progetto ed sex sett 06 b

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progetto ed sex sett 06 b
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SERVIZIO MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’ E DELLO SPORT
“IO E L’ALTRO.
ALLA SCOPERTA DEL PIACERE DI
CRESCERE”
Progetto di educazione
alla sessualità e all’affettività
per la scuola secondaria di primo grado
Rev. 00 settembre 2006
PROGETTO DI EDUCAZIONE
ALLA SESSUALITA’ E ALL’AFFETTIVITA’
PREMESSA
Nella tappa di crescita che va dagli 11 ai 14 anni, i ragazzi vivono un periodo di profondi e continui
cambiamenti, sia a livello fisico, per il sopraggiungere della pubertà, sia a livello psicologico, nella
ricerca di nuove forme di autonomia e distacco dall’ambito familiare.
E’ pertanto nella scuola secondaria di primo grado che emergono le prime problematiche legate allo
sviluppo della sessualità e dell’affettività, a cui i docenti si trovano a dover rispondere.
La ASL Città di Milano propone pertanto alle scuole un percorso articolato di educazione sessuale
ed all’affettività, da attuare in collaborazione con i docenti.
Tale progetto vuole rappresentare una occasione di informazione, riflessione, confronto sul tema
della crescita adolescenziale: si parla dei cambiamenti psicofisici della pubertà, delle nuove
modalità di relazione e del ruolo sociale legato all’identità di genere.
DESTINATARI
- alunni e docenti della terza classe della scuola secondaria di primo grado.
OBIETTIVO GENERALE
- promuovere un atteggiamento positivo e responsabile nei confronti della sessualità e della
propria salute.
OBIETTIVI SPECIFICI
- proporre agli alunni una riflessione sulle modificazioni psico-fisiche della pubertà
- favorire negli studenti la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima
- stimolare la consapevolezza delle modalità relazionali positive da attivare con i coetanei,
ponendo in evidenza gli atteggiamenti errati legati a pregiudizi e/o informazioni scorrette
- fornire informazioni semplici ed esaurienti su anatomia e fisiologia dell’apparato riproduttivo e
sulla maturazione sessuale
- fornire informazioni di base sulla contraccezione e sulla prevenzione delle malattie
sessualmente trasmesse
- proporre una riflessione sui modelli culturali legati all’identità di genere e di ruolo e su come si
sono evoluti nel tempo; aumentare la capacità critica nei confronti di messaggi pubblicitari a
sfondo sessuale
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METODOLOGIA
Il progetto si propone di promuovere una riflessione e un approfondimento sul tema dell’educazione
sessuale svolto nelle scuole come stabilito dai programmi ministeriali. La proposta si basa sul
coinvolgimento e l’attivazione dei docenti, che vengono contattati dagli operatori sanitari, per
definire insieme un percorso educativo da realizzare con gli alunni delle loro classi. Il percorso
proposto, suddiviso in unità didattiche, permette ai docenti di sperimentare con i ragazzi
l’apprendimento attivo e stimola la riflessione e la discussione di gruppo. Queste attivazioni
permettono ai docenti di incrementare negli alunni delle competenze trasversali che sono alla base
dei comportamenti e delle relazioni che aiutano ad assumere un atteggiamento positivo e
responsabile nei confronti della sessualità e della propria salute.
FASE PRELIMINARE ( OTTOBRE – DICEMBRE )
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presentazione del progetto alle scuole secondarie di primo grado che hanno aderito
incontri di approfondimento e formazione con i docenti interessati per una condivisione degli
obiettivi e della metodologia del progetto e per concordare i tempi e i modi di una integrazione
tra programma curricolare e intervento ASL. Verranno coinvolti i docenti delle varie materie, ai
quali si richiederà una presentazione della classe e delle possibili problematiche per valutare le
modalità di intervento più adatte
presentazione del progetto ai genitori degli alunni da parte del consiglio di classe, con la
disponibilità del personale sanitario a partecipare
FASE OPERATIVA ( GENNAIO - MAGGIO )
-
-
nelle classi, i docenti, trattano i temi inerenti lo sviluppo psico-fisico dell’età evolutiva,
ciascuno secondo la propria materia e la programmazione didattica pluridisciplinare, attuano
inoltre le attivazioni proposte dal progetto
preparazione da parte degli alunni di domande, curiosità, argomenti da approfondire in uno o
due incontri con il personale sanitario ASL
gli operatori sanitari saranno disponibili ad incontrare nella scuola, a distanza di qualche
giorno, singolarmente o a piccoli gruppi, gli alunni per un eventuale confronto personale.
FASE DI VALUTAZIONE ( GIUGNO - SETTEMBRE )
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valutazione di processo: quante scuole e quante classi hanno aderito al progetto; quanti docenti
hanno partecipato agli incontri con gli operatori sanitari e hanno effettuato le attivazioni in
classe
valutazione di gradimento: distribuzione agli alunni di un questionario (da somministrare
all’ultimo incontro) per rilevare il grado di interesse suscitato dagli argomenti trattati, la
chiarezza del linguaggio usato e delle spiegazioni. Verrà distribuito ai docenti e agli operatori
sanitari un questionario di valutazione sul progetto svolto.
incontro con i docenti coinvolti nel progetto per la valutazione dei risultati dei questionari e per
un giudizio sul lavoro svolto.
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PROPOSTA DIDATTICA
Si intende privilegiare una metodologia di tipo interattivo per consentire agli alunni di partecipare e
interagire, lasciando spazio alla ricerca e curiosità personale. Attraverso la proposta di attivazioni e
di lavori di gruppo si sollecitano interesse e motivazione al fine di creare un clima di dialogo e di
rispetto reciproco, per salvaguardare la sensibilità e la personalità di ciascuno.
Per gestire positivamente questi incontri è necessario che gli adulti presenti, docenti e operatori
ASL, evitino qualsiasi atteggiamento di tipo giudicante o indicazioni comportamentali prescrittive,
ponendosi come riferimento e guida nella ricerca e acquisizione delle informazioni, nello
svolgimento delle attività e nelle fasi di discussione e riflessione. La realizzazione del progetto offre
la possibilità di coinvolgere docenti con competenze disciplinari diverse e facilita l’approccio
multidisciplinare al tema della sessualità. Consente inoltre di presentare agli alunni le attività dei
consultori di zona.
Si propongono 4 unità didattiche, contenenti alcune attivazioni; i docenti concordano quali proporre
agli alunni in base alla tipologia della classe, al tempo a disposizione e agli argomenti che si
intendono sviluppare.
1° UNITA’ DIDATTICA: IMPARIAMO A CONOSCERCI E AD ACCETTARCI
Obiettivo: riconoscere ed accettare le modificazioni corporee durante la pubertà, favorire
l’accettazione di sé e l’autostima, dare significato alle differenze di genere (identità di genere) ed
acquisire la consapevolezza della propria identità sessuale.
2° UNITA’ DIDATTICA: LA RELAZIONE FRA NOI E GLI ALTRI - ALLA SCOPERTA
DELL’AFFETTIVITA’
Obiettivo: riconoscere il corpo come veicolo di comunicazione e relazione con l’altro, definire cosa
siano le emozioni e i sentimenti, scoprire il significato del legame affettivo, dell’amicizia,
dell’innamoramento e dell’amore, riconoscere la sessualità come modo per comunicare e porsi in
relazione con l’altro.
3° UNITA’ DIDATTICA: NOI E L’ALTRO SESSO - DIFFERENTI MA COMPLEMENTARI
Obiettivo: conoscere l’anatomia e la fisiologia dell’apparato sessuale femminile e maschile,
conoscere i meccanismi fisiologici che regolano il rapporto sessuale, la fecondazione, la nascita,
acquisire consapevolezza rispetto ai comportamenti legati alla sessualità.
4° UNITA’ DIDATTICA: LE RELAZIONI AFFETTIVE NELLA SOCIETA’
Obiettivo: conoscere i cambiamenti socio-culturali della famiglia e dell’ambiente in cui viviamo,
riflettere sui più comuni stereotipi legati al genere e al ruolo, aumentare la capacità critica verso i
messaggi pubblicitari prodotti dai mass media sulla sessualità e affettività.
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Questionario di gradimento alunni
Sarebbe interessante conoscere la tua opinione in merito all’intervento, per apportare
eventuali modifiche e/o integrazioni utili a migliorarlo. Per questo ti chiediamo la
compilazione di questo questionario. Grazie per la tua collaborazione.
data: ………………
classe: ……………
sesso:
maschio
femmina
scuola: ………………………………………………………………
1. Esprimi un tuo giudizio sugli interventi tenuti sull’educazione sessuale e
affettività:
(segna con una crocetta la tua valutazione)
le informazioni scientifiche fornite sono state chiare?
per niente
poco
abbastanza
molto
gli argomenti trattati hanno risposto alle tue domande e ai tuoi dubbi?
per niente
poco
abbastanza
molto
il tempo a disposizione è stato sufficiente?
per niente
poco
abbastanza
molto
il linguaggio usato è stato comprensibile?
per niente
poco
abbastanza
molto
le attività svolte hanno stimolato la riflessione e il confronto con i compagni?
per niente
poco
abbastanza
molto
2. Quali argomenti/attivazioni hanno suscitato maggior interesse?
___________________________________________________________
___________________________________________________________
___________________________________________________________
3. Quali altri argomenti avresti voluto trattare o approfondire?
___________________________________________________________
___________________________________________________________
4. Le attivazioni proposte ti sono sembrate:
per niente utili
poco utili
utili
molto utili
perché _____________________________________________________
___________________________________________________________
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Questionario per i docenti
L’opinione di chi, come Lei, ha partecipato alla realizzazione del progetto, è
indispensabile per apportare integrazioni utili a migliorarlo.
Per questo Le chiediamo la compilazione di questo questionario e la ringraziamo per la
collaborazione.
data: ……………………..
scuola: ………………………………………………………..……………………
materia di insegnamento: ………………………………………………………………………………
1. Gli argomenti trattati in classe hanno suscitato l’interesse dei ragazzi?
(segnare con una crocetta la propria valutazione)
per niente
poco
abbastanza
molto
2. Il materiale contenuto nella proposta didattica è stato utile?
per niente
poco
abbastanza
molto
3. Le attivazioni proposte dal progetto sono state utili?
per niente
poco
abbastanza
molto
4. Ha raccolto osservazioni e commenti dei genitori?
SI
NO
Se si, quali? ………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
5. Il suo impegno in termini di risorse è stato:
Conforme a quanto previsto
Superiore al previsto
Eventuali osservazioni….…………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
6
6. Quali sono gli aspetti carenti del Progetto?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
7. Quali sono i punti di forza del Progetto?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
8. Si considera soddisfatto/a dell’intera esperienza?
per niente
poco
abbastanza
molto
7
Questionario per gli operatori sanitari
L’opinione di chi, come Lei, ha partecipato alla realizzazione del progetto, è
indispensabile per apportare integrazioni utili a migliorarlo.
Per questo Le chiediamo la compilazione di questo questionario e la ringraziamo per la
collaborazione.
data: ……………………..
scuola: ………………………………………………………..……………………
1. Gli argomenti trattati in classe hanno suscitato l’interesse dei ragazzi?
(segnare con una crocetta la propria valutazione)
per niente
poco
abbastanza
2. Le attivazioni proposte dal progetto sono state utili?
per niente
poco
abbastanza
molto
molto
3. Al termine dell’intervento nella scuola ritiene che il livello di
collaborazione/integrazione con i docenti sia stato:
carente
sufficiente
buono
molto buono
4. In occasione dei suoi incontri con i ragazzi ha riscontrato nella classe:
interesse e coinvolgimento
partecipazione disomogenea (ragazzi coinvolti e ragazzi disinteressati e/o
disturbanti)
attenzione “passiva”
disagio
altro ……………………………………………………………………………………………………………………………………………..
5. Il confronto diretto con i ragazzi incontrati singolarmente o a piccoli gruppi
è stato:
disertato
poco richiesto
accolto
bene accolto
Perché ? ……………………………………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
8
6. Il suo impegno in termini di risorse è stato:
Conforme a quanto previsto
Superiore al previsto
Eventuali osservazioni….…………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
7. Quali sono gli aspetti carenti del Progetto?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
8. Quali sono i punti di forza del Progetto?
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
9. Come considera, in sintesi, l’intera esperienza?
negativa
deludente
abbastanza positiva
molto positiva
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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
SERVIZIO MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’ E DELLO SPORT
PROPOSTA DIDATTICA
PER INSEGNANTI
“IO E L’ALTRO.
ALLA SCOPERTA DEL PIACERE DI CRESCERE”
Progetto di educazione
alla sessualità e all’affettività
per la scuola secondaria di primo grado
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1° UNITA’ DIDATTICA: IMPARIAMO A CONOSCERCI E AD AC CETTARCI
Obiettivo
Riconoscere ed accettare le modificazioni corporee durante la pubertà, favorire l’accettazione di sé
e l’autostima, dare significato alle differenze di genere (identità di genere) ed acquisire la
consapevolezza della propria identità sessuale.
Pubertà e adolescenza
Pubertà e adolescenza non sono sinonimi: per pubertà intendiamo le manifestazioni fisiologiche
legate alla maturazione sessuale, mentre con il termine adolescenza si intende un periodo più ampio,
legato alle modificazioni psicologiche e di ruolo, che di solito ha inizio con la pubertà e termina con
l’entrata nell’età adulta.
Gli aspetti che maggiormente si modificano sono legati sia allo sviluppo fisico (statura, peso,
sviluppo scheletrico, muscolare, pelle) sia all’apparire delle caratteristiche sessuali primarie e
secondarie. Sono caratteri sessuali primari gli organi genitali e le ghiandole genitali, responsabili
queste ultime della produzione degli ormoni sessuali e della maturazione degli spermatozoi e degli
ovuli. Sono caratteri secondari la comparsa dei peli, della barba, la modificazione della voce, lo
sviluppo del seno e l’arrotondamento dei fianchi. Queste modificazioni sono provocate dagli
ormoni sessuali (estrogeni e progesterone nella femmina, testosterone nel maschio), che rendono
manifeste le differenze fra i due sessi.
Trasformazioni corporee così rapide, vistose e specifiche scardinano lo schema corporeo stabile,
tipico dell’infanzia e costringono ad elaborare una nuova immagine di sé. (Per schema corporeo
intendiamo l’immagine mentale che ci creiamo del nostro corpo)
Si può pertanto distinguere una fase preadolescenziale (11 – 14 anni) e una adolescenziale (14 – 18
anni). Nella prima l’interesse del ragazzo/a è rivolto soprattutto alle trasformazioni corporee legate
alla pubertà, con importanti risonanze a livello psicologico: le curiosità e i problemi sono collegati
alla propria identità sessuale e a quella dell’altro sesso. Il gruppo di riferimento è costituito da
coetanei dello stesso sesso, mentre in seguito sarà misto; cominciano ad affiorare nuove emozioni,
ancora confuse, legate al rapporto con gli adulti e con i coetanei.
Nell’adolescenza gli aspetti relazionali diventano più evidenti, con manifestazioni comportamentali
più delineate nel senso di cambiamenti di umore, conflitti, ribellioni; vengono messe in crisi le
certezze dell’infanzia circa l’onniscienza e l’onnipotenza degli adulti e circa l’esistenza di uno
schema di riferimento esterno stabile e sicuro. I mutamenti esterni e interni generano insicurezza e
fragilità e spiegano la comparsa di atteggiamenti e sentimenti contraddittori: aggressività e
provocazione si alternano a timidezza, tristezza a euforia, sensibilità a durezza. Aumenta la capacità
di astrazione, di sperimentazione: il pensiero si fa più articolato, più complesso; si sviluppa la
capacità progettuale, che mette in grado di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.
Caratteristiche psicologiche comuni all’adolescente sono: l’instabilità, l’orgoglio, l’impulsività (=
passaggio immediato all’azione), la fantasia, l’irrequietezza, la ricerca di autonomia e la critica nei
confronti delle figure genitoriali.
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Attivazione: il mio corpo che cambia
Obiettivo: gli studenti riflettono e si confrontano sulle trasformazioni puberali nel maschio e nella
femmina
Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone un
lavoro dando a ciascun gruppo un cartellone per scrivere i cambiamenti fisici che hanno rilevato sia
sul proprio corpo sia su quello dell’altro sesso.
Esempio di cartellone che viene compilato da ogni gruppo:
MASCHI
Crescita dei peli
……………….
FEMMINE
Sviluppo del seno
……………….
Il conduttore raccoglie i cartelloni e li mostra alla classe: riprendendo le conoscenze dei ragazzi, le
approfondisce inserendole in un discorso generale sulla pubertà, spiegando come mai avvengono
queste modificazioni.
Descrizione da parte dell’insegnante dei cambiamenti ormonali che determinano la comparsa dei
caratteri sessuali primari e secondari.
Attivazione: già e non ancora
Dal momento in cui nasciamo ci viene attribuita l’appartenenza a un determinato sesso attraverso
l’osservazione degli organi genitali esterni. La sessualità biologica definita alla nascita è il primo
passo per la formazione dell’identità sessuale.
Agli aspetti biologici naturali che distinguono il genere maschile da quello femminile si aggiungono
gli aspetti culturali, che consistono nella diversa influenza che l’ambiente esercita sulle persone in
base al loro sesso. Il bambino riceve un’educazione “diversa” a seconda delle sue caratteristiche
biologiche ed inizia a identificarsi con gli altri che appartengono al suo stesso sesso.
L’identità di genere è la consapevolezza interiore del proprio genere sessuale.
Nell’identità sessuale si distinguono due componenti: l’identità di genere e l’identità di ruolo:
quest’ultima è legata ai rapporti con le persone e ai modelli sociali maschile e femminile proposti
dall’ambiente.
TERMINE
SESSO BIOLOGICO
IDENTITA’ DI GENERE
IDENTITA’ DI RUOLO
ORIENTAMENTO SESSUALE
DEFINIZIONE
L’appartenenza biologica al sesso maschile o
femminile determinata dai cromosomi sessuali
(identità cromosomica e gonadica)
L’identificazione primaria della persona come
maschio o femmina, tratto permanente, solitamente
stabilito nella prima infanzia (identità anagrafica)
L’insieme di aspettative e ruoli su come gli uomini e
le donne si debbano comportare in una data cultura e
in un dato periodo storico
L’attrazione erotica e affettiva per i membri del sesso
opposto, dello stesso sesso o entrambi; può essere
omosessuale, bisessuale o eterosessuale
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Obiettivo: riflessione su se stessi per favorire l’accettazione della propria identità di genere
Metodologia: Ogni ragazzo/a compila individualmente una scheda di lavoro (All. 1.1) che lo invita
a riflettere su questi punti:
• che cosa piace o non piace del proprio corpo
• come vengono percepite le trasformazioni fisiche e di carattere legate alla pubertà (gradevoli
o sgradevoli)
Al termine del lavoro degli alunni, il conduttore, raccolte le schede, riporta su un cartellone le
risposte più frequenti, riprendendo e commentando in modo positivo le trasformazioni corporee e
del carattere legate alla preadolescenza. Si sottolinea inoltre come la percezione dello stesso
cambiamento corporeo possa essere vissuta in modo diverso da un ragazzo all’altro. Nel corso della
discussione si potrà chiedere ai ragazzi come si possono affrontare le situazioni percepite come
sgradevoli.
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Allegato 1.1
Scheda per i maschi
1) Che cosa ti piace di più del tuo corpo?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2) Come percepisci le trasformazioni della pubertà (gradevoli o sgradevoli)?
TRASFORMAZIONI
Crescita della barba
Sviluppo muscolare
Aumento statura
Aumento del peso
Cambiamento di voce
Crescita dei peli
Eiaculazione
Cambiamenti nel viso
GRADEVOLI
SGRADEVOLI
3) I cambiamenti avvengono anche nel carattere. Tali trasformazioni possono essere gradevoli o
sgradevoli
TRASFORMAZIONI
GRADEVOLI
Sbalzi di umore
Interesse verso l’altro sesso
Senso di inadeguatezza
Maggior importanza dell’amico
del cuore
Conflitto con i genitori
Non sentirsi capiti
Solitudine
Difficoltà di accettarsi
Bisogno di autonomia
Voglia di fare nuove esperienze
SGRADEVOLI
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Allegato 1.1
Scheda per le femmine
1) Che cosa ti piace di più del tuo corpo?
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
2) Come percepisci le trasformazioni della pubertà (gradevoli o sgradevoli)?
TRASFORMAZIONI
Arrotondamento dei fianchi
Sviluppo del seno
Aumento della statura
Aumento del peso
Comparsa delle mestruazioni
Crescita dei peli
Cambiamenti nel viso
GRADEVOLI
SGRADEVOLI
3) I cambiamenti avvengono anche nel carattere. Tali trasformazioni possono essere gradevoli o
sgradevoli
TRASFORMAZIONI
GRADEVOLI
Sbalzi di umore
Interesse verso l’altro sesso
Senso di inadeguatezza
Maggior importanza dell’amico
del cuore
Conflitto con i genitori
Non sentirsi capiti
Solitudine
Difficoltà di accettarsi
Bisogno di autonomia
Voglia di fare nuove esperienze
SGRADEVOLI
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2° UNITA’ DIDATTICA: LA RELAZIONE FRA NOI E GLI ALT RI: ALLA
SCOPERTA DELL’AFFETTIVITA’
Obiettivo
Riconoscere il corpo come veicolo di comunicazione e relazione con l’altro, definire cosa siano le
emozioni ed i sentimenti, scoprire il significato del legame affettivo, dell’amicizia,
dell’innamoramento e dell’amore, riconoscere la sessualità come modo per comunicare e porsi in
relazione con l’altro.
Il corpo come veicolo di comunicazione
Il corpo è il mezzo di comunicazione più immediato; attraverso il corpo creiamo relazioni con gli
altri e con l’ambiente. Per comunicare non usiamo solo le parole, ma anche lo sguardo, le mani, il
sorriso, le posizioni del corpo, il modo di vestirci.
Il corpo esprime noi stessi e spesso rivela più delle parole, anticipa il pensiero e può essere un ponte
fra noi e gli altri.
Attivazione: Stati d’animo attraverso il corpo
Obiettivo: trasmettere messaggi attraverso la comunicazione non verbale.
Metodologia: si invitano gli studenti a disporre le sedie in semicerchio. Si assegnano agli studenti
dei bigliettini che descrivono alcuni stati d’animo, attraverso i quali possano imparare ad esprimere
se stessi. Si chiede di rappresentarli attraverso l’uso totale del corpo, compresa la mimica facciale
ed il contatto oculare. Il resto del gruppo dovrà riconoscere ciò che i compagni intendevano
esprimere e notare eventuali discrepanze nella comunicazione non verbale.
Esempio di alcuni stati d’animo:
Comunicare la stanchezza;
Manifestare gioia;
Esprimere stupore;
Manifestare affetto;
Esprimere la rabbia;
Manifestare contrarietà;
Comunicare impazienza.
Ogni componente, al termine del gioco, dirà cosa ha provato nell’eseguire l’esercizio.
Nel caso qualcuno manifesti grande difficoltà nell’eseguire il compito, il conduttore può chiedere ad
un compagno di aiutarlo.
Il conduttore, al termine del gioco, può aprire una discussione in cui ognuno è libero di descrivere
come di solito si esprime con la totalità del corpo.
Suggerimenti: il conduttore dovrà sottolineare l’importanza del corpo nella comunicazione e quanto
spesso venga sottovalutato. Il conduttore dovrà fare attenzione e rinforzare ogni comportamento
adeguato, ogni piccolo passo fatto dai partecipanti, evitando di giudicare i comportamenti inadatti.
L’affettività
Tutta la nostra vita è permeata da affettività, ognuno di noi cerca i propri simili e con loro crea
legami affettivi. L’affettività è la capacità di aprirsi, di creare vincoli, di ascoltare gli altri, di parlare
con il cuore, di farsi conoscere e di riconoscere l’esistenza dell’altro.
Emozioni e sentimenti fanno parte della vita di tutti i giorni; questa acquista colore proprio grazie al
carattere positivo o negativo di tutto ciò che ci accade. Emozioni e sentimenti vissuti intensamente
lasciano un segno profondo nel nostro animo e possono costituire una svolta nel nostro modo di
concepire noi stessi e l’esistenza.
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Creare un legame affettivo significa scambio di emozioni e sentimenti positivi con qualcuno
(tenerezza, gratitudine, comprensione, ...).
Nella nostra vita i rapporti affettivi sono molti e di varie forme. Il primo è quello fra madre e figlio,
successivamente il rapporto si estende al padre, ai familiari, ai compagni di scuola fino ad arrivare
all’età adolescenziale in cui nasce l’esigenza di rendersi autonomi sul piano dei sentimenti dalla
famiglia ed avere propri legami di amicizia ed amore.
Ciò che rende le relazioni piacevoli o spiacevoli è in gran parte determinato dal tipo di sentimenti
/emozioni che le persone avvertono e che possono esprimere ed elaborare.
La consapevolezza dell’importanza della dimensione emotiva, però, non sempre è accompagnata da
altrettanta attenzione e cura nel far si che i sentimenti siano gestiti in modo adeguato. Talvolta sono
considerati come ingestibili, forze pericolose e indipendenti dalla propria volontà. Appare pertanto
necessario prendere coscienza dei propri stati d’animo (sentimenti ed emozioni), dando loro un
nome. Alcune persone non si rendono minimamente conto di quanto accade nel loro mondo
emotivo, altre pur avvertendo l’alterazione provocata dai loro stati d’animo, non sanno identificarli.
Non c’è dubbio che un’emozione non avvertita a livello di coscienza, non può essere riconosciuta
ed elaborata, continua però a manifestarsi nei propri comportamenti. Per esempio, chi senza
accorgersene nutre aggressività verso una persona è inevitabilmente influenzato da questa
emozione; la esprimerà in maniera indiretta attraverso dispetti, ironia, sarcasmo, passività,
distrazione.. o la sposterà su altri.
Emozioni
Sono reazioni affettive intense, improvvise che generano una reazione fisica (aumento del battito
cardiaco, mal di pancia, ecc...); le emozioni non sono sotto il controllo dell’io: è importante
riconoscerle e integrarle in modo consapevole. La conoscenza delle proprie emozioni consiste nella
consapevolezza dei propri vissuti emotivi; in altri termini si tratta di riconoscere un’emozione nel
momento in cui si presenta e di saperla gestire nel comportamento (es.: abilità di sapersi calmare, di
liberarsi dall’ansia, dalla tristezza o dall’irritabilità).
Sentimenti
Sono reazioni affettive meno immediate ma più stabili. Si può dire che sono emozioni vissute e
coltivate nel tempo (simpatia=>amicizia; collera=>odio; attrazione=>innamoramento).
La capacità di valutare momento per momento i sentimenti è fondamentale per la comprensione
psicologica di se stessi. Le persone consapevoli dei propri sentimenti riescono a gestire meglio la
propria vita, perché hanno una percezione più sicura di ciò che veramente provano riguardo a
decisioni personali. Questa consapevolezza si acquisisce nel tempo dopo un lungo lavoro su se
stessi, cercando di integrare il piano emotivo con il piano mentale (unendo cioè il cuore con la
mente).
Mentre le emozioni sono visibili, i sentimenti sono sotto il controllo dell’io per cui possono
rimanere nascosti come i nostri pensieri. Una persona rivela veramente se stessa non quando
racconta quello che sa, ma quando rivela i suoi sentimenti. I sentimenti sono i modi con cui
rispondiamo alle cose e alle persone che ci circondano e agli avvenimenti che accadono intorno a
noi. Qui la comunicazione non è più solo scambio di messaggi, conoscenze, ma partecipazione di
sentimenti, dell’essere. Si può andare in cerca di emozioni attraverso il piacere, lo sballo, il
divertimento, ma i sentimenti vanno costruiti e difesi.
Attivazione: Riflessioni sul linguaggio dei sentimenti
Obiettivo: fare riflettere i ragazzi su come riconoscere e gestire emozioni/sentimenti
Metodologia: scheda individuale o a piccoli gruppi (All.2.1). Far scegliere dall’elenco alcune
emozioni e sentimenti che gli alunni hanno provato e in quali situazioni. Dalla discussione dovrà
emergere l’importanza di saper riconoscere le proprie emozioni/sentimenti e come gestirle al
meglio.
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Allegato 2.1 Scheda: scegli alcune emozioni/sentimenti da inserire nella seconda colonna della
tabella e indica quando le hai provate e come ti sei comportato e dai un colore alla tua emozione
(puoi usare anche più volte lo stesso colore).
gioia
bellezza
stima
commozione
delusione
invidia
Quando
tristezza
stupore
felicità
umiliazione
meraviglia
irritabilità
rabbia
libertà
serenità
odio
immensità
tenerezza
Provo:
emozioni/sentimenti
vedo il mio migliore gioia
amico
amore
solidarietà
entusiasmo
solitudine
amore
Cosa penso/faccio
fastidio
ansia
paura
dolore
vitalità
Colore
decido di uscire con arancio
lui
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Amicizia
L’amicizia è un’importante occasione di crescita. Nasce per caso, in modo naturale, per
condivisione di esperienze e di gusti. Successivamente diventa un legame intenzionale, che
vogliamo coltivare, che richiede uno sforzo e per il quale siamo disposti a metterci in gioco.
Il sentimento di empatia cioè l’essere capaci di identificarsi completamente con l’altro è
fondamentale per la crescita dell’amicizia. Il rapporto di amicizia è caratterizzato da una particolare
intimità fra due persone cioè avere gli stessi gusti, interessi e desiderio di passare molto tempo
insieme, tempo che non basta mai.
Attivazione: Riflessioni sull’amicizia
Obiettivo: Riflessioni in gruppo
Metodologia: Lettura di un brano sull’amicizia con discussione finale
Brano proposto per la discussione:
C’era una volta un ragazzo con un brutto carattere. Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli
disse di piantarne uno nello steccato del giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato
con qualcuno.
Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato.
Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì
giorno per giorno: aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare chiodi.
Finalmente arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo. Il padre allora gli disse di
levare un chiodo dallo steccato per ogni giorno in cui non aveva perso la pazienza e litigato con
qualcuno.
I giorni passarono e finalmente il ragazzo potè dire al padre che aveva levato tutti i chiodi dallo
steccato. Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse: “figlio mio, ti sei comportato
bene, ma guarda quanti buchi ci sono nello steccato. Lo steccato non sarà mai più come prima.
Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una ferita come queste. Puoi
piantare un coltello in un uomo e poi levarlo ma rimarrà sempre una ferita. Non importa quante
volte ti scuserai, la ferita rimarrà.
Una ferita verbale fa male quanto una fisica. Gli amici sono gioielli rari, ti fanno sorridere e ti
incoraggiano. Sono pronti ad ascoltarti quando ne hai bisogno, ti sostengono e ti aprono il loro
cuore.
Altro brano proposto per la discussione sul valore dell’amicizia “Il piccolo principe e la volpe”
tratto dal XXI capitolo de Il Piccolo Principe, RCS, Milano 2001.
Attivazione: L’amico è…
Obiettivo: Far riflettere i ragazzi sull’amicizia, sul valore e il significato che ha per ognuno di loro,
sulle proprie convinzioni e aspettative e far emergere eventuali differenze nel modo di concepire
l’amicizia nei maschi e nelle femmine
Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone la
compilazione della seguente tabella (all. 2.2) specificando il numero di chi si dichiara d’accordo e
chi no.
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Allegato 2.2
Tabella: compilare lo schema specificando quanti si dichiarano d’accordo e quanti si dichiarano
non d’accordo
AFFERMAZIONI
SONO D’ACCORDO
NON SONO
D’ACCORDO
L’amicizia è uno scambio reciproco
Un amico deve darti ragione in pubblico
anche se hai torto
Un vero amico crede nelle stesse cose in cui
credi tu
Il problema di un amico è anche tuo
Un amico capisce al volo le cose che tu pensi
di lui o lei
Amicizia significa provare le stesse emozioni
Un vero amico ti confida sempre tutto
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Innamoramento e amore
Ad ogni età ci si può innamorare, tuttavia l’adolescenza è l’epoca delle grandi amicizie e delle
grandi passioni amorose. A questa età lo sviluppo degli organi sessuali secondari e la maggior
produzione di ormoni, spiegano la spinta verso l’altro sesso e il desiderio di aprirsi al mondo
esterno.
L’universo amoroso è molto complesso: timori, ansie, gioie, dolore, sconforto, esaltazione sono i
compagni di una delle avventure più emozionanti degli essere umani cioè l’innamoramento.
E’ possibile riconoscere una persona innamorata dall’osservazione di alcuni segni, quali fossero i
sintomi di una malattia. La mente ed i sensi si concentrano sulla persona amata fino a perdersi, a
stordirsi in questo stato di confusione e sbigottimento dove i sentimenti sono tanto travolgenti da far
perdere l’obiettività (es: non si vedono i difetti della persona amata). La letteratura in generale ha
molto disquisito per cercare di capire quando il sesso può essere disgiunto dall’amore o viceversa.
Ovviamente bisognerebbe comprendere bene cosa si intende quando si usa l’espressione “ti amo”:
in molti casi è da tradurre in “ti desidero, ti voglio”. Amore è prima di tutto rispetto per la persona
amata e per se stessi; esclude l’idea di possesso che offende l’altro riducendolo a semplice cosa e
denota mancanza di fiducia nella capacità di condurre un rapporto.
Privarsi della libertà di pensiero, rinunciare ai propri principi, confondersi con l’altro è il contrario
dell’amore. È naturale pensare al bene dell’altro ma non bisogna giungere al punto di dire o fare
cose che non si condividono o per le quali non si è pronti, solo per paura di perdere chi si ama.
Quando l’amore non ci fa sentire più belli dentro e fuori, quando non ci fa più “crescere” e provare
gioia allora è meglio accorgersene e trovare il coraggio di rompere una relazione. Molti pensano che
quando due anime gemelle si incontrano si riconoscono immediatamente. Questo può essere più o
meno vero. Non sempre si ha il cosiddetto colpo di fulmine. E’ possibile che, prima di incontrare la
persona giusta, si vivano esperienze diverse. Quando ci si incontra il rapporto assume un carattere
completamente diverso: si ha la sensazione di conoscersi da sempre; quando si parla si è sulla stessa
lunghezza d’onda; quando si è insieme spesso ci si capisce senza il bisogno di parlare.
Attivazioni - Riflessioni e discussione su amore e innamoramento
Attivazione: Quanti modi per amare
Obiettivo: Riconoscere i vari modi per comunicare il proprio sentimento di amore senza avere un
rapporto sessuale ampliando la visione della sessualità dei ragazzi.
Metodologia: Si invita la classe a riflettere su alcune modalità di seguito indicate e a proporne
altre, scrivendole su un cartellone o alla lavagna. Nella restituzione andrà sottolineata la ricchezza
delle manifestazioni di affetto: parole di rassicurazione, di incoraggiamento, complimenti,
condivisione di momenti speciali, gesti di servizio, piccoli doni, scambi di affetto e di confidenze.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tenersi mano nella mano
Ballare insieme
Stringersi e abbracciarsi
Sorridersi l’un l’altro
Andare al cinema insieme
Conoscere i suoi amici
Parlare dei propri sentimenti
Ascoltare musica insieme
…………………
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Attivazione: torna a sorridere
Obiettivo: Riflessioni in gruppo
Metodologia: Lettura della poesia con discussione finale
Poesia proposta “Torna a sorridere” tratta da ragazza moderna – aprile 2006
Sei stanco di stare in un mondo che odi?
Sei stanco di avere tutti intorno?
Tutti, forse, ti danno quello che vuoi
ma nessuno sa quello che provi.
Vuoi stare solo
hai come unico compagno il pensiero
il pensiero che tutto torni come prima.
Ti domandi: se vivere in questo mondo ti costa così tanto
allora perchè vivere?
Si vive per amare...
Un giorno la felicità verrà da te e sarà per sempre.
È così che torni a sorridere, torni ad amare.
Attivazione: l’amore conta
Obiettivo: Far riflettere i ragazzi nel gruppo sull’amore e sull’innamoramento
Metodologia: Lettura del brano proposto e discussione in gruppo con l’aiuto delle domande
Canzone “L’amore conta” di Luciano Ligabue
Io e te ne abbiam vista qualcuna – vissuta qualcuna
Ed abbiamo capito per bene – il termine insieme
Mentre il sole alle spalle pian piano va giù
E quel sole vorresti non essere tu
E così hai ripreso a fumare – a darti da fare
È andata come doveva – come poteva
Quante briciole restano dietro di noi
O brindiamo alla nostra o brindiamo a chi vuoi
L’amore conta
L’amore conta
Conosci un altro modo
per fregar la morte?
Nessuno dice mai se prima o se poi
E forse qualche dio non ha finito con noi
L’amore conta
Io e te ci siam tolti le voglie
Ognuno i suoi sbagli
È un peccato per quelle promesse
oneste ma grosse
ci si sceglie per farselo un po’ in compagnia
questo viaggio in cui non si ripassa dal via
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l’amore conta - l’amore conta
e conta gli anni a chi non è mai stato pronto
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te
grazie per il tempo pieno
grazie per la te più vera
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d’allegria
per la nostra fantasia
l’amore conta
l’amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?
Nessuno dice mai se prima o se poi
E forse qualche dio non ha finito con noi
Altra proposta proporre agli alunni di portare a scuola testi di canzoni, brani, letture sull’amore.
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3° UNITA’ DIDATTICA: NOI E L’ALTRO SESSO DIFFERENTI MA
COMPLEMENTARI
Obiettivo
Conoscere l’anatomia e la fisiologia dell’apparato sessuale maschile e femminile, conoscere i
meccanismi fisiologici che regolano il rapporto sessuale, la fecondazione, la nascita, acquisire
consapevolezza rispetto ai comportamenti legati alla sessualità.
Attivazione: Ci esprimiamo così
Obiettivo: aiutare i ragazzi a riflettere sul significato dei termini utilizzati per indicare gli organi
genitali e le attività sessuali. Promuovere il rispetto reciproco.
Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone ai
ragazzi di scrivere su un cartellone tutti i termini che vengono in mente per definire il rapporto
sessuale, l’organo sessuale maschile e femminile.
Occorre prestare attenzione a un clima di fiducia e di accettazione di tutte le emozioni che possono
scaturire. Quando i ragazzi hanno finito il lavoro di gruppo si confrontano i cartelloni e si aiutano a
riflettere sul significato dei diversi termini (scientifici, volgari, familiari). Va sottolineata
l’importanza del rispetto del corpo dell’altro anche attraverso l’utilizzo di un linguaggio appropriato
a seconda del contesto.
Attivazione: Usa la testa
Obiettivo: aiutare i ragazzi a riflettere su alcuni comportamenti legati alla sessualità esercitandoli
ad operare delle scelte consapevoli.
Metodologia: ogni ragazzo compila la scheda di lavoro individuale (All. 3.1), poi il conduttore del
gruppo chiede ai ragazzi di esprimere il proprio accordo o disaccordo sulle affermazioni contenute
nella scheda motivandole. Si possono anche suddividere i ragazzi in base alle risposte date per
stimolare un dibattito e un confronto tra i due gruppi.
3° Attivazione: Racconto una storia …… oppure cerco una storia già raccontata
Obiettivo: facilitare nei ragazzi l’espressione dei propri vissuti, aspettative, domande rispetto alle
prime esperienze di incontro con l’altro sesso. Aiutare i ragazzi a elaborare comportamenti
consapevoli nelle diverse situazioni.
Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone ai
ragazzi un racconto diverso (All. 3.2) per i due sessi da completare, suggerendo alcuni spunti di
riflessione (come ti senti?, cosa faresti ? come vorresti finisse la storia ?)
Le storie completate dai ragazzi vengono sottoposte alle ragazze e viceversa: si sollecita un
commento, espresso verbalmente da un portavoce a nome del gruppo.
Il conduttore riprende i commenti, sottolineando le analogie, discutendo le differenze, promovendo
l’ascolto reciproco e facendo emergere come valore condiviso da entrambi il rispetto dei sentimenti
dell’altro.
Oppure si invitano i ragazzi a trovare canzoni il cui testo racconti storie d’amore, evidenziando i
sentimenti che si provano e i comportamenti che si hanno nel rapporto a due.
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Allegato 3.1
Prova ad esprimere la tua opinione sulle seguenti affermazioni. Rifletti sulle motivazioni che ti
hanno spinto alla scelta.
AFFERMAZIONI
SONO
D’ACCORDO
NON SONO
D’ACCORDO
I maschi sono più interessati al rapporto sessuale,
le femmine all’amore
Tu lo faresti, se mi amassi
La sessualità deve essere vissuta solo all’interno di
un rapporto d’amore
Ci sono tanti modi per volersi bene e manifestare
il proprio affetto
Di cosa hai paura, non può accadere niente di
grave
Nell’adolescenza è meglio avere un rapporto
affettivo senza rapporti sessuali completi
Quando si è molto innamorati si è anche molto
gelosi
Le storie d’amore fra ragazzi durano solo pochi
mesi
A volte si ha così voglia di avere un ragazzo/a che
ci si mette con il primo/a che si accorge di noi
A causa dei maschi le femmine sono spesso
invidiose l’una dell’altra
Aver avuto poche storie d’amore significa essere
poco attraenti e desiderabili
Quando una persona in gamba e speciale si
innamora di noi allora sentiamo di valere molto
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Allegato 3.2
La storia di Lui
L’ho incontrata la prima volta a scuola durante un intervallo. Mi ricordo che facevo fatica a non
guardarla: era così carina. Sinceramente la prima volta che l’ho vista ho pensato che non avrei mai
avuto il coraggio di parlarle.
Ma l’ho rivista ad una festa di compleanno lo scorso sabato pomeriggio. Mi sono meravigliato di
quanto fosse simpatica e alla mano, insomma mi ha chiesto un sacco di cose su di me e sembrava
veramente interessata a conoscermi. Sembrava gli piacessi, così ho pensato che avrebbe accettato di
farsi accompagnare a casa.
Lei mi ha detto: “Certo” e io ho capito che sarebbe stata una bella occasione per me.
Era ancora presto e le ho proposto di fermarci a parlare un po’ vicino a casa sua…………………
CONTINUA TU……………
(che sensazioni prova il protagonista?, cosa pensa?, come potrebbe finire la loro storia? finite il
racconto)
26
Allegato 3.2
La storia di Lei
Sono andata alla festa di compleanno per divertirmi, per incontrare un po’ di gente. Mi ricordo di
averlo già incontrato a scuola e quel pomeriggio ho notato che guardava sempre verso di me anche
se stava parlando con gli amici.
Mi sono avvicinata ed abbiamo cominciato a parlare: mi sembrava simpatico e gentile. Passando un
po’ di tempo insieme, mi sono accorta di essere attratta da lui e ho pensato che mi sarebbe piaciuto
conoscerlo meglio.
Mi sono veramente divertita alla festa, probabilmente perché lui era lì. Ero contenta quando lui mi
ha chiesto se volevo che mi accompagnasse a casa. Quando mi ha proposto di stare un po’ a parlare,
visto che era ancora presto, ho pensato fosse una buona idea. Mi piaceva veramente la sua
compagnia e mi ricordo di aver pensato che forse gli piacevo anch’io……………………………..
CONTINUA TU……………
(che sensazioni prova la protagonista?, cosa pensa?, come potrebbe finire la loro storia? finite il
racconto)
27
Sessualità
La sessualità non è qualcosa al di fuori della nostra vita, che si può evitare o nascondere, ma ne fa
parte integrante; è una caratteristica costitutiva dell’uomo che inizia dalla nascita e tocca tutte le
dimensioni della vita:
• la dimensione biologica e naturale, che appena nati ci dice che siamo maschi e femmine e in
base a questo si delinea per noi un differente percorso di sviluppo fisico e di maturazione
sessuale;
• la dimensione culturale, che influenza il nostro modo di comportarci da maschi o da
femmine;
• la dimensione relazionale - affettiva, che richiede il coinvolgimento di altri esseri umani e ci
aiuta a diventare una donna o un uomo consapevoli delle nostre differenze, ma alla ricerca di
unità e reciprocità;
• la dimensione ludica, che significa coinvolgimento giocoso, comunicazione, scambio;
• la dimensione riproduttiva, che consiste nel generare la vita, nella procreazione che è la
dimensione più profonda e significativa della presenza al mondo di ogni essere vivente.
In base a queste considerazioni si può affermare che le finalità della sessualità umana siano il
piacere, la relazione e la procreazione.
Rapporto sessuale
Il desiderio sta alla base di ogni rapporto sessuale, come prima e fondamentale fase che consente la
progressione delle modificazioni degli organi genitali finalizzate all’attuazione di un rapporto
soddisfacente. Ha origine nel cervello, in una zona specifica in cui ha sede anche il meccanismo di
controllo delle emozioni, chiamata sistema limbico.
All’interno di una relazione di coppia, la conoscenza profonda dell’altro e la reciproca intimità
raggiunta condizionano lo scaturire del desiderio. Con il termine intimità si intende la condivisione
di pensieri, sentimenti, emozioni, coccole, fino al rapporto sessuale stesso: il percorso che porta alla
completa intimità fisica viene costruito gradualmente nel tempo.
Il desiderio nasce e viene sostenuto dall’interazione di tre componenti:
• il sistema endocrino, che con la pubertà inizia a rilasciare in circolo gli ormoni sessuali –
testosterone nel maschio ed estrogeni nella donna – con differenti modalità di secrezione,
continua per il testosterone, ciclica con picco preovulatorio per gli estrogeni;
• gli stimoli che provengono dal mondo esterno, dalle persone e dagli oggetti circostanti,
raccolti dai nostri organi di senso;
• le fantasie, i pensieri, le emozioni, i sentimenti e i ricordi che originano nella mente.
Queste tre componenti, in proporzioni diverse nelle differenti età della vita, integrandosi a livello
cerebrale, condizionano il manifestarsi del desiderio.
Solo se conseguenza naturale della scelta libera e consapevole di assecondare il desiderio, l’atto
sessuale “serve a stare bene”, è piacevole e gratificante, altrimenti va evitato: scelte condizionate da
pressioni esterne (la volontà del partner, il conformarsi a comportamenti prevalenti nel gruppo dei
compagni, ecc.) costituiscono errori di partenza.
Se la somma dei fattori da cui origina il desiderio è maggiore della somma delle inibizioni (paure,
ansia,condizionamenti culturali, sociali, morali, ecc.), si entra immediatamente nella seconda fase,
quella della eccitazione sessuale: come abbiamo visto, la preparazione è emotiva, richiede
rilassamento, superamento delle proprie difese, capacità di abbandonarsi naturalmente al desiderio,
alle sensazioni, alle emozioni. L’eccitazione dipende quindi da se stessi, non dal partner.
Consiste nella vasodilatazione, mediata dal parasimpatico, delle arterie e arteriole che irrorano i
corpi cavernosi del pene, la vulva e le pareti della vagina, con immissione di sangue negli spazi del
tessuto erettile e compressione delle vene emissarie: l’ingorgo vascolare determina nell’uomo
modificazioni del pene facilmente osservabili (aumento di dimensione e consistenza) riassunte nel
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termine erezione; nella donna la tumescenza dei tessuti (piccole labbra, clitoride, ostio e pareti
vaginali), che appaiono turgidi e lievemente più scuri, si accompagna a una evidente trasudazione di
liquido trasparente che li lubrifica. Anche i capezzoli si inturgidiscono, la muscolatura liscia che
circonda la vagina inizia a rilasciarsi, consentendone la dilatazione; l’eccitazione femminile ha
insorgenza più lenta e dura più a lungo.
Quando l’eccitazione interessa entrambi, segue la terza fase, la penetrazione o coito.
L’imene è una membrana sottile, elastica, perforata fin dalla nascita, facilmente distendibile: al
primo rapporto il margine liscio può subire delle piccole fissurazioni con modesta perdita di sangue
ed apparire frastagliato ad un controllo medico successivo. Nella donna si ha pertanto un segno
obiettivo della “perdita della verginità” nell’aspetto irregolare del bordo libero della membrana
imenale; il passaggio del pene in erezione attraverso il foro imenale non è comunque doloroso: lo è
se manca il rilasciamento della muscolatura perineale che non consente al canale vaginale di
allargarsi. Durante la terza fase aumenta la lubrificazione vaginale per la secrezione delle ghiandole
del Bartolino, l’utero si sposta e si completa il rilassamento della muscolatura perineale. L’uomo e
la donna muovendo attivamente il bacino sperimentano un intenso piacere sessuale: la respirazione
e il battito cardiaco si fanno più frequenti, si ha una sudorazione diffusa fino a raggiungere il
momento di massima eccitazione, denominato “plateau”, che precede immediatamente l’orgasmo:
in questa fase nell’uomo si verifica l’emissione di una goccia di secreto trasparente alcalino dal
glande, proveniente dalle ghiandole del Cowper, contenente qualche spermatozoo. In questo
momento l’uomo può ancora esercitare un controllo volontario sull’atto sessuale.
Segue la fase dell’orgasmo percepito come un’ondata di piacere che dalle zone genitali si diffonde
in tutto il corpo. Consiste in entrambi i sessi nella contrazione spastica involontaria della
muscolatura perineale, in sequenza di 10-15 contrazioni ritmiche nell’uomo: esse spingono fuori
dall’uretra lo sperma a getti (eiaculazione) e determinano le sensazioni di piacere orgasmico.
Anche nella donna l’orgasmo consiste in una sequenza di 3-5 contrazioni riflesse della muscolatura
perineale: è provocato dalla stimolazione ritmica non soltanto della vagina, ma anche indirettamente
del clitoride, ricco di terminazioni nervose sensoriali (la vagina ne è dotata solo nei pressi
dell’orifizio di accesso).
Ultima e quinta la fase di risoluzione, caratterizzata nell’uomo dalla scomparsa dell’erezione e da
un periodo refrattario variabile con l’età, in cui gli organi genitali non rispondono alle stimolazioni
erotiche.
Rapporto orale: consiste nella stimolazione con le labbra e particolarmente con la lingua dei genitali
del proprio partner. Il bacio genitale facilita l’erezione, la mantiene, aiuta a raggiungere l’orgasmo:
l’eiaculazione avviene all’interno della bocca e lo sperma, se ingerito, non provoca alcun disturbo.
Lo sperma di un uomo sano ha aspetto denso, opaco, lattiginoso e sapore particolare che tende al
salato. Se infetto, è veicolo di contagio anche attraverso la mucosa orale, sovente non del tutto
integra (per piccole lesioni o abrasioni gengivali, per esempio).
Il rapporto orale è la più frequente forma di iniziazione al sesso fra adolescenti, quando le
circostanze non consentono il rapporto completo.
Rapporto anale: consiste nella penetrazione a livello dell’orifizio anale, tipica del rapporto
omosessuale (sodomia).
Presenta un elevato rischio di trasmissione di malattie sessuali, in quanto la mucosa dell’intestino
terminale è più vulnerabile della vagina allo sfregamento da parte del pene e, al contrario di questa,
non è dotata di meccanismi di difesa nei confronti degli agenti microbici; la penetrazione anale,
inoltre, provoca più facilmente abrasioni e perdite di sangue, con inevitabile commistione sanguesperma e contagio reciproco, in caso di malattia di uno dei due partners.
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Masturbazione
Masturbarsi significa stimolare con la mano o usando degli oggetti i propri organi genitali per
provare piacere e, possibilmente, per raggiungere l’orgasmo.
Interessa entrambi i sessi: dati ASPER del 1988 riportano una prevalenza del 97% negli adolescenti
maschi e del 90% nelle femmine
Le zone più riccamente innervate, la cui stimolazione provoca eccitazione, sono nel maschio il
glande, nella femmina la parte della vulva che circonda e comprende il clitoride. Il piacere nasce da
una stimolazione ritmica e leggera.
Alcuni chiamano masturbazione anche le carezze e i baci dati agli organi genitali durante il rapporto
sessuale, specie se finalizzati a raggiungere l’orgasmo: è più appropriato riferirsi a questi
preliminari con il termine “petting”.
Sin dalla più tenera età viviamo delle esperienze piacevoli legate al nostro corpo e alla
soddisfazione di bisogni vitali: da neonati succhiamo il latte dal seno materno, succhiamo le dita
delle mani, portiamo il piede alla bocca e giochiamo con i nostri genitali. L’esplorazione del proprio
corpo già nei primi mesi di vita porta alla scoperta del piacere di toccarsi.
La masturbazione è un’esperienza che nell’adolescenza può essere utile per conoscere, capire
meglio e preparare la futura vita sessuale. Permette l’esercizio della fantasia, la scoperta delle
proprie sensazioni, l'esplorazione di nuovi stimoli, la costruzione di una mappa mentale che
descrive il nostro corpo e il suo modo di funzionare durante un rapporto erotico. Queste sono le basi
necessarie per imparare a dare e a ricevere il piacere.
Durante l’adolescenza la masturbazione compare sotto una potente spinta ormonale che orienta i
ragazzi verso l’esperienza del piacere genitale, ma può essere usata in qualunque altro periodo della
propria vita senza per questo essere considerata patologica. Condizionata inizialmente da una forte
pressione biologica, resta pur sempre un comportamento intenzionale che possiamo imparare a
regolare nei tempi e nei modi secondo i nostri desideri. Non si tratta quindi di un’attività puramente
periferica, che interessa solo gli organi genitali, ma di un’esperienza che porta ad esprimere dei
giudizi e ad operare delle scelte.
Tuttavia giudizi superficiali, caratterizzati da affermazioni generiche come “non si deve”, “non va
bene” o al contrario “è naturale”. “lo fanno tutti”, sono contraddittori e non aiutano a capire il
problema reale. Perché, se la masturbazione viene vissuta con un profondo senso di colpa, genera
conflitti interiori e disagio, anche se razionalmente accettata.
Sull’autoerotismo infatti esistono ancora molti pregiudizi: cecità, pazzia, sterilità, impotenza,
indebolimento organico, blocco della crescita sino alla riduzione del rendimento sportivo sono
alcune delle immaginarie conseguenze imputate alla masturbazione.
E’ certo invece che essa non produce alcun danno all’organismo, non interferisce con le prestazioni
atletiche, comportando solo un minimo dispendio energetico.
Non deve però diventare un modo per sfuggire alle difficoltà che gli adolescenti incontrano nel
rapporto con gli altri, diventando un’occasione fine a se stessa e di isolamento.
Infatti, se viene utilizzata per non crescere, espone a uno svantaggio evolutivo, perché non permette
di affrontare il rischio della relazione con l’altro.
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4° UNITA’ DIDATTICA: LE RELAZIONI AFFETTIVE NELLA S OCIETA’
Obiettivo
Conoscere i cambiamenti socio-culturali della famiglia e dell’ambiente in cui viviamo, riflettere sui
più comuni stereotipi legati al genere e al ruolo, aumentare la capacità critica verso i messaggi
pubblicitari prodotti dai mass media sulla sessualità e affettività.
Sessualità e cultura
Tutti i cambiamenti che avvengono nella cultura, nella società, determinano mutamenti anche nel
modo di vivere la vita sessuale, che a sua volta influenza tutti gli altri aspetti della vita umana.
Ogni cultura attribuisce alla sessualità valori diversi che tendono a stabilire norme di
comportamento diverse per la donna e per l’uomo. Si definisce cultura il comportamento appreso e
condiviso dai membri di una società. La cultura comprende i valori, le credenze, il linguaggio, i
costumi, i principi e le regole che gli esseri umani imparano in quanto membri di una società.
L’evoluzione dei costumi di una società si realizza nella costante dialettica tra una concezione
dell’uomo e dei suoi bisogni permanente nel tempo (come si manifesta nei miti greci per es.: edipo,
amore e psiche, narciso) e i continui cambiamenti della situazione economica, politica, sociale, che
tenta di dare una risposta sempre più appagante ai bisogni dell’uomo.
Si pensi, ad es., come viene considerata nella società di oggi la figura della donna, le nuove
competenze che ha acquisito nel mondo del lavoro, nel diritto di famiglia. Abbiamo assistito in un
tempo brevissimo, almeno secondo le categorie “storiche”, ad un cambiamento epocale che ha
inciso profondamente sul costume, anche sessuale, anzi forse soprattutto sessuale, nei suoi risvolti
etici, relazionali, familiari ed anche economici.
Prendere coscienza di come i rapporti affettivi, il modo di relazionarsi e il comportamento amoroso,
ovvero le cose apparentemente più private e segrete di ciascuno, siano influenzati anche dalla
situazione esterna a noi, può essere utile per imparare a soffermarsi sulla proprie domande interiori,
su quella ricerca di senso che comincia ad affacciarsi alla mente di un adolescente.
Vale anche la pena ricordare che il nostro è spesso definito il tempo del “mercato” per antonomasia,
capace cioè di creare sempre nuovi bisogni “artificiali”, ma che rende più difficile l’ascolto dei
propri reali desideri.
Attivazione: Come cambia la famiglia
Obiettivo: Gli spunti proposti hanno lo scopo di aiutare gli alunni a riflettere sulla loro situazione
familiare e sulla struttura della famiglia nel secolo scorso sottolineando i cambiamenti avvenuti.
Metodologia: Si consegna agli alunni la scheda allegata (All. 4.1) sull’evoluzione della famiglia
nell’ultimo secolo. Il docente raccoglie i dati forniti dagli alunni e sulla base di questi promuove un
confronto nella classe. Nelle considerazioni finali andrà spiegato il perché di cambiamenti sociali
così radicali e rapidi, che tanto hanno influito anche sul costume sessuale.
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Ruoli nella sessualità
L’identità di ruolo è strettamente legata ai rapporti con le altre persone e ai messaggi che ci
vengono inviati dall’ambiente esterno sul nostro essere donne o uomini.
Se in passato i ruoli maschile e femmile erano codificati in modo rigido, oggi sono diventati più
flessibili. Tuttavia esistono ancora molti luoghi comuni circa i ruoli sessuali; basta pensare alla
figura della donna come oggetto sessuale nella pubblicità, o alla tradizionale immagine dell’uomo,
macho cacciatore di prede femminili.
Spesso anche nell’approccio educativo familiare certi stereotipi vengono riproposti, per cui un
ragazzino che piange per un brutto voto viene considerato una femminuccia e la ragazzina che
cambia spesso ragazzo viene giudicata un tipo di facili costumi.
Attivazioni: Maschio o femmina?
Obiettivo: Far riflettere gli alunni sui più comuni stereotipi legati al genere, perché possano
comprendere come è facile aderire inconsapevolmente a giudizi e atteggiamenti della mentalità
comune.
Metodologia: lavori di gruppo o individuali che stimolano la discussione
Scheda stereotipi (All. 4.2)
Da distribuire e far compilare agli alunni e da commentare insieme.
Vantaggi e svantaggi
Il lavoro si svolge a piccoli gruppi, formati da 5 o 6 alunni, omogenei per genere, che devono
scrivere su un foglio quali considerano vantaggi e svantaggi del proprio sesso. Nella discussione
finale si metteranno a confronto le varie tesi.
La cartolina
Sempre al piccolo gruppo (5/6 componenti dello stesso sesso) si chiede di descrivere che cosa
“pensano, desiderano e si aspettano” gli appartenenti al sesso opposto dal loro. Per questo lavoro, da
realizzare su un cartellone, possono essere utilizzati collage, scritte, disegni, versi di canzoni…
Alla fine del lavoro (si può ipotizzare una mezz’ora di tempo) i cartelloni vengono mostrati alla
classe, spiegati e commentati insieme.
Riflettere e confrontarsi con i compagni su questo tema permetterà a ciascuno di comprendere
meglio il significato della propria appartenenza ad un genere, quale potrebbe essere il ruolo,
l’atteggiamento e le attività che si pensano più congeniali a sé e come spesso si ragiona solo per
luoghi comuni.
Intervista lampo (All. 4.3)
Gli alunni sono disposti in semicerchio e divisi in due gruppi: maschi e femmine. Al centro del
semicerchio due sedie con un maschio e una femmina, che accettano di rispondere alle domande
dell’intervistatore, in modo rapido (magari avendo già preso visione delle domande per essere più
immediati).
Si propongono alcune domande, a cui possono esserne aggiunte altre.
Gli spettatori, in silenzio, danno le loro risposte. Il gioco potrebbe ripetersi per un’altra coppia di
volontari.
Durante la discussione finale, il conduttore (docente) riporta sulla lavagna ciò che gli alunni
giudicano prettamente femminile o maschile, oppure comune a entrambi i sessi: ruoli storici, ruoli
attuali, stereotipi più diffusi e influenza dei mass-media.
33
34
All. 4.3
INTERVISTA LAMPO
Nome................................................................................................................................................
Età.......................................
Scuola frequentata.......................................................................................................................
Materia preferita..........................................................................................................................
Canzone preferita.........................................................................................................................
Attore preferito...........................................................................................................................
Musica o TV....................................................................................................................................
Computer o uscire con amici.......................................................................................................
Ti piace ballare?..........................................................
Film/telefilm preferito...............................................................................................................
Sportivo o sedentario..................................................................................................................
Pratichi uno sport?.......................Quale?...................................................................................
Sport che preferisci guardare?................................................................................................
Cosa fai nel tempo libero?..........................................................................................................
A che cosa tieni di più?................................................................................................................
Se fossi un colore quale saresti?..............................................................................................
Se fossi un animale quale saresti?............................................................................................
Che aspetto del tuo carattere ti piace di più?.......................................................................
...........................................................................................................................................................
Quale parte del tuo aspetto fisico curi di più?......................................................................
Che cosa apprezzi di più in un ragazzo?...................................................................................
E in una ragazza?...........................................................................................................................
Un complimento che vorresti ricevere?...................................................................................
Come dovrebbe essere il ragazzo/la ragazza ideale?..........................................................
...........................................................................................................................................................
Gli amici sono.................................................................................................................................
Innamorarsi è.................................................................................................................................
Vestiti di marca o alternativi.....................................................................................................
Vestito preferito..........................................................................................................................
Un vestito che non metteresti mai...........................................................................................
...........................................................................................................................................................
L’ultima volta che hai litigato con qualcuno?...........................................................................
Perchè?............................................................................................................................................
L’ultima volta che hai pianto?.....................................................................................................
Perchè?............................................................................................................................................
Aiuti in casa?....................................................................
Cosa fai?.........................................................................................................................................
Non potresti fare a meno di......................................................................................................
Faresti volentieri a meno di.......................................................................................................
Fai un saluto.....................................................................
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Bisogni reali / bisogni indotti
Nell’uomo sono presenti alcuni bisogni fondamentali, reali, che ne costituiscono il “motore” per le
sue attività e la sua evoluzione (bisogni fisici, di sicurezza, sociali, di realizzazione…).
Nella nostra società consumistica questi bisogni fondamentali spesso vengono mascherati da altri,
indotti dal mercato sempre in cerca di nuovi sbocchi. Lo strumento comunicativo per indurre nelle
persone la necessità di bisogni “voluttuari” è la pubblicità.
Non interessa evidentemente qui demonizzarla, ma far capire agli alunni che siamo tutti, più o
meno, “target” di qualche prodotto, che devono indurci ad acquistare.
Anche la sessualità e l’affettività sono fenomeni che non sfuggono a queste sollecitazioni. Ad es. il
sentirsi amato, bisogno fondamentale di tutti gli esseri umani, viene spesso scambiato con il sentirsi
desiderato sessualmente, per cui in molte pubblicità viene strumentalizzata l’immagine sessuale nel
modo più esplicito e riduttivo. Si raggiunge così un facile corto circuito: per essere amato e quindi
felice, devo potermi paragonare ai modelli proposti dal mercato e cioè a quei ragazzi giovani,
levigati, senza difetti e completamente fuori dalla nostre medie antropometriche. Il confronto,
ovviamente, è quasi sempre frustrante e l’unico modo che ho di consolazione è comprare quei
prodotti, che forse faranno il miracolo di avvicinarmi all’ideale di moda.
Ancora una volta, ciò che interessa non è criticare il pansessualismo così diffuso in qualsiasi
comunicazione dei mass media, ma verificare l’assunto iniziale: è assolutamente certo che il mio
desiderio di essere amato, valorizzato, magari anche invidiato, in una parola la mia possibile
felicità, dipenda da quanto “sex appeal” dimostro? Non ho altre possibilità di far capire che può
valer la pena volermi bene?
Attivazione: Bisogni in vendita
Obiettivo: Sollecitare gli alunni ad una visione critica delle proposte che ci provengono dal mondo
dei mass-media e dalla sua cassa di risonanza: la pubblicità.
Metodologia: Si propone alla classe, divisa in piccoli gruppi, di 5/6 componenti, di realizzare un
cartellone che abbia come titolo: Bisogni reali/Bisogni indotti. Il cartellone può essere diviso in due
sezioni, oppure utilizzato fronte e retro, e realizzato attraverso collage di ritagli di riviste, disegni,
scritte, versi di canzoni… I ragazzi possono essere aiutati con degli esempi: bisogno di
nutrimento/acquisto di merendine. In questo esempio è anche interessante mostrare la chiave
utilizzata per convincere, e cioè la genuinità del prodotto (più latte).
Alla fine del lavoro i cartelloni vengono mostrati a tutta la classe, spiegati e commentati, con l’aiuto
del docente.
Alla fine del percorso svolto dovrebbe emergere nella riflessione comune una immagine di
affettività e di sessualità come bene prezioso per ogni uomo, costitutivo della personalità di ognuno,
che ci accompagna in ogni istante della vita e con una gamma infinita di espressioni e di possibilità
che vanno ben oltre l’esercizio di un apparato corporeo.
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Stesura progetto a cura di:
Dr.ssa Assogna Luisella UOMPC Distretto 1 ASL Città di Milano
Dr.ssa Astolfi Chiara UOMPC Distretto3 ASL Città di Milano
AS Bergamaschi Tina UOMPC Distretto 2 ASL Città di Milano
IP Bresciani Anurada UOMPC Distretto 1 ASL Città di Milano
AS Carusi Anna UOMPC Distretto 3 ASL Città di Milano
Dr.ssa Codini Maria Grazia UOMPC Distretto 4 ASL Città di Milano
AS De Lorenzi Paola UOMPC Distretto 2 ASL Città di Milano
Dr.ssa De Rosa Anna UOMPC Distretto 4 ASL Città di Milano
AS Del Signore Maria Rosa UOMPC Distretto 5 ASL Città di Milano
Dr.ssa Fiore Elisa UOMPC Distretto 4 ASL Città di Milano
AS Pandolfi Stefania UOMPC Distretto 2 ASL Città di Milano
AS Paroli Rosangela UOMPC Distretto 5 ASL Città di Milano
IP Siciliano Emilia UOMPC Distretto 1 ASL Città di Milano
Dr.ssa Tomasetto Mariangela UOMPC Distretto 3 ASL Città di Milano
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