Dichiarazione del direttore generale di A.A.M.S.
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Dichiarazione del direttore generale di A.A.M.S.
Misure di contrasto al gioco illegale attraverso Internet DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DI AAMS L’operazione odierna, che costituisce il primo passo diretto ad attuare la volontà del Parlamento italiano di bloccare l’accesso telematico agli operatori - privi di concessione o autorizzazione - che offrono, attraverso internet, giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, va considerato evidentemente un evento di grande rilievo. Le misure che prendono oggi avvio, così come quelle precedenti di “bonifica” del settore degli apparecchi da intrattenimento, sono state ritenute necessarie per contrastare efficacemente il gioco illegale ed irregolare. Negli ultimi anni, infatti, si sta sempre più diffondendo l’offerta, da parte di bookmaker non riconosciuti dallo Stato italiano, di giochi d’azzardo assolutamente vietati dalla nostra legislazione. Ci si riferisce, in particolare, ai cosiddetti casinò on line che offrono roulette, black jack, chemin de fer nonchè ai “tavoli da poker” che rappresentano il fenomeno di maggior pericolosità nell’ambito dell’offerta illegale via Internet. A fronte di questo vero e proprio “attacco”, attraverso Internet, alle regole che si è dato il nostro Paese, nel rispetto dei principi comunitari, il Legislatore ha previsto che AAMS, in qualità di Organismo nazionale di regolazione e gestione del settore, debba intervenire per bloccare tale fenomeno. Ciò soprattutto per tutelare quei giocatori che - collegandosi a siti illegali – sono molto spesso soggetti a truffe e ad attività di “fishing” (vale a dire la “cattura” dei PIN delle loro carte di credito o dei loro conti correnti “on line”). In secondo luogo, questo intervento si pone anche l’obiettivo di contrastare gli effetti distorsivi di una concorrenza sleale attraverso la tutela di tutti quegli operatori, nazionali ed esteri, i quali, avendo ottenuto le necessarie concessioni od autorizzazioni ed avendo conseguentemente sostenuto rilevanti investimenti, si trovano ormai da tempo ad operare sul mercato in posizione di svantaggio, oggettivo e ingiustificato, rispetto ad operatori non sottoposti ad alcun tipo di regolamentazione, controllo e prelievo fiscale. Peraltro, non può sottacersi come, accanto ad elementi di pericolosità sociale, il gioco illegale sia in grado di alimentare (e questo, purtroppo, è ben più di un rischio teorico o futuro) fenomeni di riciclaggio e di usura, senza dimenticare che esso può contribuire alla fuoriuscita di capitali, in tal modo sottraendo risorse alla collettività per parecchie centinaia di milioni di euro all’anno di sole imposte. Va ancora sottolineato come la strategia dello Stato italiano in materia di gioco via Internet non possa essere assolutamente considerata di retroguardia e tantomeno proibizionista. Anzi! Nel nostro Paese è da tempo possibile scommettere via Internet sull’ampio e competitivo palinsesto messo a punto da AAMS. Senza dimenticare che, a partire dai primi mesi del 2006, come previsto dal Decreto Fiscale di fine anno e dall’ultima Legge Finanziaria, si potrà giocare via Internet sul Bingo, sulle lotterie istantanee e su tutti i tradizionali giochi da ricevitoria. Ma il decreto che sancisce il cosiddetto ”oscuramento” dei siti illegali non è neppure un intervento di carattere “oscurantista” o “protezionistico”. Non è oscurantista in quanto tende a non rendere accessibili i siti di quegli operatori che hanno deciso scientemente di “oscurare” – loro sì! – il sistema delle regole che ogni Paese democratico si dà e deve darsi per salvaguardare i consumatori, l’ordine pubblico ed il sistema competitivo. Non è protezionistico in quanto ogni operatore che desidera entrare nel mercato italiano può già farlo con investimenti limitati, acquistando concessioni esistenti in Italia. A conferma di quanto sopra, alcuni tra i più grandi e seri operatori esteri del ramo scommesse sono già autorizzati ad operare sul nostro mercato, avendo essi fatta la scelta di entrare dalla porta principale, vale a dire da quella delle regole! L’auspicio è che tanti altri operatori di gioco, italiani ed esteri, entrino nel mercato italiano rispettando il percorso delineato dall’ Ordinamento italiano. A questo proposito AAMS assicura sin d’ora che il prossimo bando di riordino delle scommesse produrrà certamente, attraverso una procedura di selezione aperta, nuove opportunità a tutti gli operatori realmente interessati all’importante mercato italiano del gioco. Giova ricordare, del resto, che qualificati operatori esteri sono recentemente entrati in qualità di concessionari della rete telematica di gestione degli apparecchi da intrattenimento (Newslot). Una doverosa conclusione: con il provvedimento odierno lo Stato, l’Amministrazione italiana e le Forze di Polizia proseguono con coerenza nella strategia di legalizzazione del gioco, di difesa del consumatore, di prosciugamento delle fonti illecite di finanziamento e di garanzia di una reale e sana competitività tra player che siano comunque posti in grado di operare ad armi pari.