Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di

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Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Camera di Commercio di
SUPERFICIE
POPOLAZIONE
LINGUA
RELIGIONE
CAPITALE
FORMA ISTITUZIONALE
UNITA’ MONETARIA
TASSO DI CAMBIO
923.768 Km2
140.003.542 dopo il
censimento 2006
(recenti stime dell’Ufficio di
Statistica Nazionale fissano la
popolazione a 167 milioni di
abitanti)
Inglese
Musulmani (50%), Cristiani
(40%), Tradizionali
(10%)
Abuja
Repubblica Presidenziale
Federale
Naira
1 EUR=209,82 NGN
(21/01/2013)
Fonte: Mondimpresa, Ministero dello Sviluppo Economico, Exchange-rates.org
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Quadro politico
Il quadro politico nigeriano è molto complesso. Dopo aver visto più volte
succedersi Governi militari, nel 1998, a seguito della morte del Generale Sani
Abacha, Abdulsalami Abubakar divenne leader del CMS, cioè il Consiglio
Governante Provvisorio. Nel 1999, la Nigeria elesse Olusegun Obasanjo come
Presidente Federale nelle prime elezioni libere che si tennero dopo sedici anni,
poi riconfermato nel 2003.
Nel 2006 il Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger, il Mend, ha
compiuto diversi attacchi alle strutture petrolifere della regione, sia contro gli
oleodotti che contro le piattaforme, che sono culminati con il sequestro di
tecnici stranieri (soprattutto italiani) che lavoravano li’. Il movimento chiedeva
che le ricchezze petrolifere venissero distribuite alla popolazione. Le elezioni
tenutesi il 21 aprile 2007 hanno decretato vincitore il musulmano Umaru
Yar’Adua. Le opposizioni sostenendo, come anche i vari osservatori
internazionali, che le elezioni fossero dei brogli, hanno dato vita a una serie di
scontri.
Nel 2011 ci sono state nuove elezioni, che hanno decretato la vittoria del capo
di stato uscente Goodluck Jonathan, del PDP, ossia il Partito Democratico
Popolare. A seguito di questa elezioni ci sono stati diversi scontri, che
continuano ancora oggi, tra i sostenitori del Presidente e quelli del suo rivale
l’ex dittatore Muhammadu Buhari.
Quadro macroeconomico
L'economia nigeriana dipende soprattutto dal settore petrolifero che
contribuisce al 40% del PIL. La produzione petrolifera media nel 2011 e’ stata
di 2,25 milioni di barili al giorno. La Nigeria e' attualmente il primo produttore
di petrolio in Africa, seguito da Algeria, Angola e Libia, il quattordicesimo
produttore mondiale e il sesto all’interno dell’ OPEC.
Nel 2010 il PIL reale e' aumentato del 7%, secondo i dati della Banca Centrale
Nigeriana. La stessa fonte ha segnalato nel giugno 2011, una crescita del PIL
del 7,72%. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, il PIL nominale procapite nel 2011 era pari a 1.579 USD.
La disoccupazione è pari in media al 29,3%; la povertà è più diffusa nel nord.
Vi sono tuttavia sacche di estrema povertà anche nel meridione del Paese.
L'agricoltura costituisce circa un terzo del PIL. Le industrie più diffuse in Nigeria
sono quelle estrattive del petrolio, del gas, del carbone, dello stagno, e della
columbite. Esistono anche industrie per la lavorazione di prodotti agricoli, come
ad esempio olio di palma, arachidi ma anche cotone, gomma, legno, concerie,
prodotti tessili, e cemento. Il settore terziario risulta in crescita grazie alle
attività collegate al settore finanziario ed al commercio.
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Interscambio commerciale con l’Italia
La Nigeria è, dopo il Sud-Africa, il principale partner commerciale dell'Italia
nell'Africa Sub-Sahariana, costituendo il secondo mercato di destinazione delle
esportazioni italiane e il secondo Paese fornitore dell'Italia, nella regione. I
principali prodotti oggetto dell’interscambio commerciale tra Nigeria e Italia
sono: il petrolio greggio (l'Italia importa il 4% del suo fabbisogno di greggio
dalla Nigeria), il gas, i prodotti dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, per quanto
riguarda le importazioni italiane; i macchinari e le parti di ricambio, il metallo e
i prodotti in metallo, i prodotti petroliferi raffinati, le apparecchiature elettriche,
i prodotti chimici e gli autoveicoli, per quanto riguarda le esportazioni italiane.
Alla fine del 2011, le esportazioni italiane verso la Nigeria ammontavano a 821
milioni di EUR (+ 191,31% rispetto a fine 2010), mentre le importazioni
italiane dalla Nigeria erano di 1.576 milioni di EUR (+ 2,11% rispetto a fine
2010). Il volume dell'interscambio a fine 2011 era quindi pari a euro 2.397
milioni di EUR.
2008
Importazioni
italiane
Esportazioni
italiane
2009
1.093.084.000 779.252.000
2010
2011
543.560.000 1.576.000.000
(-30%)
777.515.000
861.578.000
805.730.000
821.000.000
(-6,5%)
Tot.
interscambio
1.870.599.000 1.640.830.000 1.349.290.000 2.397.000.000
Saldo bilancia
comm.
-315.569.000
+82.326.000 +262.170.000 -755.000.000
Rischio Paese
La Nigeria viene collocata da Sace nella sesta categoria di rischio, essendo la
settima categoria quella che denota il maggior rischio.
Tuttavia, sempre secondo Sace, dal punto di vista bancario, il rischio è stabile:
infatti, La Banca Centrale della Nigeria (CBN) ha nazionalizzato e revocato le
licenze di Afribank, Bank PHB e Spring Bank, tre delle nove banche salvate
dalla CBN nel 2009. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore stabilità del
sistema bancario nigeriano. Gli assets e le passività delle banche sono state
temporaneamente trasferite alla nuova banca Asset Management Company of
Nigeria (AMCON), in attesa di nuovi investitori; inoltre le tre banche sono state
ricapitalizzate attraverso l’apporto di 4,5 miliardi di USD da parte della CBN.
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In futuro altre cinque banche locali potrebbero incorrere nella revoca delle loro
licenze.
Prospettive future
Le prospettive future della Nigeria sono legate all’Italia, grazie soprattutto
all’agenzia ICE, che cerca di promuovere lo sviluppo della cooperazione. Per il
raggiungimento di questo obiettivo l’ICE organizza incontri regolari con
l'imprenditoria italiana presente nel Paese; inoltre svolge un’azione di
informazione per le imprese italiane che ricevono proposte di affari dalla
Nigeria,
soprattutto
al
fine
di
prevenire
tentativi
di
truffa.
Inoltre è in corso l’organizzazione di incontri con gli interlocutori istituzionali e
privati economico-commerciali nigeriani interessati all'Italia e con imprenditori
italiani interessati ad avvicinarsi alla Nigeria. Altre iniziative importanti sono
quelle dell’Ambasciata ad Abuja e del Consolato Generale a Lagos, che
promuovono la cultura e l’arte italiana che hanno riflessi sull’attrattiva turistica
del nostro Paese in Nigeria; tali iniziative sono svolte anche con il
coinvolgimento delle imprese italiane.
GENOVA-NIGERIA
Le imprese genovesi che hanno dichiarato di avere rapporti con la Nigeria sono
13.
Gennaio 2013
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