Roma: Raging Bull ? No, tassista di Via Giolitti

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Roma: Raging Bull ? No, tassista di Via Giolitti
C.L.A.A.I. LAZIO - F.A.R.A. - A.T.A.P.L. TAXI
Roma: Raging Bull ? No, tassista di Via Giolitti
«Io, pestato da un tassista in via Giolitti»
Aggressione alla stazione Termini
Cliente massacrato al parcheggio: non voleva caricarmi e mi ha preso a pugni, mi aspetto le scuse del Comune. Il
sindacato Mit: «Ci costituiremo parte civile»La storia
«Io, pestato da un tassista in via Giolitti»
Aggressione alla stazione Termini
Cliente massacrato al parcheggio: non voleva caricarmi e mi ha preso a pugni, mi aspetto le scuse del Comune. Il
sindacato Mit: «Ci costituiremo parte civile»
Il giovane cliente dopo l'aggressione
ROMA - La denuncia è particolareggiata e riporta anche il numero di licenza comunale. Le prime due cifre sono «5» e
«0». L'identikit del tassista-pugile è: «Alto circa 1 metro e 85, capelli castani molto corti, occhi marroni, snello». Al
momento del pestaggio indossava «un cappello con visiera di colore bianco crema, maglietta bianca e jeans chiari». Il
suo pugno ha la potenza di un peso massimo: ne sono bastati due per far stramazzare in un lago di sangue il cliente, poi
portato in ambulanza al Policlinico Umberto I e medicato per la frattura delle ossa nasali, ecchimosi sul viso, ampie
tumefazioni attorno agli occhi e un taglio sulla fronte cucito con 18 punti di sutura.
Via Giolitti, il Bronx delle auto bianche: un'enclave al di fuori di ogni legge, nel pieno centro di Roma. Un parcheggio
malfamato da sempre, che gli utenti dei taxi conoscono bene per la presenza dei cosiddetti «battitori liberi», vale a dire di
conducenti che si piazzano fuori dalla fila e caricano solo clienti di un certo «target»: turisti, possibilmente stranieri,
meglio giapponesi, da «spennare» a dovere. Sarebbe stato uno di questi autisti - titolare di (regolare?) concessione di
servizio pubblico rilasciata dal Campidoglio - il massacratore di sabato scorso.
La scena è molto pulp. Sono le sei di pomeriggio: il viavai all'uscita della galleria gommata della stazione è ininterrotto.
Decine di testimoni assistono alla scena: nessuno si azzarda a mettersi in mezzo.
La parola alla vittima. «Ero andato a Termini perché volevo comprarmi un paio di jeans al negozio della Lewi's racconta V.C., 33 anni, abitante al Portuense, disoccupato - che però era chiuso. Quando sono risalito, ho pensato di
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prendere un taxi per andare da Coin, a piazzale Appio. Al primo della fila, uno alto, snello, con il berrettino, ho chiesto:
che sei libero?». E lui come ha reagito? «Lui mi ha risposto: no, sto fuori turno, guarda che i taxi li trovi in piazza dei
Cinquecento». E tu? «Io ho replicato: non è vero, lo so che stai lavorando, si vede anche dalla fustella (il numero adesivo
sul lunotto del taxi, ndr) che sei di turno...».
Lo scambio di battute, a quel punto, è salito di tono. «Ho rinunciato e mi sono avviato verso piazza dei Cinquecento prosegue V.C. - dopo avergli detto qualcosa, tipo "deficiente". Lui mi ha seguito e me lo sono ritrovato davanti. Mi ha
dato un cazzotto fortissimo in faccia riducendomi così, con l'occhio spappolato». E tu? «Il pugno mi ha fatto cadere in
terra, lui mi ha bloccato con le braccia attorno al collo...». Intanto passanti e altri tassisti assistevano senza fiatare. «Mi
dimenavo, sono riuscito a rialzarmi per colpirlo, ma lui mi ha dato un secondo pugno facendomi ricrollare sull'asfalto. Ho
sbattuto contro un motorino, così mi si è aperta la fronte...». Un incontro a metà tra pugilato e wrestling. Pieno giorno,
nessuna divisa nei paraggi... «Ero per terra, distrutto, e lui è scappato, salendo di corsa sul suo taxi, una Mercedes
station wagon. Solo dopo che è arrivata l'ambulanza mi hanno detto che qualcuno aveva preso il numero di targa. La
cosa allucinante - conclude V.C. - è che nessuno è intervenuto. Mi aspetto che il Comune, il sindaco o un suo delegato,
mi porga le scuse per l'accaduto: i tassisti svolgono un servizio pubblico, è pazzesco rischiare la vita perché certi
personaggi vengono lasciati indisturbati».
Il pestaggio avrà un seguito giudiziario. La Polfer, alla quale V.C. ha presentato denuncia ieri alle 14.10, è già sulle tracce
dell'aggressore. «Noi ci costituiremo parte civile al processo - annuncia Raffaello Melaragno, presidente del Movimento
italiano tassisti (Mit) - La categoria nella stragrande maggioranza è sana, ma piaghe di questo genere vanno estirpate. A
tutela dei clienti e di tutti i conducenti onesti. Chiediamo all'assessore provvedimenti immediati ed efficaci».
Fabrizio Peronaci
«Corriere della sera», edizione romana pagina 1 e 4
10 maggio 2011
Fonte:http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_maggio_10/picchiato-da-tassista-termini-peronaci190606106908.shtml
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