23 - Consiglio Regionale della Basilicata

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23 - Consiglio Regionale della Basilicata
Atlante dei funghi commestibili della Basilicata
RUSSULA VIRESCENS (Schaeffer) Fries
Cresce nei boschi di castagno e quercia, dalla fine della primavera all’autunno.
Specie comune.
Cappello largo 5-12 cm, sodo, carnoso e alquanto gibboso, prima arrotondato, poi
espanso e depresso. Cuticola grigio-verderame su fondo giallastro, screpolata in
tante chiazze poligonali. Lamelle molto fitte, fragili, forcate con qualche lamellula,
di colore crema-pallido, spesso macchiate di bruno-rossastro. Gambo bianco, a
volte macchiato di nocciola, robusto e rugoso, pieno e poi spugnoso, forforaceo in
alto. Carne spessa e alquanto pesante, bianca, a volte con iridescenze camosciorossigne. Odore grato. Sapore mite.
Spore bianche o cremine in massa, arrotondate o ellittiche, 6-9,7 x 5,2-7 µm.
Commestibile ottimo sia crudo, in insalata (in piccole quantità), sia cotto a fuoco
vivo.
Note
Si riconosce per la fine screpolatura sulla cuticola, presente già negli esemplari immaturi. Per il colore del
cappello, può essere confusa con l’Amanita phalloides (mortale) che si differenzia, però, perchè ha il
gambo munito di un anello e di una volva.
RUSSULA XERAMPELINA (Schaeffer) Persoon
var. erythropoda Pelt.
Cresce, in estate-autunno, sotto latifoglie e anche sotto conifere. Specie comune.
Cappello largo 5-12 cm, emisferico, poi espanso, a volte un po’ depresso al centro,
orlo striato a maturità. Cuticola non facilmente separabile dal cappello di colore olivastro o giallo-olivastro, o bruno o bruno-olivaceo, sempre più scura al centro.
Lamelle prima colore crema, poi, a maturità, colore nocciola, fitte, alte, bifide e fragili.
Gambo ricurvo e intozzato al piede, bianco, velato dello stesso colore del cappello.
Carne soda, biancastra o lievemente giallognola, brunastra alla pressione e spesso
per invecchiamento. Odore di gamberetti cotti o di aringa, sapore di nocciola.
Spore di color ocra pallido, ellittiche, 9-13 x 8-11 µm.
Commestibile.
Note
Questa specie é interessata da un notevole polimorfismo. In letteratura sono riportate varietà con colori e
tonalità diverse. L’entità da noi presentata é la varieta erythropoda. Si potrebbe confondere con la R. olivacea, ma se ne distingue per l’odore di aringa o di gamberetti cotti e per il sapore di nocciola.
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PSEUDOYDNUM GELATINOSUM (Scop.: Fr.) Karsten
sin. Tremellodon gelatinosum (Scopoli) Persoon
Cresce, d’estate e d’autunno, sui ceppi marcescenti di pini. Specie comune.
Cappello largo 3-8 cm, gelatinoso e traslucido, da bianco, con riflessi glauchi, al
brunasttro, di forma irregolare, anche mensoliforme, con margine sottile, lobato e
ondulato.
Aculei brevi, fitti, bianchi, gelatinosi e traslucidi.
Gambo biancastro, nullo o appena sviluppato e ricurvo.
Carne bianca con iridescenze glauche, gelatinosa ed elastica. Odore e sapore appena resinosi.
Spore bianco-cerulee, globuloso-ovali, lisce, ialine, 5-7 x 5,0 µm.
Commestibile. Si può consumare anche cruda in insalata, secondo Cetto e Pace.
Senza valore per Consiglio e Papetti.
Note
Si riconosce per avere la carne gelatinosa, elastica e traslucida con iridescenze glauche.
HELVELLA CRISPA (Scop.: Fr.) Fries
Cresce, in autunno inoltrato, ai margini dei boschi di querce. Specie comune.
Mitra irregolare, ampia 2-6 cm, formata da due o tre lobi disposti a forma di sella
rovesciata, ondulati e in parte ripiegati verso il gambo, di colore biancastro o beige
chiarissimo.
Imenio, cioè lato esterno, glabro, pruinoso, biancastro o ocra pallido.
Gambo tozzo, cilindrico, attenuato in alto e più largo alla base, con costolature e
alveoli, biancastro, poi giallognolo.
Carne esigua, ma tenace e ceracea, bianca, con odore e sapore insignificanti.
Spore biancastre in massa, ellissoidi, lisce e guttulate, ialine, 18-20 x 9-11 µm.
Commestibile, dopo lunga cottura. Tossica da cruda.
Note
Si riconosce per il colore biancastro della mitra. Si differenzia dalla H. lacunosa che ha la mitra di colore
bistro-nerastro e il gambo grigio-brunastro, dalla H. sulcata o H. lacunosa che é di colore grigio, con una
mitra a forma di sella di cavallo.
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HELVELLA FUSCA Gill.
Cresce, in tarda primavera e autunno, ai piedi dei pioppi. Specie rara
Mitra di 2-6 cm di larghezza, bruno-ocracea, a lobi adnati, da due a quattro, rigonfi,
rugolosi a forma di sella con superficie interna biancastra e finemente pruinosa.
Gambo ocraceo-pallido, solcato-costolato.
Carne tenace, senza odori particolari.
Spore ellittiche e ialine, 18-20 x 12-13 µm.
Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.
Note
Si riconosce per la mitra a lobi adnati in numero di 2 o di 4, a forma di sella e rugulosi e per la colorazione bruno-ocracea.
HELVELLA SPADICEA Schaeffer
sin. H. monachella (Scop.) Fries
sin. H. leucopus Pers.
Cresce, in primavera, su terreno sabbioso e calcareo, in genere lungo i margini dei
sentieri, sotto pioppo o nocciolo. Specie non comune.
Mitra (cappello) largo 2-5 cm, a forma di sella o divisa in tre lobi ricadenti sulla
sommità del gambo. Superficie imeniale da bruna a nerastra, con faccia opposta
biancastra, liscia, non costolata.
Gambo bianco e liscio, allargato alla base lievemente solcata.
Carne sottile, elastica, bianca. Inodore, sapore mite.
Spore biancastre, ellittiche, lisce, ialine, 18-22x10-13 µm.
Commestibile, dopo lunga cottura. Tossica da cruda.
Note
Si riconosce per il gambo bianco e liscio oltre che per la mitra a forma di sella, divisa in tre lobi. Si
potrebbe confondere con H. atra, di color grigio-nerastro, con il gambo parzialmente solcato, e con H.
lacunosa che, però, é caratterizzata da un gambo costoluto longitudinalmente.
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HELVELLA QUELETII Bresadola
sin. Cyathipodia dupaini Boud.
Cresce, in primavera, sotto pioppo, su terreno sabbioso. Specie rara.
Apotecio (cappello) 2-3,5 cm, a forma di coppa con margine prima arrotolato su se
stesso, poi aperto, bruno-fuligginoso costantemente feltrato-squamulato.
Gambo farcito, biancastro, alla sommità pruinoso e grigio-ocraceo, interamente solcato-lacunoso.
Carne bianca, ceracea e tenace. Inodore e insapore.
Spore ellittiche, ialine, monoguttulate, 17-20 x 12 µm.
Commestibile, dopo cottura. Tossica da cruda.
HELVELLA LACUNOSA Afz.: Fr.
sin. H. sulcata? Afz.: Fr.
Cresce, dalla primavera all’autunno, in numerosi esemplari, sotto pino. Specie comune.
Mitra (cappello) alta fino a 3,5 cm, costituita da una lamina suddivisa in lobi irregolari ed ondulati ricadenti sul gambo. Superficie esterna rugulosa e fertile, di colore
bistro-nerastro, con l’altra superficie, da liscia ad appena venosa, più chiara.
Gambo attenuato in basso, cilindraceo, alto fino a 6-7 cm, con molte costolature
alveolate, scanalato-anastomizzato, da biancastro a grigio-chiaro, a quasi grigionerastro.
Carne fragile, ma tenace, di consistenza quasi ceracea, biancastra o grigio-bruna.
Inodore ed insapore.
Spore ellissoidali, lisce, monoguttulate, ialine, 16-20,5 x 11-12,5 µm.
Commestibile.
Note
Si riconosce per l’altezza dell’intero carpoforo che non supera mai i 10-11 cm, il cappello a lobi irregolari,
da grigio a quasi nero, per il gambo grigiastro, irregolarmente cavernoso e profondamente scanalato-anastomizzato e per crescere sotto pino.
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HELVELLA SULCATA Afz.: Fr.
sin. H. lacunosa? Afz.: Fr.
Cresce, in estate-autunno, ai margini dei boschi di latifoglie (querce). Specie non
comune.
Cappello 3-13 cm di altezza, a sella di cavallo, formato da tre lobi regolari, rovesciati sul gambo, superficie da grigia a bruno-olivastra, quasi grigio-nerastra esternamente, più chiara, quasi bianca e venosa, internamente.
Gambo cilindrico, cavo, grigiastro con profonde costolature alveolate, bianco-grigiognole. Carne esigua, ma dura e tenace. Inodore e insapore.
Spore ellissoidali, guttulate, ialine, 17-20 x 12-13 µm.
Commestibile, dopo lunga cottura. Tossica da cruda.
Note
Si riconosce per l’altezza dell’intero carpoforo che raggiunge anche i 13 cm, il cappello formato da tre
lobi regolari e per crescere soprattutto sotto querce. Alcuni autori sinonimizzano questa specie con la H.
lacunosa che cresce sotto pino e presenta un cappello a lobi irregolari.
MORCHELLA CONICA Persoon
Cresce, gregaria o isolata, a primavera, nei boschi con presenza di pini e cespugli.
Specie non comune.
Cappello (mitra) alto 5-10 cm, brunastro, ovale o conico-ottuso, con il margine inferiore separato dal gambo da una solcatura, una sorta di vallecola orizzontale.
Alveoli piccoli, regolari e settati, delimitati da costolature spesse e nerastre.
Gambo biancastro, poi gialliccio-bruniccio, cavo e forforaceo, più corto della mitra.
Carne biancastra e fragile, ma tenace alla cottura. Odore, a volte, leggermente spermatico (secondo Mazza). Sapore grato.
Spore giallastre in massa, ellissoidali, 20-24 x 12-14 µm.
Commestibile, dopo lunga cottura. Tossica da cruda.
Note
Si riconosce perché ha la mitra ovale o conico-ottusa, gli alveoli minuti, regolari e settati, delimitati da
costolature spesse e nerastre.
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