PEI- PROGETTO EDUCATIVO D`ISTITUTO Premessa
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PEI- PROGETTO EDUCATIVO D`ISTITUTO Premessa
P.E.I. PROGETTO EDUCATIVO D’ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2010-2011 P.E.I.- PROGETTO EDUCATIVO D’ISTITUTO Premessa Il P.E.I. (Progetto Educativo d’Istituto) è il documento fondamentale che espone l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico dell’istituzione scolastica. Il P.E.I. è predisposto dal soggetto gestore della scuola e fa sue le finalità istituzionali espresse negli articoli n° 3, 33, e 34 della Costituzione Italiana. (Essi proclamano l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione e condizioni personali e sociali; dichiarano che la scuola è aperta a tutti e l’istruzione è diritto-dovere del cittadino). La Scuola dell’ Infanzia rappresenta, per molte famiglie, la prima esperienza sociale del bambino. E’ luogo di incontro e di CRESCITA di persone (persone sono i bambini, le insegnanti, i genitori ed il personale ausiliario). La Scuola dell’Infanzia “ Maria Bambina”, nell’offrire la sua proposta educativa, si ispira principalmente a tre pedagogisti, ognuno dei quali è portavoce di concezioni e idee importanti per il personale educativo della scuola. Innanzitutto le sorelle Agazzi, secondo le quali il bambino deve crescere in un ambiente in cui è libero di fare da sé, ricco di stimoli; egli è protagonista della sua educazione e la sua attività è punto centrale del processo educativo. Poi Maria Montessori per la quale è imprescindibile la necessità di un ambiente a misura di bambino, proporzionato a lui. Oltre all’ambiente adatto è necessario anche proporre un materiale adeguato che stimoli il bambino. Inoltre la Montessori insiste sull’importanza e quindi sulla valorizzazione delle attività di vita pratica. Infine Vygotskij, secondo il quale il bambino è protagonista e costruttore della propria conoscenza; la crescita avviene lavorando sulla ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE, ( cioè la distanza tra lo sviluppo attuale e quello potenziale, grazie all’aiuto di un coetaneo o dell’adulto). Di qui scaturisce anche l’importanza di un apprendimento visto in una dimensione sociale, attraverso l’interazione con gli altri. In particolare la Scuola dell’Infanzia “ Maria Bambina” è PARITARIA (d.l. n° 62 del 10/03/2000), poiché corrisponde agli ordinamenti generali dell’istruzione, è coerente con la domanda formativa della famiglia ed e’ caratterizzata dai requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima. E’ di ispirazione CATTOLICA, fa cioè riferimento ai valori cristiani. Da ciò deriva una proposta educativa cristiana generale e l’insegnamento della religione cattolica come mezzo specifico. Inoltre essa è PARROCCHIALE, perché è stata voluta da una comunità cristiana che vede nella scuola un luogo che può offrire un valido servizio educativo. -1- La gestione della scuola, da settembre 2009, è affidata a personale laico. Le “ Suore minime di Nostra Signora del Suffragio”, che hanno operato per circa settant’anni, per scarsità di religiose, lasciano il posto alla congregazione “Santa Maria di Loreto”. Esse svolgono il loro apostolato unicamente nella parrocchia. IL RUOLO DELLA FAMIGLIA E LA CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Soggetto educante è una COMUNITA’ composta da alunni, docenti, genitori e personale non docente. Ciascuna componente si impegna con responsabilità, secondo il proprio RUOLO e la propria COMPETENZA, alla realizzazione del progetto educativo. I genitori sono i PRIMI RESPONSABILI DELL’EDUCAZIONE DEI FIGLI e sono invitati a lavorare in stretto rapporto con la scuola dando il proprio contributo e RIFIUTANDO deleghe educative. Si crea, così, una CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA tra scuola e famiglia. Ai GENITORI spetta il diritto di: - CONOSCERE i principi educativi della scuola - CONOSCERE il P.O.F. - CONOSCERE i regolamenti e le circolari per poter condividerne le scelte - REALIZZARE il progetto formativo (partecipando alle varie iniziative della scuola, di approfondimento culturale, agli incontri generali di sezione, ai colloqui individuali); - ELEGGERE i rappresentanti di classe; - PARTECIPARE al comitato di gestione della scuola. Il genitore è chiamato ad ESPRIMERE pareri e proposte, entrare in DIALOGO con le educatrici nel rispetto del metodo didattico per EVITARE confusione e fratture tra gli interventi scolastici e familiari. Il rapporto così instaurato di CONTINUITA’ EDUCATIVA consente di creare un clima positivo di relazione indispensabile per la crescita serena ed integrale del bambino e del suo STAR BENE A SCUOLA. Ciò è fattore qualificante della scuola, in particolare di quella cattolica. -2- L’IDEA DI BAMBINO NELLA SCUOLA CATTOLICA La nostra scuola, nella sua visione cattolica, riconosce la PERSONA come DONO inestimabile di DIO, da Lui voluta e amata, e intende, con tutte le sue risorse a disposizione, collaborare al progetto di REALIZZAZIONE di SALVEZZA di ogni essere umano. Essa fonda il suo interesse educativo sui principi di una pedagogia attiva che si caratterizza per: - il saper ascoltare; - il comprendere il valore della vita come dono gratuito di Dio Padre e quindi vivere nel rispetto profondo di ogni essere umano e di tutto il Creato; - l’ accettarsi così come si è, per cominciare a costruirsi una personalità equilibrata libera da paure ed insicurezze; - l’ accogliere il sapere come fonte di arricchimento personale ed anche come bene prezioso da offrire alla comunità intera; - il realizzare un’apertura solidale nei confronti di varie culture e orientamenti religiosi, pur conservando la propria fede e le proprie tradizioni. Più in generale essa diviene luogo nel quale ogni bambino apprende a CONOSCERE se stesso e gli altri attraverso l’ascolto di sé e degli altri; impara a conoscere le proprie emozioni ed i propri sentimenti ascoltandoli ed esprimendoli; riesce a fare esperienze cariche di significato e di messaggi educativi, libero di fare da sé e riuscendo a modulare, in modo armonico, la sua crescita. Di conseguenza il bambino diventa COSTRUTTORE del suo sapere e, nella collaborazione con gli altri, “IMPARA AD IMPARARE”. La Scuola dell’Infanzia diventa scuola dove lo STAR BENE del BAMBINO cammina di pari passo allo STAR BENE dell’ INSEGNANTE che può mettere insieme la sua professionalità, la sua competenza e la sua creatività. Essa è un luogo dove i bambini si avviano a percorrere insieme quella strada che, giorno dopo giorno, li aiuterà a diventare “grandi” e responsabili; una scuola che lascia spazio alla COMPRENSIONE più che al GIUDIZIO. -3- RUOLO DELL’INSEGNANTE NELLA SCUOLA CATTOLICA PARROCCHIALE L’insegnante della Scuola dell’Infanzia cattolica si propone come: - un professionista dell’istruzione e dell’educazione; - un educatore cristiano; - il mediatore di uno specifico Progetto Educativo; - una persona impegnata in un cammino di crescita e maturazione spirituale. All’educatore che opera all’interno della scuola si richiede: - una reale e documentata competenza professionale, con specifiche attitudini acquisite anche attraverso un iter formativo continuo; - l’apertura all’innovazione e all’aggiornamento; - il riferimento ad una teoria della conoscenza aperta al trascendente e ad una visione antropologica ispirata ad un umanesimo integrale; - la consapevolezza della natura e del valore del rapporto educativo, nonché la capacità di metterlo in pratica con ciascun alunno, in modo personalizzato. - di coltivare il ruolo da regista (o mediatore) dell’apprendimento, che sa dare spazio a ciascuno nell’esprimere la propria originalità tra gli altri; - la capacità di lavorare collegialmente; - il rispetto della persona del bambino in tutto il suo essere, del suo cammino di ricerca e di libertà; - la sensibilità all’attuale contesto socio-culturale; - il rafforzamento della natura comunitaria della scuola cattolica e delle relazioni che in essa si instaurano, con la valorizzazione della dimensione etico-religiosa. Inoltre il docente di scuola cattolica e’ chiamato ad insegnare con una visione cristiana della persona, della vita, della realtà, dell’educazione, attento alla formazione della coscienza morale, all’apertura e all’educazione alla vita, all’ apertura verso il trascendente. Di conseguenza egli si caratterizza per un comportamento coerente con il messaggio della Chiesa cattolica, per la disponibilità ad elaborare una proposta educativa originale e coerente con il Progetto Educativo d’Istituto nel quale è chiamato ad operare. Tutto il personale che lavora all’interno della nostra scuola è invitato a vivere il servizio come autentico esercizio di AMORE, nel rispetto per gli altri , con un vero atteggiamento di serena collaborazione anche con la comunità parrocchiale e civile. Inoltre riconosce in Dio la guida costante del proprio operare. -4- LA MISSION La Scuola dell’ Infanzia “Maria Bambina” si propone come obiettivo principale quello di promuovere la crescita serena ed armonica del bambino nella sfera affettiva, sociale ed intellettuale, dandogli la possibilità di esprimersi in tutte le sue potenzialità. Per il personale educativo della scuola, infatti, il benessere del bambino è condizione essenziale e punto di partenza per ogni apprendimento. E’ fondamentale garantire l’equilibrio nello sviluppo delle varie componenti della sua personalità, avendo massimo rispetto per i suoi ritmi di crescita e per gli interessi personali. Solo così potrà raggiungere quello sviluppo integrale che gli permetterà di diventare “un vero uomo”. Maserà, Settembre 2010 Per presa visione Il legale rappresentante Il personale docente Il personale ausiliario -5-