Come essere Sigmund Freud
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Come essere Sigmund Freud
Copia di 6e228950c1f1108dca69cfaeccee831a Pianeta scienza MARTEDÌ 22 SETTEMBRE 2015 IL PICCOLO Bissato e superato il successo dell’anno scorso per le iscrizioni a Mhpc 2015: 160 sono le domande pervenute quest’anno alle selezioni (di cui 30 italiane), fra le quali sono stai scelti 12 studenti di altissimo livello, che hanno iniziato ufficialmente le lezioni. Fra gli sponsor di quest’anno troviamo ancora nomi di grandissimo livello: grandi aziende come Generali e Fincantieri, istituti di ricerca di primo livello come l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale e il Consorzio Nazionale per le Ricerche, e aziende lea- Mhpc 2015: il master bissa il successo dell’anno scorso der nel settore Hpc come Ddn Storage. Quest’anno si è registrato un interesse è un impegno sempre crescente da parte degli enti di ricerca e dell’industria nei confronti di Mhpc, che ha fatto sì che tutti gli studenti che hanno ne hanno fatto richiesta hanno ricevuto un contributo a copertura delle spese per il Master (addirittura il numero di aziende è stato superiore a quello degli studenti e quindi non è stato possibile erogare alcuni contributi in avanzo). Un’altra novità è la convenzione Erasmus Plus con l’Università di Ulm in Germania, che permetterà ad alcuni studenti di trascorrere un periodo all’estero, e segna una sempre maggior internazionalizzazione del Master. Gli studenti dell’Università di Ulm inoltre verranno a Trieste per fare la tesi di laurea (sono già pervenute alcune richieste). Mhpc lancia inoltre il workshop Hpc-Ts, che si svolgerà dal 24 al 26 febbraio, al quale parteciperanno relatori di altissimo livello internazionale. Fra i nomi di spicco Wolfgang Bangerth, Università di Austin, autore del pacchetto Dealii, una libreria per i calcoli di fluidodinamica, e Jack Dongarra, “distinguished professor” (una carica che viene data a scienziati che si sono distinti per una produzione scientifica eccezionale) dell’Università del Ten- nessee, uno dei massimi esperti mondiali di High Performance Computing e curatore della Top500, la classifica semestrale dei supercalcolatori più potenti al mondo. Il workshop è pensato per far conoscere il Master a livello internazionale ai potenziali studenti del futuro, ampliare la comunità che gravita intorno a Mhpc e far crescere la consapevolezza nelle comunità “computazionale” (specie in ambito industriale) che una formazione nell’ambito del supercalcolo oggi è assolutamente importante. Come essere Sigmund Freud L’illusione di entrare nel corpo (e nella mente) altrui: un esperimento alla Sissa di Laura Strano L’illusione di essere in un corpo diverso dal nostro non cambia solo le nostre percezioni (come è già noto) ma anche il nostro modo di pensare. Grazie alla realtà virtuale alcuni soggetti hanno impersonato Sigmund Freud e si sono rivelati più bravi a darsi consigli di natura psicologica, rispetto a quando erano semplicemente se stessi. Ai volontari che hanno partecipato agli esperimenti di Sofia Adelaide Osimo, sarà sembrato di stare dentro una sceneggiatura di Charlie Kaufman, l’autore (e neo-vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival del Cinema di Venezia) di “essere John Malkovic”, e altri film bizzarri (“Se mi lasci ti cancello “, “Il ladro di orchidee”…). Come nel film i protagonisti si catapultavano (letteralmente, vedere per credere) nel corpo del famoso attore, nell’esperimento di Osimo i soggetti, dopo aver chiesto, in prima persona, consiglio su un problema di natura psicologica, si auto-rispondevano vestendo però i panni di Sigmund Freud. «E quando impersonavano lo psicanalista viennese, i loro consigli erano molto più efficaci di quando parlavano semplicemente tra sé e sé», spiega Osi- Chiedere un aiuto psicologico e auto-rispondersi nei panni di Sigmund Freud: un affascinante esperimento mo, oggi ricercatrice della Sissa, che però ha svolto questo lavoro in collaborazione con i colleghi dell’Event Lab dell’Università di Barcellona. La ricerca è stata appena pubblicata sulla rivista Scientific Reports. Per creare l’illusione di essere nel corpo di qualcun altro (percependolo come se fosse il proprio) Osimo ha sfruttato la “realtà virtuale immersiva”. Dalla letteratura precedente è già noto che questo tipo di illu- sione provoca alterazioni nella percezione, Osimo e colleghi volevano invece verificare se l’”impersonamento” (embodiment) può influire anche sui processi di pensiero: essere qualcun altro ci fa ragionare in maniera differente? A quanto pare è proprio così. Nell’esperimento i volontari, indossando dei dispositivi Vr (Virtual Reality) molto avanzati (casco e sensori), si trovavano immersi in una stanza virtuale in cui erano presenti una replica di se stessi e Sigmund Freud. Il soggetto poteva, a turno essere nel corpo dell’avatar che riproduceva se stesso o in quello di Freud. I movimenti degli avatar, nella condizione sperimentale, erano perfettamente sincronizzati con quelli reali del soggetto, e questo provocava una forte illusione di impersonamento. Nella prima fase di ogni sessione il soggetto era se stesso ed Da Trieste alla Nasa per progettare il futuro Lo scienziato Oreste Reale lavora al Goddard Space Flight Center: «Stimoli eccezionali» ◗ TRIESTE Lo scienziato triestino Oreste Reale Il triestino Oreste Reale lavora dal 2001 al NASA Goddard Space Flight Center degli Stati Uniti, negli ultimi anni è diventato prima “group leader” e poi direttore associato del programma GESTAR, nato da una collaborazione tra la NASA e la Universities Space Research Association (USRA). Le attività del GESTAR si svolgono all’interno della base NASA, nel vasto centro a Greenbelt, in Maryland, dove lavorano migliaia di scienziati, tecnici, ingegneri, programmatori. «Tutti con specializzazioni molto diverse – spiega - meteorologi, oceanografi, geofisici, biologi, astronomi, fisici, informatici. Dopo la laurea sono arrivato negli Usa nel 1992 per il dottorato. Sono tornato in Italia per un breve periodo, per sposare mia moglie Francesca, per rientrare poi in America con lei nel 1999. Dal 2001 lavoro al NASA Goddard Space Flight Center. Rispetto ai primi anni, il mio impegno ha iniziato gradualmente a includere aspetti organizzativi e manageriali, che ho trovato senz'altro stimolanti. Riuscire a Galileo. Koch. Jenner. Pasteur. Marconi. Fleming... Precursori dell’odierna schiera di ricercatori che con impegno strenuo e generoso (e spesso oscuro) profondono ogni giorno scienza, intelletto e fatica imprimendo svolte decisive al vivere civile. Incoraggiare la ricerca significa optare in concreto per il progresso del benessere sociale. La Fondazione lo crede da sempre. incoraggiare, aiutare e promuovere il successo e la carriera di tanti giovani scienziati è molto gratificante». Una realtà dinamica e vivace per lo scienziato triestino, ormai inserito appieno nel contesto americano. «Il centro Goddard è un ambiente unico, che apprezzo immensamente, per la quantità delle competenze coinvolte – sottolinea - l'eccezionale multiculturalità e i costanti stimoli intellettuali. Ci sono colleghi che seguono di giorno in giorno i progressi di “Curiosity” su Marte, altri che progettano esponeva a Freud un problema di natura psicologica. Subito dopo “saltava” nel corpo di Freud e a quel punto si rispondeva, dando dei consigli. Il soggetto poi tornava dentro se stesso per ascoltare le parole di Freud (la voce di Freud era la stessa del soggetto, solo alterata con un tono più basso per non creare confusione). Lo scambio poteva andare avanti per più turni, fino a che il soggetto non era soddisfatto. In altre condizioni sperimentali Freud era invece assente, e il soggetto chiedeva e rispondeva impersonando sempre se stesso, in meccanismo molto simile a quando parliamo con noi stessi rimuginando su un problema. «I risultati sono chiari: darsi consigli funziona sempre, ma darseli come Sigmund Freud, funziona di più» spiega Osimo. «Negli esperimenti c’era un’ulteriore condizione di controllo dove i movimenti degli avatar non erano sincronizzati con quelli reali. Questo riduceva notevolmente, se non addirittura annullava, l’illusione dell’impersonamento. In questa condizione l’effetto del dialogo con se stessi – o con Freud – era vanificato, a riprova che è proprio l’illusione a modificare il processo di pensiero». missioni future, altri ancora che si occupano dello studio dei satelliti di Saturno. Sono persone che vengono, letteralmente, da tutte le parti della terra. In aggiunta il Maryland è un luogo dove si può vivere molto bene». Sono molti i giovani che puntano a una carriera scientifica all’estero, spesso proprio negli Stati Uniti, dove le opportunità di crescita sono tante. Quali consigli dà loro Reale? «Per trasferirsi bisogna accettare l'idea di rinnovarsi internamente, l’esperienza sarà utile, ma i cambiamenti sono grandi. Allo stesso tempo bisogna resistere alla tentazione di essere “assimilati” dal Paese che ci ospita. Credo sia importante rispettare e coltivare sempre le nostre origini e le nostre radici culturali». Micol Brusaferro QUESTA PAGINA È REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON 23 al microscopio Ci sono Nobel per le ricerche più strampalate di MAURO GIACCA I l Sanders Auditorium della Harvard University a Boston ha ospitato uno spettacolo del tutto bizzarro. Un migliaio di spettatori hanno assistito alla 25° cerimonia degli Ig Nobel Prize, che premia le ricerche scientifiche più eccentriche e apparentemente futili. Un pannello di premi Nobel veri hanno consegnato il premio Ig Nobel per la Medicina ai ricercatori che hanno mostrato come baciarsi riduca la probabilità di sviluppare allergie; quello per la Fisica agli scienziati che hanno scoperto come tutti i mammiferi svuotino la propria vescica in circa 21 secondi, indipendentemente dalla dimensione corporea; quello per la Chimica, agli studiosi che hanno inventato un metodo per invertire il processo di bollitura di un uovo. Tutte ricerche pubblicate su giornali scientifici. E ancora: il premio Ig Nobel per l'Economia è andato alla Polizia Metropolitana di Bangkok per aver offerto una paga più alta ai poliziotti che rifiutano di accettare mazzette, quello per la Matematica ai ricercatori che hanno utilizzato tecniche matematiche per spiegare come Moulay Ismael il Sanguinario, imperatore del Marocco, sia riuscito a figliare 888 bambini tra il 1697 al 1727. Negli anni scorsi, altri ricercatori sono stati premiati per aver studiato se la Coca Cola possa essere usata come spermicida o come riconoscere gli insetti che si spiaccicano sul parabrezza delle auto. Un altro premio ha gratificato uno studio che ha rifilato all'ente brevetti australiano un brevetto sull'invenzione della ruota. Una parodia per irridere scienza e cultura? Fino a un certo punto, dal momento che lo scopo dell'iniziativa congiunta di Harvard e Mit è quella sì di far ridere, ma anche di far pensare. Pensare come tutte le cose della vita possano alla fine essere interpretate in termini razionali e come, assai spesso, sia dalle ricerche apparentemente più futili che nascano idee innovative. Diceva Isac Asimov: «La più eccitante frase da sentire nella scienza, quella che preannuncia nuove scoperte, non è 'Eureka', ma 'Questo è divertente'». Nel 2000, il premio Ig Nobel per la fisica fu assegnato a Andre Konstantin Geim per aver usato le proprietà magnetiche di una piccola rana per farla lievitare; Geim nel 2010 vinse il premio Nobel vero per il suo lavoro sul grafene. Per l'uomo comune, affrontare la realtà con l'occhio della scienza libera la mente da credenze e stregonerie; per lo scienziato, esercitare un po’ di sana ironia e autoironia consente di dimensionare in maniera appropriata le proprie scoperte. Durante la cerimonia di premiazione degli Ig Nobel, è tradizione che vengano gettati sul palco aeroplanini di carta.