Il Giardino Incantato - Comune di Trieste

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Il Giardino Incantato - Comune di Trieste
SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE
Il Giardino Incantato
P.O.F
2014 / 2015
INDICE:
Parte I
1. Prefazione a cura del coordinamento pedagogico
Parte II
1. Analisi del contesto socio-ambiental
1.1 Il territorio
2. Analisi della situazione interna
2.1 Risorse umane professionali
2.2 Risorse materiali
3.Organizzazione
3.1 Formazione delle sezioni
3.2 La giornata scolastica (calendario scolastico vedi parte I)
4. Scelte formative didattiche
4.1 La strategia organizzativa
4.2 Le uscite didattiche
4.3 Rapporti scuola – famiglia
4.4 Metodologie didattico - organizzative
Parte III
1. Introduzione "Fiori, colori e bambini"
◦ Feste stagionali programmate
◦ Il superapprendimento
◦ Obiettivi e traguardi per lo sviluppo delle competenze
1.1 progetto di educazione motoria
1.2 Progetto musicale "Cantiamo insieme i colori"
1.3 Progetti di intersezione:
•
progetto "Giochiamo con la musica" (bambini piccoli)
•
progetto "i Fuoriclasse" (bambini medi)
•
Laboratorio di sperimentazione manuale (bambini grandi)
•
Laboratorio con la creta ( per i bambini grandi)
2. Percorso educativo didattico di continuità verticale
3. Progetto di inglese
4. Progetto di educazione alla religione cattolica
5. Programmazione di attività alternativa alla religione cattolica
1. Parte I
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
a essere contento senza motivo,
a essere sempre occupato con qualche cosa,
e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
Paulo Coelho, Monte Cinque, 1996
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” delle scuole che
illustra
le
modalità
organizzative
e
la
progettazione
degli
itinerari
di
apprendimento finalizzati allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di
ciascun bambino*, facendo riferimento ai campi di esperienza cioè ai diversi
ambiti del fare e dell'agire:
Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
Il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute
Immagini, suoni, colori: gestualità, arte, musica, multimedialità
I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura
La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura
così come definiti nelle ”Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione” (M.I.U.R, Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, settembre 2012).
Le scuole elaborano annualmente il P.O.F. che viene pubblicato on-line
all'indirizzo:
Riferimenti normativi
Oltre alle “Indicazioni Nazionali” ed al “Regolamento per le scuole dell'infanzia
del Comune di Trieste”, le scuole adottano come riferimento costante
dell'azione educativa le linee normative e pedagogiche de:
la "Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza", approvata
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, lo strumento
normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e
tutela dei diritti dell'infanzia;
la Legge 62/2000, “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo
studio e all'istruzione”;
le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”
(M.I.U.R., febbraio 2014);
Legge 104/1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate e le “Linee guida sull'integrazione scolastica degli
alunni con disabilità” (M.I.U.R., agosto 2009);
la Legge 170/2010 i successivi Decreti attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida
per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di
apprendimento” (M.I.U.R., ottobre 2010).
gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (M.I.U.R., dicembre
2012).
Le scuole dell'Infanzia del Comune di Trieste
Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono paritarie, ossia scuole gestite
dal Comune e che rispondono ai criteri standard definiti dal Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Le scuole paritarie svolgono un
servizio pubblico improntato ai principi costituzionali e sono quindi aperte a
tutti.
Il coordinamento pedagogico
Il coordinamento pedagogico è una struttura di tipo tecnico composta dai
Funzionari direttivi Coordinatori pedagogici con competenze organizzative e
psico-pedagogiche.
Sul
territorio
i
Coordinatori
pedagogici
coordinano
trasversalmente i vari servizi educativi gestiti dal Comune, attraverso forme
aggregate ed integrate di strutture (Nidi d 'infanzia, Scuole dell'infanzia,
Ricreatori, Servizi Integrativi Scolastici).
Il coordinamento pedagogico sostiene la qualità delle proposte educative nei
servizi; ha un ruolo di promozione, sostegno, gestione, monitoraggio, verifica e
valutazione del progetto educativo dei servizi comunali, secondo principi di
coerenza e continuità al fine della realizzazione del "sistema territoriale
integrato", come previsto nelle linee e gli indirizzi generali esplicitati nel
programma del Comune di Trieste, ente gestore dei servizi educativi.
Il Coordinamento pedagogico favorisce lo scambio ed il confronto all'interno
della rete dei servizi coordinati e promuove le relazioni ed il clima interno dei
gruppi di lavoro. Cura l'analisi dei bisogni formativi e progetta percorsi
formativi e sperimentazioni didattiche e lo scambio di esperienze tra il
personale.
Coordina, monitora l'azione educativa di tutto il personale assegnato attraverso
la verifica dei progetti trasversali con i servizi educativi, socio-sanitari,
scolastici e culturali del territorio e le convenzioni attivate nel territorio.
La struttura del coordinamento pedagogico e la figura del coordinatore sono
elementi essenziali per la costruzione di un sistema integrato dei servizi per
l’infanzia che, rispondendo ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie,
contribuisce al processo di crescita degli stessi servizi.
Coordinamento territoriale
Recentemente nell'ottica di valorizzare e sperimentare nuove forme di
accoglienza, sostegno e responsabilità nell'esperienza di crescita dei bambini e
delle loro famiglie, insieme a tutti i soggetti che condividono questo percorso in
un determinato territorio della città, si programma l'attività di coordinamento
pedagogico
in
Coordinamenti
territoriali,
rappresentati
dai
coordinatori
pedagogici delle strutture educative appartenenti ai singoli territori della città.
Il progetto pedagogico
Le attività delle scuole si fondano su un progetto pedagogico elaborato avendo
come riferimento le Indicazioni nazionali e le linee del programma pedagogico
dei servizi educativi del Comune di Trieste.
Già da alcuni anni è in corso una sperimentazione di progettualità territoriale
intra-servizi
comunali
(asilo
nido,scuole
dell'infanzia,
ricreatori,
poli
di
aggregazione giovanile, Servizio Integrativo Scolastico – S.I.S) al fine di
promuovere e armonizzare al meglio le offerte educative e formative in
un'ottica di continuità.
Finalità della scuola dell'infanzia
La
scuola
dell'infanzia
contribuisce
alla
realizzazione
del
principio
dell’uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine
economico e sociale (art. 3 della Costituzione).
Il bambino è sempre al centro dell'azione educativa e, compito della scuola
dell’infanzia, è promuovere il suo sviluppo armonico e globale attraverso una
metodologia basata sul gioco ed adeguata al livello di maturazione cognitiva,
espressiva, affettiva e sociale:
creando
uno
spazio
privilegiato
per
consolidare
la
propria
personalità
(maturazione dell’identità);
stimolando ad apprendere condotte che progressivamente lo conducano
all’indipendenza (conquista dell’autonomia);
proponendo svariate esperienze: sensoriali, percettive, motorie e intellettive
(acquisizione delle competenze);
organizzando un luogo di vita, di relazioni e di apprendimenti, in un ambiente
accogliente e motivante in cui si iniziano a conoscere le prime regole di
convivenza collettiva (senso della cittadinanza).
La scuola come percorso di accoglienza
Le scuole assicurano un percorso graduale di crescita globale nel bambino
offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi, attraverso
contesti
e
risposte
relazionali
ed
educative
personalizzate,
in
stretta
collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante.
Particolare attenzione viene data ai bambini in situazione di disabilità, di
disagio e di svantaggio sia con la costruzione di un percorso adeguato alle
singole esigenze del bambino sia attraverso il lavoro di rete con i diversi servizi
territoriali (Azienda per i Servizi Sanitari, Unità Operative Territoriali...).
Le scuole dell’infanzia comunali di Trieste, città multiculturale e sensibile da
sempre ai temi della convivenza tra persone di diverse culture, prevedono
forme di accoglienza volte a favorire l’inclusione dei bambini con cittadinanza
non italiana, nella ferma convinzione che accogliere significa valorizzare
l'identità culturale di ciascuno ed è dunque sinonimo di calore, professionalità e
accuratezza.
Nelle scuole si attuano altresì percorsi strutturati di prevenzione dei disturbi di
apprendimento (D.S.A.) in riferimento alla Legge 170/2010 i successivi Decreti
attuativi (1/7/2011) e le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e
degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” (ottobre 2010).
Infine, uno dei principi che assicurano la coerenza tra le diverse esperienze di
vita dei bambini è quello della continuità educativa tra i vari cicli scolastici
(nido d'infanzia, scuola dell'infanzia, scuola primaria e Servizi Integrativi
Scolastici) tenendo sempre in primo piano la necessità di non frammentare i
percorsi formativi.
Relazioni con le famiglie
Sempre più centrale all’interno dei servizi per l’infanzia e nei diversi contesti
educativi appare la relazione con le famiglie, in un'ottica di condivisione di
responsabilità della crescita e dell'educazione di tutti i bambini.
Le scuole individuano gli obiettivi e le strategie relative alla partecipazione e
alle modalità di rapporto con le famiglie, valorizzando la promozione, il
sostegno e affiancamento della genitorialità. In particolare, definiscono le
modalità di comunicazione, di informazione e di confronto attraverso:
le riunioni di classe, in cui il personale educativo informa i genitori sulle attività
dei bambini, illustra il progetto educativo e le iniziative collaterali (uscite
didattiche, progetti specifici…);
i colloqui individuali;
l'assemblea dei genitori;
il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai
rappresentanti dei genitori,
del personale educativo e del personale
d’appoggio.
Concessione in uso dei locali delle scuole dell’infanzia
Le famiglie dei bambini frequentanti possono richiedere l'uso in concessione
gratuita dei locali delle scuole dell’infanzia, se si costituiscono in Comitato o in
Associazione, per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi
educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica
per bambini, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie.
Ampliamento dell'offerta formativa
Nell'ambito dell'autonomia delle singole scuole che annualmente curano il
progetto educativo e didattico, il coordinamento pedagogico ha ritenuto di
ampliare l'offerta formativa sostenendo il concetto di trasversalità attraverso la
scelta di aderire ai bandi della Regione Friuli-Venezia Giulia:
Bando per il finanziamento degli interventi previsti nel Piano dell’Offerta
Formativa delle istituzioni scolastiche nel Friuli Venezia Giulia)
Per l'anno scolastico in corso la scuole aderirà al progetto in collaborazione a
soggetti esterni come:
inglese e tedesco (Unicum Centro Studi e Goethe Zentrum)
musica (Conservatorio di musica G. Tartini)
educazione alla mobilità (Corpo Polizia Municipale)
piscina (Triestina Nuoto)
progetto “aiuola della pace” (Commissione Pari Opportunità)
“Nati per leggere”
Interventi di promozione alla salute (Azienda per i Servizi Sanitari)
“Orto in condotta”
Gruppo Violenza Minori e Gruppo Caronte
Modalità di organizzazione del contesto educativo
Il personale
Nel servizio opera (tratto dal “Regolamento per le scuole dell'infanzia del
Comune di Trieste):
il coordinatore pedagogico
il personale educativo
il personale d’appoggio
Il coordinatore pedagogico svolge compiti di elaborazione, attuazione e verifica
del progetto educativo/organizzativo e gestionale della scuola. Coordina
l’attività
di
tutto
il
personale
assegnato
ed
è
responsabile
del
buon
funzionamento della scuola stessa, promuove una metodologia di lavoro che
privilegia il lavoro di gruppo e la collegialità, in modo da valorizzare l’apporto
professionale di ciascun operatore.
Il personale educativo ha competenze pedagogiche, metodologico-didattiche,
organizzativo-relazionali. Partecipa alla gestione sociale della scuola, cura
rapporti stabili con le famiglie e con il territorio; collabora alla stesura del Piano
dell’Offerta Formativa.
Ad ogni sezione (gruppo-sezione o “classe”) sono assegnati due insegnanti la
cui turnazione deve assicurare nell’arco della giornata il massimo della
compresenza anche finalizzata alla realizzazione di specifici progetti didattici;
attua una turnazione giornaliera secondo il principio della pari responsabilità
educativa. È previsto l’insegnante di religione cattolica per i bambini che si
avvalgono di tale insegnamento.
Il personale d’appoggio contribuisce assieme al personale educativo alla
costruzione di un corretto clima educativo all’interno della scuola e ad
assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei
bambini; è figura di riferimento nei vari momenti delle routines quotidiane
(entrata e uscita, alimentazione, igiene personale), e stimola i bambini alla
conquista dell’autonomia.
Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne
di pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti; è di sostegno alle
attività ed ai bisogni dei bambini.
Le “classi”
Il
gruppo–sezione
organizzativo
che
(la
tradizionale
favorisce
il
“classe”)
raggiungimento
rappresenta
degli
un
obiettivi
modello
formativi
attraverso il riconoscimento di punti di riferimento significativi come gli angoli
strutturati e i laboratori. Le sezioni si rapportano tra loro in modo aperto e
flessibile, per consentire attività didattiche di intersezione per piccoli e grandi
gruppi di bambini provenienti dalle diverse sezioni.
La sezione è costituita da 25 bambini, ridotto a 20 in caso di presenza di
bambini disabili con l'affiancamento di un insegnante di sostegno e la
predisposizione di interventi individualizzati al fine di favorirne in modo
adeguato ed efficace la frequenza.
Spazi e tempi
Anche l’organizzazione degli spazi e dei tempi necessita di un pensiero
pedagogico condiviso dall’intera equipe scolastica.
In particolare:
lo spazio deve risultare accogliente, stimolante e funzionale
il tempo viene organizzato in routine quotidiane (l’accoglienza, la merenda,
l’igiene personale, il gioco libero, il gioco strutturato…), rispettose dei ritmi del
bambino che gli consentano di riconoscere i diversi momenti della giornata
scolastica attraverso una distribuzione ordinata delle attività educative,
valorizzando inoltre contesti flessibili e creativi
Mangiare a scuola
In tutte le scuole viene fornito il servizio di mensa scolastica che comprende
una merenda di metà mattina, il pranzo ed uno spuntino al pomeriggio.
Il menù, con caratteristiche stagionali, è stato elaborato dalla dietista dott.ssa
Paola Fabbro e visionato dall'Azienda per i Servizi Sanitari. L'articolo 7 del
Capitolato speciale d'appalto per il servizio di fornitura pasti prevede l'utilizzo
di “Prodotti alimentari, biologici, tipici, tradizionali, da commercio equo e
solidale, prodotti agricoli regionali.”
È possibile richiedere un menù diversificato (diete speciali) per le principali
forme di intolleranze alimentari. Inoltre si può richiedere la sostituzione di
alcuni cibi per motivi etici-religiosi-culturali e, per la gioia dei bambini, si
possono festeggiare i compleanni a scuola, purché vengano consumati
determinati alimenti autorizzati.
Come previsto dall'art.15 del Capitolato, è possibile istituire delle Commissioni
mensa composte dai rappresentanti dei genitori quali organismi di controllo dei
centri di produzione pasti.
Orari
Le scuole sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore 17.00.
L’accoglimento dei bambini avviene, di norma, dalle ore 8.00 alle ore 9.00, con
la possibilità, per le famiglie che ne ravvisino la necessità, di un preaccoglimento a partire dalle ore 7.30.
L’uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00,
alle ore 14.30 e alle ore 16, per rispondere alle esigenze delle/dei bambine/i e
delle loro famiglie.
Il prolungamento dell’orario fino alle ore 17.00 viene assicurato alle famiglie
che ne ravvisino la necessità, garantendo la presenza di educatori in numero
proporzionale a quello dei bambini presenti.
Il servizio di scuola dell’infanzia al sabato viene garantito presso la scuola
dell'Infanzia “Il Tempo Magico” con orario antimeridiano senza erogazione del
servizio di mensa
calendario scolastico
Inizio anno scolastico per tutto il lunedì 01 settembre 2014
personale
Apertura all’utenza
lunedì 15 settembre 2014
Sospensione per festa del Santo lunedì 03 novembre 2014
Patrono
Sospensione per vacanze natalizie
Sospensione
per
carnevale
dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
compreso
e dal 16 febbraio 2015 al 18 febbraio 2015
mercoledì delle Ceneri
compreso ( Del. Regionale n.787 dd. 24
Sospensione per vacanze pasquali
aprile 2014 )
dal 2 aprile
2015
al
7
aprile
2015
2014
(festa
compreso
Sospensione per ponte 1°maggio
sabato 02 maggio 2015
Sospensione per ponte 2 giugno
lunedì 1 giugno 2015
Ultimo giorno di apertura all’utenza sabato 27 giugno 2015
È
prevista
un'ulteriore
sospensione
il
giorno
8
dicembre
dell'Immacolata Concezione), in quanto festività nazionale.
a cura del Coordinamento Pedagogico.
•
Nel testo si trovano termini “bambino, bambini” si sollecita il lettore a
considerare tale scelta semplicemente una semplificazione di scrittura, mentre
nell'azione educativa bisognerà considerare la persona nella sua peculiarità e
specificità anche di genere.
ll collegio degli educatori della
scuola dell'infanzia "Giardino incantato"
informa i genitori che il Piano dell'Offerta Formativa 2014/ 2015 approvato e
proposto dagli stessi, si trova nella terza parte del documento.
PARTE II
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE
1.1 Il territorio
La scuola GIARDINO INCANTATO è situata nel rione di Cologna – Scorcola e
appartiene alla III circoscrizione. Dal settembre 2003 si è trasferita presso
la scuola primaria “Suvich” di via Kandler 10.
Lasciata la sede d’origine dell’infanzia “Giardino Incantato” si è adattata ad una
nuova realtà all’interno della quale molti ambienti vengono condivisi con la
scuola statale Suvich. Il numero delle sezioni presenti a scuola è stato
mantenuto, in totale sono quattro di cui due con venticinque bambini ciascuna,
una con venti bambini e una con sedici.
Si possono evidenziare tipologie diversificate di utenza:
1) Una parte, la più rilevante, è di carattere residenziale.
2) Una parte è costituita da coloro che scelgono la sede in base alla vicinanza
al posto di lavoro. (Sono infatti presenti nei dintorni della struttura molti uffici
ed aziende di diverso tipo).
ANALISI DELLA SITUAZIONE INTERNA
2.1 Risorse umane e professionali
A garantire il funzionamento della scuola concorrono
più figure professionali con ruolo e competenze diverse:
• Il coordinatore pedagogico
• 8 insegnanti di sezione, tre insegnanti di sostegno (una part time )
• Un'insegnante di religione cattolica
• Due collaboratrici dell’infanzia
• Due collaboratrici socio sanitarie part time
• Personale di cooperativa per il servizio di mensa scolastica
• Personale di cooperativa per le pulizie dell’edificio
2.2 Risorse materiali
La scuola è sita al primo piano della scuola Suvich ed è composta dai seguenti
ambienti:
• Quattro sezioni;
• Il corridoio in cui sono disposti gli armadietti dei bambini di ogni sezione;
• La stanza adibita allo “sporzionamento” dei pasti
ditta esterna);
• La direzione;
(i pasti sono forniti da una
• Una stanza adibita a spogliatoio per il personale;
• Un locale per i servizi igienici dei bambini;
• Un locale per i servizi igienici degli adulti.
Lo spazio scuola è adattato adeguatamente in base alle esigenze e strutturato
al fine di rispondere alle funzioni e alle finalità educative, stimolando occasioni
di condivisione e gioco tra i bambini delle diverse sezioni.
In accordo con la scuola Suvich, vengono utilizzati diversi spazi:
•
La palestra
•
La stanza per le varie attività di intersezione:
•
Il giardino attrezzato
3. Organizzazione
3.1 Formazione delle sezioni
La scuola è formata da quattro sezioni eterogenee per fasce d’età.
I criteri per l’inserimento all’interno delle sezioni tengono in considerazione i
seguenti rapporti:
-
equilibrio del numero di bambini iscritti per sezione
-
rapporto equo fra maschi e femmine
-
rapporto equo fra le diverse annualità presenti nelle sezioni
-
inserimento, di norma, di fratelli e/o sorelle in sezioni diverse
-
valutazione di specifiche esigenze
3.2 La giornata scolastica
La scuola dell’infanzia comunale è aperta dalle 8.00 alle 17.00.
Al fine di favorire le richieste di alcune famiglie, la scuola applica il servizio di
pre-accoglimento dalle 7.30 alle 8.00, dove un’insegnante a turno accoglie
in una sezione i bambini dei genitori che lo richiedono.
Nel momento dell'accoglimento le insegnanti di tutte le sezioni, assicurando la
sorveglianza dei bambini, si riuniscono per un piccolo briefing della
giornata scolastica. (progetti, attività, assenze per malattia, scambio di
materiale didattico, e tutte le problematiche connesse).
Dopo la merenda del mattino, i bambini seguono le routine del servizio igienico
(in un tempo limitato a dieci minuti per sezione circa) e iniziano le attività
previste (didattico- educative, di intersezione e di attività ludica strutturata o
semi- strutturata).
La prima uscita, dopo il pranzo, (pasto principale nella giornata scolastica), è
dalle 13 alle 13.20. Seguno le routine di servizio igienico e la lavatura dei
denti, proseguono le attività programmte.
Segue l'uscita intermedia dalle 14.30 alle 14.40.
Alle ore 14.45 viene servita la merenda ai bambini e di seguito dalle 15.30 alle
16 l'uscita dalla scuola.
Uscita dalle 16 alle 17 per i genitori che ne ravvisano la necessità
3.3
Calendario Scolastico Regione Friuli-Venezia Giulia
premessa)
(vedi
4. Scelte formative didattiche
4.1
La strategia organizzativa
La scuola dell’infanzia comunale
si connota come un servizio con precisa
funzione formativa che indirizza l’attività educativa e didattica alla formazione
integrale della personalità di ogni bambino e bambina utilizzando una
metodologia adeguata alla personale maturazione dell’identità cognitiva,
espressiva, affettiva ,al grado di autonomia e competenze possedute .
Il modello organizzativo tradizionale della scuola è rappresentato dalla sezione.
Per attuare gli obiettivi formativi previsti per le varie attività educative e ,
indicati in seguito, il gruppo sezione si autorganizza in“laboratori “e “angoli “
appositamente strutturati.
I laboratori e gli angoli sono degli spazi collettivi che mettono a disposizione di
un gruppo di bambini , attrezzature, materiali , strumenti per concretizzare i
percorsi
operativi
declinati
nelle
programmazioni.
Sono
attentamente
predisposti per lo sviluppo e il consolidamento delle abilità, competenze
specifiche e trasversali dei bambini e dare senso alle attività che vengono da
loro svolte . Gli angoli e i laboratori sono luoghi strategici che pongono al
centro dell’attività educativa e didattica il bambino e i suoi bisogni espressi e
inespressi ; sono pertanto luoghi aperti e flessibili per accogliere ,per divertire,
per rassicurare per sostenere il percorso di crescita di ognuno.
I laboratori, favoriscono le attività educative di carattere interdisciplinare
strutturate con spazi di mediazione funzionali a progressivi aggiustamenti in
sintonia con le risposte date dai bambini. I genitori possono concretamente “
vedere “ i prodotti che sono esposti negli spazi sezione e scuola e constatare il
progresso dei loro figli in ordine agli obiettivi indicati.
Gli aspetti essenziali di questa metodologia adottata delle insegnanti sono qui
di seguito elencati:
• L’organizzazione di un ambiente gioioso, ludico, motivante, sereno e sicuro
dove, nella giornata ,l’attenzione è volta a favorire apprendimenti e relazioni
congruenti con i bisogni e agli interessi di ogni bambino.
• l’utilizzo sistematico di tre elementi che caratterizzano la professionalità
docente: l’osservazione,la progettazione, la verifica e la valutazione formativa.
•
La costruzione di spazi e tempi di relazione e mediazione per bambini e
adulti (circle time) e bambini insieme (laboratorio corporeo relazionale e
laboratorio manipolativo grafico, o tutti (gli 80 bambini!!!) per il momento del
del canto.
L'organizzazione del circle time caratterizza la scuola dell'infanzia ed è un
momento
di
conversazione
(mediatore consapevole
e
guidata
e
semi-strutturata
dall'insegnante
regista di quanto accade). I bambini sono i
protagonisti indiscussi e inconsapevoli di uno dei più bei momenti della
giornata educativa. Liberi di esprimersi, di parlare, di raccontarsi, di chiedere di
fare confronti, di costruire ipotesi e progettare. Il circle time ci permette di
porre l'attenzione alle esperienze di vita extrascolastica dei bambini, che come
in un puzzle, ricostruiscono la loro quotidianità.
4.2 Le uscite didattiche
L’approccio didattico fondato sugli assunti teorici precedentemente declinati si
applicherà anche
nelle esperienze nel territorio, considerato come aula
didattica decentrata, con interventi sulla realtà attraverso
l’osservazione,
l’esplorazione la ricerca .
Compete alle insegnanti valutare l’adeguatezza delle offerte del territorio che
devono rispondere a imprescindibili peculiarità :
_ essere delle opportunità formative e scelte progettuali adeguate alle
dimensioni di sviluppo proprie dei bambini tra i 3 e i 6 anni
_ contenere tutti gli elementi di sicurezza e tutela dei bambini ad esse affidati.
Le
insegnanti
si
riservano
di
annullare
o
modificare
l'uscita
didattica
precedentemente programmata nel caso si verifichino delle criticità che, a loro
giudizio, possano in qualche misura compromettere la sicurezza dei bambini
(come ad esempio un temporale).
4.3 Rapporti scuola – famiglia
… La Scuola dell’Infanzia è oggi un sistema pubblico integrato
in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie
e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. (…)
Tratto dalle “Indicazioni per il curricolo”
La famiglia e la scuola, non escludendo altre realtà formative, devono creare
tra loro rapporti di interazione e continuità. A tal fine nella scuola dell’infanzia
comunale ci si propone, attraverso gli incontri con le famiglie, di:
• creare un clima di accoglienza, collaborazione e confronto,
• creare occasioni di conoscenza e di incontro fra le famiglie,
• offrire visibilità e incentivare la partecipazione dei genitori alla vita
della scuola.
La scuola propone i seguenti incontri con le famiglie:
- riunioni plenarie, attraverso le quali illustrare le linee programmatiche ed
organizzative della scuola, le diversificate attività, la loro realizzazione nel
tempo,
- incontri per l'inserimento, rivolti ai genitori dei bambini nuovi iscritti per
approfondire e condividere i modi e i tempi dell’inserimento del proprio
bambino,
- incontri di sezione, per presentare le attività specifiche della sezione, che si
alternano a quelle attuate in intersezione,
-
colloqui individuali, per illustrare il percorso formativo e affrontare i
traguardi di sviluppo raggiunti dal singolo bambino/a. Questi incontri, nel
numero minimo di due all’anno, sono programmati dalla scuola.
Le insegnanti sono comunque disponibili ai colloqui anche su specifica richiesta
delle famiglie.
–
riunioni del Consiglio della Scuola.
–
Verifica sistematica dei percorsi educativi di ogni bambino delle
insegnanti assieme al coordinatore pedagogico.
4.4 Metodologie didattico – organizzative
La scuola privilegia la programmazione e la realizzazione di attività che
implicano
l'organizzazione
sia
all’interno
dei
gruppi
sezione
che
ad
intersezione per favorire l'interazione, per ampliare le opportunità di scambio,
il confronto e la fruizione degli spazi.
L'organizzazione di tutte le attività della scuola
si fonda sulla continua
elasticità operativa e didattica, nell'articolazione flessibile dell'orario e dei
gruppi di lavoro, nelle metodologie utilizzate e nella organizzazione dello spazio
e dei tempi, in riferimento alle esigenze di educazione e di apprendimento dei
bambini e alle domande formative della comunità. (…) Per ogni bambino o
bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere:
•
lo sviluppo dell’identità,
•
dell’autonomia,
•
della competenza,
•
della cittadinanza.
Tratto dalle “Indicazioni per il curricolo”.
PARTE III
FIORI COLORI, BAMBINI!!
"In tutte le cose della natura
esiste qualcosa di meraviglioso"
Aristotele
L'anno scolastico in corso, mira a ricreare un ambiente coinvolgente per i
bambini/e, idoneo a stimolare...la vita relazionale ed emotiva, con esperienze
legate alla curiosità, alla gioia di fare e al piacere di costruire in prima persona.
La natura, in tutto il suo variegato contesto offfre offre opportunità per creare
un collegamento creativo e valoriale, critico e biodinamico.
L'esplorazione, l'osservazione e l'esperienza multisensoriale attiveranno
nei nostri piccoli utenti, non solo la conoscenza intesa come acquisiszione, ma
anche la consapevolezza del sè...in quanto:
io sono, amo di esistere e di sapere
Il gioco, la ricerca, le domande su ciò che ci circonda partiranno sempre dal
vissuto che ogni bambino sarà stimolato a condividere con gli "altri" (circle
time)
Bambini visti come...."autori" della loro crescita che compartecipano le loro
esperienza rendendole fluide e fruibili in un contesto condivisibile. Valorizzare
ciò che ci appare conosciuto per far emergere. Quelle emozioni che si
sviscereranno i contenuti pregressi facilitando l'acquisizione di nuovi saperi.
FESTE STAGIONALI PROGRAMMATE
•
Festa dell'autunno e castagnata
•
Natale tra di noi (vedi progetto di continuità)
•
Carnevale mascherato
•
Festa della primavera
•
Festa di fine anno
Sarà proposta al Consiglio di Istituto la chiusura anticipata tramite sondaggio
fra i genitori con la firma per l'autorizzazione; per permettere la compresenza
delle insegnanti e quindi lo svolgimento in sicurezza delle seguenti occasioni di
festeggiamento:
•
Carnevale mascherato
•
Festa di fine anno scolastico.
Proseguiremo
il
lavoro
superapprendimento.
iniziato
Tramite
con
successo
un’ordinata
due
scansione
di
anni
fa
stimoli,
sul
(che
potranno via via nascere anche dalle richieste di conoscenza formulate dai
bambini, in modo circolare, Popper), la vera conoscenza vedrà come
protagonisti attivi i bambini; la loro naturale curiosità, i loro “perché”
saranno i tasselli di un puzzle virtuale, proiettato a godimento di tutti,
conferendo al progetto una dimensione di competenze reali e futuribili, atte a
costruire le “radici” dei “saperi”. Si riportano alcuni degli obiettivi di
apprendimento,
ad
iniziare
dai
facilitatori
sociali,
frame
della
scuola
dell'infanzia.
Facilitatori sociali:

Usare le forme di cortesia “per piacere, grazie, prego”

Posso prendere un foglio/ gioco

Salutare quando si arriva a scuola e quando si esce
Autonomia:

Cambiare autonomamente le scarpe, togliere il giubbotto e la felpa

Cominciare e ottenere un percorso di autonomia al bagno

Orientarsi all’interno dell’ambiente scuola

Manifestare le proprie necessità e bisogni
Competenza:

Portare a termine compiti di responsabilizzazione (consegna di un
mandato come ad esempio riportare a casa l’asciugamano il venerdì e
riportarlo pulito al lunedì).

Rispettare il proprio turno all’interno del gruppo classe (alzare la mano)

Riordinare autonomamente i giochi utilizzati./scuola
I traguardi di sviluppo delle competenze riguardano i campi di esperienza.
Le sezioni opereranno all'interno del percorso didattico-educativo delineato
(frame)
considerando le esigenze dei bambini, garantendo una continuità
curricolare a godimento di tutti i bambini.
IL SE' E L'ALTRO
Obiettivi di apprendimento
La consapevolezza di sè e il rispetto degli altri,
la
possibilità
di
presentarsi
attraverso
caratteristiche fisiche e tratti di personalità
la capacità di formulare domande sul senso del
mondo,
promuovere
la
conoscenza
e
il
rispetto
per
l'ambiente
l'acquisizione dell'identità
la condivisione di spazi, oggetti e giochi.
Traguardi per lo sviluppo Sa rispettare le regole
delle competenze
Sa rispettare e aiutare gli altri
Sa lavorare in gruppo
Sa
condividere
spazi,
tempi e
giochi con i
compagni di scuola
Sa rispettare il proprio turno (circle time)
Sa rispettare la natura (giardino)
IL CORPO E IL MOVIMENTO (vedi anche il progetto di educazione
motoria)
Obiettivi di apprendimento
il corpo come strumento di conoscenza del sè e
del mondo
(anche attraverso la musica e la
mimica)
giocando e esplorando movimenti diversi
sviluppando la coordinazione globale
mettendosi alla prova in situazioni motorie e
spaziali diverse
Traguardi per lo sviluppo Cammina, corre e sa imitare un movimento
delle competenze
Sa imitare e ripetere un movimento semplice
Sale e scende le scale con sicurezza (es. per
andare in giardino e/o prova di evacuazione)
Sa riprodurre e riconoscere il corpo umano nelle
sue parti
IMMAGINI, SUONI E COLORI
Obiettivi di apprendimento
Gli
obiettivi
di
apprendimento
si
esplicitano
nell'uso dei sensi
attraverso l'espressione dei disegni, delle pitture
della musica e di altre attività
Cogliendo i colori nelle trasformazioni naturali
modificando un segno in disegno,
individuando le relazioni spaziali fra gli oggetti
nella realtà e su un'immagine
riconoscendo i colori primari e imparando a
ricavare i colori secondari
cogliendo le trasformazioni naturali e osservando i
fenomeni della natura.
Traguardi per lo sviluppo Prove di pitture e disegno con tecniche diverse
delle Competenze
Manipolazione di materiali diversi (la zucca, la
mela, la noce, la creta ecc.)
Valorizzare
le
capacità
nello'espressione di ogni ge
creative
individuali
I DISCORSI E LE PAROLE
Obiettivi di apprendimento
sono
finalizzati
alla
comunicazione
all'interazione verbale, tramite le
e
narrazioni, le
letture di argomenti inerenti il mondo dei colori e
dei fiori,dialogando e discutendo sulle conoscenze
perodotte ed esperite.
Traguardi per lo sviluppo Momento del circle time per la conoscenza e la
delle Competenze
verifica delle stesse
Comprensione del testo (sia scritto che verbale)
mediante l'utilizzo di domande mirate
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Obiettivi di apprendimento
vogliono favorire la curiosità verso la scoperta, la
conoscenza e la sperimentazione diretta della
natura
vicina
a
noistimolando
atteggiamenti,
abilità e conoscenze di tipo scientifico e artistico.
Traguardi per lo sviluppo Osservare in modo dettagliato e attento
delle Competenze
Toccare, guardare, ascoltare, fiutare, assaggiare e
raccontare
in
modo
sistematico
l'esperienza
vissuta
Saper rielaborare l'esperienza anche graficamente
1.1 PROGETTO DI EDUCAZIONE MOTORIA
Il gioco costituirà la forma privilegiata di attività motoria all’interno di situazioni
stimolanti capaci di offrire al bambino la possibilità di compiere esperienze
ludiche significative di ordine: motorio, cognitivo e socializzante.
CREATIVI
LIBERI
CON
MATERIALI
COGNITIVI
CON
REGOLE
GIOCHI
SIMBOLICI
TRADIZIONALI
POPOLARI
IMITATIVI
Le lezioni si terranno con scadenza settimanale usufruendo della palestra
della scuola, a pieno godimento di tutti i bambini della scuola.
1.2
PROGETTO MUSICALE "CANTIAMO INSIEME I COLORI"
La musica rappresenta l'espressione più ricca di benefici educativi. I bambini si
avvicinano volentieri alle attività rappresentate da una prima educazione
musicale in quanto ne trovano gratificazione. Il progetto di educazione
musicale si inetEgrerà con quello ambientale, con canzoni che parlano dei
colori. Cantando il bambino svilupperà il senso ritmico e l'intonazione,
rinvigorendo la presa di coscienza di sè e sviluppando relazioni sociali. Il
progetto di educazione musicale vuole accompagnare i bambini nel loro viaggio
di scoperta del mondo, facendoli divertire, giocare e canatre a colori!!!
I percorsi didattici possono tener conto di alcune tracce orientative:

Scoperta e conoscenza della propria immagine sonora

Uso della voce

Uso dei suoni e di quelli che si possono produrre con il corpo

Utilizzo di strumenti ritmici adatti ai bambini

Apprendimento di canti adatti all’estensione vocale dei bambini

Uso di strumenti di produzione musicale.
Il progetto sarà coordinato dalla maestra Adelia Sinico e dalla maestra
Francesca Apollonio e con l’apporto di tutte le colleghe.
1.3
PROGETTI D’INTERSEZIONE
Fascia di età: bambini piccoli
PROGETTO: “GIOCHIAMO CON LA MUSICA”
Il corpo è il veicolo. principale per esprimere vitalità, emozioni e sentimenti e
ciò che “sentiamo” profondamente sia anche come strumento di crescita
interiore e spirituale. In tale ottica si inserisce la danza che contribuisce a far
circolare energia di buon umore e gioia dentro l’individuo e il gruppo. Alcuni
danzatori e coreografi come Wosien ad esempio, vissero questa esperienza
d’arte nel movimento accostandosi alle danze tradizionali, intuendo come
dietro a queste forme d’espressione si celassero dei contenuti che affondavano
le loro radici nella sacralità e nella celebrazione della vita.. Il cerchio è la figura
coreografica di base comune a tante danze tradizionali di tutto il mondo.
Danzando in gruppo attorno a un centro comune ci si rapporta con il proprio
centro interiore sviluppando una speciale qualità di unione. Questo è lo stato
interiore unificante che la danza produce in noi. Pertanto la danza si inserisce
nella
scuola
dell’infanzia
come
strumento
per
sviluppare
la
cultura
dell’accoglienza e diffusione di valori come pace e solidarietà. Allo stesso
tempo si pone come strumento di gioco per sviluppare le capacità motorie,
espressive, sensoriali sociali, affettive e cognitive.
Il progetto sarà tenuto dall’insegnante Monica della sez. F e dall’insegnante
Carolina della sez. E e riguarderà il gruppo dei piccoli delle sezioni di tutta la
scuola.
Fascia d’età: bambini medi
PROGETTO: I "FUORI CLASSE"
Quest'anno
i
bambini
medi
della
scuola
continueranno
il
percorso
di
conoscenza delle potenzialità sprigionate dal corpo in movivento.
Parteciperanno ad attività e percorsi di
movimento orientati a stimolare la
creatività senzaimbrigliarla.
Obiettivi finali previsti:
•
maggiore consapevolezza dello spazio, delle direzioni,del ritmo;
•
scoperta delle potenzialità creative del proprio corpo;
•
maggiore padronanza del movimento del proprio corpo insieme agli altri.
Fascia di età: bambini grandi 5/6 anni
LABORATORIO DI SPERIMENTAZIONE MANUALE
"La frutta è una fonte primaria di sostanze nutritive indispensabili al benessere
del nostro corpo ed è importante abituare i bambini a consumare abitualmente
una giusta quantità attraverso diversificate attività"
Questo laboratorio è nato tre anni fa per realizzare delle piccole ma importanti
esplorazioni pratiche che consentano al bambino la conoscenza sul campo e la
sperimentazione pratica/visiva/olfattiva e gustativa ma anche allo stare
insieme, alla condivisione di una pratica, al rispetto del proprio turno e
all'elaborazione grafica livera e strutturata successiva all'esperienza realizzata.
Verranno
quindi
fornite
esperienze
molto
concrete
per
valorizzare
le
conoscenze già possedute dai bambini e sviluppare in loro la curiosità e la
scoperta di alimenti stagionali e ad ogni frutto abbineremo poi una piccola
filastrocca da imparare a memoria negli incontri di intersezione.
AUTUNNO: LA MELA
INVERNO: LA NOCE
PRIMAVERA/ESTATE: LA FRAGOLA
PROGETTO "LABORATORIO CON LA CRETA"
(Fascia di età: bambini grandi 5/6 anni)
I bambini coinvolti percorreranno tutte le tappe per la produzione di un
manufatto, individualmente
e in gruppo, dall’ideazione alla progettazione, alla realizzazione; attraverso la
suddivisione di compiti
con i compagni.
I bambini saranno avvicinati gradualmente al piacere della manipolazione,
partendo dalla lavorazione
Di piccole quantità di argilla che verranno trasformate in palline, rotolini, lastre
e…….oggetti !
L'argilla utilizzata sarà fornita dal ricreatorio Nordio che anche quest'anno
metterà a disposizione il forno e si occuperà della cottura dei lavoretti.
Il progetto sarà coordinato dall’insegnante Giuressi.
2 PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO DI CONTINUITA’ VERTICALE
Il personale docente, dai primi giorni dell’inizio dell’anno scolastico, organizza
percorsi specifici per sviluppare le competenze dei bambini
che frequentano
l’ultimo anno di scuola. In corso d’anno si organizzeranno visite alla scuola
primaria con i bambini grandi (a inizio dell'anno scolastico e alla fine dell'anno
in corso).
Nell'occasione del Natale ci ritroveremo con la scuola primaria Suvich e la
scuola dell'infanzia statale a noi vicine. Ci scambieremo gli Auguri con l'ausilio
di un canto preparato nell'ambito del progetto musicale e di una poesia
preparata per l'occasione dai gruppi di lavoro in intersezione.
3 PROGETTO D’INGLESE
Come consuetudine, grazie al finanziamento dell’Area Educazione, sarà attuato
il percorso progettuale di avvio alla conoscenza della lingua inglese, il progetto
di massima prevede una serie di incontri tematici in ogni sezione con
un’insegnante
esperta
in
lingua
inglese.
Il
progetto
ha
per
obiettivi
l’apprendimento di un limitato numero di vocaboli, lo sviluppo delle capacità di
produzione e assimilazione di semplici strutture grammaticali. I contenuti
proposti sono:
semplici canzoncine, filastrocche, brevi dialoghi fra adulto e
bambini e fra bambini. Il percorso didattico sarà attuato attraverso la
costruzione di situazioni ludiche, aderenti alle esperienze quotidiane dei
bambini; ogni canzone, filastrocca, gioco proposto sarà lo sfondo integratore
per conoscere e riconoscere i semplici vocaboli che definiscono gli ambienti
relativi alla
famiglia, feste e festività, la casa, la scuola. Il progetto sarà
seguito dall’ intero gruppo classe.
4 PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
Programma d'insegnamento della Religione Cattolica – programma
didattico
Insegnante: Carmela Trimarchi
Obiettivi formativi
Il bambino diventa consapevole del significato religioso dell'esistenza diventa
consapevole della sua storia, cultura e delle radici religiose scopre la gioia di
vivere la fratellanza e l'amicizia intuisce il senso dell'accettazione dell'altro e
del rispetto del diverso, con un corretto comportamento nei confronti della
religiosità, delle altre religioni e dei non credenti.
Motivazioni dell’itinerario annuale
Il percorso che sarà presentato per l’insegnamento della religione cattolica è
ricco di spunti contenutistici che favoriscono un approccio gioioso e profondo
alla fede cattolica. Esso approfondisce i tre temi costitutivi del credo
cristiano (Dio creatore; Gesù Cristo; la Chiesa) e contribuisce alla
formazione del bambino nella totalità delle sue potenzialità.
La presenza di alcuni bambini stranieri nella scuola ci spinge ad affrontare il
tema dell'interculturalità vista come diversità che porta ricchezza; l’intero
percorso
didattico
sarà
attivato
ponendo
molta
attenzione
alla
valorizzazione, condivisione e cooperazione, in particolare sarà valorizzata
ogni forma di diversità presente: diversità etniche, religiose e culturali.
Si utilizzeranno materiali e sussidi idonei all' età dei bambini: testi
appropriati, sussidi illustrati, schede operative, audiocassette.
Si farà ricorso, più volte, alla lettura come mezzo stimolante per la capacità
di astrazione,di ragionamento, per la conoscenza di nuovi contenuti: “La
lettura del libro religioso ha un ruolo fondamentale nella maturazione del
bambino. Leggere insieme a loro il Vangelo arricchito di belle illustrazioni e
raccontato in un linguaggio alla loro portata è un mezzo formidabile di
educazione non solo cristiana, ma anche umana” (“L’ora di religione” ottobre
’98).
A
volte
verranno
utilizzate
attraverso
il
mezzo
televisivo,
alcune
videocassette a cartoni o a disegni animati curati da case editrici specifiche
per i materiali di IRC (S. Paolo, Elledici). Questo perché attraverso
l’immagine intendiamo aiutare il bambino a “leggere l’immagine stessa” per
cogliere la ricchezza del messaggio che propone: perciò un contributo
affinchè quello che è raccontato o visto in illustrazioni possa essere ancora
più assimilato.
L’attività didattica si svolgerà per fasce d’età.
LA VERIFICA
Alla fine di ogni intervento si prevede un momento di verifica in cui si
analizzerà come i bambini hanno vissuto le esperienze programmate, come
rappresentano espressivamente gli argomenti assimilati e come e quanto
hanno interiorizzato i contenuti proposti.
Questo non solo per accettare i livelli di conoscenza acquisiti dai bambini,
ma anche per verificare se la proposta didattica si è sviluppata secondo gli
itinerari prestabiliti, se le iniziative previste hanno consentito di conseguire
gli esiti educativi attesi con la possibilità di autocorrezione di modifica e di
miglioramento costanti.
La verifica si attuerà attraverso l'osservazione sistematica e occasionale, la
documentazione e l'interpretazione dei dati raccolti in itinere, cioè nel corso
di tutto l'anno scolastico, in un confronto costruttivo tra educatori nell'ottica
di migliorare l'intervento educativo.
5 PROGRAMMAZIONE DI ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA
“Impariamo a stare insieme”
L’aumento considerevole nella nostra scuola delle iscrizioni di bambini
appartenenti
ad
altri
contesti
culturali
ha
allargato
l’adesione
alla
programmazione dell'alternativa che verrà attuata durante le attività di
intersezione.
Per favorire l’accoglienza di questi bambini, ed aiutarli a valorizzare tutte le
loro potenzialità, il progetto si prefigge di facilitare il rafforzamento delle loro
conoscenze della lingua italiana. La finalità generale è quella di intraprendere
un viaggio di conoscenza reciproca, di convivenza partecipata, di rispetto e di
solidarietà che coinvolga e favorisca di conseguenza un clima relazionale di
dialogo e disponibilità tra tutti i bambini della scuola. I traguardi di sviluppo
delle competenze riguardano i campi di esperienza di:

il sé e l’altro

i discorsi e le parole

immagini, suoni, colori
Le finalità riguardano lo sviluppo di un clima di collaborazione e dialogo, la
promozione della conoscenza di sé attraverso la relazione con l’altro,
l’educazione alla diversità come arricchimento e crescita personale.