Re d`Italia per grazia di Dio e volontà della Nazione

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Re d`Italia per grazia di Dio e volontà della Nazione
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ANNO XIV - Numero 2 • Dicembre 2010 • Direttore Responsabile: Sergio Boschiero • Vice Direttore: Antonio Parisi
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Re d’Italia per grazia di Dio
e volontà della Nazione
to": la plurisecolare dinastia dei Savoia, che seppe fondere in un
unicum straordinario antiche tradizioni statuali e nuove aspirazioni popolari. Ne sarà visibile e amato simbolo il vessillo adottato da Carlo Alberto il 23 marzo 1848: il tricolore bianco, rosso
e verde con al centro la croce di Savoia, "sotto la quale si è unificata la Patria e quattro generazioni di Italiani hanno saputo
laboriosamente vivere ed eroicamente morire". L'unificazione
dell'Italia, sogno e auspicio di Dante, Machiavelli, Foscolo, Manzoni e Carducci, che pure ricevette una "consacrazione" dal basso con eventi quali la rivoluzione siciliana del 12 gennaio 1848 o
le Cinque Giornate di Milano del successivo marzo, fu anche
l'approdo del cammino di Casa Savoia, principiato dall'età di
Emanuele Filiberto, vincitore di San Quintino, e sviluppatosi di
generazione in generazione. L’Italia non poteva che risorgere
monarchica e sabauda! Solo la monarchia aveva in mano le carte
per accreditare dinanzi a un’Europa scettica o ostile il parto di un
nuovo Stato e farlo consolidare.
Solo attorno a Casa Savoia, sia per il suo plurisecolare retaggio e
sia per le sue scelte coraggiose nel nome delle libertà concesse
con lo Statuto Albertino, sarebbero cessati gli antagonismi di par
(continua a pag. 5)
L’11 marzo 1861 il Presidente del Consiglio dei Ministri del
Regno di Sardegna, Camillo Benso di Cavour, proponeva al
Senato e alla Camera dei Deputati, uscita dalle prime elezioni
svoltesi in tutte le regioni italiane liberate il 27 gennaio e il 3 febbraio, l'approvazione di un disegno di legge composto da un solo
articolo:" Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e i successori
il titolo di Re d'Italia". Il 17 marzo, dopo il voto favorevole delle
due assemblee, veniva pubblicata la legge che proclamava Vittorio Emanuele II Re d'Italia "per grazia di Dio e volontà della
Nazione". Di lì a poco seguiranno i riconoscimenti degli altri
Paesi europei (solo l'Austria attenderà il 1867) e degli Stati Uniti d'America. L’Italia diveniva così una realtà politica e territoriale unitaria dopo sette secoli di frammentazione, durante i quali
altri avevano deciso il destino delle genti che vi dimoravano.
Innumerevoli i protagonisti, i martiri, gli esuli per la causa unitaria e quanto mai complesse le vicende che condussero a quel
risultato impensabile fino a pochi mesi prima, ma uno solo lo
strumento veramente efficace che rese possibile il "Risorgimen-
S.A.R. Umberto di Sav oia - Aosta, Principe di Piemonte
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