Rassegna Fiscale
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Rassegna Fiscale + “Bonus mobili: acquisto all’estero” Fiscal Focus www.fiscal-focus.it + “Agevolazione prima casa” Fiscal Focus www.fiscal-focus.it Informati srl 29.03.2016 Bonus mobili: acquisto all’estero tramite bonifico L’art 16-bis del Tuir prevede la detrazione delle spese collegate ad interventi di ristrutturazione a favore dei contribuenti che detengono a titolo di proprietà o altro diritto idoneo, l’immobile sul quale sono stati effettuati tali interventi; proprio a tale detrazione si ricollega il bonus mobili che prevede un’ulteriore detrazione del 50% delle spese, fino ad un massimo di 10.000, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici se collegati agli interventi di ristrutturazione. La Circolare 29/E ha precisato che l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è agevolabile solo se collegato ai seguenti tipi di interventi: di manutenzione ordinaria, di cui alla lett. a) dell’art. 3 del D.P.R. n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale; di manutenzione straordinaria, di cui alla lett. b) dell’art. 3 del D.P.R. n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; di restauro e di risanamento conservativo, di cui alla lett. c) dell’art. 3 del D.P.R. n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; di ristrutturazione edilizia, di cui alla lett. d) dell’art. 3 del D.P.R. n. 380 del 2001, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti nelle categorie precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza; di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, di cui alle lettere c) e d) dell’art. 3 del D.P.R. n. 380 del 2001, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile. Prima casa. Non ne ha diritto il coniuge assente al rogito Non ha diritto ai benefici fiscali “prima casa” il coniuge che non ha partecipato all’atto di compravendita. Ai fini dell’agevolazione, gli acquirenti coniugi, anche se in regime di comunione legale, devono esprimere entrambi al notaio la volontà di fruire delle agevolazioni fiscali e di rispettare le condizioni per accedere al beneficio. È quanto emerge dalla sentenza 561/45/16 della Commissione Tributaria Regionale di Milano. La controversia è originata dall'acquisto, con le agevolazioni fiscali “prima casa”, di un immobile abitativo da parte di due coniugi, uno dei quali non presente al momento del rogito. Con riguardo a quest’ultimo l'Agenzia delle Entrate ha revocato l'agevolazione, ritenendo irrilevante che l’acquisto fosse avvenuto in regime di comunione legale. Ebbene, l’operato dell’Ufficio è stato disatteso dai giudici della Provinciale, mentre la CTR di Milano ha condiviso l’appello proposto dall’Agenzia delle Entrate, con Via Alemanni 1, 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 E-mail: [email protected] conseguente condanna dei contribuenti al pagamento delle spese del giudizio. La decisione pro-fisco del Collegio di seconde cure è dipesa dall’adesione alla sentenza n. 1988/2015 della Corte di Cassazione. Modello Eas: il 31 marzo ultimo giorno utile per l’invio P. De Juliis “Modello Eas: giovedì 31 marzo è l’ultimo giorno utile per l’invio” in Fisco Oggi www.fiscooggi.it Le associazioni senza scopo di lucro che beneficiano delle agevolazioni ai fini delle imposte dirette e dell’Iva hanno tempo fino al 31 marzo per inviare all’Agenzia, attraverso il modello Eas, le informazioni fiscali aggiornate rispetto a quelle precedentemente comunicate. L’invio telematico può essere eseguito direttamente o tramite intermediari. Il modello Eas deve essere trasmesso in via telematica direttamente dal contribuente interessato tramite Fisconline o Entratel, oppure tramite intermediari abilitati a Entratel, entro 60 giorni dalla data di costituzione dell’ente. Nel caso in cui i dati precedentemente comunicati subiscano delle variazioni è necessario un nuovo invio, da effettuarsi entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la modifica. La scadenza in esame, dunque, prevede la comunicazione delle informazioni rilevanti per il Fisco (anche quelle non variate), necessarie al controllo dei requisiti che danno accesso alle agevolazioni (articolo 30, comma 1, del D.L. 185/2008). L’obiettivo primario è contrastare eventuali frodi e tutelare le vere forme associazionistiche. Istituiti i codici tributo per la dichiarazione di successione r.fo. “Dichiarazione di successione: ecco i codici tributo per l’F24” in Fisco Oggi www.fiscooggi.it Pronti i codici tributo per versare tramite F24 le somme dovute in relazione alla presentazione della dichiarazione di successione (risoluzione n. 16/2016). L’opportunità, che dal 1° aprile va ad affiancare l’utilizzo dell’F23 per poi diventare l’unico canale a partire dal 1° gennaio 2017, è stata riconosciuta dal provvedimento del 17 marzo 2016. Questi i nuovi "numeri", istituiti dalla Risoluzione n. 16/E del 25 marzo 2016, da utilizzare, esclusivamente nell'F24 (sezione "Erario", in corrispondenza delle somme indicate nella colonna "importi a debito versati"), in sede di presentazione della dichiarazione di successione: "1530" - Imposta ipotecaria; "1531" - Imposta catastale; "1532" - Tassa ipotecaria; "1533" - Imposta di bollo; "1534" - Imposta sostitutiva Invim; "1535" - Imposte e tasse ipotecarie e catastali (sanzione da ravvedimento); "1536" - Imposta di bollo (sanzione da ravvedimento); "1537" - Interessi da ravvedimento. Ft, imprese italiane tra le più 'cercate' in Ue da stranieri “Record di fusioniacquisizioni. Crescono gli investimenti nell’Ict” in Ansa www.ansa.it Informati srl Nel 2015 l'Italia registra un record negli accordi transfrontalieri di fusione e acquisizione. È quanto sottolinea il Financial Times in un articolo pubblicato sul suo sito, spiegando come le imprese italiane siano in Ue, "dopo la Gran Bretagna e assieme alla Francia, quelle più nel mirino delle acquisizioni straniere". Il valore di tali accordi, nel 2015, ha superato i 50 miliardi di dollari, spiega il quotidiano della City che, in un prospetto grafico, illustra il balzo registrato negli ultimi anni: nel 2014 tale valore si aggirava attorno ai 25 miliardi mentre nel 2013 non superava i venti. Al raggiungimento di tale record hanno contribuito "grandi accordi, come quella da 9 Via Alemanni 1, 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 E-mail: [email protected] 2 miliardi della Pirelli da parte della ChemChina ma anche il numero stesso di accordi, 248", spiega il Ft che, tra i fattori decisivi per il balzo del 2015, individua "l'istituzione di enti governativi e canali giudiziari dedicati agli investitori stranieri e specialisti assegnati ai grandi investitori per aiutarli a uscire da possibili difficoltà. Mentre la fiducia in un governo stabile è stato un altro fattore chiave per rassicurare gli investitori stranieri". MEF “Comunicato stampa n. 56 del 25.03.2016” in Mef www.mef.gov.it GACS: soddisfazione per la prima operazione con garanzia pubblica, decisa da B.ca Popolare di Bari Il Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan è "molto soddisfatto" per la decisione della Banca Popolare di Bari di avvalersi della Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze (GACS) varata dal Governo dopo l'intesa con la Commissione europea nell'ambito di quella che si annuncia come la prima operazione di dismissione di crediti bancari deteriorati (NPL) tramite cartolarizzazione. La GACS è stata istituita per incoraggiare gli istituti di credito a cedere crediti deteriorati e, come riportato anche nelle motivazioni della Banca Popolare di Bari per la decisione sul suo utilizzo, la sua struttura favorisce l'avvicinamento tra gli operatori dei settori che esprimono domanda e offerta. La garanzia pubblica consente infatti di ridurre il rischio per i sottoscrittori dei titoli senza peraltro che si configuri alcun aiuto di Stato. "La decisione del management della Banca Popolare di Bari segnala che la GACS è uno strumento utile per smaltire progressivamente lo stock di crediti deteriorati che limitano la capacita di sostegno del sistema bancario alla ripresa dell'economia attraverso l'erogazione di nuovo credito" ha commentato il Ministro. La GACS è uno strumento operativo che si aggiunge alle altre misure strutturali adottate dal Governo (dalle riforme sulla governance del settore bancario all'accelerazione delle procedure giudiziarie per il recupero crediti). – Riproduzione riservata – Informati srl Via Alemanni 1, 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 E-mail: [email protected] 3