Rassegna Stampa 6 Dicembre 2016
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Rassegna Stampa 6 Dicembre 2016
Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza Data: 24/05/2016 Pagina 1 di 5 rassegna stampa 6 Dicembre 2016 IL CITTADINO • Bambini e anziani, tutti in ospedale • Cade dalle scale mobili dell’ospedale e si ferisce • Meningite, la donna ora sta meglio IL GIORNO Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 2 di 5 L’abbassarsi della temperatura ha provocato l’esplosione delle prime forme influenzali con il riacutizzarsi di alcune patologie polmonari negli anziani e la febbre alta con tosse nei più piccoli Bambini e anziani, tutti in ospedale di Cristina Vercellone Febbre alta, raffreddori emal di gola. Anche se l’influenza non è ancora esplosa, l’abbassamento della temperatura ha già provocato i suoi effetti. Soprattutto per quanto riguarda bambini e anziani. «I nostri ambulatori sono pieni - commenta il pediatra Dario Zanoncelli . Siamo passati da 13 a 2 gradi in poco tempo e inostri studi si sono riempiti di bimbi affetti da influenza. Si tratta però di forme delle vie aeree superiori. Si arriva anche a picchi di febbre a 40 gradi e presenza di tosse secca che riguarda le alte vie bronchiali. La maggior parte dei casi si risolve con antipiretico e aerosol. Serve molta pazienza: in 48 ore il problema si risolve. Oggi (ieri, ndr)ho visitato ben 25 bambini in ambulatorio, solo a 4 di loro però ho dovuto dare l’antibiotico». Il consiglio è sempre lo stesso, bere tanto e stare al caldo. Anche il reparto di medicina di Lodi ha risentito dell’arrivo del freddo.«Abbiamo avuto - spiega il capodipartimento medico oncologico Luciano Fugazza -un riacutizzarsi delle forme respiratorie e bronchitiche, nei pazienti anziani. In questi giorni abbiamo visto davvero molti anziani affetti da patologia polmonare». In Pronto soccorso la situazione, in questi giorni, è molto difficile. Alle 17.30 di ieri, nel Pronto soccorso di Lodi e Codogno, c’erano contemporaneamente oltre 60pazienti: oltre 48 a Lodi e oltre 25 a Codogno. «Sono numeri importanti - annota il primario Stefano Paglia - che danno seguito a un fine settimana pesante. Tutto lascia presagire che anche i prossimi giorni di festa saranno così. Ci stiamo avviando a contare oltre 100mila accessi all’anno in una provincia di 210mila abitanti. Noi ne prendiamo atto e facciamo il nostro lavoro. I servizi sono davvero molto utilizzati. I ricoveri sono sotto il 12 per cento,ma le persone vengono in Pronto soccorso per bisogni clinici reali, per un bisogno di salute effettivo. Non vengono per divertimento. A questo punto bisogna discutere delle risposte di salute che vengono offerte agli abitanti. La cosa che mi sento di dire èdi tenere conto che se ci sono 50 persone in pronto soccorso e noi facciamo del nostro meglio, qualche disagio è inevitabile. Sono numeri che creerebbero problemi a chiunque. È il caso di ringraziare pubblicamente tutte le persone che lavorano in pronto soccorso con passione e continuano a farlo: sono tante e sono votate a questo tipo di servizio. È un bene che le persone lo sappiano:non è un mestiere Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 3 di 5 semplice».Per Paglia però, probabilmente, il Pronto soccorso e imedici di famiglia non bastano più:«Probabilmente - annota - bisogna mettere in campo altri strumenti -. Noi chiamiamo il personale a casa quando serve e le persone si fermano oltre il loro turno. Si fa il possibile e anche l’impossibile. Basta che la temperatura scenda di qualche grado e i nostri pronti soccorso esplodono. Nonostante i numeri siano come quelli di alcuni grandi ospedali milanesi, i tempi di attesa sono inferiori. In alcuni ospedali milanesi si aspettano anche 4, 6 ore e più. Da noi succede solo raramente». Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 4 di 5 Cade dalle scale mobili dell’ospedale e si ferisce Cade dalla scala mobile dell’ospedale Maggiore, finisce in Pronto soccorso. È successo venerdì scorso a un paziente che stava percorrendo la scala mobile che collega il piano della farmacia con il centro unico di prenotazioni. L’uomo è inciampato sui gradini della scala mobile. Subito sono intervenuti i soccorritori. Non hanno dovuto fare molta strada per portarlo in pronto soccorso. L’uomo è stato sottoposto a Tac per valutare una lieve emorragia cerebrale in corso. Le scale mobili del Maggiore sono finite più volte al centro delle polemiche, soprattutto in passato, prima che venissero rallentate, a causa delle numerose cadute da parte di persone anziane. Il caso più grave è quello del piccolo, che non aveva ancora compiuto 6 anni, e che il 22 gennaio del 2014 è rimasto con il piede incastrato nel gradino. La scala mobile, posta sotto sequestro, era rimasta per molti mesi chiusa perché il manuale per la manutenzione era scritto in cinese e doveva essere tradotto. Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975 Cod.: IL.1-Mod.1 Rev. 1 MODULO Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e Servizio Accoglienza RASSEGNA STAMPA Data: 24/05/2016 Pagina 5 di 5 La 38enne è ricoverata in neurologia e si sta riprendendo dopo lo spavento delle ultime ore Meningite, la donna ora sta meglio di Cristina Vercellone Sta meglio la donna colpita dalla meningite. Trasferita dalla rianimazione, dopo la fase acuta, al reparto di neurologia di Lodi, la paziente di 38 anni sta decisamente meglio. La paziente 38enne di Codogno era stata colpita da meningite la scorsa settimana. Arrivata in pronto soccorso è stata trasferita nel reparto di Terapia intensiva coordinato dal medico Enrico Storti. Sottoposta a cure antibiotiche, già al domicilio per curare quella che sembrava un’influenza, la donna ha incominciato a migliorare. La somministrazione precoce dell’antibiotico ha reso più difficile l’individuazione della tipologia di malattia, ma i medici hanno sospettato, fin dall’inizio, che si trattasse di meningite pneumococcica. Non è stato necessario quindi, da parte dell’Ats (ex Asl), sottoporre a profilassi antibiotica tutte le persone entrate in contatto con la signora. Nelle stesse ore era scattata l’allerta anche per un altro paziente, addirittura più giovane, arrivato in Pronto soccorso con sintomi che facevano pensare a una nuova meningite. Per fortuna poi l’allarme è rientrato. Anche la donna continua a essere ricoverata, ma i sintomi sono svaniti. Il problema della meningite, in questi giorni, ha preoccupato la popolazione lombarda a causa delle due giovani studentesse dell’università Statale di Milano decedute a causa di una meningite batterica da meningococco. L’Ats della Città metropolitana ha dovuto sottoporre a profilassi ben 140 persone venute in contatto con le due giovani universitarie che frequentavano lo stesso laboratorio di chimica. La presidente dell’associazione di Casalmaiocco, “Un bacio ad azzurra”, Antonella Salimbene, sta portando avanti una battaglia a favore delle vaccinazioni contro la meningite. La sua bambina, infatti, è stata stroncata da una grave forma meningococcica. La maggior parte dei casi di meningite, sia virale che batterica, deriva da infezioni contagiose che si diffondono attraverso le minuscole gocce di liquidi provenienti dalla gola e dal naso di una persona infetta. Le goccioline possono essere trasportate dall’aria quando la persona tossisce, parla o starnutisce. Nel Lodigiano i casi di meningite sono stati oltre 17 nel 2016, con 4 decessi. Nel 2015 e nel 2013 i contagi erano stati 8 e 7 nel 2014 Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dott. Davide Archi Maurizio Pancerasa ℡ ℡ 2145 2975