PER UNA DIVERSA REGOLAMENTAZIONE DEI TURNI DI

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PER UNA DIVERSA REGOLAMENTAZIONE DEI TURNI DI
PER UNA DIVERSA REGOLAMENTAZIONE DEI TURNI DI SERVIZIO DEI TAXI
E' tempo di cambiare. Non si può stare perennemente sotto tiro di chi, vendendo fumo, dice di
risolvere i problemi di occupazione con le liberalizzazioni selvagge, creando un mercato libero
senza regole, dove i piccoli sono destinati a morire.
E' tempo, anche per noi, di trovare il coraggio di reinventarci il nostro lavoro, ed occupare tutti gli
spazi possibili nello svolgimento della nostra attività. Dando un servizio più idoneo alle attuali
esigenze dell'utenza.
La città è cambiata, gli orari di lavoro e di svago non sono più quelli di trenta anni fa. Le nuove
discipline sugli orari dei negozi portano sempre più ad una richiesta di taxi che non può più
soddisfarsi con le attuali turnazioni rigide. Purtroppo capita di avere taxi in eccedenza in alcuni
orari e penuria in altri. Tutto ciò rende il servizio non adeguato alle reali necessità dei cittadini. Con
una ricaduta economica negativa per il tassista stesso. Bisogna andare oltre. C’è urgente bisogno
di operare una mini rivoluzione nel modo di lavorare, andando verso una turnazione libera del
servizio taxi che, data l’attuale domanda, può basarsi su nove ore di servizio con la facoltà di
poterle spezzare. Questo vuol dire che si aboliscono le turnazioni rigide, lasciando al tassista la
possibilità di operare nell’orario che più ritiene opportuno. Il tassista, non dimentichiamolo, è un
esercente di piccola impresa, e quindi il fine del suo lavoro è fare più ricavi possibili. Avrà, perciò,
tutto l’interesse ad “essere in piazza” nelle ore di maggior richiesta, alleggerendo in questo modo
il servizio nelle ore di magra.
Ottimizzare il servizio taxi è lo scopo di questa mini rivoluzione. Si danno alla città più ore di lavoro
(con 9 ore al giorno siamo a circa 70.000) distribuendo i taxi nei momenti di maggior richiesta. Il
tassista, a sua volta, ha la facoltà di organizzarsi il proprio lavoro recuperando ore perse, che con il
sistema di turnazione in vigore, non ha possibilità di fare (riparazione auto, problemi famigliari,
tempi morti di lavoro, ecc.).E, cosa non secondaria, si sentirà più partecipe (perché ne avrà tutta la
convenienza) agli eventi che ci saranno in città.
Nel caso ci fosse necessità di aumentare i taxi in circolazione, non si parlerà più di nuove licenze,
ma si aumenterà il monte ore di lavoro giornaliero. Teoricamente si può arrivare, con più autisti,
sino a 24 ore; creando così vera occupazione e crescita positiva.
Nella nostra categoria, c'è già la necessità di superare l'attuale sistema rigido di turnazione:
abbiamo circa 2.800 cambi turni fissi mattina-pomeriggio; 600 turni fissi per problemi famigliari e
circa 500 cambi turni settimanali (pomeriggio/seminotte-notte). Aggiungiamo poi i cambi turno
per esigenze sindacali e le nuove norme dell'attuale regolamento comunale che consentono, per il
trasporto handicappati, di lavorare con orario libero. Sono ben oltre il 50% i tassisti che già si sono
orientati verso il turno più confacente alle proprie esigenze.
Un tachigrafo bollato, sul modello di Parigi, posto in evidenza sul parabrezza posteriore della
vettura, indicherà le ore di lavoro da svolgere, consentendo così il controllo del rispetto dell'orario
prescelto.
É questa una breve bozza di lavoro, che vuole essere soltanto un punto di partenza per operare (al
più presto possibile) un cambiamento fondamentale per la sopravvivenza del nostro lavoro. Al
punto in cui siamo o le liberalizzazioni ce le facciamo da soli oppure saranno gli altri a liberalizzarci.
Naturalmente a modo loro.
amici dell'orario libero