È confermato lo sciopero di tutti i lavoratori dell`ATM di Milano del 15

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È confermato lo sciopero di tutti i lavoratori dell`ATM di Milano del 15
VENERDÌ
DI
15
NOVEMBRE
S C I O P E R O
TUTTI
I
LAVORATORI
ATM
Solo alcuni giorni fa, Governo, Sindacati Confederali partiti di sinistra partiti di destra ecc., chiedevano a gran voce alla Fiat di
modificare il piano industriale che non prevede lo sviluppo del settore dell'auto, mette in cassa integrazione 8.100 lavoratori,
chiude, Arese e Termini Imerese. Solo alcuni giorni fa il ministro Maroni diceva che la Fiat non doveva abbandonare lo
stabilimento di Arese. Il 5 novembre, al ministero, il ministro Maroni, anziché porre precise condizioni alla Fiat, ha accettato
tutto il piano Fiat senza nemmeno affrontare la questione della chiusura dell'Alfa Romeo di Arese e prendendo in giro i
lavoratori di Termini Imerese. Per Arese ha già dichiarato che è giusto trasferire a Mirafiori l’auto ecologica e le costruzioni
sperimentali. La Fiat chiude Arese con la benedizione del ministro della Lega.
8100 LAVORATORI NON RIENTRERANNO MAI PIÙ IN FABBRICA, E QUESTO ANCHE MARONI LO HA CONFERMATO.
8100
FAMIGLIE
SUL
La Fiat è sempre stata un avanzato “laboratorio” per tutto il
Patronato, Ad esempio:
L A S T R I C O.
MA CHE CENTRANO I TRANVIERI DI
MILANO CON LA FIAT ?
1. Mentre i Italia si parlava delle cessioni di ramo d’azienda (che
saranno liberalizzate con il ddl848), alla Fiat le avevano già fatte.
2. Quando la Confindustria cercava d’introdurre salari ed orari
diversi per gli operai adibiti allo stesso lavoro, alla Fiat li avevano
li avevano già ottenuti con gli accordi specifici per gli stabilimenti
aperti nel ,meridione, siglati dai sindacati confederali, violando
anche il divieto del lavoro notturno per le donne.
3. Mentre in Italia padronato e Governo cercavano d’inventarsi
forme di flessibilità e di riduzione dei salari, alla Fiat di Melfi,
Pratola Serra avevano già introdotto l’aumento dell’orario di
lavoro a “parità” di salario.
QUINDI, CATEGORIE E AZIENDE COMPLETAMENTE DIVERSE,
MA PER TUTTI I LAVORATORI IL TRATTAMENTO È SEMPRE LO STESSO
Nel futuro e nel destino degli operai della Fiat è preannunciato quello che
i padroni hanno e vogliono fare a tutti i lavoratori dell’ATM e di ogni altro settore.
All’Alfa di Arese (che anni fa era pubblica, poi regalata al privato Fiat), sono state prima esternalizzate le lavorazioni. Poi
sono stati creati i consorzi che fanno le stesse lavorazioni che Alfa faceva da se (es. freni, cambi ecc.).
All’ATM di Milano prima sono state esternalizzate le lavorazioni (pulizie, manutenzione, revisioni cambi e motori, mense,
guardie, rimessaggio ecc.) ed i servizi (uff. prestiti GESAI). Poi è stata trasformata in SpA. Ora, con le gare d’appalto, verranno
creati “i consorzi”che faranno (forse) lo stesso lavoro che ATM fa adesso.
OGNI TRANVIERE, OLTRE ALLA NATURALE E SPONTANEA SOLIDARIETÀ PER GLI ALTRI LAVORATORI CHE
PERDONO IL POSTO DI LAVORO, DEVONO GUARDARE IL PASSATO, IL PRESENTE ED IL FUTURO DELL’ALFA DI
ARESE COME IL MODELLO ESEMPLARE DEL PROPRIO IMMINENTE FUTURO.
SEGUE
Non basta quindi dirsi solidali a parole con gli operai della Fiat, ma occorre cominciare a mobilitarsi per
sostenerli, sapendo che appoggiare oggi gli operai della Fiat vuol dire creare dei rapporti di forza più
favorevoli anche per difendere le condizioni di tutti i lavoratori, a cominciare da quelle che ciascuno di
noi vive ogni giorno nei posti di lavoro.
In questo senso, è il segnale che devono dare i lavoratori dell’ATM di Milano, sottoposti ad un pesante
processo di esternalizzazione e ristrutturazione
È strategicamente importante che in tutta Italia, in ogni posto di lavoro, le strutture sindacali aziendali
facciano prendere coscienza ai lavoratori di questa situazione e lancino il messaggio, di partecipare
allo
sciopero del 15 novembre, dichiarato in concomitanza
con l’agitazione dei metalmeccanici dell’Alfa di Arese,
e con la manifestazione a Milano alle 9.30 in p.zza S.Babila
I licenziamenti Fiat non sono solo un problema degli operai di Arese e di Termini Imerese,
ma il preludio di un modello di sfruttamento e destrutturazione,
che anche le aziende di trasporto pubblico inseguono!
AI LICENZIAMENTI FIAT
ALLA CHIUSURA DI TERMINI IMERESE E DELL’ALFA DI ARESE
ALLA DESTRUTTURAZIONE DEL PUBBLICO SERVIZIO DI
“L’ABBAGLIO” DELLE GARE D’APPALTO
ALL’INCERTEZZA DEL FUTURO DI TUTTI I LAVORATORI DEL TPL
TRASPORTO,
ATTRAVERSO
VENERDÌ 15 NOVEMBRE 2002
STRINGIAMOCI FINALMENTE TUTTI UNITI
OGGI È PIÙ POSSIBILE CHE MAI
SCIOPERO DI TUTTI I LAVORATORI ATM
PERSONALE VIAGGIANTE
DALLE 8,45 ALLE 12,45
DAI CAPILINEA E DAI CENTRI LINEA ALLE
OPERAI E IMPIEGATI
OPERAI TURNISTI
Milano, 13 novembre 2002
8,45
SI RIENTRA IN DEPOSITO
LE PRIME 4 ORE DEL TURNO
LE UTIME 2 ORE DEL TURNO
cicl. in prop.