Rassegna Stampa 28 Dicembre 2016
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Rassegna Stampa 28 Dicembre 2016
Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza Data: 24/05/2016 Pagina 1 di 8 rassegna stampa 28 Dicembre 2016 IL CITTADINO • Due apparecchi per l’anestesia nel terzo mondo • Poche ambulanze e tariffe alle stelle • Numero di parti e tumori al seno: promozione per il maggiore • Pronto soccorso intasato, Fsi e pazienti in allarme • Lettere & opinioni Non trovano un posto letto per una 98enne con la bronchite Lettere & opinioni • A Codogno la situazione è al limite del collasso IL GIORNO Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 2 di 8 Due apparecchi per l’anestesia nel terzo mondo Apparecchi dell’ospedale donati al Movimento lotta fame nel mondo di Lodi. Si tratta di due strumentazioni per l’anestesia del 1993 e del 1997. È stato lo stesso Movimento di via Cavour (Mlfm) che ha presentato richiesta di donazione di apparecchiature dismesse per progetti di cooperazione internazionale nei paesi in via di sviluppo. Il riutilizzo, per fini umanitari, dei beni dismessi dalle strutture del sistema sanitario, è stato sostenuto per diversi anni da Regione Lombardia; l’introduzione della legge regionale n. 19 del 2014 ha consentito di semplificare il procedimento per l’utilizzo, a fini non lucrativi, del patrimonio dismesso da parte di strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private. Donare gli strumenti dismessi a enti pubblici, organizzazioni ed enti non governativi riconosciuti a livello nazionale, enti ecclesiastici riconosciuti, organizzazioni del terzo settore iscritte nei registri regionali, rappresentanze diplomatiche in Italia o all’estero e alla Croce rossa italiana, oggi è più facile. E l’Asst ne ha approfittato per donare due delle sue apparecchiature al Movimento di Lodi. Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 3 di 8 «Se avessimo una convenzione con l’ospedale per i trasporti secondari potremo assumere nuovi dipendenti e far funzionare altre macchine, con i soli volontari di giorno è un problema» Poche ambulanze e tariffe alle stelle di Cristina Vercellone Scoppia il caos del servizio di trasporto secondario dei pazienti che devono essere dimessi dagli ospedali Poche ambulanze e tariffe alle stelle, scoppia il caso delle ambulanze. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalla stessa amministrazione ospedaliera: «Facciamo fatica a dimettere le persone e a trovare ambulanze disponibili, gestite da associazioni serie avevano sintetizzato il direttore socio sanitario Paolo Bernocchi e il primario del Pronto soccorso Stefano Paglia -. Arriviamo a fare anche 15 telefonate prima di trovare un mezzo disponibile per dimettere un paziente. Intanto le barelle restano occupate e non possiamo fare spazio ad altri malati. Bisogna fare più convenzioni con le associazioni che gestiscono le ambulanze e valutare la serietà dei soggetti. È un problema all’attenzione dell’amministrazione. Sono in corso delle valutazioni per dare risposte sempre più efficaci ai pazienti». Il problema è serio e c’è anche chi se ne approfitta. Chi vuole essere dimesso dal pronto soccorso o dall’ospedale in ambulanza, infatti, deve pagare di tasca propria. Alcune associazioni private, che non sono la Croce rossa o la Croce bianca, fanno pagare anche 60 euro per un trasporto da Lodi Vecchio a Lodi. Se la persona, spesso anziana e sola, deve essere trasportata al piano superiore la tariffa aumenta ancoradi più. «Noi abbiamo appena inaugurato due mezzi con sacrifici enormi - spiega Giuseppe Carlin, rappresentante della Croce bianca di Sant’Angelo -. Il 118 ci chiede mezzi di altissimo livello che arrivano a costare anche 70mila euro. I soldi sono sempre meno e le tariffe regionali sono ferme da 20 anni. Le associazioni di volontariato fanno una grossa fatica. I trasporti secondari (dimissioni, trasporti da un ospedale all’altro, dializzati) hanno un costo considerevole e non vengono remunerati in modo adeguato. Noi avevamo una convenzione con l’Asst per i trasporti. Ora l’Asst per risparmiare ci paga solo quando facciamo il servizio. Se ci sono i volontari possiamo lavorare, altrimenti, come dicono i nostri vecchi “Dal sass ven no fora l’oli”. I momenti più critici sono dalle 11.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 19. Sono le ore del trasporto dei dializzati. In queste ore se ti serve un’ambulanza non la trovi nemmeno se piangi in cinese. Parlo come Carlin, non come esponente della Croce: è una delle storture del sistema sanitario: per andare all’ospedale con il 118 Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 4 di 8 non paghi, ma se devi tornare a casa all’una, alle 2, alle 4 di notte, chi trovi? Se trovi qualcuna di quelle famose croci che anche in passato hanno fatto eplodere le polemiche ti senti chiedere tariffe da capogiro. Il sistema del trasporto intra ed extraospedaliero va totalmente rivisto: le persone che devono essere trasportate sono quelle più fragili e ricattabili da chiunque. Gli enti competenti devono vigilare. Se abiti a piano terra, per esempio, sono 50 euro, al piano rialzato, la cifra sale, se hai bisogno dell’ossigeno sale ancora. Si tratta di un brutto mondo nel quale possono esserci infiltrazioni particolari. Spero che l’Ats faccia i controlli». A denunciare la situazione di difficoltà è anche la presidente della Croce rossa di Lodi Lucia Fiorini: «Abbiamo 12 dipendenti per il servizio h 24 - spiega -, 8 sulle ambulanze e 4 sulle automediche. Se non avessi 500 volontari non riuscirei a garantire il servizio. Abbiamo un’ambulanza in convenzione con l’Areu con 8 dipendenti, dal lunedì al venerdì, 4 alla mattina e 4 al pomeriggio. Tutte le assenze per ferie e malattia devono essere coperte con i volontari. Anche di giorno le ambulanze sono coperte da volontari. Se avessi un’altra convenzione con l’ospedale potrei riuscire ad assumere due persone e mettere a disposizione una nuova macchina. Di giorno devo fare riferimento solo sui volontari che lavorano o studiano ed è un problema». La presidente della Croce bianca di Paullo Cristina Sacco è d’accordo con i colleghi. «Facciamo i numeri - dice - per riuscire a pagare le fatture, ma il vero problema sono i volontari che non si trovano. Chi volesse farsi avanti con donazioni e volontari è ben accetto». Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 5 di 8 Numero di parti e tumori al seno: promozione per il maggiore di C. V. Nuova indagine per la valutazione degli ospedali. Si tratta del Piano nazionale esiti di Agenas. Gli esperti hanno messo a confronto gli ospedali di tutta Italia, patologia per patologia. Il volume delle attività è un buon indicatore per valutare l’efficacia delle cure. Se guardiamo gli interventi per tumore alla mammella, scopriamo che dal 2008 ad oggi gli interventi oncologici al seno sono cresciuti in modo esponenziale, passando a 63 a 148. Il numero degli infarti miocardici acuti è di 443, in linea con quello del 2008. I ricoveri per rivascolarizzazione carotidea sono cresciuti di circa 30 unità, passando da 131 a 160. Tra le prestazioni più gettonate c’è quella per scompenso cardiaco congestizio con 325 ricoveri. Nel 2008 erano stati 404. Il volume di ricoveri dello scompenso cardiaco ammonta, invece, a 349. I ricoveri per ictus ischemico sono passati da 243 a 214 . Superiori ai 200 e precisamente 213 sono stati anche, nel 2015, i ricoveri per broncopneumopatia cronica ostruttiva, mentre 209 sono stati gli interventi di colecistectomia. Il numero più alto in assoluto, per fortuna, all’ospedale di Lodi, è quello dei parti. Questo numero, dal 2008 ad oggi, nonostante il calo anagrafico generale, si è mantenuto più o meno stabile. Nel 2015, infatti, i parti sono stati 1395, mentre nel 2008 erano stati 1430. Ben 409 sono state le angioplastiche: nel 2008 erano state 305. Decisamente bassi, invece, nel 2015 sono stati gli interventi per tumore. Se si escludono, come detto, quelli al seno, a far la parte del leone sono stati i 47 interventi al colon. Le altre patologie oncologiche hanno numeri più inferiori: 9 sono stati gli interventi per tumore al polmone e al rene, 16 allo stomaco e 3 al pancreas, 4 al fegato, 1 alla colecisti, 17 alla prostata, 6 alla vescica e 12 al retto, 15 alla tiroide e 23 all’utero. Anche nel secondo polo per acuti della provincia, quello di Codogno, il numero maggiore è quello dei parti: nel 2008 erano stati 733, nel 205 sono stati 617. Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 6 di 8 Pronto soccorso intasato, Fsi e pazienti in allarme di Cri. Ver. Ordine di servizio per altre 8 ore di lavoro dopo averne già fatte 8. È successo ieri, al pronto soccorso di Codogno, secondo la ricostruzione del rappresentante sindacale dell’Fsi Usae Gianfranco Bignamini. Quest’ultimo ha scritto anche alla direzione provinciale del lavoro segnalando la mancanza di personale al pronto soccorso della Bassa. Dalla vigilia di Natale il pronto soccorso di Lodi e Codogno sono presi d’assalto dai pazienti affetti da influenza e altre patologie invernali. Ieri, come il giorno prima, insieme alla denuncia di Bignamini, sono arrivate anche le testimonianze dei malati. «Sono al pronto soccorso di Codogno da 12 ore circa per un problema di bronchite di un mio zio - ha scritto nel pomeriggio un lodigiano -. In tutte queste ore ho visto infermieri che fanno turni massacranti senza possibilità di riposare. Ho assistito ad attese di ore e ore per mancanza di posti letto e di personale. Sarebbe anche ora di farsi sentire. La situazione è al limite del collasso. E non diamo la colpa al periodo dell’influenza perché la situazione è sempre più in via di peggioramento». Bignamini è d’accordo. «I sindacati - dice - hanno appena fatto un accordo per dire basta agli straordinari e adesso, grazie a un ordine di servizio un operatore deve fare 16 ore di fila. Ci sono dipendenti che hanno anche 2500, 1800, 1600 ore di straordinario da recuperare. Almeno 40 ne hanno più di 100. Sono 6 mesi che mancano 3 oss. Ne sono rimasti 2, uno oggi si è ammalato e l’unico rimasto ha dovuto fare 16 ore di lavoro. Speriamo che non succeda nulla. È assurdo». Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 7 di 8 Lettere & opinioni Non trovano un posto letto per una 98enne con la bronchite A Natale e oggi sono stata al pronto soccorso di Codogno con mia madre di 98 anni, la quale aveva forte catarro che si è poi rilevato essere polmonite. Era affollatissimo... un continuo via vai di gente che non stava bene ed aveva bisogno di cure mediche. Mando un fortissimo elogio a tutto il personale, medico e paramedico... però resta la pecca della mancanza dei posti letto in reparto. Infatti mia madre è rimasta una notte nella stanzetta del pronto soccorso con un’altra signora anziana. Oggi, pur insistendo per il ricovero, dato le sue precarie condizioni, non si è trovato un posto letto. Neppure negli ospedali limitrofi... quindi con mio rammarico è stata mandata a casa di tutta fretta pur essendo affetta da polmonite! Per liberare un posto letto mi hanno detto di curarla a casa! Trattiamo così i nostri anziani? Invece di chiudere i reparti e di tagliare sulla sanità apriamo nuovi reparti funzionanti! Paola Bertoli Codogno Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza Data: 24/05/2016 Pagina 8 di 8 Lettere & opinioni A Codogno la situazione è al limite del collasso Ho letto il vostro articolo sul discorso influenza e ricovero. Sono al pronto soccorso di Codogno da 12 ore circa per un problema di bronchite di un mio zio. In tutte queste ore ho visto infermieri che fanno turni massacranti senza possibilità di riposare. Attese di ore e ore per mancanza di posti letto e di personale. Sarebbe anche ora di farsi sentire. La situazione è al limite del collasso. E non diamo la colpa al periodo dell influenza perché la situazione è sempre più invia di peggioramento. Grazie per la cortese attenzione. Luca Ghislotti Codogno Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975