sia in senso verticale, come sviluppo di capacità individuali dalla prima alla quinta classe, conoscenza di sé e graduale assunzione di responsabilità, sia in senso orizzontale in quanto nucleo comune tra i diversi percorsi disciplinari. Una delle finalità dell’orientamento inteso in tale dimensione formativa e progettuale è migliorare la qualità della vita scolastica dello studente, strettamente correlata alla riqualificazione dello studio attraverso una adeguata motivazione al processo di apprendimento. Esso mira, dunque, a dare agli studenti “il senso” di ciò che stanno facendo, gli obiettivi, a breve, medio e lungo termine, perché i nostri ragazzi maturino la motivazione giusta per attivare i processi di apprendimento, per strutturare la propria identità e per costruirsi un progetto di vita. 95 È, dunque, fondamentale che i ragazzi acquisiscano consapevolezza dei propri interessi, delle proprie caratteristiche e attitudini e che si abituino a contare su se stessi, a non compiere scelte in maniera meccanica o adagiarsi in attese infruttuose di qualcuno o qualcosa che si sostituisca a loro nel progettare la loro stessa esistenza. Devono saper analizzare tutte le possibilità che si hanno dinanzi prima di compiere una determinata scelta e cogliere le dinamiche di cambiamento della società e del mercato del lavoro. Devono, inoltre, saper accettare l’incertezza che ogni scelta può comportare, ipotizzare anche il cambiamento e saperlo gestire, assumersi le responsabilità delle proprie scelte e affrontare nella maniera migliore le rinunce che ogni scelta, inevitabilmente, comporta. Devono, infine, essere capaci di considerare anche i vincoli che possono frapporsi dinanzi agli obiettivi ed evitare che questi producano frustrazione e demotivazione. Sarà, in sintesi, favorita particolarmente la capacità di auto analisi e auto orientamento poiché il saper scegliere, saper prendere una decisione, sarà una competenza necessaria durante tutto il corso della vita e dipende, in ogni caso, dalla percezione che si ha di sé, in rapporto alle opportunità del contesto e del momento. È capace di auto-orientarsi chi riesce a stare nella situazione di cambiamento continuo senza subirla passivamente, ma con spirito attivo, capacità di analisi della realtà, con in mente un proprio “progetto di vita” ed un bagaglio di strumenti atti ad utilizzare al meglio le proprie competenze in situazioni diverse. 14.3 ORIENTAMENTO INFORMATIVO IN INGRESSO STUDENTI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Con l’intento di offrire un contributo utile alla scelta del percorso di studi da intraprendere al termine della scuola secondaria di primo grado, l’IISS “Vanvitelli”mette in essere una serie di iniziative volte ad, illustrare agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e alle loro famiglie le linee didattico - organizzative dell’ Istituto, la struttura e l’articolazione dei corsi attivati, con le competenze e il profilo in uscita per ciascun corso, la programmazione generale delle attività integrative e complementari, le azioni di supporto metodologico e didattico previste a partire dalla fase di accoglienza. Dette iniziative includono: Incontri di informazione-orientamento presso le sedi delle Scuole Secondarie di Primo Grado, tenuti da docenti del nostro Istituto, con materiale informativo a supporto. Visita di gruppi classe alle sedi del “Vanvitelli” per la conoscenza delle sedi e dei laboratori presenti con dimostrazioni pratiche Open Days: giornate di informazione- orientamento presso il “Vanvitelli”, in cui alunni e genitori potranno visitare le strutture e i laboratori del “Vanvitelli” ed avere saggi dimostrativi di alcune delle attività realizzate. Visita delle sedi e mini-stage di una mattinata, per piccoli gruppi, per gli studenti che ne facciano richiesta per svolgere attività di laboratorio e sperimentare un approccio interattivo con le strumentazioni a disposizione. 96 STUDENTI CLASSI PRIME Al fine di favorire l’integrazione degli alunni delle classi prime nel nuovo ambiente di apprendimento, creando un clima positivo di lavoro in un’ottica di continuità didattico-educativa con la secondaria di primo grado, si realizzano azioni volte a: Promuovere la conoscenza delle strutture della scuola, dei servizi in essa operanti, delle componenti della comunità scolastica e delle sue regole. Presentare l’offerta formativa dell’Istituto, gli organi collegiali e i regolamenti. Favorire l’instaurarsi di positive dinamiche interpersonali. Fornire indicazioni pratiche per poter affrontare da subito nel migliore dei modi la nuova esperienza scolastica. Attivare azioni di sostegno e di accompagnamento al fine di consapevolizzare la scelta del nuovo percorso di studio, promuovere ben-essere scolastico, buona riuscita nelle attività didattiche e incremento della positiva percezione di sé. La scuola persegue l'obiettivo di costruire un'alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. A tal fine, questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle studentesse e degli studenti DPR 245/2007, propone (ai sensi dell’l art. 5 bis DPR 245/2007) un Patto Educativo di Corresponsabilità finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto di ale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell'Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico. 14.4 ORIENTAMENTO IN USCITA L’orientamento informativo in uscita mira ad illustrare agli studenti le diverse opportunità dopo il conseguimento del diploma, sia di tipo formativo (studi universitari, formazione post diploma), sia di tipo professionale e lavorativo. A tal fine vengono realizzate attività di informazioni circa tutte le opportunità post-diploma, facoltà universitarie, università on line, corsi post-diploma, ITS, bandi di concorso, ricerca attiva del lavoro, centri per l’impiego, agenzie interinali, programma garanzia giovani, arruolamento in corpi armati, modalità di compilazione del curriculum vitae e della lettera di accompagnamento. Le informazioni, unitamente alle indicazioni sitografiche, sono contenute in un opuscolo informativo dal titolo: “Il diploma…e poi?” organizzazione di incontri degli studenti con esperti universitari, responsabili di enti e associazioni, rappresentanti di corpi armati e incaricati del centro per l’impiego; trasmissione di indicazioni utili affinché i giovani imparino ad accedere autonomamente alle principali fonti informative, particolarmente Internet, al fine di una guida alla navigazione corretta in rete e alla lettura ragionata delle informazioni presenti; visite ad enti e ad aziende, in forma di stage, per di realizzare il raccordo tra formazione in aula e esperienza pratica relativa alla figura professionale a cui il percorso si riferisce, al fine di un orientamento consapevole nel mondo del lavoro. Ciò nella consapevolezza che, l’ orientamento è, direttamente o indirettamente, orientamento al lavoro, essendo l’ingresso nel mondo del lavoro la prospettiva di piena maturità in cui ogni soggetto assume un ruolo e una responsabilità sociale e personale. 97 15. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Art.1 commi 33-43 della L. 107/2015 PREMESSA L'alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore o con gli ordini professionali, ovvero con I musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonchè con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportive riconosciuti dal CONI, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro - art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 7. Il nostro Istituto, investe sull'Alternanza Scuola/lavoro come strumento formativo di successo e di inserimento nel mondo del lavoro dei nostri giovani. 15.1 PERCORSI INNOVATIVI DI ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO Il nostro Istituto, già da molti anni, collabora con numerose aziende del territorio e nazionali per la realizzazione delle attività di alternanza Scuola-Lavoro destinate alle singole classi sulla base di progetti innovativi ammessi a diverse fonti di finanziamento. L’alternanza non è un’esperienza isolata, ma va programmata in una prospettiva pluriennale. Può prevedere una pluralità di tipologie di integrazione con il mondo del lavoro (incontro con esperti,visite aziendali, simulazione di impresa, tirocini, project work in e con l’impresa, ecc) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero. In ogni caso avrà come finalità il raccordo tra esperienza scolastica e realtà produttiva, per l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. Sulla base di quanto previsto dal legislatore, i progetti innovativi per l’ anno scolastico 2016-2017 RIGUARDERANNO TUTTE LE CLASSI QUINTE DELL’ISTITUTO. L’istituto ha già attivato per tutti gli indirizzi di studio, Progetti formativi scuola-azienda del territorio per consentire agli studenti di praticare esperienze che consentano di approcciarsi con il tessuto lavorativo del proprio bacino d’utenza, valutabili ai fini del credito formativo. RIFERIMENTI NORMATIVI: LEGGE 107 DEL 13 LUGLIO 2015 ALL’ART.1 (COMMI DAL 33 AL 43) La riforma degli Istituti Tecnici e Professionali prevede che, nella progettazione dei percorsi didattici, assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini e progetti di Alternanza Scuola-Lavoro. Tali attività permettono, infatti, di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento degli studenti. Esse rappresentano una rilevante opportunità formativa che evidenzia una svolta culturale: scuola e lavoro non costituiscono più due momenti distinti e sequenziali della vita personale, ma si integrano e si completano. Favorendo, difatti, l’esperienza diretta di lavoro nell’azienda, tali esperienze agevolano le scelte professionali dei giovani realizzando uno strumento di flessibilità che migliora la formazione e facilita l’inserimento nel contesto lavorativo. 98 La legge n° 107 del 13 luglio 2015 all’art.1 (commi dal 33 al 43), sistematizza l’alternanza scuola lavoro dall’anno scolastico 2015-2016 nel secondo ciclo di istruzione, attraverso la previsione di percorsi obbligatori di ASL nel secondo biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado di almeno 400 ore negli Istituti Tecnici e Professionali, da inserire nel Piano triennale dell’Offerta Formativa. Il Dirigente Scolastico individua all’interno del registro nazionale per l’Alternanza Scuola Lavoro,(istituito d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca,sentiti il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dello Sviluppo Economico), le imprese, gli enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro. Sulla base di quanto previsto dal legislatore, a partire dall’anno scolastico 2016-2017 il nostro Istituto programma le seguenti attività: 15.2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ A.S. 2016 - 2017 TUTTE LE CLASSI 3^ e 4^saranno impegnate in attività di ASL per un totale di 150 ore per classe, con finanziamenti che saranno corrisposti “in ragione del numero di studenti iscritti in dette classi”. Al momento si è in attesa di disposizioni ministeriali e regionali in merito alle modalità di progettazione e all’effettivo finanziamento previsto A.S. 2017 - 2018 TUTTE LE CLASSI 3^, 4^e 5^ saranno impegnate in attività di ASL per un totale di : 150 ore PER LE CLASSI 3^, 4^ ; 100 ore per le sole CLASSI V^ A.S. 2018 - 2019 TUTTE LE CLASSI 3^, 4^e 5^ saranno impegnate in attività di ASL per un totale di : 150 ore PER LE CLASSI 3^, 4^ e 100 ore per le sole CLASSI V^. L’Istituto svolgerà in modo organico attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, mediante l’organizzazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola lavoro ed effettuati secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n°81. Per questa finalità si richiede personale qualificato mediante l’organico di potenziamento. 15.3 RISORSE FINANZIARIE PER L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A) B) C) Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche – ex legge 440-97, di cui al D.M. 435-2015, art.17. Fondo di cui all’art.1,comma 39, legge 107-2015; Risorse del Fondo Sociale Europeo derivanti dal P.O.N. Scuola 15.4VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN SEDE DI SCRUTINIO La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza scuola lavoro può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale 99 certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di stato e inserita nel curriculum dello studente. Sulla base della suddetta certificazione , il Consiglio di classe procede: a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta. (L’incidenza sul voto di condotta è collegata al comportamento dello studente durante l’attività nella struttura ospitante, valorizzando il ruolo attivo e propositivo eventualmente manifestato dall’alunno ed evidenziato dal tutor esterno); b) all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20/11/2000, n°429, in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi frequentato c) ai fini della validità del percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto. SOGGETTI COINVOLTI E GLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli apprendimenti, alla cui costruzione concorrono differenti contesti (scuola,lavoro) e diversi soggetti (docenti,formatori e studenti), per cui è opportuno identificare le identificare le procedure di verifica e i criteri di valutazione. In coerenza con le indicazioni contenute nel decreto legislativo relativo al Sistema Nazionale di certificazione delle competenze, le fasi proposte dalla scuola risultano così declinate: a) descrizione delle competenze al termine del percorso; b) accertamento della competenze in ingresso; c) programmazione degli strumenti e azioni di osservazione; d) verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie; e) accertamento delle competenze in uscita. I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella CERTIFICAZIONE FINALE. La valutazione finale degli apprendimenti, a conclusione dell’anno scolastico, viene attuata dai docenti del CONSIGLIO DI CLASSE, tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal TUTOR ESTERNO. 15.5 VALIDITA’ DEL’ANNO SCOLASTICO In ordine alle condizioni necessarie a garantire la validità dell’anno scolastico, ai sensi dell’art.14,comma 7, del DPR 22 giugno 2009, n°122 e secondo le indicazioni di cui alla circolare MIUR n°20 del 4 marzo 2011, si specifica quanto segue: a) nell’ipotesi in cui i periodi di ASL si svolgono durante l’attività didattica, la presenza dell’allievo registrata nei suddetti percorsi va computata ai fini del raggiungimento del limite minimo di frequenza, pari ad almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato, oltre che ai fini del raggiungimento del monte ore previsto dal progetto di ASL; b) qualora, invece, i periodi di alternanza si svolgano, del tutto o in parte, durante la sospensione delle attività didattiche (ad esempio, nei mesi estivi) fermo restando l’obbligo di rispetto del limite minimo di frequenza delle lezioni, la presenza dell’allievo registrata durante le attività di ASL concorre alla validità del solo percorso di alternanza che richiede la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto. 100 15.6 IEFP – ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE I.P.I.A. (ACCORDO STATO – REGIONI DEL 29 APRILE 2010, INTEGRATO DALL’ACCORDO DEL 27 LUGLIO 2011) I percorsi di IeFP hanno una durata triennale o quadriennale articolata in un primo anno a carattere orientativo nell’ambito dell’area professionale scelta all’atto dell’iscrizione, seguito da un biennio finalizzato al conseguimento di un attestato di qualifica professionale, relativa alla figura\profilo scelto, idoneo sia per l’inserimento nel mondo del lavoro sia per il proseguimento degli studi. Ciascun anno di corso comprende: a) una parte relativa allo sviluppo delle competenze di base;(Decreto Ministero Pubblica Istruzione n° 139 del 22 agosto 2007); b) una parte relativa allo sviluppo delle competenze tecnico-professionali; c) una parte relativa ai laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti (La.R.S.A.) d) una parte riferita allo stage, che ha l’obiettivo di integrare reciprocamente le attività d’aula e di laboratorio con esperienze svolte nella concreta realtà dell’organizzazione di lavoro e di impresa. Lo stage trova collocazione a partire dalla seconda annualità. e) gli esami di fine percorso, realizzati così come previsto dalle Linee Guida per la realizzazione degli esami relativi ai percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) approvate con DD 18\2014. Al termine dei percorsi è previsto rispettivamente l’esame di qualifica e di diploma, per verificare se l’allievo possiede i requisiti educativi, culturali e professionali necessari per il conseguimento dei titoli che attestino l’idoneità a svolgere una professione e l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale. L’Istituto, al fine di favorire l’inserimento nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale degli alunni in situazioni di disabilità, DSA e BES, progetta percorsi personalizzati, differenziati per obiettivi didattici e formativi rispetto ai normali percorsi IeFP, che tengano conto delle specificità dell’allievo.(DD. N°134\2014). Qualifiche triennali attivate dall’IP: A) Operatore Elettronico; B) Operatore Meccanico; C) Operatore delle Produzioni Chimiche; Diploma professionale relativo ai percorsi quadriennali i istruzione e formazione professionale di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n° 226, compresi nel Repertorio nazionale di cui agli accordi in sede di Conferenza stato regioni. 101 16. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE Art.1 commi 56-59 della L. 107/2015 PREMESSA La legge107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’ Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi di: sviluppo delle competenze digitali degli studenti, potenziamento degli strumenti didattici laboratori ali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche, adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per f avorire la governance, lat trasparenza e la condivisione di dati, formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale, formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella amministrazione, potenziamento delle infrastrutture direte, valorizzazione delle migliori esperienze nazionali, definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe. Un figura strategica dell’innovazione a scuola è rappresentata dall’ Animatore Digitale, docente esperto individuato dal Dirigente Scolastico di ogni Istituto che avrà il compito di coordinare la diffusione dell’ innovazione digitale nell’ambito delle azioni previste dal POF triennale e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale. L’Animatore sarà fruitore di una formazione specifica affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano nazionale Scuola digitale”(rif. Prot. n°17791del 19/11/2015) Il suo profilo è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi(senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. COINVOLGIMENT O DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività,anche strutturate,sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa 102 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es.uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure 16.1 AZIONI GIA’ AVVIATE Azione 12 - Registro e scrutinio elettronico Azione 2 - Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan) Azione 4 - Ambienti per la didattica digitale integrata E’ stato inoltre somministrato ai docenti della scuola nel mese di dicembre un questionario come strumento di partenza per determinare il profilo digitale dei docenti della scuola. 16.2 AZIONI DI AVVIO DEL PNSD Partendo dalle progettualità già attuate e dai risultati del questionario, in attesa della formazione specifica prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e coerentemente con quanto previsto dal PNSD, nel presente PTOF si programma il PIANO TRIENNALE DI INTERVENTO per gestire le azioni di avvio (in questo anno scolastico) e gli interventi triennali da attuare. PUBBLICAZIONE Pubblicazione del Piano Nazionale Scuola Digitale sul sito della Scuola dove sarà definita una sezione specifica riservata. In essa, oltre al Piano saranno pubbIicati materiali consultabili e scaricabili, relativi alle metodologie e all’uso degli ambienti per la didattica digitale integrata. Socializzazione del PNSD con l’intero corpo docente per avviare una seria riflessione sul merito. Fase da svolgere tra gennaio e febbraio 2016 mediante documenti digitali da condividere on line RICOGNIZIONE Il secondo passo necessario è fare una ricognizione puntuale di tutte le “buone pratiche” (digitali e non) che nel nostro istituto vengono già attuate, senza la giusta visibilità. Tale ricognizione dovrebbe tenere presenti anche i risultati del recente RAV(rapporto di autovalutazione) redatto dalla scuola. Fase da svolgersi tra febbraio e marzo 2016 e tradursi in un documento ufficiale che sia a disposizione di docenti, alunni e famiglie). ANALISI DEI BISOGNI e PEDAGOGIE Dopo la ricognizione è opportuno capire di cosa abbia bisogno (nell’immediato e sul lungo termine) il nostro istituto. Occorre capire,e questo è l’aspetto tra tutti più importante,cosa si vuol fare di innovativo (con le tecnologie ma non solo)nei prossimi tre anni. Dopo aver chiarito questo sarà molto più agevole capire quale tecnologia sia più adatta allo scopo. Ma mai anteporre le tecnologie alle strategie (possibilmente di lungo corso) che si ha in mente di perseguire. Fase da svolgere tra marzo-aprile 2016 INTERVENTIADHOC Chiarite le“pedagogie” che si vogliono perseguire e i mezzi idonei a farlo, l’AD sarà in grado di progettare gli interventi di formazione specifici. Sarà opportuno lavorare per interventi trasversali, 103 Almeno in una fase iniziale e poi calarli,in una ipotetica fase2,nei singoli ambiti disciplinari. Il periodo per attuare la prima fase di formazione è aprile/maggio2016 VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE Al termine dell’anno scolastico l’AD elaborerà alcune preliminari conclusioni sui primi interventi ed approcci da lui coordinati, ad esempio, esprimendosi sul grado di partecipazione dei propri colleghi in seno alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di INTERVENTO. Allo stesso modo,per deontologia professionale e per trasparenza, è bene che chieda ai colleghi, mediante una scheda di rilevazione, un giudizio sul suo operato, anche per poter eliminare, per i mesi a venire (l’AD è in carica 3 anni), eventuali criticità. Fase da attivare a fine anno scolastico - giugno 2016 16.3 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016-2019 AMBITO A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019 FORMAZIONE INTERNA Somministrazione di un questionario ai docenti per la definizione del profilo digitale e la rilevazione dei bisogni formativi. Creazione di un team di supporto alle azioni del PNSD Creazione di una sezione sul sito scolastico dedicato al PNSD ed alle relative attività realizzate nella scuola. Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente. Partecipazione alla formazione specifica per Animatore Digitale. Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. Formazione base per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare nella didattica. Potenziamento delle modalità d’uso del Registro Elettronico. Creazione di un cloud d’Istituto Azione di segnalazione di eventi /opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Somministrazione di un questionario ai docenti per la rilevazione dei bisogni formativi. Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. Formazione di secondo livello per l’uso degli strumenti digitali da utilizzare nella didattica. Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione trai membri della comunità scolastica Utilizzo del cloud d’Istituto. Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale. Creazione di e-portfoli da parte dei docenti(cfr. azione 10 del PNSD) registrazione delle attività svolte, del processo di sviluppo delle competenze e delle certificazioni acquisite (cfr. azione 9 del PNSD) Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola.(cfr.azione 18 del PNSD) Segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale. Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite. Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze Partecipazione a progetti internazionali 104 Uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Utilizzo di piattaforme di e-learning per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendi mento Implementazione sull’utilizzo del cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione trai docenti. Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa. Coinvolgimento di tutti i docenti all’adozione di metodologie didattiche innovative. Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi. AMBITO A.S 2016-2017 A.S 2017-2018 A.S 2018-2019 COINVOLGIMENTODELLA COMUNITÀ’ SCOLASTICA Creazione di una sezione sul sito scolastico dedicata al PNSD ed alla diffusione delle azioni realizzate nella scuola. Utilizzo di spazi cloud d’Istituto perla condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche. Eventi aperti al territorio,con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale,sicurezza,uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo) Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro”a Code Weeke all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. Utilizzo di internet per migliorare la comunicazione con le famiglie tramite la piattaforma del Registro Elettronico Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema Eventi aperti al territorio,con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale,sicurezza,uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo) Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education/Microsoft Education). Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia in modalità sincrona e asincrona. Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Weeke a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema Costruire un portfolio per certificare le competenze acquisite Eventi aperti al territorio,sui temi del PNSD (cittadinanza digitale,sicurezza,uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo ) Utilizzo di spazi cloud d’Istituto perla condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for education/Microsoft Education). Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro”a Code Weeke a all’ora dicoding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio. Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema. Partecipazione a bandi nazionali,europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche/Enti/ Associazioni / Università 105 AMBITO CREAZIONE DISOLUZIONI INNOVATIVE A.S 2016-2017 Integrazione, ampliamento e utilizzo della retewi-fi di Istituto azione 2 del PNSD con attuazione del progetto PON. Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante la partecipazione a progetti PON Attività didattica e progettuale con sperimentazione di nuove metodologie. Selezione e presentazione di: contenuti digitali di qualità, uso e condivisione di contenuti didattici Siti dedicati, App, Software e Cloud perla didattica. Educazione ai media e ai social network;utilizzo dei social nella didattica tramite adesione a progetti specifici. Sviluppo del pensiero computazionale A.S 2017-2018 Stimolare e diffondere la didattica project- based. Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente). Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education. Creazione di repository disciplinari perla didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali perle competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline. Autorevolezza e qualità dell’informazione. Analisi di strumenti di condivisione, repository, forum,blog e classi virtuali. Creazione di aule 2.0 A.S 2018-2019 Stimolare e diffondere la didattica project- based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella didattica Creazione di repository disciplinari a cura della comunità docenti. Utilizzo del coding con software dedicati. Partecipazione ad eventi /workshop/ concorsi sul territorio. Risorse educative aperte (OER)e costruzione di contenuti digitali. Collaborare e comunicare in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Potenziamento di aule 2.0oppure3.0 Il PNSD per il PTOF potrebbe subire variazioni o aggiornamenti a seguito di bisogni o modifiche non Prevedibili in fase di programmazione. 106 17. INIZIATIVE DI FORMAZIONE Art.1 commi 10-12-124 della L. 107/2015 17.1 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AGLI STUDENTI SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO Art.1 comma 10 della L. 107/2015 In ottemperanza a quanto previsto dalla L.107/2015, la formazione degli studenti sulle tecniche di primo soccorso, sulla base di accordi intercorsi, è tenuta da un referente locale dell’ associazione di volontariato “Pubblica Assistenza di Lioni” che si è reso disponibile alla realizzazione in orario extracurricolare di corsi di primo soccorso inseriti nell’ambito del Progetto “Educazione alla Salute”. Si stanno, inoltre, prendendo accordi con le psicologhe della ASL per pianificare la partecipazione al GLHI e per la realizzazione del progetto salute. Si valuterà la possibilità di attivare una collaborazione con il 118. 17.2 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO Art.1 comma 12 della L. 107/2015 Le attività di formazione per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario vengono programmate in coerenza ai criteri individuati dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. N. 7451/B01 del 5/10/205, sulla base delle effettive esigenze rilevate, tra quelle indicate: ambito giuridicoamministrativo La nuova gestione finanziaria in ambito pubblico Incarichi ad esperti esterni: I principi regolativi nella normativa generale, gli aspetti civilistici e fiscali con particolare riferimento alle acquisizioni di prestazioni professionali in ambito PON. Il controllo della spesa pubblica attraverso i provvedimenti governativi Le funzioni gestionali nella scuola - Dirigenti scolastici e Direttori dei servizi generali e amministrativi: Valutazione e controllo dell’azione amministrativa Ambito socioorganizzativo Relazioni sindacali Benessere, mobbing e pari opportunità Riforma pensioni -Tfs/Tfr Attività negoziale Ricostruzione carriera- adempimenti Ambito tecnologie digitali Amministrazione digitale PEC e ASP Di sistema La sicurezza nei luoghi di lavoro In caso di disponibilità di risorse finanziarie, si valuterà la possibilità di attivare la formazione in sede. In ogni caso il personale sarà costantemente informato delle opportunità formative offerte dal MIUR o erogate da enti accreditati, in modalità FAD, in presenza o blended. 107 17.3 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE DOCENTE Art.1 comma 124 della L. 107/2015 La scuola considera la formazione del personale docente come un importante elemento di qualità del servizio scolastico in quanto finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l’innovazione didattica. In quest’ottica la principale finalità del Piano di Formazione e Aggiornamento è quella di creare le condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del PTOF,promuovendo ogni attività che rappresenti un arricchimento di tutta la comunità scolastica e determini positive ricadute sugli studenti. OBIETTIVI DEL PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE: La scuola programma un Piano di Formazione e Aggiornamento attento alle esigenze di tutti, sulla base dei bisogni formativi rilevati nelle riunioni collegiali e dipartimentali, a partire dalle priorità rilevate dal RAV e dal relativo PDM. Obiettivo di processo previsto dal RAV che si intende realizzare: offrire maggiore opportunità di miglioramento professionale Priorità indicata dal Piano di Miglioramento: promuovere l’uso di metodologie didattiche innovative RISULTATI ATTESI: Come previsto nel Piano di Miglioramento, le iniziative privilegiate sono quelle finalizzate all'acquisizione di nuovi strumenti culturali, operativi e tecnologici che permettano di insegnare ad affrontare e a risolvere problemi concreti, a riflettere sulle esperienze e a rielaborarle, a progettare percorsi di insegnamento/apprendimento sempre più efficaci e innovativi e a costruire una professionalità sempre più sicura. ORGANIZZAZIONE: I corsi di formazione in servizio vengono attivati, nel corso di ciascun anno scolastico del triennio di riferimento, compatibilmente con le risorse messe a disposizione e sulla base delle priorità indicate dal Piano Nazionale di Formazione del MIUR, col supporto di risorse interne alla scuola, tramite soggetti esterni qualificati o con Accordi di Rete. A questi si aggiunge la formazione offerta, eventualmente, da “Pon” autorizzati con fondi strutturali europei e quelli proposti dalla piattaforma INDIRE. Viene, inoltre favorita, all'interno del Corpo Docenti, la circolazione delle informazioni relative alle occasioni formative offerte da enti accreditati, in modalità FAD, in presenza o blended o provenienti dal territorio, promuovendo ogni possibile forma di collaborazione tra l'Istituto, gli enti locali e le realtà culturali locali. 108 Ambiti Nuovi strumenti per la Didattica PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE Didattica delle competenze e assi culturali (laboratori, metodologie e valutazione) Metodologie e didattiche innovative Educazione all’ Orientamento Didattica laboratoriale Tecnologie digitali Competenze professionali Nuove Tecnologie applicate alla didattica Il registro e lo scrutinio elettronico Di sistema Formazione linguistica per l’insegnamento CLIL Laboratori per difficoltà e disturbi dell’apprendimento (DSA) Metodologie e strategie didattiche per alunni con DSA/BES L’inclusione con particolare riguardo alla certificazione YCF per la disabilità Educazione finanziaria Corsi di aggiornamento specifici per discipline di settore come emerso dalle indicazioni dei docenti IP: Corsi professionalizzanti su: Tecnologie elettriche ed elettroniche, PLC IPSEOA: corsi promossi dall’associazione AIS Associazione Italiana Sommelier e AIBES Associazione italiana barman e sostenitori, FIC Federazione italiana cuochi ITET/IPSEOA: Bilanci e Banche, informatica applicata Normativa scolastica La sicurezza nei luoghi di lavoro Alcuni dei corsi previsti sono già in via di organizzazione: Metodologie e didattiche innovative: L a formazione avverrà, attraverso la RETE di scuole dell’ALTAIRPINIA costituita per la partecipazione al progetto del MIUR previsto dal DM 435, art 25 e dall’art.2, lett. a) del DD 937 del 15.09.2015 per l’implementazione del PDM Didattica laboratoriale La formazione sarà tenuta da un esperto del MIUR L’inclusione con particolare riguardo alla certificazione YCF per la disabilità La scuola è in attesa del finanziamento sulla base di un progetto presentato in qualità di CTI Educazione finanziaria La formazione avverrà attraverso l’adesione dell’istituto memorandum di intesa tra il MIUR e la Banca d'Italia Educazione all’ Orientamento La scuola è in attesa del finanziamento sulla base del progetto “CTO” 109 al 18. MONITORAGGIO e VALUTAZIONE Per tutti i progetti e le attività previste nel PTOF dovranno essere elaborati strumenti di monitoraggio e valutazione per rilevare l’efficacia di quanto programmato. Già a partire dal corrente anno scolastico e, comunque, al termine di ogni anno scolastico del triennio di riferimento, saranno definiti indicatori quantitativi e qualitativi per rilevare il grado di attuazione della programmazione e proporre eventuali correttivi. Il monitoraggio riguarderà le varie aree di sistema: Indicatori di efficacia Aree di sistema priorità, traguardi ed obiettivi definiti dal RAV azioni di miglioramento proposte nel PDM, priorità derivanti dalle richieste e proposte del territorio gli obiettivi prioritari scelti dall’Istituto ex art. 1 comma 7 della L. 107/2015, Miglioramento degli esiti scolastici Aumento del numero degli ammessi alla classe successiva, Miglioramento esiti INVALSI Ricaduta positiva delle attività proposte ………….. scelte in merito alla flessibilità organizzativa e didattica scelte in merito ad insegnamenti ed attività curricolari, extracurricolari ed educative e quelle relative ai percorsi personalizzati ed individualizzati e all’alternanza scuolalavoro azioni per la valorizzazione del merito Grado di partecipazione dell’utenza alle iniziative proposte Livello di gradimento dell’utenza alle iniziative proposte Ricaduta didattica delle attività Miglioramento degli esiti scolastici ………….. scelte in merito al fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali scelte in merito al fabbisogno di personale amministrativo, tecnico e ausiliario scelte in merito all’organico dell’autonomia scelte di gestione e organizzazione Qualità del modello organizzativo realizzato Qualità del modello didattico realizzato Rapporto tra i risultati conseguiti e le risorse impiegate Grado di partecipazione alle iniziative proposte Livello di gradimento alle iniziative proposte Ricaduta didattica sulle classi azioni coerenti con il PNSD iniziative di formazione. 110 Sono parte integrante del presente PTOF i seguenti documenti pubblicati all’Albo/sito dell’Istituto: ATTO DI INDIRIZZO del Dirigente Scolastico RAV (Rapporto di autovalutazione) PDM (Piano di Miglioramento) PROGRAMMAZIONE dei dipartimenti disciplinari IL DIRIGENTE SCOLASTICO F.to Prof. Sergio Siciliano Firma autografa omessa ai sensi della normativa vigente 111 INDICE Pag. PREMESSA 2 FINALITA’ DELLA LEGGE E COMPITI DELLA SCUOLA ART. 1 COMMI 1- 4 DELLA L. 107/2015 1.DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 3 4 1.1NOTIZIE DELL’ISTITUTO 4 1.2 L’ITS PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE 6 1.3 GESTIONE DELLA QUALITA’ 7 1.4 SCHEDE ANAGRAFICHE DELL’ISTITUTO 8 2. IL CONTESTO: TERRITORIO E UTENZA 10 3. PRIORITA’, TRAGUARDI ED OBIETTIVI 11 3.1 SCELTE PROVENIENTI DAL RAV (RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE) 11 3.2 SCELTE PROVENIENTI DAL PDM (PIANO DI MIGLIORAMENTO) 13 3.3 PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA 16 3.4 ALTRE PRIORITA’ INDIVIDUATEDERIVANTI DALLE RICHIESTE E PROPOSTE DEL TERRITORIO 22 4.OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI ART. 1 COMMA 7 DELLA L. 107/2015 23 5. SCELTE IN MERITO A FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA E DIDATTICA ART.1 COMMI 1012-124 DELLA L. 107/2015 25 6. SCELTE IN MERITO AD INSEGNAMENTI ED ATTIVITA’ CURRICOLARI ART. 1 COMMA 6 DELLA L. 107/2015 27 6. 1 PROGETTARE PER COMPETENZE: IL CURRICOLO VERTICALE 27 6.1.1 COMPETENZE NEL PRIMO BIENNIO 29 6.1.2 COMPETENZE NEL SECONDOBIENNIO/QUINTO ANNO 29 6.2 DIDATTICA LABORATORIALE ART.1 COMMI7 E 60 DELLA L. 107/2015 30 6.2.1AZIONI PREVISTE LABORATORIALE 6.3 LA VATUTAZIONE 30 PER LO SVILUPPO DI UNA DIDATTICA 32 6.3.1 PRINCIPI GENERALI 32 6.3.2 CRITERI PER LA VALUTAZIONE FORMATIVA (IN ITINERE) 34 6.3.3 CRITERI PER LA VALUTAZIONE SOMMATIVA (SCRUTINI FINALI) 36 6.4 TIPOLOGIE DI VERIFICA 39 6.5 GLI INTERVENTI DI RECUPERO 44 6.6 SCRUTINI E CORSI DI RECUPERO ESTIVI 44 7. VALORIZZAZIONE DEL MERITO ART. 1 COMMA 29 DELLA L. 107/2015 45 8.PERCORSI INDIVIDUALIZZATI E PERSONALIZZATI COMMA 24 DELLA L. 107/2015 46 ART. 1 COMMA 7 LETT. L), P) E 8.1 INTEGRAZIONE A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 46 8.2 INCLUSIONE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO O DISAGIO (DSA/BES/ ALUNNI STRANIERI) 46 112 9.SCELTE IN MERITO AD ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI ED EDUCATIVE ART. 1 COMMA 6 DELLA L. 107/2015 9.1 VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE 49 49 9.2 MANIFESTAZIONI 52 9.3 CINEMA TEATRO EVENTI 53 9.4 PROGETTI EXTRACURRICOLARI 54 10. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI ART. 1 COMMA 6 DELLA L. 107/2015 76 11.FABBISOGNO DI PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO AUSILIARIO ART. 1 COMMA 14 DELLA L. 107/2015 77 12. ORGANICO DELL’ AUTONOMIA ART. 1 COMMA 5 DELLA L. 107/2015 78 12.1 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO ART. 1 COMMA 14 LETT.A) DELLA L. 107/2015 78 12.2 FABBISOGNO DI ORGANICO DI POSTI DI POTENZIAMENTO ART. 1 COMMA 14 LETT.B) DELLA L. 107/2015 80 13.SCELTE DI GESTIONE ED ORGANIZZAZIONEART. 1 COMMA …. DELLA L. 107/2015 84 14. ORIENTAMENTO ART. 1 COMMI 28-31 DELLA L. 107/2015 94 14.1 LA CULTURA DELL’ORIENTAMENTO AL “V ANVITELLI ”: 94 14.2 ORIENTAMENTO FORMATIVO 94 14.3 ORIENTAMENTO INFORMATIVO IN INGRESSO 95 14.4 ORIENTAMENTO IN USCITA 96 15. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ART.1 COMMI 33-43 DELLA L. 107/2015 97 15.1 PERCORSI INNOVATIVI DI ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO 97 15.2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ 98 15.3 RISORSE FINANZIARIE PER L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 98 15.4 VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO IN SEDE DI SCRUTINIO 15.5 VALIDITA’ DEL’ANNO SCOLASTICO 98 15.6 IEFP – ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE I.P.I.A. 100 16. AZIONI COERENTI CON IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ART.1 COMMI 56-59 DELLA L. 107/2015 99 101 16.1 AZIONI GIA’ AVVIATE 102 16.2 AZIONI DI AVVIO DEL PNSD 102 16.3 PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016-2019 103 17. INIZIATIVE DI FORMAZIONE ART.1 COMMI 10-12-124 DELLA L. 107/2015 17.1 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AGLI STUDENTI SULLE TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO ART.1 COMMA 10 DELLA L. 107/2015 106 106 . 17.2 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO ART.1 COMMA 12 DELLA L. 107/2015 106 17.3 INIZIATIVE DI FORMAZIONE RIVOLTE AL PERSONALE DOCENTE ART.1 COMMA 124 DELLA L. 107/2015106107 18 MONITORAGGIO 110 113 114