cambio gestione del cimitero
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cambio gestione del cimitero
Acri, Luzzi, Bisignano, Montalto e Valle Crati Giovedì 10 settembre 2009 Bisignano. Chiesta la tempestiva soluzione del problema. La solidarietà dell’assessore Algieri Area industriale senza telefoni Linee guaste da quattro giorni, malcontento tra imprenditori e lavoratori di ERMANNO ARCURI BISIGNANO - Meno male che esistono i telefonini. E' questa l'espressione sconsolata di titolari d'azienda che sono ubicate nella zona industriale di Bisignano, che da giorni sono senza telefoni e che lamentano la mancata riparazione della linea telefonica nella zona interessata dal disservizio interessata. A prendere posizione a favore delle aziende, l'assessore comunale Andrea Algieri, che denuncia la superficialità nell’affrontare e risolvere i problemi e l'importanza che, invece, hanno tutte le aziende che danno lavoro e che operano nella zona industriale di Bisignano. Purtroppo, non sono solo questi gli atavici problemi da risolvere, più volte anche Mario Petramale, presidente del Consorzio Cratilia, ha manifestato pubblicamente con quanta disinvoltura le istituzioni non prendano a cuore la risoluzioni di situazioni che le stesse aziende non sono in grado di affrontare da sole. Alle molteplici problematiche, da qualche giorno si è Una veduta di Bisignano aggiunta anche quella di non poter comunicare attraverso la linea telefonica fissa, ciò significa non ricevere fax o posta elettronica, dialogare con fornitori e consumatori: tutte operazioni che ormai sono diventati servizi vitali per aziende che comunicano non solo con il territorio in cui operano, ma anche con enti e altre imprese distribuiti in luoghi distanti e all'estero. Da quattro giorni i telefoni non squillano più, spiega l'assessore Algieri, egli stesso impiegato in una del- le più importanti ditte che lavora l'acciaio nell'area industriale bisignanese. Il problema, comunque, aggiunge l’assessore, è anche quello di avere più rispetto dei lavoratori dell’area industriale di Bisignano, che non sono da considerare di serie b. Lavoratori che alla pari degli altri si impegnano a produrre per far crescere le aziende della zona. Per questo bisognerebbe al più presto porre rimedio all'acqua che manca, alla rete fognante non collegata, alle strade spesso piene di buche di grosse dimensioni, all'illuminazione pubblica carente, sembra di descrivere un posto del terzo mondo. Alle difficoltà di produzione e di commercializzazione, commenta ancora Algieri, che una azienda deve superare quotidianamente, non si può sommare e tollerare la mancanza di comunicazione con l'esterno, che può danneggiare in modo irreversibile le commesse in essere o quelle da trattare. Una situazione che porta sia i titolari sia le maestranze a protestare con forza contro problemi che da altre parti non esistono affatto. L’illuminazione passa sotto la competenza del Comune Cambi di gestione al cimitero di ROBERTO GALASSO LUZZI - E' scaduto nei giorni scorsi il contratto stipulato tra il Comune di Luzzi e la ditta I.L.V.C. di Potenza che per diversi anni si è occupata della gestione del servizio inerente l'impianto elettrico votivo nel cimitero cittadino. A darne notizia alla popolazione è l'amministrazione comunale di “Palazzo Vivacqua”, guidata dal sindaco Manfredo Tedesco, che, attraverso l'ufficio tributi, ha disposto il censimento di tutte le utenze elettriche cimiteriali. Il primo cittadino e l'assessore al ramo, Francesco Vivacqua, invitano, quindi, i cittadini, titolari di contratto per l'illuminazione votiva, a recarsi presso l'ufficio tributi muniti di copia del contratto concernente l'attivazione delle utenze nonché l'ultima bolletta di pagamento. Il Comune, infine, avvisa che per qualsiasi esigenza inerente all'illuminazione votiva, ivi comprese nuove utenze, i cittadini possono rivolgersi all'ufficio tributi nei giorni di lunedì (ore 8-11), martedì e mercoledì (8-14), giovedì (8-14/16-18) e venerdì (8-12). Il cimitero di Luzzi A Montalto “Indimenticabili momenti” Serata di spettacolo e di solidarietà verso l’Abruzzo MONTALTO UFFUGO - Un numeroso pubblico ha assistito, nella villa comunale di Taverna, alla manifestazione “Indimenticabili momenti”. La kermesse, di musica, danza e intrattenimento ideata da Antonio De Luca e organizzata dall'assessorato allo Spettacolo diretto da Ilaria Dima, quest'anno ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare il pubblico presente attraverso una raccolta di fondi a favore dei terremotati dell'Abruzzo, con la collaborazione dell'Umpli. La manifestazione, la cui conduzione è stata affidata all'impeccabile Dante Zardi, ha avuto come fulcro l'esibizione di Biagio Izzo. Il comico napoletano ha strappato ai presenti risatee applausie siè intrattenuto piacevolmente in una discussione con il sindaco di Montalto Ugo Gravina. Sul palco, la cui scenografia è stata curata da Gianluca Pizzichemi, si sono alternate le esibizioni dei ballerini della compagnia Amid di Montalto, della compagnia di Hip hop Fra-menti e le sfilate di moda affidate a varie boutique della zona. In evidenza gli abiti da sera di Brunella Abate, le ultime tendenze della World fashion di Francesco Chiappetta, le collezioni di Intimo Inn e i gioielli di Autieri, tutti negozi ubicati a Tavernadi Montalto. A concludere la sfilata di abiti da sposa di Davide Maida titolare di Prima fila presso il Metropolis di Rende. Adaprire lospettacolotanti bambini con i palloncini bianchi simbolo di purezza e di speranza e la voce della giovanissima (5 anni) Michela Perri che ha partecipato alle selezioni dell'Antoniano. Il sindaco Gravina a fine manifestazione ha sottolineato come «la cultura deve essere il nostro biglietto da visita per il turismo. A breve inaugureremo il museo dedicato a Leoncavallo e apriremo una scuola di liuteria. Il nostro impegno è quello di rendere Montato una cittadinachesia unpuntodiriferimento culturale. Inoltre cercheremo di potenziare i servizi e le infrastrutture». E sulla serata dedicata alla solidarietà il sindaco annuncia una nuova iniziativa: «saremo partner di una trasmissione Rai organizzata dall'Unicef». tiz. a. Il liceo scientifico Acri, dopo 4 anni riapre il nuovo liceo scientifico di PIERO CIRINO ACRI - Dopo quattro anni oggi riapre il nuovo istituto del liceo scientifico di Acri. Era stato inaugurato da poco, quando ci si accorse che da quelle parti passava una linea elettrica dell'alta tensione. Alunni e genitori fin dall'inizio decisero che lì, con quella spada di Damocle sulla testa, non ci sarebbero stati. Non mancarono le manifestazioni di protesta contro chi aveva permesso quello scempio. Nel frattempo è stata trovata una sistemazione provvisoria e, secondo molti, impropria, nelle stanze del palazzo Sanseverino-Falcone. E' la stessa struttura che ospita il museo civico dai arte contemporanea “Silvio Vigliaturo”, la sala consiliare del consiglio comunale e numerose manife- stazioni culturali. Parallelamente si è cercato di risolvere alla radice il problema, attraverso la rimozione dei tralicci, anche se i coefficienti venuti fuori dagli esami eseguiti non dimostravano in maniera inoppugnabile un pericolo per la salute di alunni e docenti. In ogni caso, è meglio non correre rischi, così si è deciso di fare qualcosa. E qualcosa l'ha fatta la Provincia di Cosenza, che si è accollata un problema delle cui cause non era affatto responsabile. Il riconfermato presidente dell'ente, Mario Oliverio, nella scorsa estate, durante la campagna elettorale, promise che comunque il potenziale pericolo sarebbe stato rimosso per l'inizio del nuovo anno scolastico. e Così è stato, con il nuovo liceo che potrà finalmente ospitare gli studenti. Acri. Risorse al Comune, all’ente montano e alla fondazione Padula Per la cultura 130mila euro I finaziamenti assegnati dalla Regione tramite i fondi Por ACRI - Pioggia di euro sulla cultura acrese, almeno sulle iniziative per le quali era stato richiesto un finanziamento. L'occasione l'ha fornita un bando regionale che attingeva direttamente ai fondi Por. Nella graduatoria delle richieste ammesse il centro presilano figura con tre enti: il Comune, la comunità montana “Destra Crati” e la fondazione culturale “Vincenzo Padula”. I finanziamenti ottenuti fanno riferimento a iniziative comprese tra luglio e dicembre di quest'anno. Il programma in realtà è triennale, ma questa prima tranche di finanziamento, in una forbice che va dal 40 al 70%, fa riferimento unicamente all'anno in corso. Per i prossimi si vedrà. L'amministrazione comunale si è vista riconosciuto il 40% del totale del progetto presentato alla Regione Calabria, cioè 69 mila e 700 euro. Le iniziative in questione si riferiscono, nello specifico, all'Estate Acrese, alla rassegna AmphiteAcri e al Premio “Giuseppe Antonio Arena”, che si terrà entro fine anno. La fondazione “Vincenzo Padula” ha invece ottenuto circa 36 mila euro, il 40% di quanto richiesto, per finanziare il Premio omonimo, in calendario nella prima settimana di novembre, con un programma decisamente ambizioso e nomi di grande Il Palazzo di città di Acri richiamo. La comunità montana “Destra Crati” si è vista finanziare il 40% delle sue richieste, che corrisponde a una cifra di circa 25 mila e 600 euro. Questi soldi finiscono nei costi di gestione di eventi musicali e del festival Arbereshe. Tutto sommato, anche dandosi un'occhiata intorno, ci si rende conto che Acri non è affatto rimasta insensibile al richiamo della Regione e ha raccolto una cifra non indifferente. Se è vero che sulla cultura si deve puntare, e la si deve rendere obiettivo primario di chi amministra, è altresì vero che non la si può fare con i fichi secchi. Ad Acri, attraverso questo bando regionale, arriveranno poco più di 130 mila euro per finanziare parzialmente attività che, nella maggior parte dei casi, sono già state svolte. L'auspicio è che per i prossimi due anni si possa migliorare, perché significherebbe che Acri avrà presentato un programma di iniziative culturali di tutto rispetto. p. c. 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