Il Sole 24 Ore Norme e tributi
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Il Sole 24 Ore Norme e tributi
8/9/2015 NORME E TRIBUTI Il Sole 24 Ore del Lunedì Il Sole 24 Ore lunedì 24 AGOSTO 2015 Non operative. L’impresa deve dimostrare che è impossibile arrivare al fatturato richiesto Società di comodo, più difficile dribblare il reddito minimo Una società di comodo non può evitare l’attribuzione del reddito minimo, quando il contribuente non è in grado di dimostrare che sul mercato è impossibile realizzare dei canoni di affitto il cui importo sia almeno pari a quello necessario per raggiungere il livello minimo di ricavi previsto dalla normativa sulle società non operative. Ad affermarlo è la sentenza 51/2/2015 della Commissione tributaria di secondo grado di Trento (presidente e relatore Pascucci). La vicenda scaturisce dall’avviso di accertamento emesso nei confronti di una società di locazione immobiliare relativamente al periodo di imposta 2006. L’amministrazione finanziaria, in applicazione dell’articolo 30, comma 1, della legge 724/1994 sulle società di comodo, ridetermina il reddito dichiarato dalla contribuente elevandolo da una perdita di circa 46mila euro a un reddito di circa 90mila euro. Prima che il fisco provvedesse all’emissione dell’avviso la società aveva presentato, con esito negativo, istanza di disapplicazione della normativa sulle società di comodo. Anche la procedura di accertamento con adesione, intentata dalla società, si era chiusa negativamente. La contribuente ricorre allora in primo grado sostenendo l’impossibilità di conseguire i ricavi minimi normativamente previsti in quanto il contratto di locazione con il quale aveva dato in affitto il ristorantebar scontava la stagionalità dell’attività esercitata e la posizione periferica del locale, che aveva costretto i precedenti locatari a cessare anticipatamente l’attività. La Ctp di primo grado accoglie il ricorso ritenendo che le specifiche condizioni oggettive e soggettive giustifichino l’impossibilità di conseguire i ricavi minimi previsti per le società di comodo. L’amministrazione finanziaria presenta appello. I giudici di secondo grado accolgono l’appello e confermano l’accertamento. La commissione, innanzitutto, rileva che ai fini della disapplicazione della disciplina sulle società non operative è necessaria la sussistenza di situazioni oggettive che rendano impossibile il conseguimento dei ricavi e dei redditi minimi previsti dalla legge. Nel caso specifico si tratta di una società che ha stipulato un contratto di locazione che prevede canoni assolutamente inadeguati rispetto a quelli di mercato frutto, quindi, di una scelta meramente soggettiva dell’imprenditore e che, come tale, non può essere utilizzata per la disapplicazione della normativa sulle società di comodo. Quand’anche, proseguono i giudici, si volessero analizzare le ragioni che avrebbero indotto la società alla stipula di un tale contratto di affitto si dovrebbe pur sempre evidenziare che l’eccepita stagionalità è una caratteristica di moltissimi esercizi operanti nel settore turistico del comprensorio delle Dolomiti, senza che per questo possa essere posta a fondamento della disapplicazione della normativa. L’imprenditore della zona turistica sa in partenza che la sua attività è puramente stagionale. Quanto all’asserita perifericità, infine, l’immobile si colloca in un comprensorio dedito naturalmente al turismo. Nel momento, quindi, in cui non sono intervenute situazioni oggettive tali da rendere impossibile il conseguimento dei ricavi minimi, non possono essere contestati i valori determinati presuntivamente dall’ufficio applicando specifici parametri previsti dalla normativa. Del resto la contribuente non ha dato prova dell’impossibilità di conseguire nel mercato canoni di affitto pari almeno a quelli necessari per raggiungere il livello minimo di redditività previsto dalla normativa sulle società non operative. © RIPRODUZIONE RISERVATA Andrea Barison CORRELATI I nuovi reati di false comunicazioni sociali: pene inasprite e differenziate per società quotate e non quotate Socio da rimborsare solo dopo i creditori esterni Quanto conta la rinuncia in caso di vendita di quota LA QUOTA DELLA SNC GRAVATA DAI DEBITI Consolidato nazionale: opzione estesa ai soggetti non residenti senza stabile organizzazione http://www.quotidiano.ilsole24ore.com/vetrina/edicola24web/edicola24web.html?testata=S24&issue=20150824&edizione=LUNEDI&startpage=1&displayp… 1/1