1 PATATA

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1 PATATA
ortoflorofrutticoltura
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Anno V
IASMA Notizie
22.03.2006
Notiziario del Centro per l’assistenza tecnica dell’Istituto Agrario di S. Michele all’Adige
IASMA Notizie - Taxe payée/Tassa riscossa TN-CPO - Dir. editoriale: Giovanni Gius - Dir. responsabile: Michele Pontalti - S. Michele all’Adige, Via Mach 1
Aut. Tribunale TN n. 1114 del 19.02.2002 - Stampa: Esperia Srl, Lavis
PATATA
OPERAZIONI DI INIZIO STAGIONE
Terreno
Concimazione
Quest’anno il ritardo della primavera, a causa
dell’inverno freddo e nevoso, ostacola l’inizio
dei lavori in campagna: questo vale anche per la
patata, che normalmente è il primo prodotto che
viene seminato.
Va ribadito quanto sia importante un’appropriata gestione del terreno (a cominciare dalla preparazione) al fine di ottenere una buona riuscita
della coltura e con essa buone rese. Pertanto l’obiettivo sarà quello di favorire nel terreno un
giusto equilibrio tra sostanze minerali, organiche, acqua e aria: equilibrio che garantisce alle
piante il migliore habitat.
L’agricoltore dovrà perciò intervenire con le
lavorazioni scegliendo i momenti e le attrezzature più appropriate, onde evitare il compattamento e la destrutturazione del terreno.
In particolare l’operazione dell’aratura non
potrà essere fatta prima che il terreno si sia sufficientemente asciugato, dopo lo scioglimento
della neve, fino a raggiungere le condizioni di
“tempera”. Con questo intervento non si deve
andare troppo in profondità, per non portare in
superficie terreno crudo, e nello stesso tempo
interrare troppo profondamente la sostanza
organica eventualmente distribuita: in assenza di
ossigeno essa andrebbe incontro ad un processo
di riduzione con ritardo dell’umificazione e
mineralizzazione.
Nella coltivazione della patata è di fondamentale importanza un buon apporto di elementi nutritivi, garantiti in parte dalla mineralizzazione
della sostanza organica, ma soprattutto dalla
concimazione minerale.
Gli apporti dei concimi minerali come elementi
nutritivi integranti, saranno eseguiti in funzione
del tipo di varietà, del ciclo di coltivazione e
della fertilità residua.
Mediamente si ritiene che la produzione di 100
q. di tuberi asporti mediamente:
Elementi
Azoto
Fosforo
Potassio
Kg
50
25
75
Apporto di concimi in pre-semina
1) Con l’affinamento del terreno per la semina, si
procede alla distribuzione dei concimi minerali, semplici o complessi, che devono rispettare i
seguenti rapporti fra i principali elmenti:
Azoto-Fosforo-Potassio 1:2:3
Complesso tipo: 8-12-20+4
6-12-22
5-7-16
7-14-21
Tutti alla dose di 6-8 q. per ettaro
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2) Apporto di concime a base di fosforo in forma
localizzata al momento della semina: il fosforo
in questo momento ha una apprezzabile azione
di stimolo per lo sviluppo dell’apparato radicale nei primi stadi di crescita della pianta.
A tale scopo si possono impiegare i seguenti
prodotti:
perfosfato minerale al 19% di P2O5 alla dose di
2-3 quintali per ettaro;
perfosfato minerale al 35% di P2O5 alla dose di
1-1,5 quintali per ettaro;
fosfato monoammonico (MAP), contenente il
12% di azoto e il 61% di P2O5 alla dose di 70 kg
per ettaro. Per questa distribuzione occorre il
microgranulatore.
Geodisinfestazione
Il controllo di taluni insetti terricoli, quali elateridi
(ferretti, sedole, foretti…), è di fondamentale
importanza al fine di avere una produzione esente
dalle loro rosure. Per prevenire la loro pullulazione
è determinante rispettare i principi della rotazione.
In caso di prevedibile presenza di elateridi è opportuno inoltre intervenire con prodotti chimici:
a. con popolazione elevata: vanno fatti due interventi, uno in pre-semina a pieno campo e uno
alla rincalzatura;
b. quando la popolazione osservata è piuttosto
contenuta: va fatto un solo intervento, in modo
localizzato con microgranulatore al momento
della semina, come strategia preventiva.
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I prodotti geodisinfestanti consigliati sono i
seguenti:
fipronil (Regent), benfuracarb (Oncol 5G), carbofuran (Carbosip), clorpirifos (Dursban granulare, Geodinfos), diazinone (Diazol G, Geofos
D), teflutrin (Force), etoprofos (Mocap).
I geodisinfestanti vanno impiegati rispettando le
relative indicazioni riportate in etichetta, sia per
quanto riguarda il momento dell’intervento, che i
tempi di carenza.
L’importanza di un buon seme
Al momento del ritiro del seme è importante controllare che il materiale consegnato corrisponda a
quanto ordinato (varietà, classe e calibro del
seme).
Conviene aprire i sacchi e verificare anche la sanità dei tuberi-seme.
La contestazione eventuale deve essere immediata. In azienda si provvederà allo svuotamento dei
sacchi nei contenitori predisposti per la pregermogliazione.
In attesa di quest’ultima operazione i tuberi devono essere conservati al buio in luogo fresco.
La pratica della pregermogliazione (fatta 20-30
giorni prima dell’impianto), consente di:
- scartare a priori i tuberi con anomalie di germogliazione
- ritardare la semina in caso di condizioni meteo
sfavorevoli
- ottenere maggiore uniformità di emergenza
- aumentare in definitiva la produzione.
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