Vento largo (65) - zig zag libri cd

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Vento largo (65) - zig zag libri cd
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Vento largo (65)
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze. (Daniel Pennac)
Per Zig Zag è stata una brevissima estate perché gli incontri, programmati e non, sono andati avanti fino a
luglio inoltrato ed è con piacere che con il numero sessantacinque di Vento largo ricominciamo gli
appuntamenti. Le proposte per la seconda parte dell’anno saranno rese note a partire da sabato 21
settembre, intanto ecco i nostri suggerimenti per salutare l’estate. Buon ascolto e buona lettura.
(libri)
Dara Horn, Tutte le altre sere, 66thand2nd
E’ il 1862 e la guerra di secessione è ormai penetrata a fondo nel tessuto umano e geografico dell’America,
rivelando “una vasta landa selvaggia e vuota” che Jacob Rappaport si vede costretto ad attraversare. Per
dirla con la voce di un grande (grandissimo) poeta, Wallace Stevens, “la guerra è solo una parte di una
totalità in tumulto” e Tutte le altre sere sembra la naturale estensione, ben calibrata, di quel lucido (e
purtroppo sempre attuale) verso. Un ottimo romanzo.
Stephen King, Joyland, Sperling & Kupfer
Quello che chiede Stephen King mentre si entra in Joyland è di sentire qualcosa, più che di leggerlo. Per
questo, anche se comincia come una rock’n’roll fantasy e poi si sviluppa con la luce di un b-movie, con un
gran finale che è a sua volta un cliché, va aggiunto che l’intenzione arriva intatta fino in fondo all’epilogo.
Una favola moderna capace persino, en passant, di non dimenticare il sassofono di Clarence Clemons nelle
battute conclusive. Tempo di lettura: una notte con temporale (obbligatorio), tuoni e fulmini compresi nel
prezzo.
Michael Chabon, Telegraph Avenue, Rizzoli
Non sarà difficile riconoscersi nel piccolo universo del Brokeland Records, il negozio di dischi (solo vinile)
attorno a cui gravita l’affollato mondo di Telegraph Avenue, che comprende persino il futuro presidente degli
Stati Uniti d’America. Una moltitudine di vite intrecciate dalla nostalgia per un tempo in cui i rapporti erano
meno virtuali e più solidi e raccontato con frizzante entusiasmo e non senza una punta di amarezza da
Michael Chabon.
Arturo Pérez-Reverte, Il tango della Vecchia Guardia, Rizzoli
Molto tempo prima, Max Costa, autista di professione, aveva incontrato su un transatlantico Mecha
Inzunza, ammaliate consorte di un temerario musicista deciso a sfidare Ravel e il suo Bolero. Tra i due
comincia una danza di passioni, di emozioni, di sotterfugi che attraversa metà del ventesimo secolo e
bordeggia lungo i mari amati da Arturo Pérez-Reverte con la consueta e ben nota eleganza e con un tocco di
raffinatezza in più.
Edna O’Brien, Ragazze di campagna, Elliott
Se Philip Roth l’ha definitiva “la più grande scrittrice vivente in lingua inglese”, vale la pena di cominciare a
conoscerla con il romanzo del suo esordio: è il 1960 quando Ragazze di campagna apparve per la prima volta e
le gesta di Caithleen e Baba, ansiose di vivere la propria vita oltre la bucolica campagna irlandese,
scatenarono un putiferio. Da riscoprire, anche perché la sua forza è più attuale che mai.
(dischi)
The Del-Lords, Elvis Club, Lakeside Lounge Records
Elvis Club è una sorpresa perché se al ritorno Del-Lords manca l’impeto (irripetibile) di Based On A True Story è
vero che suonano in stato di grazia attraversando territori conosciuti e non: la poesia di Flying, la confessione
di All My Life e quella Everyday scritta con Dion che non può non ricordare Buddy Holly ed è suonata
pensando di essere gli Heartbreakers, la semplicità di Silverlake, le chitarre hendrixiane di Me And The Lord
Blues. Puro, semplice rock’n’roll, alla grande.
Ry Cooder, Live In San Francisco, Nonesuch
Misuratissimo nelle sue esibizioni, dove alla quantità ha sempre preferito la qualità, Ry Cooder si è
concesso due notti magiche al Great American Music Hall di San Francisco, tornando così dove aveva
registrato, in un altro secolo, Show Time. In questa occasione si fa accompagnare da due gruppi: i
Corridos Famosos (tra cui Flaco Jimenez alla fisarmonica) e i fiati messicani della Banda Juvenil.
Repertorio scelto rara attenzione e musica di gran classe. Imperdibile.
Valerie June, Pushin’ Against A Stone, Pias
E’ il suo quarto lavoro, ma è quello che la sta rivelando al mondo intero: un po’ ci mette del suo Dan
Auerbach dei Black Keys, un po’ Kevin Augunas (uno dei produttori più in voga del momento), sta di
fatto che Valerie June mostra una conoscenza profonda tradizioni musicali americane e sa come
interpretarle, rinnovandole, con una grazia tutta sua. Una delle scoperte di quest’anno.
Over The Rhine, Meet Me At The Edge Of The World, Great Speckled
Nuova, affascinante puntata della lunga saga degli Over The Rhine che approfondiscono il lato più
intimista e acustico della loro musica facendosi aiutare da un team di musicisti di altissimo livello tra cui
Jay Bellerose e Patrick Warren, Eric Heywood, Jennifer Condos, Aimee Mann e Van Dyke Parks.
Grandi atmosfere, disegnate dalla rarefatta produzione di Joe Henry, ormai parte integrante del sound
degli Over The Rhine.
Aa. Vv., Sing Me The Songs: Celebrating The Works of Kate McGarrigle, Nonesuch
L’omaggio voluto dai figli, Rufus e Martha Wainwright, e dalla sorella Anna con cui Kate McGarrigle si
muoveva in coppia, dai palchi di Londra e New York approda a un doppio album che non è solo
celebrativo, ma in qualche modo riscopre un panorama musicale intenso e in gran parte incontaminato.
Partecipano nomi illustri come Norah Jones, Richard Thompson e Emmylou Harris ma anche tanti
colleghi e compagni di viaggio da scoprire, tutti prodotti con la ben nota discrezione da Joe Boyd.
(promemoria)
Gli appuntamenti dello Zig Zag Social Club riprendono sabato 21 settembre, ore 17.30 con la presentazione
del programma dei prossimi incontri e con il ritorno graditissimo di Angelo Leadbelly Rossi. Vi aspettiamo!
Vento largo è la newsletter di Zig Zag, libri, dischi, incontri e altro ancora
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