FREUD E I MECCANISMI DI DIFESA
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FREUD E I MECCANISMI DI DIFESA
CORSO DI PSICOLOGIA CLINICA (Prof. BELLOMO) FREUD E I MECCANISMI DI DIFESA Origine del pensiero freudiano e contesto culturale e scientifico di riferimento: ??teorie Evoluzionistiche, ??Scuola di Berlino Punti di forza delle teorie freudiane ??Ribaltamento del cogito Cartesiano attraverso l’affermazione che la Ragione ha dei limiti che non possono essere superati con la ragione stessa; ??Superamento del dibattito Naturalismo contro Pensiero Metafisico attraverso la dialettica Illogico-Ragione: c’è continuità tra i fenomeni patologici e fenomeni normali; ??nascita delle Teorie Analitiche: la Psicologia del Profondo contro la Psicologia dei Sintomi Punti di debolezza delle teorie freudiane ??Universalizzazione dei principi anche se indimostrati ??Chiusura verso altre correnti di pensiero Attraverso l’osservazione Freud constatò come, all’origine di determinate alterazioni funzionali, non ci fossero cause organiche, ma cause psichiche poggianti sulla dimensione affettiva dei soggetti. Tale idea era condivisa dalle teorie di CHARCOT, che attraverso l’ipnosi, faceva scomparire i sintomi isterici nei pazienti. Freud si recò a Parigi per imparare tale metodo, ma si accorse che l’ipnosi agiva a livello superficiale, e che, pertanto, i sintomi si ripresentavano. Quindi elaborò delle variazioni insieme al dott. BREUER. Infatti si accorse che, permettendo ai pazienti di ricordare e alle reazioni emotive di liberarsi, si arrivava alla normalizzazione del malato. Chiamarono questo metodo METODO CATARTICO. Ciò permise a Feud di affermare che il SINTOMO ISTRICO è il SOSTITUTO DI UN PROCESSO PSICHICO NORMALE CHE NASCE QUANDO DI FRONTE AD UN TRAUMA NON SI AVVERA LA REAZIONE PSICO-AFFETTIVA ADEGUATA. (Studien uber isterie) 1 Anche tale metodo, però, aveva i suoi punti deboli: i sintomi ricomparivano alla sospensione della cura, la quale tendeva, inoltre, a generare dipendenza nel paziente. Freud si convinse quindi, che gli elementi psichici all’origine delle alterazioni fossero patogeni perchè il loro SIGNIFICATO contrapponendosi alla coscienza del paziente e lo induceva a DIFENDERSI. Tale idea portò di Freud alla considerazione di 2 elementi fondamentali: 1. Il Concetto di LIBIDO ( il soggetto si difendeva da tali pensieri perché erano associati alla vita sessuale e a ricordi legati a traumi infantili, idea derivata da Chacot) 2. L’elaborazione dei MECCANISMI DI DIFESA (cioè delle mediazioni dell’Io nei confronti delle altre istanze psichiche) I MECCANISMI DI DIFESA agiscono attraverso le strutture della 1 e 2 TOPICA 1 TOPICA Già nei suoi primi lavori Freud aveva parlato di INCOSCIO e CONSCIO, riprendendo questi concetti dal filosofo HERBART, e affermò che la nostra vita psichica è organizzata in 3 aree: 1. CONSCIO = legato agli aspetti superficiali della personalità 2. INCONSCIO = considerato il motore della personalità 3. PRECONSCIO = zona dell’inconscio facilmente accessibile alla coscienza 2 TOPICA A loro volta tali aree sono alla base della personalità divisa in: 1. ES = la parte più primitiva e meno accessibile della personalità; si fonda sul PRINCIPIO DEL PIACERE e vi risiedono forze potentissime. E’ il regno dei Contenuti Inconsci, Primo Cronologico. Sistema Rappresentante delle Pulsioni destinato a rimanere estraneo alla coscienza ed è in contrapposizione al Super Io 2. EGO = si forma nella prima infanzia e si fonda sul PRINCIPIO DI REALTA’; ha lo scopo di aiutare l’Es a soddisfare i suoi bisogni rendendo accettabile ciò che non lo è attraverso i Meccanismi di DIFESA 3. SUPEREGO = rappresenta tutto ciò che siamo stati capaci di acquisire in termini di qualità umane superiori, è costituito dalle restrizioni morali e dagli ideali di perfezione, suo scopo è ostacolare l’ES. 2 Questa divisione sembra sia stata ispirata a Freud da quella platonica in Anima Appetitiva, Anima Razionale, Anima Passionale. L’Ego media tra i bisogni dell’Es e i divieti del Superego attraverso dei meccanismi di autoinganno, i Meccanismi di DIFESA, appunto che, quando sono insufficienti, portano l’Io alla destrutturazione e a mettere in atto misure difensive abnormi. I Meccanismi di DIFESA individuati da Freud sono: IDENTIFICAZIONE= L’individuo si identifica in un’altra persona considerata migliore e meno vulnerabile al pericolo che sente per sé e che dà origine all’angoscia. RIMOZIONE=HA lo scopo di impedire che contenuti mentali pericolosi affiorino alla coscienza. Freud la paragona alla censura che deve SOPPRIMERE DEFORMARE SOSTITUIRE MODIFICARE SUBLIMAZIONE= L’individuo sostituisce un obiettivo non raggiungibile con un altro socialmente accettabile, le cariche pulsionali vengono canalizzate verso contenuti permessi PROIEZIONE= Processo inconscio con cui si attribuiscono ad altri sentimenti negativi della propria coscienza perché inaccettabili. Tale operazione permette di eludere il senso di colpa e di giustificare la propria condotta verso gli altri (non sono io che ti odio ma tu , quindi mi comporto di conseguenza) FORMAZIONE REATTIVA= consiste nella sostituzione di un sentimento o desiderio inaccettabile nel suo opposto (ODIO>AMORE, INFERIORITA’>SUPRIORITA’, Adler parlerà di COMPENSAZIONE) FISSAZIONE= L’individuo blocca il suo sviluppo psichico a uno dei primi stadi per il timore di affrontare l’angoscia legata al passaggio ai successivi (per es,. la Sindrome di peter pan) REGRESSIONE=indica il ripiegamento ad uno stadio evolutivo precedente, ad una condizione in cui il sogg. Si sentiva sicuro poiché non si era ancora manifestato lo stimolo angosciante (può essere linguistica) NEGAZIONE= consiste nella repressione della realtà esterna per ristabilire un equilibrio psichico (fughe dalla realtà) 3 FANTASMATIZZAZIONE= Si attua quando l’individuo non accetta la realtà e produce abbondanti fantasmi che gli consentono di sostituirla con una più accettabile. 4