Vento largo (36) - zig zag libri cd

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Vento largo (36) - zig zag libri cd
Vento largo (36)
presenta
“Non ci si deve ingannare: il viaggio della lettura passa molte volte attraverso strade impervie che
esigono la capacità di emozione intelligente, il desiderio di comprendere l’altro e di avvicinarsi a un
linguaggio diverso da quello delle nostre tirannie quotidiane”. (Enrique Vila-Matas)
Con l’ultimo numero del 2010 cogliamo l’occasione per augurare a tutti un buon Natale e un felice anno
nuovo. Allo Zig Zag Social Club in particolare auguriamo solo di poter(ci) ripetere la lunga e bella
esperienza di quest’anno con altrettanti incontri, libri, dischi, brindisi e applausi.
(libri)
Ian McEwan, Solar, Einaudi
Una commedia esilarante e bruciante dove ogni personaggio è una parte a sé del romanzo. A partire dal
crepuscolare Michael Beard, premio Nobel della fisica dal presente annoiato e autoindulgente a Tom
Aldous, suo aitante discepolo che nutre verso l’energia solare una devozione quasi religiosa, le loro gesta
tradiscono, con l’irreverenza che ricordavamo propria di Ian McEwan, le inquietudini come le banalità dei
nostri tempi moderni.
Keith Richards, Life, Feltrinelli
Dall’infanzia tra le macerie e la polvere di Londra, un’educazione “fisica” nelle strade a diventare il leader
(con Mick Jagger, of course) della più grande rock’n’roll band del mondo, l’autobiografia di Keith Richards è
una rocambolesca dichiarazione d’amore per la musica, il blues, la chitarra e i Rolling Stones. Senza
reticenze, con una punta d’ironia e fedele ad uno stile che è leggenda: la storia del rock’n’roll.
Richard Brautigan, Pesca alla trota in America, Isbn
Surreale, comico, tagliente, visionario e lucidissimo nello stesso tempo Pesca alla trota in America il capolavoro
di Richard Brautigan è diventato ormai un classico assoluto che, “viaggiando da un bel nome all’altro”,
arriva ad una nuova, doverosa ed elegante ristampa che gli rende onore. Indispensabile, anche solo per
capire quell’America che, anche per noi “è spesso soltanto un luogo della mente”.
Don Winslow, La lingua del fuoco, Einaudi
In apparenza Jack Wade fa un lavoro da travet, essendo perito per una compagnia di assicurazioni
californiana, ma trattandosi di un altro, ottimo romanzo di Don Winslow si può star certi che “il fuoco” bruci
davvero. Basta spulciare un po’ nel passato di Jack Wade e si riscopre la tensione che avevamo già scoperto
con Il potere del cane (il suo capolavoro), L’inferno di Frankie Machine e La pattuglia dell’alba.
Giuseppe Marcenaro, Libri, Bruno Mondadori
Le “storie di passioni, manie e infamie” (come recita il sottotitolo) celate nei “libri” vivono la stessa fragile
essenza della loro provvisoria “casa”. I libri sono oggetti strani, imprevedibili, che non vivono di vita propria
eppure nel silenzio, magari con un filo di polvere, costruiscono la nostra identità perché una biblioteca
privata è sempre “l’autobiografia del suo proprietario”. E questo è un libro prezioso per capirli.
(dischi)
Afrocubism, Afrocubism, World Circuit
AfroCubism è l’altra metà incompiuta di Buena Vista Social Club. Il progetto originale prevedeva l’incontro tra
musicisti di Cuba e del Mali che però, per qualche strano motivo non arrivarono mai e il caso volle che da
mezza idea saltarono fuori i fuochi d’artificio di Buena Vista Social Club. Anni dopo i protagonisti si ritrovano a
scandagliare le comuni radici. Tra tradizione e improvvisazione, grande musica e la magia dell’incontro.
Splendido.
Ray Charles, Ray Rare Genius, Concord Records
Avrebbe compiuto ottant’anni e invece il regalo di compleanno (postumo) ci arriva dal suo passato: una
manciata di incisioni rimaste fin qui inedite e riscoperte per l’occasione in una bella confezione. Il termine
“genio” qui non è sprecato e questa selezione dai suoi archivi ha anche un suo valore retrospettivo,
comprensivo, tra l’altro, di duetto con Johnny Cash.
Autori Vari, How Many Roads: Black America Sings Bob Dylan, Ace Records
Già presentata in anterprima da Gianni Del Savio nel corso dell’omaggio di Zig Zag a Bob Dylan, questa
bella raccolta comprende venti versioni di altrettante canzoni dylaniane interpretate da musicisti
afroamericani tra cui gli Staple Singers, Solomon Burke, i Neville Brothers, Nina Simone, Howard Tate,
Gary US Bonds. Ottima la selezione dei brani, sempre pregevoli le interpretazioni. Da tenere in
considerazione.
Neville Brothers, Warfield Theatre San Francisco, LA 27-02.1989, Universal
Giusto a ridosso dell’uscita del loro capolavoro, il cosmopolita Yellow Moon (senza esitazioni, uno dei
dischi più importanti degli ultimi trent’anni), i Neville Brothers tennero uno show al Warfield Theatre
di San Francisco, ospitati da Bill Graham. In una cornice storica brillarono, trascinanti e grandiosi, con
una selezione di canzoni conclusa, solo per dirne una, da One Love di Bob Marley. Strepitosi.
Giant Sand, Blurry Blue Mountain, Fire Records
Alla fine, dura chi resta ed è una regola che si applica in modo spontaneo ai Giant Sand, gruppo che, pur
da una prospettiva distante e marginale, si è ritagliato una storia molto influente e un’identità precisa
attorno al suo deus ex machina, ovvero Howe Gelb. Sonorità rarefatte, ballate asciutte e desertiche,
grandi atmosfere: proprio come succedeva giusto 25 anni con l’esordio dei Giant Sand, Valley Of Rain.
(promemoria)
Vento largo e lo Zig Zag Social Club vanno in (meritata) vacanza. Il primo appuntamento utile (anzi,
utilissimo) sarà sabato 22 gennaio 2011 quando, oltre a presentare il programma degli incontri del prossimo
anno (ne abbiamo fino a settembre) sarà con noi il grande bluesman Angelo “Leadbelly” Rossi.
Vento largo è la newsletter di Zig Zag, libri, dischi, incontri e altro ancora
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