progetto ed sex sett 06 b
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progetto ed sex sett 06 b
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’ E DELLO SPORT “IO E L’ALTRO. ALLA SCOPERTA DEL PIACERE DI CRESCERE” Progetto di educazione alla sessualità e all’affettività per la scuola secondaria di primo grado Rev. 00 settembre 2006 PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SESSUALITA’ E ALL’AFFETTIVITA’ PREMESSA Nella tappa di crescita che va dagli 11 ai 14 anni, i ragazzi vivono un periodo di profondi e continui cambiamenti, sia a livello fisico, per il sopraggiungere della pubertà, sia a livello psicologico, nella ricerca di nuove forme di autonomia e distacco dall’ambito familiare. E’ pertanto nella scuola secondaria di primo grado che emergono le prime problematiche legate allo sviluppo della sessualità e dell’affettività, a cui i docenti si trovano a dover rispondere. La ASL Città di Milano propone pertanto alle scuole un percorso articolato di educazione sessuale ed all’affettività, da attuare in collaborazione con i docenti. Tale progetto vuole rappresentare una occasione di informazione, riflessione, confronto sul tema della crescita adolescenziale: si parla dei cambiamenti psicofisici della pubertà, delle nuove modalità di relazione e del ruolo sociale legato all’identità di genere. DESTINATARI - alunni e docenti della terza classe della scuola secondaria di primo grado. OBIETTIVO GENERALE - promuovere un atteggiamento positivo e responsabile nei confronti della sessualità e della propria salute. OBIETTIVI SPECIFICI - proporre agli alunni una riflessione sulle modificazioni psico-fisiche della pubertà - favorire negli studenti la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima - stimolare la consapevolezza delle modalità relazionali positive da attivare con i coetanei, ponendo in evidenza gli atteggiamenti errati legati a pregiudizi e/o informazioni scorrette - fornire informazioni semplici ed esaurienti su anatomia e fisiologia dell’apparato riproduttivo e sulla maturazione sessuale - fornire informazioni di base sulla contraccezione e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse - proporre una riflessione sui modelli culturali legati all’identità di genere e di ruolo e su come si sono evoluti nel tempo; aumentare la capacità critica nei confronti di messaggi pubblicitari a sfondo sessuale 2 METODOLOGIA Il progetto si propone di promuovere una riflessione e un approfondimento sul tema dell’educazione sessuale svolto nelle scuole come stabilito dai programmi ministeriali. La proposta si basa sul coinvolgimento e l’attivazione dei docenti, che vengono contattati dagli operatori sanitari, per definire insieme un percorso educativo da realizzare con gli alunni delle loro classi. Il percorso proposto, suddiviso in unità didattiche, permette ai docenti di sperimentare con i ragazzi l’apprendimento attivo e stimola la riflessione e la discussione di gruppo. Queste attivazioni permettono ai docenti di incrementare negli alunni delle competenze trasversali che sono alla base dei comportamenti e delle relazioni che aiutano ad assumere un atteggiamento positivo e responsabile nei confronti della sessualità e della propria salute. FASE PRELIMINARE ( OTTOBRE – DICEMBRE ) - - presentazione del progetto alle scuole secondarie di primo grado che hanno aderito incontri di approfondimento e formazione con i docenti interessati per una condivisione degli obiettivi e della metodologia del progetto e per concordare i tempi e i modi di una integrazione tra programma curricolare e intervento ASL. Verranno coinvolti i docenti delle varie materie, ai quali si richiederà una presentazione della classe e delle possibili problematiche per valutare le modalità di intervento più adatte presentazione del progetto ai genitori degli alunni da parte del consiglio di classe, con la disponibilità del personale sanitario a partecipare FASE OPERATIVA ( GENNAIO - MAGGIO ) - - nelle classi, i docenti, trattano i temi inerenti lo sviluppo psico-fisico dell’età evolutiva, ciascuno secondo la propria materia e la programmazione didattica pluridisciplinare, attuano inoltre le attivazioni proposte dal progetto preparazione da parte degli alunni di domande, curiosità, argomenti da approfondire in uno o due incontri con il personale sanitario ASL gli operatori sanitari saranno disponibili ad incontrare nella scuola, a distanza di qualche giorno, singolarmente o a piccoli gruppi, gli alunni per un eventuale confronto personale. FASE DI VALUTAZIONE ( GIUGNO - SETTEMBRE ) - - - valutazione di processo: quante scuole e quante classi hanno aderito al progetto; quanti docenti hanno partecipato agli incontri con gli operatori sanitari e hanno effettuato le attivazioni in classe valutazione di gradimento: distribuzione agli alunni di un questionario (da somministrare all’ultimo incontro) per rilevare il grado di interesse suscitato dagli argomenti trattati, la chiarezza del linguaggio usato e delle spiegazioni. Verrà distribuito ai docenti e agli operatori sanitari un questionario di valutazione sul progetto svolto. incontro con i docenti coinvolti nel progetto per la valutazione dei risultati dei questionari e per un giudizio sul lavoro svolto. 3 PROPOSTA DIDATTICA Si intende privilegiare una metodologia di tipo interattivo per consentire agli alunni di partecipare e interagire, lasciando spazio alla ricerca e curiosità personale. Attraverso la proposta di attivazioni e di lavori di gruppo si sollecitano interesse e motivazione al fine di creare un clima di dialogo e di rispetto reciproco, per salvaguardare la sensibilità e la personalità di ciascuno. Per gestire positivamente questi incontri è necessario che gli adulti presenti, docenti e operatori ASL, evitino qualsiasi atteggiamento di tipo giudicante o indicazioni comportamentali prescrittive, ponendosi come riferimento e guida nella ricerca e acquisizione delle informazioni, nello svolgimento delle attività e nelle fasi di discussione e riflessione. La realizzazione del progetto offre la possibilità di coinvolgere docenti con competenze disciplinari diverse e facilita l’approccio multidisciplinare al tema della sessualità. Consente inoltre di presentare agli alunni le attività dei consultori di zona. Si propongono 4 unità didattiche, contenenti alcune attivazioni; i docenti concordano quali proporre agli alunni in base alla tipologia della classe, al tempo a disposizione e agli argomenti che si intendono sviluppare. 1° UNITA’ DIDATTICA: IMPARIAMO A CONOSCERCI E AD ACCETTARCI Obiettivo: riconoscere ed accettare le modificazioni corporee durante la pubertà, favorire l’accettazione di sé e l’autostima, dare significato alle differenze di genere (identità di genere) ed acquisire la consapevolezza della propria identità sessuale. 2° UNITA’ DIDATTICA: LA RELAZIONE FRA NOI E GLI ALTRI - ALLA SCOPERTA DELL’AFFETTIVITA’ Obiettivo: riconoscere il corpo come veicolo di comunicazione e relazione con l’altro, definire cosa siano le emozioni e i sentimenti, scoprire il significato del legame affettivo, dell’amicizia, dell’innamoramento e dell’amore, riconoscere la sessualità come modo per comunicare e porsi in relazione con l’altro. 3° UNITA’ DIDATTICA: NOI E L’ALTRO SESSO - DIFFERENTI MA COMPLEMENTARI Obiettivo: conoscere l’anatomia e la fisiologia dell’apparato sessuale femminile e maschile, conoscere i meccanismi fisiologici che regolano il rapporto sessuale, la fecondazione, la nascita, acquisire consapevolezza rispetto ai comportamenti legati alla sessualità. 4° UNITA’ DIDATTICA: LE RELAZIONI AFFETTIVE NELLA SOCIETA’ Obiettivo: conoscere i cambiamenti socio-culturali della famiglia e dell’ambiente in cui viviamo, riflettere sui più comuni stereotipi legati al genere e al ruolo, aumentare la capacità critica verso i messaggi pubblicitari prodotti dai mass media sulla sessualità e affettività. 4 Questionario di gradimento alunni Sarebbe interessante conoscere la tua opinione in merito all’intervento, per apportare eventuali modifiche e/o integrazioni utili a migliorarlo. Per questo ti chiediamo la compilazione di questo questionario. Grazie per la tua collaborazione. data: ……………… classe: …………… sesso: maschio femmina scuola: ……………………………………………………………… 1. Esprimi un tuo giudizio sugli interventi tenuti sull’educazione sessuale e affettività: (segna con una crocetta la tua valutazione) le informazioni scientifiche fornite sono state chiare? per niente poco abbastanza molto gli argomenti trattati hanno risposto alle tue domande e ai tuoi dubbi? per niente poco abbastanza molto il tempo a disposizione è stato sufficiente? per niente poco abbastanza molto il linguaggio usato è stato comprensibile? per niente poco abbastanza molto le attività svolte hanno stimolato la riflessione e il confronto con i compagni? per niente poco abbastanza molto 2. Quali argomenti/attivazioni hanno suscitato maggior interesse? ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ 3. Quali altri argomenti avresti voluto trattare o approfondire? ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ 4. Le attivazioni proposte ti sono sembrate: per niente utili poco utili utili molto utili perché _____________________________________________________ ___________________________________________________________ 5 Questionario per i docenti L’opinione di chi, come Lei, ha partecipato alla realizzazione del progetto, è indispensabile per apportare integrazioni utili a migliorarlo. Per questo Le chiediamo la compilazione di questo questionario e la ringraziamo per la collaborazione. data: …………………….. scuola: ………………………………………………………..…………………… materia di insegnamento: ……………………………………………………………………………… 1. Gli argomenti trattati in classe hanno suscitato l’interesse dei ragazzi? (segnare con una crocetta la propria valutazione) per niente poco abbastanza molto 2. Il materiale contenuto nella proposta didattica è stato utile? per niente poco abbastanza molto 3. Le attivazioni proposte dal progetto sono state utili? per niente poco abbastanza molto 4. Ha raccolto osservazioni e commenti dei genitori? SI NO Se si, quali? …………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 5. Il suo impegno in termini di risorse è stato: Conforme a quanto previsto Superiore al previsto Eventuali osservazioni….……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 6 6. Quali sono gli aspetti carenti del Progetto? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 7. Quali sono i punti di forza del Progetto? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 8. Si considera soddisfatto/a dell’intera esperienza? per niente poco abbastanza molto 7 Questionario per gli operatori sanitari L’opinione di chi, come Lei, ha partecipato alla realizzazione del progetto, è indispensabile per apportare integrazioni utili a migliorarlo. Per questo Le chiediamo la compilazione di questo questionario e la ringraziamo per la collaborazione. data: …………………….. scuola: ………………………………………………………..…………………… 1. Gli argomenti trattati in classe hanno suscitato l’interesse dei ragazzi? (segnare con una crocetta la propria valutazione) per niente poco abbastanza 2. Le attivazioni proposte dal progetto sono state utili? per niente poco abbastanza molto molto 3. Al termine dell’intervento nella scuola ritiene che il livello di collaborazione/integrazione con i docenti sia stato: carente sufficiente buono molto buono 4. In occasione dei suoi incontri con i ragazzi ha riscontrato nella classe: interesse e coinvolgimento partecipazione disomogenea (ragazzi coinvolti e ragazzi disinteressati e/o disturbanti) attenzione “passiva” disagio altro …………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 5. Il confronto diretto con i ragazzi incontrati singolarmente o a piccoli gruppi è stato: disertato poco richiesto accolto bene accolto Perché ? ………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 8 6. Il suo impegno in termini di risorse è stato: Conforme a quanto previsto Superiore al previsto Eventuali osservazioni….……………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 7. Quali sono gli aspetti carenti del Progetto? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 8. Quali sono i punti di forza del Progetto? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 9. Come considera, in sintesi, l’intera esperienza? negativa deludente abbastanza positiva molto positiva 9 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA’ E DELLO SPORT PROPOSTA DIDATTICA PER INSEGNANTI “IO E L’ALTRO. ALLA SCOPERTA DEL PIACERE DI CRESCERE” Progetto di educazione alla sessualità e all’affettività per la scuola secondaria di primo grado 10 1° UNITA’ DIDATTICA: IMPARIAMO A CONOSCERCI E AD AC CETTARCI Obiettivo Riconoscere ed accettare le modificazioni corporee durante la pubertà, favorire l’accettazione di sé e l’autostima, dare significato alle differenze di genere (identità di genere) ed acquisire la consapevolezza della propria identità sessuale. Pubertà e adolescenza Pubertà e adolescenza non sono sinonimi: per pubertà intendiamo le manifestazioni fisiologiche legate alla maturazione sessuale, mentre con il termine adolescenza si intende un periodo più ampio, legato alle modificazioni psicologiche e di ruolo, che di solito ha inizio con la pubertà e termina con l’entrata nell’età adulta. Gli aspetti che maggiormente si modificano sono legati sia allo sviluppo fisico (statura, peso, sviluppo scheletrico, muscolare, pelle) sia all’apparire delle caratteristiche sessuali primarie e secondarie. Sono caratteri sessuali primari gli organi genitali e le ghiandole genitali, responsabili queste ultime della produzione degli ormoni sessuali e della maturazione degli spermatozoi e degli ovuli. Sono caratteri secondari la comparsa dei peli, della barba, la modificazione della voce, lo sviluppo del seno e l’arrotondamento dei fianchi. Queste modificazioni sono provocate dagli ormoni sessuali (estrogeni e progesterone nella femmina, testosterone nel maschio), che rendono manifeste le differenze fra i due sessi. Trasformazioni corporee così rapide, vistose e specifiche scardinano lo schema corporeo stabile, tipico dell’infanzia e costringono ad elaborare una nuova immagine di sé. (Per schema corporeo intendiamo l’immagine mentale che ci creiamo del nostro corpo) Si può pertanto distinguere una fase preadolescenziale (11 – 14 anni) e una adolescenziale (14 – 18 anni). Nella prima l’interesse del ragazzo/a è rivolto soprattutto alle trasformazioni corporee legate alla pubertà, con importanti risonanze a livello psicologico: le curiosità e i problemi sono collegati alla propria identità sessuale e a quella dell’altro sesso. Il gruppo di riferimento è costituito da coetanei dello stesso sesso, mentre in seguito sarà misto; cominciano ad affiorare nuove emozioni, ancora confuse, legate al rapporto con gli adulti e con i coetanei. Nell’adolescenza gli aspetti relazionali diventano più evidenti, con manifestazioni comportamentali più delineate nel senso di cambiamenti di umore, conflitti, ribellioni; vengono messe in crisi le certezze dell’infanzia circa l’onniscienza e l’onnipotenza degli adulti e circa l’esistenza di uno schema di riferimento esterno stabile e sicuro. I mutamenti esterni e interni generano insicurezza e fragilità e spiegano la comparsa di atteggiamenti e sentimenti contraddittori: aggressività e provocazione si alternano a timidezza, tristezza a euforia, sensibilità a durezza. Aumenta la capacità di astrazione, di sperimentazione: il pensiero si fa più articolato, più complesso; si sviluppa la capacità progettuale, che mette in grado di prevedere le conseguenze delle proprie azioni. Caratteristiche psicologiche comuni all’adolescente sono: l’instabilità, l’orgoglio, l’impulsività (= passaggio immediato all’azione), la fantasia, l’irrequietezza, la ricerca di autonomia e la critica nei confronti delle figure genitoriali. 11 Attivazione: il mio corpo che cambia Obiettivo: gli studenti riflettono e si confrontano sulle trasformazioni puberali nel maschio e nella femmina Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone un lavoro dando a ciascun gruppo un cartellone per scrivere i cambiamenti fisici che hanno rilevato sia sul proprio corpo sia su quello dell’altro sesso. Esempio di cartellone che viene compilato da ogni gruppo: MASCHI Crescita dei peli ………………. FEMMINE Sviluppo del seno ………………. Il conduttore raccoglie i cartelloni e li mostra alla classe: riprendendo le conoscenze dei ragazzi, le approfondisce inserendole in un discorso generale sulla pubertà, spiegando come mai avvengono queste modificazioni. Descrizione da parte dell’insegnante dei cambiamenti ormonali che determinano la comparsa dei caratteri sessuali primari e secondari. Attivazione: già e non ancora Dal momento in cui nasciamo ci viene attribuita l’appartenenza a un determinato sesso attraverso l’osservazione degli organi genitali esterni. La sessualità biologica definita alla nascita è il primo passo per la formazione dell’identità sessuale. Agli aspetti biologici naturali che distinguono il genere maschile da quello femminile si aggiungono gli aspetti culturali, che consistono nella diversa influenza che l’ambiente esercita sulle persone in base al loro sesso. Il bambino riceve un’educazione “diversa” a seconda delle sue caratteristiche biologiche ed inizia a identificarsi con gli altri che appartengono al suo stesso sesso. L’identità di genere è la consapevolezza interiore del proprio genere sessuale. Nell’identità sessuale si distinguono due componenti: l’identità di genere e l’identità di ruolo: quest’ultima è legata ai rapporti con le persone e ai modelli sociali maschile e femminile proposti dall’ambiente. TERMINE SESSO BIOLOGICO IDENTITA’ DI GENERE IDENTITA’ DI RUOLO ORIENTAMENTO SESSUALE DEFINIZIONE L’appartenenza biologica al sesso maschile o femminile determinata dai cromosomi sessuali (identità cromosomica e gonadica) L’identificazione primaria della persona come maschio o femmina, tratto permanente, solitamente stabilito nella prima infanzia (identità anagrafica) L’insieme di aspettative e ruoli su come gli uomini e le donne si debbano comportare in una data cultura e in un dato periodo storico L’attrazione erotica e affettiva per i membri del sesso opposto, dello stesso sesso o entrambi; può essere omosessuale, bisessuale o eterosessuale 12 Obiettivo: riflessione su se stessi per favorire l’accettazione della propria identità di genere Metodologia: Ogni ragazzo/a compila individualmente una scheda di lavoro (All. 1.1) che lo invita a riflettere su questi punti: • che cosa piace o non piace del proprio corpo • come vengono percepite le trasformazioni fisiche e di carattere legate alla pubertà (gradevoli o sgradevoli) Al termine del lavoro degli alunni, il conduttore, raccolte le schede, riporta su un cartellone le risposte più frequenti, riprendendo e commentando in modo positivo le trasformazioni corporee e del carattere legate alla preadolescenza. Si sottolinea inoltre come la percezione dello stesso cambiamento corporeo possa essere vissuta in modo diverso da un ragazzo all’altro. Nel corso della discussione si potrà chiedere ai ragazzi come si possono affrontare le situazioni percepite come sgradevoli. 13 Allegato 1.1 Scheda per i maschi 1) Che cosa ti piace di più del tuo corpo? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Come percepisci le trasformazioni della pubertà (gradevoli o sgradevoli)? TRASFORMAZIONI Crescita della barba Sviluppo muscolare Aumento statura Aumento del peso Cambiamento di voce Crescita dei peli Eiaculazione Cambiamenti nel viso GRADEVOLI SGRADEVOLI 3) I cambiamenti avvengono anche nel carattere. Tali trasformazioni possono essere gradevoli o sgradevoli TRASFORMAZIONI GRADEVOLI Sbalzi di umore Interesse verso l’altro sesso Senso di inadeguatezza Maggior importanza dell’amico del cuore Conflitto con i genitori Non sentirsi capiti Solitudine Difficoltà di accettarsi Bisogno di autonomia Voglia di fare nuove esperienze SGRADEVOLI 14 Allegato 1.1 Scheda per le femmine 1) Che cosa ti piace di più del tuo corpo? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) Come percepisci le trasformazioni della pubertà (gradevoli o sgradevoli)? TRASFORMAZIONI Arrotondamento dei fianchi Sviluppo del seno Aumento della statura Aumento del peso Comparsa delle mestruazioni Crescita dei peli Cambiamenti nel viso GRADEVOLI SGRADEVOLI 3) I cambiamenti avvengono anche nel carattere. Tali trasformazioni possono essere gradevoli o sgradevoli TRASFORMAZIONI GRADEVOLI Sbalzi di umore Interesse verso l’altro sesso Senso di inadeguatezza Maggior importanza dell’amico del cuore Conflitto con i genitori Non sentirsi capiti Solitudine Difficoltà di accettarsi Bisogno di autonomia Voglia di fare nuove esperienze SGRADEVOLI 15 2° UNITA’ DIDATTICA: LA RELAZIONE FRA NOI E GLI ALT RI: ALLA SCOPERTA DELL’AFFETTIVITA’ Obiettivo Riconoscere il corpo come veicolo di comunicazione e relazione con l’altro, definire cosa siano le emozioni ed i sentimenti, scoprire il significato del legame affettivo, dell’amicizia, dell’innamoramento e dell’amore, riconoscere la sessualità come modo per comunicare e porsi in relazione con l’altro. Il corpo come veicolo di comunicazione Il corpo è il mezzo di comunicazione più immediato; attraverso il corpo creiamo relazioni con gli altri e con l’ambiente. Per comunicare non usiamo solo le parole, ma anche lo sguardo, le mani, il sorriso, le posizioni del corpo, il modo di vestirci. Il corpo esprime noi stessi e spesso rivela più delle parole, anticipa il pensiero e può essere un ponte fra noi e gli altri. Attivazione: Stati d’animo attraverso il corpo Obiettivo: trasmettere messaggi attraverso la comunicazione non verbale. Metodologia: si invitano gli studenti a disporre le sedie in semicerchio. Si assegnano agli studenti dei bigliettini che descrivono alcuni stati d’animo, attraverso i quali possano imparare ad esprimere se stessi. Si chiede di rappresentarli attraverso l’uso totale del corpo, compresa la mimica facciale ed il contatto oculare. Il resto del gruppo dovrà riconoscere ciò che i compagni intendevano esprimere e notare eventuali discrepanze nella comunicazione non verbale. Esempio di alcuni stati d’animo: Comunicare la stanchezza; Manifestare gioia; Esprimere stupore; Manifestare affetto; Esprimere la rabbia; Manifestare contrarietà; Comunicare impazienza. Ogni componente, al termine del gioco, dirà cosa ha provato nell’eseguire l’esercizio. Nel caso qualcuno manifesti grande difficoltà nell’eseguire il compito, il conduttore può chiedere ad un compagno di aiutarlo. Il conduttore, al termine del gioco, può aprire una discussione in cui ognuno è libero di descrivere come di solito si esprime con la totalità del corpo. Suggerimenti: il conduttore dovrà sottolineare l’importanza del corpo nella comunicazione e quanto spesso venga sottovalutato. Il conduttore dovrà fare attenzione e rinforzare ogni comportamento adeguato, ogni piccolo passo fatto dai partecipanti, evitando di giudicare i comportamenti inadatti. L’affettività Tutta la nostra vita è permeata da affettività, ognuno di noi cerca i propri simili e con loro crea legami affettivi. L’affettività è la capacità di aprirsi, di creare vincoli, di ascoltare gli altri, di parlare con il cuore, di farsi conoscere e di riconoscere l’esistenza dell’altro. Emozioni e sentimenti fanno parte della vita di tutti i giorni; questa acquista colore proprio grazie al carattere positivo o negativo di tutto ciò che ci accade. Emozioni e sentimenti vissuti intensamente lasciano un segno profondo nel nostro animo e possono costituire una svolta nel nostro modo di concepire noi stessi e l’esistenza. 16 Creare un legame affettivo significa scambio di emozioni e sentimenti positivi con qualcuno (tenerezza, gratitudine, comprensione, ...). Nella nostra vita i rapporti affettivi sono molti e di varie forme. Il primo è quello fra madre e figlio, successivamente il rapporto si estende al padre, ai familiari, ai compagni di scuola fino ad arrivare all’età adolescenziale in cui nasce l’esigenza di rendersi autonomi sul piano dei sentimenti dalla famiglia ed avere propri legami di amicizia ed amore. Ciò che rende le relazioni piacevoli o spiacevoli è in gran parte determinato dal tipo di sentimenti /emozioni che le persone avvertono e che possono esprimere ed elaborare. La consapevolezza dell’importanza della dimensione emotiva, però, non sempre è accompagnata da altrettanta attenzione e cura nel far si che i sentimenti siano gestiti in modo adeguato. Talvolta sono considerati come ingestibili, forze pericolose e indipendenti dalla propria volontà. Appare pertanto necessario prendere coscienza dei propri stati d’animo (sentimenti ed emozioni), dando loro un nome. Alcune persone non si rendono minimamente conto di quanto accade nel loro mondo emotivo, altre pur avvertendo l’alterazione provocata dai loro stati d’animo, non sanno identificarli. Non c’è dubbio che un’emozione non avvertita a livello di coscienza, non può essere riconosciuta ed elaborata, continua però a manifestarsi nei propri comportamenti. Per esempio, chi senza accorgersene nutre aggressività verso una persona è inevitabilmente influenzato da questa emozione; la esprimerà in maniera indiretta attraverso dispetti, ironia, sarcasmo, passività, distrazione.. o la sposterà su altri. Emozioni Sono reazioni affettive intense, improvvise che generano una reazione fisica (aumento del battito cardiaco, mal di pancia, ecc...); le emozioni non sono sotto il controllo dell’io: è importante riconoscerle e integrarle in modo consapevole. La conoscenza delle proprie emozioni consiste nella consapevolezza dei propri vissuti emotivi; in altri termini si tratta di riconoscere un’emozione nel momento in cui si presenta e di saperla gestire nel comportamento (es.: abilità di sapersi calmare, di liberarsi dall’ansia, dalla tristezza o dall’irritabilità). Sentimenti Sono reazioni affettive meno immediate ma più stabili. Si può dire che sono emozioni vissute e coltivate nel tempo (simpatia=>amicizia; collera=>odio; attrazione=>innamoramento). La capacità di valutare momento per momento i sentimenti è fondamentale per la comprensione psicologica di se stessi. Le persone consapevoli dei propri sentimenti riescono a gestire meglio la propria vita, perché hanno una percezione più sicura di ciò che veramente provano riguardo a decisioni personali. Questa consapevolezza si acquisisce nel tempo dopo un lungo lavoro su se stessi, cercando di integrare il piano emotivo con il piano mentale (unendo cioè il cuore con la mente). Mentre le emozioni sono visibili, i sentimenti sono sotto il controllo dell’io per cui possono rimanere nascosti come i nostri pensieri. Una persona rivela veramente se stessa non quando racconta quello che sa, ma quando rivela i suoi sentimenti. I sentimenti sono i modi con cui rispondiamo alle cose e alle persone che ci circondano e agli avvenimenti che accadono intorno a noi. Qui la comunicazione non è più solo scambio di messaggi, conoscenze, ma partecipazione di sentimenti, dell’essere. Si può andare in cerca di emozioni attraverso il piacere, lo sballo, il divertimento, ma i sentimenti vanno costruiti e difesi. Attivazione: Riflessioni sul linguaggio dei sentimenti Obiettivo: fare riflettere i ragazzi su come riconoscere e gestire emozioni/sentimenti Metodologia: scheda individuale o a piccoli gruppi (All.2.1). Far scegliere dall’elenco alcune emozioni e sentimenti che gli alunni hanno provato e in quali situazioni. Dalla discussione dovrà emergere l’importanza di saper riconoscere le proprie emozioni/sentimenti e come gestirle al meglio. 17 Allegato 2.1 Scheda: scegli alcune emozioni/sentimenti da inserire nella seconda colonna della tabella e indica quando le hai provate e come ti sei comportato e dai un colore alla tua emozione (puoi usare anche più volte lo stesso colore). gioia bellezza stima commozione delusione invidia Quando tristezza stupore felicità umiliazione meraviglia irritabilità rabbia libertà serenità odio immensità tenerezza Provo: emozioni/sentimenti vedo il mio migliore gioia amico amore solidarietà entusiasmo solitudine amore Cosa penso/faccio fastidio ansia paura dolore vitalità Colore decido di uscire con arancio lui 18 Amicizia L’amicizia è un’importante occasione di crescita. Nasce per caso, in modo naturale, per condivisione di esperienze e di gusti. Successivamente diventa un legame intenzionale, che vogliamo coltivare, che richiede uno sforzo e per il quale siamo disposti a metterci in gioco. Il sentimento di empatia cioè l’essere capaci di identificarsi completamente con l’altro è fondamentale per la crescita dell’amicizia. Il rapporto di amicizia è caratterizzato da una particolare intimità fra due persone cioè avere gli stessi gusti, interessi e desiderio di passare molto tempo insieme, tempo che non basta mai. Attivazione: Riflessioni sull’amicizia Obiettivo: Riflessioni in gruppo Metodologia: Lettura di un brano sull’amicizia con discussione finale Brano proposto per la discussione: C’era una volta un ragazzo con un brutto carattere. Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno nello steccato del giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno. Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato. Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì giorno per giorno: aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare chiodi. Finalmente arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo. Il padre allora gli disse di levare un chiodo dallo steccato per ogni giorno in cui non aveva perso la pazienza e litigato con qualcuno. I giorni passarono e finalmente il ragazzo potè dire al padre che aveva levato tutti i chiodi dallo steccato. Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse: “figlio mio, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi ci sono nello steccato. Lo steccato non sarà mai più come prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una ferita come queste. Puoi piantare un coltello in un uomo e poi levarlo ma rimarrà sempre una ferita. Non importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà. Una ferita verbale fa male quanto una fisica. Gli amici sono gioielli rari, ti fanno sorridere e ti incoraggiano. Sono pronti ad ascoltarti quando ne hai bisogno, ti sostengono e ti aprono il loro cuore. Altro brano proposto per la discussione sul valore dell’amicizia “Il piccolo principe e la volpe” tratto dal XXI capitolo de Il Piccolo Principe, RCS, Milano 2001. Attivazione: L’amico è… Obiettivo: Far riflettere i ragazzi sull’amicizia, sul valore e il significato che ha per ognuno di loro, sulle proprie convinzioni e aspettative e far emergere eventuali differenze nel modo di concepire l’amicizia nei maschi e nelle femmine Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone la compilazione della seguente tabella (all. 2.2) specificando il numero di chi si dichiara d’accordo e chi no. 19 Allegato 2.2 Tabella: compilare lo schema specificando quanti si dichiarano d’accordo e quanti si dichiarano non d’accordo AFFERMAZIONI SONO D’ACCORDO NON SONO D’ACCORDO L’amicizia è uno scambio reciproco Un amico deve darti ragione in pubblico anche se hai torto Un vero amico crede nelle stesse cose in cui credi tu Il problema di un amico è anche tuo Un amico capisce al volo le cose che tu pensi di lui o lei Amicizia significa provare le stesse emozioni Un vero amico ti confida sempre tutto 20 Innamoramento e amore Ad ogni età ci si può innamorare, tuttavia l’adolescenza è l’epoca delle grandi amicizie e delle grandi passioni amorose. A questa età lo sviluppo degli organi sessuali secondari e la maggior produzione di ormoni, spiegano la spinta verso l’altro sesso e il desiderio di aprirsi al mondo esterno. L’universo amoroso è molto complesso: timori, ansie, gioie, dolore, sconforto, esaltazione sono i compagni di una delle avventure più emozionanti degli essere umani cioè l’innamoramento. E’ possibile riconoscere una persona innamorata dall’osservazione di alcuni segni, quali fossero i sintomi di una malattia. La mente ed i sensi si concentrano sulla persona amata fino a perdersi, a stordirsi in questo stato di confusione e sbigottimento dove i sentimenti sono tanto travolgenti da far perdere l’obiettività (es: non si vedono i difetti della persona amata). La letteratura in generale ha molto disquisito per cercare di capire quando il sesso può essere disgiunto dall’amore o viceversa. Ovviamente bisognerebbe comprendere bene cosa si intende quando si usa l’espressione “ti amo”: in molti casi è da tradurre in “ti desidero, ti voglio”. Amore è prima di tutto rispetto per la persona amata e per se stessi; esclude l’idea di possesso che offende l’altro riducendolo a semplice cosa e denota mancanza di fiducia nella capacità di condurre un rapporto. Privarsi della libertà di pensiero, rinunciare ai propri principi, confondersi con l’altro è il contrario dell’amore. È naturale pensare al bene dell’altro ma non bisogna giungere al punto di dire o fare cose che non si condividono o per le quali non si è pronti, solo per paura di perdere chi si ama. Quando l’amore non ci fa sentire più belli dentro e fuori, quando non ci fa più “crescere” e provare gioia allora è meglio accorgersene e trovare il coraggio di rompere una relazione. Molti pensano che quando due anime gemelle si incontrano si riconoscono immediatamente. Questo può essere più o meno vero. Non sempre si ha il cosiddetto colpo di fulmine. E’ possibile che, prima di incontrare la persona giusta, si vivano esperienze diverse. Quando ci si incontra il rapporto assume un carattere completamente diverso: si ha la sensazione di conoscersi da sempre; quando si parla si è sulla stessa lunghezza d’onda; quando si è insieme spesso ci si capisce senza il bisogno di parlare. Attivazioni - Riflessioni e discussione su amore e innamoramento Attivazione: Quanti modi per amare Obiettivo: Riconoscere i vari modi per comunicare il proprio sentimento di amore senza avere un rapporto sessuale ampliando la visione della sessualità dei ragazzi. Metodologia: Si invita la classe a riflettere su alcune modalità di seguito indicate e a proporne altre, scrivendole su un cartellone o alla lavagna. Nella restituzione andrà sottolineata la ricchezza delle manifestazioni di affetto: parole di rassicurazione, di incoraggiamento, complimenti, condivisione di momenti speciali, gesti di servizio, piccoli doni, scambi di affetto e di confidenze. • • • • • • • • • Tenersi mano nella mano Ballare insieme Stringersi e abbracciarsi Sorridersi l’un l’altro Andare al cinema insieme Conoscere i suoi amici Parlare dei propri sentimenti Ascoltare musica insieme ………………… 21 Attivazione: torna a sorridere Obiettivo: Riflessioni in gruppo Metodologia: Lettura della poesia con discussione finale Poesia proposta “Torna a sorridere” tratta da ragazza moderna – aprile 2006 Sei stanco di stare in un mondo che odi? Sei stanco di avere tutti intorno? Tutti, forse, ti danno quello che vuoi ma nessuno sa quello che provi. Vuoi stare solo hai come unico compagno il pensiero il pensiero che tutto torni come prima. Ti domandi: se vivere in questo mondo ti costa così tanto allora perchè vivere? Si vive per amare... Un giorno la felicità verrà da te e sarà per sempre. È così che torni a sorridere, torni ad amare. Attivazione: l’amore conta Obiettivo: Far riflettere i ragazzi nel gruppo sull’amore e sull’innamoramento Metodologia: Lettura del brano proposto e discussione in gruppo con l’aiuto delle domande Canzone “L’amore conta” di Luciano Ligabue Io e te ne abbiam vista qualcuna – vissuta qualcuna Ed abbiamo capito per bene – il termine insieme Mentre il sole alle spalle pian piano va giù E quel sole vorresti non essere tu E così hai ripreso a fumare – a darti da fare È andata come doveva – come poteva Quante briciole restano dietro di noi O brindiamo alla nostra o brindiamo a chi vuoi L’amore conta L’amore conta Conosci un altro modo per fregar la morte? Nessuno dice mai se prima o se poi E forse qualche dio non ha finito con noi L’amore conta Io e te ci siam tolti le voglie Ognuno i suoi sbagli È un peccato per quelle promesse oneste ma grosse ci si sceglie per farselo un po’ in compagnia questo viaggio in cui non si ripassa dal via 22 l’amore conta - l’amore conta e conta gli anni a chi non è mai stato pronto nessuno dice mai che sia facile e forse qualche dio non ha finito con te grazie per il tempo pieno grazie per la te più vera grazie per i denti stretti i difetti per le botte d’allegria per la nostra fantasia l’amore conta l’amore conta conosci un altro modo per fregar la morte? Nessuno dice mai se prima o se poi E forse qualche dio non ha finito con noi Altra proposta proporre agli alunni di portare a scuola testi di canzoni, brani, letture sull’amore. 23 3° UNITA’ DIDATTICA: NOI E L’ALTRO SESSO DIFFERENTI MA COMPLEMENTARI Obiettivo Conoscere l’anatomia e la fisiologia dell’apparato sessuale maschile e femminile, conoscere i meccanismi fisiologici che regolano il rapporto sessuale, la fecondazione, la nascita, acquisire consapevolezza rispetto ai comportamenti legati alla sessualità. Attivazione: Ci esprimiamo così Obiettivo: aiutare i ragazzi a riflettere sul significato dei termini utilizzati per indicare gli organi genitali e le attività sessuali. Promuovere il rispetto reciproco. Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone ai ragazzi di scrivere su un cartellone tutti i termini che vengono in mente per definire il rapporto sessuale, l’organo sessuale maschile e femminile. Occorre prestare attenzione a un clima di fiducia e di accettazione di tutte le emozioni che possono scaturire. Quando i ragazzi hanno finito il lavoro di gruppo si confrontano i cartelloni e si aiutano a riflettere sul significato dei diversi termini (scientifici, volgari, familiari). Va sottolineata l’importanza del rispetto del corpo dell’altro anche attraverso l’utilizzo di un linguaggio appropriato a seconda del contesto. Attivazione: Usa la testa Obiettivo: aiutare i ragazzi a riflettere su alcuni comportamenti legati alla sessualità esercitandoli ad operare delle scelte consapevoli. Metodologia: ogni ragazzo compila la scheda di lavoro individuale (All. 3.1), poi il conduttore del gruppo chiede ai ragazzi di esprimere il proprio accordo o disaccordo sulle affermazioni contenute nella scheda motivandole. Si possono anche suddividere i ragazzi in base alle risposte date per stimolare un dibattito e un confronto tra i due gruppi. 3° Attivazione: Racconto una storia …… oppure cerco una storia già raccontata Obiettivo: facilitare nei ragazzi l’espressione dei propri vissuti, aspettative, domande rispetto alle prime esperienze di incontro con l’altro sesso. Aiutare i ragazzi a elaborare comportamenti consapevoli nelle diverse situazioni. Metodologia: si divide la classe in gruppi di 5/6 componenti omogenei per sesso e si propone ai ragazzi un racconto diverso (All. 3.2) per i due sessi da completare, suggerendo alcuni spunti di riflessione (come ti senti?, cosa faresti ? come vorresti finisse la storia ?) Le storie completate dai ragazzi vengono sottoposte alle ragazze e viceversa: si sollecita un commento, espresso verbalmente da un portavoce a nome del gruppo. Il conduttore riprende i commenti, sottolineando le analogie, discutendo le differenze, promovendo l’ascolto reciproco e facendo emergere come valore condiviso da entrambi il rispetto dei sentimenti dell’altro. Oppure si invitano i ragazzi a trovare canzoni il cui testo racconti storie d’amore, evidenziando i sentimenti che si provano e i comportamenti che si hanno nel rapporto a due. 24 Allegato 3.1 Prova ad esprimere la tua opinione sulle seguenti affermazioni. Rifletti sulle motivazioni che ti hanno spinto alla scelta. AFFERMAZIONI SONO D’ACCORDO NON SONO D’ACCORDO I maschi sono più interessati al rapporto sessuale, le femmine all’amore Tu lo faresti, se mi amassi La sessualità deve essere vissuta solo all’interno di un rapporto d’amore Ci sono tanti modi per volersi bene e manifestare il proprio affetto Di cosa hai paura, non può accadere niente di grave Nell’adolescenza è meglio avere un rapporto affettivo senza rapporti sessuali completi Quando si è molto innamorati si è anche molto gelosi Le storie d’amore fra ragazzi durano solo pochi mesi A volte si ha così voglia di avere un ragazzo/a che ci si mette con il primo/a che si accorge di noi A causa dei maschi le femmine sono spesso invidiose l’una dell’altra Aver avuto poche storie d’amore significa essere poco attraenti e desiderabili Quando una persona in gamba e speciale si innamora di noi allora sentiamo di valere molto 25 Allegato 3.2 La storia di Lui L’ho incontrata la prima volta a scuola durante un intervallo. Mi ricordo che facevo fatica a non guardarla: era così carina. Sinceramente la prima volta che l’ho vista ho pensato che non avrei mai avuto il coraggio di parlarle. Ma l’ho rivista ad una festa di compleanno lo scorso sabato pomeriggio. Mi sono meravigliato di quanto fosse simpatica e alla mano, insomma mi ha chiesto un sacco di cose su di me e sembrava veramente interessata a conoscermi. Sembrava gli piacessi, così ho pensato che avrebbe accettato di farsi accompagnare a casa. Lei mi ha detto: “Certo” e io ho capito che sarebbe stata una bella occasione per me. Era ancora presto e le ho proposto di fermarci a parlare un po’ vicino a casa sua………………… CONTINUA TU…………… (che sensazioni prova il protagonista?, cosa pensa?, come potrebbe finire la loro storia? finite il racconto) 26 Allegato 3.2 La storia di Lei Sono andata alla festa di compleanno per divertirmi, per incontrare un po’ di gente. Mi ricordo di averlo già incontrato a scuola e quel pomeriggio ho notato che guardava sempre verso di me anche se stava parlando con gli amici. Mi sono avvicinata ed abbiamo cominciato a parlare: mi sembrava simpatico e gentile. Passando un po’ di tempo insieme, mi sono accorta di essere attratta da lui e ho pensato che mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio. Mi sono veramente divertita alla festa, probabilmente perché lui era lì. Ero contenta quando lui mi ha chiesto se volevo che mi accompagnasse a casa. Quando mi ha proposto di stare un po’ a parlare, visto che era ancora presto, ho pensato fosse una buona idea. Mi piaceva veramente la sua compagnia e mi ricordo di aver pensato che forse gli piacevo anch’io…………………………….. CONTINUA TU…………… (che sensazioni prova la protagonista?, cosa pensa?, come potrebbe finire la loro storia? finite il racconto) 27 Sessualità La sessualità non è qualcosa al di fuori della nostra vita, che si può evitare o nascondere, ma ne fa parte integrante; è una caratteristica costitutiva dell’uomo che inizia dalla nascita e tocca tutte le dimensioni della vita: • la dimensione biologica e naturale, che appena nati ci dice che siamo maschi e femmine e in base a questo si delinea per noi un differente percorso di sviluppo fisico e di maturazione sessuale; • la dimensione culturale, che influenza il nostro modo di comportarci da maschi o da femmine; • la dimensione relazionale - affettiva, che richiede il coinvolgimento di altri esseri umani e ci aiuta a diventare una donna o un uomo consapevoli delle nostre differenze, ma alla ricerca di unità e reciprocità; • la dimensione ludica, che significa coinvolgimento giocoso, comunicazione, scambio; • la dimensione riproduttiva, che consiste nel generare la vita, nella procreazione che è la dimensione più profonda e significativa della presenza al mondo di ogni essere vivente. In base a queste considerazioni si può affermare che le finalità della sessualità umana siano il piacere, la relazione e la procreazione. Rapporto sessuale Il desiderio sta alla base di ogni rapporto sessuale, come prima e fondamentale fase che consente la progressione delle modificazioni degli organi genitali finalizzate all’attuazione di un rapporto soddisfacente. Ha origine nel cervello, in una zona specifica in cui ha sede anche il meccanismo di controllo delle emozioni, chiamata sistema limbico. All’interno di una relazione di coppia, la conoscenza profonda dell’altro e la reciproca intimità raggiunta condizionano lo scaturire del desiderio. Con il termine intimità si intende la condivisione di pensieri, sentimenti, emozioni, coccole, fino al rapporto sessuale stesso: il percorso che porta alla completa intimità fisica viene costruito gradualmente nel tempo. Il desiderio nasce e viene sostenuto dall’interazione di tre componenti: • il sistema endocrino, che con la pubertà inizia a rilasciare in circolo gli ormoni sessuali – testosterone nel maschio ed estrogeni nella donna – con differenti modalità di secrezione, continua per il testosterone, ciclica con picco preovulatorio per gli estrogeni; • gli stimoli che provengono dal mondo esterno, dalle persone e dagli oggetti circostanti, raccolti dai nostri organi di senso; • le fantasie, i pensieri, le emozioni, i sentimenti e i ricordi che originano nella mente. Queste tre componenti, in proporzioni diverse nelle differenti età della vita, integrandosi a livello cerebrale, condizionano il manifestarsi del desiderio. Solo se conseguenza naturale della scelta libera e consapevole di assecondare il desiderio, l’atto sessuale “serve a stare bene”, è piacevole e gratificante, altrimenti va evitato: scelte condizionate da pressioni esterne (la volontà del partner, il conformarsi a comportamenti prevalenti nel gruppo dei compagni, ecc.) costituiscono errori di partenza. Se la somma dei fattori da cui origina il desiderio è maggiore della somma delle inibizioni (paure, ansia,condizionamenti culturali, sociali, morali, ecc.), si entra immediatamente nella seconda fase, quella della eccitazione sessuale: come abbiamo visto, la preparazione è emotiva, richiede rilassamento, superamento delle proprie difese, capacità di abbandonarsi naturalmente al desiderio, alle sensazioni, alle emozioni. L’eccitazione dipende quindi da se stessi, non dal partner. Consiste nella vasodilatazione, mediata dal parasimpatico, delle arterie e arteriole che irrorano i corpi cavernosi del pene, la vulva e le pareti della vagina, con immissione di sangue negli spazi del tessuto erettile e compressione delle vene emissarie: l’ingorgo vascolare determina nell’uomo modificazioni del pene facilmente osservabili (aumento di dimensione e consistenza) riassunte nel 28 termine erezione; nella donna la tumescenza dei tessuti (piccole labbra, clitoride, ostio e pareti vaginali), che appaiono turgidi e lievemente più scuri, si accompagna a una evidente trasudazione di liquido trasparente che li lubrifica. Anche i capezzoli si inturgidiscono, la muscolatura liscia che circonda la vagina inizia a rilasciarsi, consentendone la dilatazione; l’eccitazione femminile ha insorgenza più lenta e dura più a lungo. Quando l’eccitazione interessa entrambi, segue la terza fase, la penetrazione o coito. L’imene è una membrana sottile, elastica, perforata fin dalla nascita, facilmente distendibile: al primo rapporto il margine liscio può subire delle piccole fissurazioni con modesta perdita di sangue ed apparire frastagliato ad un controllo medico successivo. Nella donna si ha pertanto un segno obiettivo della “perdita della verginità” nell’aspetto irregolare del bordo libero della membrana imenale; il passaggio del pene in erezione attraverso il foro imenale non è comunque doloroso: lo è se manca il rilasciamento della muscolatura perineale che non consente al canale vaginale di allargarsi. Durante la terza fase aumenta la lubrificazione vaginale per la secrezione delle ghiandole del Bartolino, l’utero si sposta e si completa il rilassamento della muscolatura perineale. L’uomo e la donna muovendo attivamente il bacino sperimentano un intenso piacere sessuale: la respirazione e il battito cardiaco si fanno più frequenti, si ha una sudorazione diffusa fino a raggiungere il momento di massima eccitazione, denominato “plateau”, che precede immediatamente l’orgasmo: in questa fase nell’uomo si verifica l’emissione di una goccia di secreto trasparente alcalino dal glande, proveniente dalle ghiandole del Cowper, contenente qualche spermatozoo. In questo momento l’uomo può ancora esercitare un controllo volontario sull’atto sessuale. Segue la fase dell’orgasmo percepito come un’ondata di piacere che dalle zone genitali si diffonde in tutto il corpo. Consiste in entrambi i sessi nella contrazione spastica involontaria della muscolatura perineale, in sequenza di 10-15 contrazioni ritmiche nell’uomo: esse spingono fuori dall’uretra lo sperma a getti (eiaculazione) e determinano le sensazioni di piacere orgasmico. Anche nella donna l’orgasmo consiste in una sequenza di 3-5 contrazioni riflesse della muscolatura perineale: è provocato dalla stimolazione ritmica non soltanto della vagina, ma anche indirettamente del clitoride, ricco di terminazioni nervose sensoriali (la vagina ne è dotata solo nei pressi dell’orifizio di accesso). Ultima e quinta la fase di risoluzione, caratterizzata nell’uomo dalla scomparsa dell’erezione e da un periodo refrattario variabile con l’età, in cui gli organi genitali non rispondono alle stimolazioni erotiche. Rapporto orale: consiste nella stimolazione con le labbra e particolarmente con la lingua dei genitali del proprio partner. Il bacio genitale facilita l’erezione, la mantiene, aiuta a raggiungere l’orgasmo: l’eiaculazione avviene all’interno della bocca e lo sperma, se ingerito, non provoca alcun disturbo. Lo sperma di un uomo sano ha aspetto denso, opaco, lattiginoso e sapore particolare che tende al salato. Se infetto, è veicolo di contagio anche attraverso la mucosa orale, sovente non del tutto integra (per piccole lesioni o abrasioni gengivali, per esempio). Il rapporto orale è la più frequente forma di iniziazione al sesso fra adolescenti, quando le circostanze non consentono il rapporto completo. Rapporto anale: consiste nella penetrazione a livello dell’orifizio anale, tipica del rapporto omosessuale (sodomia). Presenta un elevato rischio di trasmissione di malattie sessuali, in quanto la mucosa dell’intestino terminale è più vulnerabile della vagina allo sfregamento da parte del pene e, al contrario di questa, non è dotata di meccanismi di difesa nei confronti degli agenti microbici; la penetrazione anale, inoltre, provoca più facilmente abrasioni e perdite di sangue, con inevitabile commistione sanguesperma e contagio reciproco, in caso di malattia di uno dei due partners. 29 Masturbazione Masturbarsi significa stimolare con la mano o usando degli oggetti i propri organi genitali per provare piacere e, possibilmente, per raggiungere l’orgasmo. Interessa entrambi i sessi: dati ASPER del 1988 riportano una prevalenza del 97% negli adolescenti maschi e del 90% nelle femmine Le zone più riccamente innervate, la cui stimolazione provoca eccitazione, sono nel maschio il glande, nella femmina la parte della vulva che circonda e comprende il clitoride. Il piacere nasce da una stimolazione ritmica e leggera. Alcuni chiamano masturbazione anche le carezze e i baci dati agli organi genitali durante il rapporto sessuale, specie se finalizzati a raggiungere l’orgasmo: è più appropriato riferirsi a questi preliminari con il termine “petting”. Sin dalla più tenera età viviamo delle esperienze piacevoli legate al nostro corpo e alla soddisfazione di bisogni vitali: da neonati succhiamo il latte dal seno materno, succhiamo le dita delle mani, portiamo il piede alla bocca e giochiamo con i nostri genitali. L’esplorazione del proprio corpo già nei primi mesi di vita porta alla scoperta del piacere di toccarsi. La masturbazione è un’esperienza che nell’adolescenza può essere utile per conoscere, capire meglio e preparare la futura vita sessuale. Permette l’esercizio della fantasia, la scoperta delle proprie sensazioni, l'esplorazione di nuovi stimoli, la costruzione di una mappa mentale che descrive il nostro corpo e il suo modo di funzionare durante un rapporto erotico. Queste sono le basi necessarie per imparare a dare e a ricevere il piacere. Durante l’adolescenza la masturbazione compare sotto una potente spinta ormonale che orienta i ragazzi verso l’esperienza del piacere genitale, ma può essere usata in qualunque altro periodo della propria vita senza per questo essere considerata patologica. Condizionata inizialmente da una forte pressione biologica, resta pur sempre un comportamento intenzionale che possiamo imparare a regolare nei tempi e nei modi secondo i nostri desideri. Non si tratta quindi di un’attività puramente periferica, che interessa solo gli organi genitali, ma di un’esperienza che porta ad esprimere dei giudizi e ad operare delle scelte. Tuttavia giudizi superficiali, caratterizzati da affermazioni generiche come “non si deve”, “non va bene” o al contrario “è naturale”. “lo fanno tutti”, sono contraddittori e non aiutano a capire il problema reale. Perché, se la masturbazione viene vissuta con un profondo senso di colpa, genera conflitti interiori e disagio, anche se razionalmente accettata. Sull’autoerotismo infatti esistono ancora molti pregiudizi: cecità, pazzia, sterilità, impotenza, indebolimento organico, blocco della crescita sino alla riduzione del rendimento sportivo sono alcune delle immaginarie conseguenze imputate alla masturbazione. E’ certo invece che essa non produce alcun danno all’organismo, non interferisce con le prestazioni atletiche, comportando solo un minimo dispendio energetico. Non deve però diventare un modo per sfuggire alle difficoltà che gli adolescenti incontrano nel rapporto con gli altri, diventando un’occasione fine a se stessa e di isolamento. Infatti, se viene utilizzata per non crescere, espone a uno svantaggio evolutivo, perché non permette di affrontare il rischio della relazione con l’altro. 30 4° UNITA’ DIDATTICA: LE RELAZIONI AFFETTIVE NELLA S OCIETA’ Obiettivo Conoscere i cambiamenti socio-culturali della famiglia e dell’ambiente in cui viviamo, riflettere sui più comuni stereotipi legati al genere e al ruolo, aumentare la capacità critica verso i messaggi pubblicitari prodotti dai mass media sulla sessualità e affettività. Sessualità e cultura Tutti i cambiamenti che avvengono nella cultura, nella società, determinano mutamenti anche nel modo di vivere la vita sessuale, che a sua volta influenza tutti gli altri aspetti della vita umana. Ogni cultura attribuisce alla sessualità valori diversi che tendono a stabilire norme di comportamento diverse per la donna e per l’uomo. Si definisce cultura il comportamento appreso e condiviso dai membri di una società. La cultura comprende i valori, le credenze, il linguaggio, i costumi, i principi e le regole che gli esseri umani imparano in quanto membri di una società. L’evoluzione dei costumi di una società si realizza nella costante dialettica tra una concezione dell’uomo e dei suoi bisogni permanente nel tempo (come si manifesta nei miti greci per es.: edipo, amore e psiche, narciso) e i continui cambiamenti della situazione economica, politica, sociale, che tenta di dare una risposta sempre più appagante ai bisogni dell’uomo. Si pensi, ad es., come viene considerata nella società di oggi la figura della donna, le nuove competenze che ha acquisito nel mondo del lavoro, nel diritto di famiglia. Abbiamo assistito in un tempo brevissimo, almeno secondo le categorie “storiche”, ad un cambiamento epocale che ha inciso profondamente sul costume, anche sessuale, anzi forse soprattutto sessuale, nei suoi risvolti etici, relazionali, familiari ed anche economici. Prendere coscienza di come i rapporti affettivi, il modo di relazionarsi e il comportamento amoroso, ovvero le cose apparentemente più private e segrete di ciascuno, siano influenzati anche dalla situazione esterna a noi, può essere utile per imparare a soffermarsi sulla proprie domande interiori, su quella ricerca di senso che comincia ad affacciarsi alla mente di un adolescente. Vale anche la pena ricordare che il nostro è spesso definito il tempo del “mercato” per antonomasia, capace cioè di creare sempre nuovi bisogni “artificiali”, ma che rende più difficile l’ascolto dei propri reali desideri. Attivazione: Come cambia la famiglia Obiettivo: Gli spunti proposti hanno lo scopo di aiutare gli alunni a riflettere sulla loro situazione familiare e sulla struttura della famiglia nel secolo scorso sottolineando i cambiamenti avvenuti. Metodologia: Si consegna agli alunni la scheda allegata (All. 4.1) sull’evoluzione della famiglia nell’ultimo secolo. Il docente raccoglie i dati forniti dagli alunni e sulla base di questi promuove un confronto nella classe. Nelle considerazioni finali andrà spiegato il perché di cambiamenti sociali così radicali e rapidi, che tanto hanno influito anche sul costume sessuale. 31 32 Ruoli nella sessualità L’identità di ruolo è strettamente legata ai rapporti con le altre persone e ai messaggi che ci vengono inviati dall’ambiente esterno sul nostro essere donne o uomini. Se in passato i ruoli maschile e femmile erano codificati in modo rigido, oggi sono diventati più flessibili. Tuttavia esistono ancora molti luoghi comuni circa i ruoli sessuali; basta pensare alla figura della donna come oggetto sessuale nella pubblicità, o alla tradizionale immagine dell’uomo, macho cacciatore di prede femminili. Spesso anche nell’approccio educativo familiare certi stereotipi vengono riproposti, per cui un ragazzino che piange per un brutto voto viene considerato una femminuccia e la ragazzina che cambia spesso ragazzo viene giudicata un tipo di facili costumi. Attivazioni: Maschio o femmina? Obiettivo: Far riflettere gli alunni sui più comuni stereotipi legati al genere, perché possano comprendere come è facile aderire inconsapevolmente a giudizi e atteggiamenti della mentalità comune. Metodologia: lavori di gruppo o individuali che stimolano la discussione Scheda stereotipi (All. 4.2) Da distribuire e far compilare agli alunni e da commentare insieme. Vantaggi e svantaggi Il lavoro si svolge a piccoli gruppi, formati da 5 o 6 alunni, omogenei per genere, che devono scrivere su un foglio quali considerano vantaggi e svantaggi del proprio sesso. Nella discussione finale si metteranno a confronto le varie tesi. La cartolina Sempre al piccolo gruppo (5/6 componenti dello stesso sesso) si chiede di descrivere che cosa “pensano, desiderano e si aspettano” gli appartenenti al sesso opposto dal loro. Per questo lavoro, da realizzare su un cartellone, possono essere utilizzati collage, scritte, disegni, versi di canzoni… Alla fine del lavoro (si può ipotizzare una mezz’ora di tempo) i cartelloni vengono mostrati alla classe, spiegati e commentati insieme. Riflettere e confrontarsi con i compagni su questo tema permetterà a ciascuno di comprendere meglio il significato della propria appartenenza ad un genere, quale potrebbe essere il ruolo, l’atteggiamento e le attività che si pensano più congeniali a sé e come spesso si ragiona solo per luoghi comuni. Intervista lampo (All. 4.3) Gli alunni sono disposti in semicerchio e divisi in due gruppi: maschi e femmine. Al centro del semicerchio due sedie con un maschio e una femmina, che accettano di rispondere alle domande dell’intervistatore, in modo rapido (magari avendo già preso visione delle domande per essere più immediati). Si propongono alcune domande, a cui possono esserne aggiunte altre. Gli spettatori, in silenzio, danno le loro risposte. Il gioco potrebbe ripetersi per un’altra coppia di volontari. Durante la discussione finale, il conduttore (docente) riporta sulla lavagna ciò che gli alunni giudicano prettamente femminile o maschile, oppure comune a entrambi i sessi: ruoli storici, ruoli attuali, stereotipi più diffusi e influenza dei mass-media. 33 34 All. 4.3 INTERVISTA LAMPO Nome................................................................................................................................................ Età....................................... Scuola frequentata....................................................................................................................... Materia preferita.......................................................................................................................... Canzone preferita......................................................................................................................... Attore preferito........................................................................................................................... Musica o TV.................................................................................................................................... Computer o uscire con amici....................................................................................................... Ti piace ballare?.......................................................... Film/telefilm preferito............................................................................................................... Sportivo o sedentario.................................................................................................................. Pratichi uno sport?.......................Quale?................................................................................... Sport che preferisci guardare?................................................................................................ Cosa fai nel tempo libero?.......................................................................................................... A che cosa tieni di più?................................................................................................................ Se fossi un colore quale saresti?.............................................................................................. Se fossi un animale quale saresti?............................................................................................ Che aspetto del tuo carattere ti piace di più?....................................................................... ........................................................................................................................................................... Quale parte del tuo aspetto fisico curi di più?...................................................................... Che cosa apprezzi di più in un ragazzo?................................................................................... E in una ragazza?........................................................................................................................... Un complimento che vorresti ricevere?................................................................................... Come dovrebbe essere il ragazzo/la ragazza ideale?.......................................................... ........................................................................................................................................................... Gli amici sono................................................................................................................................. Innamorarsi è................................................................................................................................. Vestiti di marca o alternativi..................................................................................................... Vestito preferito.......................................................................................................................... Un vestito che non metteresti mai........................................................................................... ........................................................................................................................................................... L’ultima volta che hai litigato con qualcuno?........................................................................... Perchè?............................................................................................................................................ L’ultima volta che hai pianto?..................................................................................................... Perchè?............................................................................................................................................ Aiuti in casa?.................................................................... Cosa fai?......................................................................................................................................... Non potresti fare a meno di...................................................................................................... Faresti volentieri a meno di....................................................................................................... Fai un saluto..................................................................... 35 Bisogni reali / bisogni indotti Nell’uomo sono presenti alcuni bisogni fondamentali, reali, che ne costituiscono il “motore” per le sue attività e la sua evoluzione (bisogni fisici, di sicurezza, sociali, di realizzazione…). Nella nostra società consumistica questi bisogni fondamentali spesso vengono mascherati da altri, indotti dal mercato sempre in cerca di nuovi sbocchi. Lo strumento comunicativo per indurre nelle persone la necessità di bisogni “voluttuari” è la pubblicità. Non interessa evidentemente qui demonizzarla, ma far capire agli alunni che siamo tutti, più o meno, “target” di qualche prodotto, che devono indurci ad acquistare. Anche la sessualità e l’affettività sono fenomeni che non sfuggono a queste sollecitazioni. Ad es. il sentirsi amato, bisogno fondamentale di tutti gli esseri umani, viene spesso scambiato con il sentirsi desiderato sessualmente, per cui in molte pubblicità viene strumentalizzata l’immagine sessuale nel modo più esplicito e riduttivo. Si raggiunge così un facile corto circuito: per essere amato e quindi felice, devo potermi paragonare ai modelli proposti dal mercato e cioè a quei ragazzi giovani, levigati, senza difetti e completamente fuori dalla nostre medie antropometriche. Il confronto, ovviamente, è quasi sempre frustrante e l’unico modo che ho di consolazione è comprare quei prodotti, che forse faranno il miracolo di avvicinarmi all’ideale di moda. Ancora una volta, ciò che interessa non è criticare il pansessualismo così diffuso in qualsiasi comunicazione dei mass media, ma verificare l’assunto iniziale: è assolutamente certo che il mio desiderio di essere amato, valorizzato, magari anche invidiato, in una parola la mia possibile felicità, dipenda da quanto “sex appeal” dimostro? Non ho altre possibilità di far capire che può valer la pena volermi bene? Attivazione: Bisogni in vendita Obiettivo: Sollecitare gli alunni ad una visione critica delle proposte che ci provengono dal mondo dei mass-media e dalla sua cassa di risonanza: la pubblicità. Metodologia: Si propone alla classe, divisa in piccoli gruppi, di 5/6 componenti, di realizzare un cartellone che abbia come titolo: Bisogni reali/Bisogni indotti. Il cartellone può essere diviso in due sezioni, oppure utilizzato fronte e retro, e realizzato attraverso collage di ritagli di riviste, disegni, scritte, versi di canzoni… I ragazzi possono essere aiutati con degli esempi: bisogno di nutrimento/acquisto di merendine. In questo esempio è anche interessante mostrare la chiave utilizzata per convincere, e cioè la genuinità del prodotto (più latte). Alla fine del lavoro i cartelloni vengono mostrati a tutta la classe, spiegati e commentati, con l’aiuto del docente. Alla fine del percorso svolto dovrebbe emergere nella riflessione comune una immagine di affettività e di sessualità come bene prezioso per ogni uomo, costitutivo della personalità di ognuno, che ci accompagna in ogni istante della vita e con una gamma infinita di espressioni e di possibilità che vanno ben oltre l’esercizio di un apparato corporeo. 36 Stesura progetto a cura di: Dr.ssa Assogna Luisella UOMPC Distretto 1 ASL Città di Milano Dr.ssa Astolfi Chiara UOMPC Distretto3 ASL Città di Milano AS Bergamaschi Tina UOMPC Distretto 2 ASL Città di Milano IP Bresciani Anurada UOMPC Distretto 1 ASL Città di Milano AS Carusi Anna UOMPC Distretto 3 ASL Città di Milano Dr.ssa Codini Maria Grazia UOMPC Distretto 4 ASL Città di Milano AS De Lorenzi Paola UOMPC Distretto 2 ASL Città di Milano Dr.ssa De Rosa Anna UOMPC Distretto 4 ASL Città di Milano AS Del Signore Maria Rosa UOMPC Distretto 5 ASL Città di Milano Dr.ssa Fiore Elisa UOMPC Distretto 4 ASL Città di Milano AS Pandolfi Stefania UOMPC Distretto 2 ASL Città di Milano AS Paroli Rosangela UOMPC Distretto 5 ASL Città di Milano IP Siciliano Emilia UOMPC Distretto 1 ASL Città di Milano Dr.ssa Tomasetto Mariangela UOMPC Distretto 3 ASL Città di Milano 37