Taormina. Caravaggio, Pasolini e Von Gloeden proposti in teatro

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Taormina. Caravaggio, Pasolini e Von Gloeden proposti in teatro
COMUNICATO STAMPA
Taormina. Caravaggio, Pasolini e Von Gloeden proposti in teatro dall'attoreprofessore Vittorio Sgarbi. Una lezione sul tema dell'omosessualità ripercorsa
attraverso l'arte di Caravaggio, la visione pasoliniana e le immagini di Von Gloeden,
icona del movimento gay mondiale. E' il tema di “Vade retro- L'Omosessualitàe
l'Arte”. lo spettacolo in prima nazionale proposto dalla sezione Teatro diretta da
Simona Celi domani sera (15 luglio) al teatro antico.
«Caravaggio sopporta ogni tipo di lettura - spiega da anni Sgarbi - anche quella
omosessuale: non m'importa conoscere la vita privata di Caravaggio, però mi
colpisce la sua ambiguità. Mi colpiscono quei giovani modelli, i suoi Bacco e i suoi
Giovanni Battista, allusivi e lascivi come i ragazzi fotografati da von Gloeden. Una
omosessualità intinta di cattolicesimo, come quella di Pasolini e di Testori e di altri
maledetti nostri contemporanei quali Fassbinder e Genet”.
Dei gusti sessuali di Michelangelo Merisi si occupò lungamente il suo biografo
Cardinal Francesco Maria Del Monte: “Era dotato di una singolare dolcezza di
costumi, e si dilettava della frequentazione di ragazzi "juvencularium familiaritate
delectabatur", non tanto, credo, per motivi illeciti, quanto per naturale affabilità”.
Vissuta intensamente, con atroci conflitti morali accompagnati da tentativi di
spiegazioni psicoanalitiche o da ansie di legittimazione, l'omosessualità è
ossessivamente presente in tutta la produzione di Pasolini fino a diventare, anche alla
luce degli scritti postumi, come una chiave di lettura della realtà.
Delle "scandalose" fotografie di nudi maschili del barone prussiano Wilhelm von
Gloeden scattate all'inizio del Novecento sul set di Taormina e che da qui hanno
raggiunto ogni angolo del mondo, si sa quasi tutto. “È sorprendente, le sue ingenuità
sono grandiose come prodezze” ha scritto Roland Barthes nel 1978 in un intervento
su von Gloeden presso il gallerista Lucio Amelio. E Sgarbi ripercorrerà il cammino
del barone che qui mise su una casa-atelier (ricevendo, tra gli altri, Oscar Wilde, il re
del Siam, Edoardo d'Inghilterra, Augusto di Prussia, figlio del Kaiser, Eleonora Duse,
e gli industriali Krupp. Rothschild, Morgam, Vanderbilt) e qui riposa, dal 1931,
all’ombra di un alto cipresso nel cimitero acattolico.
Caravaggio, Pasolini, Von Gloeden, tre interpreti di tre diversi moduli espressivi
dell'arte visiva portati a teatro, dunque. Didattica e intrattenimento. Sesso e
drammaturgia. Una lezione unica, uno spettacolo di cui nessuno conosce l'inizio e la
fine, la regola scenica e il percorso artistico affidato ad un affabulatore d'eccellenza
che della parola e della conoscenza profonda della sua materia ha fatto uno stile
contagioso e di grande fascino.
Il cartellone proseguirà il 17 luglio con “Cannibardo: storia di Garibaldi e della
Sicilia post-unitaria” Interpreti Massimo Ghini, Mimmo Mignemi e Vincenzo
Crivelli. Regìa di Giuseppe Dipasquale. Lo spettacolo ripercorre le tappe siciliane
della storia dell'Eroe dei due mondi attraverso alcuni brani tratti dai cinque romanzi
storici di Andrea Camilleri ("La bolla di componenda", "Il filo di fumo", "Il Birraio
di Preston", "La concessione del telefono", "Il Re di Girgenti") in cui lo scrittore di
Porto Empedocle traccia la breve parabola di un sogno, raccontando le speranze
suscitate dallo sbarco di Garibaldi in Sicilia.