Famiglia cristiana_8 novembre 2012
Transcript
Famiglia cristiana_8 novembre 2012
ANNO LXXXII - N.46 - i l NOVEMBRE 2012 2 EURO (IN ITALIA) FAMIGLIA Esclusivo/Siria II nostro inviato nell'inferno di Aleppo Genitori e figli Incontrarsi su Facebook? m tu isata o l'Italia n. 46/n novembre 2012 SOMMARIO FAMIGLIA CRISTIANA IL SETTIMANALE DI TUTTA LA FAMIGLIA IN FAMIGLIA Direttore responsabile: 3 PRIMO PIANO ANTONIO SCORTINO Dalle parole ai fatti 11 Forum presenta il conto www.famigliacristiana.it 8 COLLOQUI COL PADRE Ho un "orso" come padre, pensa solo alle carte e alla Tv di d.a. 12 I I VANGELO DELLA Con gli insorti nell'inferno di Aleppo FAMIGLIA di Dionigi Tettamanzi 13 CHIEDI AL TEOLOGO di Antonio Rizzo/o 1 4 I LETTORI CI SCRIVONO 129 LEGGIAMO I L CATECHISMO di Enzo Bianchi 131 LE PIETRE D'INCIAMPO DEL VANGELO di Gianfranco Ravasi 170 LA FINESTRA SULLA PIAZZA 3 A / ^\ ESCLUSIVO/SIRIA Con gli insorti nell'inferno di Aleppo 56 TEATRO / 104 SPAZIO ALLA CREATIVITÀ ALDO, GIOVANNI E GIACOMO 107 TENIAMOCI IN FORMA 108 LE NOSTRE RICETTE ATTUALITÀ Tre mollichine in tour di Eugenio Arcidiacono 20 COME VANNO LE COSE 62 DONNE / LUCIA IRACI 23 FUORIGIOCO Ti rimetto in piega anche la vita di Èva Morletto 116 I I LEGALE 65 AGRICOLTURA 118 VOLONTARIATO Seminare il futuro di Roberto Zichittella 119 PREVIDENZA E ASSISTENZA di Mariapia Bonanate di Antonio Mazzi 2 4 I I FATTO&LE OPINIONI di Antonio Sanfrancesco 29 IN TUTTA CONFIDENZA di Eugenio Arcidiacono 31 SENTIMENTI di Rosario Carello 33 EDITORIALE Quando le elezioni si vinceranno in Rete di Beppe Del Colle 3 4 ESCLUSIVO / SIRIA DALLA PARTE DEI LETTORI 70 PERSONAGGI / ANNA VALLE di Alberto Pellai 73 MUSICA / RICCHI E POVERI 126 U N ADOLESCENTE IN CASA 78 INIZIATIVE / L E SFIDE - INNAMORAMENTO&AMORE di Osvaldo Poli I tratti crudeli della guerra di Enzo Natta 4 0 FACCIAMOCI UN'IDEA 93 LA BIBLIOTECA DI FAMIGLIA 114 SciENZA&TECNOLOGIA e Gilberto Gitlini 42 FAMIGLIA Ragazzi e adulti amici su Facebook di Orsolo Vetri, Chiara Pelizzoni e Francesco Fiocchi 50 MAFIA / PIERÀ AIELLO La donna che visse due volte di Delia Parrinello Una Madonna sotto le bombe di Maurizio Turrioni di M. Zattoni e G. Gillini (foto: Loris Zambelli) Aldo, Giovanni e Giacomo tornano in teatro. Una risata contro l'Italia dei furbi. TEMPO LIBERO SERVIZIO CLIENTI ABBONATI 120 DOVE ANDIAMO 122 APPUNTAMENTI 160 LA STANZA DEI PICCOLI a cura dell'Area ragazzi Gruppo San Paolo 163 GIOCHI 96 È DI MODA 1 6 7 I FATTI DEL GIORNO 102 IDEE PER ARREDARE 169 BUONUMORE inserto speciale I DOSSIER DI FAMIGLIA CRISTIANA IN COPERTINA e Renata Moderna Noi, ricchi di... idee di Gigi Vesigna 8 0 CINEMA / VENUTO AL MONDO - Come fermare la fuga dei cervelli di Franco Garelli ESSERE GENITORI 124 CRESCERE UN FIGLIO INSIEME II sogno di una madre di Eugenio Arcidiacono Con gli insorti nell'inferno di Aleppo di Paolo Siccardi - Il dovere di aiutare i profughi siriani di Laura Boldrinì • Madre a 53 anni: deliri ormonali oltre il "periodo aureo" di Mariateresa Zattoni 117 I I MEDICO Telefono: 02/48.02.75-75 da lunedì a venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,00 e al sabato dalle ore 9,00 alle 12,00 - Fax: 0173/29.64.23 24 ore su 24 E-mail: [email protected] Internet: www.edicolasanpaolo.it Periodici San Paolo s.r.l. Servizio Abbonati, piazza San Paolo 14, 12051 Alba (Cn) I giorni della ricerca FAMIGLIA TV PROGRAMMI a cura di Maurizio De Paoli A PAGINA 83 RADIOTELEVISIVI DALL'11 AL 17 NOVEMBRE FAMIGLIA CRISTIANA N. 46/2012 ALPn Tre mollichine 56 FAMIGLIA CRISTIANA N. 45/2012 ATTUALITÀ TEATRO ALDO, GIOVANNI E GIACOMO CON SILVANA FALLISI, MOGLIE DI ALDO, E ARTURO BRACHETTI, REGISTA DEL LORO NUOVO SPETTACOLO TEATRALE AMMUTTA MUDDICA. Cronaca di un divertentissimo faccia a faccia con il trio comico, che torna in teatro con lo spettacolo Ammutta muddica, che in siciliano vuoi dire "Spingi, mollichina". Ne vedremo delle belle. DI EUGENIO ARCIDIACONO - FOTO DI UGO ZAMBORLINI in tour /appuntamento è all'auditorium del Pime, il Centro di cultura e attività missionaria di Milano, dove Aldo, — Giovanni e Giacomo stanno provando il loro nuovo spettacolo teatrale, Ammutta muddica. Il debutto è fissato a Pavia il 30 novembre, ancora con la regia di Arturo Brachetti e la partecipazione di Silvana Fallisi. I primi ad arrivare sono Aldo e Giacomo, che subito si informa per il pranzo. «Io sono a posto», taglia corto Aldo. «Ma a che ora hai mangiato?», lo incalza Giacomo. È tutta una finta perché qualche minuto dopo, quando anche Giovanni ci ha raggiunto al tavolino della mensa del Pime insieme con Silvana Fallisi, di fronte a un bel piatto di gnocchetti sardi con i ceci neanche Aldo si tira indietro. Giacomo si diverte subito a prenderci in giro, fingendo di essere lui l'intervistatore: «Ma voi vi sentite più clown o più cabarettisti?». Giovanni, invece, tra un boccone e l'altro, come se nulla fosse lancia molliche dirette ai commensali del tavolo di fronte. Insomma, non ci resta che sperare in Aldo, che fino a questo momento è sempre stato serissimo. Partiamo allora dal titolo dello spettacolo, Ammutta muddica. «Una volta stavo trasportando un divano pesantissimo per le scale con Giacomo e a un certo punto gli ho detto "ammutta muddica", che in siciliano significa "spingi, mollichina!"», cioè "avanti, datti da fare". Giacomo: «Mi è sembrata un'espressione molto divertente e così ci è rimasta in mente e ora abbiamo deciso di utilizzarla, anche perché si adatta perfettamente ai tempi che come italiani stiamo vivendo». - Allora anche voi vi buttate in politica? Aldo: «In effetti è la prima volta che siamo così diretti, facciamo pure uno sketch ambientato in un ufficio di Equitalia». Giovanni: 57 FAMIGLIA CRISTIANA N. 46/2012 ATTUALITÀ TEATRO «Sì, ma sempre con il nostro stile surreale: per colpa di una multa non pagata finisco in uno scantinato terribile in cui trovo altri sfortunati che non hanno pagato la bolletta o la tassa sui rifiuti». - Un altro sketch dello spettacolo è ambientato in un ospedale... Giacomo: «Ci sono tre malati, di cui uno, perii fatto di essere ricco, pretende un trattamento di favore e un altro che si scoprirà poi essere sanissimo e che si trova lì a sbafo: ovviamente, è Aldo...». - Sempre per restare in tema: da poco ci sono state le elezioni in Sicilia e presto si voterà in Lombardia. Chi sta messo peggio? Aldo: «Purtroppo, noi siciliani. Ci sono stati talmente tanti sprechi e furti che abbiamo rischiato di fallire». Giovanni: «Io invece penso che siamo messi peggio noi lombardi. In Sicilia si da per scontato che ci siano mafia e corruzione. Invece, ogni giorno scopriamo che si stanno diffondendo sempre più pure da noi. In più, abbiamo un inquinamento insopportabile che loro non hanno». - Siete amatissimi dai bambini. Come eravate voi da piccoli? Aldo: «Non sono mai stato un leader, stavo sempre nelle retrovie, a differenza di Giovanni quando l'ho conosciuto». Giovanni: «Chi, io? Ma se avevo una timidezza patologica!». Giacomo: «Sarà stato un leader, ma solo di Aldo...». Aldo: «Sì, è vero. Parlava sempre lui. Poi, quando vedeva qualcuno per strada che camminava in modo strano, si metteva subito dietro per imitarlo. La gente si metteva a ridere e lui non la finiva più. Poi, però, quando tornava solo nella sua casa di ringhiera, sprofondava nella tristezza assoluta». Giacomo: «Comunque, anch'io ero molto timido. Quando gli altri facevano qualche bravata, mi limitavo ad assistere. Del resto, data la mia statura, non avrei potuto fare di più». Coinvolgiamo pure Silvana che, oltre a essere una bravissima attrice, è anche la moglie di Aldo. SOPRA: ARTURO BRACHETTI OSSERVA LE PROVE DEL TRIO. IN BASSO: ALDO, GIOVANNI E GIACOMO IN UNO SKETCH. - Come ti trovi con loro? «Sono al loro servizio. Faccio tutto quello che mi dicono». Giovanni e Giacomo: «Ma se non stai mai zitta!». - Ma poi la ascoltate? Giovanni: «La nostra metodologia di lavoro con le donne è sempre stata: noi creiamo tutto, poi loro possono aggiungere qualcosa. Purtroppo con lei questa cosa non è possibile». - Ma Aldo è sempre così serio quando non è in scena? Silvana: «La cosa bella è che quando lavoriamo lui diventa come gli altri. Quindi lo stimo molto di più di quando torna a essere mio marito. A casa lo maltratto come fanno tutte le mogli perché non collabora». Aldo: «Allora hai capito perché mi piace così tanto lavorare: così mi rispetti». Silvana: «Però è vero che non si vede che sono tua moglie». Aldo: «Anche perché ho un'altra...». - Va bene, forse è meglio se torniamo a voi tre: da quanto tempo state insieme? Giovanni: «Io e Aldo da trent'anni, con Giacomino siamo a venti». - Nessuno di voi tre ha mai tradito? Aldo: «Sì, Giacomo. Una volta è andato a girare un film in Svezia». Giacomo: «Ma se quando l'ho fatto non vi conoscevo nemmeno». Aldo: «Poi il secondo è stato Giovanni che ha fatto uno spettacolo con Raul Cremona». Giovanni: «Ma quando mai!». Giacomo: 59 FAMIGLIA CRISTIANA N. 46/2012 ATTUALITÀ TEATRO «La verità è che l'unico traditore è proprio Aldo, che ha partecipato a Boaria di Giuseppe Tomatore, anche se si vede talmente poco che neanche sua zia l'ha riconosciuto». Aldo: «Hanno dovuto insistere, perché all'inizio avevo detto di no». Giacomo: «Ma se te la sei tirata tantissimo, non hai fatto altro che ripeterci: "Adesso vado al Festival di Venezia e chissà che non ci scappi pure l'Oscar"». - E voi il prossimo film quando lo farete? Aldo: «Ci penseremo appena avremo finito questo tour». - La maggior parte delle idee per le vostre gag vi viene da soli o quando vi ritrovate insieme? ANCORA ALDO, GIOVANNI E GIACOMO DURANTE LE PROVE DI AMMUTTA MUDDICA, CHE DEBUTTERÀ IL PROSSIMO 3 0 NOVEMBRE A PAVIA. L'AUTOBIOGRAFIA DEL "FILOSOFO " PORETTI Lo avevamo sempre sospettato che percorso esistenziale dall'infanzia Giacomo, al di là di quell'aria sorniona all'età adulta, il protagonista troverà e furbetta, fosse un po' filosofo. E ora la donna della sua vita, potrà crearsi che ha scritto Alto come un vaso una famiglia, diventare padre, e, di gerani (in uscita in questi giorni da naturalmente, raggiungere il successo. Mondadori) non può più nascondersi. Due elementi fanno di questa D'altra parte, chi ha mai detto che autobiografia un libro piacevole e ironia e riflessione non possano andare suggestivo. Il primo è quel modo a braccetto? Il libro è una gustosa e sempre delicato, garbato e insieme poetica autobiografia. Giacomo Poretti ironico con cui Giacomo guarda alla ci porta nel paesino alle porte di vita e alle sue svariate avventure. Milano dove è nato e cresciuto, e dove L'altro - insospettabile solo per chi si sono nate molte delle irresistibili gag ferma alla superficie della comicità del del trio che compone con Aldo e trio - è la ricerca di un qualcosa di più, Giovanni: Villa Cortese. Un paesino di un senso che pensiamo di essere di provincia uguale a mille altri, con le sempre sul punto di afferrare e invece scuole, gli oratori, i bar, le officine, gli ci sfugge sul più bello. Di cosa si spazi verdi. E in questa descrizione tratta? Forse è la stessa inquietudine cosi normale e ordinaria sta uno dei che ciascuno di noi porta dentro di sé. punti di forza del racconto, nel quale Forse è un'ansia misteriosa di Dio, ciascuno di noi può identificarsi, tutt'altro che assente in queste pagine. ritrovandovi un pezzo della propria infanzia, un luogo dove ha tirato i primi calci al pallone, le amicizie... Croce e delizia d'Italia, è la provincia. Ecco allora Giacomo che sente il bisogno di superarne gli angusti confini, fare il grande salto in una Milano per molti versi ostile, eppure al tempo stesso dinamica e tutta da bere. E in questo 60 FAMIGLIA CRISTIANA N. 46/2012 PAOLO PERAZZOLO Aldo: «Lo spunto magari ci viene quando siamo soli, ma si trasforma in una scena solo quando ci ritroviamo e iniziamo a ridere insieme. Il bello è che lo facciamo continuamente, anche quando siamo in tour, per cui all'ultima data lo spettacolo è molto diverso rispetto all'inizio». - Ma chi è il più creativo dei tre? Aldo: «Giacomo con il suo linguaggio forbito ci da spesso l'input per le battute, mentre Giovanni è imbattibile con la mimica, anche se bisognerà vedere se il suo fisico reggerà in questo nuovo spettacolo. Durante Anplagghed doveva entrare in una sfera e camminarci dentro. Noi lo vedevamo mentre faceva le boccacce e abbiamo pensato che facesse il cretino come al solito, invece stava soffocando!». Giacomo: «II bello è che eravamo in scena e, in attesa che lui arrivasse, abbiamo dovuto intrattenere il pubblico con frasi come: adesso dovrebbe arrivare Giovanni. Chissà, forse è morto. E lui stava morendo davvero». Giovanni: «Alla fine sono riuscito a uscire, bianco come un cadavere. Quella replica lì è stata dura da finire». La frutta l'hanno portata via da un pezzo, ma i tre non vogliono saperne di lasciare il tavolino. Ormai il festival della memoria è iniziato. Giacomo: «Vi ricordate di quando allo Smeraldo di Milano alla fine il sipario non scendeva e siamo rimasti sul palco venti minuti senza sapere cosa dire, con la gente che pensava che fosse tutto preparato?». Giovanni: «E quando Aldo a un certo punto ha avuto un vuoto di memoria e noi lì sul palco davanti a tutti a chiamarlo: Aldo? Aldo? Aldoooo?». Giovanni: «L'età avanza e mi sa che queste cose capiteranno sempre più spesso». Forse sarà così, ma di sicuro il pubblico non se ne accorgerà o, al massimo, si farà una risata in più. EUGENIO ARCIDIACONO