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Attualità Non s’ha proprio da fare il matrimonio tra Monopoli e Dogane mento nella versione originale. La vicenda sembra destinata ad acuire i contrasti tra Governo e Parlamento visto che la contrarietà al provvedimento è stata espressa da deputati e senatori praticamente di tutti gli schieramenti. D’altra parte, il progetto era stato elaborato da Grilli quando era ancora sottosegretario e titolare del dicastero era ancora lo stesso presidente del Consiglio, Mai sta trasformando in un bracrio Monti. L’annuncio giunse a sorcio di ferro tra il ministro delpresa perché si lavorava da tempo l’Economia, Vittorio Grilli, e il alla trasformazione dei Monopoli in Parlamento il provvedimento che Agenzia fiscale, e pochi giorni dopo prevede di accorpare i Monopoli di Grilli fu promosso a ministro. Come Stato all’Agenzia delle Dogane. L’uldire che il Governo, o per lo meno il timo parere negativo è arrivato dalpremier, appoggiavano senza riserla Commissione Finanze del Senave le sue posizioni. to, che ha approvato un emendaÈ difficile capire il motivo di tanta mento alla cosiddetta “delega fiscaostinazione da entrambi i fronti. Da le” con il quale l’accorpamento deluna parte, l’obiettivo dichiarato da le agenzie fiscali viene rinviato al Vittorio Grilli, Grilli, che aveva inserito queste no2013. Oltre all’Aams che conflui- Ministro dell’Economia vità nel cosiddetto decreto della sce nelle Dogane, è prevista la soppressione spending review, si è rivelato del tutto irragdell’Assi (ex Unire, ovvero l’agenzia per il soste- giungibile, visto che per per l’Aams si vedrebgno delle attività legate all’ippica) e l’agenzia bero crescere i costi del personale di oltre 10 per il Territorio, che dovrebbe fondersi con milioni di euro all’anno. Sul fronte parlamental’Agenzia delle Entrate. re, d’altra parte, è difficile vedere un fronte coIn precedenza, anche la Commissione Finanze sì eterogeneo concordare all’unisono su un ardella Camera aveva approvato un emendamen- gomento. Va detto che la stessa convergenza to che, come quest’ultimo al Senato, sospen- bipartisan si era registrata sul progetto di tradeva questi accorpamenti. Poi, però, il Gover- sformazione dell’Aams in agenzia fiscale. no aveva posto in aula la fiducia al provvediGiampiero Moncada Dopo la Camera, anche il Senato boccia l’iniziativa del Governo e si torna a parlare di Aams come Agenzia fiscale. S N. 88 - 23 NOVEMBRE 2012 77 IMPORTANTE ACCORDO TRA EUROBET E L’ITALIAN POKER TOUR A rrivano su Eurobet Poker i satelliti per la qualificazione ai tornei dell’Italian Poker Tour di PokerStars.it. Eurobet è l’unica poker room italiana ad aver siglato con PokerStars un accordo ad hoc e dal prossimo martedì 27 novembre programmerà una serie di tornei che mettono in palio i ticket per partecipare alla tappa dell’IPT che si terrà a Campione d’Italia dal 10 al 14 gennaio, con un buy-in di 2200 Euro. I tornei saranno disputati sulla piattaforma Ipoker, di cui Eurobet è parte, ma saranno disponibili solo per i giocatori Eurobet. I satelliti avranno buy-in a partire da 1 Euro e saranno programmati più volte al giorno. Il torneo di qualificazione diretta all’evento dal vivo si svolge ogni lunedì alle ore 21.30, ha un buy in di 100 Euro e garantisce almeno un ticket nel montepremi. “Nel 2013 ci saranno molte novità su Eurobet Poker, e l’aggiunta dei satelliti per l’IPT è un primo assaggio di quanto vogliamo offrire ai nostri giocatori. Vincere il ticket per un evento dal vivo è l’obiettivo di molti pokeristi: ora su Eurobet ci si può qualificare ai tornei più importanti d’Italia e contiamo di portare un bel gruppo di giocatori ad ogni tappa” dice Marco Trucco, direttore gaming Eurobet. “Stars è leader sul poker, ma la forza di Eurobet è nella grande offerta di giochi disponibili con un solo conto: oltre al poker, le scommesse, il casinò, il bingo e gli skill games. Per questo sono certo che i giocatori apprezzeranno la possibilità di vincere i satelliti per l’IPT sulla nostra piattaforma ”. Nuove concessioni scommesse: si va avanti, i ricorsi si discuteranno dopo le Feste HAI VINTO UNA SCOMMESSA? A MANDACI LA SCHEDINA E... ENTRA IN CLASSIFICA! DI AGENZIE , I ... R O R T A O GIOC SA E RICEVIT IE ! S SCOMME INFERNO TE L’ SCATENA bolle fortunate, ale. le vostre bblicate sul giorn o! iam rle pu Vi aspett per vede PER INVIARE LE BOLLE CON LE SCOMMESSE VINCENTI: e-mail: [email protected] Fax 06/91.28.06.91 ncora per due mesi continuerà a pendere sul bando per le nuove agenzie di scommesse la spada di Damocle dei ricorsi: otto bookmaker stranieri lo avevano impugnato e avevano chiesto di sospendere la gara, che nelle prossime settimane dovrebbe concludersi con l’assegnazione delle concessioni. Il Tar del Lazio ha rifiutato la sospensiva, consentendo così all’Aams di concludere le fasi del procedimento fino a decretare quali società si aggiudicheranno le concessioni, ma ha rinviato la discussione del merito al 23 gennaio. Solo in quella sede il tribunale amministrativo dirà se le ragioni su cui si basano i ricorsi dei bookmaker sono fondate o meno ed, eventualmente, decidere se invalidare l’intera operazione. A contestare la legittimità del bando sono BCL Gaming, Play Match, Goldbet, Stanleybet ,LB Group, Sogno di Tolosa, Sks365, Uniq group. Nonostante la contestino con la loro azione giudiziaria, alcune di queste società hanno anche partecipato alla gara. Le prime tre hanno rinunciato spontaneamente alla richiesta di sospensiva, fermi restando i rispettivi ricorsi che adesso il Tar ha deciso di discutere tra un paio di mesi. L’aspetto più contestato del bando, che dovrà consentire l’apertura 2mila nuove agenzie di scom- messe, riguarda la proroga prevista per i concessionari storici fino al 2016, data nella quale scadranno anche le concessioni che stanno per essere assegnate. L’intento era quello di portare alla stessa scadenza tutte le concessioni e, tra quattro anni, ripartire da zero, con un nuovo bando che metta finalmente tutti sullo stesso piano. Ma ad alcuni operatori questo è sembrato un modo per agevolare, sostanzialmente, chi operava in Italia già prima della liberalizzazione, e chiedono che già da ora si parta azzerando la situazione e rilasciando concessioni di più lunga durata. I quattro anni previsti per queste 2mila concessioni, infatti, sono considerati insufficienti per programmare il rientro dei consistenti investimenti richiesti G. M. da quest’attività.