Vento largo (45)
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Vento largo (45)
presenta Vento largo (45) “Dire addio a un libro è come salutare per sempre un amico che parte”. Octavio Paz citato da Jesus Marchamalo in Toccare i libri (Ponte alle Grazie). Solo due parole per presentarvi i nostri antidoti alle crisi e ai disastri: qualche buon libro, il potere della musica e un paio di amici che ci verranno a trovare. Non sarà la rivoluzione, ma a volte basta una boccata d’aria. Buona lettura, buon ascolto. (libri) Stefan Merrill Block, La tempesta alla porta, Neri Pozza Con un tono accorato e nello stesso tempo lineare e limpido, da consumato storyteller, Stefan Merrill Block riesce a ricostruire il legame indissolubile e inevitabile tra Frederick e Katharine. Un po’ agendo sulla realtà delle cronache e un po’ raccordando i frammenti con l’astuzia della fiction La tempesta alla porta traccia una solida (e non facile) linea tra arte, la cosiddetta normalità e follia, e lo fa persino con tutta una sua particolare grazia. Varujan Vosganian, Il libro dei sussurri, Keller Così lo stesso Varujan Vosganian presenta Il libro dei sussurri: “Si tratta prima di tutto della tragedia del popolo armeno, ma anche della tragedia del popolo romeno, di tutti coloro che hanno subito la storia, invece di viverla. Tutti i personaggi sono reali, gli accadimenti che hanno vissuto sono reali e proprio per questo Il libro dei sussurri appare così inverosimile, proprio perché è reale”. Un libro forte, e importante. Alice Munro, Troppa felicità, Einaudi Narratrice che vede nella scrittura una forma “più simile a una mano che acciuffi qualcosa nell’aria che alla costruzione di storie” Alice Munro mette nei suoi racconti una tale passione (con la sua visione per il dettaglio, per il legami dei suoi personaggi e il senso del ritmo) che, come si legge anche in Troppa felicità, “idee e fatti assumono una forma nuova, appaiono attraverso lamine di limpida intelligenza”. Proprio così. Christos Tsiolkas,!Lo schiaffo, Neri Pozza E’ un barbecue variopinto e cosmopolita dove la giornata sembra scorrere senza intoppi tra una birra e l’altra. Invece basta un piccolo incidente, Lo schiaffo, appunto, per disintegrare la patina delle apparenze e scuotere il fragile e composito equilibrio. Con una scrittura limpida e puntuale, Christos Tsiolkas coglie lo spirito e le contraddizioni dei tempi che viviamo. Consigliato. Andrea Molesini, Non tutti i bastardi sono di Vienna, Sellerio La disfatta di Caporetto, il rovescio fatale delle illusioni, il nemico ospitato in una villa dove al tormento di una famiglia si aggiunge il dramma di una storia sanguinosa perché, come dice uno dei protagonisti, “la guerra è assassinio, sempre” e la distinzione tra chi sta da una parte e chi sta dall’altra della trincea sfuma nella comune disperazione. (dischi) Joe Henry, Reverie, Anti Un disco di dettagli che si attaccano alle canzoni con una cura maniacale, piuttosto articolato (si tratta di quattordici canzoni) e che nella sua costituzione suggerisce un ascolto molto, molto attento e partecipato. Joe Henry e i suoi musicisti (oltre al batterista Jay Bellerose, Keefus Ciancia al pianoforte, David Piltch al contrabbasso), le finestre aperte, la passione per il jazz e niente altro. Grande musica. Ryan Adams, Ashes & Fire, Sony Dopo una serie disordinata ed estemporanea di dischi caotici, Ryan Adams torna alla sublime qualità dei suoi migliori episodi: la formula scelta dallo storico produttore Glyn Johns ruota attorno alle ballate con ampio dispendio delle chitarre acustiche e un Benmont Tench alle tastiere più ispirato che mai. In breve, per una volta Ryan Adams fa un po’ meno il Ryan Adams e confeziona uno dei dischi più ispirati di quest’anno. Tom Waits, Bad As Me, Anti Con un titolo che puzza di autobiografia, il ritorno di Tom Waits sembra ripercorrere idealmente la sua lunga e densa carriera musicale. Magari non c’è niente di nuovo, ma dalle ballate in omaggio alla Beat Generation agli episodi più rumoristi degli ultimi tempi in Bad As Me c’è tutto lo spettro dei suoni e delle idee del Tom Waits che conosciamo e soprattutto quel miracolo di voce che lo rende unico e geniale. Ella Fitzgerald, Best Of The BBC Vaults, Universal Un’ottima selezione delle apparizioni di Ella Fitzgerald alla BBC, CD e DVD compresi nel prezzo. Bravissima in tutte le soluzioni, canta con l’orchestra, con il Tommy Flanagan Trio, negli studi televisivi e dal vivo, con un calore indimenticabil e una tecnica eccezionale che le consente di passare da uno stile all’altro senza soluzione di continuità. Da sentire e risentire, vedere e rivedere il duetto con Joe Pass alla chitarra al Ronnie Scott di Londra. Grandissima lei, e pure lui. The Walkabouts, Travels In The Dustland, Glitterhouse Un disco di rarefatta bellezza e di grande intensità. Travels In The Dustland richiede un processo di ascolto e di lettura molto accurati perché sono moltissimi gli spunti di riflessione che evoca, a partire da quella polvere in cui ormai siamo costretti a frugare giorno per giorno. Dal deserto americano a quello africano, un lungo viaggio che rinnova e continua l’infinita storia dei Walkabouts. (promemoria) Un’occasione imperdibile: Gaetano Liguori sarà ospite dello Zig Zag Social Club sabato prossimo, 5 novembre. Altrettanto degna di nota la chiusura (per quest’anno) dello Zig Zag Social Club affidata a Evasio Muraro che il 12 novembre presenterà alcune delle canzoni del nuovo disco previsto per l’autunno del prossimo anno. Non mancate! Vento largo è la newsletter di Zig Zag, libri, dischi, incontri e altro ancora via della Libertà 10, San Donato Milanese (Mi), 02/5272125 www.zigzaglibricd.com www.zigzaglive.blogspot.com